DISCERNIMENTO SPIRITUALE CERCARE E TROVARE LA VOLONTA DI DIO

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1 DISCERNIMENTO SPIRITUALE CERCARE E TROVARE LA VOLONTA DI DIO

2 Presupposti antropologici

3 L ESSERE UMANO Essere radicalmente aperto Apertura implica Alterità Essere-con-gli-altri e fra-gli-altri Alla ricerca di un Senso Bisognoso e indigente

4 DIO Trinità: essenzialmente Relazione Apertura Comunicazione Amore infinito che non può non Amare Misericordia infinita Compassione

5 Condizione di possibilità per l incontro fra Dio-Uomo Ambedue sono esseri aperti profondo del loro ESSERE nel più Dire APERTI significa dire pure la POSSIBILITA DI UN INCONTRO fra i due: di nulla servirebbe mantenere la condizione di apertura se non accadesse mai la conoscenza dell altro per la quale io sono aperto nella radicalità del mio essere

6 Dati della Rivelazione che CREAZIONE 1) L uomo come interlocutorore privilegiato di Dio 2) Dio e l uomo appaiono come rispettivi: non c è Creatore senza creatura e viceversa 3) L apertura radicale dell uomo è verso Dio confermano questo

7 INCARNAZIONE 1) In Gesù, la possiblità d incontro fra Dio-uomo si realizza in modo pieno 2) In Gesù, Dio diventa accessibile all uomo : Ed è venuto ad abitare in mezzo a noi 3) Gesù: massima comunicazione dell Amore di Dio

8 Discernimento degli Spiriti: realtà relazionale

9 L uomo, reso partecipe della vita divina Il rapporto fra Dio e l umo si compie nello Spirito Santo, la Persona Divina che rende l uomo partecipe dell amore del Padre nel Figlio. Questa partecipazione cioè la presenza dell amore divino nell uomo, rende possibile l accesso a Dio e all uomo, creato in questo amore

10 Discernimento, spazio di costruzione della propria Libertà Fra la persona umana e il suo Signore esiste sempre una vera comunicazione Il discernimento fa parte del rapporto visuto tra Dio e l uomo; è lo spazio dove l uomo sperimenta il suo rapporto con Dio come esperienza di Libertà Nel discernimento, l uomo sperimenta la sua identità come creatore della propria persona. Il discernimento è l arte in cui l uomo svela se stesso nella creatività della storia

11 Nel discernimento, ogni realtà viene inclusa Dio si rivela e si comunica come AMORE. L amore presuppone la riconoscenza di un tu. Dio è amore perché è comunicazione assoluta, sia nell atto primordiale dell amore reciproco fra le Persone Divine, sia nella Creazione. Entrare in una relazione autentica con Dio significa entrare in quell ottica dell amore che vivifica tutto ciò che esiste.

12 Discernimento come sapere vedere Dio È l espressione di uma intelligenza contemplativa, è un arte che presuppone il sapere contemplare, il sapere vedere Dio L uomo esiste perché Dio gli ha diretto una parola, chiamandolo alla esistenza quando lo chiamò ad essere il suo interlocutore. Il discernimento è quell arte per mezzo della quale l uomo capisce la parola che gli fu rivolta e in questa parola gli si rivela il cammino che lui deve percorrere per poter rispondere alla Parola.

13 Discernimento e progetto personale Dio chiama ogni uomo personalmente. Certo che esistono alcuni precetti generali che tutti dobbiamo vivere, ma persino queste regole generali sono messi in prattica da ciascuno in un modo diverso. Il piano che Dio c è per l umanità contiene, per ogni persona, un progetto di vita personale. Discernere a poco a poco il piano di vita personale che Dio c è per me, ecco la finalità del d. degli spiriti.

14 Cercare la Volontà del Padre in tutto Tramite il d. degli spiriti, si tratta sempre di scoprire la volontà del Padre. Impegno difficile, se vogliamo sin dall inizio imporre i limiti del nostro proprio volere. Così che appartiene al d. degli spiriti abbandonare ogni attaccamento alla propria volontà, affinché diventiamo liberi per volere, con il Padre, ciò che Egli vuole (Mc 14,36).

15 Discernimento come disposizione di spirito Anche dopo che noi l abbiamo trovata, la volontà di Dio continua a determinare la nostra vita di ora in poi. In circostanze che sono mutevole e seguendo una evoluzione persoale, noi dobbiamo vigilare affinché la decisione presa rimanga sempre fedele e sia ancora espressione della volontà di Dio. Noi dobbiamo vivere sempre pronti a mettersi d accordo con la volontà del Padre.

16 L incontro Creatorecreatura

17 In tali esercizi spirituali, è molto più conveniente e molto meglio che, cercando la volontà divina, lo stesso Creatore e Signore si comunichi alla persona spirituale, abbracciandola nel suo amore e lode e disponendola per il cammino in cui potrà dopo servirlo meglio...

18 ... Colui che dà gli Esercizi non si decida né s inclini né a una parte né a altra, ma, rimanendo in mezzo, come l ago di una bilancia, lasci il Creatore agire immediatamente con la creatura e la creatura con il suo Creatore e Signore (ES 15)

19 Io ho sperimentato diretta e immediatamente Dio. Ho sperimentato Dio, questo Dio senza nome, insondabile, silenzioso, intimamente vicino nel suo amore trinitario per me (Karl Rahner, Parole d Ignazio di Loyola ad un gesuita moderno)

20 L uomo in riferimento a Dio Già nel Principio e Fondamento, possiamo vedere oome l uomo è presentato nel suo riferimento a Dio: L uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio N.S. (ES 23). Quindi il riferimento dell uomo a Dio è eminentemente teologico: Ignazio non ci mostra le sue esperienze e riflessioni sull uomo, ma prova di fare vedere piuttosto, quali sono i disegni e realizzazioni di Dio nell uomo

21 L uomo, essere-vettore L uomo non può capire se stesso se non guarda verso la direzione verso la quale è condotto e mosso da Dio Tutti gli Esercizi hanno uma struttura teleologica: frutti da raggiungere, grazie da richidere In tutti gli esercizi, quando arriva l ora di cominciare, devo avere presente dove vado e dinanzi a chi mi trovo (ES 131)

22 Discernimento, realtà personale La via del discernimento spirituale presuppone il trovarsi all interno del generale piano di Dio e, quindi, la conoscenza di lui. Tuttavia lo porta avanti e lo precisa. Il discernimento spirituale è sempre circa qualcosa di concreto e d esistenziale: non riguarda quello che è bene in sé, ma quello che è bene per me-qui-ora. Per questo Dio comunica con me con segni particolari, propri per me, non solo con segni che sono comuni per tutti gli uomini e per tutti i cristiani

23 Dio parla per mezzo dei sentimenti e dei pensieri della persona

24 Dio non agisce nell uomo come un essere estraneo, introducendo in lui delle realtà che non gli siano proprie. Invece parla a lui per mezzo dei suoi pensieri e sentimenti. L azione dello Spirito Santo è percepita dall uomo come essendo la verità stessa dell uomo. I pensieri e sentimenti suscitati da Dio muovono l uomo nella direzione della sua piena realizzazione.

25 Perché è così importante osservare quali sentimenti accompagnano certi pensieri, oppure da quali sentimenti nascono determinati pensieri? Perché possiamo avere pensieri diversi, tutti buoni, ma non si possono seguire tutti. Il problema non è solo avere pensieri evangelici, ma sapere a quale di essi dedicare la vita, quale seguire.

26 I pensieri, infatti, da un lato compongono quella mentalità di fondo che crea l orientamento della persona e lì si tratta di far propri i pensieri buoni, giusti, per avere quello sguardo sano, spirituale, come sfondo su cui orientare l intera vita -, ma dall altra compongono anche quelle visioni che sono il motivo delle opzioni e delle scelte orientative della vita, come pure delle piccole scelte di ogni giorno. Si tratta dunque di diversi livelli, orizzonti, pesi. Alcuni pensieri, se seguiti, escludono di per sé altre possibilità. Bisogna essere sicuri non solo che il pensiero sia buono, ma che sia buono per me, per la mia vita

27 Discernimento come Atteggiamento

28 Tutti gli esercizi di discernimento hanno infatti lo scopo di acquisire un atteggiamento costante di discernimento. Il d. come habitus implica una disposizione orante alla quale portano tutti gli esercizi della preghiera. Significa uno stato di attenzione costante a Dio, allo Spirito, è una certezza esperienziale che Dio parla, si comunica. È uno stile di vita che pervade tutto ciò che io sono e faccio.

29 L atteggiamento di discernimento è vivere costantemente una relazione aperta, è una certezza che ciò che conta è fissare lo sguardo sul Signore e che io non posso chiudere il processo del mio ragionamento senza l oggettiva possibilità che il Signore si possa far sentire proprio perché è libero e dunque mi faccia cambiare.

30 L atteggiamento del discernimento è quello che impedisce di intestardirsi: non ci si può rinchiudere nel proprio aver ragione, perché non sono io il mio epicentro, ma il Signore, che riconosco come la fonte dalla quale tutto proviene e verso la quale tutto confluisce. è dunque l espressione orante della fede, in quanto la persona permane in quell atteggiamento di fondo di riconoscimento radicale dell oggettività di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, Persone libere, che costituisce la fede.

31 Il discernimento non è allora un calcolo, una logica deduttiva, una tecnica ingegneristica in cui scaltramente bilancio mezzi e fini, né una discussione, una ricerca della maggioranza, ma una preghiera, l ascesi costante della rinuncia al proprio volere, al proprio pensiero, elaborandolo come se dipendesse totalmente da me, ma lasciandolo totalmente libero. Un atteggiamento così è impensabile se non si è rapiti da un onda d amore, perché per far questo, è necessaria una radicale umiltà

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