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1 la mola abrasiva AMIS S.r.l. Via Severino Doppi 4/a Grugliasco (TO) Tel Fax info@catetoabrasivi.com - P.IVA / CF: Rea: TO

2 indice Argomenti: La mola abrasiva pag. 9 L abrasivo pag. 9 I Corindoni pag. 10 Carburi di Silicio pag. 11 Durezza Knoop degli abrasivi pag. 11 Il legante pag. 12 Marcatura delle mole pag. 13 Scelta delle specifiche: fattori noti pag. 14 Scelta delle specifiche: fattori variabili pag Scelta dell abrasivo pag Scelta della grana pag. 16 Tabella rugosità (Ra) pag Scelta della durezza pag Scelta della struttura pag Scelta del legante pag. 22 Legante vetrificato pag. 22 Legante resinoide pag. 23 Legante gomma pag. 23 Costruzione della mola ceramica pag. 24 Costruzione della mola resinoide pag. 25 Lettura della specifica pag. 25 Marcatura pag. 26 Ciclo produttivo pag. 27 Trasporto e deposito pag. 28 Montaggio pag. 29 Flange di serraggio pag. 30 Equilibratura statica pag. 32 Primo utilizzo pag. 33 Condizioni di impiego della mola abrasiva pag. 34 Velocità periferica pag. 35 Refrigerazione pag. 36 Ravvivatura pag. 37 Tipi di lavorazione pag. 38 Rettifica in tondo esterna pag. 38 Rettifica interna pag. 39 Rettifica senza centri pag. 40 Rettifica in piano e tangenziale pag. 41 Rettifica frontale pag. 42 Affilatura pag. 43 Difetti di rettifica pag. 44 Rottura delle mole pag. 46 Scheda informativa pag. 48 Profili standard (FEPA) pag. 49 Forme mole standard (FEPA) pag. 50 Tipi di segmenti abrasivi standard pag. 52 Mole montate su perno metallico pag. 53 Scelta della mola pag. 55 indice

3 introduzione la MOLA ABRASIVA È considerato un utensile ad asportazione di trucioli a taglienti multipli ed è composta da: Questo catalogo tecnico della Cateto si rivolge a tutti gli utilizzatori senza la pretesa di affrontare e sviluppare in modo approfondito le innumerevoli problematiche che si presentano in un processo di rettifica bensi con l obiettivo di rendere un servizio conoscitivo sulla composizione, fabbricazione e utilizzo della mola abrasiva. Pertanto quanto di seguito esposto vuole essere uno strumento di consultazione per agevolare il più possibile il vostro lavoro, comunque, in ogni caso e per qualsiasi esigenza il servizio tecnico della Cateto è sempre a vostra completa disposizione. introduzione abrasivo Abrasivo + Legante ogni mola è costituita da grani duri ed abrasivi taglienti e dalla sostanza agglomerante che li lega. Gli interstizi esistenti fra i due citati componenti costituiscono la porosità. L abrasivo L abrasivo costituisce la parte attiva della mola. Le caratteristiche tipiche degli abrasivi sono la durezza e la tenacità. Ha la funzione di asportare il materiale sotto forma di minutissimi trucioli. Si suddivide in due gruppi: I Corindoni: meno duri e più tenaci. Carburi di silicio: più duri e più fragili. 2

4 I Corindoni (Al 2 O 3 ) Carburi di Silicio (SiC) Sono abrasivi artificiali a base di sesquiossido di alluminio formula chimica Al 2 O 3, e si dividono in 4 categorie: 1. ROSSO - BRUNO: derivato dalla fusione della bauxite, particolarmente tenace 2. FRIABILI: derivati dall allumina con aggiunta di ossidi metallici, particolarmente taglienti ma più fragili corindoni Si ottengono dalla combinazione chimica di carbonio puro con silicio fusi in forno elettrico ad alta temperatura I granuli sono acuminati, durissimi ma piuttosto fragili tanto da prestarsi a lavorare materiali di bassa resistenza alla trazione. I carburi di silicio sono fondamentalmente di due tipi: CARBURO DI SILICIO VERDE: > purezza, più duro e molto fragile CARBURO DI SILICIO NERO: < duro e più tenace 3. MONOCRISTALLO: con struttura cristallina particolare che conferisce > tenacità e > durezza I tipi citati si ottengono per fusione ed i blocchi ottenuti vengono macinati selezionandoli in vari tipi di granulometria. Knoop DUREZZA KNOOP DEGLI ABRASIVI Knoop 7000 Acciaio = 900 Kn 6000 Metallo Duro = 1850 Kn Corindone = 1900 Kn 5000 Microcristallini = 2000 Kn Carbosilicio = 2450 Kn 4000 CBN = 4800 Kn Diamante = 6900 Kn ACC HM COR CUB SiC CBN DIAM Materiali 3

5 il LEGANTE Marcatura delle MOLE WA 60 M 5 V Z GRANA STRUTTURA Il legante serve per tenere insieme i singoli grani di abrasivo, Legante GROSSA MEDIA FINE FINISSIMA CHIUSA DUREZZA TENERISSIMA D E F G TENERA H I J MEDIA K L M N O DURA P Q R S MEDIA APERTA DURISSIMA T U V Z IDENTIFICAZIONE DEL LEGANTE (alla specifica seguono poi eventualmente dei suffissi di fabbricazioni interna) e/o di porosità ed è l elemento essenziale per la resistenza della mola. COLORAZIONE ABRASIVI IN NATURA È costituito da diversi materiali che, sotto l azione termica o chimica danno luogo alla sostanza cementante o legante. Abrasivi tradizionali A Corindone rosso/bruno WA Corindone bianco HR Corindone marrone Abrasivi con coloranti BA Corindone azzurro WA Corindone rosso mattone Carburi di silicio AGGLOMERANTE Si suddividono in: VETRIFICATO o CERAMICO sigla identificativa V HA Corindone bianco/rosa RRA Corindone rosa PA Corindone rosa chiaro C CW Carburo di silicio nero Carburo di silicio verde V = vetrificato B = bachelite R = rubber (gomma) BACHELITE o RESINOIDE GOMMA sigla identificativa B sigla identificativa R SR ZA Corindone rubino Zirconio grigio/scuro In elenco non sono state riportate le sigle che identificano le varie miscele di abrasivi in continua evoluzione marcatura 4

6 Scelta della SPECIFICA La scelta di una specifica non è semplice perché occorre tenere conto di tanti fattori noti e variabili 1 Scelta dell ABRASIVO In funzione delle caratteristiche fisico-chimiche del materiale da lavorare si decide quale tipo di abrasivo utilizzare: Fattori noti: materiale grado di finitura superficie di contatto mola-pezzo Fattori variabili: velocità della mola condizioni della rettifica sistema di raffreddamento tempo di contatto mola-pezzo specifica L OSSIDO DI ALLUMINIO è adatto per lavorare materiali di elevata resistenza quali: acciai in genere, altri materiali ferrosi, bronzo duro. IL CARBURO DI SILICIO è adatto per lavorare materiali di bassa resistenza quali: ghisa, materiali non ferrosi, vetro ed altri prodotti ceramici, carburi metallici. conosciuti questi parametri si può procedere a formulare una specifica tenendo conto dei 5 elementi principali che costituiscono la mola 1. Abrasivo abrasivo 2. Grana 3. Durezza 4. Struttura 5. Legante 5

7 2 Scelta della GRANA scelta della grana procedimento di calibratura della GRANA 30 la grana da 20 a 36 la grana da 46 a 80 viene utilizzata per lavori di sgrossatura viene utilizzata per lavori di finitura Per calibrare la grana 30 si usano setacci con apertura variante da 18 a 40 per pollice lineare Indica le dimensioni dei granuli abrasivi ed è espresso con un numero convenzionale variabile da 10 a 1200 (da grossa a fine) la dimensione del grano corrisponde approscatetoivamente al numero di maglie per pollice lineare del setaccio utilizzato per cui il Ø medio del granulo corrisponde indicativamente al rapporto tra 25,4 mm (1 ) e mm 25,4 la grossezza della grana presa in considerazione la scelta del tipo di grana dipende da: proprietà fisiche del materiale da lavorare: tenero, temprato, cementato ecc. dal sovra-metallo da asportare nell'unità di tempo dalla superficie di contatto SETACCIO 18 Deve passare il 100%. SETACCIO 25 SETACCIO 30 SETACCIO 35 SETACCIO 40 dal grado di finitura richiesto. } Può trattenere sino a un massimo del 25%. Debbono trattenere il 70% di ciò che passa attraverso lo staccio 25. Può passare il 3% max. esempio 0,4mm ~ grana 50 grana la grana da 100 a 500 viene utilizzata per super-finitura quelle più usate sono tra 36 e 80 con prevalenza di 60 le grane al di sotto di 20 vengono utilizzate per sbavatura e pulitura di fusioni la regola comune è quella di usare grane fini per materiali duri e fragili e grane grosse per materiali teneri e duttili GRANA A B C GROSSA MEDIA FINE GRANA Ra 46 1, ,8 60 0,8 80 0, , , , , , ,1-0, ,08-0,07 D FINISSIMA GRANA Ra MACROGRITS MICROGRITS Tabella granulometrica F4 F36 F230 F5 F40 F240 F6 F7 F8 F10 F12 F14 F16 F20 F22 F24 F30 F46 F54 F60 F70 F80 F90 F100 F120 F150 F180 F220 F280 F320 F360 F400 F500 F600 F800 F1000 F1200 F1500 F2000 6

8 3 Scelta della DUREZZA durezza Tra grano e grano esistono ponti di agglomerante: più i ponti sono di maggior spessore più la mola è dura TENERA MEDIA DURA Il grado di durezza definisce la tenacità con la quale l agglomerante trattiene i singoli granuli durante l operazione di RETTIFICA viene contraddistinta con le lettere dell alfabeto, dalla lettera D a Z (da molto tenera a molto dura) lavorando materiali duri sono da impiegare mole tenere perché i granuli abrasivi si consumano rapidamente e il legante deve permetterne il distacco. Invece lavorando materiali teneri l abrasivo resiste di più e quindi il legante deve trattenerlo più a lungo, mole dure, ecco perché vale la regola: più il materiale è duro più la mola deve essere tenera più il materiale è tenero più la mola deve essere dura scelta della durezza il grado di durezza è determinato anche: dall ampiezza della zona di contatto dalla pressione di lavoro dalla tenuta dei profili e dei rasamenti dalla velocità di taglio dallo stato della macchina dalla presenza o meno del liquido refrigerante IL TERMINE MOLA DURA O TENERA non si riferisce al tipo di abrasivo impiegato ma alla caratteristica del legante TENERISSIMA D E F G Tabella durezza TENERA H I J DUREZZA MEDIA K L M N O DURA P Q R S DURISSIMA T U V Z 7

9 4 Scelta della STRUTTURA La struttura indica la porosità della mola, cioè la spaziatura tra i granuli abrasivi, ed è determinante per lo scarico dei trucioli STRUTTURA CHIUSA MEDIA APERTA Tabella struttura nella marcatura delle mole la struttura è identificata da un numero variabile da 1 a 12 (da chiusa ad aperta) per la scelta del tipo di struttura occorre tenere presente: il tipo di lavorazione la tipologia del materiale da lavorare la superficie di contatto il sovra-metallo da asportare POROSA APERTA CHIUSA scelta della struttura se in determinate lavorazioni non è sufficiente la porosità normale si fa ricorso alla super-porosità che viene identificata con 2 o 3 numeri rilevabili nella marcatura dopo la sigla del legante: esempio WA 54 E 8 VF 415 dove: 4 è la granulometria della porosità e 15 la percentuale. la struttura porosa ha il vantaggio di riscaldare poco il pezzo quindi si evita il fenomeno di rinvenimento del materiale e viene utilizzata in special modo sulla rettifica in piano. questa caratteristica non compare nella specifica delle mole a legante resinoide e della gomma. Esempio di 4 mole della stessa granulometria di abrasivo e dello stesso grado di durezza ma di struttura differente struttura 8

10 5 Scelta del LEGANTE Buon ultimo è la scelta dell agglomerante. La forza di adesione di una grana abrasiva nella costruzione di una mola è in relazione alle caratteristiche e alla quantità del legante impiegato LEGANTE Ceramico o Vetrificato LEGANTE Bachelitico o Resinoide L agglomerante resinoide, contraddistinto dalla lettera B è a base di resine sintetiche termoindurenti fenoliche o epossidiche che conferiscono alla mola una elasticità tale da poterla impiegare ad una velocità di rotazione molto elevata. Sono utilizzate nelle operazioni di sbavatura, scriccaggio, troncatura, rettifica con mole contrapposte e, talvolta, nei rulli conduttori LEGANTE Gomma Così definito perché i suoi componenti, dopo cottura ad alta temperatura formano un legante di natura ceramica o vetrosa. Non teme l azione dei lubrorefrigeranti, degli olii interi e, solitamente neanche agli acidi. Le mole hanno proprietà di grande asportazione di materiale per volume di mola consumata,con vasto campo di impiego specie per la rettifica di precisione ed affilatura utensili. La sigla del legante è la lettera V. legante L agglomerante alla gomma contraddistinto con la lettera R è composto da caucciu naturale o sintetico e si ottiene per vulcanizzazione. Ha caratteristiche di grande elasticità e tenacità e viene utilizzato nella fabbricazione di mole alimentatrici, con perno e per operazioni di superfinitura. 9

11 Costruzione della MOLA CERAMICA Costruzione della MOLA RESINOIDE Decisa la caratteristica si passa alla fase esecutiva. La sequenza produttiva della mola abrasiva è la seguente: pesatura delle materie prime (m. p.), cioè abrasivo + legante miscelatura delle m. p. con collanti e/o umidificanti pressatura nella forma, struttura e durezza richiesta essiccazione in questa fase avviene l evaporazione di alcuni elementi e rende la mola movimentabile cottura: qui avviene la cottura della mola ad alta temperatura c.ca 1200 C che permette la fusione dei leganti. finitura l esecuzione dimensionale della mola collaudo in questo reparto si controlla il prodotto: dimensioni, profili, planarità, parallelismo, ecc... equilibratura: statica e dinamica La sequenza produttiva è uguale alla mola ceramica tranne la cottura che avviene in un unica fase a 200 C (polimerizzazione) lettura della SPECIFICA Il sistema di marcatura delle caratteristiche è stato adottato da tutti i fabbricanti di mole abrasive secondo le normative della Fepa (Federazione Europea Produttori Abrasivi). La marcatura delle mole Cateto si legge nel seguente modo: WA 60,1 K 7 V Z 415 prova velocità: effettuata su tutta la produzione marcatura: effettuata direttamente sulla mola o su etichette imballaggio: il prodotto finito viene sistemato nei vari imballi pronto per la spedizione mola WA 60(.1) K 7 V Z 415 qualità/tipo di abrasivo (una, due o tre lettere) granulometria (se.1 o.2 ecc mix granulometria speciale) durezza specifica struttura tipo di legante qualità del legante eventuale super-porosità Vedi Tabelle 10

12 MARCATURA Sulla mola, oltre alla specifica descritta, vi sono le dimensioni: diametro esterno spessore diametro interno il numero di giri e velocità periferica espresse in mt./sec. e RPM (Revolution per Minute) in caso di mola con legante resinoide è riportata anche la data di scadenza entro la quale occorre utilizzarla (18 mesi) le dimensioni riportano quanto richiesto dal cliente ed è indispensabile avere i dati precisi come i valori della velocità periferica o il numero dei giri da tenere presente che la Vp (velocità periferica) ed il numero di giri indicati sono valori massimi che non bisogna superare durante l esercizio pena il venir meno della sicurezza della mola marcatura 11

13 Trasporto e DEPOSITO MONTAGGIO La mola è un utensile fragile, deve essere manipolato con precauzione e trasportata con la dovuta accortezza per Questa operazione richiede la massima attenzione sia per ragioni di sicurezza che per i risultati attesi dalla lavorazione quindi: evitare urti e danneggiamenti. Il locale di deposito deve essere asciutto, protetto dal gelo e attrezzato per la corretta sistemazione delle varie forme di mole. Le mole a disco, profilate, a coltello vanno depositate affiancate su apposite rastrelliere di legno mentre quelle ad anello, tazza, e resinoidi si possono disporre su ripiani con interposizione di cartone. 1 controllare visivamente e con la prova del suono l integrità della mola. (Alla percussione le mole ad agglomerante vetrificato devono emettere un suono chiaro e cristallino). 2 accertarsi che le flange siano dimensionalmente a norma come prescritto sul codice di sicurezza FEPA. MOLE A DISCO PICCOLE MOLE A TAZZA E AD ANELLO 3 che le flange non presentino deformazioni e che le superfici di contatto siano perfettamente in piano e pulite. 4 sistemare su entrambi i lati della mola una guarnizione di carta PIANO INCLINATO PER PICCOLE MOLE e se prescritto in plastica/pvc calibrate. MOLE A DISCO 5 inserire la mola sull albero senza forzatura, procedere al serraggio MOLE CON PROFILI SPECIALI FONDO CHIUSO DI PROTEZIONE in modo corretto, preferibilmente con chiave dinanometrica, e controllare l equilibratura. MOLE A TAZZA CONICA MOLE A SCODELLA MOLE TRONCATRICI PIASTRA BASE IN ACCIAIO PIANO ORIZZONTALE PER MOLE TRONCATRICI E SAGOMATE MOLE AD ANELLO CON BORDI SOTTILI E DI DUREZZA BASSA CARTONE ONDULATO PIASTRA-BASE IN ACCIAIO MOLE AD ANELLO CON BORDO SPESSO E DUREZZA ELEVATA MOLE A DISCO DI MEDIA GRANDEZZA TRAVETTI DI SOSTEGNO GRANDI MOLE A DISCO MOLE PER SENZA CENTRI LA PERIFERIA DELLE MOLE NON DEVE SPORGERE OLTRE I TRAVETTI montaggio 12

14 Flange di SERRAGGIO Le flange servono per la chiusura e il trascinamento della mola. Sono costruite in varie forme idonee ad ogni tipo di mola. Il costruttore delle flange deve rispettare delle regole ben precise C E E che sono riportate sul catalogo FEPA. H D C Una delle cause più frequenti di rottura della mola è dovuta alla poca attenzione riservata alle condizioni delle flange. 6 mm d B B d 6 mm flange E Dimensioni delle flange a manicotto e a serraggio centrale Dimensioni della mola Dimensioni delle flange MOLA ABRASIVA D H df min. h r u , , , , , , , , , , , , , , , , , Flange di serraggio È compito del fabbricante della macchina definire gli altri dettagli cioè: qualità del materiale, spessore delle flange, numero e dimensione delle viti di serraggio delle flange a manicotto, ecc. 13

15 Equilibratura STATICA questa è un operazione molto importante ai fini del rendimento qualitativo e produttivo della mola abrasiva Primo Utilizzo prima di procedere alla lavorazione occorre: occorre rispettare l indicazione di montaggio stampata sulla mola e, dopo la chiusura, procedere allo spostamento dei pesi alloggiati nella corona della flangia sino a che la mola risulti sempre in equilibrio statico l inconveniente che può derivare da un utilizzo di mole sbilanciate è il deterioramento del mandrino porta-mola e di altre parti delicate della macchina, oltre ad anomalie di rettifica dei pezzi lavorati In caso di eccessivo squilibrio si può verificare anche la rottura della mola Equilibratore Statico a guide prismatiche Equilibratore Statico a dischi rotanti equilibratura PRIMO controllare che la velocità del mandrino sia compatibile con il n. di giri della mola SECONDO ravvivare la mola TERZO regolare il getto del refrigerante nel punto di contatto pezzo-mola QUARTO accertarsi che non sussistano vibrazioni di alcun genere QUINTO eseguire la messa a punto della macchina utilizzo Equilibratori computerizzati 14

16 Condizioni di impiego della MOLA ABRASIVA In un processo di rettifica i parametri più importanti sono: la velocità periferica della mola senza contatto con il pezzo, espressa in metri/secondi ricavata dalla formula: Vp= D x ng x 3,14/ dove D: diametro esterno della mola espresso in mm ng: numero di giri della mola di conseguenza ng: Vp x /D x 3,14 impiego mm Velocità periferica in metri al secondo questo valore è espresso in numero di giri al minuto numero giri/pezzo in g/min. o velocità di traslazione della tavola espressa mt/min. velocità di avanzamento della mola in mm/giro che si può ricavare dal sovrametallo asportato/tempo scintilla la profondità di passata cioè il sovrametallo asportato espresso in mm il n. di passate necessario per l esecuzione dell operazione l intervallo di ravvivatura, cioè il numero di pezzi prodotti tra una diamantatura e l altra l incremento di ravvivatura, cioè la profondità e quindi le frazioni di mm di mola che si asporta per ogni ravvivatura, normalmente tra 0,02 e 0,03 velocità di passata o tempo di ravvivatura relativo allo spostamento trasversale del diamante a giro mola il tempo scintilla in min. cioè il tempo di lavoro effettivo della mola compreso il tempo di spegni fiamma / / / / / / / / / /

17 REFRIGERAZIONE RAVVIVATURA per formulare la specifica della mola occorre indicare il tipo di refrigerazione per evitare fenomeni di bruciature e cricche del materiale lavorato il refrigerante, sia emulsione che olio intero, ha lo scopo di: raffreddare il pezzo perché nel punto di contatto della mola si raggiungono temperature molto elevate asportare il truciolo prodotto tenendo il più pulito possibile la zona di lavoro della mola proteggere il pezzo e le parti della macchina dall ossidazione il refrigerante nel suo ricircolo deve essere filtrato in modo da eliminare i trucioli e i residui di mola per evitare inconvenienti di finitura sulla superficie del pezzo, tipo graffiature normalmente nelle emulsioni la % di olio è del 2-3%, si utilizzano maggiori percentuali nelle operazioni di super-finitura un getto insufficiente, mal diretto o non idoneo può portare a riconsiderare e rimettere in discussione la specifica della mola Con il termine di ravvivatura o diamantatura si intende quella operazione che permette di ridare alla mola la caratteristica di abrasività e di conformazione perdute durante la lavorazione. I motivi principali che obbligano a ripristinare lo stato iniziale della mola sono: scarsa taglienza (la mola si lucida) la mola risulta impastata (truciolo metallico nei pori) la mola non è più rotonda la mola non ha più i profili periferici originali Gli utensili utilizzati per eseguire questa operazione, a seconda delle esigenze, sono: bastoncini di carburo di silicio rotelle metalliche diamanti industriali (questi ultimi sono di gran lunga i più utilizzati e possono essere montati su steli o posizionati sui rulli diamantati UTENSILI PER LA RAVVIVATURA ravvivatura refrigerazione 16

18 Rettifica Tipo di lavorazione in TONDO ESTERNA questo tipo di rettifica può presentare la mola con asse parallelo al pezzo da lavorare o asse inclinato a secondo la concezione della macchina le mole normalmente usate hanno una durezza media la difficoltà di questa operazione consiste soprattutto nell esecuzione di eventuali spallamenti o rasamenti a causa di possibili inconvenienti di bruciature dovute alla difficoltà di refrigerazione e alla zona di contatto più ampia esterna Svariati sono i sistemi di utilizzo delle mole abrasive dalla sbavatura alla molatura in genere dalla affilatura alla rettifica di precisione di seguito elenchiamo i più comuni tipi di lavorazione nella rettifica di precisione considerando i materiali ferrosi Rettifica INTERNA lavorazione anche per questo tipo di operazione si utilizzano mole con durezza media le mole sono normalmente con foro passante, a volte con incavo per problemi di ingombro nella chiusura della mola o per esecuzione della sfacciatura del pezzo da lavorare il problema più importante per questo tipo di lavorazione è la difficoltà di refrigerazione in special modo nei fori ciechi, in quest ultimo caso si possono utilizzare mole con struttura più aperta interna 17

19 Rettifica senza CENTRI Rettifica in PIANO cosi detta perchè il pezzo non è trattenuto da sistemi di ancoraggio ma è appoggiato su una lama normalmente con riporto in metallo duro (o policristallino/pkd) in relazione al tipo di lavorazione, in passata o a tuffo, può variare la durezza della mola, normalmente più dura per l esecuzione a tuffo in questo tipo di rettifica è presente la mola conduttrice che serve per contropressione e trascinamento del pezzo (mola alla gomma) per questo tipo di lavorazione nella stragrande maggioranza si utilizzano mole tenere e con struttura aperta a causa della bassa pressione esercitata sul pezzo e per la ampia superficie di contatto per l esecuzione della rettifica in piano si utilizzano anche settori abrasivi, mole a tazza o ad anello tangenziale centerless 18

20 Rettifica FRONTALE AFFILATURA questo tipo di rettifica si può eseguire con una mola o con due mole contrapposte in operazioni di sfacciatura o spianatura normalmente si utilizzano mole a legante resinoide e con dadi di ancoraggio incorporati la durezza di queste mole varia di molto a secondo la dimensione, il materiale e la geometria del particolare da lavorare possono essere costruite con fori di raffreddamento o con intagli a seconda della necessità con la di richiesta di fornitura di questo tipo di mola è indispensabile conoscere oltre alle normali informazioni la disposizione dei dadi di ancoraggio in numero e dimensioni l affilatura è quella operazione eseguita con la mola abrasiva per conferire a qualsiasi tipo di utensile la necessaria capacità di taglio l affilatura può essere effettuata in fase di costruzione degli utensili o per ripristinare i taglienti usurati l operazione di affilatura è molto importante e delicata per la resa dell utensile perché il filo tagliente deve presentarsi in modo uniforme e senza alterazioni metallurgiche nel determinare il tipo di mola occorre conoscere la caratteristica del materiale da affilare, se l operazione viene eseguita a secco o ad umido e la conformazione dell utensile l abrasivo utilizzato per questo tipo di mole deve avere ottima taglienza e il legante buona tenuta frontale affilatura 19

21 DIFETTI di rettifica cause MOLA INTASATA O LUCIDA: il processo di rettifica è una operazione di alta precisione e come tale può evidenziare svariati inconvenienti, non necessariamente dovuti al comportamento della mola diversi sono i fattori che possono causare una difettosità di lavorazione in questo caso la perizia dell operatore è determinante nell individuare la causa e trovare il rimedio nell analizzare i più comuni e importanti è chiaro che l identificazione della causa permette di trovare il rimedio mola ravvivata troppo fine mola troppo dura, a grana fine o ravvivatura troppo poco frequente troppo chiusa scarsa quantità di refrigerante avanzamento troppo lento diamante ravvivatore difettoso GRAFFIATURE: cause BRUCIATURE - CRICCHE - SCREPOLATURE: cause rotazione del pezzo troppo bassa ravvivatura errata velocità della mola troppo alta refrigerante insuff.,non idoneo e mal diretto passata troppo profonda mola dura, intasata o di grana fine contatto mola - pezzo non graduale slittamento delle cinghie della macchina refrigerante sporco ravvivatura non appropriata mola intasata o troppo tenera cause avanzamento eccessivo pezzo mal trattenuto SFACCETTATURE: cause vibrazioni della macchina la mola non gira in tondo gioco nel mandrino porta - mola velocità eccessiva della mola pezzo mal trattenuto avanzamento mola non corretto mola dura, non equilibrata, intasata o di avanzamento irregolare del pezzo grana fine Sovente si cerca di eliminare i difetti di rettifica intervenendo sulla specifica della mola anche se, come abbiamo visto, le cause vanno ricercate altrove. Le mole abrasive CATETO sono oggetto di continuo miglioramento, supportato da Laboratori di analisi e ricerca che affiancano la produzione nelle sue varie fasi di lavorazione per ottenere un prodotto innovativo, affidabile e qualitativamente costante. 20

22 ROTTURA delle mole In fase di utilizzo svariati sono i motivi che possono provocare questo grave inconveniente, vanno ricercati in: urti accidentali velocità eccessiva della mola avanzamento eccessivo manca il completo contatto Flange deformate causano la rottura della mola pressione di lavoro troppo elevata errore nella ravvivatura vibrazione del mandrino porta-mola montaggio difettoso della mola impiego di flange non adatte coppia di chiusura non idonea impiego improprio della mola mola fessurata rottura mola sbilanciata mola ad agglomerante organico degradato (dopo la scadenza) Per evitare possibili infortuni in ogni caso e per qualsiasi evenienza, è indispensabile attenersi alle indicazioni del costruttore della mola abrasiva ed alle norme di sicurezza riportate sul catalogo FEPA 21

23 Scelta della MOLA La logica conclusione di questo catalogo dovrebbe prevedere una serie di suggerimenti con una elencazione di specifiche adatte al tipo di operazione ed ai materiali lavorati, ma volutamente ci siamo astenuti perchè troppe sono le esigenze e le variabili in un processo di rettifica Grugliasco (To) - Italy - Via Severino Doppi, 4 - Tel Fax e.mail: info@catetoabrasivi.com 22

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