CITTA DI MANFREDONIA

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1 CITTA DI MANFREDONIA Provincia di Foggia Deliberazione della Giunta Comunale Seduta n.43 del n 198 OGGETTO: AFFIDAMENTO FAMILIARE ANNO INTERVENTO SOCIO-ASSISTENZIALE A LIVELLO DI AMBITO - OBIETTIVO OPERATIVO N. 30 DELLA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA DEL PIANO DI ZONA 2010/2012. L anno duemilaundici il giorno cinque del mese di luglio alle ore 17,00 in Manfredonia e nel Palazzo di Città. Regolarmente convocata, si è riunita composta dai signori: LA GIUNTA COMUNALE RICCARDI ANGELO Sindaco - Presidente dagli Assessori Comunali: PRENCIPE ANNA RITA ANGELILLIS ANTONIO CASCAVILLA PAOLO D'AMBROSIO DAMIANO GALLIFUOCO MICHELE PALUMBO MATTEO Vice Sindaco RINALDI PASQUALE ZINGARIELLO SALVATORE Sono assenti i signori: Partecipa il Segretario Generale: FIORENTINO FEDERICO GIOVANNI. Il Presidente, constatata la regolarità dell'adunanza, dichiara aperta la discussione sull'argomento in oggetto. Sulla proposta della presente deliberazione hanno espresso parere favorevole: Il Responsabile del Servizio interessato (art.49 c.1 del D.Lgs 267/2000); Il Segretario Generale (artt.49 c.2 e 97 c.4 lett.b) del D.Lgs 267/2000), per quanto concerne la regolarità tecnica Il Responsabile di Ragioneria (art.49 c.1 del D.Lgs 267/2000), per quanto concerne la regolarità contabile.

2 Settore V - Servizio 2 (Attuazione Politiche Sociali) L Assessore alla Solidarietà, Cultura e Politiche Giovanili, prof. Paolo CASCAVILLA, sulla base dell istruttoria effettuata dall Ufficio e della relazione predisposta dal Capo Servizio, confermata dal Dirigente del 5 Settore, propone quanto segue: Premesso che tutti i vigenti riferimenti normativi, dalla Legge 8 Novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e Servizi Sociali, alla L.R. n. 19/2006 ed al Regolamento Regionale n.4/2007 e s.m. e i, attribuiscono all Ente Locale competenze in materia di sostengo al disagio economico individuale o a quello di nuclei familiari in situazione di difficoltà, nonché individuano nel Comune l Ente deputato a tutelare gli interessi ed i diritti dei bambini ad avere una famiglia attraverso il ricorso all Istituto dell affidamento familiare; Rilevato che tale Istituto è attualmente disciplinato dalla L. n. 149 del Diritto del minore ad una famiglia che ha modificato la L. n. 184 del e dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 494 del , che ha approvato le linee guida sull Affidamento Familiare dei Minori; Che questo Ente, con Regolamento Comunale sull Affidamento Familiare, approvato con Deliberazione di C. C. n. 55 dell , ottempera a quanto fissato dalla normativa innanzi citata; Atteso che l Ufficio Servizi Sociali del Comune di Manfredonia, Capofila dell Ambito Territoriale del Distretto ASL/FG, all interno della propria organizzazione amministrativa comunale, in quanto Ente strumentale dell ambito, ha il compito di tradurre in azioni, con ricadute sul nostro territorio, il sistema integrato di interventi e servizi necessari per rispondere alle diverse esigenze dei cittadini, in un ottica di accoglienza, solidarietà e promozione del benessere individuale e sociale, ivi compresa quella tesa a rimuovere il disagio dei minori; Rilevato che, l intervento dell Affidamento familiare è stato inserito nella programmazione del Piano Sociale di Zona per il Triennio 2010 / 2012, (obiettivo operativo n. 30 amb. 1 e 2), approvata con Deliberazione di C. C. n. 14 del e ratificata dalla Conferenza di Servizio il ; Considerato che l Istituto dell Affidamento Familiare, per la particolare delicatezza della materia, va attuato previa attenta analisi ed opportuna ricerca, esperita dal Servizio Sociale Professionale, volta ad individuare un soggetto affidatario che possa accompagnare il minore attraverso un possibile percorso di aiuto, teso a favorire il superamento della situazione di disagio vissuto dal minore, anche attraverso l utilizzo delle risorse personali e istituzionali; Accertato che, nel rispetto della persona del minore e nella valorizzazione delle sue risorse, il Servizio Sociale Professionale, dopo aver evaso quelle incombenze legate all accoglienza ed all ascolto della domanda di aiuto, alla valutazione dello stato di bisogno-disagio, alla valutazione delle risorse disponibili e della capacità di utilizzarle, alla predisposizione, ove possibile insieme alle famiglie di origine, di percorsi d intervento, ha indirizzato la propria iniziativa verso vere e proprie azioni di tutela e/o di progetto psicosociale, che comportano, fra l altro, l allontanamento dei minori dai propri nuclei familiari, avallate da contestuali provvedimenti di affidamento, sia consensuali che giudiziari; 1

3 Rilevato che, alla luce delle valutazioni e procedure adottate dal Servizio Sociale Professionale dei vari Comuni dell Ambito e relativa relazione, depositata agli atti d Ufficio nel rispetto del diritto alla riservatezza, è emerso, al momento, l avvenuto ricorso all istituto dell Affido solo da parte dei Comuni di Manfredonia e Mattinata, che hanno adottato siffatto intervento per estrema necessità dovuta alla situazione socio-familiare del nucleo familiare dei minori da tutelare, dato che i loro genitori non possono provvedervi, né dispongono di una eventuale rete familiare che possa adeguatamente supportarli nei compiti propri dell azione genitoriale; Atteso che, così come si evince dalla relazione delle Assistenti Sociali del Servizio Sociale Professionale dei Comuni interessati dai provvedimenti di affido, per i minori in questione, quella del ricorso all affido è, al momento, l unica soluzione possibile per evitare forme di grave pregiudizio ad un loro sereno sviluppo psico-fisico, così come emerge dai relativi provvedimenti consensuali emessi dal Servizio Sociale e ratificati dal giudice tutelare e/o dai provvedimenti giudiziari emessi, con regolari ordinanze, dal Tribunale dei Minori di Bari; Vista la relazione del prot. n sottoscritta, dalle Assistenti Sociali del Comune Capofila, deputate ai minori, che, alla luce del regolamento comunale, di cui alla Deliberazione di C. C. n. 55/1999, rappresenta in un allegato prospetto, depositato agli atti d Ufficio, nel rispetto del diritto alla riservatezza, i casi di affidamento familiare, curati dal Comune di Manfredonia, tutti a tempo pieno, che interessano n. 12 minori, di cui n. 11 sono oggetto di provvedimenti giudiziari, mentre n. 1 è interessato da provvedimento consensuale; Atteso che nel prospetto succitato è riportato, altresì, a fianco di ciascun minore, il contributo economico mensile che verrà erogato bimestralmente alla famiglia affidataria, a titolo di contribuzione alle spese necessarie per il mantenimento nella misura prevista dalle linee guida sull affidamento familiare, approvate dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 494 del , contributo che, così come cita la Legge 184/83 e successiva modifica L. 149/2001, deve essere erogato al soggetto affidatario indipendentemente dalla situazione reddituale dello stesso; Vista, altresì, la relazione trasmessa dal Servizio Sociale del Comune di Mattinata, al Responsabile dell Ufficio di Piano il prot. n , relativa ad un minore per il quale, nell anno 2011, il succitato Comune, che in ottemperanza ad un provvedimento della Magistratura Minorile aveva effettuato il collocamento in una famiglia affidataria, ritiene opportuno proseguire nell affidamento alla stessa famiglia del minore di che trattasi, nonostante il raggiungimento della maggiore età ed inoltre, stante la titolarità dell affidamento in capo all Ente di residenza del minore che ha disposto il provvedimento di affido, ha quantificato in 19,00 al giorno, la contribuzione economica spettante alla famiglia affidataria; Vista la relazione, trasmessa al Coordinamento Istituzionale il prot. n , sottoscritta dall Assistente Sociale Coordinatrice del Servizio di Piano, che, relativamente all anno 2011, illustra la ricognizione del fabbisogno, per ciascun Comune sia in ordine al numero degli affidamenti, sia in ordine al carico finanziario derivante da tali provvedimenti di affidamento familiare, al fine di poter predisporre, così come prevede l obiettivo operativo n. 30, inserito nella programmazione finanziaria all interno del Piano di Zona , il provvedimento unico di l Ambito per la presa d atto del collocamento dei minori in affido, nonché per la prenotazione della spesa in ordine all assunzione dell onere economico derivante dal contributo da corrispondere ai soggetti affidatari, comprensivo della somma, una tantum, da utilizzare per accendere apposita polizza 2

4 assicurativa a copertura di ogni eventuale danno subito e/o provocato dal minore e/o dal soggetto affidatario, ivi compresa la responsabilità civile verso tersi; Accertato che le istanze, da parte degli affidatari dei minori, intese ad ottenere l intervento economico previsto dalle normative succitate, sono depositate agli atti d Ufficio del Servizio Sociale di ciascun Comune dell Ambito interessato dai provvedimenti di affidamento familiare; Ritenuta la necessità di prendere atto, per il 2011, di tutti gli interventi di collocamento minori mediante provvedimenti di affidamento familiare, operati dai Comuni dell Ambito, così come indicati nel prospetto, allegato alla succitata relazione riepilogativa del prot. n , fermo restante che tale prospetto dei minori in affido viene allegato al solo fascicolo, al fine di salvaguardare la riservatezza dei beneficiari, ai sensi della normativa vigente in materia di tutela dei dati personali e dei dati sensibili; Visto il verbale del del Coordinamento Istituzionale che ha accolto, in toto, le proposte avanzate dalla Coordinatrice del Servizio di Piano, nella relazione del prot. n , autorizzando, secondo tale dettato, l attuazione dell obiettivo operativo n. 30 del Piano Sociale di Zona 2010 / 2012; Accertato che la disponibilità finanziaria, necessaria a far fronte alla spesa relativa al servizio in argomento, ammontante ad ,64, è stata ascritta nel bilancio 2011 nel modo seguente: 1.500,00 al Cap R. P (Imp. 721); 1.028,05 al Cap R. P (Imp. 720); ,59 al Cap R. P (Imp. 1684); Vista la L.R. del n. 19, e s.m. e i.; Vista la Legge del 28 Marzo 2001, n. 149 Diritto del Minore ad una Famiglia che modifica la Legge 184/1983; Visto il Regolamento Comunale sull Affidamento Familiare, approvato con Deliberazione di C. C. n. 55 dell ; Visto il vigente Regolamento unico di ambito per l accesso alle prestazioni, approvato dal Comune di Manfredonia con Deliberazione di C. C. n. 11 del ; Tutto ciò premesso, in qualità di Ente Capofila, strumentale dell Ambito Territoriale e d intesa con l Ufficio di Piano, si propone a codesto organo l adozione dell atto che segue, determinatosi in virtù delle ragioni di ordine giuridico e di merito specificate nella presente relazione; LA GIUNTA COMUNALE Vista e fatta propria la premessa sopra riportata; Ritenuta la propria competenza nell adozione dell atto de quo ai sensi dell Art. 48 del Decreto Legislativo 267/2000; Acquisiti i pareri: favorevoli ai sensi dell Art. 49 del suindicato Decreto Legislativo; 3

5 In qualità di Ente Capofila, strumentale dell Ambito Territoriale e di concerto con gli organi dell Ufficio di Piano; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; D E L I B E R A Di approvare le premesse sopra riportate ed in conseguenza: 1. dare atto della Deliberazione di Giunta Regionale n. 494 del , attuativa della Legge n. 149/2001 Diritto del Minore ad una Famiglia di modifica della Legge n. 184/1983; 2. dare atto, in esecuzione dell intervento di Ambito n. 30 inserito nella programmazione 2010 /2012 di cui al Piano di Zona dell Ambito Territoriale del Distretto ASL/FG, approvato con deliberazione di C. C. n. 14 del , di tutti i n. 13 interventi di collocamento minori con provvedimenti di affidamento familiare, così come riportati nel prospetto nominativo ed economico, allegato alla relazione riepilogativa sottoscritta dalla Assistente Sociale, Coordinatrice del Servizio di Piano, datata prot. n , provvedimenti, questi, che, per l anno 2011, hanno interessato unicamente il Comune di Manfredonia ed il Comune di Mattinata, fermo restando che tale prospetto viene allegato al solo fascicolo, al fine di salvaguardare la riservatezza dei beneficiari, ai sensi della normativa vigente in materia di tutela dei dati personali e dei dati sensibili; 3. dare atto, altresì, che la titolarità per l autorizzazione al provvedimento di affidamento familiare del minore, nonché la scelta del soggetto affidatario resta in capo al Comune dell Ambito presso cui risiede il minore da affidare e che, quindi, dispone per l affidamento del minore, sulla base sempre di provvedimenti emessi dal Tribunale per i Minorenni di Bari, oppure emessi dal Servizio Sociale del Comune di residenza del minore e ratificati dal giudice tutelare; 4. prendere atto, in virtù di quanto sopra espresso di tutti i provvedimenti relativi agli affidamenti familiari realizzati e curati dal Comune di Manfredonia, che, alla data attuale, riguardano n. 12 minori, così come si evince, anche con riferimento al soggetto affidatario prescelto ed all intervento economico da corrispondere bimestralmente, dal prospetto allegato alla relazione del prot. n , sottoscritta dalle Assistenti Sociali del Comune di Manfredonia, deputate ai minori, prospetto, questo, anch esso depositato agli atti d Ufficio nel rispetto del diritto alla riservatezza e che qui si intende allegato per farne parte integrante e sostanziale; 5. dare, pertanto, indirizzo al competente Dirigente del V Settore, per i motivi esposti in premessa, di provvedere, attraverso il Responsabile del Servizio Sociale, in qualità di responsabile del procedimento, alla attuazione degli interventi di affidamento familiare, di cui al prospetto allegato alla relazione delle Assistenti Sociali del Comune di Manfredonia del prot. n , fermo restando che anche gli interventi economici a favore del soggetto affidatario selezionato dall altro Comune (Mattinata) che ha autorizzato il provvedimento di affidamento familiare per n. 1 minore, verrà liquidato dal Comune Capofila, per il tramite dell ufficio di Piano, a cui devono pervenire i nulla osta al pagamento delle somme spettanti al soggetto affidatario trasmessi dal Comune che ha disposto il collocamento in affido e vistati, per conferma, dall Assistente Sociale di tale Comune in ordine alla presenza del minore presso il soggetto affidatario per il 4

6 periodo di cui si chiede il pagamento e fermo restando, altresì, che, per eventuali pagamenti già effettuati nell anno in corso, occorre trasmettere, al Comune Capofila, copia degli atti di liquidazione dei pagamenti già evasi ed operare eventuali operazioni di compensazione a conguaglio; 6. accogliere, pertanto, le istanze degli affidatari intese ad ottenere l intervento economico, loro spettante, nella misura fissata dalle Linee guida sull affidamento familiare, di cui alla succitata deliberazione di G. R. n. 494/2007, ed attribuito, anche con riferimento alla decisione assunta dal Coordinamento Istituzionale di cui al verbale del , dalle Assistenti Sociali dei minori di che trattasi, contributo che, con l atto de quo, è autorizzato per l importo indicato a fianco di ciascun affidatario, così come riportato nel prospetto allegato alla relazione riepilogativa del prot. n ; 7. corrispondere agli affidatari dei minori collocati dal Servizio Sociale di Manfredonia, di cui al precitato prospetto allegato alla relazione del prot. n , contestualmente all erogazione della prima tranche del contributo, di che trattasi, la somma, una tantum, necessaria per la stipula di apposita assicurazione, che dovrà essere accesa dall affidatario a salvaguardia del minore, dello stesso affidatario e per la responsabilità civile e terzi, con trasmissione all Ufficio Servizi Sociali della polizza, in copia, rilasciata dalla Compagnia Assicurativa; 8. disporre che la spesa complessiva dell Intervento di Ambito di che trattasi, sia menzionata dai Comuni dell Ambito nei provvedimenti di autorizzazione per il collocamento in affido dei propri minori, con la precisa indicazione del numero d ordine dell intervento, così come indicato dalla progressione numerica degli interventi, inseriti nella programmazione 2010 / 2012 del Piano Sociale di Zona; 9. dare atto che all assunzione di impegno e predisposizione successiva delle liquidazioni degli interventi economici a favore dei soggetti affidatari dei minori per i quali è stato disposto l affidamento familiare, si provvederà con Determinazione del Dirigente del V Settore del Comune Capofila, nelle quali si procederà, altresì, ad individuare ogni altro elemento utile alla migliore funzionalità ed attuazione del presente atto di indirizzo; 10. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, come da apposita, separata ed unanime votazione favorevole. 5

7 Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE A T T E S T A Z I O N E La presente deliberazione: 1. è stata pubblicata all'albo Pretorio sul sito Istituzionale del Comune in data... ove rimarrà per quindici giorni consecutivi. 2. è stata trasmessa in elenco ai Capi Gruppo Consiliari con nota n. del. 3. è stata trasmessa in data ai seguenti uffici per l'esecuzione: 4. è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art.134 comma 4, del D.L.vo n. 267/2000; è divenuta esecutiva il per decorrenza del termine di cui all art.134 comma 3, del D.L.vo n. 267/2000. Dalla Residenza comunale,lì IL SEGRETARIO GENERALE