OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli

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1 OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli U.O.C. PEDIATRIA, NEONATOLOGIA-U.T.I.N. DIRIGENTE: Dott. D. Zappulli Procedura per la gestione dell alimentazione in Neonatologia e U.T.I.N. Data 1 a edizione: ottobre 2007 Revisione: novembre 2008 Dott. D. Zappulli - Dott. G. Salvia INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITÀ 5. STRUTTURE E ATTREZZATURE 5.1 Materiali 5.2 Indicazioni per la zona lactarium 6. MODALITA DI RACCOLTA E CONSERVAZIONE DEL LATTE MATERNO 6.1 Prelevamento del latte all interno dell U.O. 6.2 Prelevamento del latte a domicilio 6.3 Preparazione del latte materno all interno dell U.O. 6.4 Controlli infettivologici e controindicazioni all uso del latte materno 7. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 7.1 Modalità di preparazione e conservazione del latte 7.2 Prescrizione della dieta 7.3 Preparazione dei pasti 7.4 Somministrazione dei pasti 8. ALLEGATI 8.1 Elenco punti critici di controllo 8.2 Scheda Giornaliera Prescrizioni Dietetiche (ALLEGATO A) 8.3 Scheda controllo latte al ricevimento (ALLEGATO B) 8.4 Scheda prodotti non conformi respinti (ALLEGATO C) 8.5 Scheda di smaltimento prodotti scaduti/alterati (ALLEGATO D) 8.6 Check list monitoraggio materiali e pulizie (ALLEGATO E) 8.7 Registro di carico e scarico latte

2 1. SCOPO Lo scopo della presente procedura è la promozione della nutrizione con latte materno nel neonato ricoverato in Terapia Intensiva Patologia Neonatale e la promozione dell allattamento con latte materno anche nel neonato prematuro. I latti formulati rappresentano l unica alternativa al latte materno in caso di sua mancanza.vengono pertanto definite le modalità di raccolta, conservazione e preparazione dei pasti con latte materno e con latte formulato. Nel Reparto di Neonatologia dell Osp. Buon Consiglio Fatebenefratelli, in accordo con le direttive OMS-UNICEF, del Ministero della Sanità e della Giunta Regionale della regione Campania Area Generale di Coordinamento - Assistenza Sanitaria, ai neonati sani ospitati nel Nido non vengono somministrati alimenti diversi dal latte materno salvo che per prescrizione medica. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica nella gestione dell alimentazione dei neonati e lattanti ricoverati presso l UOS di Neonatologie e UTIN dell Osp. Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli. 3. RIFERIMENTI UNI EN ISO 9001:2000 Linee-Guida alle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Campania sulla Promozione dell allattamento al Seno BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 2 DEL 14 GENNAIO 2008 Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno (OMS, Ginevra, 1981) UNICEF Un impegno per l infanzia - Ospedali Amici Dei Bambini - L allattamento al seno. Anicia, Roma 1993 Ogra PL, Rassin D, Garofalo R. Human milk. In: Remington JS, Klein JO, eds. Infectious diseases of the fetus and newborn infant. Philadelphia: W.B. Saunders Company, 2006: Stone SP, Teare L, Cookson BD. The evidence for hand-hygiene. Lancet 2001; 357: Larson E, Zuill R, Zier V. Storage of human breast milk. Infect Control 1984; 5: West PA, Hewitt JH, Murphy OM. The influence of methods of collection and storage on the bacteriology of human milk. J Appl Bacteriol 1979; 46: Food and Drug Administration. A HACCP principles guide for operators of food establishment at the retail level, April 15,

3 4. RESPONSABILITÀ L'applicazione della presente procedura è responsabilità del referente del lactarium, del caposala, del personale medico, infermieristico e del personale del lactarium. Il Referente del lactarium e responsabile di tutte le modalita organizzative e gestionali (controllo dell approvvigionamento dei latti e del materiale necessario al lactarium, stesura di procedure specifiche). Il referente del lactarium ha inoltre il compito di: - raccogliere in apposito registro tutte le prescrizioni dietetiche giornaliere suddivise per sezioni di U.O. - predisporre e raccogliere la modulistica per valutare il consumo giornaliero e mensile dei sostituti del latte materno. - della verifica del corretto funzionamento delle tiralatte e dell approvvigionamento dei materiali di consumo per l estrazione e la conservazione del latte materno Il medico è responsabile della prescrizione dietetica Il Capo sala è responsabile di adottare tutte le modalità organizzative necessarie affinchè il personale possa rispettare la procedura. E inoltre responsabile di verificare che quanto previsto in procedura venga applicato in modo corretto. Il personale infermieristico è responsabile della conservazione del latte, della preparazione del e della somministrazione del latte stesso. Il personale addetto al Lactarium è responsabile della preparazione del latte secondo le modalità previste in procedura, della detersione/disinfezione di tutti i piani di lavoro, del materiale utilizzato per la preparazione, delle tettarelle e dei biberon, e delle tiralatte.

4 5. STRUTTURE E ATTREZZATURE 5.1 Materiali Tutti i materiali in uso per l estrazione e la conservazione del latte materno nonché per la somministrazione del latte materno e formulato sono monouso, sterili e a perdere, per cui non è prevista alcuna procedura di sterilizzazione 5.2 Indicazioni per la zona lactarium Il personale addetto al Lactarium deve inoltre rispettare le seguenti indicazioni: - Tutto il materiale che entra nella zona Lactarium deve essere precedentemente e accuratamente deterso con un panno inumidito con acqua. - Non introdurre nel locale materiale contenuto ancora nei cartoni di imballaggio (biberon, lattine, bottiglie di latte, ecc.). - Al termine dell attività detergere tutte le superfici con un panno asciutto vaporizzato con Fenplus 4% (vaporizzare sul panno e non sulle superfici); non serve il risciacquo. - Il personale ausiliario si occupa della detersione/disinfezione del pavimento con materiale dedicato: scopa coperta con garza umida per evitare il sollevamento della polvere, strofinaccio dedicato e soluzione disinfettante. 6. MODALITA DI RACCOLTA E CONSERVAZIONE DEL LATTE MATERNO 6.1 Prelevamento del latte all interno dell U.O. Materiali Tiralatte elettrico o manuale Set in plastica per il tiralatte elettrico Etichette Biberon in poliuretano monouso Frigorifero con display esterno della temperatura Estrazione del latte Prima della raccolta: Lavare le mani e il seno con sapone neutro Asciugarsi con salviette monouso Utilizzare sempre materiale sterile (tettarelle, biberon, tiralatte) La raccolta si effettua mediante l uso di un tiralatte elettrico a decompressione controllata o mediante tiralatte manuale. Identificazione del latte Al termine dell estrazione del latte la mamma identifica il biberon per il proprio figlio applicando sul biberon un etichetta che riporta nome e cognome, data e ora di estrazione.

5 Conservazione del latte Una volta raccolto, il latte può essere dato fresco al proprio bambino, oppure può essere conservato a temperatura tra +2 C e +8 C nella parte più fredda del frigorifero, fino a 48 ore. Per la conservazione del latte, la madre raffredda il biberon chiuso sotto un getto di acqua fredda subito dopo l estrazione e lo ripone subito dopo negli appositi contenitori corrispondenti ai diversi orari dei pasti nel frigorifero relativo alla sezione di ricovero del proprio figlio; nel frigorifero e presente un apposito contenitore in cui e possibile conservare del latte di scorta fino a 48 ore se prodotto in eccedenza. 6.2 Prelevamento del latte a domicilio Nel caso in cui la madre sia impossibilitata a raggiungere il reparto, può prelevare il latte a domicilio, osservando scrupolosamente le indicazioni fornite. Materiali Tiralatte elettrico o tiralatte sterilizzato manuale Biberon in poliuretano monouso forniti dal reparto Frigorifero Borsa freezer con siberine per il trasporto in ospedale Estrazione e conservazione del latte Prima di procedere alla spremitura la madre deve lavarsi accuratamente le mani e pulire bene il capezzolo e l areola. Dopo aver tolto il latte, la madre raffredda il biberon chiuso sotto un getto di acqua fredda e lo ripone immediatamente all interno del frigorifero (mai nella porta) dove puo essere conservato a temperatura compresa tra +2 C e +8 C fino a 48 ore. Per il trasporto in ospedale si raccomanda il rispetto della catena del freddo: i biberon devono essere trasportati in borsa termica con le siberine e trasportati il piu presto possibile in reparto. Il latte prodotto in eccedenza puo essere congelato a domicilio e conservato per un mese. Anche nel caso venga utilizzato del latte precedentemente congelato si raccomanda per il trasporto il rispetto della catena del freddo: bisogna estrarre i biberon dal congelatore e porli immediatamente nella borsa termica con le siberine, quindi vanno portati al più presto in reparto. 6.3 Preparazione del latte materno all interno dell U.O. Prima della manipolazione del latte effettuare il lavaggio antisettico delle mani (secondo procedura codificata) Al momento dell uso il latte deve essere scaldato gradualmente fino alla temperatura corporea (circa 37 C) all interno della scaldalatte elettrica che si trova nel lactarium. Per quanto riguarda il latte congelato, lo scongelamento deve essere eseguito a temperatura ambiente oppure può essere prima messo in frigorifero o a bagno in acqua tiepida (non calda, per evitare danni ai nutrienti del latte da eccessivo riscaldamento). Una volta scongelato, il latte non ancora riscaldato può essere conservato in frigorifero per 24 ore. Se si utilizzano fortificanti del latte materno bisogna aggiungerli al momento della preparazione.

6 N.B. Il latte non va mai fatto scaldare nel forno a microonde perché si riduce il livello di IgA e di lisozima, inoltre per le alte temperature raggiungibili e poco controllabili esiste il rischio della denaturazione delle proteine. 6.4 Controlli infettivologici e controindicazioni all uso del latte materno Le sole controindicazioni all utilizzo di latte materno al proprio figlio sono rappresentate dall infezione da HIV e dall infezione da HSV con lesioni erpetiformi al seno. Per quanto riguarda l'infezione da HCV è dimostrato un rischio molto basso di trasmissione verticale. Nel caso di una carica virale molto elevata, la decisione spetta alla madre, valutando il rapporto rischio/beneficio. Ancora aperto rimane il problema dell'infezione da CMV nel nato prematuro. 7. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 7.1 Modalità di preparazione e conservazione del latte Il personale addetto al Lactarium deve attenersi alle seguenti indicazioni: - Preparazione delle etichette che servono a contrassegnare i biberon di ciascun neonato e che devono riportare nome e cognome e la data di preparazione. - Procedere al lavaggio antisettico delle mani (secondo la procedura codificata). - Disinfettare il piano di lavoro con panno asciutto vaporizzato con Fenplus 0,4% - Indossare cuffia, mascherina, camice monouso. - Introdurre sul piano di lavoro il numero di biberon necessari alla preparazione dei latti, precedentemente contrassegnati (non a livello del coperchio) c - Detergere i contenitori di latte artificiale liquido, prima di essere aperti, con un panno inumidito con acqua. - Indossare guanti sterili, - Miscelare la polvere all acqua, secondo la concentrazione prescritta dal medico, evitando la formazione di grumi nel caso si utilizzino latti in polvere o versare la quantita di latte gia disponibile in forma liquida direttamente nel biberon secondo la prescrizione. - Preparare sul piano di lavoro, per ogni neonato, i pasti previsti per le 24 ore. - Riporre nel frigorifero presente nello stesso locale, i biberon della giornata distribuendoli negli appositi contenitori corrispondenti ai diversi orari dei pasti. Il latte, una volta ricostituito, può essere conservato a temperatura compresa tra +2 C e +8 C per 24 ore 7.2 Prescrizione della dieta La prescrizione della dieta è responsabilità del medico curante del bambino che deve scrivere la dose, il numero dei pasti, l aggiunta di particolari integratori e la modalità di somministrazione in cartella e nell apposito foglio-diete che deve pervenire al lactarium entro le ore Preparazione dei pasti con latte formulato Prima della manipolazione del latte effettuare il lavaggio antisettico delle mani (secondo procedura codificata) Al momento dell uso il latte deve essere scaldato gradualmente fino alla temperatura corporea (circa 37 C) all interno della scaldalatte elettrica che si trova nel lactarium.

7 7.4 Somministrazione dei pasti La somministrazione dei pasti è compito del personale infermieristico. Appena è possibile il pasto può essere somministrato dalla mamma, se presente in reparto, supervisionata dal personale infermieristico. I biberon preparati e riscaldati, vengono trasportati nelle aree di degenza nella scaldalatte dotata di carrello e consegnati al Personale infermieristico responsabile della somministrazione. Per ciascun neonato, dopo ogni poppata, verrà riportata sulla scheda infermieristica predisposta, la quantità di latte effettivamente assunta.

8 8. ALLEGATI 8.1 Elenco punti critici di controllo E compito del Responsabile del Lactarium mantenere sotto stretto e costante controllo i seguenti punti (fase o operazione della catena di gestione della preparazione del latte per l alimentazione dei neonati ricoverati). La procedura per l effettivo controllo di tali punti è regolamentata mediante la compilazione dei reports in allegato. Pulizia locali, attrezzature e dispositivi Ricezione e stoccaggio latti Accettazione delle prescrizioni mediche Preparazione del latte prescritto

9 OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli U.O.C. PEDIATRIA, NEONATOLOGIA-U.T.I.N. DIRIGENTE: Dott. D. Zappulli Procedura per la gestione dell alimentazione in Neonatologia e U.T.I.N. DATA / / ALLEGATO A Scheda Giornaliera Prescrizioni Dietetiche 1 PAZIENTE Tipo di latte quantità N poppate Via di somministrazione (biberon = B; gavage = G)

10 OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli U.O.C. PEDIATRIA, NEONATOLOGIA-U.T.I.N. DIRIGENTE: Dott. D. Zappulli Procedura per la gestione dell alimentazione in Neonatologia e U.T.I.N. ALLEGATO B Scheda controllo latte al ricevimento data prodotto Farmacia/Fornitore N lotto scadenza Integrità confezione Igiene trasporto Temp. ricevimento firma

11 OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli U.O.C. PEDIATRIA, NEONATOLOGIA-U.T.I.N. DIRIGENTE: Dott. D. Zappulli Procedura per la gestione dell alimentazione in Neonatologia e U.T.I.N. ALLEGATO C Scheda prodotti non conformi respinti data prodotto Farmacia/Fornitore N lotto scadenza quantità Motivo contestazione firma

12 OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli U.O.C. PEDIATRIA, NEONATOLOGIA-U.T.I.N. DIRIGENTE: Dott. D. Zappulli Procedura per la gestione dell alimentazione in Neonatologia e U.T.I.N. ALLEGATO D Scheda di smaltimento prodotti scaduti/alterati data prodotto N lotto scadenza quantità Anomalia riscontrata Azione intrapresa firma

13 OSPEDALE Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI Via A. Manzoni, Napoli U.O.C. PEDIATRIA, NEONATOLOGIA-U.T.I.N. DIRIGENTE: Dott. D. Zappulli Procedura per la gestione dell alimentazione in Neonatologia e U.T.I.N. ALLEGATO E Check list monitoraggio materiali e pulizie MESE ANNO FREQUENZA GIORNALIERA monitoraggio Controllo igiene generale 9 Controllo condizioni 10 luogo stoccaggio 11 Controllo date di 12 scadenza latti 13 Avviamento al consumo prodotti con scadenza più 14 prossima 15 Controllo della integrità 16 e della chiusura delle 17 confezioni 18 Verifica rifornimento e 19 condizioni materiale di 20 consumo 21 Verifica rifornimento 22 materiale zona filtro 23 (copriscarpe, camici, 24 guanti, mascherine) 25 Lavaggio piani 26 d appoggio, lavabo 27 Lavaggio scalda biberon 28 e carrelli giorno FREQUENZA SETTIMANALE lavaggio pareti lavabili, scaffali, armadi, vetri e finestre FREQUENZA MENSILE Svuotamento e lavaggio frigoriferi

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