ASE.1 RELAZIONE SUGLI ASPETTI SOCIO-ECONOMICI

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1 Regione Abruzzo Comune di Roseto degli Abruzzi Comune di Giulianova Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Guidata "Borsacchio" ASE.1 RELAZIONE SUGLI ASPETTI SOCIO-ECONOMICI Maggio 2008

2 RISERVA NATURALE REGIONALE GUIDATA BORSACCHIO Studio on desk ANALISI DELCONTESTO TERRITORIALE Introduzione L obiettivo del presente lavoro è quello di individuare i principali elementi caratterizzanti l area del Borsacchio, al fine di proporre specifiche azioni necessarie a svilupparne le opportunità più adatte, tra le esigenze di sviluppo e di gestione di un parco e di un territorio in generale, e quelle di fruizione dello stesso da parte dei cittadini e dei visitatori. È stato studiato a fondo il punto di equilibrio tra le aspettative dell opinione pubblica, fattore vitale all interno di una riserva, e le politiche di gestione della stessa. Le AP, infatti, stanno acquisendo un importanza sempre maggiore nell ambito della pianificazione del territorio e della qualità della vita dei cittadini, attraverso un loro continuo raffronto con le altre realtà sociali, economiche e politiche che insistono sul territorio stesso. L area protetta non è una realtà a sé e non deve essere gestita e mantenuta come tale: essa è inserita in un contesto a cui deve sempre rapportarsi per assolvere le funzioni per cui è stata istituita. Accanto agli obiettivi di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, si pongono quindi gli obiettivi di promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la creazione di un rapporto armonico e condiviso tra collettività, imprese, attività economiche compatibili (turismo, agricoltura), tradizioni, cultura, tipicità locali, uso responsabile delle risorse (energie, acqua, suolo, produzione di rifiuti). La finalità è quella di generare valore per il territorio e innescare scambi e relazioni con tutti gli attori sociali ed economici del contesto di riferimento: incrementare la capacità attrattiva del territorio nelle sue diverse espressioni, creare nuove economie, implementare il valore del patrimonio naturalistico-culturale, aumentare il flusso turistico, creare nuova occupazione. La ricerca si è concentrata su quattro aree tematiche: 1. qualità ambientale; 2. sviluppo sostenibile; 3. riconoscibilità di marchio/fidelizzazione degli utenti; 4. consapevolezza/partecipazione dei cittadini. Lo studio è stato condotto attraverso l analisi on desk sulle fonti Istat, Cresa, CCIAA Teramo, Osservatorio Turismo della Regione Abruzzo, Federalberghi, FederParchi e Ministero dell Ambiente e lo studio on field realizzato con la rilevazione sul Campo attraverso la somministrazione di questionari e la compilazione di schede con rilevatori appositamente formati. È stato individuato un sistema di monitoraggio, basato su opportuni indicatori, come valido aiuto nella realizzazione di una politica di gestione condivisa dell area 1

3 protetta. A partire dall indagine sulla domanda e sull offerta, condotte dalla dimensione generale a quella locale, si è arrivati all Analisi Swot con l identificazione dei punti di forza, debolezza, minacce ed opportunità. I dati analizzati affrontano gli aspetti relativi alla popolazione, allo scenario occupazionale, al settore turistico, al settore agricolo, di cui viene prioritariamente data lettura a livello generale, nazionale, regionale e provinciale, al fine di comprendere meglio le dinamiche presenti nel contesto locale. Inquadramento territoriale Roseto degli Abruzzi (è la seconda città, per numero di abitanti, della provincia di Teramo), abitata già in epoca romana, è oggi tra le località balneari più frequentate della riviera abruzzese. Il comune si estende su una superficie complessiva di 52,97 Kmq e comprende le frazioni di Casal Thaulero, Cologna Paese, Cologna Spiaggia, Montepagano, Santa Lucia, Voltarrosto. Il suo territorio è compreso tra le foci del fiume Vomano e del fiume Tordino, delimitato ad Ovest dal Gran Sasso d Italia 1. La costa Rosetana, interamente balneabile, si estende per oltre 12 chilometri e comprende anche la spiaggia di Cologna. La Spiaggia fiorita sul mare, così è stata chiamata Roseto, per gli oleandri e le rose che diffondono il loro profumo dall arenile alla collina, ha un litorale con sabbia finissima, dorata e folte pinete. Dal punto di vista dei rischi naturali non bisogna sottovalutare il fenomeno di erosione costiera che interessa le coste teramane. Dei 115 km di costa regionale, circa 57 km presentano infatti fenomeni di arretramento, corrispondente ad una percentuale del 49,53% del totale. In particolare il fenomeno, fortemente influenzato dall azione antropica, interessa il 53,75% della costa provinciale teramana; nel tratto rosetano non si manifesta come rischio elevato, ma prossimo a condizioni di rischio significativo (Fonte: ARTA ABRUZZO). 1 Caratteristiche geografiche. Zona altimetrica: collina litoranea. Latitudine: 42 40' 1''. Longitudine: 14 1' 24''. Classificazione UNCEM: Comune litoraneo. 2

4 Lunghezza m Teramo Pescara Chieti Totale Lunghezza Coste Lunghezza Coste in erosione Grafico 1 - Lunghezza coste Regione Abruzzo/erosione (Fonte ARTA ABRUZZO) Lo sviluppo economico e sociale degli ultimi anni è stato contraddistinto dalla crescita del settore turistico, dei servizi e del commercio. Risulta essere in affanno il settore primario, pur conoscendo azioni di rafforzamento delle attività agricole presenti soprattutto sulla collina litoranea dei centri di Montepagano e Casal Thaulero, grazie all impulso che le aziende hanno profuso nella promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche; si pensi al progetto di valorizzazione e promozione dell olio sotto il marchio delle Colline Pretuziane che coinvolge la Provincia di Teramo e la CCIAA di Teramo. 3

5 ASPETTI DEMOGRAFICI ED INDICATORI FISICI Popolazione La popolazione Abruzzese negli ultimi 4 anni ha conosciuto un lieve incremento (+1,8% circa): Grafico 2 - Popolazione Residente, Regione Abruzzo (Elaborazione su dati ISTAT) 4

6 Grafico 3 Piramide della Popolazione residente Fonte ISTAT 2005 Le Province che hanno registrato un maggiore incremento nei quattro anni, , sono state Chieti (+ 1,81) e Teramo (+1,76). Pescara ,75% Chieti ,99% L'Aquila ,37% Teramo ,89% Grafico 4 - Popolazione Residente per Provincia (Elaborazione su dati ISTAT) La Provincia più popolata al 31 Dicembre 2006 è Chieti; Teramo è quella che registra il numero di abitanti più basso. La popolazione residente nel Comune di Roseto degli Abruzzi al 31 dicembre 2006 è di unità per famiglie (2,03 numero medio componenti per famiglia), con un incremento percentuale di 4,6% rispetto alla popolazione censita nel 2001 (Fonte: Istat Bilancio Demografico Comuni d Italia - 5

7 Grafico 5 - Popolazione Residente Comune Roseto degli Abruzzi (TE). Elaborazione su dati Istat Nel corso degli ultimi tre anni la popolazione residente nel comune è gradualmente cresciuta incrementando pertanto la pressione antropica e caratterizzando la città di Roseto come il secondo Comune più abitato della Provincia di Teramo Martinsicuro Alba Adriatica Tortoreto Giulianova Roseto degli Abruzzi Pineto Silvi Grafico 6 - Abitanti Costa teramana al , Fonte ISTAT 6

8 Indicatori demografici I principali indicatori demografici di Roseto degli Abruzzi evidenziano la propensione al ruolo di città-polo. Roseto registra una densità abitativa di 455 abitanti per Kmq (Dati Anagrafici Comunali al 31/12/2006), con un saldo migratorio interno (+142) più elevato del saldo migratorio estero (+102), confermando in tal modo il suo carattere di città attrattiva di popolazione sia dall interno che dall estero. Tabella 1 - Indicatori Demografici Roseto degli A. (TE) - Valori medi Popolazione residente (al 1/1/2006) Saldo naturale -31 Saldo migratorio +244 Saldo migratorio interno +142 Saldo migratorio estero +102 Saldo totale +213 Popolazione residente al 31/12/ Popolazione residente media Tasso di crescita naturale 1,2 Tasso di crescita totale 8,8 Numero di famiglie Famiglie 1 componente Famiglie 2 componenti Famiglie 3 componenti Famiglie 4 componenti Famiglie 5 componenti 619 Famiglie 6 e più componenti 262 Numero medio componenti per famiglia 2 Tasso di natalità 8,3 Tasso di mortalità 9,6 Fonte: Anagrafi Comunali 2006 elaborati dal Sistema informativo sociale locale Nell ambito del PSZ Costa sud 2 sono complessivamente presenti famiglie (dato 2006 Anagrafici Comunali) di cui a Roseto con una tipologia di famiglia che tende più velocemente alla dimensione mononucleare rispetto a quella dei due Comuni più interni. 7

9 Tabella 2 - Indicatori relativi alla popolazione straniera residente (Valori medi) Popolazione straniera residente al 1/1/ Popolazione straniera residente al 31/12/ Popolazione straniera Variazione % +14 Popolazione straniera Inc. % su pop.tot 3% Popolazione straniera Inc. % dei minorenni 23% Popolazione extracomunitaria Inc. % resid. 2% n Popolazione extracomunitaria Inc. % stran. 76% Fonte: Anagrafi Comunali 2006 elaborati dal Sistema informativo sociale locale Tabella 3 - Indicatori relativi alle classi di età della popolazione residente Indicatore Roseto Popolazione residente 0-14 anni Popolazione residente anni Popolazione residente anni Popolazione residente anni Popolazione residente 75+ anni Popolazione residente 65+ anni Indice di vecchiaia 135 Indice di dipendenza senile 22,14 Fonte: Anagrafi Comunali 2006 elaborati dal Sistema informativo sociale locale Tabella 4 - Previsioni della Popolazione al 2016 (Fonte CRESA) Comune Variazione Variazione Alba Adriatica ,1 22,3 Giulianova ,6 5,0 Pineto ,1 11,5 Roseto degli Abruzzi ,4 12,5 Silvi ,4 11,1 Tortoreto ,8 18,5 Martinsicuro ,5 23,3 8

10 Tabella 5 - Popolazione residente di 15 anni e più per condizione Maschi Femmine Totale Occupati In cerca di occupazione Totale (A) Studenti Casalinghi Ritirati dal lavoro In altra condizione Totale (B) Totale A + B Fonte: Dati Censimento ISTAT Anno 2001 elaborati dal Sistema informativo sociale locale Grafico 7 Forze Lavoro Occupati Provincia Teramo Censimento ISTAT 2001 La popolazione maschile totale (Forze di lavoro e non forze di lavoro) è di 9.412, La popolazione femminile totale (Forze di lavoro e non forze di lavoro) è di

11 Tabella 6 - Popolazione straniera residente, dettaglio Anno 2006 Fonte ISTAT Cittadinanza Giulianova Martinsicuro Pineto Roseto Silvi Tortoreto Tossicia maschi femmine tot maschi femmine tot maschi femmine tot maschi femmine tot maschi femmine tot maschi femmine tot maschi femmine tot Albania Algeria Angola Argentina Australia Austria Bangladesh Belgio Bielorussia Bolivia Bosnia Erzegovina Brasile Bulgaria Camerun Canada Capo Verde Rep. Ceca Cile Cina Colombia Congo Rep. Democratica del Congo (ex-zaire) Croazia Cuba Danimarca Dominica Rep. Dominicana Ecuador Egitto Eritrea Estonia Etiopia Isole Falkland (o Malvine) Figi Filippine Finlandia Francia Gambia Germania Ghana Giappone Giordania Grecia

12 India Iran Irlanda Jugoslavia Kirghizistan Lettonia Libano Liberia Lituania Lussemburgo Macao Macedonia Madagascar Marocco Maurizio Messico Moldavia Montenegro Mozambico Nigeria Paesi Bassi Pakistan Panamá Paraguay Perù Polonia Portogallo Regno Unito Riunione Romania Ruanda Russia Senegal Serbia e Montenegro Siria Slovacchia Slovenia Somalia Spagna Sri Lanka Stati Uniti d'america Sudafrica Svizzera Togo Tokelau Tonga Trinidad e Tobago Tunisia Turchia Ucraina Ungheria Uruguay Uzbekistan

13 Vanuatu Vaticano Venezuela Vietnam Zaire Propensione al Consumo e Reddito Pro-capite La letteratura e gli studi esistenti nell ambito della geografia economica sottolineano come le città-polo abbiano la spiccata caratteristica di attrarre ricchezza che contribuisce, nella circolazione economica, alla maggiore e migliore elasticità dei consumi e dei redditi locali. Il livello di reddito e la propensione alla spesa e/o investimenti può essere desunta dai dati che seguono. Tabella 7 - Redditi e consumi pro capite PER REGIONE (Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali istituito dalle Camere di Commercio d Abruzzo Stima 2005). (1) (2) (1) (2) Lombardia Lazio Emilia Romagna Piemonte Trentino A. Adige Liguria Veneto Friuli V. Giulia Valle d Aosta Toscana Marche Umbria Campania Sardegna Abruzzo Sicilia Molise Puglia Calabria Basilicata Italia (1) Stima Cresa al (2) Indice calcolato dal reddito per famiglia dell Istat. 12

14 Tabella 8 - REDDITO DISPONIBILE E CONSUMI PRO CAPITE NEI COMUNI ABRUZZESI AL 2005 PROVINCIA DI TERAMO (valori in euro) (Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali istituito dalle Camere di Commercio d Abruzzo Stima 2005) Comuni Reddito Pro capite Alba adriatica Ancarano Arsita Atri Basciano Bellante Bisenti Campli Canzano Castel castagna Castellalto Castelli Castiglione messer raimondo Castilenti Cellino attanasio Cermignano Civitella del tronto Colledara Colonnella Controguerra Corropoli Cortino Crognaleto Fano adriano Giulianova Isola del gran sasso d'italia Montefino Montorio al vomano Morro d'oro Mosciano sant'angelo Nereto Notaresco Penna sant'andrea Pietracamela Pineto Rocca santa maria Roseto degli Abruzzi Sant'egidio alla vibrata

15 Sant'omero Silvi Teramo Torano nuovo Torricella sicura Tortoreto Tossicia Valle castellana Martinsicuro Tabella 9 Credito (ISTAT 2005) Comune Valore Depositi (milioni di ) Valore Impieghi (milioni di ) N. Sportelli Alba Adriatica 129,18 154,89 9 Giulianova 244,66 446,83 19 Pineto 102,71 121,72 5 Roseto degli Abruzzi 233,6 406,81 14 Silvi 79,19 55,25 6 Tortoreto 98,66 155,06 7 Martinsicuro 101,25 119,86 5 Il Pendolarismo Altro fenomeno per misurare la capacità attrattiva delle città-polo è quello del pendolarismo 2 ; sotto questo aspetto contano il movimento economico e lo spostamento di risorse generati sia dal flusso entrante che da quello uscente. In effetti i flussi che connotano il Comune di Roseto sono abbastanza consistenti: - Flussi in entrata: Flussi in uscita: Il pendolarismo è un fenomeno sociale che consiste in spostamenti giornalieri da un comune verso un altro per motivi di lavoro e/o di studio senza che ciò comporti un cambio di residenza dell interessato. 14

16 Tabella 10 - Flusso entrante e flusso uscente Flusso Entrante Flusso uscente ALBA ADRIATICA ANCARANO ARSITA ATRI BASCIANO BELLANTE BISENTI CAMPLI CANZANO CASTEL CASTAGNA CASTELLALTO CASTELLI CASTIGLIONE M. R CASTILENTI CELLINO ATTANASIO CERMIGNANO CIVITELLA DEL T COLLEDARA COLONNELLA CONTROGUERRA CORROPOLI CORTINO CROGNALETO FANO ADRIANO GIULIANOVA ISOLA DEL GRAN SASSO MARTINSICURO MONTEFINO MONTORIO AL V MORRO D'ORO MOSCIANO S NERETO NOTARESCO PENNA SANT'ANDREA PIETRACAMELA PINETO ROCCA SANTA MARIA ROSETO DEGLI A SANT'EGIDIO ALLA V SANT'OMERO SILVI TERAMO TORANO NUOVO

17 TORRICELLA SICURA TORTORETO TOSSICIA VALLE CASTELLANA Dati Regione Abruzzo Settore Statistica (Censimento 2001) Entrata Uscita ALBA ADRIATICA GIULIANOVA MARTINSICURO PINETO ROSETO DEGLI A. SILVI TORTORETO Grafico 8 Flussi - Elaborazione su dati Regione Abruzzo Settore Statistica (Censimento 2001) In uscita Roseto si posiziona al primo posto nell ambito di tutti i Comuni costieri della Provincia di Teramo, per il flusso in entrata è seconda dietro Giulianova. Tabella 11 - Pendolarismo sui poli per AGRICOLTURA (Fonte Regione Abruzzo, 2001) Comunità Montana Teramo Giulianova Roseto M - Laga N - Val Vomano O - Gran Sasso Comuni non montani Totale complessivo

18 Tabella 12 - Pendolarismo sui poli per INDUSTRIA (Fonte Regione Abruzzo, 2001) Comunità Montana Teramo Giulianova Roseto M - Laga N - Val Vomano O - Gran Sasso Comuni non montani Totale complessivo Tabella 13 - Pendolarismo sui poli per SERVIZI (Fonte Regione Abruzzo, 2001) Comunità Montana Teramo Giulianova Roseto M - Laga N - Val Vomano O - Gran Sasso Comuni non montani Totale complessivo Tabella 14 - Pendolarismo sui poli per motivo di STUDIO e LAVORO (Fonte Regione Abruzzo, 2001) Comunità Montana Studio Lavoro Giulianova Roseto Teramo Giulianova Roseto Teramo M - Laga N - Val Vomano O - Gran Sasso Teramo Comuni non montani Totale complessivo Tabella 15 - Distanza media e tempi medi di percorrenza rispetto ai poli (Fonte Regione Abruzzo, 2001) Comunità Montana Teramo Giulianova Roseto Km tempi Km tempi Km tempi M - Laga 20 0, , ,77 N - Val Vomano 30 0, , ,47 O - Gran Sasso 29 0, , ,75 Comuni non montani 34 0, , ,86 17

19 Abitazioni Roseto ha conosciuto una progressiva e sostenuta espansione del numero di abitazioni. In particolare il boom edilizio si è verificato fra gli anni Si riporta di seguito la situazione al Censimento Tabella 16 - Abitazioni per tipo di località abitate - Teramo (dettaglio comunale) - Censimento 2001 COMUNI Tipo di località abitate Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale Provincia di Teramo Alba Adriatica Ancarano Arsita Atri Basciano Bellante Bisenti Campli Canzano Castel Castagna Castellalto Castelli Castiglione Messer R Castilenti Cellino Attanasio Cermignano Civitella del Tronto Colledara Colonnella Controguerra Corropoli Cortino Crognaleto Fano Adriano Giulianova Isola del Gran Sasso d'italia Martinsicuro Montefino Montorio al Vomano Morro d'oro Mosciano Sant'Angelo Nereto

20 Notaresco Penna Sant'Andrea Pietracamela Pineto Rocca Santa Maria Roseto degli Abruzzi Sant'Egidio alla Vibrata Sant'Omero Silvi Teramo Torano Nuovo Torricella Sicura Tortoreto Tossicia Valle Castellana Totale Tabella 17 - Abitazioni per tipo di occupazione e servizi - Teramo (dettaglio comunale) - Censimento Tipo di occupazione e servizi Abitazioni occupate Abitazioni occupate da persone solo da persone non Abitazioni vuote residenti residenti Di cui: COMUNI solo con Di cui: solo Di cui: solo Totale Di cui: con angolo con angolo con angolo Totale almeno un Totale Totale cottura cottura e/o cottura e/o gabinetto e/o cucinino cucinino cucinino Provincia di Teramo Alba Adriatica Ancarano Arsita Atri Basciano Bellante Bisenti Campli Canzano Castel Castagna Castellalto Castelli

21 Castiglione Messer Raimondo Castilenti Cellino Attanasio Cermignano Civitella del Tronto Colledara Colonnella Controguerra Corropoli Cortino Crognaleto Fano Adriano Giulianova Isola del Gran Sasso d'italia Martinsicuro Montefino Montorio al Vomano Morro d'oro Mosciano Sant'Angelo Nereto Notaresco Penna Sant'Andrea Pietracamela Pineto Rocca Santa Maria Roseto degli Abruzzi Sant'Egidio alla Vibrata Sant'Omero Silvi Teramo Torano Nuovo Torricella Sicura Tortoreto Tossicia Valle Castellana Totale

22 Tabella 18 N. abitazioni occupate e non per Anno Censimento (Elaborazione su dati ISTAT) Comune Var Alba Adriatica ,48% Giulianova ,71% Pineto ,82% Roseto degli Abruzzi ,70% Silvi ,52% Tortoreto ,46% Martinsicuro ,79% Totale ,98% Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro Grafico 9- N. abitazioni occupate e non per Anno Censimento 21

23 Tabella 19- Grado di Urbanizzazione (Fonte ISTAT 2001) Il grado di urbanizzazione si basa sulla densità di popolazione e sulla contiguità fra aree e classifica il territorio in tre tipologie di area. Un area è costituita da un gruppo di aree locali contigue. 1 = basso; 2 = intermedio; 3 = elevato Grado di Comune urbanizzazione Alba Adriatica 3 Giulianova 2 Pineto 2 Roseto degli Abruzzi 2 Silvi 2 Tortoreto 2 Martinsicuro 3 Grafico 10 Abitazioni totali Provincia di Teramo Censimento 2001 ISTAT 22

24 Lo Sport Lo sport che contraddistingue la città di Roseto in ambito nazionale e non, è sicuramente il "basket". Roseto ha avuto una squadra che ha militato nell'ambito cestistico dal 1946 sino alla stagione estiva del Questa squadra a partire dal 1997 circa ha fatto un grande passo in avanti, conquistando la promozione in B1, poi in A2 e in seguito in massima serie. Qui negli anni successivi al 2000, il Roseto ha partecipato anche alla gloriosa "Uleb Cup". La struttura in cui si disputano le partite di basket si trova nella parte sud di Roseto ed è stata intitolata qualche anno fa al grande cestista rosetano, ora scomparso, Remo Maggetti. Il palasport ha una capienza di spettatori ed è uno dei più grandi d'abruzzo. Con riferimento sempre allo Sport si rimanda al Le iniziative locali di sviluppo in Abruzzo, parte finale del presente documento. Sanità e Servizi sociali I Servizi sanitari e socio-sanitari si rilevano insufficienti per coprire tutte le esigenze del territorio. I cittadini si rivolgono prevalentemente agli Ospedali di Giulianova e di Atri. Tabella 20 - Risorse e domanda sanitaria (ISTAT 2003) Comune Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro Numero di Istituti complessivo 1 Ambulanze di soccorso attrezzate per il trasporto di infermi e infortunati e per il servizio di pronto soccorso, dotate di 1 specifiche attrezzature di assistenza Pronto soccorso 1 Totale ricorso al Pronto Soccorso Medici 90 Infermieri 226 Altro personale

25 Totale personale 466 Posti letto ordinari 208 Degenze ordinarie 8886 Giorni di degenze ordinarie Posti letto in day hospital 28 Giorni in day hospital Istruzione I Servizi dell istruzione e della formazione, sono presenti in modo molto articolato e diversificato. La dotazione di asili nido è in crescita nel Comune di Roseto. Anche le scuole dell infanzia segnalano un buon numero di plessi dislocati anche nelle frazioni, come anche le scuole primarie. Nell ambito sono presenti anche sette Istituti scolastici superiori che erogano un offerta formativa molto variegata. Tabella 21 - Istruzione, dati Comunali (Fonte ISTAT 1999) Comune Unità scolastiche delle scuole secondarie superiori (statali e non Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi statali) 4 3 Alunni iscritti nelle scuole secondarie superiori (statali e non statali) Classi delle scuole secondarie superiori (statali e non statali) Aule ordinarie nelle scuole secondarie superiori (statali e non statali) Tortoreto Martinsicuro 24

26 Tabella 22 Istruzione, dati Comunali (Fonte ISTAT, Censimento 2001) Comune Analfabeti Alfabeti privi di titolo di studio Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro Prov. Teramo

27 Gli Indicatori ambientali e la Relazione sullo stato della pianificazione ambientale dei Comuni Gli argomenti e i dati riportati in questo paragrafo sono tratti dal Progetto LIFE Ambiente ETICA e, insieme allo studio on field, costituiscono un utile strumento di valutazione per i decisori politico/amministrativo. La Relazione sullo stato della pianificazione ambientale dei Comuni costituisce una sintesi dei dati ad oggi raccolti utilizzando fonti dirette e indirette, secondo uno schema logico che ricalca lo standard europeo utilizzato per processi di contabilizzazione e comunicazione ambientale. Questo studio facilita l analisi dei collegamenti e le reciproche influenze tra i settori economico, turistico ed ambientale. Lo schema concettuale DPSR (Driving forces Pressure State Response), è una rielaborazione dello schema PSR (Pressure State Response) proposto e adottato dall OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development). L ipotesi iniziale è che lo sviluppo sociale ed economico esercita una pressione sull ambiente che, conseguentemente, cambia, per garantire il proprio stato di salute, la disponibilità di risorse o la biodiversità. Questa alterazione dell equilibrio naturale induce un impatto sulla salute umana, sugli ecosistemi e sui materiali, che può richiedere una risposta da parte delle autorità pubbliche, la quale, a sua volta, esercita una retroazione sui determinanti o direttamente sugli stati o sugli impatti, attraverso una azione di reciproco adattamento. Se questa risposta politica/amministrativa manca la Natura torna comunque verso una situazione di equilibrio (solitamente di livello più basso) seguendo feedback non governati dal decisore politico/amministrativo. A partire da questo schema, l EEA ha individuato una serie di indicatori descrittivi. Si riporta lo schema logico seguito dall Agenzia Europea dell Ambiente EEA Tabella 23 - Simboli di giudizio per indicatori ambientali Disponibilità dati * Insufficiente ** Sufficiente per una valutazione poco approfondita *** Adeguata Valutazione dell indicatore di stock/di trend/di piano A Alto/In calo/assente AA Medio/Stabile/In elaborazione AAA Basso/In crescita/presente NV Di impossibile valutazione L indagine del Progetto Life Ambiente ETICA, che interessa i Comuni della costa teramana (Alba A., Giulianova, Martinsicuro, Pineto, Roseto degli A., Silvi, Tortoreto) presenta i risultati suddivisi secondo 5 macrocomponenti ambientali all interno delle quali si sono distinte le variabili, e i parametri scelti per rappresentarle, secondo lo schema Determinanti, Pressioni, Stato e Risposte. In questa sede si riportano i principali indici e determinanti per macrocomponente. 26

28 1. Macrocomponente ARIA Inquinamento atmosferico Determinanti: 1.1. Popolazione/Turisti 1.2. Industria 1.3. Commercio e Servizi 1.4. Traffico Tabella 24 - Popolazione/Turisti Giudizio Indicatore Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock Val. trend I01 Densità popolativa: abitanti/superficie comunale Alba A *** A AAA Giulianova *** AA AAA Martinsicuro *** A AAA Pineto *** AAA AAA Roseto degli A. *** AAA AAA Silvi *** AA AAA Tortoreto *** AAA AAA Tabella 25 - I01 Densità (ab/km) Alba A Giulianova Martinsicuro Pineto Roseto degli A Silvi Tortoreto Teramo Prov. Teramo Prov. Pescara Prov. Chieti Prov. L Aquila Reg. Abruzzo Fonte: Progetto LIFE Ambiente ETICA LIFE04 NV/IT/

29 Tabella 26 I02 e I03 Relazione sullo stato della pianificazione ambientale dei Comuni Giudizio I02 I03 Densità turistica: turisti/abitanti Densità turistica: turisti/capacità ricettiva Alba A *** AA AAA Giulianova *** AAA AAA Martinsicuro *** AAA AAA Pineto *** AAA A Roseto degli A. *** AAA A Silvi ** AAA NV Tortoreto *** A AAA Alba A *** AA A Giulianova *** AAA AAA Martinsicuro ** AAA NV Pineto ** AAA A Roseto degli A. *** AAA A Silvi ** AAA NV Tortoreto *** AA AAA Tabella 27 - I02 e I03 Relazione sullo stato della pianificazione ambientale dei Comuni I03 Presenza/Capacità I02 Presenze/popolazione Alba A Giulianova Martinsicuro Pineto Roseto degli A Silvi Tortoreto Prov. Teramo Prov. Pescara Prov. Chieti Prov. L Aquila Reg. Abruzzo Fonte: Progetto LIFE Ambiente ETICA LIFE04 NV/IT/

30 Tabella 28 Industria Giudizio Indicatore Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock Val. trend I04 I05 % attività manifatturiere in termini di unità locali attive % attività manifatturiere in termini di addetti Alba A *** AA A Giulianova *** AAA A Martinsicuro *** AA A Pineto *** AAA AA Roseto degli A. *** AAA AA Silvi *** AAA A Tortoreto *** AA A Alba A *** AAA A Giulianova *** AAA A Martinsicuro *** A AA Pineto *** AAA A Roseto degli A. *** AAA AA Silvi ** AAA AAA Tortoreto *** A A Tabella 29 - Commercio e Servizi Giudizio Indicatore Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock Val. trend I06 I07 % terziario in termini di unità locali attive % terziario in termini di addetti Alba A *** A AAA Giulianova *** A AAA Martinsicuro *** A AAA Pineto *** AA AAA Roseto degli A. *** AA AAA Silvi *** A AAA Tortoreto *** A AAA Alba A *** AA AAA Giulianova *** AA AAA Martinsicuro *** AAA AAA Pineto *** AAA AAA Roseto degli A. *** AAA AAA Silvi *** AA A Tortoreto *** AAA AAA 29

31 Tabella 30 Mezzi circolanti (Fonte ISTAT 2004) Comune Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro Autobus Autocarri Autoveicoli speciali Autovetture Motocarri e quadricicli trasporto merci Motocicli Motoveicoli e quadricicli speciali/specifici Rimorchi e semirimorchi speciali/specifici Rimorchi e semirimorchi trasporto merci Trattori stradali o motrici Altri veicoli Totale veicoli circolanti

32 Tabella 31 - Indici attività economiche (Fonte CCIAA) 31

33 32

34 Fonte: elaborazione dati Camera di Commercio (Progetto LIFE Ambiente ETICA) 33

35 34

36 Grafico 11 - N. Supermercati per Provincia - Fonte ISTAT 2003 Tabella 32 - La grande distribuzione organizzata in Abruzzo: GRANDI MAGAZZINI, SUPERMERCATI, MAGAZZINI SPECIALIZZATI, IPERMERCATI Provincia N. Strutture Superficie Supeerf. GDO N. esercizi Addetti x10000ab Vendita x1000ab x10000ab L Aquila ,1 2,95 n.r. Teramo ,6 1,69 9,76 Pescara ,6 2,21 20,04 Chieti ,6 2,89 24,66 Abruzzo ,7 2,70 11,40 35

37 Tabella 33 - La grande distribuzione organizzata in Abruzzo: IPERMERCATI Provincia N. Strutture Superficie Supeerf. GDO N. esercizi Addetti x10000ab Vendita x1000ab x10000ab L Aquila ,0 0,07 n.r. Teramo ,1 0,07 3,7 Pescara ,0 0,13 16,9 Chieti ,7 0,15 16,4 Abruzzo ,4 0,11 7,4 Tabella 34 Traffico Giudizio Indicatore Descrizione Provincia Disponibilità dati Val. stock Val. trend I08 I09 Densità traffico: auto/kmq % terziario in termini di addetti Teramo *** A AAA Teramo *** AA A Tabella 35 Indici di Traffico Anno 2000 Densità (auto/kmq) (Ton/ab) Teramo Abruzzo Fonte: Agenda 21 Provincia Teramo (Progetto LIFE Ambiente) 36

38 Figura 1- Rete Autostradale 37

39 Figura 2 - Rete dei Trasporti della Provincia di Teramo 38

40 Grafico 12 - Lunghezza autostrade per Provincia ISTAT

41 Grafico 13 - N. veicoli circolanti per Provincia - ISTAT

42 Grafico 14 - Lungehzza ferrovia per Provincia - ISTAT

43 2. Macrocomponente ACQUA Determinanti: 2.1 Attività umana Tabella 36 - Acqua Giudizio Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock Val. trend I15 I16 Qualità acqua marina coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi e salmonella Qualità acqua marina Ph, colorazione, trasparenza, oli minerali, tensioattivi, fenoli e ossigeno disciolto Alba A *** AAA AA Giulianova *** AAA AA Martinsicuro *** AAA AA Pineto *** AAA AA Roseto degli A. *** AAA AA Silvi *** A A Tortoreto *** AAA AA Alba A *** AAA AA Giulianova *** AAA AA Martinsicuro *** AAA AA Pineto *** AAA AA Roseto degli A. *** AAA AA Silvi *** AAA AA Tortoreto *** AAA AA Figura 3 - Fiumi costa teramana 42

44 3. Macrocomponente RUMORE Determinanti: 3.1 Le fonti di rumore che determinano il maggior impatto sono il traffico veicolare, ferroviario, industrie ed officine, impianti e servizi delle abitazioni, locali pubblici, macchine e attrezzature agricole e macchine movimento terra. Tabella 37 - Indicatore traffico ferroviario LINEA km Treni passeggeri Treni merci Percorrenza (kmxtreno) Giulianova Teramo Linea adriatica (di cui 22 notturni) Provincia Macrocomponente RIFIUTI Determinanti: 4.1 Popolazione, flussi turistici, industria. Tabella 38 - Popolazione, flussi turistici, industria Giudizio Indicatore Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock I18 Produzione RSU Alba A ** AA Periodo Giulianova ** AA Estivo Martinsicuro ** AA Pineto ** AA Roseto degli A. ** AA Silvi ** AA Tortoreto ** AA Tabella 39 - Impatto periodo estivo Impatto periodo estivo Abitanti Media prod.ne estiva % Variazione estiva Alba A % Giulianova % Martinsicuro % Pineto % Roseto degli A % Silvi % Tortoreto % Fonte: Osservatorio Rifiuti Provincia Teramo (Progetto LIFE Ambiente) 43

45 Tabella 40 - Siti di discarica Sito di discarica Comuni conferenti Atri (s. Lucia) Pineto, Silvi Notaresco Alba A., Giulianova, Martinsicuto, Roseto degli A. Tortoreto Tortoreto Tabella 41 Indicatori Rifiuti Indicatore Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock Val. trend I19 I20 Inquinamento da RSU pro-capite annua % di raccolta differenziata Alba A *** A A Giulianova *** A A Martinsicuro *** A A Pineto *** A A Roseto degli A. *** A A Silvi *** A A Tortoreto *** A A Alba A *** AAA AAA Giulianova *** AA AAA Martinsicuro *** AAA AAA Pineto *** A AAA Roseto degli A. *** AAA AAA Silvi *** A AAA Tortoreto *** AAA AAA 44

46 Tabella 42 Indici di produzione RSU e raccolta differenziata Fonte: Osservatorio Rifiuti Provincia Teramo (Progetto LIFE Ambiente) 45

47 Tabella 43 - La produzione di rifiuti speciali per categoria CER: Provincia di Teramo 46

48 Tabella 44 - La produzione primaria di rifiuti speciali per categoria CER: Provincia di Teramo Tabella 45 - Le attività di recupero e smaltimento di rifiuti speciali Provincia di Teramo Tipologia di recupero Rif. spec. Rif. peric. Rif. Totale tonn tonn tonn 1 R1 - utilizzazione come combustibile o come altro mezzo per produrre energia 1.207, ,3 2 R2 - rigenerazione/recupero di solventi 0,0 3 R3 - riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solvente (compreso il com ,2 5, ,5 4 R4 - riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici ,0 242, ,7 5 R5 - riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche ,5 4, ,8 6 R6 - rigenerazione degli acidi o delle basi 1,17 1,2 7 R7 - recupero dei prodotti che servono a captare inquinanti 0,1 0,1 8 R8 - recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori 0,0 9 R9 - rigenerazione o altri reimpieghi degli oli 295,0 2, ,7 10 R10 - spandimento sul suolo a beneficio dell'agricoltura e dell'ecologia compreso il composta , ,4 11 R11 - utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R 1 a R 10 0,0 12 R12 -scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da R 1 a R , ,0 TOTALE ,5 256, ,6 Tipologia di smaltimento Rif. spec. Rif. peric. Rif. Totale tonn tonn tonn 1 D1 - deposito sul o nel suolo (ad esempio discarica) 3.705, ,2 2 D2- trattamento in ambiente terrestre 666,5 666,5 3 D8 - trattamento biologico 6.793, ,1 4 D9 - trattamento chimico/fisico 315,9 315,9 5 D10 - Incenerimento a terra 0,0 6 D13 - raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 0,6 0,6 7 D14 - Ricondizionamento preliminare 0,0 TOTALE , ,4 47

49 t/a t/a t/a Produzione tot: t/a Recupero/Smaltimento: t/a t/a t/a t/a t/a t/a Grafico 15 - L analisi dei flussi di importazione ed esportazione dei rifiuti speciali Provincia Teramo 5. Macrocomponente VERDE Determinanti: 5.1 Popolazione, turisti, costruito che causa intrusione visiva, mancanza di investimenti in verde attrezzato, piste ciclabili, parchi protetti, pulizia e manutenzione, mancata definizione di spazi pedonali, ecc. Tabella 46 - Verde Giudizio Indicatore Descrizione Comune Disponibilità dati Val. stock I22 - Densità abitativa: Alba A ** A - abitazioni/kmq Giulianova ** AA Martinsicuro ** A Pineto ** AA Roseto degli A. ** AA Silvi ** A Tortoreto ** AA 48

50 Tabella 47 - Impatto periodo estivo Impatto periodo estivo Abitazioni Sup (kmq) Densità abitativa Alba A Giulianova Martinsicuro Pineto Roseto degli A Silvi Tortoreto Fonte: elaborazione su dati ISTAT 2003 (Progetto LIFE Ambiente) Di seguito si riporta un elenco minimo non esaustivo dei piani e programmi regionali, provinciali e comunali di cui tener conto nella definizione degli obiettivi strategici generali di sostenibilità Tabella 48 - piani e programmi regionali, provinciali e comunali Fonte: Regione Abruzzo 49

51 Tabella 49 Autorità con Competenza Ambientale 50

52 ASPETTI ECONOMICI E DEL SISTEMA PRODUTTIVO Il sistema delle imprese e l occupazione Le stime dei conti economici regionali proposte dall Istituto Tagliacarne, mostrano un dato di crescita dell economia italiana per il 2006 dell 1,9% in termini di PIL e dell 1,7% in termini di valore aggiunto. Con riferimento al PIL, alla crescita dell 1,9 % ha contribuito in maggior misura il Centro Nord con il +2,0 % mentre il Mezzogiorno ha raggiunto una crescita più contenuta pari all 1,4%. Con riferimento alle singole regioni il primato viene pressoché condiviso nell ordine dal Friuli, dall Emilia Romagna e dal Veneto, mentre altrettanto eccezionali sono i risultati della Lombardia e del Lazio (+2,1 % e +2,2 % rispettivamente). Per il 2006 la crescita dell economia italiana è la conseguenza di una partecipazione, sebbene differenziata, di tutte le regioni fermo restando che l economia del Mezzogiorno, seppure prosegua il proprio cammino verso un progressivo miglioramento, continua ad accusare l ampliamento del divario con il resto del paese, visti anche il basso livello di innovatività del sistema delle imprese ed un ricambio strutturale tra le piccole e le grandi imprese tuttora condizionato da limitati livelli di produttività (come il valore aggiunto per addetto). Nel caso specifico, la Regione Abruzzo ha conseguito una crescita complessiva in termini sia di PIL che di valore aggiunto, minore di quella media italiana come conseguenza sicuramente di un più contenuto sviluppo sia sul fronte della domanda interna che sul fronte degli investimenti e delle esportazioni. Solo la domanda delle famiglie si attesta su valori significativamente migliori di quelli medi nazionali. Più esplicativa è l evoluzione del regime produttivo sul fronte delle varie attività economiche dove allo sfavorevole risultato dell agricoltura si affianca una netta flessione della fase espansiva che aveva attraversato il settore delle costruzioni (da +9,2% dell anno precedente la crescita è stata appena del +0,8%). Meglio sono andati i servizi che rappresentano il principale motore dell economia abruzzese, anche per il notevole rilievo che assumono nel contesto complessivo dell economia regionale. Sottotono sono anche i risultati relativi all andamento dei tassi di attività e di disoccupazione, contrassegnati per il 2006 da rallentamenti e da più contenute fasi di crescita rispetto a quanto è avvenuto in altre regioni italiane e specificamente del Mezzogiorno, che tuttavia resta, rispetto all Abruzzo, sempre in posizione di svantaggio. Il tasso di crescita, secondo Unioncamere, segna nel 2007 un incremento di 0,41% (quello nazionale è pari a 0,75%). Significativi l aumento delle imprese artigiane (1,28%, quasi il doppio di quello nazionale) e lo sviluppo della cosiddetta net economy. La Provincia di Teramo si pone al 2 posto, tra le province della regione, dopo la Provincia di Chieti, per numero di imprese presenti e attive. Tra i settori caratterizzanti spiccano l agricoltura, il commercio e l artigianato che dal punto di vista occupazionale hanno condotto al progressivo affermarsi in Abruzzo di una struttura a rete dei luoghi d offerta dei servizi alle famiglie e alle imprese, soprattutto nei comuni situati lungo le vie di comunicazione. L apparato produttivo rosetano è caratterizzato, per il manifatturiero, da specializzazioni nell ambito dei comparti alimentare, tessileabbigliamento e fabbricazione di macchine elettriche elettroniche ed ottiche che rappresentano il 67% degli addetti della manifattura locale, per il terziario nell ambito del settore commerciale, alberghieroristorativo che rappresentano circa il 45% degli addetti del terziario (censimento dell industria e dei servizi 2001). I dati Asia (archivio imprese industria e servizi- Istat 2005) confermano il ruolo rilevante dei settori 51

53 citati nell ambito dell economia locale, rilevando in modo particolare la crescita degli addetti del terziario considerato che rappresentano il 58% del totale degli addetti del terziario. Gli addetti complessivi che operano nel comune di Roseto rappresentano l 1,8 % degli addetti regionali 3. 3 SLL: Alba A., Cellino Attanasio, Corropoli, Giulianova, Morro d Oro, Mosciano S.Angelo, Nereto, Notaresco, Roseto degli Abruzzi, Sant Omero, Torano Nuovo, Tortoreto. Popolazione al censimento. 1981: : : Superficie: 343,95. Addetti U.L. 1991: : : Fonte ISTAT 52

54 Tabella 50 - Imprese per settori L Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Mezzogiorno Italia Tot Imprese di cui artigiane Impr.Artig/tot Imprese 25,21% 25,45% 23,92% 19,36% 23,05% 19,32% 24,35% Agricoltura 21,10% ,80% ,90% ,20% ,71% ,50% ,00% Industria 11,40% ,20% ,90% ,60% ,60% ,50% ,20% Costruzioni 15,60% ,40% ,70% ,70% ,45% ,80% ,00% Commercio 26,10% ,90% ,60% ,00% ,58% ,60% ,60% Alberghi 6,60% ,10% ,20% ,50% ,68% ,70% ,60% Trasporti 2,50% 730 2,40% 820 3,50% ,10% 985 2,57% ,00% ,50% Credito e Assicurazioni 1,70% 497 1,30% 444 1,80% 585 1,30% 610 1,50% ,30% ,90% Servizi alle imprese 6,00% ,10% ,00% ,80% ,29% ,60% ,10% Altre attività 9,00% ,80% ,40% ,80% ,62% ,00% ,10% Tot 100,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% Fonte: elaborazione su dati Infocamere - Anno

55 Tabella 51 - Sedi Impresa Artigiana Attive - Anno Provincia TE Il sistema produttivo rosetano, e con esso l intero sistema regionale, nonostante gli indubbi progressi compiuti negli ultimi anni, continua a presentare caratteri di estrema fragilità a causa della debole diffusione della cultura d impresa, ancora lontana dalla realtà più sviluppata ed economicamente più matura del centro-nord e dell Europa. Tale fragilità si innesta su di un tessuto imprenditoriale composto per grandissima parte di piccole e microimprese, che costituiscono, di fatto, l imprenditoria locale. Il sistema produttivo abruzzese, infatti, sviluppatosi a macchia di leopardo sul territorio determinando zone di maggiore vivacità imprenditoriale (zona costiera) contrapposte a zone di mancato sviluppo e arretratezza (zone interne), è caratterizzato da debolezze strutturali tra loro interconnesse quali: 54

56 - la mancanza di una strategia di sviluppo industriale, come dimostra la forte dipendenza dalle lavorazioni su commessa; - la sottocapitalizzazione e la difficoltà di accesso al credito, caratterizzata dalla difficoltà culturale ad attivare strumenti di finanza innovativi; - la scarsa qualificazione di processo/filiera; - la difficoltà ad introdurre innovazione tecnologica; - il disequilibrio territoriale accentuato dalla zonizzazione approvata dall UE (Interventi Fondi Strutturali ), che ha riconosciuto alle zone interne solo l Obiettivo 2 (corrispondente in massima parte con la provincia di L Aquila) dei Fondi Strutturali, misura che in termini di aiuti prevede importi nettamente inferiori (per quanto concerne lo sviluppo imprenditoriale) rispetto all Obiettivo 1 ed alle misure previste per le zone ricadenti nell art c; - la bassa valorizzazione delle risorse ambientali per fini turistici. A fronte dei fattori critici, generati dalla modesta cultura imprenditoriale e dalla carenza di metodologie di sistema in grado di creare competizione di settore o di area, l Abruzzo presenta potenziali punti di forza su cui intervenire in termini di valorizzazione: - un sistema regionale configurabile come regione-città per conformazione, distanze e bassa densità abitativa, che rende facile la gestione e la messa in rete; - un sistema imprenditoriale formato da piccole imprese, con ampi margini di crescita ed elevata capacità di adattamento alle avverse situazioni ambientali e congiunturali, dimostrando una più alta vivacità imprenditoriale rispetto ai poli con grandi insediamenti esogeni; - posizione geografica strategica sia per l industria che per il turismo; - rilevante patrimonio storico, naturale ed ambientale, da valorizzare per lo sviluppo del sistema industriale ecosostenibile (es: aree ecologicamente attrezzate), e per lo sviluppo turistico specialistico-diffuso. 55

57 Tabella 52 - SEDI di IMPRESA, anno 2007 (Fonte CCIAA) Settore ATECO A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca,piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attivita' manifatturiere E Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua F Costruzioni G Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa Comune Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni TE001 - ALBA ADRIATICA TE002 - ANCARANO TE003 - ARSITA TE004 - ATRI TE005 - BASCIANO TE006 - BELLANTE TE007 - BISENTI TE008 - CAMPLI TE009 - CANZANO TE010 - CASTEL CASTAGNA TE011 - CASTELLALTO TE012 - CASTELLI TE013 - CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO TE014 - CASTILENTI TE015 - CELLINO ATTANASIO TE016 - CERMIGNANO TE017 - CIVITELLA DEL TRONTO TE018 - COLLEDARA TE019 - COLONNELLA TE020 - CONTROGUERRA

58 TE021 - CORROPOLI TE022 - CORTINO TE023 - CROGNALETO TE024 - FANO ADRIANO TE025 - GIULIANOVA TE026 - ISOLA DEL GRAN SASSO D'ITALIA TE027 - MONTEFINO TE028 - MONTORIO AL VOMANO TE029 - MORRO D'ORO TE030 - MOSCIANO SANT'ANGELO TE031 - NERETO TE032 - NOTARESCO TE033 - PENNA SANT'ANDREA TE034 - PIETRACAMELA TE035 - PINETO TE036 - ROCCA SANTA MARIA TE037 - ROSETO DEGLI ABRUZZI TE038 - SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA TE039 - SANT'OMERO TE040 - SILVI TE041 - TERAMO TE042 - TORANO NUOVO TE043 - TORRICELLA SICURA TE044 - TORTORETO TE045 - TOSSICIA TE046 - VALLE CASTELLANA TE047 - MARTINSICURO TOTALE

59 Tabella 53 (Segue) SEDI di IMPRESA, anno 2007 (Fonte CCIAA) Settore ATECO H Alberghi e ristoranti I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. J Intermediaz.monetaria e finanziaria K Attiv.immob.,noleggio,informa t.,ricerca M Istruzione N Sanita' e altri servizi sociali O Altri servizi pubblici,sociali e personali X Imprese non classificate Comune Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni TE001 - ALBA ADRIATICA TE002 - ANCARANO TE003 - ARSITA TE004 - ATRI TE005 - BASCIANO TE006 - BELLANTE TE007 - BISENTI TE008 - CAMPLI TE009 - CANZANO TE010 - CASTEL CASTAGNA TE011 - CASTELLALTO TE012 - CASTELLI TE013 - CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO TE014 - CASTILENTI TE015 - CELLINO ATTANASIO TE016 - CERMIGNANO TE017 - CIVITELLA DEL TRONTO TE018 - COLLEDARA TE019 - COLONNELLA TE020 - CONTROGUERRA TE021 - CORROPOLI

60 TE022 - CORTINO TE023 - CROGNALETO TE024 - FANO ADRIANO TE025 - GIULIANOVA TE026 - ISOLA DEL GRAN SASSO D'ITALIA TE027 - MONTEFINO TE028 - MONTORIO AL VOMANO TE029 - MORRO D'ORO TE030 - MOSCIANO SANT'ANGELO TE031 - NERETO TE032 - NOTARESCO TE033 - PENNA SANT'ANDREA TE034 - PIETRACAMELA TE035 - PINETO TE036 - ROCCA SANTA MARIA TE037 - ROSETO DEGLI ABRUZZI TE038 - SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA TE039 - SANT'OMERO TE040 - SILVI TE041 - TERAMO TE042 - TORANO NUOVO TE043 - TORRICELLA SICURA TE044 - TORTORETO TE045 - TOSSICIA TE046 - VALLE CASTELLANA TE047 - MARTINSICURO TOTALE

61 Tabella 54 - (Segue) SEDI di IMPRESA, anno 2007 (Fonte CCIAA) Settore ATECO TOTALE Comune Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni TE001 - ALBA ADRIATICA TE002 - ANCARANO TE003 - ARSITA TE004 - ATRI TE005 - BASCIANO TE006 - BELLANTE TE007 - BISENTI TE008 - CAMPLI TE009 - CANZANO TE010 - CASTEL CASTAGNA TE011 - CASTELLALTO TE012 - CASTELLI TE013 - CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO TE014 - CASTILENTI TE015 - CELLINO ATTANASIO TE016 - CERMIGNANO TE017 - CIVITELLA DEL TRONTO TE018 - COLLEDARA TE019 - COLONNELLA TE020 - CONTROGUERRA TE021 - CORROPOLI TE022 - CORTINO TE023 - CROGNALETO TE024 - FANO ADRIANO TE025 - GIULIANOVA TE026 - ISOLA DEL GRAN SASSO D'ITALIA TE027 - MONTEFINO TE028 - MONTORIO AL VOMANO TE029 - MORRO D'ORO TE030 - MOSCIANO SANT'ANGELO TE031 - NERETO TE032 - NOTARESCO TE033 - PENNA SANT'ANDREA TE034 - PIETRACAMELA TE035 - PINETO TE036 - ROCCA SANTA MARIA TE037 - ROSETO DEGLI ABRUZZI TE038 - SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA TE039 - SANT'OMERO

62 TE040 - SILVI TE041 - TERAMO TE042 - TORANO NUOVO TE043 - TORRICELLA SICURA TE044 - TORTORETO TE045 - TOSSICIA TE046 - VALLE CASTELLANA TE047 - MARTINSICURO TOTALE Tabella 55 Var% Sedi di Impresa nel Comune di Roseto degli A. (TE) (Fonte CCIAA) Settore ATECO Modalità Var % Registrate ,25% A Agricoltura, caccia e silvicoltura Attive ,03% Iscrizioni ,77% Cessazioni ,22% Registrate ,34% B Pesca,piscicoltura e servizi connessi Attive ,79% Iscrizioni Cessazioni ,00% Registrate 2 2 0,00% C Estrazione di minerali Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate ,94% D Attivita' manifatturiere Attive ,12% Iscrizioni ,75% Cessazioni ,37% Registrate E Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Attive Iscrizioni Cessazioni Registrate ,34% F Costruzioni Attive ,59% Iscrizioni ,30% Cessazioni ,48% Registrate ,20% G Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa Attive ,28% Iscrizioni ,50% Cessazioni ,27% 61

63 Registrate ,03% H Alberghi e ristoranti Attive ,09% Iscrizioni ,00% Cessazioni ,00% Registrate ,13% I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Attive ,00% Iscrizioni Cessazioni ,50% Registrate ,44% J Intermediaz.monetaria e finanziaria Attive ,76% Iscrizioni ,00% Cessazioni ,00% Registrate ,00% K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca Attive ,65% Iscrizioni ,76% Cessazioni ,25% Registrate ,00% M Istruzione Attive ,00% Iscrizioni Cessazioni 1 1 0,00% Registrate 8 8 0,00% N Sanita' e altri servizi sociali Attive 8 8 0,00% Iscrizioni Cessazioni Registrate ,17% O Altri servizi pubblici,sociali e personali Attive ,15% Iscrizioni ,00% Cessazioni ,33% Registrate ,71% X Imprese non classificate Attive ,67% Iscrizioni ,79% Cessazioni ,00% TOTALE Registrate ,61% Attive ,17% Iscrizioni ,60% Cessazioni ,33% 62

64 Tabella 56 - Unità locali nei Censimenti (Fonte ISTAT) UL_71 UL_81 UL_91 UL_01 Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Tabella 57 Addetti Unità Locali nei Censimenti (Fonte ISTAT) ADD_UL_71 ADD_UL_81 ADD_UL_91 ADD_UL_01 Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro

65 Tabella 58 - Occupati in complesso e tasso di occupazione anni per sesso, regione e provincia. Anno 2006 (dati in migliaia ed in percentuale). Occupati Tasso di occupazione anni REGIONI E PROVINCE Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Femmine Maschi e femmine ABRUZZO ,4 44,7 57,6 L'Aquila ,3 48,3 57,4 Teramo , ,3 Pescara ,3 39,8 54,4 Chieti ,9 58,9 ITALIA ,5 46,3 58,4 Fonte: indagine ISTAT sulle forze lavoro Tabella 59 - Persone in cerca di occupazione e tasso di disoccupazione per sesso, regione e provincia. Anno 2006 (dati in migliaia e percentuale) Persone in cerca di occupazione Tasso di disoccupazione Maschi e Maschi e REGIONI E PROVINCE Maschi Femmine femmine Maschi Femmine femmine ABRUZZO ,6 9,5 6,5 L'Aquila ,1 6,7 5,8 Teramo ,2 6,5 Pescara ,5 12,4 8,1 Chieti ,9 5,9 ITALIA ,4 8,8 6,8 Fonte: indagine ISTAT sulle forze lavoro Tabella 60 - Forze di lavoro in complesso e tasso di attività ani per sesso, regione e provincia. Anno 2006 (dati in migliaia e percentuale) Regioni e Province Forze di lavoro Maschi e Maschi Femmine femmine Tasso di attività anni Maschi e Maschi Femmine femmine Abruzzo ,9 49,4 61,7 L'Aquila ,8 61 Teramo ,5 51,2 63,4 Pescara ,4 45,5 59,3 Chieti ,4 62,7 ITALIA ,6 50,8 62,7 Fonte: indagine ISTAT sulle forze lavoro 64

66 Il Sistema Agricolo Il settore primario è ancora numericamente consistente, anche se caratterizzato da una scarsa imprenditorialità agricola. I dati riguardanti l occupazione denotano come negli ultimi anni in Abruzzo, il livello di occupati in agricoltura si allinei alla tendenza nazionale, attestandosi su basse performance. Dai risultati del Censimento dell agricoltura del 2000 il numero di aziende agricole, zootecniche e forestali, in Abruzzo, è risultato pari a , dato che confrontato con l analogo rilevato nel Censimento 1990, evidenzia una contrazione del numero di aziende pari al 22,43%. La Superficie Agricola Totale è risultata di ettari e la Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) di ettari, caratterizzate da una riduzione, tra i due Censimenti, rispettivamente del 17,97% e del 17,71%. La dimensione media per azienda relativa alla Superficie Agricola Totale è di 7,97 ettari e quella relativa alla S.A.U. di 5,18, entrambe aumentate, rispetto al 1990, dove risultavano rispettivamente di 7,53 e di 4,88 ettari. La riduzione intercensuaria del numero delle aziende riguarda soprattutto quelle con meno di 20 ettari di superficie agraria utilizzata, essendo le aziende di più grandi dimensioni aumentate del 4% rispetto al 1990; la riduzione è stata meno consistente per le aziende con meno di 3 ettari per le quali si è registrata una diminuzione del 21,52%, valore inferiore al dato regionale, mentre è stata del 26,15% per le aziende con più di 3 ettari e meno di 20. Esaminando l analogo dato per i comuni di montagna e per i comuni non di montagna si mette in evidenza che per i primi, le riduzioni relative al numero di aziende e alle superfici agricole, sono più marcate (-34% di aziende e 20% di S.A.U.), rispetto ai comuni non di montagna (-8% di aziende e 13% di S.A.U.), ma la dinamica di queste variazioni tra i due comparti territoriali è tale che la dimensione media S.A.U. per i comuni di montagna aumenta dal 6,18 ettari nel 1990 a 7,51 nel 2000, mentre per gli altri comuni diminuisce, anche se leggermente, da 3,31 a 3,15. Dato che mostra come nelle zone di montagna, la riduzione del numero delle aziende è più forte della riduzione del terreno coltivato, determinando così l aumento della dimensione media. Tale tendenza è ancora più evidente se si prendono in considerazione i comuni che appartengono ai Parchi; infatti per questi si registra una consistente diminuzione del numero di aziende pari al 46%, una riduzione della S.A.U. del 20%, e una dimensione media S.A.U. che passa da 7,17 a 10,57. In queste zone si assiste ad una riduzione di quasi il 50% delle aziende e alla relativa crescita delle dimensioni medie, più grandi sia rispetto al passato che alla media regionale. Il quadro che riassume a grandi linee la struttura aziendale del settore agricolo in Abruzzo, mostra la prevalenza di aziende di piccola dimensione, a conduzione diretta, che utilizza esclusivamente manodopera familiare, con terreni di proprietà, scomposti in più corpi. La ridotta dimensione aziendale ed il carattere familiare delle imprese rimarcano le difficoltà relative allo scarso orientamento al mercato e l assenza di internazionalizzazione che individuano ridotta redditività. Il 70,22% delle aziende non ha più di 3 ettari, 2,26% sono le aziende con più di 20 ettari ed a queste appartiene una quota di S.A.U. superiore alla metà del terreno agricolo coltivato (50,5%). La forma di conduzione prevalente in maniera uniforme sul territorio regionale, è quella diretta, praticata dal 96,9% delle aziende; di queste l 86,61% utilizza esclusivamente manodopera familiare. L 86,44% dei terreni utilizzati per le coltivazioni è di proprietà. Il numero medio di corpi per azienda risulta essere 5,95, con differenze territoriali consistenti: 3,65 sulla fascia litoranea e sulle colline interne, 8,58 nelle zone di montagna. Considerando la distribuzione per comuni di tali medie si può notare che in alcuni comuni dell interno, essa supera il valore di 200 corpi. 65

67 Per quanto riguarda l innovazione e nelle produzioni di qualità e nelle attrezzature informatiche il numero di aziende che se ne avvale è esiguo: infatti per l intero Abruzzo esistono 537 aziende (pari allo 0,6% del totale regionale) che praticano coltura biologica, di cui ben 283 sono localizzate nel comune di Raiano; 417, numero che si è più che triplicato rispetto al 1990, sono informatizzate (esse rappresentano lo 0,5%); 145 aziende (0,2% del totale) hanno sito web e 90 ( 0,1%) praticano il commercio elettronico. Altri fattori di difficoltà sono rappresentati dall elevato tasso di invecchiamento imprenditoriale, dalle difficoltà nel ricambio generazionale, dai deboli collegamenti della filiera (agroindustria), dallo scarso orientamento verso le produzioni di nicchia ad alto v.a., dalla riluttanza all associazionismo, dal costo del lavoro e qualità delle risorse umane. Da segnalare che il territorio di Roseto si caratterizza per l assenza di importanti realtà nell ambito degli allevamenti ad eccezione dell Az. Agr. F.lli Barba, con sede legale a Roseto ma con allevamenti di bovina marchigiana e da latte ubicati nel territorio ricadente nel Comune di Atri, e per significative specializzazioni nel settore della pesca. Nel settore dell'export agroalimentare italiano rientrano, a buon merito, una fabbrica di conserve (la Rolli S.p.A) ed una discreta produzione di vini locali, tra cui spicca l'azienda vinicola Scialletti, riconosciuta a livello internazionale. Tabella 61 - Fonte ISTAT Censimento Generale Agricoltura 2000 Comune Aziende con superficie agricola totale (o superficie agricola utilizzata) tra 50 e 100 ettari Aziende con superficie agricola totale (o superficie agricola utilizzata) tra 20 e 50 ettari Aziende con superficie agricola totale (o superficie agricola utilizzata) tra 2 e 5 ettari Aziende con superficie agricola totale (o superficie agricola utilizzata) tra 10 e 20 ettari Aziende con superficie agricola totale (o superficie agricola utilizzata) tra 1 e 2 ettari Aziende senza terreno agrario Aziende con superficie totale (o superficie agricola utilizzata) inferiore a 1 ettaro Aziende con superficie agricola totale (o superficie agricola utilizzata) tra 5 e 10 ettari Aziende con 100 ettari ed oltre di superficie (totale o agricola utilizzata) Aziende nel complesso Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro

68 Tabella 62 - Fonte ISTAT Censimento Generale Agricoltura 2000 Comune Superficie aziendale nel complesso Superficie totale a vite produzione di vini a denominazione di origine controllata (vini DOC) e controllata e garantita (vini Superficie a vite per la Alba Adriatica 15,91 15, ,88 0, Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro 98,61 98,61 46,83 79,74 79,69 20,96 170,02 167,02 87,55 134,67 134,63 67,35 82,54 80,21 39,37 68,41 68,41 56,78 produzione di altri vini 51,7 8 58,7 3 79,4 7 67,2 8 40,8 4 11,6 3 Superficie a vite per la produzione di uva da tavola Superficie a vite per la produzione di viti non innestate Superficie a vite per la produzione di viti madri di portinnesto Superficie a vite con , , , produzione di barbatelle Tabella 63 - Fonte ISTAT Censimento Generale Agricoltura 2000 Totale Aziende Totale Aziende Totale Capi di Aziende capi con capi con capi allevamenti con ovini Comune ovini caprini caprini equini equini avicoli Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro

69 Tabella 64 - Fonte: Censimento generale agricoltura 2000 ISTAT Comune Responsabile giuridico ed economico dell'azienda. Può essere una persona fisica, una società o un Ente pubblico Coniuge del conduttore Altri familiari del conduttore Per parenti del conduttore che lavorano in azienda si intendono i discendenti, gli ascendenti ed altri parenti o affini del conduttore (compresi i casi di parentela derivante da adozione) non facenti parte della famiglia del conduttore stesso, la cui attività lavorativa presso l'azienda durante l'annata agraria non è stata svolta a carattere saltuario o occasionale Persone per categoria di manodopera agricola per Comune (Totale) Lavoratori che ricoprono un ruolo caratterizzato da un grado di professionalità, autonomia e potere decisionale e sono preposti alla direzione dell'azienda agricola, forestale e zootecnica, esplicando le loro funzioni al fine di promuovere, coordinare e gestire la realizzazione degli obbiettivi dell'azienda stessa. Lavoratori che ricoprono un ruolo caratterizzato da un grado di professionalità, autonomia e potere decisionale e sono preposti alla direzione dell'azienda agricola, forestale e zootecnica, esplicando le loro funzioni al fine di promuovere, coordinare e gestire la realizzazione degli obbiettivi dell'azienda stessa. Lavoratori agricoli assunti con rapporti di lavoro senza professione di termine ed ai quali il datore di lavoro garantisce 181 giornate annuali di effettivo lavoro per tutta la durata del rapporto e la cui retribuzione, riferita ad anno, viene corrisposta mensilmente, a norma del contratto nazionale di lavoro per gli operai agricoli con l'integrazione dei contratti provinciali. Operai assunti con un rapporto individuale di lavoro a tempo determinato per l'esecuzione di lavori di breve durata, stagionale o a carattere saltuario oppure assunti per fase lavorativa o per la sostituzione di operai per i quali sussista il diritto alla conservazione del posto. Agli operai a tempo determinato sono assimilati, ai fini del censimento. I compartecipanti, intendendosi per tali lavoratori ai quali vengono affidati, nel corso dell'annata agraria, tutti o soltanto una parte dei lavori che richiede una determinata coltivazione, ricevendo come compenso una quota parte del prodotto Totale generale Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli A Silvi Tortoreto Martinsicuro

70 Abruzzo Mezzogiorno Italia Grafico 16 Occupati in agricoltura Fonte:Economia: Teramana: Relazione Prof. G. Mauro Maggio 2006 Analizzando le tipologie di produzione nella Provincia di Teramo si evidenzia come la flessione occupazionale del comparto rifletta il tendenziale decremento della variabile produzioni per ha : Tabella 65 - SUPERFICI E PRODUZIONI DEI PRINCIPALI CEREALI IN PROVINCIA DI TERAMO Superficie Produzione Produzione Produzione Variazioni % 2005/2004 COLTIVAZIONI ERBACEE per ha Superficie Produzione Produzione ha q q 2005 Totale Totale per ha Cereali ,8 0,7-4,4-5,1 Frumento in complesso ,6 0,8-8,4-9,2 Frumento tenero ,6 1,4-7,6-9,0 Frumento duro ,0-9,6-9,7 Orzo ,9 0,1-0,8 Avena ,0 12,2 2,0 Mais ,8-0,4 0,4 0,9 Sorgo ,2-0,7 0,9 1,6 Fonte: elaborazione su dati ISTAT Tabella 66 - SUPERFICI E PRODUZIONI DELLE PRINCIPALI ORTICOLE IN PROVINCIA DI TERAMO Superficie Produzione Produzione Produzione Variazioni % 2005/2004 COLTIVAZIONI ORTICOLE per ha Superficie Produzione Produzione ha q q 2005 Totale Totale per ha Ortaggi in piena aria ,6-5,0-0,1-5,1 Cavolfiore e cavolo broccolo ,6 0,0 0,6 0,6 Pomodoro ,8 0,0 0,2 0,2 Insalata ,6-0,4 1,6 1,2 Popone o melone ,0 6,7-0,4 6,2 Broccoletto di rapa ,9 6,9 2,8 9,9 Peperone ,4 3,3-0,3 3,0 Finocchio ,3-4,0-1,9-5,8 Cavoli ,8 2,3-0,1 2,1 Spinacio ,9 0,0 0,3 0,4 Pisello ,0-4,8 4,6-0,4 Zucchina ,6 8,3 0,6 9,0 Fagiuolo e fagiolino ,8-5,7-3,1-8,6 Fonte: elaborazione su dati ISTAT 69

71 Tabella 67 - SUPERFICI E PRODUZIONI DELLE PRINCIPALI ORTICOLE IN PROVINCIA DI TERAMO Superficie Produzione Produzione Produzione Variazioni % 2005/2004 COLTIVAZIONI ORTICOLE per ha Superficie Produzione Produzione ha q q 2005 Totale Totale per ha Frutta fresca ,7-1,7-0,6-2,4 VITE Uva da tavola Uva da vino OLIVO , Fonte: elaborazione su dati ISTAT Tabella 68 - SUPERFICI E PRODUZIONI DI FORAGGERE IN PROVINCIA DI TERAMO Superficie Produzione Produzione Produzione Variazioni % 2005/ per ha Superficie Produzione Produzione ha q q 2005 Totale Totale per ha Foraggere temporanee ,5 0 0,0 0,0 Erbai ,1 0 0,0 0,0 Prati avvicendati ,2 0 0,0 0,0 Foraggere permanenti ,5-0,1 0,1 0,2 Fonte: elaborazione su dati ISTAT Il sistema turistico Regione Verde d Europa, l Abruzzo non riesce ancora a superare le difficoltà legate allo scollamento tra le due grandi risorse, mare e montagna, faticando ancora a promuovere e valorizzare il territorio in maniera unitaria ed omogenea. Gli squilibri interni alla Regione sono tracciabili nella morfologia territoriale: la costa e la collina litoranea presentano un più elevato grado di dinamismo e capacità propulsiva rispetto alle aree interne. Nell area costiera e collinare risulta evidente la vivacità imprenditoriale turistica balneare che rappresenta il 60% delle presenze turistiche e l 80% delle strutture ricettive. Al contrario, le zone interne (collinari interne e montane) contengono una elevata porzione di territorio protetto, circa ettari che, con i suoi tre parchi nazionali (Parco Nazionale D Abruzzo, Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, Parco Nazionale della Maiella) e un parco regionale (Sirente-Velino) e numerose aree protette, rappresentano un segmento residuale dell offerta turistica regionale. Espressione di un mercato nazionale ed internazionale in forte crescita, il turismo si caratterizza per una forte trasversalità che racchiude diversi segmenti (cd. Turismo pluriuso), da quello strettamente montano e sciistico a quello culturale, enogastronomico e della good-life (centri termali e estetici). Nonostante l apporto del programma operativo FEOGA che ha dato impulso allo sviluppo ricettivo rurale in termini di agriturismo e turismo rurale impegnando meuro, e alla valorizzazione di villaggi rurali impegnando 42.4 meuro, l offerta ricettiva nelle aree Parco risulta sottodimensionata rispetto alla crescita della domanda turistica verso la microricettività, a causa di punti di debolezza territoriali quali, la dispersione demografica, la bassa dotazione infrastrutturale, i limiti ambientali, l alta marginalità e la bassa possibilità di sostenere economicamente la competitività di mercato. Il potenziamento delle strutture ricettive rappresenta dunque condizione necessaria 70

72 per consolidare la filiera della domanda relativa al turismo-ambiente e turismo-tradizioni. In questo contesto bisogna sottolineare che il sistema dei parchi naturali dell Abruzzo è uno dei più rilevanti in Italia, che concentra nell Appennino Centrale aree con livelli di naturalità altissimi 4. Figura 4 - Aree Protette Regione Abruzzo 4 Il territorio abruzzese comprende 3 Parchi Nazionali: d Abruzzo Lazio e Molise, Gran Sasso e Monti della Laga, Majella per un totale di ha, il Parco Regionale Sirente Velino di ha, ai quali si sommano 14 riserve nazionali per ha, 14 riserve regionali per ha e 550 ha di aree protette di altre tipologie, per un totale di 33 aree che coprono con ha, il 27.5 % del territorio regionale, quello con maggiore incidenza di aree protette del nostro paese (fonte CED PPN, 2001). Peraltro, recenti ricerche nazionali mostrano come i tre Parchi nazionali abruzzesi superano la dimensione media nazionale ( ha) ed europea ( ha) così come il Parco regionale che supera notevolmente la media nazionale ( Ha) raggiungendo i livelli europei ( Ha). 71

73 Tabella 69 - Scheda Aree Protette Regione Abruzzo 72

74 73

75 Per queste aree protette, le strategie politiche e di sviluppo economico attuate tramite i Fondi strutturali, puntano al sostegno, valorizzazione e promozione del contesto locale attraverso un approccio di tipo Bottom-up, per garantire l integrazione tra gli attori e favorire la crescita e lo sviluppo nel medio e lungo periodo delle attività economiche e socio culturali funzionali alle potenzialità delle aree rurali. E in tale contesto che sono state offerte al prodotto tipico nuove opportunità di crescita in termini di mercato. In particolare tali strategie si propongono di: - Incentivare lo sviluppo nei diversi settori economici; - Creare partenariati a livello locale coinvolgendo operatori sociali ed economici sia pubblici che privati per la gestione e per la realizzazione di piani d intervento; - Individuare soluzioni innovative di sviluppo rurale; - Realizzare progetti in comune tra le diverse aree rurali dell unione, per favorire la coesione tra gli stati membri. La politica per le aree rurali dell Unione Europea, nel corso del tempo, ha rafforzato la propria centralità nell ambito degli interventi in agricoltura. L obiettivo è stato perseguito in piena coerenza con il tema catalizzatore: a) Utilizzazione di nuove tecnologie e acquisizione di know-how innovativo prescelto quale tema principale intorno al quale articolare la propria strategia; b) Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l importanza, risultata dall analisi dell enorme patrimonio storico architettonico, paesaggistico tipico della ruralità, e delle zone ad alto pregio ambientale e naturalistico, ed in particolare delle aree protette e dei siti ricompresi nella rete Natura

76 A titolo esemplificativo si riportano i progetti attivati ed in corso di realizzazione con il Leader Plus Appennino Teramano 5 : ASSE 1 Progetti Finanziati Costo Complessivo Quota Pubblica Imprese Agricole Azione Investimenti nel settore agricolo , ,78 Imprese Azione Investimenti nel settore artigianato, produzioni tipiche, ricettività , ,91 Associazioni, Pro-Loco, Enti Locali Azione Studi, ricerche e promozione del territorio, valorizzazione del patrimonio storico, culturale , ,00 Azione CRAB/ARSSA , ,17 Azione Valorizzazione delle produzioni tipiche - vino cotto , ,00 Azione Servizi alla popoalzine /Enti Locali (Progetti coerenti) , ,55 Azione Info Point Comunità Montane , ,63 Azione Catalogazione, Studi Valorizzazione risorse culturali, storiche e religiose - ISEA , ,00 Azione Associazioni, Pro-Loco, Enti Locali Studi, ricerche e promozione del territorio, valorizzazione del patrimonio storico, culturale , ,00 ASSE 2 COOPERAZIONE azione Progetto di promozione e realizzazione pacchetti turistici Piccole Dolomiti , ,00 azione Italiani in Belgio , ,00 azione Il Gambero Italico , ,00 5 Il programma di iniziativa comunitaria LEADER, acronimo dal francese Liaison entre actions de développement de l'économie rurale, sostiene progetti di sviluppo rurale ideati a livello locale al fine di rivitalizzare il territorio e di creare occupazione. L'iniziativa LEADER viene finanziata All'interno della Politica agricola comune (PAC) dai fondi strutturali europei, caratterizzati dall'essere erogati ai beneficiari come fondi indiretti. Per il periodo , all'interno dei 4 fondi strutturali (FESR, FSE, FEAOG e SFOP)[4] il budget totale è di , dove poco più di 2 miliardi provengono dal Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia (FEOGA), la restante parte da contributi pubblici e privati. Per il periodo all'interno dei fondi strutturali, ampliati andando a includere FESR, FSE, FEP e FEAGA, l'iniziativa LEADER rientra nel Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR, erede della sezione Orientamento del predecente fondo FEOGA). Le risorse disponibili per il fondo nel prossimo periodo ammontano a , ed è stato proposto dalla Commissione Europea che almeno il 7% della partecipazione totale debba essere riservato all asse prioritario LEADER. Tali fondi sono erogati e monitorati attraverso la suddivisione in 4 assi principali: Asse I: politiche di sviluppo rurale e territoriale integrato Asse II: sostegno alla cooperazione inter-territoriale inter-regionale, inter-comunitaria ed inter-nazionale Asse III: creazione di una rete cooperativa fra territori rurali Asse IV: gestione, sorveglianza, assistenza tecnica, monitoraggio e valutazione del programma (3,7% del totale) 75

77 azione Valorizzazione e promozione del turismo, produzioni tipiche della Regione Adriatica TerraMare , ,00 azione Coop. Trasnaz. ECN Realizzazione di un portale territoriale comune , ,00 azione Coop. Trasnaz. ECI Realizzazione della Locanda sotto il marchio della regione Abruzzo , ,00 TOTALI , ,04 76

78 Tutti i progetti hanno inciso sulla valorizzazione e promozione del territorio rurale e si sono tradotti per più del 50% della spesa complessiva realizzata, in sostegno alle produzioni tipiche in termini di attrezzature, qualificazione dei laboratori. Da sottolineare che il sostegno alle aree rurali e quindi alle produzioni tipiche è stato operato e viene operato anche da Leggi trasversali di cui esempi sono la L. Regionale 136 sulla microimprenditorialità nelle zone Parco e la Legge 13 sui centri Storici. A partire da tipologie di sistemi territoriali (omogenei, per livello di sviluppo) e sulla base sia delle specializzazioni produttive che delle polarità urbane esistenti, è possibile delineare ambiti (disomogenei per livello di sviluppo) all interno dei quali favorire il rafforzamento (o la nascita) di complementarità produttive, e soprattutto la coesione economica e sociale. Nonostante le disomogenità, questi ambiti - assimilabili a sistemi locali in quanto aggregazioni di realtà specifiche e ben definite - sono caratterizzati (grazie alla struttura fisica del territorio, alle relazioni in atto) da un elevata propensione alla cooperazione da parte dei soggetti istituzionali, economici e sociali che in essi operano, vivono e lavorano, rendendo più agevole l attuazione di progetti integrati finalizzati a rafforzare i legami esistenti, nonché a diffondere lo sviluppo economico e la qualità dei servizi urbani. Gli ambiti territoriali individuano realtà programmatiche in cui poter intervenire con finalità e strumenti omogenei; le strategie devono ruotare intorno ad idee-forza per lo sviluppo e/o il riequilibrio territoriale che scaturiscono da una precisa identificazione delle vocazioni del territorio, della dotazione di risorse e del loro stato di utilizzazione ovvero dalla ricognizione di domande sociali predominanti. Si tratta quindi di territori la cui coerenza deriva più dall'interdipendenza (flussi di relazioni) che dall'omogeneità delle caratteristiche naturali, economiche e sociali; anzi, riguardo a queste ultime, essi presentano forti diversità che, insieme alla prossimità geografica ed alla condivisione di un'identità culturale, costituiscono i presupposti principali all'interdipendenza e quindi alla coesione. Al fine di garantire lo sviluppo e la sua sostenibilità, è tuttavia essenziale che l eterogeneità dei territori, in termini di sviluppo socio-economico, non si trasformi, nella fase di individuazione delle priorità di intervento locali, in un fattore di accentuazione dei divari esistenti. La difficoltà maggiore rimane quella di creare l effettiva unione tra aree interne e costa, ottimizzando le risorse, evitando sovrapposizione di progetti e cercando di massimizzare il valore aggiunto delle aree che beneficiano di sostegni pubblici. In tale contesto appare d obbligo citare l opportunità offerta dalla L.R. n. 17 del 2004, che definisce i Sistemi Turistici Locali. I Sistemi Turistici Locali devono concertare ed attuare progetti per lo sviluppo di prodotti turistici completi, integrando e arricchendo l offerta turistica secondo le esigenze del mercato e valorizzando le risorse del territorio; sono il soggetto che realizza la collaborazione tra pubblico e privato nella formazione di un prodotto turistico a livello territoriale sulla base di un piano di sviluppo complessivo e di progetti specifici. I soggetti promotori devono richiedere alla Regione il riconoscimento ai sensi del comma 3, art. 5 della Legge 135/2001 impegnandosi a concorrere al finanziamento dei progetti. La Regione interviene in favore dei sistemi turistici locali attraverso l'erogazione di fondi previsti dagli strumenti di programmazione ordinaria e straordinaria che ne concretizzino i programmi e le finalità. Ai finanziamenti dei progetti possono concorrere comunque ulteriori risorse comunitarie o statali. 77

79 Tra le modalità operative del STL si delineano: a) ASCOLTO DEL TERRITORIO b) INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO c) LAVORO DI GRUPPO d) PROGETTAZIONE CONCERTATA e) CONDIVISIONE Le attività del STL: a) PROGETTO QUADRO E PROGETTI SPECIFICI b) PARTECIPAZIONE A BANDI REGIONALI ED EUROPEI per la qualificazione e promozione del territorio con finalità turistiche (es. PIANO DI SVILUPPO RURALE, RICETTIVITA DIFFUSA) c) CREAZIONE OFFERTE TURISTICHE INTEGRATE (Card Turistica della Città, pacchetti, itinerari tematici) d) COMUNICAZIONE (interna ed esterna) E VALORIZZAZIONE DELL IMMAGINE DEL TERRITORIO Finalità del STL: a) Posizionare l offerta turistica del STL in un ambito fortemente differenziato da altre zone e quindi con un forte potenziale di sviluppo e attrattività b) Utilizzare i punti di forza già affermati per spingere la valorizzazione delle molte potenzialità del comprensorio Una ipotesi di STL per l area di Roseto degli Abruzzi e dei Comuni contigui riguarda lo sviluppo dei progetti: 1. Orizzonte Mare 2. Orizzonte Monti e articolata in: a) Patrimonio Turistico Fisso (iniziative di valorizzazione e divulgazione) b) Eventi e Manifestazioni (ricorrenti, nuovi e possibili ) Analisi del comparto nazionale Il quadro dell offerta ricettiva, negli ultimi anni, ha rivelato uno spostamento per quantità e dinamicità, dal comparto tradizionale, quello alberghiero, a quello comprendente forme di ricettività non alberghiere. Se il primo, a livello nazionale, è rimasto sostanzialmente invariato soprattutto per numero di esercizi, nell extra-alberghiero si sono avuti incrementi notevoli. Per gli esercizi alberghieri, si sta assistendo ad un generale aumento della dimensione media delle strutture, passando dai 54 posti del 1999, ai 57,8 del 2002 e ai 61,80 del Nel 2006, l offerta alberghiera pesava per il 25,07% in termini di numero di esercizi, mentre il restante 74,93% comprendeva le forme di ospitalità complementari. Il termine complementare risulta quindi non adatto a descrivere una realtà residuale e limitata come poteva essere in passato, ma rappresenta la leva di sviluppo strategica del turismo italiano, 78

80 soprattutto se si considera che le mete scelte dalla domanda, sia italiana che straniera, possono essere riassunte come segue: - gli italiani hanno preferito le località marine e lacuali, in cui hanno trascorso il 50,86% dei giorni di vacanza (era il 52,75% nel 2002); seguono quelle montane e collinari (21,05 nel 2006, era il 20,8% nel 2002), le città d arte ed i capoluoghi (22,93%, era il 20,7% nel 2002), ed infine le altre località; - gli stranieri hanno preferito le mete marine e lacuali in cui hanno trascorso vacanze più brevi degli italiani, confermando una presenza percentuale inferiore (40,08% contro il 39,0% nel 2002), a seguire le città d arte ed i capoluoghi (38,15% contro il 31,6% nel 2002), le località montane e collinari (17,98% contro il 20,1% del 2002) ed altre località (3,79%). L offerta ricettiva della penisola trova articolazioni differenti a seconda delle regioni e delle macroaree. Di seguito si mostra la capacità ricettiva in ciascuna regione italiana per l anno Tabella 70 - Capacità degli esercizi alberghieri per provincia e regione - Anno 2006 PROVINCE REGIONI Numero Letti Camere Bagni PROVINCE REGIONI Numero Letti Camere Bagni Torino Perugia Vercelli Terni Biella Umbria Verbano-Cusio-Ossola Pesaro e Urbino Novara Ancona Cuneo Macerata Asti Ascoli Piceno Alessandria Marche Piemonte Viterbo Valle d'aosta/vallée d'aoste Rieti Varese Roma Como Latina Lecco Frosinone Sondrio Lazio Milano L'Aquila Bergamo Teramo Brescia Pescara Pavia Chieti Lodi Abruzzo Cremona Isernia Mantova Campobasso Lombardia Molise Bolzano/Bozen Caserta Trento Benevento Trentino-Alto Adige Napoli Verona Avellino Vicenza Salerno Belluno Campania Treviso Foggia Venezia Bari

81 Padova Taranto Rovigo Brindisi Veneto Lecce Pordenone Puglia Udine Potenza Gorizia Matera Trieste Basilicata Friuli-Venezia Giulia Cosenza Imperia Crotone Savona Catanzaro Genova Vibo Valentia La Spezia Reggio di Calabria Liguria Calabria Piacenza Trapani Parma Palermo Reggio nell'emilia Messina Modena Agrigento Bologna Caltanissetta Ferrara Enna Ravenna Catania Forli'-Cesena Ragusa Rimini Siracusa Emilia-Romagna Sicilia Massa-Carrara Olbia Tempio Lucca Sassari Pistoia Nuoro Firenze Oristano Prato Ogliastra Livorno Medio Campidano Pisa Cagliari Arezzo Carbonia-Iglesias Siena Sardegna Grosseto Toscana ITALIA

82 Tabella 71 - Capacità degli esercizi complementari e dei Bed and Breakfast per Provincia e Regione - Anno 2006 CAMPEGGI E ALLOGGI AGRO- OSTELLI PER LA ALLOGGI IN AFFITTO VILLAGGI TURISTICI TURISTICI GIOVENTU' Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Torino Vercelli Biella Verbano-Cusio-Ossola Novara Cuneo Asti Alessandria Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Varese Como Lecco Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Lodi Cremona Mantova Lombardia Bolzano/Bozen Trento Trentino-Alto Adige Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Veneto Pordenone Udine Gorizia Trieste Friuli-Venezia Giulia Imperia Savona Genova , La Spezia Liguria Piacenza Parma Reggio nell'emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna

83 Forli'-Cesena Rimini Emilia-Romagna Massa-Carrara Lucca Pistoia Firenze Prato Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Toscana Perugia Terni Umbria Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno Marche Viterbo Rieti Roma Latina Frosinone Lazio L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Isernia Campobasso Molise Caserta Benevento Napoli Avellino Salerno Campania Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce Puglia Potenza Matera Basilicata Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Valentia Reggio di Calabria

84 Calabria Trapani Palermo Messina Agrigento Caltanissetta Enna Catania Ragusa Siracusa Sicilia Olbia Tempio Sassari Nuoro Oristano Ogliastra edio Campidano Cagliari Carbonia-Iglesias Sardegna ITALIA Tabella 72 (segue) Capacità degli esercizi complementari e dei Bed and Breakfast per provincia e regione - Anno 2006 CASE PER FERIE RIFUGI ALPINI ALTRI ESERCIZI RICETTIVI BED AND BREAKFAST TOTALE Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Torino Vercelli Biella Verbano-Cusio-Ossola Novara Cuneo Asti Alessandria Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Varese Como Lecco Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Lodi Cremona Mantova Lombardia Bolzano/Bozen

85 Trento Trentino-Alto Adige Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Veneto Pordenone Udine Gorizia Trieste Friuli-Venezia Giulia Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Piacenza Parma Reggio nell'emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forli'-Cesena Rimini Emilia-Romagna Massa-Carrara Lucca Pistoia Firenze Prato Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Toscana Perugia Terni Umbria Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno Marche Viterbo Rieti Roma Latina Frosinone Lazio L'Aquila

86 Teramo Pescara Chieti Abruzzo Isernia Campobasso Molise Caserta Benevento Napoli Avellino Salerno Campania Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce Puglia Potenza Matera Basilicata Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Valentia Reggio di Calabria Calabria Trapani Palermo Messina Agrigento Caltanissetta Enna Catania Ragusa Siracusa Sicilia Olbia Tempio Sassari Nuoro Oristano Ogliastra Medio Campidano Cagliari Carbonia-Iglesias Sardegna ITALIA La distribuzione degli esercizi per macro-aree, risulta maggiormente concentrata nel nord-est dove l offerta del settore alberghiero è pari al 42,98% degli esercizi e di quello extralberghiero al 67,54%. Al secondo posto le regioni del centro Italia, che superate dal nord-ovest nel settore alberghiero (19,47%), mantengono la seconda posizione per l offerta ricettiva complementare (16,01%). In generale, si assiste ad 85

87 una sostanziale equi-distribuzione degli esercizi ricettivi, con l eccezione nell extra-alberghiero, con una minore presenza nel nord-ovest, sud e isole. Tabella 73 Consistenza ricettiva nelle regioni italiane - ISTAT 2006 Alberghi Esercizi Complementari Aree Geografiche Esercizi % Numero % NORD OVEST ,47% ,19% NORD EST ,98% ,54% CENTRO ,83% ,01% SUD E ISOLE ,71% ,26% ITALIA ,00% ,00% 86

88 Tabella 74 - Indici di utilizzazione lorda e netta degli esercizi alberghieri per mese e regione - Anno 2006 REGIONI M ESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Anno UTILIZZAZIONE LORDA Piemonte 31,7 43,8 28,7 26,2 26,7 26,7 28,8 27,5 28,3 22,4 18,2 17,6 27,0 Valle d'aosta/vallée d'aoste 44,0 55,1 43,0 23,3 7,0 14,4 44,7 58,0 14,0 6,2 5,1 29,2 28,7 Lombardia 28,8 35,7 35,2 36,1 36,9 38,0 41,9 38,1 41,2 31,8 25,5 22,6 34,3 Trentino-Alto Adige 44,3 46,8 37,9 21,1 18,0 30,8 54,0 69,7 40,3 23,0 6,1 27,4 35,0 Bolzano/Bozen 41,7 44,6 35,6 24,3 21,8 34,5 52,2 71,3 46,6 30,7 7,5 28,0 36,7 Trento 48,5 50,5 41,7 15,7 11,7 24,8 57,0 66,9 29,6 10,1 3,8 26,3 32,2 Veneto 22,1 26,9 27,9 39,0 42,2 59,5 67,0 72,6 54,8 35,1 22,4 19,3 41,1 Friuli-V.Giulia 13,4 14,7 15,5 20,3 23,3 39,3 45,2 48,9 30,4 15,9 12,4 11,6 24,3 Liguria 23,8 25,4 28,0 43,2 41,2 58,4 63,4 69,6 49,8 24,8 12,3 16,6 38,3 Emilia-Romagna 7,9 9,0 11,2 20,6 20,5 57,6 66,9 74,0 35,5 12,8 10,2 9,0 28,2 Toscana 12,9 14,2 19,5 33,1 37,4 45,0 53,1 57,2 48,1 29,0 18,9 15,8 31,9 Umbria 14,4 14,1 21,0 42,3 39,0 39,4 40,4 48,3 43,8 40,5 21,8 22,9 32,4 M arche 11,0 12,1 13,2 17,8 19,9 48,1 64,8 71,6 34,8 15,0 12,6 11,3 27,9 Lazio 33,5 39,7 48,4 54,3 53,2 52,9 55,2 54,0 57,7 54,7 42,7 37,7 48,7 Abruzzo 19,5 21,5 18,1 14,9 14,9 42,4 65,5 71,9 30,8 13,5 10,8 15,0 28,8 Molise 18,3 19,8 19,1 17,3 15,6 25,5 38,9 48,3 21,9 15,5 14,6 16,7 22,7 Campania 12,0 13,7 22,3 38,6 46,5 51,1 56,2 62,4 57,9 42,5 18,2 16,0 36,9 Puglia 6,7 8,3 10,0 16,6 18,7 37,0 51,8 63,9 35,6 15,7 9,8 8,0 23,9 Basilicata 4,5 4,7 5,3 8,3 8,7 26,9 38,3 51,4 23,4 7,9 5,4 5,6 16,0 Calabria 4,5 5,3 5,4 8,8 11,9 32,2 54,2 66,3 29,3 10,2 5,1 3,9 20,6 Sicilia 8,7 11,2 16,3 33,2 39,2 47,0 54,1 69,1 52,8 30,9 13,2 10,1 32,4 Sardegna 2,5 3,5 4,5 10,0 20,2 47,6 58,0 61,0 44,9 12,4 4,4 3,0 22,9 ITALIA 19,8 22,9 23,6 28,6 30,0 45,1 55,7 62,4 42,9 25,7 15,9 17,2 32,6 UTILIZZAZIONE NETTA Piemonte 38,5 51,2 32,4 29,3 30,4 29,7 31,0 29,7 31,6 25,9 22,4 21,1 30,8 Valle d'aosta/vallée d'aoste 46,2 58,5 45,8 29,7 14,7 22,3 48,1 61,7 22,5 14,2 11,7 33,6 38,3 Lombardia 31,1 38,0 36,6 37,1 39,0 39,2 42,9 42,3 42,5 34,3 29,3 25,7 36,6 Trentino-Alto Adige 57,7 60,0 50,6 29,9 26,5 38,4 59,1 73,4 46,2 50,3 32,7 58,1 50,4 Bolzano/Bozen 66,4 68,9 59,4 46,1 44,6 50,3 60,5 77,7 58,4 52,6 33,5 59,2 59,0 Trento 48,5 50,5 41,7 15,7 11,7 24,8 57,0 66,9 29,6 41,0 30,1 56,2 39,3 Veneto 33,3 38,4 39,6 50,0 47,6 61,8 67,4 72,8 59,1 50,2 37,7 31,2 51,6 Friuli-V.Giulia 20,3 22,2 22,9 26,1 25,3 39,6 45,2 48,9 32,3 22,4 18,7 17,6 30,2 Liguria 28,7 30,5 32,3 46,3 42,8 58,9 63,4 69,6 51,7 33,0 21,3 26,1 44,3 Emilia-Romagna 24,3 27,6 31,6 35,8 27,4 59,7 68,7 77,3 44,2 32,9 29,8 28,2 47,6 Toscana 18,1 19,8 26,4 34,5 38,1 45,3 53,5 57,3 48,6 31,0 24,8 20,7 36,3 Umbria 17,1 16,7 23,3 43,3 39,9 40,0 40,8 49,5 44,7 41,7 24,0 25,9 34,6 M arche 20,9 20,3 21,8 25,1 21,5 48,2 64,8 71,6 35,7 23,4 21,0 67,5 38,2 Lazio 34,3 40,8 49,0 54,3 53,3 53,0 55,2 54,0 57,9 55,0 43,5 38,6 49,2 Abruzzo 26,3 29,0 24,0 18,5 16,8 43,1 65,5 71,9 31,7 16,3 13,9 19,3 33,4 Molise 21,8 23,9 21,8 19,9 17,9 26,5 39,8 48,3 21,9 15,5 14,7 17,2 24,3 Campania 12,6 14,1 22,8 38,6 46,5 51,1 56,2 62,4 57,9 43,6 23,9 21,1 38,7 Puglia 8,9 11,0 13,1 19,4 20,2 37,0 51,8 63,9 36,2 19,1 13,1 10,8 27,6 Basilicata 7,9 8,3 8,4 11,5 10,8 27,0 38,3 51,4 24,4 12,3 8,7 9,1 20,9 Calabria 9,5 11,3 10,5 15,0 15,4 33,5 54,2 66,3 31,7 14,2 9,7 7,6 28,7 Sicilia 12,8 16,6 22,9 38,8 41,3 48,2 54,9 69,6 53,9 35,5 16,7 13,5 38,0 Sardegna 7,2 9,7 9,1 16,1 24,9 51,4 61,4 64,2 49,0 19,4 10,7 7,0 34,9 ITALIA 28,8 32,7 32,7 35,6 34,7 47,5 56,9 63,8 46,4 35,4 26,2 27,1 40,8 87

89 Tabella 75 - Capacità degli esercizi ricettivi per tipo di alloggio e per comune Regione Abruzzo - Anno 2006 Province Comuni ESERCIZI ALBERGHIERI 5 STELLE E 5 Residenze Turistico 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA STELLE LUSSO Alberghiere Totale Alberghi Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti L'Aquila Acciano L'Aquila Aielli L'Aquila Alfedena L'Aquila Anversa degli Abruzzi L'Aquila Ateleta L'Aquila Avezzano L'Aquila Balsorano L'Aquila Barete L'Aquila Barisciano L'Aquila Barrea L'Aquila Bisegna L'Aquila Bugnara L'Aquila Cagnano Amiterno L'Aquila Calascio L'Aquila Campo di Giove L'Aquila Campotosto L'Aquila Canistro L'Aquila Cansano L'Aquila Capestrano L'Aquila Capistrello L'Aquila Capitignano L'Aquila Caporciano L'Aquila Cappadocia L'Aquila Carapelle Calvisio L'Aquila Carsoli L'Aquila Castel del Monte L'Aquila Castel di Ieri L'Aquila Castel di Sangro L'Aquila Castellafiume L'Aquila Castelvecchio Calvisio L'Aquila Castelvecchio Subequo L'Aquila Celano L'Aquila Cerchio L'Aquila Civita d'antino L'Aquila Civitella Alfedena L'Aquila Civitella Roveto L'Aquila Cocullo L'Aquila Collarmele L'Aquila Collelongo L'Aquila Collepietro L'Aquila Corfinio

90 L'Aquila Fagnano Alto L'Aquila Fontecchio L'Aquila Fossa L'Aquila Gagliano Aterno L'Aquila Gioia dei Marsi L'Aquila Goriano Sicoli L'Aquila Introdacqua L'Aquila L'Aquila L'Aquila Lecce nei Marsi L'Aquila Luco dei Marsi L'Aquila Lucoli L'Aquila Magliano de' Marsi L'Aquila Massa d'albe L'Aquila Molina Aterno L'Aquila Montereale L'Aquila Morino L'Aquila Navelli L'Aquila Ocre L'Aquila Ofena L'Aquila Opi L'Aquila Oricola L'Aquila Ortona dei Marsi L'Aquila Ortucchio L'Aquila Ovindoli L'Aquila Pacentro L'Aquila Pereto L'Aquila Pescasseroli L'Aquila Pescina L'Aquila Pescocostanzo L'Aquila Pettorano sul Gizio L'Aquila Pizzoli L'Aquila Poggio Picenze L'Aquila Prata d'ansidonia L'Aquila Pratola Peligna L'Aquila Prezza L'Aquila Raiano L'Aquila Rivisondoli L'Aquila Roccacasale L'Aquila Rocca di Botte L'Aquila Rocca di Cambio L'Aquila Rocca di Mezzo L'Aquila Rocca Pia L'Aquila Roccaraso L'Aquila San Benedetto dei Marsi L'Aquila San Benedetto in Perillis L'Aquila San Demetrio ne' Vestini L'Aquila San Pio delle Camere L'Aquila Sante Marie

91 L'Aquila Sant'Eusanio Forconese L'Aquila Santo Stefano di Sessanio L'Aquila San Vincenzo Valle Roveto L'Aquila Scanno L'Aquila Scontrone L'Aquila Scoppito L'Aquila Scurcola Marsicana L'Aquila Secinaro L'Aquila Sulmona L'Aquila Tagliacozzo L'Aquila Tione degli Abruzzi L'Aquila Tornimparte L'Aquila Trasacco L'Aquila Villalago L'Aquila Villa Santa Lucia degli Abruzzi L'Aquila Villa Sant'Angelo L'Aquila Villavallelonga L'Aquila Villetta Barrea L'Aquila Vittorito L'Aquila TOTALE Teramo Alba Adriatica Teramo Ancarano Teramo Arsita Teramo Atri Teramo Basciano Teramo Bellante Teramo Bisenti Teramo Campli Teramo Canzano Teramo Castel Castagna Teramo Castellalto Teramo Castelli Teramo Castiglione Messer Raimondo Teramo Castilenti Teramo Cellino Attanasio Teramo Cermignano Teramo Civitella del Tronto Teramo Colledara Teramo Colonnella Teramo Controguerra Teramo Corropoli Teramo Cortino Teramo Crognaleto Teramo Fano Adriano Teramo Giulianova Teramo Isola del Gran Sasso d'italia Teramo Montefino Teramo Montorio al Vomano

92 Teramo Morro d'oro Teramo Mosciano Sant'Angelo Teramo Nereto Teramo Notaresco Teramo Penna Sant'Andrea Teramo Pietracamela Teramo Pineto Teramo Rocca Santa Maria Teramo Roseto degli Abruzzi Teramo Sant'Egidio alla Vibrata Teramo Sant'Omero Teramo Silvi Teramo Teramo Teramo Torano Nuovo Teramo Torricella Sicura Teramo Tortoreto Teramo Tossicia Teramo Valle Castellana Teramo Martinsicuro Teramo TOTALE Pescara Abbateggio Pescara Alanno Pescara Bolognano Pescara Brittoli Pescara Bussi sul Tirino Pescara Cappelle sul Tavo Pescara Caramanico Terme Pescara Carpineto della Nora Pescara Castiglione a Casauria Pescara Catignano Pescara Cepagatti Pescara Città Sant'Angelo Pescara Civitaquana Pescara Civitella Casanova Pescara Collecorvino Pescara Corvara Pescara Cugnoli Pescara Elice Pescara Farindola Pescara Lettomanoppello Pescara Loreto Aprutino Pescara Manoppello Pescara Montebello di Bertona Pescara Montesilvano Pescara Moscufo Pescara Nocciano Pescara Penne Pescara Pescara

93 Pescara Pescosansonesco Pescara Pianella Pescara Picciano Pescara Pietranico Pescara Popoli Pescara Roccamorice Pescara Rosciano Pescara Salle Pescara Sant'Eufemia a Maiella Pescara San Valentino in Abruzzo Citeriore Pescara Scafa Pescara Serramonacesca Pescara Spoltore Pescara Tocco da Casauria Pescara Torre de' Passeri Pescara Turrivalignani Pescara Vicoli Pescara Villa Celiera Pescara TOTALE Chieti Altino Chieti Archi Chieti Ari Chieti Arielli Chieti Atessa Chieti Bomba Chieti Borrello Chieti Bucchianico Chieti Montebello sul Sangro Chieti Canosa Sannita Chieti Carpineto Sinello Chieti Carunchio Chieti Casacanditella Chieti Casalanguida Chieti Casalbordino Chieti Casalincontrada Chieti Casoli Chieti Castel Frentano Chieti Castelguidone Chieti Castiglione Messer Marino Chieti Celenza sul Trigno Chieti Chieti Chieti Civitaluparella Chieti Civitella Messer Raimondo Chieti Colledimacine Chieti Colledimezzo Chieti Crecchio Chieti Cupello Chieti Dogliola

94 Chieti Fara Filiorum Petri Chieti Fara San Martino Chieti Filetto Chieti Fossacesia Chieti Fraine Chieti Francavilla al Mare Chieti Fresagrandinaria Chieti Frisa Chieti Furci Chieti Gamberale Chieti Gessopalena Chieti Gissi Chieti Giuliano Teatino Chieti Guardiagrele Chieti Guilmi Chieti Lama dei Peligni Chieti Lanciano Chieti Lentella Chieti Lettopalena Chieti Liscia Chieti Miglianico Chieti Montazzoli Chieti Monteferrante Chieti Montelapiano Chieti Montenerodomo Chieti Monteodorisio Chieti Mozzagrogna Chieti Orsogna Chieti Ortona Chieti Paglieta Chieti Palena Chieti Palmoli Chieti Palombaro Chieti Pennadomo Chieti Pennapiedimonte Chieti Perano Chieti Pizzoferrato Chieti Poggiofiorito Chieti Pollutri Chieti Pretoro Chieti Quadri Chieti Rapino Chieti Ripa Teatina Chieti Roccamontepiano Chieti Rocca San Giovanni Chieti Roccascalegna Chieti Roccaspinalveti Chieti Roio del Sangro

95 Chieti Rosello Chieti San Buono Chieti San Giovanni Lipioni Chieti San Giovanni Teatino Chieti San Martino sulla Marrucina Chieti San Salvo Chieti Santa Maria Imbaro Chieti Sant'Eusanio del Sangro Chieti San Vito Chietino Chieti Scerni Chieti Schiavi di Abruzzo Chieti Taranta Peligna Chieti Tollo Chieti Torino di Sangro Chieti Tornareccio Chieti Torrebruna Chieti Torrevecchia Teatina Chieti Torricella Peligna Chieti Treglio Chieti Tufillo Chieti Vacri Chieti Vasto Chieti Villalfonsina Chieti Villamagna Chieti Villa Santa Maria Chieti Pietraferrazzana Chieti Fallo Chieti TOTALE Italia

96 Tabella 76 (Segue) Capacità degli esercizi ricettivi per tipo di alloggio e per comune Regione Abruzzo - Anno 2006 Province Comuni Campeggi e Villaggi turistici Alloggi in affitto (b) Alloggi agro-turistici e Country- Houses ESERCIZI COMPLEMENTARI E BED AND BREAKFAST Ostelli per la Gioventù 95 Case per ferie Rifugi alpini Altri esercizi ricettivi Bed & Breakfast Totale esercizi complementari e Bed and Breakfast Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti L'Aquila Acciano L'Aquila Aielli L'Aquila Alfedena L'Aquila Anversa degli Abruzzi L'Aquila Ateleta L'Aquila Avezzano L'Aquila Balsorano L'Aquila Barete L'Aquila Barisciano L'Aquila Barrea L'Aquila Bisegna L'Aquila Bugnara L'Aquila Cagnano Amiterno L'Aquila Calascio L'Aquila Campo di Giove L'Aquila Campotosto L'Aquila Canistro L'Aquila Cansano L'Aquila Capestrano L'Aquila Capistrello L'Aquila Capitignano L'Aquila Caporciano L'Aquila Cappadocia L'Aquila Carapelle Calvisio L'Aquila Carsoli L'Aquila Castel del Monte L'Aquila Castel di Ieri L'Aquila Castel di Sangro L'Aquila Castellafiume L'Aquila Castelvecchio Calvisio L'Aquila Castelvecchio Subequo L'Aquila Celano L'Aquila Cerchio L'Aquila Civita d'antino L'Aquila Civitella Alfedena L'Aquila Civitella Roveto L'Aquila Cocullo L'Aquila Collarmele L'Aquila Collelongo L'Aquila Collepietro L'Aquila Corfinio L'Aquila Fagnano Alto L'Aquila Fontecchio L'Aquila Fossa

97 L'Aquila Gagliano Aterno L'Aquila Gioia dei Marsi L'Aquila Goriano Sicoli L'Aquila Introdacqua L'Aquila L'Aquila L'Aquila Lecce nei Marsi L'Aquila Luco dei Marsi L'Aquila Lucoli L'Aquila Magliano de' Marsi L'Aquila Massa d'albe L'Aquila Molina Aterno L'Aquila Montereale L'Aquila Morino L'Aquila Navelli L'Aquila Ocre L'Aquila Ofena L'Aquila Opi L'Aquila Oricola L'Aquila Ortona dei Marsi L'Aquila Ortucchio L'Aquila Ovindoli L'Aquila Pacentro L'Aquila Pereto L'Aquila Pescasseroli L'Aquila Pescina L'Aquila Pescocostanzo L'Aquila Pettorano sul Gizio L'Aquila Pizzoli L'Aquila Poggio Picenze L'Aquila Prata d'ansidonia L'Aquila Pratola Peligna L'Aquila Prezza L'Aquila Raiano L'Aquila Rivisondoli L'Aquila Roccacasale L'Aquila Rocca di Botte L'Aquila Rocca di Cambio L'Aquila Rocca di Mezzo L'Aquila Rocca Pia L'Aquila Roccaraso L'Aquila San Benedetto dei Marsi L'Aquila San Benedetto in Perillis L'Aquila San Demetrio ne' Vestini L'Aquila San Pio delle Camere L'Aquila Sante Marie L'Aquila Sant'Eusanio Forconese L'Aquila Santo Stefano di Sessanio L'Aquila San Vincenzo Valle Roveto L'Aquila Scanno L'Aquila Scontrone L'Aquila Scoppito L'Aquila Scurcola Marsicana L'Aquila Secinaro L'Aquila Sulmona

98 L'Aquila Tagliacozzo L'Aquila Tione degli Abruzzi L'Aquila Tornimparte L'Aquila Trasacco L'Aquila Villalago L'Aquila Villa Santa Lucia degli Abruzzi L'Aquila Villa Sant'Angelo L'Aquila Villavallelonga L'Aquila Villetta Barrea L'Aquila Vittorito L'Aquila TOTALE Teramo Alba Adriatica Teramo Ancarano Teramo Arsita Teramo Atri Teramo Basciano Teramo Bellante Teramo Bisenti Teramo Campli Teramo Canzano Teramo Castel Castagna Teramo Castellalto Teramo Castelli Teramo Castiglione Messer Raimondo Teramo Castilenti Teramo Cellino Attanasio Teramo Cermignano Teramo Civitella del Tronto Teramo Colledara Teramo Colonnella Teramo Controguerra Teramo Corropoli Teramo Cortino Teramo Crognaleto Teramo Fano Adriano Teramo Giulianova Teramo Isola del Gran Sasso d'italia Teramo Montefino Teramo Montorio al Vomano Teramo Morro d'oro Teramo Mosciano Sant'Angelo Teramo Nereto Teramo Notaresco Teramo Penna Sant'Andrea Teramo Pietracamela Teramo Pineto Teramo Rocca Santa Maria Teramo Roseto degli Abruzzi Teramo Sant'Egidio alla Vibrata Teramo Sant'Omero Teramo Silvi Teramo Teramo Teramo Torano Nuovo Teramo Torricella Sicura

99 Teramo Tortoreto Teramo Tossicia Teramo Valle Castellana Teramo Martinsicuro Teramo TOTALE Pescara Abbateggio Pescara Alanno Pescara Bolognano Pescara Brittoli Pescara Bussi sul Tirino Pescara Cappelle sul Tavo Pescara Caramanico Terme Pescara Carpineto della Nora Pescara Castiglione a Casauria Pescara Catignano Pescara Cepagatti Pescara Città Sant'Angelo Pescara Civitaquana Pescara Civitella Casanova Pescara Collecorvino Pescara Corvara Pescara Cugnoli Pescara Elice Pescara Farindola Pescara Lettomanoppello Pescara Loreto Aprutino Pescara Manoppello Pescara Montebello di Bertona Pescara Montesilvano Pescara Moscufo Pescara Nocciano Pescara Penne Pescara Pescara Pescara Pescosansonesco Pescara Pianella Pescara Picciano Pescara Pietranico Pescara Popoli Pescara Roccamorice Pescara Rosciano Pescara Salle Pescara Sant'Eufemia a Maiella Pescara San Valentino in Abruzzo Citeriore Pescara Scafa Pescara Serramonacesca Pescara Spoltore Pescara Tocco da Casauria Pescara Torre de' Passeri Pescara Turrivalignani Pescara Vicoli Pescara Villa Celiera Pescara TOTALE Chieti Altino Chieti Archi

100 Chieti Ari Chieti Arielli Chieti Atessa Chieti Bomba Chieti Borrello Chieti Bucchianico Chieti Montebello sul Sangro Chieti Canosa Sannita Chieti Carpineto Sinello Chieti Carunchio Chieti Casacanditella Chieti Casalanguida Chieti Casalbordino Chieti Casalincontrada Chieti Casoli Chieti Castel Frentano Chieti Castelguidone Chieti Castiglione Messer Marino Chieti Celenza sul Trigno Chieti Chieti Chieti Civitaluparella Chieti Civitella Messer Raimondo Chieti Colledimacine Chieti Colledimezzo Chieti Crecchio Chieti Cupello Chieti Dogliola Chieti Fara Filiorum Petri Chieti Fara San Martino Chieti Filetto Chieti Fossacesia Chieti Fraine Chieti Francavilla al Mare Chieti Fresagrandinaria Chieti Frisa Chieti Furci Chieti Gamberale Chieti Gessopalena Chieti Gissi Chieti Giuliano Teatino Chieti Guardiagrele Chieti Guilmi Chieti Lama dei Peligni Chieti Lanciano Chieti Lentella Chieti Lettopalena Chieti Liscia Chieti Miglianico Chieti Montazzoli Chieti Monteferrante Chieti Montelapiano Chieti Montenerodomo Chieti Monteodorisio Chieti Mozzagrogna

101 Chieti Orsogna Chieti Ortona Chieti Paglieta Chieti Palena Chieti Palmoli Chieti Palombaro Chieti Pennadomo Chieti Pennapiedimonte Chieti Perano Chieti Pizzoferrato Chieti Poggiofiorito Chieti Pollutri Chieti Pretoro Chieti Quadri Chieti Rapino Chieti Ripa Teatina Chieti Roccamontepiano Chieti Rocca San Giovanni Chieti Roccascalegna Chieti Roccaspinalveti Chieti Roio del Sangro Chieti Rosello Chieti San Buono Chieti San Giovanni Lipioni Chieti San Giovanni Teatino Chieti San Martino sulla Marrucina Chieti San Salvo Chieti Santa Maria Imbaro Chieti Sant'Eusanio del Sangro Chieti San Vito Chietino Chieti Scerni Chieti Schiavi di Abruzzo Chieti Taranta Peligna Chieti Tollo Chieti Torino di Sangro Chieti Tornareccio Chieti Torrebruna Chieti Torrevecchia Teatina Chieti Torricella Peligna Chieti Treglio Chieti Tufillo Chieti Vacri Chieti Vasto Chieti Villalfonsina Chieti Villamagna Chieti Villa Santa Maria Chieti Pietraferrazzana Chieti Fallo Chieti TOTALE Italia

102 Tabella 77 - Capacità degli esercizi ricettivi per tipo di alloggio, circoscrizione e tipo di località turistica - Regione Abruzzo - Anno 2006 Province Circoscrizione Turistica Tipo di località Totale Alberghi Totale esercizi complementari e Bed Esercizi Letti Camere Bagni Numero Letti L'Aquila L'Aquila Località montane L'Aquila Pescasseroli Località montane L'Aquila Pescocostanzo Località montane L'Aquila Rivisondoli Località montane L'Aquila Roccaraso Località montane L'Aquila Scanno Località montane L'Aquila Sulmona Località collinari L'Aquila Tagliacozzo Località montane L'Aquila Altri comuni L'Aquila Comuni n. a. c Teramo Alba Adriatica Località marine Teramo Giulianova Località marine Teramo Pineto Località marine Teramo Roseto degli Abruzzi Località marine Teramo Silvi Località marine Teramo Teramo Località collinari Teramo Altri comuni Teramo Comuni n. a. c Teramo Tortoreto Località marine Pescara Caramanico Terme Località termali Pescara Montesilvano Località marine Pescara Pescara Località marine Pescara Altri comuni Pescara Comuni n. a. c Chieti Chieti Capoluogo di provincia n. a. c Chieti Francavilla al mare Località marine Chieti Ortona Località marine Chieti Vasto Località marine Chieti Altri comuni Chieti Comuni n. a. c Italia

103 Andamento del Turismo in Abruzzo Il settore turistico contestualmente al settore dei servizi legati al turismo, negli ultimi anni, è stato trainante per l economia abruzzese. Nell ambito delle economie locali, il turismo, svolge un ruolo importante a causa delle più ampie ed articolate interconnessioni che ha rispetto alle altre componenti del sistema economico ed alle ricadute di reddito che è in grado di sviluppare sia direttamente che per fenomeni di sviluppo indotto. Tra le attività economiche, è sicuramente quella maggiormente legata alle peculiarità dei luoghi non solo per i loro caratteri intrinseci, che costituiscono i fattori di formazione della domanda, ma anche in relazione alla presenza di strutture ed attività che per loro natura costituiscono il supporto all attività turistica stessa. Si spiega così come la valenza turistica di un determinato luogo, che potremmo definire turisticità, è rappresentata da un insieme di requisiti che da un lato sviluppano l attrattività propria e dall altro rappresentano le fondamentali dotazioni e strutture idonee a soddisfare i fabbisogni del turista. In una ricerca non recente, la DOXA valuta, come fattore preponderante nella formazione della domanda turistica sul nostro territorio, le dotazioni strutturali, e complementari al turismo (alberghi e ricettività in genere, strutture finalizzate al turismo, ristoranti etc.). Ne esce una connotazione del territorio di carattere sistemico con l individuazione di quattro categorie fondamentali anche in base alle tipologie turistiche che insistono sul territorio: - in primo luogo si evidenzia un sistema turistico balneare, rappresentato dalla fascia costiera, dove si rilevano quattro fondamentali gradazioni: tra esse primeggia il sistema della costa teramana, seguito dal sistema della conurbazione Pescara-Montesilvano-Francavilla e dalla costa chietina articolata in due suddivisioni, l area San Salvo-Vasto seguita dalla parte restante della costa; - un secondo sistema è quello montano, per lo più corrispondente all insieme dei comuni aventi una specifica vocazione per il turismo invernale, non disgiunto da piccoli microsistemi legati a vocazioni tipiche delle stazioni montane diffuse negli ambienti più pregevoli dei territori dei parchi; - un terzo sistema, quello più consistente e numeroso in termini di territorio e di numero di comuni, corrispondente all ambiente montano-rurale diffuso in tutta la regione, prevalentemente nelle province di Chieti e dell Aquila - costituito soprattutto dai comuni ricadenti nel territorio dei Parchi e dei territori contermini, caratterizzato da ambienti in cui si sommano qualità ambientali e caratteri storico-culturali di particolare pregio; - un ultimo sistema può essere considerato quello dei sistemi urbani della regione interconnesso con la rete del sistema dei centri minori e particolarmente vocato alla funzione di raccordo e supporto alle attività turistiche più articolate e multisettoriali. In tale ambito si distinguono sicuramente i comuni di L Aquila e Sulmona anche in relazione alla loro collocazione sul territorio. 102

104 Grafico 17 - Lunghezza coste per Comune (ARTA Abruzzo) Grafico 18 - Indice di turisticità nei Comuni abruzzesi (CRESA-ISTAT 2001) 103

105 Tabella 78 - Indice di turisticità dei Comuni abruzzesi (FONTE CRESA) 104

106 105

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110 Al fine di comprendere le caratteristiche strutturali e congiunturali dell offerta ricettiva attuale abruzzese, è necessario procedere all analisi dell andamento turistico regionale degli ultimi anni. A partire dal 1997, la domanda turistica verso l Abruzzo ha mostrato sempre segni positivi, con un incremento più elevato nell anno del Giubileo: +7% degli arrivi e +6.9% delle presenze, in valore assoluto. Nel 2001, all interno della graduatoria delle presenze turistiche per regione, l Abruzzo occupava la sedicesima posizione, con una quota dell 1,9% sul totale delle presenze; i dati del 2002 lo vedono invece avanzare di una posizione, con il 2% delle presenze sul totale, davanti a Calabria, Umbria, Valle D Aosta, Basilicata e Molise. Nel 2006 la quota della Regione Abruzzo si attesta al 2,03%. L indice di utilizzazione lorda delle strutture alberghiere (dato dal rapporto tra le presenze registrate negli esercizi e la disponibilità di letti espressa in termini di giornate letto), pari a 28,8, pone l Abruzzo nel 2006, in dodicesima posizione Abruzzo Italia Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Grafico 19 - Indici di utilizzazione lorda e netta degli esercizi alberghieri per mese - Reg. Abruzzo, ISTAT Anno 2006 Entrando nel dettaglio, l Abruzzo rileva una permanenza media del turista di 5,1 giorni, collocandosi al disopra della media nazionale per le regioni centrali; presenta, inoltre, una performance positiva anche per gli arrivi, confermando una forte tendenza alla crescita. Le strutture alberghiere presenti in Abruzzo rappresentano il 2.43% dell offerta nazionale, quelle extralberghiere solo lo 0.84%; osservazioni positive però sono rivolte alla capacità ricettiva, ovvero ai posti letto che, pur essendo maggiori per il comparto extralberghiero, presentano ancora un sottodimensionamento rispetto alla offerta turistica nazionale (i posti letto del comparto tradizionale rappresentano solo il 2.40% dell offerta nazionale e quelli del settore complementare il 2.21% della totale offerta nazionale). Nella classificazione per macroaree, l Abruzzo si colloca tra le prime regioni del sud Italia, isole comprese. La ripartizione della ricettività alberghiera nelle varie province risulta equilibrata, sia in termini di esercizi che di posti letto, mentre, la ricettività extralberghiera presenta delle differenziazioni tra zone marine e montane. 109

111 Nel settore alberghiero è la provincia di Teramo che presenta il più alto numero di strutture ricettive e di posti letto disponibili: 321 per posti letto. La provincia dell Aquila, risulta al secondo posto nella graduatoria regionale per numero di esercizi alberghieri e per posti letto. La provincia di Chieti assume il terzo posto per esercizi esistenti ma segue al quarto posto la provincia di Pescara per numero di posti letto; infatti, quest ultima, pur presentando una bassa percentuale di strutture, rappresenta il 17,87% dei posti letto della regione, a dimostrazione che le strutture esistenti sono di grandi e medie dimensioni, escludendo la presenza di strutture extralberghiere o complementari. Le strutture maggiormente diffuse sul territorio regionale sono quelle a tre stelle, sia per tipologia di struttura che per posti letto. Tabella 79 - Consistenza ricettiva alberghiera per Provincia - Fonte Reg. Abruzzo 2006 Totale Alberghi Area Esercizi Letti Camere Bagni L'Aquila Teramo Pescara Chieti Tot Reg. Abruzzo Italia

112 Reg. Abruzzo Letti Esercizi Chieti Pescara Teramo L'Aquila Grafico 20 Strutture ricettive in Abruzzo (Fonte ISTAT 2006) Gli esercizi complementari rappresentano il 51,49% dell offerta complessiva regionale, composti per lo più da agriturismi (39,5%) e Bed & Breakfast (28,34%); relativamente ai posti letto, il maggior peso è dato dai campeggi che coprono l 56,27% dell offerta complessiva. Tabella 80 Consistenza ricettività extralberghiera in Abruzzo, 2006 (Fonte ISTAT) Totale esercizi complementari e Bed and Breakfast Area Esercizi Letti L'Aquila Teramo Pescara Chieti Reg. Abruzzo Italia E la Provincia di Teramo che domina il mercato dell offerta in termini di numero esercizi extralberghieri, a cui si unisce anche la più alta concentrazione di offerta di posti letto (28918, pari al 54,31%). Gli arrivi turistici in Abruzzo nel 2006 vedono prevalere la provincia di Teramo con il 30,68% degli arrivi seguita nell ordine dalle province di L Aquila (29,41%), Pescara (21,54%) e infine Chieti (18,38%); anche in termini di presenze, la provincia di Teramo da sola accoglie più del 47,76% dei turisti pervenuti. 111

113 Chieti; L'Aquila; Pescara; Teramo; Grafico 21 Arrivi per Provincia, Regione Abruzzo - ISTAT ,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% L'Aquila Teramo Pescara Chieti Grafico 22 Presenze per Provincia, Regione Abruzzo, ISTAT

114 Tabella 81 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri per residenza dei clienti e circoscrizione turistica Regione Abruzzo - Anno 2006 CIRCOSCRIZIONE TURISTICA (a) Italiani ESERCIZI ALBERGHIERI Stranieri Arrivi Presenze Arrivi Presenze L'Aquila Pescasseroli Pescocostanzo Rivisondoli Roccaraso Scanno Sulmona Tagliacozzo Altri comuni L'Aquila TOTALE Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Teramo Altri comuni Teramo Tortoreto TOTALE Caramanico Terme Montesilvano Pescara Altri comuni Pescara TOTALE Chieti Francavilla al mare Ortona Vasto Altri comuni Chieti TOTALE TOTALE ITALIA

115 Tabella 82 - Arrivi e presenze negli esercizi complementari per residenza dei clienti e circoscrizione turistica - Anno 2006 CIRCOSCRIZIONE TURISTICA (a) Arrivi Presenze Arrivi Presenze L'Aquila Pescasseroli Pescocostanzo Rivisondoli Roccaraso Scanno Sulmona Tagliacozzo Altri comuni L'Aquila TOTALE Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Teramo Altri comuni Teramo Tortoreto TOTALE Caramanico Terme Montesilvano Pescara Altri comuni Pescara TOTALE Chieti Francavilla al mare Ortona Vasto Altri comuni Chieti TOTALE TOTALE ITALIA Italiani ESERCIZI COMPLEMENTARI Stranieri 114

116 Arrivi Presenze Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Grafico 23 Arrivi e Presenze negli esercizi ricettivi. Reg. Abruzzo - Anno 2005 Tabella 83 - Arrivi e Presenze negli esercizi ricettivi della Provincia di Teramo per paese di residenza Anno 2006 ISTAT ESERCIZI ALBERGHIERI PAESI DI RESIDENZA ESERCIZI COMPLEMENTARI TOTALE ESERCIZI RICETTIVI Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze UNIONE EUROPEA ITALIA Finlandia Svezia Danimarca Irlanda Regno Unito Paesi Bassi Belgio Lussemburgo Germania Francia Austria Estonia Lettonia Lituania Polonia Rep.Ceca Slovacchia Ungheria Slovenia Spagna Portogallo Grecia Malta Cipro

117 TOTALE ALTRI PAESI EUROPEI Norvegia Islanda Svizzera Croazia Turchia Russia Altri Paesi Europei TOTALE PAESI EXTRAEUROPEI Egitto Paesi dell'africa Mediterranea Sud Africa Altri Paesi dell'africa Stati Uniti d America Canada Messico Venezuela Brasile Argentina Altri Paesi dell' America latina Israele Altri paesi del M.Oriente Cina Corea del Sud Giappone India Altri paesi dell'asia Australia Nuova Zelanda Altri Paesi TOTALE TOTALE PAESI ESTERI TOTALE GENERALE

118 Il flusso turistico locale Il sistema turistico teramano si contraddistingue: per il carattere balneare (92,6% delle presenze), fortemente concentrato temporalmente (77,3% delle presenze giugno-agosto), perché è quasi esclusivamente italiano (84%), per la diffusa presenza di seconde case (stima CRESA 12 milioni di presenze), per l elevato peso dei flussi escursionistici, per la prevalenza di operatori locali, per la classe imprenditoriale di prima generazione/avvio del ricambio generazionale, per gli interessanti fenomeni di aggregazione in associazioni e consorzi di operatori, per gli irrilevanti fenomeni di integrazione turistica, per l insufficiente visibilità del prodotto, per la ridotta presenza nell offerta dei tour operator, per l insufficiente utilizzo delle nuove IT. La provincia di Teramo presenta nel 2006 il maggior numero di presenze e arrivi, soprattutto per la zona costiera; Tra gli stranieri la Provincia teramana risulta prevalente nel sistema Abruzzo, con una quota del 20% circa, sia per arrivi che per presenze, configurandosi la provincia con la permanenza media più elevata (7,8 giorni). Tra i mercati stranieri la Germania presenta il 43,1% delle presenze seguita dalla Svizzera con il 12,4%; apprezzabile è la domanda proveniente dalla Repubblica Ceca con una presenza del 10,3%. Per quanto concerne la tipologia di struttura prescelta in questa provincia, considerando l alta concentrazione turistica della zona costiera, non c è da stupirsi se le strutture alberghiere sono quelle che rilevano il maggior numero di arrivi e presenze. Pur presentando un basso tasso di arrivi, le strutture ricettive extralberghiere mostrano un mercato dinamico dell offerta, per le seguenti ragioni: le presenze superano di ben 15 punti percentuali gli arrivi, significando che tali strutture non vengono sfruttate per il pernottamento ma in modo quasi esclusivo per la sosta quotidiana, a vantaggio degli aspetti turistici culinari, di relax, ambientali; ciò accade poiché la capacità ricettiva di tali strutture è prevalentemente quella dei campeggi e dei VIT; la permanenza media è doppia rispetto a quella alberghiera, in quanto i costi di soggiorno nei campeggi o VIT sono molto bassi rispetto a quelli alberghieri. 117

119 Tabella 84 - Consistenza ricettiva alberghiera nella costa teramana e categoria di esercizi - Fonte Reg. Abruzzo 2004 Comune Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro Esercizi alberghieri a 5 stelle e 5 stelle lusso Posti letto negli esercizi alberghieri a 5 stelle e 5 stelle lusso Camere negli esercizi alberghieri a 5 stelle e 5 stelle lusso Bagni negli esercizi alberghieri a 5 stelle e 5 stelle lusso Esercizi alberghieri a 4 stelle Posti letto negli esercizi alberghieri a 4 stelle Camere negli esercizi alberghieri a 4 stelle Bagni negli esercizi alberghieri a 4 stelle Esercizi alberghieri a 3 stelle Posti letto negli esercizi alberghieri a 3 stelle Camere negli esercizi alberghieri a 3 stelle Bagni negli esercizi alberghieri a 3 stelle Esercizi alberghieri a 2 stelle Posti letto negli esercizi alberghieri a 2 stelle Camere negli esercizi alberghieri a 2 stelle Bagni negli esercizi alberghieri a 2 stelle Esercizi alberghieri a 1 stella Posti letto negli esercizi alberghieri a 1 stella Camere negli esercizi alberghieri a 1 stella Bagni negli esercizi alberghieri a 1 stella Esercizi alberghieri Posti letto negli esercizi alberghieri Camere negli esercizi alberghieri Bagni negli esercizi alberghieri Residenze turistico alberghiere Posti letto nelle residenze turistico alberghiere Camere nelle residenze turistico alberghiere Bagni nelle residenze turistico alberghiere Campeggi e villaggi Posti letto in campeggi e villaggi Alloggi privati gestiti in forma imprenditoriale

120 osti letto in alloggi privati gestiti in forma imprenditoriale Alloggi privati non gestiti in forma imprenditoriale Alloggi agro-turistici e Country-Houses Posti letto in alloggi privati non gestiti in forma imprenditoriale Posti letto in alloggi agro-turistici e Country-Houses Ostelli per la gioventù Posti letto in ostelli per la gioventù Case per ferie Posti letto in case per ferie Rifugi Alpini Posti letto in rifugi alpini Altri esercizi Posti letto in altri esercizi Bed & Breakfast Posti letto in Bed & Breakfast Totale esercizi complementari Totale posti letto degli esercizi complementari Comune Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro 119

121 Tabella 85 Consistenza delle strutture ricettive nei Comuni della costa CONSISTENZA STRUTTURE RICETTIVE COMUNE ALBERGHII COMPLEMENTARI TOTALE N. letti N. letti N. letti eserc. eserc. eserc. ALBA ADRIATICA GIULIANOVA MARTINSICURO PINETO ROSETO DEGLI ABRUZZI SILVI TORTORETO TOTALE Peso % su Totale Provincia 80,1 86,4 31,7 94,3 60,0 91,2 TOTALE PROVINCIA ALBA ADRIATICA GIULIANOVA MARTINSICURO PINETO ROSETO DEGLI ABRUZZI SILVI TORTORETO TOTALE TOTALE PROVINCIA Tabella 86 Movimento turistico nei Comuni costieri della Provincia di Teramo MOVIMENTO TURISTICO COMUNE ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI COMPLEMENTARI ITALIANI STRANIERI TOTALE ITALIANI STRANIERI TOTALE arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze ALBA ADRIATICA GIULIANOVA MARTINSICURO PINETO ROSETO DEGLI ABRUZZI SILVI TORTORETO TOTALE Peso % su Totale Provincia 80,8 87,1 86,3 90,2 81,5 87,6 96,9 98,9 98,3 98,7 97,2 98,9 TOTALE PROVINCIA VARIAZIONI % 2004/2003 ALBA ADRIATICA -3,5-12,5-11,7-20,0-4,6-13,7 19,7 14,7-2,9 75,9 18,0 19,6 GIULIANOVA 0,7-0,2-9,2-11,0-1,0-2,4-2,5-2,8 16,9 19,1 0,7 0,0 MARTINSICURO 5,2-1,3 30,0 20,2 9,1 2,3 1,0 0,3-8,4-15,4-3,0-4,8 PINETO 2,1-2,6 3,0-17,7 2,2-4,0-7,3-0,5-6,2-5,0-6,8-2,7 ROSETO DEGLI ABRUZZI 0,4 5,4 16,9 69,7 2,1 11,1-3,7-4,8-13,4-15,0-5,1-6,1 SILVI -2,8-7,8 19,6-5,5-0,8-7,5 8,5 19,2-7,9-16,8 4,1 9,5 TORTORETO 0,3-8,4 21,9 21,9 3,2-3,8-1,8-1,9-17,8-11,8-3,5-2,7 TOTALE -0,1-4,9 4,8 0,8 0,5-4,0-0,8-0,4-6,9-7,2-2,3-1,7 120

122 Tabella 87 - Agriturismi nella costa teramana (ISTAT 2004) Comune Alba Adriatica Aziende agrituristiche autorizzate Autorizzate all'alloggio Posti letto Piazzole di sosta Autorizzate alla ristorazione Posti a sedere Autorizzate ad altri servizi Autorizzate ad attività sportive Autorizzate ad altre attività Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Tortoreto Martinsicuro Attualmente le minacce al sistema turistico teramano provengono da: - globalizzazione nuovi competitori scarsa visibilità, - ricerca di una identità turistica, - capacità attrattiva, - la costruzione del prodotto turismo (identità, prezzo/qualità, capitale umano, - il ritardo infrastrutturale, - l organizzazione del territorio e gli aspetti urbanistici, - la capacità di promuovere, mentre le opportunità sono date da: - i turismi e l offerta turistica diversificata e destagionalizzata, - la capacità di intraprendere, - le integrazioni settoriali, - le nuove tecnologie IT, - la globalizzazione. Fonte: CCIAA (Agricoltura e turismo Provincia di Teramo). Dopo Alba Adriatica (10,66%), staccata da un solo punto percentuale, Roseto (9,48%) è la città che presenta la più alta percentuale sulla Provincia di Teramo di strutture ricettive. Roseto in particolare si caratterizza per una tipologia turistica fidelizzata e fortemente stagionale, contraddistinta dal carattere familiare del flusso turistico, che nella maggior parte dei casi ha acquistato nella cittadina la casa per le vacanze. Dalle statistiche ufficiali dei flussi turistici nelle strutture ricettive rosetane dell anno 2007, fornite dall Ufficio IAT di Roseto degli Abruzzi ed elaborati dall Amministrazione Comunale, che li ha messi a confronto con i dati dell ultimo triennio emerge che nell anno 2007, Roseto degli Abruzzi ha accolto turisti, che hanno sviluppato giorni presenza, con una permanenza media di 7,79 giorni. Rispetto all anno 2006, si registra un incremento di arrivi e giorni presenza, con un aumento 121

123 percentuale dei giorni presenza pari al 3,47%. Anche il 2006 aveva fatto registrare, rispetto ai dati del 2005, un incremento percentuale dei giorni presenza pari al 5,68%. Cresce il flusso turistico nonostante il mutamento delle abitudini a livello globale, generato da una politica attiva mirata alla destagionalizzazione dei flussi che ha avuto effetti positivi su Roseto, ponendola in totale controtendenza rispetto ad altri Comuni costieri della Provincia di Teramo come Tortoreto. Martinsicuro registra un + 17,4 % con un numero di presenze, nell estate 2006 pari a ( unità in più se confrontate con la stagione precedente). Alba Adriatica: le presenze, che fruttano al comune un attivo percentuale, rispetto al 2004, del 4,1 %. A Giulianova, nel 2005, sono stati invece contati visitatori: in meno rispetto al 2004, per una percentuale negativa del 4,4 %. Maglia nera a Tortoreto, che però continua a registrare il più alto numero di presenze turistiche della costa: i vacanzieri del 2005, per un complessivo 17,7 % in meno sui dati Del 4 % il calo a Pineto, del 10% a Silvi Marina. Negli esercizi alberghieri il calo più sensibile si è avvertito per quanto riguarda i turisti stranieri (- 5,2%), mentre gli italiani hanno fatto registrare un -2,7%. A questi dati vanno ad aggiungersi anche quelli relativi agli esercizi complementari, ossia campeggi, bed & breakfast, ostelli e rifugi: -3,5%. Di seguito si riporta l andamento degli arrivi e delle presenze nella cittadina d Roseto per gli anni Tabella 88 Aprile Settembre, Anni 2005, 2006, 2007 PERIODI ARRIVI SCOSTAMENTO % PRESENZE SCOSTAMENTO % Anno 2005 Aprile-Settembre Anno 2006 Aprile-Settembre Anno 2007 Aprile-Settembre ,58% ,48% ,51% ,21% Fonte: Il Turismo ed il sistema della mobilità Senza dubbio la promozione e la fruibilità della Riserva vanno pensate anche sotto il profilo della mobilità. E necessario affiancare ai servizi tradizionali nuovi servizi, più specifici, organizzandoli e coordinandoli con le potenzialità turistiche espresse dal contesto Rosetano. Già nel 1983, con l insorgere del turismo di massa, il ministro del turismo e dello spettacolo Nicola Signorello, presentando il documento La Legge-quadro nelle prospettive di sviluppo del turismo italiano, richiamò questo concetto. 122

124 A livello regionale l Abruzzo, insieme a Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise e Puglia, ha partecipato al progetto di corridoio plurimodale di trasporto denominato Corridoio Adriatico che insiste sui grandi collegamenti viari, ferroviari, marittimi, aeroportuali lungo la direttrice adriatica. Il binomio turismo-mobilità va valutato accuratamente: la programmazione regionale riconosce l importanza delle risorse naturali, storiche ed architettoniche quale fattore di sviluppo sociale ed economico ma richiama l attenzione sul tema dello sviluppo sostenibile specialmente nelle zone parco e nelle aree protette, per quanto riguarda le infrastrutture ed i servizi di trasporto. Gli strumenti di programmazione generale di cui la Regione dispone sono: - PRS: Programma Regionale di Sviluppo; - QRR: Quadro di riferimento regionale; - DPEF: Documento di programmazione economico-finanziaria; - DOCUP: Documento Unico di programmazione Ob. 2; - PRT: Piano Regionale dei TRASPORTI. A livello locale gli strumenti della programmazione sono: - Piani territoriali provinciali; - Piani viabilità extraurbana provinciale; - Programma triennale di intervento stradale provinciale; - Piani di bacino traffico provinciali; - PUM: Piani urbani della mobilità comunali; - Piani regolatori e piani attuativi comunali; - Pianificazione di competenza delle Comunità Montane e dei parchi regionali; - Piani territoriali. Il federalismo ed il principio della sussidiarietà applicato ai trasporti possono rappresentare una nuova occasione di sviluppo per il turismo. Una corretta programmazione a livello locale dei servizi, col coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e dei soggetti economici che operano nel comparto, può sfruttare le potenzialità dell offerta di servizi di trasporto non pienamente utilizzate per i servizi convenzionali. L organizzazione di pacchetti viaggio-soggiorno nei periodi festivi e nei week-end è una delle possibili direzioni di questo tipo di azioni. Alla parte pubblica resta il compito di garantire l accessibilità dall esterno sui nodi principali di accesso all Abruzzo ed anche di distribuire, per quanto possibile, i flussi in arrivo verso i centri di interesse turistico tramite la rete del trasporto pubblico locale; in molti casi è opportuno che i pacchetti turistici vengano predisposti in modo da individuare le modalità di trasporto verso le destinazioni sul territorio, e riorganizzare adeguatamente i trasferimenti in loco necessari durante i periodi di soggiorno. Per questo tipo di servizi è disponibile la gamma dei servizi del trasporto pubblico non di linea, che affianca ed integra quella del trasporto pubblico di linea. L integrazione modale e tariffaria nella rete dei trasporti e lo sviluppo di pacchetti turistici integrati rappresentano dunque ambiti di programmazione per nuovi servizi attuando sinergie pubblico-privato. 123

125 Le iniziative locali di sviluppo in Abruzzo La Regione ha già perseguito la via della programmazione dal basso e attualmente, concluso il settennato , si sta riorganizzando, dal punto di vista dei documenti programmatici di sviluppo secondo i Regolamenti UE, al fine di continuare a stimolare la mobilitazione sociale, istituzionale ed economico. L intero territorio regionale è stato coinvolto diffusamente da iniziative di sviluppo a testimonianza della reattività dei soggetti locali (amministrazioni, enti economici, associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori) alle nuove opportunità di sviluppo e alla necessità delle società di attivare flussi di risorse pubbliche. Sulla base delle Linee Guida approvate dall' Intesa della Conferenza Unificata del 3 febbraio 2005 e dalla successiva delibera Cipe del 15 luglio 2005, è stato predisposto il Documento strategico preliminare nazionale per avviare il confronto tecnico e amministrativo per la predisposizione del Quadro Strategico Nazionale L'Italia è il terzo principale beneficiario della politica di coesione dopo Polonia e Spagna. Il 13 luglio 2007 la Commissione europea ha adottato il Quadro di riferimento strategico nazionale (QRSN) presentato dall Italia. Il documento illustra il quadro degli investimenti in Italia di 28,8 miliardi di euro nel periodo di programmazione per sostenere la crescita e l occupazione. La strategia persegue 4 campi prioritari: 1. sviluppare circuiti di conoscenza; 2. incrementare il tenore di vita, i livelli di sicurezza, l integrazione sociale; 3. promuovere i gruppi di imprese, i servizi e la concorrenza; 4. internazionalizzare e modernizzare l economia. Nell imminente futuro pertanto saranno attivi i Programmi di Iniziativa Comunitaria riguardanti i seguenti settori : - rivitalizzazione economica e sociale delle città e dei suburbi in crisi per promuovere uno sviluppo urbano duraturo (URBACT); - cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale volta ad incentivare uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo dell insieme dello spazio comunitario (INTERREG); - Sviluppo rurale (LEADER + ), da finanziare con le risorse del FEOGA che insiste in una specifica area ma che può creare valore aggiunto nel collegamento del sistema dei parchi e delle aree rurali con la costa; - Cooperazione transnazionale per promuovere nuove pratiche di lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze di ogni tipo in relazione al mercato del lavoro (PROGRESS); - Documento di Programmazione regionale che ha individuato e selezionato alcune priorità di sviluppo, il PSR per la programmazione infatti è stato già approvato dalla Commissione Europea; - Legge 488/92 Commercio e Turismo; - LR 36 microimprenditorialità nei parchi, aree protette e riserve; - Life +: Natura e Biodiversità - Politica ambientale e Governance Informazione e Comunicazione; - Interreg IV C: Ambiente e prevenzione dei rischi Biodiversità e conservazione del patrimonio naturalistico Patrimonio culturale Energia e trasporto pubblico sostenibile Gestione dei rifiuti. 124

126 Per quanto riguarda il settore imprese, la nuova carta degli aiuti approvata per il periodo di programmazione identifica le imprese che potranno attingere ai diversi benefici di leggi nazionali e regolamenti comunitari: una vasta gamma che va da sovvenzioni dirette per gli investimenti alle agevolazioni di carattere fiscale. Tabella 89 - % aiuto AREE IN DEROGA 87 3C FINO AL GRANDI MEDIE IMPRESE PICCOLE IMPRESE IMPRESE 15% 25% 35% AREE IN DEROGA 87 3C FINO AL (PHASING OUT) 10% 20% 30% Tabella 90 - LE PERCENTUALI DI AIUTO PER LE PICCOLE IMPRESE NUOVE IMPRESE NEI PRIMI TRE ANNI DI ATTIVITA IMPRESE DAL 4 AL 5 ANNO D ATTIVITA AREE IN DEROGA 87 3C FINO AL AREE IN DEROGA 87 3C FINO AL (PHASING OUT) 40% 30% 35% 25% Oltre ai contributi a fondo perduto cui potranno aspirare le imprese, la finanziaria 2008 ha introdotto gli incentivi automatici legati ai nuovi investimenti e alle nuove assunzioni. In particolare, per semplificare si riporta il seguente schema: 125

127 Tabella 91 - incentivi automatici legati ai nuovi investimenti e alle nuove assunzioni. Tipo d incentivo Operazione Utilizzo Natura Preventiva Misura Operatività Massimale incentivata incentivo dell incentivo autorizzazione aiuto aiuto OK Finanziaria 2008 Acquisto Prima con Secondo le (Visco sud) macchinari e altri modello unico Credito d imposta NO regole dell Secondo le cespiti successivam 87 3c regole dell ente con F c (V. schemi di cui sopra) Mediante Senza OK Finanziaria 2008 Incremento al sud compensazio limite d eta Secondo le di lavoratori a ne con F24 Credito d imposta NO 416 euro regole dell tempo per le 87 3c indeterminato lavoratrici, (V. schemi 333 per i di cui sopra) lavoratori Da sottolineare che molteplici sono i risultati raggiunti con la programmazione appena conclusa e i nuovi scenari di sviluppo del territorio. In particolare si richiama l attenzione sui Fondi APE (Appennino Parco d'europa) che hanno fatto emergere l'immagine dell'appennino quale grande sistema ambientale e territoriale, caratterizzato da una estesa e diffusa presenza di aree protette che non ha eguali a livello internazionale. L'Appennino è diventato così il laboratorio dove attuare le più innovative strategie di conservazione della natura attraverso l individuazione e la gestione delle aree protette non solo sulla base di progetti ecologici a scala locale, ma in accordo con gli obiettivi di conservazione e sviluppo dei grandi sistemi ambientali e territoriali. Le aree protette svolgono così il ruolo di veri e propri nodi di una rete di spazi naturali e culturali che disegna un "sistema infrastrutturale ambientale" grazie al quale il progetto di conservazione esce dalla singola area protetta e, in forme e gradi diversi, interessa e coinvolge tutto il territorio. Gli studi promossi dal Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio, Direzione Protezione della Natura, relativi agli aspetti economici, territoriali e naturalistici dell'appennino, a cui hanno contribuito le Università, i Parchi, le Regioni, gli Enti locali e Legambiente, hanno portato alla definizione delle linee strategiche di APE: 1) L'integrazione di APE nel contesto euro-mediterraneo attraverso la costruzione di una nuova immagine unitaria dell'appennino, l'integrazione delle sue risorse naturali nella REN Rete Ecologica Europea ed il miglioramento delle connessioni con le reti europee di mobilità e trasporto 6. 6 Il sistema nazionale delle aree naturali protette. In questi anni è venuto delineandosi un quadro normativo a livello nazionale, comunitario ed internazionale che ha fornito un fondamentale contributo allo sviluppo delle aree naturali protette e delle politiche di conservazione. La legge quadro 394/91 ha costituito lo strumento principale per avviare la realizzazione nel nostro paese di un sistema di aree naturali protette che oggi interessa: 20 Parchi nazionali; 15 Riserve marine naturali statali; 142 Riserve naturali statali; 89 Parchi naturali regionali; 197 Riserve naturali regionali; 106 Altre aree protette; 126

128 2) La messa in rete delle risorse naturali e culturali tramite: - la formazione di una rete integrata di "infrastrutture ambientali", comprensiva delle aree protette e degli spazi di naturalità diffusa; - l'attivazione di programmi coordinati per la difesa del suolo e la gestione delle acque; - l'attivazione di programmi estesi ad ampie aree territoriali per la riqualificazione degli spazi rurali, per la conservazione, gestione e valorizzazione del paesaggio; - la realizzazione di reti di fruizione paesistica, naturalistica e culturale, basate sul recupero di percorsi e infrastrutture preesistenti. 3) Il rafforzamento dei sistemi locali attraverso: - il potenziamento dei milieux locali, con incentivi e sostegni al miglioramento del patrimonio e delle condizioni di vita e di lavoro, allo sviluppo dell'imprenditorialità e delle risorse sociali, alla rivitalizzazione dei saperi, mestieri ed abilità tradizionali; - il potenziamento e la qualificazione dei servizi e dei presidi per l'agibilità e l'abitabilità del territorio; - la riorganizzazione ed il potenziamento dei sistemi di mobilità e di trasporto sostenibile locale; - la promozione del turismo sostenibile e della fruizione sociale delle risorse del territorio, con attività interpretative, formative, organizzative e di marketing territoriale. Si è pertanto ulteriormente rafforzata e diffusa l'attitudine alla cooperazione progettuale stimolata e sollecitata dalla istituzione dei parchi. Questi sono l'unica realtà istituzionale che permette un governo armonico ed interregionale di ambiti territoriali, naturali e culturali dai caratteri unitari ma appartenenti per vicende storiche e politiche a differenti realtà amministrative. Si sono affermate e sviluppate nuove conoscenze e capacità tecniche, sia a livello istituzionale che sociale, sia pubblico che privato, grazie ad un impegno creativo e progettuale che ha unito la dimensione locale con i più vasti contesti territoriali dell'appennino, fondando la nuova identità del grande parco d'europa. Sulla base di molteplici ipotesi di lavoro sono nate inedite e plurali coalizioni territoriali in un gioco continuo di aggregazioni e disaggregazioni che hanno dinamizzato realtà fino a ieri prive di iniziativa sociale e istituzionale. Sono questi i caratteri di fondo di alcune delle esperienze progettuali più significative che in questi anni sono nate grazie ad APE. in totale 568 aree protette per quasi ettari, di cui fanno anche parte ettari di superficie marina, che rappresentano il 7,84% della superficie del territorio nazionale. In attuazione della Direttiva (92/43 CEE - Habitat) per la costruzione della rete Natura 2000, sono stati individuati provvisoriamente siti di importanza comunitaria (SIC) e 267 zone di protezione speciale (ZPS) che partecipano in quota parte all ampliamento del territorio protetto del nostro paese (stimabile in circa ha), considerando che le ZPS e i SIC spesso si sovrappongono o ricadono nelle aree protette dell Elenco ufficiale. Le quantità territoriali complessive che partecipano, come sistema delle aree protette ai diversi livelli e come aree di particolare sensibilità, alla formazione della Rete ecologica nazionale, si possono stimare in: ha delle aree dell elenco ufficiale; ha delle aree SIC/ZPS; aree cuscinetto e aree contigue per il 20-25% delle aree protette, valutabili in ; corridoi di connessione, che considerando i soli ambiti fluviali di pregio, le zone montane a maggiore naturalità e gli ambiti di paesaggio più integri e sensibili, contribuiscono con circa ha. Nell insieme si può valutare in modo prudente, sottostimando le aree di connessione, la dimensione della Rete in circa il 18-20% del territorio nazionale. 127

129 Anche i Fondi Cipe hanno rappresentato un enorme canale di sviluppo per la Regione Abruzzo dando origine ad innumerevoli APQ Accordi di Programma Quadro come riportati di seguito: Tabella 92 - Accordi di Programma Quadro Titolo APQ Costo Totale (Euro) Quota a carico della delibera CIPE 20/04 valore assoluto valore % MOBILITA' REGIONALE % CICLO INTEGRATO DELLE ACQUE % BENI CULTURALI % PROMOZIONE SOCIALE % SOCIETA DELL INFORMAZIONE % DIFESA SUOLO % RIEQUILIBRIO TERRITORIALE E SVILUPPO LOCALE % AZIONI DI SISTEMA % Lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo è un occasione unica per un contesto che, oltre agli eventi sportivi, vedrà il susseguirsi di manifestazioni di promozione culturale ad ampio raggio, dalle produzioni di nicchia, ai beni storico-culturali, alle risorse naturalistiche e paesaggistiche; durante il periodo dei Giochi infatti si costituirà la vera e propria Regione Mediterranea con la messa in rete di risorse e l avvio di un processo di valorizzazione sistemico ed integrato. Roseto, sede di alcuni eventi, potrà allestire una vetrina permanente ed accrescere, davanti ad un pubblico internazionale, la propria attrattività Tabella 93 - SEDI DELL'EVENTO XVI GIOCHI DEL MEDITERRANEO (26 GIUGNO - 5 LUGLIO 2009) CITTA' IMPIANTO SPORT-ATTIVITA' PESCARA STADIO ADRIATICO PORTO TURISTICO ARENA DEL MARE CIRCOLO TENNIS CIRCUITO MATTEOTTI CIRCUITO CITTADINO COMPLESSO FEBO CERIMONIA D'APERTURA ATLETICA LEGGERA CALCIO HANDISPORT (ATLETICA) CERIMONIA DI CHIUSURA BOCCE VELA BEACH VOLLEY TENNIS CICLISMO PATTINAGGIO A ROTELLE JUDO KARATE 128

130 LOTTA TIRO A SEGNO NUOTO PISCINE LE NAIADI PALLANUOTO HANDISPORT (NUOTO) PALAZZETTO VIA ELETTRA PALLACANESTRO PALAZZETTO G.PAOLO II PALLAMANO PALAZZETTO VIA RIGOPIANO SOLLEVAMENTO PESI RIVIERA DI PESCARA SCI NAUTICO(ESIBIZIONE) STADIO ANGELINI CALCIO CHIETI PALATRICALLE GINNASTICA PALLAVOLO PALAZZETTO S. FILOMENA TENNISTAVOLO L'AQUILA STADIO ACQUASANTA CALCIO TERAMO STADIO COMUNALE CALCIO PALAZZETTO COMUNALE PALLACANESTRO LANCIANO STADIO BIONDI CALCIO PALAZZETTO COMUNALE PALLAVOLO ROSETO PALAZZETTO COMUNALE PALLACANESTRO BOMBA LAGO DI BOMBA CANOA CANOTTAGGIO MANOPPELLO POLIGONO TIRO AL VOLO MONTESILVANO PALACONGRESSI GINNASTICA PALASENNA PUGILATO FRANCAVILLA STADIO COMUNALE SPORT EQUESTRI MIGLIANICO GOLF CLUB GOLF PINETO PALAVOLLEY S.MARIA SCHERMA I grandi sistemi ambientali e territoriali Le strategie internazionali di conservazione della natura determinano come le aree protette debbano essere individuate e gestite non solo sulla base dei processi ecologici operanti su scala locale, ma in accordo con gli obiettivi di conservazione e di sviluppo a livello di grandi sistemi ambientali e territoriali. In Italia, essi sono: le Alpi, interessate da 4 Parchi nazionali, da 32 Parchi regionali per ha, ai quali vanno aggiunti sul versante francese 3 Parchi nazionali, 6 regionali ed una riserva naturale; sul versante tedesco 1 Parco nazionale ed una riserva naturale; sul versante austriaco 4 Parchi nazionali ed una riserva naturale; sul versante svizzero 1 Parco nazionale ed uno sul versante sloveno; la Pianura Padana, interessata da 14 Parchi regionali e 46 Riserve naturali per ,24 ha; l Appennino, interessato da 9 Parchi nazionali, 28 Parchi regionali e 86 Riserve naturali per ,71 ha; le Isole minori, interessate da 3 Parchi nazionali e 6 tra Riserve naturali e marine per ,96 ha; 129

131 le Coste, interessate da 3 Parchi nazionali, 10 Parchi regionali e da 55 tra Riserve naturali e marine per ,46 ha; la Sicilia, interessata da 3 Parchi regionali e 3 Riserve marine, 13 Riserve regionali e 7 Zone umide per ,92 ha; la Sardegna interessata da 2 Parchi nazionali, 3 Riserve marine e 18 tra Monumenti naturali e Zone umide per ,79 ha. Dentro questi sistemi le aree protette svolgono il ruolo di veri e propri nodi di una rete di spazi naturali, che attraversa e disegna il paese. Un "sistema infrastrutturale ambientale" ad altissima densità di diversità naturale e culturale, di tipicità manifatturiera e agricolo-alimentare, di identità locali, di presidi territoriali e di specifiche modalità insediative, in grado di competere, condizionare ed integrare i sistemi infrastrutturali tradizionali (le reti dei trasporti, dell energia, delle telecomunicazioni,..). Un approccio grazie al quale il progetto di conservazione esce dalla singola area protetta e in forme e gradi diversi interessa e coinvolge tutto il territorio, e che trova sicuri riferimenti anche a livello comunitario, quali: - La Direttiva 92/43 CEE "relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche" (Direttiva Habitat), che prevede la realizzazione della Rete Ecologica Europea Natura 2000 tramite l identificazione di siti (SIC) idonei alla salvaguardia di habitat e di specie floristiche e faunistiche di importanza comunitaria elencate nei suoi allegati. Per gli uccelli fa riferimento alla Direttiva Uccelli 79/409/CEE. - La Strategia Pan-Europea per la diversità ecologica e paesaggistica del Consiglio d Europa del 1995, finalizzata a raggiungere la conservazione e l uso sostenibile della diversità biologica e paesaggistica per tutto il continente europeo e le sue regioni nell arco di 20 anni tramite lo sviluppo di diverse azioni, tra cui la Pan-European Ecological Network (PEN). La PEN dovrebbe assicurare che gli habitat protetti siano grandi abbastanza da mantenere le specie in un buono stato di conservazione, che ci siano sufficienti opportunità per la dispersione e migrazione delle specie tramite corridoi, che gli elementi danneggiati di ecosistemi chiave siano restaurati e che i sistemi siano protetti da minacce potenziali tramite buffer zones. La rete sarà costituita da: core areas per conservare ecosistemi, habitat specie e paesaggi di importanza europea; corridoi o stepping stones laddove migliorino la coerenza dei sistemi naturali; aree di restauro ambientale; buffer zones che proteggono e supportano il network. - EECONET (European Ecological Network). Il concetto di Rete Ecologica Europea parte da un inziativa del governo olandese, e fu presentato in pubblico nel 1993 alla Conferenza di Maastricht "Conserving Europe s Natural Heritage: Towards a European Ecological Network", con la "EECONET Declaration". Il suo scopo è l identificazione di specie ed habitat di importanza europea e lo sviluppo di misure per la conservazione dell integrità dei sistemi naturali dai quali essi dipendono. L approccio di EECONET riconosce che proteggere specie singole o anche singoli siti non è abbastanza. Suggerisce un cambio nelle politiche di conservazione - dalle specie agli habitat, dai siti agli ecosistemi, da una visione nazionale ad una internazionale; in particolare cerca di ridurre l effetto della frammentazione degli habitat, legando le politiche delle aree protette a quelle dei territori esterni, e mira non solo a proteggere i siti più importanti ma anche a realizzare corridoi che permettano la dispersione e la migrazione di piante ed animali attraverso percorsi lineari o stepping stones fra aree protette. 130

132 - la Community Biodiversity Strategy formulata dalla Commissione Europea, sulla base della Convenzione di Rio sulla Diversità Biologica, e comunicata nel febbraio 1998 al Consiglio e al Parlamento Europeo. Strategia che individua quattro tematiche quali: la conservazione ed utilizzazione sostenibile della diversità biologica in situ ed ex situ; la ripartizione dei vantaggi derivanti dall utilizzazione delle risorse genetiche; la ricerca, determinazione, controllo e scambio di informazioni; la istruzione, formazione e sensibilizzazione. Inoltre vengono individuate otto aree di intervento politico e relativi obiettivi principali, dalla conservazione delle risorse naturali, all agricoltura, alla pesca, alle politiche regionali e di pianificazione territoriale, alle foreste, all energia e trasporti, al turismo, ed infine sviluppo e cooperazione economica. La strategia prevede che vengano elaborati piani d azione specifici e settoriali e intersettoriali, quali strumenti concreti di integrazione della biodiversità nelle politiche settoriali. Gli strumenti europei propongono un approccio che prende in considerazione più livelli di organizzazione della natura, del paesaggio e del territorio, individuando un complesso di relazioni tra le specie, gli habitat e gli ecosistemi fino ad arrivare a disegnare l obiettivo della Rete ecologica europea REN. Con l approvazione della legge 394/91 e la previsione della redazione di strumenti quali Carta della Natura e Linee fondamentali di assetto del territorio, e con la ratifica della Convenzione sulla biodiversità, avvenuta con la legge 124/94, da attuarsi attraverso il Piano nazionale sulla biodiversità, l Italia si è dotata già da alcuni anni di strumenti istituzionali e pianificatori in grado di contribuire alla costruzione della Rete ecologica nazionale (REN) quale articolazione della Rete europea. Il progetto Internazionalizzazione del tessuto produttivo della Regione Abruzzo Analisi dei mercati target: La Regione Abruzzo ha analizzato i mercati target per l identificazione per ciascun paese dei prodotti/classi merceologiche maggiormente interessanti. La selezione dei mercati ha tenuto conto sia dei rapporti commerciali esistenti ma anche delle nuove opportunità. I fattori presi in considerazione per l analisi sono: 1. andamento congiunturale del paese in oggetto; 2. andamento dell'interscambio commerciale con l'italia e con i principale concorrenti; 3. analisi a livello settoriale dei rapporti commerciali paese-italia; 4. andamento dei consumi per ciascun settore. L analisi di benchmarking ha permesso di valutare il grado di apertura ai mercati esteri della regione Abruzzo confrontandolo con quello delle altre regioni italiane. Distribuzione delle esportazioni italiane per area geografica, 131

133 Grafico 24 - Distribuzione delle esportazioni italiane e focus sul mezzogiorno Grafico 25 - Tasso di apertura ai mercati esteri per regione 132

134 Grafico 26 - Propensione all'export per regione Grafico 27 - Tasso di copertura delle esportazioni per regione 133

135 Grafico 28 - Tasso di copertura delle esportazioni per provincia Grafico 29 - Propensione all'export per provincia 134

136 Grafico 30 - Distribuzione delle esportazioni abruzzesi per settore produttivo 135

137 Tabella 94 Matrice prodotti/classi merceologiche più interessanti per settori produttivi 136

138 Grafico 31 - prodotti/classi merceologiche maggiormente interessanti per l'internazionalizzazione per Paese 137

139 Grafico 32 Potenziale di internazionalizzazione Prodotto/Mercato PMI Grafico 33 Potenziale di internazionalizzaione Prodotto/Mercato Grandi Imprese 138

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