AZIENDE FAUNISTICO VENATORIE E AGRI TURISTICO VENATORIE

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1 AZIENDE FAUNISTICO VENATORIE E AGRI TURISTICO VENATORIE Le Aziende Faunistiche venatorie e agri turistico venatorie sono disciplinate oltre che dall art. 38 della L.R n.26 dalla D.G.R. 19 giugno 1998 n.6/36929 possono essere istituite nella percentuale massima della T.A.S.P. provinciale stabilite dall art. 13 c.5 della L.R. 26/93. Nei siti Natura 2000 (SIC e ZPS) il rilascio ed il rinnovo di concessioni per Aziende Faunistico Venatorie ed Aziende agri turistico venatorie sono sottoposte a valutazione di incidenza.

2 VIII Aziende Faunistico Venatorie (AFV) e Aziende Agri-Turistico-Venatorie (ATV) L art. 13 della L.R , n. 26, che disciplina la destinazione a fini faunistici del territorio agro-silvo-pastorale di ciascuna provincia, dispone che il TASP è destinato nella percentuale del 15% ad ambiti privati di caccia, ivi comprendendo fino all 8% del territorio per le Aziende Agri-Turistico-Venatorie (ATV). Nell ambito della presente pianificazione sono individuate n. 1 Azienda Faunistico Venatoria ricadente parzialmente sul territorio provinciale di Bergamo e sulle province di Brescia e Sondrio; nonché 2 Aziende Agri-Turistico-Venatorie, di cui una ricadente parzialmente sul territorio provinciale di Bergamo e sulla Provincia di Cremona. Le Aziende Faunistico Venatorie devono mirare a favorire l insediamento sul territorio, la riproduzione naturale e l incremento numerico delle popolazioni selvatiche con particolare riferimento alla tipica fauna alpina e agli ungulati selvatici. Tali obiettivi vanno perseguiti agendo principalmente sulla conservazione e sul miglioramento quali-quantitativo dell ambiente naturale, nonché sul ricorso a forme di prelievo programmato sulla base di consistenze accertate. I principali interventi per favorire la conservazione e l incremento numerico di popolazioni naturali di fauna selvatica consistono nel: favorire modelli di gestione dei complessi forestali e agricoli compatibili con le esigenze ecologiche delle specie d interesse conservazionistico e venatorio; favorire un agricoltura di tipo non intensivo e incentivante la zootecnia bovina tradizionale nelle aree montane; adozione di prassi gestionali fondate su rigorosi censimenti annuali della fauna selvatica e su piani di prelievo preventivamente approvati dall ISPRA. Inoltre nelle Aziende Faunistico Venatorie le popolazioni selvatiche passibili di prelievo venatorio programmato andranno individuate nell ambito di un ristretto numero di specie cacciabili presenti con buone densità e fatte oggetto di adeguate interventi gestionali. La presente pianificazione individua la frazione bergamasca dell Azienda FaunisticoVenatoria: Val Belviso-Barbellino, definita in apposita cartografia allegata. Le Aziende Agri-Turistico-Venatorie istituite preferibilmente in zone di scarso rilievo faunistico hanno come scopo precipuo di favorire lo sviluppo delle zone rurali ed integrare il reddito di una o più aziende agricole. 134

3 Contrariamente alle AFV, questo tipo di istituto previsto dalla vigente normativa è improntato ad un approccio consumistico nella gestione della fauna oggetto di caccia, non a caso il legislatore regionale consente in esse l immissione e l abbattimento per tutta la stagione venatoria di fauna selvatica di allevamento. In quest ottica, la naturale potenzialità faunistica del territorio deve essere incrementata con opportune immissioni a scopo di ripopolamento artificiale effettuate con cadenza routinaria per assecondare le esigenze di mercato che permetto di integrare il reddito agricolo. La presente pianificazione individua le Aziende Agri-Turistico-Venatorie: San Germignano e Vecchia Brembilla, definite in apposita cartografia allegata. 135

4 Istituto Faunistico Comuni appartenenti all ambito AFV Belviso Barbellino Superficie totale Valbondione 1962 ha Caratteristiche ambientali Vocazioni e potenzialità faunistiche del territorio Emergenze faunistiche L Azienda è localizzata nella catena orobica e interessa tre distinte province Bergamo, Brescia e Sondrio. In provincia di Bergamo il territorio dell Azienda è attraversato dal primo tratto del fiume Serio che nascendo dai versanti meridionali del Monte Torena forma il lago naturale e quello artificiale del Barbellino. Il territorio bergamasco dell azienda è ubicato interamente sopra il limite della vegetazione arborea, dove è diffuso il tipico arbusteto di rododendro frammisto ad altre ericacee, più in alto solo praterie alpine in climax a curvuleto, sfasciumi e roccia esposta. Il territorio bergamasco dell Azienda in relazione alle caratteristiche ambiental di alta montagna, ospita praticamente tutti i rappresentanti dell ornitofauna e della mammalofauna alpina presenti sul territorio orobico. La principale vocazionalità riguarda i bovidi alpini: il camoscio e lo stambecco. Anche la marmotta, la coturnice e la pernice bianca trovano habitat vocazionali. E segnalata la presenza della pernice bianca, delle lepre variabile e coppia di aquile occupa stabilmente il territorio dell Azienda. 137

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6 Istituto Faunistico Comuni appartenenti all ambito Caratteristiche ambientali Vocazioni e potenzialità faunistiche del territorio Emergenze faunistiche AATV Vecchia Brembilla Superficie totale 114,56 ha Brembilla, Capizzone e Berbenno. La geomorfologia dell AATV è tipica della media montagna bergamasca, con suolo in discreta pendenza e rocciosità affiorante. Circa metà dell azienda è coperta, soprattutto nelle aree di minor pendenza da prato pascoli, per la restante parte a bosco di latifoglie allevato a ceduo con prevalenza della faggeta in evoluzione verso l alto fusto alle quote più alte, mentre l acerofrassineto prevale negli impluvi. La principale attività agricola dell AATV consiste nell allevamento di capi di bestiame per la produzione di latte o di carne, conseguentemente il paesaggio agrario è quello tipico della zootecnia montana. La comunità zoologica presente è in diretta connessione con il paesaggio paranaturale dell agricoltura montana. Le ampie aree aperte a prato sfalciati sono vocazionali alla lepre comune e parzialmente al fagiano. L area considerata è di discreto interesse anche per la sosta e la nidificazione di specie ornitiche legate agli ambienti paranaturali della campagna coltivata. Sono presenti tutte le specie di piccoli carnivori e il tasso. E segnalata la presenza del capriolo. 139

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8 Azienda Agrituristico venatoria S.Germignano Comuni appartenenti all ambito Caratteristiche ambientali Vocazioni e potenzialità faunistiche del territorio Emergenze faunistiche Superficie totale Ha 241,4244 Fontanella Soncino Il paesaggio è caratterizzato da un agricoltura ben connotata da elementi naturali o naturaliformi, con una diffusa presenza del reticolo idrico naturale o artificiale ben dotato di elementi forestali lineari aventi anche una discreta ampiezza trasversale. La coltura maggiormente diffusa è il mais per la produzione di insilato, coltivato con un sistema monocolturale. Alcuni appezzamenti sono mediamente coltivati a cereali autunno vernini, a loietto in successione con il mais ed infine sono presenti aree a set aside, come previsto dalla normativa di politica agricola comunitaria. Le disponibilità idriche sono buone durante tutto l'arco dell'anno, in quanto vi è la presenza di diversi fontanili attivi e alcune rogge fungono da scolmatori delle piene del Fiume Oglio Le formazioni forestali presenti sono di tipo lineare e a macchia, da ricondurra alla tipologia del querceto carpineto, si segnala la pregevole presenza di reliquato dell antica foresta planiziale, con una significativa presenza di quercus robur, prunus avium e acer campestre. La principale attività agricola della AATV consiste nella coltivazione di colture cerealicole e foraggere. La presenza di una buona diversificazione ambientale tra coltivazioni cerealicole e aree boscate, favorisce Habitat vocazionali a numerose specie di avifauna e mammiferi. Tra le prime si segnala una particolare vocazionalità al fagiano, tra i secondi alla lepre comune e a tutti i piccoli carnivori. L area riveste particolare interesse per lo svernamento di numerose specie di rapaci diurni e notturni. Si segnala la presenza costante della poiana e dell albanella. I boschi planiziali offrono un habitat interessante per l area di pianura per alcuni picidi, è segnalata la presenza costante del tasso. 141

9 Azienda Faunistico Venatoria "S. Germignano" N metri O E S

10 IX Zone Speciali tutela fauna tipica alpina Una programmazione della gestione faunistico venatoria del territorio provinciale che riconosca un ruolo importante alla costituzione, al mantenimento e all utilizzo sostenibile dei popolamenti di ungulati selvatici può prevedere l istituzione di apposite zone speciali dedicate alla caccia di selezione quale unica forma di caccia esclusiva ammessa. L assunto trova fonte normativa nel comma 9 dell art. 27 della L.R. 26/1993. La presente pianificazione al fine di incentivare una corretta gestione della tipica fauna alpina e permettere un esercizio venatorio compatibile con le esigenze di conservazione della fauna selvatica attraverso un prelievo a basso impatto ambientale della risorsa rinnovabile costituita dalle popolazioni degli ungulati selvatici poligastrici ha istituito le seguenti Zone Speciali Ungulati nelle quali è vietato ogni prelievo venatorio con la sola eccezione della caccia di selezione agli ungulati. CAC Valle Brembana: Mincucco Cavallo-Pegherolo Pizzo di Cusio Aralalta Monte Venturoso Cancervo CAC Valle Seriana: Corno Falò Curò Pinnacolo Tutte le Zone Speciali Ungulati individuate nella presente pianificazione sono perimetrate in apposita cartografia che ne costituisce parte integrante sostanziale. 143

11 PINACOLO CURO' MINCUCCO CAVALLO PEGHEROLO PIZZO DI CUSIO ARALALTA MONTE VENTUROSO CANCERVO CORNO FALO Zone speciali tutela fauna tipica alpina N chilometri O E S

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