Prot. n. 6/2014 Roma, 11/10/2014

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1 Prot. n. 6/2014 Roma, 11/10/2014 Alla Cortese Attenzione: CGIL FP CISL FP UIL FLP FIALS Confederazione Generale Italiana del Lavoro Confederazione Italiana Sindacato del Lavoro Unione Generale del Lavoro Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità Il Coordinamento Regionale delle Professioni Sanitarie così costituito: A.I.D.I. Associazione Igienisti Dentali Italiani A.I.F.I. Lazio Associazione Italiana Fisioterapisti Regione Lazio AIP Associazione Italiana Podologi AITA LAZIO Associazione Italiana Tecnici Audiometristi AITEP Associazione Italiana Tecnici della Prevenzione ambiente e luoghi di lavoro AITNE Associazione Italiana Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell età evolutiva AITO Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali A.I.Te.R.P. LAZIO Associazione Italiana Tecnici della Riabilitazione psichiatrica A.N.D.I.D. Associazione Nazionale Dietisti ANEP Associazione Nazionale Educatori Professionali ANAP Associazione Nazionale Audioprotesisti A.N.Pe.C. Associazione Nazionale Perfusionisti in Cardioangiochirurgia A.N.Te.L.(Regione Lazio)-Associazione Italiana Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico ANUPI Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti e Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell età Evolutiva ASNAS Associazione Nazionale Assistenti Sanitari Fli Lazio Federazione Logopedisti Lazio Collegio Ostetriche di Roma e Latina Collegio TSRM Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (VT, RI, FR) U.N.I.D. Unione Nazionale Igienisti Dentali VISTI I profili specifici per ogni professione sanitaria: A.I.D.I. DM 137/99 A.I.F.I. DM 741/94 AIP DM 666/94 AITA LAZIO DM 667/94 AITEP DM 58/92 AITNE DM 56/97 AITO DM 136/97 A.I.Te.R.P. LAZIO DM 182/01 A.N.D.I.D. DM 744/94

2 ANEP DM 520/98 ANAP DM 668/94 A.N.Pe.C. DM 316/98 A.N.Te.L. Regione Lazio DM 745/94 ANUPI DM 56/97 A.R.L.L. DM 742/94 ASNaS DM 69/97 Collegio Ostetriche di Roma e Latina DM 740/94 Collegio TSRM (VT, RI, LT, FR) DM 746/94 U.N.I.D. DM 137/99 Il D.PC.M. 25 gennaio 2008 che ha recepito l accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano del 15 novembre 2007 concernente la disciplina per l accesso alla qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica. Il predetto decreto richiama il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni, recante Riordino della disciplina sanitaria, a norma dell art. 1, della Legge 23 ottobre 1992, 421 Che le Professioni Sanitarie sono rappresentate da tutte quelle figure individuate dalla legge 26 febbraio 1999, n. 42, e sono raggruppate in quattro aree professionali: Area Infermieristica ed Ostetrica 1. Infermiere 2. Ostetrico/a 3. Infermiere Pediatrico Area della Riabilitazione 1. Fisioterapista 2. Podologo 3. Logopedista 4. Ortottista 5. Assistente di oftalmologia, 6. Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, 7. Tecnico della riabilitazione psichiatrica, 8. Terapista occupazionale, 9. Educatore Professionale Area Tecnico-Sanitaria 1. Audiometrista 2. Tecnico di laboratorio biomedico 3. Tecnico di radiologia medica per immagini e radioterapia 4. Tecnico di neurofisiopatologia 5. Tecnico ortopedico 6. Tecnico audioprotesista 7. Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare,

3 8. Igienista dentale 9. Dietista Area della Prevenzione 1. Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro 2. Assistente Sanitario La Legge 10 agosto 2000, n. 251 VISTA "Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonchè della professione ostetrica" (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 208 del 6 settembre 2000) VISTI IN PARTICOLARE GLI ARTT. Art. 6 comma 2 Che prevede la definizione della disciplina concorsuale, riservata al personale in possesso degli specifici diplomi rilasciati al termine di corsi universitari, per l accesso ad una nuova qualifica unica di dirigente del ruolo sanitario, alla quale si accede con requisiti analoghi a quelli richiesti per l accesso alla Dirigenza del SSN di cui all art. 26 del decreto legislativo 3 febbraio, n. 29 e successive modificazioni. Art. 7. (Disposizioni transitorie) 1. Al fine di migliorare l assistenza e per la qualificazione delle risorse le aziende sanitarie possono istituire il servizio dell assistenza infermieristica ed ostetrica e possono attribuire l incarico di dirigente del medesimo servizio. Fino alla data del compimento dei corsi universitari di cui all articolo 5 della presente legge l incarico, di durata triennale rinnovabile, è regolato da contratti a tempo determinato, da stipulare, nel limite numerico indicato dall articolo 15-septies, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, introdotto dall articolo 13 del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, dal direttore generale con un appartenente alle professioni di cui all articolo 1 della presente legge, attraverso idonea procedura selettiva tra i candidati in possesso di requisiti di esperienza e qualificazione professionale predeterminati. Gli incarichi di cui al presente articolo comportano l obbligo per l azienda di sopprimere un numero pari di posti di dirigente sanitario nella dotazione organica definita ai sensi della normativa vigente. Per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche si applicano le disposizioni del comma 4 del citato articolo 15-septies. Con specifico atto d indirizzo del Comitato di settore per il comparto sanità sono emanate le direttive all Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni

4 (ARAN) per la definizione, nell ambito del contratto collettivo nazionale dell area della dirigenza dei ruoli sanitario, amministrativo, tecnico e professionale del Servizio sanitario nazionale, del trattamento economico dei dirigenti nominati ai sensi del presente comma nonchè delle modalità di conferimento, revoca e verifica dell incarico. 2. Le aziende sanitarie possono conferire incarichi di dirigente, con modalità analoghe a quelle previste al comma 1, per le professioni sanitarie di cui alla legge 26 febbraio 1999, n. 42, nelle regioni nelle quali sono emanate norme per l attribuzione della funzione di direzione relativa alle attività della specifica area professionale.. Legge 1 febbraio 2006, n. 43 VISTA "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006 L art. 6, comma1, lettera D VISTI IN PARTICOLARE Che individua i requisiti del personale dirigente appartenente alle suddette professioni. Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 VISTA "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 24 ottobre 2001 Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281 "Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato - citta' ed autonomie locali" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 202 del 30 agosto 1997 (Rettifica G.U. n. 217 del 17 settembre 1997) concernente la disciplina per l accesso alla qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie, infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione di ostetrica.

5 CONSIDERATA La richiamata normativa disattesa oramai da decenni e la mancata valorizzazione delle professioni sanitarie ad eccezione di quelle infermieristiche. CONSIDERATA La proposta di Legge Regionale n. 18 del 18 aprile 2013 concernente le norme per la valorizzazione delle professioni sanitarie e sociali. CONSIDERATO Che la medesima proposta era già stata presentata nel 2011 Proposta di Legge n. 271 del 16 novembre L accordo siglato dalla Regione Lazio con i sindacati, nella fattispecie CGIL FP, CISL FP, UILFLP, FIALS del 03/10/2014 CONSIDERATO Il mancato impegno delle figure istituzionali e di quelle sindacali, che conoscevano benissimo le nostre idee, proposte e giuste aspettative CONSIDERATO Che le medesime sigle sindacali avevano più volte espresso la loro netta contrarietà al Decreto del Commissario ad acta del , n. U00185, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 44 del , Supplemento n. 1, recante l autorizzazione all espletamento delle procedure di mobilità per titoli e colloqui, per la copertura di complessivi n. 19 posti a tempo indeterminato di Dirigente delle Professioni Sanitarie Infermieristiche nelle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio, mettendo in evidenza numerosi aspetti come la mancanza di eguale trattamento tra medesime professioni sanitarie, mancanza di scelta di un concorso unico regionale per tutte le figure, dubbi sull effettiva necessità di ricorrere alla mobilità, mancato rispetto del mandato della legge (nazionale) 251/2000 etc, tanto da arrivare alla costituzione di ricorsi in via giudiziale per l annullamento del decreto prima citato. CONSTATATO Che con l accordo siglato con la Regione Lazio, codeste OO.SS. hanno sostanzialmente ed effettivamente smentito se stesse, rinunciando a quanto ricordato sopra in opposizione al decreto 185 e ottenendo una generica, poco praticabile e ipotizzabile realizzazione di un fantomatico concorso di tipo sperimentale con una azienda capofila, per tutte le altre professioni sanitarie e quindi sancendo e garantendo una grossolana ed evidente disparità di trattamento e considerazione di medesime professioni sanitarie. CONSTATATO che codeste OO.SS., pur a conoscenza dell esistenza del Coordinamento delle professioni sanitarie della Regione Lazio e delle proposte ed idee che più volte sono state comunicate sia per iscritto che verbalmente, non hanno avuto neanche la minima considerazione e volontà ad interpellare il Coordinamento onde avere, almeno, una opinione in merito a quanto stavano discutendo e contrattando con la Regione COMUNICHIAMO Che come Coordinamento delle Professioni Sanitarie Regione Lazio: - in sede legale, attiveremo tutte le procedure volte a non riconoscere la classe infermieristica come nostra dirigente. - richiederemo la chiusura di tutte le lauree magistrali specifiche perché riteniamo non sia necessario formare professionisti e futuri dirigenti di aree diversificate visto il perdurare di bandi dirigenziali destinati solo ad infermieri.

6 - abbiamo dato mandato ai nostri legali, al fine di verificare se le dirigenze infermieristiche in essere possano configurarsi come violazione del principio di imparzialità dell operato della P.A. secondo l Art. 97 della Costituzione - vista la scarsa disponibilità di codeste OO.SS ad avere un costruttivo rapporto di fattiva collaborazione, codesto Coordinamento interrompe qualsiasi rapporto e si ritiene libero di percorrere tutte le strade che meglio garantiscano un confronto con qualsiasi altra realtà associativa a carattere sindacale, sia generale o corporativistica, che effettivamente riconosca e sostenga, nelle sedi a loro deputate, il ruolo strategico, costruttivo e indispensabile di tutte le professioni sanitarie che non siano solo quelle infermieristiche. Presidente del Coordinamento Regionale Dott.ssa Paola Caruso Vice-Presidente del Coordinamento Regionale Dott.ssa Monica Mei