Ambiti applicativi Livello meso: analisi di sistemi di gestione rifiuti, di settori industriali, di sistemi territoriali, ecc. P. Buttol, C.

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1 Ambiti applicativi Livello meso: analisi di sistemi di gestione rifiuti, di settori industriali, di sistemi territoriali, ecc. P. Buttol, C. Rinaldi, M. Tarantini, A. Zamagni

2 LCA applicata a un prodotto Prodotto 1 Prodotto 2 Prodotto X Azienda A (Estrazione materie prime) Valutazione del Ciclo di Vita Azienda B (Prodotti intermedi) Azienda Y ( ) Azienda Z (Fine vita Azienda X (Produttore) Fase di uso Fine vita

3 Estensione dell applicazione della LCA La LCA può essere applicata a qualsiasi insieme di attività caratterizzate da scambi di energia e materia con l ambiente e con la tecnosfera. Di particolare interesse sono gli insiemi caratterizzati da condivisione di tecnologie/ catene di fornitura (filiere, settori industriali), da condivisione di infrastrutture /logistica (aree industriali, aree territoriali), o di tutti i fattori citati (distretti industriali)

4 LCA applicata a settori industriali Prodotto A Prodotto B Prodotto C Prodotto X Prodotto N (Estrazione materie prime) (Prodotti intermedi) AZ 1 AZ 2 AZ 3 AZ n Aziende settore X (Produzione) (Riciclo) (Fine vita) Fase di uso Fine vita

5 LCA applicata ad aree industriali Ambiente Acqua Energia AZ 1 AZ 2 AZ 3 AZ AZ n Area Industriale Logistica Gestione Reflui Prodotti Rifiuti Gestione del fine vita

6 LCA di un sistema di gestione dei rifiuti Materials Energy Transport Pre-processing Recycling Recycled paper, plastic, wood, metals Selection Waste Collection Incineration Landfilling Electricity production Gas recovery, cogeneration Electricity Heat Avoided impacts Composting Compost Solid waste Water emissions Air emissions

7 Approccio metodologico Settore industriale e studio di filiera: E necessario identificare le aziende rappresentative del settore (per prodotti o tecnologie significative) o maggiormente proattive; Es. Finissaggio Tessile (Como), produzione serramenti (Reggio Emilia): distribuzione questionari per individuare le tecnologie e i processi dominanti Es. distretto floricolo di Terlizzi (analisi ambientale iniziale nelle aziende maggiormente proattive) Area industriale: Reperimento dati presso il gestore di Area Forte interazione con le aziende che forniscono i servizi dell area (gestione rifiuti, approvvigionamento idrico ecc.)

8 I punti di forza Possibilità di lavorare a una scala significativa (superamento del problema dimensionale delle PMI) e di interagire con un livello organizzativo superiore (consorzi di imprese, centri servizi, gestori di area, ) Possibilità di utilizzare i risultati LCA per progettare una formazione specifica e per sviluppare strumenti (linee guida, databases, marchi ambientali, ) che siano adeguati alla molteplicità di organizzazioni che interagiscono con il sistema in studio

9 Settore industriale Imprese della filiera Materie prime Ambiente Energia Consorzi di imprese, Centri servizi, Associazioni industriali Gestore distretto, area industriale AZ 1 AZ 2 AZ n Settore Industriale Clienti (Privati, Pubblica Amministrazione) Prodotti Rifiuti Enti locali

10 Risultati a disposizione delle imprese del settore e degli stakeholders Imprese della filiera Consorzi di imprese, Centri servizi, Associazioni industriali Gestore distretto, area industriale Clienti (Privati, Pubblica Amministrazione) Enti locali Individuazione punti critici dei prodotti, casi studio e linee guida settoriali sull utilizzo della LCA e su come ottenere la DAP, POEMS, Migliori Tecniche Disponibili, Buone pratiche software per eseguire LCA di screening, banche dati di LCA, formazione specifica, Supporto alla definizione di marchi ecologici locali (etichette di tipo I), Software per la gestione degli aspetti ambientali di area Supporto alla definizione di Criteri di GPP Criteri per identificare le criticità ambientali, Definire priorità di intervento

11 Il settore edilizia e costruzioni Importanza energetica ed ambientale del settore Problemi metodologici: complessità del ciclo di vita del prodotto edificio, fruibilità delle informazioni derivanti da uno studio di LCA da parte della pluralità degli attori coinvolti, forte relazione edificio-sito di costruzione sulle performances finali Possibilità di analizzare il settore a differenti scale (materiale/prodotto/componente/edificio)

12 Esempio: Possibili miglioramenti ambientali nel ciclo di vita dei serramenti in legno individuati tramite LCA Greenhouse effect Acidification POCP Primary Energy Solid waste

13 Il sistema di gestione dei rifiuti LCA è raccomandata come strumento tecnico nelle recenti strategie tematiche europee Strumento di supporto per lo sviluppo dei Piani Provinciali per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) Necessità di sviluppare banche dati specifiche per la situazione italiana

14 Esempio: caso studio della Provincia di Bologna Sono stati analizzati tre scenari alternativi per ciascuna area omogenea della provincia e per l intera provincia: Tendenziale (Raccolta Differenziata 27%, nessun nuovo impianto) Valorizzazione energetica (RD 31%, nuovo termovalorizzatore in pianura a servizio della provincia) Valorizzazione energetica (RD 31%, nuovo termovalorizzatore in montagna a parziale servizio della provincia)

15 Miglioramento derivante dalla raccolta differenziata rispetto alla discarica Effetto serra (100 anni) normalizzato a 1 tonnellata di rifiuto Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 Area 5 Total g CO2 eq. 2,0E+04 0,0E+00-2,0E+04-4,0E+04-6,0E+04-8,0E+04-1,0E+05-1,2E+05 da discarica a RD Tendenziale Inceneritore in pianura Inceneritore in montagna

16 Miglioramento derivante dall incenerimento rispetto alla discarica Effetto serra (100 anni) normalizzato a 1 tonnellata di rifiuto Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 Area 5 Total g CO2 eq. 2,0E+04 0,0E+00-2,0E+04-4,0E+04-6,0E+04-8,0E+04-1,0E+05-1,2E+05 da discarica a incenerimento Tendenziale Inceneritore in pianura Inceneritore in montagna

17 Effetto della composizione merceologica della raccolta differenziata Effetto serra (100 anni) normalizzato a 1 tonnellata di rifiuto Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 Area 5 Total g CO2 eq. 2,0E+04 0,0E+00-2,0E+04-4,0E+04-6,0E+04-8,0E+04-1,0E+05-1,2E+05 + metalli nella RD di Area 2 Tendenziale Inceneritore in pianura Inceneritore in montagna

18 Le aree industriali Ambiente Acqua Energia Focus iniziale: Gli scambi dell area con l esterno AZ 1 AZ 2 AZ 3 AZ AZ n Area Industriale Logistica Gestione Reflui Prodotti Rifiuti Gestione del fine vita

19 Considerazioni finali: gli obiettivi L applicazione della LCA a settori/distretti/ambiti territoriali consente di: Valutare quantitativamente in modo scientificamente condiviso gli impatti ambientali del sistema in studio, al fine di poterli considerare parametri di progetto da ottimizzare congiuntamente alle variabili economiche e sociali; Sviluppare e diffondere strumenti di IPP tra tutti gli attori del settore/distretto/ambito territoriale quali: LCA, GPP, POEMS, EPD, Ecodesign, ISO 14001, Benchmarching Ambientale; Trasferire conoscenze e competenze alle aziende e agli altri stakeholders.

20 Considerazioni finali: i vantaggi Possibilità di diffondere l approccio di ciclo di vita anche in sistemi caratterizzati da micro imprese Possibilità di applicare un approccio multidisciplinare con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders, con interventi sia sul lato della domanda che dell offerta.

21 Considerazioni finali: alcuni ambiti di intervento Sistemi energetici (produzione, efficienza energetica negli usi finali) Gestione sostenibile dei rifiuti Aree industriali: APEA, Aree industriali sostenibili Settori industriali (turismo, agroalimentare, legno/arredo,...) Ecobuildings Tecnologie emergenti (idrogeno, fotovoltaico, )

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