Ripartizione Servizio Tecnico

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Ripartizione Servizio Tecnico Ufficio Lavori Pubblici via Savonarola Ferrara REALIZZAZIONE DI UN NUOVO EDIFICIO UNIVERSITARIO DA DESTINARE AD ANIMAL FACILITY PRESSO IL POLO CHIMICO BIOMEDICO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA LABORATORIO PER LE TECNOLOGIE DELLE TERAPIE AVANZATE DEL TECNOPOLO - POR - FESR RTP: CAPOGRUPPO - OPERE CIVILI - OGGETTO PRISMA ENGINEERING S.r.l. Via XI Febbraio, 2/A Villatora di Saonara (PD) ARCH. ANNA PAOLA MIGLIORE Via Alicorno PADOVA DOTT. GEOLOGO LEONARDO POLI Piazza Bonsignori, Remedello (BS) RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI VALUTAZIONE ACUSTICA TAVOLA SCALA DATA FILE / R E L La riproduzione del presente disegno è vietata a termini di legge senza la espressa e preventiva autorizzazione della proprietà AGGIORNAMENTO NOTE VALIDAZIONE S.A. F.Z PRIMA EMISSIONE S.A. F.Z.

2 A. PREMESSA 3 B. TIPOLOGIA DI INTERVENTO 4 C. NORMATIVA DI RIFERIMENTO REQUISITI ACUSTICI PASSIVI EDIFICIO 6 C.1 LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO 26 OTTOBRE 1995 N C.2 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGI.10 DEI MINISTRI 14 NOVEMBRE C.3 D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997 RIGUARDANTE LA DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI 9 C.4 UNI EN ISO 71 7-L(1997) 10 C.5 UNI EN ISO (1997) 10 C.6 UNI EN C.7 METODO DI CALCOLO: NORMA UNI EN PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI ACUSTICHE DI EDIFICI A PARTIRE DALLE PRESTAZIONI DI PRODOTTI 11 C.8 NORMA UNI EN ISOLAMENTO ACUSTICO DEL RUMORE PER VIA AEREA TRA AMBIENTI 11 C.8.1 MODELLO SEMPLIFICATO PER LA TRASMISSIONE PER VIA STRUTTURALE 11 C.8.2 APPENDICE D INCREMENTO DEL POTERE FONOISOLANTE DI STRATI ADDIZIONALI 14 C.8.3 INDICE DI VALUTAZIONE DELL INCREMENTO DEL POTERE FONO ISOLANTE DI STRATI ADDIZIONALI: 14 C.9 FORMULE SPERIMENTALI PER IL CALCOLO DEL POTERE FONOISOLANTE PROPOSTE IN LETTERATURA: 15 C.9.1 CASO DI PARTIZIONI OMOGENEE AVENTI MASSA SUPERFICIALE > 150KG/M2 15 C.9.2 INCREMENTO DEL POTERE FONOISOLANTE 15 C.10 NORMA UNI EN : ISOLAMENTO ACUSTICO AL CALPESTIO TRA AMBIENTI 16 C.10.1 MODELLO SEMPLIFICATO 16 C.11 NORMA UNI EN : ISOLAMENTO ACUSTICO CONTRO IL RUMORE PROVENIENTE DALL'ESTERNO PER VIA AEREA 17 C.11.1 DETERMINAZIONE DELLA TRASMISSIONE LATERALE 17 D. REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI-CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 19 D.1 METODOLOGIA DI ANALISI 19 D.1.1 VERIFICA DEL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARTIZIONI 19 D.1.2 VERIFICA DEL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARTIZIONI VERTICALI TRA UNITÀ ABITATIVE 20 D.1.3 VERIFICE DEL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARTIZIONI ORIZZONTALI DI SEPARAZIONE TRA UNITÀ ABITATIVE 20 D.1.4 PORTE DI SEPARAZIONE TRA UNITÀ ABITATIVE 21 D.1.5 VALUTAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI: LE PARTIZIONI VERTICALI ESTERNE PARETE TRASPARENTE REL06rev01.doc Pagina 1 di 26

3 D.1.6 RISOLUZIONE DI PONTI ACUSTICI 23 D.1.7 IMPIANTI 24 E. VALORI DEI LIMITI MASSIMI DI ACCETTABILITA' DEL RUMORE AMBIENTALE 25 F. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE REL06rev01.doc Pagina 2 di 26

4 A. PREMESSA La presente relazione illustrativa di valutazione acustica relativa al Progetto denominato Animal Facility, riguarda l intervento di realizzazione di un nuovo complesso universitario da adibire a laboratorio di ricerca da destinare ad Animal Facility per le Tecnologie Avanzate presso il Polo Chimico Biomedico dell'università degli Studi di Ferrara, e fa riferimento agli elaborati del Progetto Esecutivo, dai quali si sono dedotte le conclusioni relativamente all Impatto Acustico Ambientale dell intervento sulla base dei dati di progetto attualmente disponibili, con riferimento ai limiti massimi di accettabilità della rumorosità in ambiente esterno secondo i criteri indicati nella vigente Normativa riassunti nel paragrafo seguente REL06rev01.doc Pagina 3 di 26

5 B. TIPOLOGIA DI INTERVENTO Gli immobili oggetto di intervento sono definiti come ex microbiologia e fabbricato ex infettivi. L immobile ex microbiologia (di fabbricazione intorno all anno 1830) è qualificato come pericolante e inagibile quindi privo di consistenza, categoria e classe, non ha altezze interne compatibili con le attuali normative in materia di lavoro e solo attraverso la sua demolizione e ricostruzione con sopraelevazione può essere riutilizzato. Diverso è il grado di conservazione del fabbricato ex infettivi (di fabbricazione intorno all anno 1920), in origine adibito ad abitazione dei proprietari del fondo agricolo, poi ceduto all Università per realizzare gli Istituti Universitari. Il fabbricato è in buone condizioni sia in termini statici che di struttura, e di destinazione d uso, in quanto è attualmente utilizzato come laboratorio di analisi. L intervento prevede un suo riutilizzo senza alcun intervento di rilievo ma solo con semplici modifiche ai fori finestra, un collegamento alla restante parte del complesso e l eliminazione del vano scala interno. Parte dell area d intervento è prospiciente Via Fossato di Mortara sul fronte Sud e a nord est confina con il Padiglione Nuovi Istituti di Biologia (NIB) con il quale condivide gli impianti reflui sia meteorici che civili e l adduzione del teleriscaldamento che sono adeguati per il nuovo edificio. Sul lato ovest oltre l edificio ex infettivi l intervento confina con la sede di Scienze Farmaceutiche e con tale Istituto non vi sono impianti in comune. Al complesso dei laboratori è stato assegnato un livello qualitativo interno molto elevato, in quanto ha caratteristiche di laboratorio di tipo barrierato verso l esterno, ed ha livelli di contenimento biologico BLS2 per tutta la zona di lavoro con un area specifica BLS3 che permette ricerche di tipo molto avanzate. Per raggiungere tale livello il sistema interno deve rispondere a rigorose normative che impongono procedure e percorsi molto precisi, oltre ad un personale altamente addestrato e specializzato. Tre sono gli elementi che intervengono nel progetto: l edificio ex infettivi che viene recuperato con un intervento minimo e senza modifiche esterne, il nuovo corpo, ex microbiologia che è ricostruito e sopraelevato ed il corpo di collegamento posto tra i due edifici predetti, che ha funzione di cerniera tra i due elementi molto diversi tra loro e non collegati. Per questo motivo si è cercato di rendere il corpo di collegamento funzionale ad entrambi. I tre elementi se non adeguatamente trattati evidenzierebbero un complesso senza una unicità, mentre trattandoli secondo una gerarchia danno una sequenza e un ordine all insieme. Per quanto riguarda la definizione dell architettura del nuovo complesso l Ente Appaltante ha ritenuto di orientare la progettazione verso una realizzazione votata a semplicità formale e 00111REL06rev01.doc Pagina 4 di 26

6 rispettosa delle caratteristiche architettoniche tipiche di una delle città Bastionate meglio conservate del nostro Paese. Partendo da tali indicazioni si è sviluppata una soluzione che evidenziasse la diversità dell edificio dalle pre-esistenze, ne sottolineasse i connotati di specializzazione mediante l utilizzo di materiali classici trattati in modo molto moderno e innovativo come ad esempio il rivestimento tipo rame. Nello sviluppare l aspetto dell inserimento nel territorio si è cercato di contestualizzare il nuovo complesso andando a rilevare le caratteristiche dell intorno, con l obiettivo di mitigare l impatto volumetrico ed acustico dei macchinari impiantistici necessari al funzionamento di tale struttura. Da questa volontà si è sviluppata, come motivo architettonico, la soluzione della copertura del nuovo edificio che presenta un movimento differenziato delle falde, tali da permettere un ampio sottotetto per accogliere l impiantistica. Il tetto della nuova porzione, che è l elemento principale, è stato scomposto in tre elementi, due uguali e simmetrici alle estremità, un terzo con andamento disuguale capace di realizzare un ampio vano tecnico. L esigenza è stata trattata come elemento caratterizzante il fabbricato e la si è volutamente evidenziata attraverso materiali e rivestimenti diversi REL06rev01.doc Pagina 5 di 26

7 C. NORMATIVA DI RIFERIMENTO REQUISITI ACUSTICI PASSIVI EDIFICIO C.1 LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO 26 OTTOBRE 1995 N0447 I contenuti di tale legge sono più teorici e propositivi che applicativi in quanto, proprio per la natura stessa di tale legge, gli aspetti operativi vengono quasi sempre demandati a specifici decreti attuativi da pubblicarsi successivamente. Gli aspetti più significativi sono comunque i seguenti: i piani comunali di zonizzazione acustica del territorio debbono tener conto delle preesistenti destinazioni d'uso del territorio i comuni con popolazione superiore a 50'000 abitanti debbono presentare una relazione biennale sullo stato acustico del territorio comunale il contatto diretto di aree anche appartenenti a Comuni confinanti i cui valori limite si discostano per più di 5 db(a] non può essere previsto nella fase di zonizzazione acustica le domande per il rilascio di Concessioni Edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano all'utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico (art. 8 comma 4) Sono di competenza dei comuni: la classificazione del territorio in zone acustiche il coordinamento e la modifica degli strumenti urbanistici già adottati alla luce della zonizzazione acustica del territorio l'adozione di piani di risanamento acustico il controllo della normativa per la tutela dall'inquinamento acustico all'atto del rilascio delle Concessioni Edilizie, licenze d'uso, nulla osta all'esercizio la redazione di regolamenti per l'attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall'inquinamento acustico all'atto del rilascio delle Concessioni Edilizie, licenze d'uso, nulla osta all'esercizio la redazione di regolamenti per l'attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall'inquinamento acustico l autorizzazione in deroga ai limiti stabiliti dalla zonizzazione di attività temporanee quali cantieri edili, spettacoli temporanei, manifestazioni pubbliche 00111REL06rev01.doc Pagina 6 di 26

8 l'adeguamento dei regolamenti locali di igiene e sanità prevedendo apposite norme contro l'inquinamento acustico, con particolare riferimento alle emissioni sonore generate dal traffico veicolare e dalle infrastrutture dei trasporti Nelle aree di rilevante interesse paesaggistico - ambientale e turistico i comuni hanno facoltà di individuare limiti massimi di rumore più ristretti rispetto alla normale classificazione del territorio. Nel caso di superamento dei limiti fissati dalla zonizzazione acustica del territorio i comuni debbono predisporre dei piani di risanamento acustico, assicurando il coordinamento degli stessi con il piano urbano del traffico. Tali piani debbono contenere: individuazione della tipologia ed entità dei rumori presenti, incluse le sorgenti mobili, nelle zone da risanare individuazione dei soggetti a cui compete l'intervento indicazione delle priorità, delle modalità e dei tempi da seguire per il risanamento stima degli oneri finanziari e dei meni necessari eventuali misure cautelari per la tutela dell'ambiente Si segnala inoltre che in base all'art 10 comma 5 le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, comprese le autostrade e l'anas, hanno l'obbligo di predisporre e presentare al comune piani di contenimento ed abbattimento del rumore. Tali piani devono contenere i tempi di adeguamento, le modalità e la stima dei costi. Sono stabiliti i seguenti valori limite assoluti di immissione per le infrastrutture stradali e ferroviarie che però non si applicano all'interno di particolari fasce di pertinenza individuate da successivi decreti. I limiti da rispettare al di fuori delle fasce di pertinenza sono i seguenti: Valori limite assoluti di immissione 1 - Leq in db(a) Classi di destinazione d uso del territorio Tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali REL06rev01.doc Pagina 7 di 26

9 C.2 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGI.10 DEI MINISTRI 14 NOVEMBRE 1997 La normativa tecnica di riferimento è costituita dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997 ( Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici ) che regolamenta i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l esposizione umana al rumore. Il testo del decreto esplica le modalità di effettuazione delle prove strumentali di collaudo al fine di determinare le grandezze fondamentali che caratterizzano i requisiti passivi degli edifici e di verificarne il rispetto dei valori attribuiti a seconda della destinazione d uso dell insediamento. Le metodologie tecniche di misurazione vengono demandate a specifiche norme. La normativa sottintende la necessità, in fase di esamina preventiva, di individuare le caratteristiche acustiche delle strutture edili, delle partizioni verticali ed orizzontali, dei manufatti e degli impianti tecnologici a funzionamento continuo e discontinuo e di analizzare la distribuzione logistica della destinazione d'uso dei locali, allo scopo di verificarne l'ottemperanza ai requisiti normativi previsti garantendo, al tempo stesso, un adeguato comfort acustico dell ' utenza. Per quanto concerne il quadro normativo si fa riferimento alle disposizioni più correntemente utilizzate nella letteratura tecnica specifica: UNI Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio- Misurazioni in opera dell ' isolamento acustico per via aerea tra ambienti ; UNI Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio- Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate"; UNI Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio- Misurazioni in opera dal rumore di calpestio di solai ; UNI EN 1SO Valutazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Isolamento acustico per via aerea ; UNI EN ISO Valutazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio isolamento del rumore di calpestio ; UNI EN ISO Acustica Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazione in opera dell ' isolamento acustica per via aerea tra ambienti (in sostituzione della UNI ) ; 00111REL06rev01.doc Pagina 8 di 26

10 UNI EN ISO Acustica Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazione in opera dell isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate (in sostituzione della UNI ) ; UNI EN ISO Acustica Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazione in opera dell'isolamento dal rumore di calpestio dei solai (in sostituzione della UNI ). UNI , parte 7^ - Acustica Valutazione delle prestazioni acustiche di edifici e di componenti di edificio. NORMA Acustica definizione dal tempo di riverberazione (T) C.3 D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997 RIGUARDANTE LA DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Il decreto, in attuazione dell'art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore. Ai fini dell'applicazione del decreto, gli ambienti abitativi, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono distinti nelle categorie indicate nella tabella A qui di seguito. TABELLA A - CLASSIFICAZIONI, DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art. 2) categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili; categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili; categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili; categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche. case di cura e assimilabili; categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili; categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili; categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili. Al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore, sono riportati in tabella B i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne REL06rev01.doc Pagina 9 di 26

11 TABELLA B: REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI 'TECNOLOGICI Categorie di cui Parametri alla TAB. A Rw(*) D2m,nT,w Ln,w LASmax LAeq 1.D A,C E B,F,G Dove - R'w è I'indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti da calcolare secondo la norma UNI D2m,nT,w è I'indice dell'isolamento acustico standardizzato di facciata da calcolare secondo la norma UNI Ln,w è l'indice del livello di rumore di calpestio di solai normalizzato da calcolare secondo la procedura descritta dalla norma UNI Gli altri due parametri impongono limiti al rumore prodotto dagli impianti tecnologici ma non sono oggetto della presente relazione. C.4 UNI EN ISO 71 7-L(1997) "Valutazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Isolamento acustico per via aerea" C.5 UNI EN ISO (1997) "Valutazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Isolamento del rumore di calpestio" C.6 UNI EN "Valutazione delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti". Di seguito sarà illustrato il metodo di calcolo che si basa sui modelli definiti da tale norma REL06rev01.doc Pagina 10 di 26

12 C.7 METODO DI CALCOLO: NORMA UNI EN PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI ACUSTICHE DI EDIFICI A PARTIRE DALLE PRESTAZIONI DI PRODOTTI I principali metodi previsionali per verificare il grado di conformità di un'opera ai requisiti acustici passivi previsti, possono essere classificati nei seguenti: metodo descrittivo: è basato sulla descrizione di progetti esistenti giudicati soddisfacenti; metodo di calcolo: consente la previsione delle prestazioni acustiche di un'opera tramite relazioni matematiche basate sulla conoscenza dei valori relativi ad analisi di laboratorio su tipologie di prodotto; metodo basato su misurazioni: consentono la determinazione sperimentale delle prestazioni acustiche di un edificio o di parte di esso mediante misure in laboratorio (metodo di laboratorio) o mediante analisi in opera dopo la costruzione della stessa (metodo di analisi in situ). La valutazione previsionale di tali prestazioni mediante metodo di calcolo richiede l ' elaborazioni di un modello matematico adeguato, che sia rappresentativo dei diversi fenomeni connessi ella propagazione del rumore sia di tipo aereo che impattivo. Un approccio semplificato che consente di giungere alla determinazione del livello di rumore negli ambienti è quello dl tipo statistico (CEN). Tale metodologia si basa sulla ipotesi di una sufficiente ed uniforme densità modale del sistema in esame con applicazione allo studio della trasmissione delle vibrazioni nelle strutture (SEA, Statistical Energy Analysis). Tale norma definisce dei modelli di calcolo per la valutazione delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti. Nei seguenti paragrafi sono descritte le metodologie affrontate nelle differenti parti della norma C.8 NORMA UNI EN ISOLAMENTO ACUSTICO DEL RUMORE PER VIA AEREA TRA AMBIENTI C.8.1 MODELLO SEMPLIFICATO PER LA TRASMISSIONE PER VIA STRUTTURALE La versione semplificata del modello di calcolo prevede l'indice di valutazione del potere fonoisolante apparente a partire dall'indice di valutazione del potere fonoisolante degli elementi in esame, in conformità con la ISO L'applicazione del modello semplificato è limitata alla 00111REL06rev01.doc Pagina 11 di 26

13 trasmissione diretta e laterale con elementi essenzialmente omogenei. L'influenza dello smorzamento strutturale degli elementi è presa in considerazione in modo mediato. Ogni elemento laterale dovrebbe essere essenzialmente identico sul lato emittente e sul lato ricevente. Definizione dei percorsi di trasmissione sonora tra due ambienti L indice di valutazione del potere fono isolante apparente tra due ambienti vale: R Dd,w è I'indice di valutazione del potere fonoisolante per la trasmissione diretta, in decibel; R Ff,w è l'indice di valutazione del potere fonoisolante laterale per il percorso di trasmissione F f, in decibel; R Df,w è I'indice di valutazione del potere fonoisolante laterale per il percorso di trasmissione D f, in decibel; R Fd,w è I'indice di valutazione del potere fonoisolante laterale per il percorso di trasmissione F d, in decibel; n è il numero di elementi laterali in un ambiente; di solito n=4, ma può essere maggiore o minore a seconda del progetto. Per ogni percorso di trasmissione, l'indice di valutazione del potere fonoisolante è previsto in base ai dati di ingresso relativi agli elementi ed ai giunti. L'indice di valutazione del potere fonoisolante per la trasmissione diretta è determinato dal valore di ingresso per l'elemento di separazione secondo l'equazione: [db] Dove: 00111REL06rev01.doc Pagina 12 di 26

14 R s,w è I'indice di valutazione del potere fonoisolante dell'elemento di separazione, in decibel; ΔR Dd,w è l'incremento dell'indice di valutazione del potere fonoisolante mediante rivestimenti addizionali sul lato emittente e/o ricevente dell elemento di separazione, in decibel. Gli indici di valutazione del potere fonoisolante laterale sono determinati in base ai valori d'ingresso mediante l'equazione: [db] [db] [db] R F,w l'indice di valutazione del potere fonoisolante dell'elemento laterale F nell'ambiente emittente, in decibel; R t,w l'indice di valutazione del potere fonoisolante dell'elemento laterale f nell'ambiente ricevente, in decibel; ΔR Ff,w è l'incremento dell'indice di valutazione del potere fonoisolante mediante rivestimenti addizionali sul lato emittente e/o ricevente dell'elemento laterale, in decibel; ΔR Fd,w è I'incremento dell'indice di valutazione del potere fonoisolante mediante rivestimenti addizionali sull'elemento laterale lato emittente e/o dell'elemento di separazione al lato ricevente, in decibel: ΔR Df,w è l'incremento dell'indice di valutazione del potere fonoisolante mediante rivestimenti addizionali sull'elemento di separazione lato emittente e/o sull'elemento laterale al lato ricevente, in decibel; K Ff è l'indice di riduzione delle vibrazioni per il percorso di trasmissione F f in decibel; K Fd è I'indice di riduzione delle vibrazioni per il percorso di trasmissione F f, in decibel; K Df è I'indice di riduzione delle vibrazioni per il percorso di trasmissione D f, in decibel; S S è l'area dell'elemento di separazione, in metri quadri; I f è la lunghezza di accoppiamento del giunto tra l'elemento di separazione e gli elementi laterali F e t, in metri; l 0 è la lunghezza di riferimento pari ad 1 metro REL06rev01.doc Pagina 13 di 26

15 i dati di ingresso relativi agli indici di riduzione delle vibrazioni K Ff, K Fd, K Df. per i diversi tipi di giunto in comune sono deducibili dall'appendice E allegata alla norma. Le informazioni relative all'incremento dell'indice di valutazione del potere fonoisolante ΔR w sono riportate nell APPENDICE D allegata alla norma. C.8.2 APPENDICE D INCREMENTO DEL POTERE FONOISOLANTE DI STRATI ADDIZIONALI Per gli strati addizionali costituiti da montanti o traversi metallici e non direttamente connessi alla struttura di base, dove I'intercapedine è riempita di materiale poroso di isolamento (con resistività all'aria r 5kPa s/m 2 ) in conformità con la EN 29053, la frequenza di risonanza fo si calcola come segue: dove d è la profondità dell'intercapedine in metri e m 1, m 2 sono le masse degli elementi costruttivi (kg/m 2 ). C.8.3 INDICE DI VALUTAZIONE DELL INCREMENTO DEL POTERE FONO ISOLANTE DI STRATI ADDIZIONALI: Per le strutture di base con un indice di valutazione del potere fonoisolante in opera compreso tra 20<R w <60 db, l'incremento risultante dell'indice di valutazione del potere fonoisolante in seguito all'applicazione di uno strato addizionale, può essere valutato a partire dalla frequenza di risonanza f 0 in conformità con il prospetto D.3 fornito dalla norma: Frequenza di risonanza del rivestimento ΔRw (db) Rw/ Rw/ Rw/ Rw/ REL06rev01.doc Pagina 14 di 26

16 > C.9 FORMULE SPERIMENTALI PER IL CALCOLO DEL POTERE FONOISOLANTE PROPOSTE IN LETTERATURA: C.9.1 CASO DI PARTIZIONI OMOGENEE AVENTI MASSA SUPERFICIALE > 150KG/M2 Nel caso di pareti omogenee è possibile stimare l'indice del potere fonoisolante con l'utilizzo della seguente formula: R w =37,5 lg m -42 con m' = densità superficiale di una parete semplice (kg/m 2 ) Nel caso di pareti semplici in laterizio R w =16 lg m +7 L'indice del potere fonoisolante R'w apparente sarà infine calcolato con la seguente relazione: R w = R w -3 Tale parametro si riferisce al comportamento della parete nelle condizioni di reale impiego e risulta inferiore a quello in precedenza calcolato principalmente a causa delle trasmissioni laterali. C.9.2 INCREMENTO DEL POTERE FONOISOLANTE Il miglioramento del potere fonoisolante globale di un divisorio in muratura in seguito all'applicazione di uno strato addizionale per il tramite di un supporto elastico può essere calcolato con la seguente formula empirica: dove f o è la frequenza di risonanza data dalla seguente espressione: 00111REL06rev01.doc Pagina 15 di 26

17 con m 1 e m 2 masse superficiali rispettivamente di solaio e controsoffitto e distanza tra i due elementi espressa in metri. C.10 NORMA UNI EN : ISOLAMENTO ACUSTICO AL CALPESTIO TRA AMBIENTI C.10.1 MODELLO SEMPLIFICATO La versione semplificata del modello di calcolo prevede l'indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato sulla base degli indici di valutazione degli elementi considerati, determinati in conformità con il procedimento definito nella EN ISO La Sua applicazione è limitata agli ambienti i e ai pavimenti di uso comune. L'influenza dello degli elementi è presa in considerazione in modo mediato. La trasmissione laterale è considerata in modo globale. L'indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto all assorbimento acustico, L n,w è ottenuto mediante: Dove: K è la correzione per la trasmissione dei rumori di calpestio attraverso le costruzioni laterali omogenee, in decibel; L n,w,eq è l'indice di valutazione del livello equivalente di pressione sonora di calpestio normalizzato, del solaio senza considerare l'eventuale pavimento galleggiante; è I'indice di valutazione dell'attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio del rivestimento o dell'eventuale pavimento galleggiante. Stima teorica dell'indice di valutazione del livello equivalente di pressione sonora di calpestio normalizzato del sistema solaio senza strati di rivestimento: Lnw= log m [db] In cui: m' è la massa superficiale, compresa tra 100 kg/mq e 600 kg/mq, del solaio omogeneo così come definito dalla norma alla figura B.1 Stima teorica dell'indice di valutazione dell'attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio, del pavimento galleggiante 00111REL06rev01.doc Pagina 16 di 26

18 In cui: m' è la massa superficiale del pavimento galleggiante (Kg/mq) s' è la rigidità dinamica per unità di superficie dello strato resiliente (MN/mc) Il termine di correzione K per la trasmissione laterale media si calcola in funzione della massa delle strutture laterali che insistono sulla partizione in esame e si ricava dal PROSPETTO 1 allegato alla norma. C.11 NORMA UNI EN : ISOLAMENTO ACUSTICO CONTRO IL RUMORE PROVENIENTE DALL'ESTERNO PER VIA AEREA L'isolamento acustico di facciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione dipende dal potere fonoisolante della facciata vista dall'interno, dall'influenza della forma della facciata e dalle dimensioni degli ambienti. Ne consegue che: B] In cui: è la differenza di livello di pressione sonora dovuta alla forma della facciata, in decibel; Tale indice si ricava dall'appendice C allegata alla normu(nei nostri calcoli è stata trascurata); V è il volume dell'ambiente ricevente, in metri cubi; S è l'area totale della facciata vista dall'interno, in metri quadrati; T O è il tempo di riverberazione di riferimento, in secondi, per abitazioni 0,5 sec; d [ C.11.1 DETERMINAZIONE DELLA TRASMISSIONE LATERALE Il fattore di trasmissione della potenza sonora relativo alla trasmissione laterale di un elemento si ottiene a partire dalla somma dei fattori della trasmissione laterale in rapporto a tutte le vie di trasmissione laterale verso questo elemento. Tale procedimento dettagliato è riportato nella norma EN Solitamente il contributo della trasmissione laterale è trascurabile. Tuttavia, se gli elementi rigidi (quali calcestruzzo o mattoni] sono collegati ad altri elementi rigidi entro l'ambiente ricevente 00111REL06rev01.doc Pagina 17 di 26

19 (come pareti divisorie o pavimenti) la trasmissione laterale può contribuire alla trasmissione sonora totale. Per lasciare dunque un margine di sicurezza, nei casi di presenza di elementi rigidi, si diminuisca il potere fonoisolante di 3-5 db REL06rev01.doc Pagina 18 di 26

20 D. REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI-CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI Facendo riferimento al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Dicembre 1997 " Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici" si ritiene che la struttura per le sue caratteristiche possa rientrare nella categoria B per la quale devono essere rispettati i limiti previsti dalla tabella B per gli edifici appartenenti alla categoria edifici adibiti ad uffici ed assimilabili. Categoria di cui alla tabella A Parametri Rw(*) D2m,nT,w Ln,w LASmax LAeq 4.B, F, G D.1 METODOLOGIA DI ANALISI Lo studio si è avvalso di procedure di calcolo basate sulla norma UNI EN Inoltre lo studio si è avvalso di nozioni tecniche estrapolate dai maggiori testi di letteratura tecnica specifica e da esperienze pratiche in opera (per il calcolo del potere fonoisolante). I dati elaborati si riferiscono ad analisi teoriche svolte mediante ausilio di opportuni algoritmi di calcolo ed analizzano, pertanto, le prestazioni delle soluzioni proposte in ideali condizioni di posa in opera. D.1.1 VERIFICA DEL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARTIZIONI L'indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti deve essere rispettato per partizioni che separano unità abitative distinte. La legge non specifica nel caso di ospedali cosa si debba intendere per unità abitativa. Il Decreto Ministro Lavori Pubblici n. 236 del 14/06/89 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche", definisce per: unità immobiliare una unità ambientale suscettibile di autonomo godimento ovvero un insieme di unità ambientali funzionalmente connesse; unità ambientale uno spazio elementare e definito, idoneo a consentire lo svolgimento di attività compatibili tra loro; 00111REL06rev01.doc Pagina 19 di 26

21 edificio si intende una unità immobiliare dotata di autonomia funzionale, ovvero un insieme autonomo di unità immobiliari funzionalmente e/o fisicamente connesse tra loro. Considerando sia la necessità di garantire un adeguato livello di confort acustico nell'ambiente sia gli oneri economici che comporta la scelta di partizioni che garantiscano elevati valori dell'indice di fonoisolamento di elementi di separazione in opera (50 db) si ritiene opportuno definire come unità abitativa distinta i vari compartimenti che coincidono in linea generale con i reparti purché siano dotati di autonomia funzionale. Quindi solo per le partizioni che separano due unità abitative distinte verranno prescritte pareti che garantiscono valori dell'indice del potere fonoisolante apparente pari a 50 db. D.1.2 VERIFICA DEL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARTIZIONI VERTICALI TRA UNITÀ ABITATIVE Come detto sopra per le pareti di separazione tra unità abitative si consiglia l'utilizzo di divisori che garantiscano valori dell'indice di fonoisolamento in opera pari a 50 db. Prescrizioni Risulta fondamentale la necessità di evitare installazione di canalizzazioni di impiantistica elettrica, termoidraulica, predisposizione di canne fumarie, condotti di scarico, nicchie per varie esigenze e quant altro possa inficiare la resa acustica del sistema di isolamento acustico previsto per le partizioni verticali considerate, a seguito della asportazione di materiale costituente i manufatti. I portoncini d ingresso alle singole unità abitative dovranno presentare un potere fonoisolante in opera superiore a 40 db. Tale parametro dovrà essere certificato dalla ditta installatrice del manufatto. La parte superiore della parete sarà in corrispondenza di un setto acustico costituito dalla presenza del solaio pieno. D.1.3 VERIFICE DEL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARTIZIONI ORIZZONTALI DI SEPARAZIONE TRA UNITÀ ABITATIVE Le tecnologie attualmente utilizzate per l ottenimento di un buon grado di isolamento acustico dei solai sono finalizzate alla realizzazione di un pavimento che riduca la trasmissione dei rumori di tipo impattivo, interrompendo la trasmissione per via solida delle vibrazioni, ed al tempo stesso presentino una adeguata massa superficiale al fine di limitare la trasmissione della rumorosità aerea. Le soluzioni progettuali sono finalizzate al raggiungimento del parametro indice del livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato (L n,w ) inferiore a 55 db REL06rev01.doc Pagina 20 di 26

22 D.1.4 PORTE DI SEPARAZIONE TRA UNITÀ ABITATIVE Le porte di accesso alle stanze dovranno avere una prestazione di potere fonoisolante superiore a 40 db(a). D.1.5 VALUTAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI: LE PARTIZIONI VERTICALI ESTERNE PARETE TRASPARENTE L'isolamento di facciata, nonostante le buone prestazioni della tipologia di partizioni scelte, è determinato dalle prestazioni del sistema serramento/vetro. In linea generale, sotto il profilo acustico, la tecnologia di un serramento è tanto migliore quanto più sono limitate le perdite di prestazione rispetto a quelle della sola componente vetrata. Il calcolo di previsione della prestazione globale, in considerazione della diminuzione del fonoisolamento per la presenza della frequenza critica all interno delle bande centrali, è dato dalla seguente: R w = 12 log m + K In cui K assume i valori di: 17 db, per vetri monolitici e vetro-camera; 19 db, per vetri stratificati; 20 db, per vetro camera con 1 lastra stratificata; 22 db, per vetro-camera con 2 lastre stratificate. Unitamente a tali considerazioni risulta necessario che il produttore del serramento garantisca le prestazioni relative alla tenuta d aria del serramento globale, classificata secondo le classi A3,o A2 o A1. Tali classi si riferiscono al rendimento di tenuta del serramento, ovvero alla portata d aria che filtra attraverso 1 m 2 dello stesso quando l ambiente è sottoposto ad una pressione statica di 100 Pa. Il serramento in classe A3 offre migliori prestazioni di tenuta all aria e di conseguenza di isolamento acustico. La portata d aria è inferiore, infatti a 7 m 3 /h mentre l isolamento acustico globale ne risente per circa 1 db. Verranno pertanto adottate le seguenti soluzioni ed accorgimenti tecnici di posa in opera di un serramento: chiusure su guarnizioni ad elevata tenuta con battuta sui quattro lati; vetro camera con esterno stratificato con pellicola in polivinilbutile spessore non inferiore a 0.47 mm e interno semplice; 00111REL06rev01.doc Pagina 21 di 26

23 montaggio con sigillatura a silicone tra serramento e falso telaio. Calcolo del potere fonoisolante Il potere fonoisolante della muratura dato dalla [1] equivale a: Il potere fonoisolante complessivo di una facciata è dato dalla seguente espressione generale: Rw = 10* log 1/S* S i *10 (-Rwi*1/10) db [6] In cui: S = superficie totale della facciata considerata S i = superficie del componente i-esimo (m 2 ) R wi = potere fonoisolante del componente i-esimo (db) Prescrizioni: Si adotti una struttura a vetrocamera con lastra interna ed esterna stratificate con PVB. NB: incrementare lo spessore dell'intercapedine comporta un beneficio termico e non acustico. Si consiglia ad esempio: vetro camera realizzato all'esterno da un vetro stratificato 66.2 (con n 2 pellicole di polivinibutirrale), intercapedine d'aria da mm 20 e vetro interno stratificato 44.2 (con n 2 pellicole di polivinibutirrale) con valore testato e certificato di 47 db di Rw. La prestazione del serramento dipende, oltre che dal vetro, dal tipo di telaio e dalla sua permeabilità all'aria. Secondo il criterio estrapolato dalle ricerche del CNR si individuano le seguenti classi di permeabilità: A3 se la portata d'aria è inferiore a 7 mc/h; A2 se la portata d'aria è compresa tra 7 mc/h e 20 mc/h; A1 se la portata d'aria è compresa tra 20 mc/h e 50 mc/h; Le classi di permeabilità si riferiscono alla portata d'aria che filtra attraverso 1 mq di serramento sottoposto ad una pressione statica di 100 Pascal. La correlazione, quindi, con il potere fonoisolante del serramento è: con la classe A3 si ha una perdita di Rw = 0-1 db con la classe A2 si ha una perdita di Rw = 2-4 db 00111REL06rev01.doc Pagina 22 di 26

24 con la classe A1 si ha una perdita di Rw = 5-8 db Il serramento in classe A3 offre migliori prestazioni di tenuta all'aria e quindi anche di fonoisolamento. La perdita di potere fonoisolante di cui il vetro risente a causa della permeabilità del serramento è di circa 0-1 db. Pertanto si consiglia tale tipologia. Affinché il telaio non risulti essere la parte debole dell'intera finestra, tale cioè da compromettere la prestazione del vetro, è necessario verificare che: la sua massa sia "simile" a quella della lastra di vetro (la massa non sia inferiore al 70 % della massa del vetro); la sua superficie non deve essere troppo grande rispetto a quella del vetro (la superficie non sia superiore al 25 % della superficie dell'intero serramento). Risulta necessario che il produttore del serramento garantisca le prestazioni relative alla tenuta d'aria del serramento globale, classificate secondo le suddette classi. Il telaio dovrà necessariamente avere tre punti di chiusura, doppia battuta e doppia guarnizione. SI PRESCRIVE PERTANTO DI ADOTTARE UN SISTEMA SERRAMENTO/VETRO CHE GARANTISCA UN ABBATTIMENTO DI ALMENO 42dB, CERTIFICATO DAL PRODUTTORE D.1.6 RISOLUZIONE DI PONTI ACUSTICI Al fine di evitare la creazione di ponti acustici che vadano a vanificare i risultati previsti si prescrive quanto segue: Nel caso di presenza di controsoffitti, il tramezzo deve costituire un setto continuo che unisca pavimento/soffitto per evitare discontinuità di fonoisolamento, interrompendo la continuità del controsoffitto stesso. Le scatole elettriche rappresentano una discontinuità di resistenza acustica; dove percorribile, non vanno perciò allineate, ma sfalsate il più possibile (almeno 30 cm). Nel caso di presenza di contropareti, il tramezzo deve essere a contatto della parete perimetrale per evitare il ponte acustico laterale. Sarà inoltre necessaria la stuccatura dei giunti di collegamento tra le pareti in cartongesso e gli elementi strutturali con sigillante acustico tipo knauf k433 o equivalente Si prescrive l'utilizzo di strisce disaccoppianti verticali, costituita da resina in P.V.C. espanso a cellule aperte di densità 120 kg/m3, tipo isolband o equivalente per tutte le pareti 00111REL06rev01.doc Pagina 23 di 26

25 che separano ambienti che richiedono confort acustico tipo sale riunioni, uffici, locali visita, ecc. D.1.7 IMPIANTI D D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997 RIGUARDANTE LA DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ( ) 50 ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Il presente decreto, in attuazione dell'art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore. Secondo tale decreto la rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare il seguenti limiti : 35 db(a) LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo 35 db(a) LAeq per i servizi a funzionamento continuo. Le misure dl livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale il livello dl rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina REL06rev01.doc Pagina 24 di 26

26 E. VALORI DEI LIMITI MASSIMI DI ACCETTABILITA' DEL RUMORE AMBIENTALE Secondo la Classificazione Acustica del territorio in vigore nel Comune di Ferrara adottata con delibera PG 91706/08, la zona nella quale sono ubicati i luoghi di cui al presente rapporto è classificata: Classe IV : Area di intensa attività urbana Per la suddetta zona il valore limite assoluto di immissione del livello di rumore ambientale (VLI) risulta: in periodo diurno (dalle ore 6.00 alle ore 22.00) : 65dB(A) in periodo notturno (dalle ore alle ore 6.00) : 55dB(A) Per la suddetta zona il valore limite assoluto di emissione del livello di rumore ambientale (VLE) risulta: in periodo diurno (dalle ore 6.00 alle ore 22.00) : 60dB(A) in periodo notturno (dalle ore alle ore 6.00) : 50dB(A) La Normativa sopra citata, oltre al limite massimo assoluto, prescrive il rispetto del valore limite differenziale di immissione del rumore. Tale valore limite prescinde dalla classe di destinazione d'uso del territorio ed è valido per tutte le zone fatta eccezione per quelle esclusivamente industriali, per le quali non è prevista l'applicazione del criterio differenziale. Il Livello differenziale di rumore (L D ) viene determinato come differenza tra il Livello di rumore ambientale (L A ) e il Livello di rumore residuo (L R ): L D = L A - L R [db(a)] Il valore limite differenziale è pari a 5 db(a) per il periodo diurno (dalle 6,00 alle 22,00) e 3 db(a) per il periodo notturno (dalle 22,00 alle 6,00). In base alle norme suddette ed in particolare in base al D.P.C.M risulta che entrambi i valori limite di immissione assoluto e differenziale devono essere rispettati REL06rev01.doc Pagina 25 di 26

27 F. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Con riferimento a quanto sopra indicato, data la natura dell intervento che va ad inserirsi all interno di una struttura complessa di carattere universitario a sua volta inserita in un tessuto urbano già ben definito e tenendo conto degli accorgimenti progettuali adottati di contenimento delle limitate sorgenti rumorose all interno di un volume tecnico ricavato al di sotto della copertura, si ritiene che la rumorosità prodotta dall attività svolta all interno dell animal facilty non può incrementare i livelli di rumorosità ambientale attuali oltre i limiti suddetti. Appare esservi quindi un ampio margine per garantire, con una corretta progettazione acustica del fabbricato e dei relativi impianti tecnologici, il rispetto de valori limiti sia assoluto che differenziale. Tutto ciò premesso si può ragionevolmente prevedere che la rumorosità indotta dall attività svolta nel nuovo laboratorio non determini un impatto acustico negativo, fermo restando che in fase di completamento lavori e dopo l avviamento degli impianti verranno verificate le caratteristiche acustiche dell involucro del fabbricato (secondo le norme riportate in precedenza), la rumorosità degli impianti tecnologici e di climatizzazione (realizzando gli interventi eventualmente necessari) affinché quanto sopra esposto trovi riscontro oggettivo REL06rev01.doc Pagina 26 di 26

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