ALLEGATO A - ALLEGATO TECNICO

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1 ALLEGATO A - ALLEGATO TECNICO DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO Il Polo Impiantistico di Montespertoli costituisce un sistema di trattamento e gestione complessiva di alcune frazioni della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilabili, grazie alla presenza di un impianto di selezione e compostaggio, in grado di trattare R.S.U., F.O.R.S.U. e rifiuti a loro assimilabili, e della discarica di Borro Sartori, in grado di ricevere la maggior parte dei rifiuti prodotti dal trattamento impiantistico di cui sopra. Le unità operative costituenti il Polo impiantistico di Casa Sartori sono: La discarica per lo smaltimento di rifiuti urbani, assimilati e speciali non pericolosi (operazione D1). La discarica è connessa ed interamente al servizio del ciclo di trattamento che viene svolto all interno dell impianto di Montespertoli e degli altri impianti in ATO, gestiti dalla stessa società Publiambiente S.p.A.. La discarica di Casa Sartori sarà autorizzata con la seguente volumetria: il volume residuo stimato a fine 2012 (rispetto all'autorizzazione di mc) era mc; il volume residuo, autorizzato con il presente atto, come sovralzo di rifiuti (aumento virtuale apparente prima dell'assestamento, in abbinamento con soluzione di capping alternativo) è di mc, per un totale di mc. La stima risultante dalla relazione tecnica agli atti ipotizza un conferimento medio di mc/a, con una vita residua della discarica appena inferiore a 3 anni e mezzo a partire dal Seguirà poi un periodo di almeno due anni necessario per esaurire il capping di chiusura definitiva della discarica (previsto entro il ). L impianto di trattamento meccanico e biologico (detto anche di selezione e compostaggio) delle seguenti matrici: R.S.U e RSAU, FORSU, Sfalci e potature, Rifiuti speciali non pericolosi. La capacità produttiva dell impianto è di circa tonnellate/anno di matrici da trattare con una potenzialità nominale giornaliera pari a t/ora. L operatività dell impianto è maggiormente volta recupero (R3) della FORSU e degli altri materiali compostabili, rispetto alla linea dello smaltimento (D9) degli RSU. La stazione ecologica per lo stoccaggio di rifiuti urbani e speciali sia pericolosi che non. La stazione ecologica è aperta a utenze sia domestiche che non, provenienti da tutti i comuni gestiti da Publiambiente. All interno sono stoccato anche alcuni rifiuti speciali provenienti dalle linee di trattamento dell impianto. I rifiuti in ingresso alla stazione ecologica possono essere conferiti direttamente agli altri settori del Polo Impiantistico (impianto di selezione e 1

2 compostaggio o alla discarica) o avviati a recupero/smaltimento presso soggetti esterni autorizzati. L impianto per il recupero energetico del gas di discarica prodotto dalla discarica. L energia elettrica prodotta è utilizzata per alimentare tutte le utenze dell impianto. L impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare sulle coperture dell impianto. L impianto di depurazione del percolato prodotto dalla discarica stessa. L impianto, che ha regime sarà in grado di trattare un flusso di 80 m3/giorno di percolato, permetterà di limitare al massimo il ricorso alla necessità di smaltimento di questo rifiuto presso impianti esterni, previo trasporto su gomma. La fase finale del trattamento andrà a produrre un flusso concentrato, da ricircolarsi in discarica, secondo quanto previsto dal progetto approvato, e una flusso di permeato, che potrà essere scaricato in acque superficiali. Per quanto l impianto di depurazione del percolato possa, ovviamente, essere considerato come tecnologicamente connesso alla gestione della discarica, parte delle sue potenzialità debbono essere sfruttate anche dall impianto di selezione e compostaggio. La depurazione del percolato e degli altri reflui, porta alla produzione di un flusso di acque che potranno essere riutilizzate nel processo biologico dell impianto per il reintegro delle acque nelle vasche scrubber, quando necessario. DOCUMENTAZIONE PRESENTATA DA PUBLIAMBIENTE SPA : L autorizzazione integrata ambientale è rilasciata sulla base della documentazione sotto elencata presentata dal Gestore. I piani di gestione presentati illustrano le modalità di gestione degli impianti presenti nel Polo Impiantistico di Montespertoli. Discarica di Casa sartori, Comune di Montespertoli - Realizzazione capping finale tramite l utilizzo di materiali geocompositi pervenuta il 24/02/2010, prot. 3641: proposta soluzione alternativa per la copertura superficiale finale dell ampliamento della Discarica di Casa Sartori, approvato con AIA Atto Dir. N. 928 del 30/07/2007 dal Circondario E.V. Domanda di Rinnovo AIA pervenuta al Circondario Empolese Valdelsa il 11/04/2012 prot.n. 7746: Polo Impiantistico di Trattamento e Smaltimento rifiuti di Casa Sartori, comune di Montespertoli. Richiesta di rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale. (richiesta di rinnovo dell Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata per: 2

3 Impianto di Selezione e Compostaggio e Stazione Ecologica di Casa Sartori, comune di Montespertoli, quale Atto Unico SUAP n. 82 del , aggiornato con Atto Unico SUAP n. 38 del Discarica di Casa Sartori, comune di Montespertoli, quale Atto Unico SUAP n. 81 del ; integrazione in Autorizzazione Integrata Ambientale dell iscrizione n. 14 CEV del registro di cui all art. 216 del D.Lgs 152/06.) Documentazione allegata: Schede AIA: Scheda A, Scheda B, Scheda C, Scheda D, Scheda E, Scheda F, Scheda G, Scheda H, Sintesi non Tecnica: Inquadramento generale e sintesi gestionale del sito Relazione Tecnica: RT1 - Piano di Gestione Impianto di Selezione e Compostaggio di Casa Sartori RT2 - Piano di Gestione Stazione Ecologica di Casa Sartori RT3 - Piano di Gestione Discarica di Casa Sartori RT4 - Impianto di Trattamento del Percolato 2.1 Estratto topografico 2.2 Stralcio dello Strumento Urbanistico comunale Tav. 1: 2.3a Lay-out Polo Impiantistico di Casa Sartori - Discarica Tav. 2: 2.3b Lay-out Polo Impiantistico di Casa Sartori Impianto di Selezione e Compostaggio Stazione Ecologica Impianto di trattamento percolato Impianto di Recupero Biogas Tav. 3: 3.1 Emissioni in Atmosfera Tav. 4: 3.2a Rete Idrica Impianto di Selezione e Compostaggio Stazione Ecologica Tav. 5: 3.2b Rete Idrica pluviali Tav. 6: 3.2c Rete Idrica Pozzi monitoraggio percolato Tav. 7: 3.2d Rete Idrica Linee di allontanamento Acque meteoriche non Contaminate Tav. 8: 3.3 Area Lavaggio Cassone di Stoccaggio Fanghi da depurazione Percolato Tav. 9: 3.5 Rete Piezometrica Piano Di Monitoraggio e Controllo RT5 - Studi di Indagine e Approfondimento Acque di Falda. Documentazione integrativa presentata il prot. n e : Integrazioni a seguito della conferenza dei Servizi del

4 Documentazione integrativa presentata all Unione dei Comuni Circondario dell Empolese Valdelsa il 24/06/2014 prot. n.27177: Polo impiantistico di Casa Sartori, comune di Montespertoli. Invio integrazione volontaria alla richiesta di rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale relativa alle modalità di monitoraggio degli RSU conferiti direttamente presso la Discarica di Casa Sartori. 4

5 ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ALLE MTD/BAT Migliori Tecniche Disponibili (MTD) applicabili alle attività 5.3 e 5.4: D.Lgs. n. 36/03 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti; DM 29 gennaio Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia raffinerie, fabbricazione vetro e prodotti ceramici, gestione dei rifiuti: - Linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse; - Gestione dei rifiuti: Impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi; - Gestione dei rifiuti: Impianti di trattamento meccanico biologico; DM 31 gennaio 2005 Emanazione di linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell allegato I del D.Lgs.372/99, ed in particolare gli allegati I e II, contenenti rispettivamente le Linee guida generali e le Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio; documento approvato dal Comitato di Coordinamento Tecnico Regionale, ai sensi dell art.2 della LR 61/03, nella seduta del 30/01/2006, dal titolo Istruzioni per la redazione, da parte del gestore di un impianto IPPC, del Piano di Monitoraggio e Controllo. Check list delle MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI per l attivita di gestione dei rifiuti per gli impianti di trattamento meccanico e biologico (riferimento DM 29 GENNAIO 2007) : Verifica di applicazione delle BAT: 1. Stoccaggio/ricezione rifiuti: BAT così come applicate nell impianto di Casa Sartori (Riferimento Cap. D.3.1 LGN-MTB): Utilizzo di un area di ricezione per lo stoccaggio, chiusa e tenuta in depressione dal sistema di estrazione aria che garantisce un tasso di ricambio d aria di 4 vol/hr; Trattamento di purificazione delle arie esauste con il sistema di scrubber ad acqua e biofiltrazione e riutilizzo dei flussi di aria esausta nei locali di biossidazione accelerata; 5

6 La pulizia e la manutenzione ordinaria dell area di ricezione permette di contenere il livello di sostanze inquinati delle arie esauste e le fughe nell ambiente esterno; Impiego di porte di accesso automatico, dotate di opportune guide a tenuta per evitale eventuali infiltrazioni d aria durante la chiusura; Stoccaggio del materiale solo per il tempo necessario alla sua sistemazione nella sezione di trattamento biologico. 2. Pretrattamento: triturazione/lacera sacchi e vagliatura: BAT così come applicate nell impianto di Casa Sartori (Riferimento Cap. D.3.2 LGN-MTB): Tutta la movimentazione dei rifiuti avviene in locali chiusi e tenuti in depressione da un sistema di aspirazione d aria: in ogni locale è garantito un ricambio d aria di 4 vol./hr superiore a quanto previsto dalle linee (che ne richiedono almeno 2 vol/hr) Tutti i locali sono pavimentati e dotati di un sistema di raccolta eluati, in modo da garantire la facile pulizia degli stessi e l allontanamento dei reflui In tutti i locali in cui la movimentazione dei rifiuti eseguita con pala meccanica, tale macchina è dotata di cabina di manovra con sistema di climatizzazione e filtrazione adeguato al rifiuto da movimentare. 3. Trattamento biologico: BAT così come applicate nell impianto di Casa Sartori (Riferimento Cap. D.3.3 LGN-MTB): La soluzione tecnologica adottata in cui il trattamento biologico viene svolto all interno di biotunnel dislocati all interno di un edificio chiuso permette di trattare senza un sensibile impatto le quantità elevate di rifiuti per cui è stato progettato. Al fine di mantenere la presenza di ossigeno nella matrice organica da stabilizzare è stata adottata la tecnologia dei biotunnel che in ambienti confinati e con efficiente sistema di areazione forzata permette la biossidazione accelerata dei rifiuti ed il contenimento delle emissioni maleodoranti. Come riportato nel cap. D il sistema di insufflazione forzata di aria nel substrato risulta la procedura più razionale per la gestione del processo. Il trattamento biologico viene gestito e controllato in modo automatico attraverso il monitoraggio in continuo della temperatura. Per la produzione di compost di qualità, il sistema risulta un sistema semi-statico in quanto i cumuli dopo 14 gg nei biotunnel subiscono un intervento di rivoltamento tramite pala meccanica ed un nuovo stadio di triturazione, in modo da movimentare la massa e ricrearne le condizioni di porosità e strutturazione ottimali per la successiva seconda fase di stabilizzazione (di ulteriori 14 giorni). Per la parte umida che porta alla produzione della F.O.S. rimane nei tunnel di biostabilizzazione per 21 giorni, dopodiché ha raggiunto già i requisiti necessari per l utilizzo come materiale da ricopertura in discarica (senza comportare un ulteriore consumo energetico e permanenza all interno dell impianto). 6

7 Un appropriata porosità all interno della matrice organica nei biotunnel è garantita dalla miscelazione con il legno e verde da potatura ed incrementata dal riciclo del legno in pezzatura grossolana che alla fine del processo di biossidazione accelerata viene opportunamente miscelata prima della formazione dei cumuli. Il monitoraggio in continuo durante il processo di trattamento aerobico di: - temperatura della matrice del compost, - temperatura e umidità dell aria in entrata e espulsa, % O2 dell aria di processo e dell aria fresca, - quantità d aria di processo e d emissione, - pressione sulla matrice del compost, permette il controllo delle condizioni di processo ed il non instaurarsi di condizioni anaerobiche. Trattasi di un sistema di biostabilizzazione di tipo intensivo, chiuso e aerato. 4. Post-trattamento: BAT così come applicate nell impianto di Casa Sartori (Riferimento Cap. D.3.3 LGN-MTB): Il materiale stoccato viene sottoposto ad un processo di raffinazione tramite deferrizzazione e vagliatura con vaglio vibrante primario, che intercetta la frazione fine, più semplice da separare nel compost stabilizzato. Il materiale in uscita viene passato tramite un separatore gravimetrico nel quale si ottiene la pulizia del compost dagli inerti ossia da vetri, materiali litoidi, metalli, plastiche rigide anche di dimensioni minime ed inerti di altra natura. Un ulteriore stadio prevede un adeguamento volumetrico avente la funzione di disgregare i grumi grossolani formatisi durante il processo ed una successiva fase di selezione in cui, attraverso l azione combinata di flussi d aria e di un vaglio meccanico, vengono allontanati gli scarti costituiti da materiali a basso specifico. 5. Stoccaggio finale: BAT così come applicate nell impianto di Casa Sartori (Riferimento Cap. D.3.5 LGN-MTB): Al fine di consentire una più adeguata gestione della fase di stoccaggio del prodotto finito, è stata richiesta l autorizzazione per la realizzazione di un nuovo locale, 7-bis. Tale ampliamento che prevede un raddoppiamento del volume e della superficie disponibile risponde anche all esigenza di stoccaggio dovuto all utilizzo stagionale del compost, in corrispondenza del periodo primaverile ed autunnale. 6. Presidi ambientali adottati: BAT così come applicate nell impianto di Casa Sartori (Riferimento Cap. D.4 LGN-MTB): 7

8 L impianto di compostaggio e biostabilizzazione di Casa Sartori è dotato di un sistema di convogliamento delle arie aspirate da tutti i locali dell impianto ad un sistema di trattamento costituito da: - scrubber ad acqua per l abbattimento del particolato, regolazione della temperatura e del tasso di umidità, abbattimento delle sostanze idrosolubili, - biofiltrazione (a contatto diretto con l ambiente esterno) che determina l adsorbimento e l assorbimento delle sostanze odorigene e la conseguente ossidazione biologica da parte dei microrganismi presenti nella matrice del biofiltro. Tale sistema, come indicato dalle linee guida, è risultato particolarmente idoneo per il trattamento delle sostanze maleodoranti che si formano dal processo biologico. Il sistema è integrato con trattamento locale sulla linea del trituratore della ricezione e sulla raffinazione del compost per l abbattimento delle polveri fini tramite filtri a manica. 7. Aspetti tecnici e tecnologici del trattamento aerobico: BAT applicate (Cap. E.2.1. LGN- MTB): Linee Guida Impianto di Casa Sartori sistemi di filtrazione dell aria in uscita per minimizzare le emissioni di particolato; le fasi di lavorazione avvengono in ambienti confinati e tenuti in depressione tramite un sistema di aspirazione delle arie esauste, che vengono trattate prima con sistemi ad umido e poi con biofiltrazione, per l abbattimento del particolato e degli aerosol le specifiche dei flussi in ingresso; il controllo dei flussi in entrata avviene attraverso la verifica delle specifiche raggiunte attraverso procedure di accettabilità dei rifiuti ed il pretrattamento costituito dalla selezione meccanica. l uso dell acqua in modo efficiente; un attento bilancio è utile per valutare la formazione del percolato; la costruzione di superfici pavimentate impermeabili nelle zone di movimentazione dei macchinari e prevedere anche spazio sufficiente per la raccolta dei reflui; l irrigazione della matrice sottoposta a trattamento aerobico segue tutte le procedure di contenimento dei consumi idrici tramite recupero degli eluati prodotti tutto il processo che porta alla produzione del compost di qualità, la selezione meccanica e la biostabilizzazione, sono svolti all interno dell impianto, completamente pavimentato e 8

9 sistemi di raccolta dei reflui con sistemi di ricircolo del percolato nelle andane per mantenere il corretto contenuto di umidità e per facilitare il trattamento dei reflui; il riutilizzo delle acque di processo o dei residui fangosi all interno del processo; isolamento dal punto di vista termico del soffitto dell area di decomposizione attiva nei processi di tipo aerobico in modo da minimizzare la formazione di condensato. munito di un sistema di allontanamento e raccolta degli eluati prodotti l isolamento termico è garantito dalla presenza di grandi vasche che ricoprono tutta la superficie del soffitto dei locali di trattamento aerobico 7.1.Fase di Biossidazione Fase di biossidazione: parametri di processo Parametri di processo Compostaggio di qualità Linee Guida Compostaggio di Casa Sartori Temp. massime ( C) 70 mediamente 50 C su tutta la durata del processo Temp minime ( C) 55 per almeno 3 giorni 55 per almeno tre giorni Umidità (% tal quale) > 50 % > 65% Ossigeno (% v/v) > 10 % > 10 %* Densità apparente (t/m -3 ) < 0.7 < 0.7 * fase di condizionamento al 19-20% di O 2 Parametri di processo Biostabilizzazione (FOS) Linee Guida Biostabilizzazione di Casa Sartori Temp. massime ( C) 70 mediamente 50 C su tuta la durata del processo Temp minime ( C) 55 per almeno 3 giorni 55 per almeno tre giorni Umidità (% tal quale) > 50 % > 65% Ossigeno (% v/v) > 10 % > 10 %* Densità apparente (t/m -3 ) < 0.7 < 0.7 9

10 Fase di biossidazione: parametri impiantistici Parametri impiantistici Compostaggio di qualità Recupero reflui Linee Guida Si Compostaggio di Casa Sartori Si Irrorazione della biomassa Si Si Aerazione della biomassa Generalmente forzata Forzata Aerazione della biomassa nella fase di maturazione Naturale/Forzata Forzata Localizzazione Al chiuso Al chiuso Captazione e trattamento dell aria Si Si Igienizzazione Biomassa a 55 C per almeno 3 gg Biomassa a 55 C per almeno 3 gg Strumentazione per controllo processo Si Si Parametri impiantistici Biostabilizzazione (FOS) Recupero reflui Linee Guida Si Biostabilizzazione di Casa Sartori Si Irrorazione della biomassa Si Si Aerazione della biomassa Generalmente forzata Forzata Aerazione della biomassa nella fase di maturazione / / Localizzazione Al chiuso Al chiuso Captazione e trattamento dell aria Si Si Igienizzazione Biomassa a 55 C per almeno 3 gg Biomassa a 55 C per almeno 3 gg Strumentazione per controllo processo Si Si 7.2. Per la biossidazione accelerata vengono indicate le seguenti caratteristiche minime: 10

11 Linee Guida mantenimento in depressione degli edifici preposti alla biossidazione (la depressione si intende garantita con un minimo di 2 ricambi/ora. Per le strutture dedicate alla biossidazione, laddove si prevedano sistemi di processo dinamico e la presenza non episodica di addetti, vanno previsti quattro ricambi/ora); invio al presidio ambientale dell effluente gassoso; dotazione della strumentazione idonea al controllo dell andamento del processo e comunque della temperatura, misurata e registrata con frequenza giornaliera; presenza di sistemi di raccolta dei reflui liquidi; utilizzo di un gruppo di continuità per la fornitura di energia elettrica per il funzionamento dei sistemi di monitoraggio e controllo. Impianto di Casa Sartori Tutti i locali sono chiusi ed in depressione e sono garantiti 4 ricambi/ora. l aria in uscita dai biotunnel viene inviata al sistema di trattamento (scrubber + biofiltrazione) i parametri di temperatura, umidità e portata dell aria insufflata sono misurati in continuo tutti i locali sono dotati del sistema di raccolta dei reflui il sistema è dotato di un gruppo di continuità per il funzionamento dei sistemi a quadro di monitoraggio e controllo. Confronto con le BAT per i presidi ambientali BIOFILTRO [LGN-MTB, Cap. E.2.3] Linee Guida: Specifiche tecniche del sistema di Impianto di Casa Sartori biofiltrazione Portata specifica compresa tra m 3 /hr x m 2 Il biofiltro è dimensionato con una portata specifica di progetto di 100 Nm 3 /hr x m Tempi di contatto > 30 sec (ottimale 45 sec) Costituzione del letto filtrante in modo da evitare fenomeni di canalizzazione Il tempo di contatto minimo è tra sec La realizzazione del letto filtrante è stata eseguita curando la corretta disposizione del materiale legnoso in modo da renderlo omogeneo ed evitare la formazione di fenomeni di canalizzazione. Adeguato dimensionamento in modo da Il biofiltro è dimensionato per una portata 11

12 Linee Guida: Specifiche tecniche del sistema di biofiltrazione consentire l'abbattimento del carico odorigeno delle arie da recapitare all esterno; allo scopo di garantire un tempo di contatto adeguato, il biofiltro va dimensionato sulla base di un rapporto con il flusso orario di effluenti gassosi da trattare pari ad almeno 1 mc (di letto di biofiltrazione) : 100 Nmc/h di effluenti gassosi da trattare (meglio ancora 1 mc : 80 Nmc/h) Altezza del letto di biofiltrazione compreso tra 100 e 200 cm (situazioni diverse saranno soggette a specifiche valutazioni) Il dimensionamento del sistema di convogliamento degli effluenti aeriformi all impianto di abbattimento dovrà tener conto delle perdite di carico dovute all eventuale impaccamento delle torri ad umido e/o alla porosità del mezzo biofiltrante Costituzione modulare del biofiltro, con almeno 3 moduli singolarmente disattivabili per le manutenzioni ordinarie e straordinarie L eventuale copertura/chiusura dei biofiltri fissa o mobile nei seguenti casi: nel centro urbano (anche se l impianto è dislocato in zona industriale); nelle immediate vicinanze del centro urbano (anche se l impianto è dislocato in zona agricola); in zone ad elevata piovosità media (acqua meteorica > 2000 mm/anno) L efficienza di abbattimento minima del 99% in modo da assicurare un valore teorico in uscita dal biofiltro inferiore Impianto di Casa Sartori massima di mc/h per un volume del letto filtrante pari a 3360 mc. Conseguentemente il parametro di dimensionamento è di 1 m 3 : 63 m 3 /hr di effluente gassoso da trattare come portata massima di esercizio. E inoltre da considerare che l effluente gassoso prima di entrare nel biofiltro subisce un notevole abbattimento delle sostanze odorigene negli scrubber di lavaggio chimico. L altezza del letto filtrante è compresa tra di 1,5 e 1,7 m. Il dimensionamento del letto ha tenuto conto dei fenomeni di perdita di porosità durante il funzionamento del letto e ne ha previsto il controllo tramite misura di P con cui viene regolata la portata d aria alimentata e suddivisione in moduli del letto al fine di garantirne la sostituzione parziale senza arrestarne il funzionamento (o per manutenzioni ordinarie/straordinarie) Il letto filtrante è costituito da 6 moduli. Il biofiltro è dotato di copertura, ma è in previsione l eliminazione della stessa. Il sistema di biofiltrazione garantisce una efficienza di abbattimento al 98,9%: in tali condizioni viene assicurato il rispetto del limite 12

13 Linee Guida: Specifiche tecniche del sistema di biofiltrazione alle 300 U.O./mc la rilevazione nel controllo della misura di umidità relativa dell aria in uscita dal biofiltro Impianto di Casa Sartori previsto nell atto autorizzativo di 200 U.O./mc La regolazione dell umidità viene eseguita mediante timer per l apertura della valvola dell impianto di irrigazione il controllo delle emissioni dai biofiltri Per i controlli sulle emissioni svolti si rimanda al che possono essere valutate attraverso PMeC l analisi delle componenti inorganiche ed organiche. 8. Confronto con le BAT per i presidi ambientali SCRUBBER [LGN-MTB, Cap. E.2.3] Linee Guida:Specifiche tecniche del sistema di scrubber Tempi di contatto (rapporto tra volume del riempimento e portata specifica) 2 sec. rapporto tra fluido abbattente ed effluente inquinante pari a 2: 1000 espresso in m 3 /Nm 3 Impianto di Casa Sartori Tempo di residenza dei gas nello scrubber: 6-7 sec. rapporto tra fluido abbattente ed effluente inquinante non inferiore a 2: 1000 per il complessivo trattamento acido-base Check list delle MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI per l attivita di discariche di rifiuti (riferimento D.LGS. 13/01/2003, n.36) Il gestore è tenuto pertanto ad applicare all impianto le MTD/BAT proposte e approvate, riportate sinteticamente qui di seguito: Impianti per rifiuti non pericolosi D.Lgs.36/03 Applicata UBICAZIONE* Allegato 1, Punto 2.1. Sì PROTEZIONE DELLE MATRICI AMBIENTALI Allegato 1, Punto 2.2. Sì CONTROLLO DELLE ACQUE E GESTIONE DEL PERCOLATO Allegato 1, Punto 2.3. Sì PROTEZIONE DEL TERRENO E DELLE ACQUE Allegato 1, Punto 2.4. Sì Barriera geologica Copertura superficiale finale Allegato 1, Punto Sì Allegato 1, Punto Sì CONTROLLO DEI GAS Allegato 1, Punto 2.5. Sì 13

14 DISTURBI E RISCHI Allegato 1, Punto 2.6. Sì STABILITÀ Allegato 1, Punto 2.7. Sì PROTEZIONE FISICA DEGLI IMPIANTI Allegato 1, Punto 2.8. Sì DOTAZIONE DI ATTREZZATURE E PERSONALE Allegato 1, Punto 2.9. Sì MODALITÀ E CRITERI DI COLTIVAZIONE Allegato 1, Punto Sì PIANO DI GESTIONE OPERATIVA Allegato 2, Punto 2. Sì PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE Allegato 2, Punto 3. Sì PIANO DI GESTIONE IN FASE POST-OPERATIVA Allegato 2, Punto 4. Sì PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Allegato 2, Punto 5. Sì * Verifica condotta nell ambito della procedura di V.I.A. 14

15 RIFIUTI Descrizione dei flussi di rifiuti autorizzati codici DISCARICA Nella tabella seguente sono riepilogati i codici autorizzati al conferimento nella discarica di Montespertoli Tabella 1 CER autorizzati (Operazione D1, allegato B parte IV D.Lgs. 152/06) CER Descrizione 02 rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) Rifiuti metallici rifiuti non specificati altrimenti Rifiuti della preparazione del trattamento di carne, pesce, ed altri alimenti di origine animale scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; ecc rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero terriccio residuo dalle operazioni di pulizia e lavaggio delle rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti non specificati altrimenti 03 rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati rifiuti non specificati altrimenti 04 rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce, nonché dell'industria tessile rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce Cuoio conciato (scarti, cascami, ritagli, polveri di lucidatura) contenenti cromo rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura rifiuti dell'industria tessile rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) rifiuti da fibre tessili grezze rifiuti da fibre tessili lavorate rifiuti non specificati altrimenti 15

16 CER Descrizione 07 Rifiuti dei processi chimici organici Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali Rifiuti plastici 08 Rifiuti dalla produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernic, smalti vetrati), adesivi sigillanti e inchiostri per stampa Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di altri rivestimenti (inclusi materiali ceramici) polveri di scarto di rivestimenti Rifiuti della produzione, formulazione e uso di inchiostri per stampa Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti dell'industria fotografica Rifiuti dell'industria fotografica carta e pellicole per fotografia non contenenti argento o composti dell'argento macchine fotografiche monouso senza batterie macchine fotografiche monouso, diverse da quelle di cui alla voce Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiali di metalli e plastica Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica Limatura e trucioli di materiali ferrosi Polveri e particolato di materiali ferrosi Limatura e trucioli di materiali plastici rifiuti e trucioli di saldatura Materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti 15 rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) imballaggi in carta imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi in ferro imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti Imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile 16 rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco Veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, e 16 08) Pastiglie per freni diverse da quelle di cui alla voce Metalli ferrosi Metalli non ferrosi Plastica vetro Componenti non specificati altrimenti prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati rifiuti inorganici diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti delle operazioni di costruzioni e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti contaminati) cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche Mattonelle e ceramiche 16

17 CER Descrizione Legno, vetro, plastica plastica Metalli (incluse le loro leghe) cavi diversi da quelli di cui alla voce Altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale rifiuti stabilizzati/solidificati (4) rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidificati diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti vetrificati e rifiuti di vetrificazione rifiuti vetrificati rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi parte di rifiuti urbani e simili non compostata parte di rifiuti animali e vegetali non compostata compost fuori specifica rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti Digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani Digestato prodotto dal trattamento anaerobico d rifiuti di origine animale e vegetale rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti rifiuti dell'eliminazione della sabbia Terra con piccole parti di RSU, proveniente dalla pulizia e autolavaggio di automezzi destinati alla raccolta rifiuti prodotti dalla potabilizzazione dell'acqua o dalla sua preparazione per uso industriale Rifiiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari carbone attivo esaurito resine a scambio ionico saturate o esaurite rifiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti metallo rifiuti di ferro e acciaio rifiuti di metalli non ferrosi Fluff - frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce altre frazioni, diverse da quelle di cui alla voce rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti carta e cartone metalli ferrosi plastica e gomma vetro legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili minerali Rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti) altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata Frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 1501) carta e cartone vetro abbigliamento 17

18 CER Descrizione prodotti tessili detergenti, diversi da quelli di cui alla voce legno, diverso da quello di cui alla voce plastica metallo rifiuti non specificati altrimenti Rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) terra e roccia altri rifiuti non biodegradabili altri rifiuti urbani rifiuti urbani non differenziati rifiuti dei mercati residui dalla pulizia stradale rifiuti della pulizia delle fognature rifiuti ingombranti rifiuti non specificati altrimenti Nella tabella seguente sono riepilogate le tipologie di rifiuti utilizzabili, in fase di gestione, per operazioni di recupero. Tabella 2 CER autorizzati in discarica per operazioni di RECUPERO CER Descrizione Op. di recupero All. C, parte IV, D.Lgs. 152/06 Destinazione Pneumatici fuori uso R3 Pneumatici usati interi, utilizzati quali materiali di ingegneria, a protezione e ancoraggio della geomembrana in PEAD e a raccordo fra superfici con diverse inclinazioni da collocare sulle sponde inclinate della discarica, per un quantitativo compatibile con le superfici considerate compost fuori specifica R3 Utilizzata come copertura giornaliera della discarica in fase di gestione, da sola o in miscela con terra, per un quantitativo tale da garantire uno spessore sull ammasso dei rifiuti compreso fra 15 e 20 cm.. 18

19 STAZIONE ECOLOGICA Tipologia rifiuti CER Provenienza Operazione Metalli Legno Carta e cartone Plastica utenze domestiche e non domestiche utenze non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze non domestiche Tabella 3 Rifiuti autorizzati STAZIONE ECOLOGICA Quantitativo autorizzato (ton) Modalità di deposito Destinazione R Cassoni scarrabili Impianti di recupero R13 60 Cassoni scarrabili Impianti di recupero R13 30 Cassoni scarrabili Impianti di recupero R13 30 Cassoni scarrabili Impianti di recupero 1 Il ferro da selezione meccanica svolta presso l impianto di selezione e compostaggio viene gestito come deposito temporaneo dello stesso impianto, anche i cassoni sono ubicati nell area della stazione ecologica. 19

20 Tipologia rifiuti CER Provenienza Operazione Vetro Pneumatici fuori uso Oli vegetali Tessili Ingombranti Rifiuti biodegrad. di cucine e mense utenze domestiche e non domestiche utenze non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze domestiche e non domestiche utenze domestiche Quantitativo autorizzato (ton) Modalità di deposito Destinazione R13 30 Cassoni scarrabili Impianti di recupero R13 30 Cassoni scarrabili Riutilizzo come materiale ingegneristico per discarica o impianti di recupero pneumatici R13 0,5 n. 1 fusto con contro-vasca interna Recupero oli R13 10 Contenitore stradale Impianti recupero R12 - R13 A terra per operazioni di selezione Impianti di recupero D13 D15 Vedi nota (2) Rifiuti verdi utenze domestiche R Cassone scarrabile per il successivo trasporto in discarica delle componenti non recuperabili 1 n. 1 cassonetto stradale (per eventuale cittadini) A terra, con svuotamento giornaliero all impianto alla chiusura della stazione ecologica Discarica Produzione ammendante Produzione ammendanti (2) Gli eventuali conferimenti di FORSU e RSU da parte delle utenze avvengono in appositi cassonetti del tipo stradale con svuotamento almeno giornaliero alla chiusura della stazione ecologica 20

21 Tipologia rifiuti CER Provenienza Operazione Quantitativo autorizzato (ton) Modalità di deposito Destinazione Rifiuti solidi urbani utenze domestiche Vedi nota (2) 1 n. 1 cassonetto stradale (per eventuale cittadini) Impianto trattamento meccanico biologico Inerti misti utenze domestiche e non domestiche R13 10 Cassone scarrabile Recupero inerti RAEE pericolosi - R3 (3) RAEE pericolosi * e non R2/R3/R4 (3) RAEE non pericolosi R2/R4 (3) RAEE non pericolosi R1 (3) Lampade a fluorescenza-r5 (3) * utenze domestiche R13 3 Cassone scarrabile coperto Recupero RAEE utenze domestiche R13 6 Cassone scarrabile coperto Recupero RAEE utenze domestiche R13 3 Cassone scarrabile coperto Recupero RAEE * utenze domestiche R13 3 Cassone scarrabile coperto Recupero RAEE * Utenze domestiche R13 0,1 Pile utenze domestiche R13 2 Batterie auto * utenze domestiche * utenze non domestiche Contenitori a tenuta (es. ecotank) sotto tettoia Batterie, pile in contenitori (es. ecotank) a tenuta sotto tettoia Recupero RAEE Impianti di recupero R13 10 Cesta in polietilene sotto tettoia Impianti di recupero 21

22 Tipologia rifiuti CER Provenienza Operazione Medicinali scaduti non pericolosi Medicinali scaduti pericolosi Quantitativo autorizzato (ton) Modalità di deposito Big-bags sotto tettoia * utenze domestiche Siringhe * utenze domestiche Imballaggi contaminati da sostanze peric. Bombolette spray Oli minerali * * utenze domestiche e non domestiche utenze domestiche e non domestiche * Utenze domestiche * Utenze non domestiche D15 2 Contenitori a tenuta o big-bags sotto tettoia Imballaggio combinato D15 0,5 Contenitori a tenuta sotto tettoia R13 0,5 Appositi contenitori a tenuta muniti di contro-vasca interna, sotto tettoia Appositi contenitori a tenuta muniti di contro-vasca interna, sotto tettoia Destinazione Termodistruzione Impianti di smaltimento Impianti di rigenerazione oli Toner Utenze domestiche e non domestiche R13 0,1 Contenitori a tenuta (es. ecotank) sotto tettoia Impianti di rigenerazione toner Prodotti e contenitori etichettati T e/o F * * * * * * Utenze domestiche D15 1 Fusti a tenuta disposti sotto tettoia Impianti di smaltimento 22

23 Tipologia rifiuti CER Provenienza Operazione Quantitativo autorizzato (ton) Modalità di deposito Destinazione * * Amianto * Cartongesso Utenze domestiche D15 2 Conferiti in big-bags o teli in PE sigillati e disposti in big-bags, sotto tettoia Impianti di smaltimento Carta catramata * IMPIANTO DI SELEZIONE E COMPOSTAGGIO Nella tabella seguente sono riepilogati i codici attualmente autorizzati all impianto di selezione e compostaggio, con indicazione della tipologia di materiale e della sua destinazione. Tutti i rifiuti sotto riportati possono provenire da attività produttive, ad esclusione dei codici 15 e 20, che provengono, anche, da attività di raccolta dei rifiuti urbani. CER Descrizione Oper. smaltimento All. B, parte IV, Destinazione D.Lgs. 152/06 02 rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca scarti di tessuti vegetali rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) D9 - D15 Conferimento in discarica 23

24 CER Descrizione Oper. smaltimento All. B, parte IV, D.Lgs. 152/06 Destinazione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; ecc scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione D9 - D15 Conferimento in discarica rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti non specificati altrimenti 03 rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone D8 - D9 - D15 D8 - D9 - D15 D8 - D9 - D15 copertura giornaliera discariche copertura giornaliera discariche copertura giornaliera discariche 24

25 CER Descrizione Oper. smaltimento All. B, parte IV, D.Lgs. 152/06 Destinazione rifiuti non specificati altrimenti 04 rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce, nonché dell'industria tessile rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura D9 - D15 Conferimento in discarica rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria tessile rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) D9 - D15 Conferimento in discarica materiale organico proveniente da prodotti naturali (ad es. Grasso, cera) rifiuti da fibre tessili lavorate rifiuti non specificati altrimenti D9 - D15 Conferimento in discarica 10 rifiuti prodotti da processi termici rifiuti della fabbricazione del vetro e di prodotti di vetro rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce D9 - D15 Conferimento in discarica 15 rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) imballaggi in materiali compositi D9 - D15 Conferimento in discarica imballaggi in materiali misti D9 - D15 Conferimento in discarica imballaggi in materia tessile assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche D8 - D9 - D15 copertura giornaliera discariche apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a D9 - D15 Conferimento in discarica componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce D9 - D15 Conferimento in discarica 25

26 CER Descrizione Oper. smaltimento All. B, parte IV, Destinazione D.Lgs. 152/06 19 rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale rifiuti stabilizzati/solidificati (4) rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi parte di rifiuti urbani e simili non compostata parte di rifiuti animali e vegetali non compostata compost fuori specifica rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dalla rigenerazione dell'olio fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce D9 - D15 Conferimento in discarica rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti plastica e gomma D9 - D15 Conferimento in discarica prodotti tessili altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce D9 - D15 Conferimento in discarica rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali 20 e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata altri rifiuti urbani 26

27 CER Descrizione Oper. smaltimento All. B, parte IV, D.Lgs. 152/06 Destinazione rifiuti urbani non differenziati rifiuti della pulizia delle fognature D9 - D15 Conferimento in discarica rifiuti ingombranti D9 - D15 Conferimento in discarica Nella tabella seguente sono riepilogati i codici attualmente autorizzati all impianto di selezione e compostaggio, con indicazione della provenienza, della tipologia di materiale e della destinazione. Tutti i rifiuti sotto riportati possono provenire da attività produttive, ad esclusione dei codici 15 e 20, che provengono, anche, da attività di raccolta dei rifiuti. CER Descrizione rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; ecc Op. di recupero All. C, parte IV, D.Lgs. 152/06 Destinazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti dell'industria lattiero-casearia rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti prodotti dalla distillazione delle bevande alcoliche R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti 03 rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone 27

28 CER Descrizione rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili Op. di recupero All. C, parte IV, D.Lgs. 152/06 Destinazione Scarti di corteccia e sughero R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone Scarti di corteccia di legna R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti 04 rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce, nonché dell'industria tessile rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti dell'industria tessile rifiuti da fibre tessili grezze R3 - R13 Produzione ammendanti 19 rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi parte di rifiuti animali e vegetali non compostata R3 - R13 Produzione ammendanti compost fuori specifica (derivanti da trattamento della frazione organica da raccolta differenziata) R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti rifiuti non specificati altrimenti R3 - R13 Produzione ammendanti rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti legno R3 - R13 Produzione ammendanti 20 rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata Frazioni oggetto di raccolta differenziata rifiuti da cucine e mense R3 - R13 Produzione ammendanti 28

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