U.O. 1 Istituto Superiore di Sanità La presenza di amianto nei siti inquinati: Stima dell'esposizione, impatto sanitario e priorità per le bonifiche

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1 U.O. 1 Istituto Superiore di Sanità La presenza di amianto nei siti inquinati: Stima dell'esposizione, impatto sanitario e priorità per le bonifiche Beccaloni E., Falleni F., Piccardi A., Scaini F.,Tommasi F. 1

2 Il Reparto Suolo e Rifiuti parteciperà alle seguenti linee di ricerca: Linea di Ricerca 1 - Stima dell esposizione a fibre nei siti inquinati con presenza di amianto. In coordinamento con il Reparto Igiene dell Aria, progettazione ed esecuzione di un piano di campionamento, per le matrici suolo (e rifiuti) ed aria, in un determinato sottoinsieme di Siti di Interesse Nazionale, impianti di smaltimento rifiuti contenenti amianto e siti in bonifica con contaminazione anche da amianto al fine di stimare l esposizione dei residenti e lavoratori potenzialmente esposti alla presenza di fibre di amianto. Linea di Ricerca 2 - Il rischio sanitario associato allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. Il Reparto Suolo e Rifiuti, acquisiti i dati di campionamento e valutazione della stima dell esposizione di cui al punto precedente elaborerà apposita procedura di valutazione delle criticità emerse nello studio degli impianti che gestiscono i rifiuti contenenti amianto, al fine di ottimizzarne la gestione stessa, eliminare i rischi e gli impatti rilevati proponendo, in caso, apposite procedure di mitigazione. Linea di Ricerca 5 - Impatto sanitario della fluoro-edenite, stima dell esposizione e priorità del processo di bonifica. In coordinamento con il Reparto Igiene dell Aria, il Reparto Epidemiologia Ambientale e l Ufficio Statistica, è prevista specifica caratterizzazione dei siti con presenza di fluoro-edenite e della contaminazione ad esso correlata nonché del relativo impatto sanitario. Tutto ciò sarà finalizzato a: - gerarchizzare, anche con l ausilio di un mirato studio statistico che consenta l elaborazione dei dati di contaminazione, esposizione e rischio sanitario correlato, la priorità di intervento dei progetti di bonifica, sia nei SIN che nei siti in bonifica scelti. - proporre una metodologia di approccio che sia funzionale alla pianificazione territoriale di interventi analoghi all interno delle competenze Regionali e Provinciali. 2

3 Biancavilla Studio estratto da: Ufficio del commissario delegato per L emergenza rifiuti - Investigazione iniziale del sito di interesse nazionale di Biancavilla - (convenzione del 03/03/2004) relazione tecnica - Università Degli Studi Di Catania. Relativamente alle indagini sulla sorgente di contaminazione riferita al suolo sono state eseguite analisi su: punti di campionamento dallo strato superficiale (0-50 cm) di suolo (sigla T) - 90 campioni di polveri depositate ai margini di strade soggette a traffico intenso (sigla TSM) mediante microscopia MOCF su tutti i 930 campioni e su 279 anche SEM-EDX. 3

4 Campioni Campioni con analisi SEM 4

5 Dagli esiti SEM-EDX, forniti dal Dipartimento di Scienze Chimiche dell Università degli Studi di Catania, si evince che le fibre di anfiboli sono presenti in 279 campioni analizzati : 257 campioni T e 22 campioni TMS. Dei campioni T: 23 campioni compresi tra 0 5 ppm 130 campioni tra ppm 70 campioni tra ppm 23 campioni tra ppm 7 campioni tra ppm 4 campioni tra ppm Dei campioni TSM: 7 campioni compresi tra 0 5 ppm 10 campioni tra ppm 2 campioni tra ppm 2 campioni tra ppm 1 campione tra ppm 5

6 Dal 2001, il Ministero dell Ambiente e della Tutele del Territorio e del Mare (MATTM) avvalendosi del supporto tecnico-scientifico degli Enti Scientifici Nazionali, tra cui l INAIL DIPIA, gestisce le procedure per la messa in sicurezza di emergenza e di bonifica. La fase di messa in sicurezza, nella città di Biancavilla, riguarda principalmente opere che possano ridurre la dispersione di fibre e la relativa contaminazione dell area soggetta a rischio. Tali operazioni sono iniziate con l asfaltatura delle strade cittadine conclusa nel 2010, e sono proseguite nel 2011 con le seguenti attività: regimazione delle acque meteoriche e copertura dei cumuli di materiale contaminato già estratto con uno strato di terreno di riporto, derivante dall attività di MISE presente all interno dell area di cava; copertura giornaliera del materiale contaminato nella discarica realizzata all interno dell area di cava con uno strato di terreno di riporto; applicazione di malta cementizia fibrorinforzata (spritz-beton) per il consolidamento del parete rocciosa all interno dell area di cava; rimozione di intonaci ed applicazione di incapsulanti in edifici pubblici con elevata presenza di soggetti a rischio, quali : l area perimetrale del cimitero comunale; una scuola materna; il centro sportivo; il centro congressi di proprietà comunale. 6

7 Aree di intervento per la MISE (Atti 16a Conferenza Nazionale ASITA - Fiera di Vicenza 6-9 novembre 2012 ) 7

8 8

9 SITO DI INTERESSE NAZIONALE BRONI SIN Ex Fibronit art. 14 L. 31 luglio 2002, n Decreto del Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio del 26 novembre Decreto del Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 28 novembre 2006, n. 308 L'area ex Fibronit è interessata da depositi interni ed esterni (sul piazzale) di manufatti e rifiuti contenneti amianto. Cio' ha determinato un rischio sanitario e ambientale concatenato al trasporto eolico di fibre libere di amianto, polveri e materiali da costruzione a base di amianto (Crisotilo, Crocidolite, Amosite). 9

10 STUDI FUTURI -Programmazione di una campagna di campionamenti di suolo -Preparazione dei campioni da sottoporre ad analisi SEM -Sudio dei risultati considerando la normativa vigente -mappatura dei superamenti 10

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