Rese più basse, niente super-produzione: ma i prezzi non risalgono

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1 Sul caporalato pochi rimedi e tanta confusione Giornale fondato nel N mensile gratuito ai soci Riprendiamoci il nostro pomodoro Rese più basse, niente super-produzione: ma i prezzi non risalgono E stata un altra stagione del pomodoro caratterizzata da molta confusione e incertezza sui rimedi per combattere il caporalato nei campi di raccolta, quella che ci siamo appena messi alle spalle. Una volta tanto non sono state le aziende agricole a finire nel mirino delle polemiche, se non altro perchè il protocollo d intesa firmato in Prefettura a Foggia poco prima di Ferragosto tra sindacati e produttori agricoli, ha distolto l attenzione dal problema centrale della questione. E cioè che le imprese da sole non possono farcela a tenere a bada un fenomeno - quello dell intermediazione illegale di manodopera - radicato nel nostro tessuto economico-agricolo. Prova ne sia il fatto che sono gli stessi lavoratori agricoli a chiedere aiuto e assistenza al caporale, ovvero a colui che gli procura un luogo dove dormire e un panino per sfamarsi. segue a pagina 5 FASCICOLI AZIENDALI Rinvio a ottobre aziende sul lastrico 3 CONFAGRICOLTURA Le aziende associate leader del biologico 5 La resa media si attesta intorno alle tonnellate ad ettaro contro le tonnellate degli anni scorsi. Il prezzo dice Marco Nicastro presidente nazionale di Federazione del pomodoro da industria - è stato fissato quest anno a quote molto basse, ma potrebbe esserci spazio per tariffe migliori per il quantitativo non regolato da contratti con le aziende associate all Anicav, l associazione nazionale conserve alimentari vegetali. servizio a pagna 4 Giovani in agricoltura, ecco i bandi Tutte le istruzioni su come presentare le domande Via libera ai bandi del Piano di sviluppo rurale per gli investimenti e l insediamento dei Prodotti alimentari va richiesta all Asl la dia obbligatoria servizio a pag. 6 giovani in agricoltura, previsti finanziamenti a fondo perduto fino al 70% dell investimento e premi fino a 55 mila euro. servizio a pag. 2 CONCORSO VINI Il Nerone insignito con la Golden Star 6 ORTOFRUTTA La qualità vince soprattutto all estero 8

2 2 daunia agrinotizie Giovani in agricoltura, aperti i bandi Ecco come presentare le richieste di finanziamento Via libera ai bandi del Piano di sviluppo rurale per gli investimenti e l insediamento dei giovani in agricoltura, previsti finanziamenti a fondo perduto fino al 70% dell investimento e premi fino a 55 mila euro. Alla luce dell emanazione dei bandi relativi all operazione 4.1.A (sostegno per investimenti), alla sottomisura 6.1 (aiuti all avviamento di imprese per giovani agricoltori) e alle sottomisure/operazioni comprese nel pacchetto giovani - informa una nota di Confagricoltura Foggia - vediamo nel dettaglio termini e scadenze delle singole domande. Per l Operazione 4.1.A (sostegno per gli investimenti nelle aziende agricole), le domande di sostegno si potranno inoltrare dal 5 settembre fino al 30 ottobre 2016; entro 180 giorni dalla data di ammissione delle domande di sostegno, gli interessati dovranno dimostrare di essere in possesso dei titoli abilitativi (permessi e autorizzazioni varie) e della sostenibilità finanziaria (delibera di un Istituto di Credito per investimenti superiori a ,00). Dotazione finanziaria prevista: ,00. Possono partecipare al bando imprenditori agricoli singoli (persona fisica o giuridica); associazione di agricoltori. Queste le condizioni ammissibilità: essere agricoltore in attività; iscrizione alla Camera di Commercio, nel Registro Imprese Agricole; iscrizione all Inps come Coltivatore Diretto o Iap (imprenditore agricolo professionale) o Impresa agricola assuntrice di manodopera agricola; condurre un azienda agricola con una dimensione economica in termini di produzione Standard non inferiore a Spese ammissibili: Costruzione e ammodernamento di edifici rurali a fini produttivi; Acquisto di macchine e attrezzi nuovi; Impianti di colture arboree; Strutture di stoccaggio biomasse; Investimenti per migliorare l efficienza energetica degli edifici rurali produttivi; Acquisto di terreni agricoli per max 10% della spesa totale ammissibile; Impianti, macchine e attrezzi che migliorano l efficienza irrigua; realizzazione di invasi per raccolta acqua piovana max mc.; strutture di stoccaggio dei prodotti agricoli. Spese non ammissibili: acquisto di piante annuali; acquisto di animali; acquisto di dotazioni usate; realizzazione o ammodernamento di fabbricati per uso abitativo e relativi arredi; acquisto di fabbricati rurali; realizzazione di coperture con l utilizzo di materie plastiche. Volume degli investimenti: per gli i singoli imprenditori da un minimo di 30 mila a un massimo di 3 milioni di euro; per associazioni di agricoltori: Intensità dell aiuto: dal 30 al 60 % in funzione del beneficiario e della localizzazione dell intervento. SOTTOMISURA 6.1 E PACCHETTO GIOVANI Le Domande di sostegno saranno possibili a partire dal 5 settembre al 15 novembre Entro 270 giorni dalla data di approvazione delle domande di sostegno ( invito all insediamento ) bisognerà presentare i titoli abilitativi (permessi e autorizzazioni varie) e della sostenibilità finanziaria (delibera di un Istituto di Credito per investimenti superiori a ,00). Dotazione finanziaria: 40 milioni di euro. Chi può partecipare: i giovani di età compresa tra 18 e 40 anni al momento della presentazione della domanda di sostegno e che non abbiano mai aperto una partita IVA in agricoltura o l abbiano aperta al massimo da 12 mesi al momento della presentazione della domanda di sostegno; acquisiscano entro 36 mesi dalla concessione dell aiuto le adeguate competenze professionali (se non già in loro possesso) attraverso la partecipazione a specifici corsi di formazione gratuiti; diventino agricoltore in attività entro 18 mesi dall insediamento; svolgano l attività di impresa agricola per almeno cinque anni.

3 daunia agrinotizie Le imprese tradite dai pagamenti promessi Il rinvio sui fascicoli aziendali allarma: c è chi li attende per pagare i debiti 3 Fascicoli aziendali, tutto rinviato d ufficio a ottobre e poco importa che ciò comporterà disagi, squilibri azienzali, persino qualche rischio di fallimento. Così va il mondo purtroppo. E intanto le aziende agricole aspettano (non si sa a questo punto ancora quanto fiduciose) che la scadenza promessa dal ministro dell Agricoltura, Maurizio Martina, venga questa volta rispettata per davvero. E speriamo che sia così. Perchè un eventuale slittamento di pagamenti che sarebbero dovuti arrivare a giugno, farebbe decadere la credibilità delle istituzioni purtroppo già ai minimi termini. Con danni evidenti per il tessuto connettivo del settore primario che resta il caposaldo dell economia della nostra Repubblica anche se quasi nessuno più ormai lo ammette. Va detto anche che lo slittamento da giugno a ottobre aveva già sollevato malumori e sospetti da parte delle imprese agricole trattandosi di erogazioni dovute. Nella maggior parte delle aziende questi fondi vengono utilizzati per ripianare spese e costi di gestione divenuti ormai insopportabili per gli agricoltori in un epoca in cui la pressione fiscale anche sull agricoltura ha toccato il massimo storico. E invece lo slittamento dei pagamenti non tiene conto di queste problematiche. Solo un caso? Il sospetto che dietro tutto questo possa esservi una regia nasce dal fatto che tantissimi imprenditori ogni anno aspettano questi soldi per saldare i debiti e, se questi non arrivano, ci vuol davvero poco a veder le imprese ridotte sul lastrico. Si tratta, infatti, di imprese già traballanti, che avevano proprio fatto affidamento su queste somme per sventare il fallimento dietro la porta. E allora, lo ribadiamo: non che ci sia qualche manovra speculativa dietro questo slittamento, ma è lecito pensare che la speculazione approfitti di questi ritardi per raggiungere il suo scopo? Domanda che a questo punto più di un agricoltore si pone e che chiama in causa direttamente il governo. Va inoltre ricordato che a settembre scadono le cambiali agrarie che generalmente si pagano con le entrate derivanti dalle campagne agricole estive. Ma anche in questo caso con i fascicoli aziendali che sarebbero dovuti arrivare a giugno, quante imprese saranno in grado di saldare? Più di un imprenditore agricolo che ha contattato la nostra Redazione nelle ultime settimane ci ha posto un quesito che è il seguente: se i fondi arriveranno soltanto a ottobre, non sarebbe più giusto far slittare di un mese anche il pagamento delle cambiali agrarie? Domanda posta da una moltitudine di imprenditori ed alla quale il mondo politico e istituzionale dovrebbe dare una risposta doverosa per non alimentare sospetti, maldicenze e la rabbia che monta nelle imprese. Prima che sia troppo tardi.

4 4 daunia agrinotizie Pomodoro, raccolta lenta e in ritardo Nicastro: Ma qualità molto alta per effetto delle rese diminuite del 30% Non è stata una delle migliori annate come volumi di produzione, ma non c è nulla da eccepire sulla qualità del pomodoro da industria. E la stima sulle operazioni di raccolta dell oro rosso nella campagna ancora in corso o in fase di ultimazione secondo Marco Nicastro, presidente della Federazione nazionale di prodotto. La raccolta quest anno è sta a lenta e in ritardo spiega il rappre-sentante di Confagricoltura - a causa di un clima estivo che ricorda piuttosto quello autunnale ed è spesso accom-pagnato da eventi atmosferici straordinari, come grandinate e alluvioni. Le zone più colpite sono state l areale nord e sud del foggiano e la zona del piacentino. Nelle altre zone di produzione, come il casertano, grossetano e le provincie lombarde, non si segnalano invece ad oggi situazioni critiche. Il meteo non favorevole dovrebbe pertanto influire negativamente sulle quantità. Si attende infatti una resa media inferiore, intorno alle tonnellate ad ettaro contro le tonnellate ad ettaro degli anni scorsi. La produzione di pomodoro in Italia, storicamente primo produttore europeo, dovrebbe essere più bassa del 20-30% rispetto a quella dello scorso anno, ma con una qualità sempre elevata. Quest anno precisa Nicastro - si prevede di raccogliere circa 40 milioni di quintali, di cui il 50% al Nord, che produce prevalentemente il tondo per passata e concentrato, e per il restante 50% al centro sud, dove il fiore all occhiello del made in italy all estero è il pelato. Saranno premiate le aziende che lavorano in filiera e hanno fatto una corretta scelta varietale nonché un percorso agronomico capace di esprimere il massimo della qualità. Il prezzo del pomodoro aggiunge ancora il presidente nazionale di Federazione del pomodoro da industria - è stato fissato quest anno a quote molto basse, ma potrebbe esserci spazio per tariffe migliori per il quantitativo non regolato da contratti con le aziende associate all Anicav, l Associazione nazionale conserve alimentari vegetali. Opportunità per le imprese dalla legge sull agricoltura Il 23 settembre 2015 è entrata in vigore la legge nazionale sull agricoltura sociale che regolamenta l accesso a questa attività di cui all articolo 2135 del codice civile. Opportunità concessa agli agricoltori, singoli o associati, nonché le cooperative sociali purché il fatturato derivante da attività agricole sia prevalente ovvero, se tale fatturato non è prevalente deve essere comunque superiore al 30% di quello complessivo. A tal proposito Confagricoltura Ricerca e Consulenza annoverando tra i propri consulenti, professionisti esperti in agricoltura sociale, quali la dott.ssa Di Matteo ed il dott. Marchesino, offre consulenza a quanti vogliano intraprendere attività produttive in tale settore utilizzando risorse che verranno rese disponibili nell ambito del PSR 2014/2020 della Regione Puglia o attraverso bandi Nazionali/Ministeriali FOGGIA - Viale Manfredi, 1 (Pal. Amgas) - tel /51 - fax foggia@enapa.it

5 ! daunia agrinotizie Confagricoltura leader del biologico Il 15% delle imprese associate coltiva più di un quarto degli ettari in Italia e aziende bio as- a Confa- Lsociate gricoltura sono il 15% del totale e coltivano più di un quarto degli ettari dedicati a biologico in Italia, ovvero 480 mila ettari. La superficie media aziendale è di circa 50 ha a fronte di una media nazionale di 33 ha. Rappresentiamo un agricoltura biologica imprenditoriale, dinamica, vocata all export segue dalla prima pagina Il caporale - e lungi da noi provare una sua qualsiasi forma di difesa - va combattuto con altri mezzi. E invece, pur con tutte le forme legali oggi a disposizione, si ha la sensazione che non si sia ancora inquadrato il fenomeno. Volete una prova? E stato proprio il presidente di Confagricoltura, Onofrio Giuliano, a denunciare il mancato rilascio alle aziende della password che avrebbe consentito l assunzione di lavoratori regolari dalle liste di prenotazione dei Centri per l impiego. La password è arrivata solo a fine raccolta causa ferie degli impiegati dell Ufficio del lavoro. Così come la legge sul caporalato che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha promesso proprio a Foggia la sua approvazione entro la fine dell anno. Tempi lunghi, intanto il malato muore. ed all innovazione. Sono cresciute considerevolmente anche le realtà che trasformano i prodotti coltivati. Lo ha detto il presidente della Federazione Nazionale dell agricoltura biologica di Confagricoltura Paolo Parisini nell introduzione al convegno promosso dalla sua Organizzazione sul biologico. L Unione Europea crede fortemente in questo metodo produttivo, che tutela non solo l ambiente ma anche la salute umana e gli animali. In tale ottica la decisione di Bruxelles: le aziende biologiche destinatarie dei pagamenti diretti ricevano ipso facto la componente ambientale obbligatoria, il cosiddetto greening, che ammonta al 30% del massimale; il che senz altro spingerà ad una crescita significativa delle a-ziende che si dedicano alle coltivazioni bio. Le aziende bio italiane, in generale, dimostrano ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - grande vivacità, con una crescita sul mercato interno ed internazionale che va sostenuta dai nuovi programmi di sviluppo rurale regionali; molte altre imprese si aggiungeranno. Le regioni però devono crederci. Dall analisi dei 21 PSR la situazione cambia notevolmente a seconda dei territori; vi sono, infatti, regioni in cui la misura per il bio incide per circa il 20% dei budget dei PSR (come Calabria e Sicilia) ed altre in cui questa incidenza è estremamente limita-ta, come nel caso di Veneto, Campania, Lombardia e Piemonte che investono nel biologico risorse limitate: tra l 1,2 ed il 2,5% del budget complessivo dei PSR. Quindi il tema dei controlli. Il biologico è un settore sano, anche se periodicamente si sono riscontrati comportamenti scorretti legati soprattutto alla fase di importazione di prodotti dall estero ha osservato il presidente di Confagricoltura -. Il sistema d importazione prevede solo l equivalenza con i sistemi di controllo dei paesi extra UE, e non la conformità; in tal modo si permette ai produttori stranieri di utilizzare metodiche di produzione che in Europa non sono ammesse. Con la conseguenza di danni competitivi per le aziende bio europee ed italiane e rischi per la sicurezza ali-mentare. 5

6 6 daunia agrinotizie Serve la Dia per i prodotti alimentari Pubblichiamo, comune per comune, gli uffici a cui rivolgersi Per attestare l igiene dei prodotti alimentari va richiesta la Dia. Ma la notifica all Asl va fatta solo da parte delle imprese che hanno iniziato l attività nel La Regione Puglia con deliberazione di Giunta n del 21 ottobre 2008 e nel recepire il regolamento CE n. 852/2004 (relativo alle norme generali sull igiene dei prodotti alimentari), ha disciplinato gli adempimenti prevedendo che le imprese agricole del settore primario presentassero una Dia ai competenti uffici Asl per territorio. Ma con deliberazione di giunta n del la Regione Puglia ha escluso dalla Dia le imprese agricole comprese nelle banche dati delle organizzazioni di categoria al Pertanto tutte le imprese agricole che hanno avviato l attività dal 1 gennaio 2009 (con l apertura della partita Iva) devono presentare regolare notifica di Dia alla Asl competente per territorio. Questi le sedi del Dipartimento di prevenzione servizio di igiene e sanità pubblica, servizi territoriali di medicina fiscale, area Nord: San Severo, Torremaggiore, Apricena, Lesina, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Sannicandro Ga rga n ico, R ig na no Garganico, Vieste, Rodi Garganico, Peschici, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Manfredonia, Monte Sant Angelo, Mattinata, Zapponeta, Vico del Gargano. Riferimenti, San Severo via Castiglione, 8 (tel Fax ) dirigenti referenti: Luciano Gallucci, Francesco Miglio; Torremaggiore (Chieuti Serracapriola San Paolo di Civitate) Via S. Ciaccia (tel Fax ) responsabile Giuseppina Moffa. Apricena (Lesina Poggio Imperiale) Via 2 Giugno tel responsabile Antonia Galullo; San Nicandro Garganico Via Matteo del Campo Tel dirigente referente Rocco Crosa, dirigente medico Antonio De Rogatis, dirigente medico Costantino Zuccaro; San Marco in Lamis Via Togliatti Tel dirigente medico Anna Maria Crisetti; Vieste Località Coppitella tel Resp.le Emilio Balsamo; San Giovanni Rotondo Via Sapri, 3 Tel dirigenti medici: Vincenzo Di Maggio, Angela Antonacci; Rodi Garganico (Vico del Gargano Cagnano Varano Carpino Ischitella Peschici - Isole Tremiti) Corso Madonna della Libera, 118 Tel ; Manfredonia (Mattinata, Monte Sant Angelo, Zapponeta) Via Barletta, 2 Tel referente Raffaele Angelillis. AREA SUD, Comuni afferenti: Foggia, Lucera, Alberona, Biccari, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, San Marco La Catola, Roseto Valfortore, Volturara Appula, Troia Castelluccio Valmaggiore, Celle San Vito, Faeto, Orsara di Puglia, Accadia, Anzano di Puglia, Ascoli Satriano, Bovino, Candela, Castelluccio dei Sauri, Deliceto, Monteleone di Puglia, Panni, Rocchetta Sant Antonio, Sant Agata di Puglia, Cerignola, Carapelle, Ortanova, Ordona, Stornara, Stornarella. Foggia piazza Pavoncelli 11 Tel , responsabile Nicola Lofrese Tel ; Cerignola (Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara, Stornarella) Via XX settembre, 2 Tel responsabile Resp.le Francesco Reddavide; Lucera (Alberona, Biccari, Carlantino, Casalnuovo della Daunia, Casalecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Motte Montecorvino, Pietra Montecorvino, Roseto Valfortore, San Marco la Catola, Volturara Appula, Volturino) Via Trento, 41 Tel Resp.le Pasquale Gelsi. Troia-Accadia (Anzano di Puglia, Ascoli Satriano, Bovino, Candela, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Celle San Vito, Deliceto, Faeto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant Antonio, Sant Agata di Puglia), Via San Biagio, 1 Troia - Tel Resp.le Carlo De Santis. Al Nerone Igp di La Marchesa la Golden Star Il Nerone IGP Daunia 2012 della Cantina La Marchesa di Lucera ha ottenuto la Golden Star assegnato da Vini Buoni d Italia, la celebre guida di Touring Editore dedicata ai vini italiani prodotti da vitigni autoctoni. Alla finale di Buttrio (Udine) si sono ufficialmente conclusi i lavori della guida Vinibuoni d Italia 2017 del Touring. Alla finale sono giunti 700 vini in rappresentanza di tutte le regioni italiane, ottenuti da affermati vitigni autoctoni italiani, ma anche da vitigni poco conosciuti che rappresentano l orgoglio e la ricerca operata negli ultimi anni da vignaioli attenti a rivalutare l immenso patrimonio ampelografico della Penisola. Sono stati insigniti della Golden Star 209 vini, tra cui Il Nerone di Cantina La Marchesa, mentre 491 vini hanno raggiunto l ambito riconoscimento della Corona. Un risultato eclatante che sanziona definitivamente una grande crescita qualitativa che evidenzia vini autoctoni capaci di esprimere eleganza, finezza, equilibrio, qualità e precisa espressione del varietale e del territorio.

7 daunia agrinotizie Ortofrutta di qualità il business che vale di più La produzione ortofrutticola della Provincia di Foggia e del Barese costituisce circa l 80% della produzione della Puglia. Foggia si colloca al primo posto per la produzione delle colture orticole da pieno campo e tra i primi a livello nazionale. Il valore della produzione commercializzata della Capitanata si attesta oltre i 45 milioni di euro di produzione aggregata ed è costituita prevalentemente da coltivazioni orticole, mentre il distretto dell ortofrutta Barese è formato, per la maggior parte, da uva da tavola e ciliegie con un valore della produzione commercializzata di circa 30milioni di euro. Taranto, Brindisi e Lecce raggiungono insieme un valore aggregato di produzione ortofrutticola intorno ai 25 milioni di euro. Nell insieme l offerta aggregata, non raggiunge il 25% del totale. La Regione Puglia persegue l obiettivo della qualità dei prodotti con la certificazione e il marchio prodotti di qualità di Puglia, ma ha conseguito risultati deludenti,infatti solo aziende singole e 160 concessionarie hanno aderito al progetto del marchio qualità Puglia ; è aumentato comunque lo standard medio qualitativo dei prodotti, sempre più richiesto dal mercato. Il Ministero delle Risorse Agroalimentari punta ad aumentare le esportazioni entro il 2020 del 30%, per cui oltre alla domanda interna, che manifesta segni di ripresa, va promossa l esportazione soprattutto dei prodotti di qualità. Le esportazioni agroalimentari della Capitanata nel 2015 hanno confermato la tendenza del 2014, con una tenuta delle quote di mercato delle esportazioni nell U.E. e nei paesi extracomunitari, Usa e Giappone. Secondo i dati Istat, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari nel 2015 sono cresciuti 11 volte la media dell inflazione che è stata dell 0,1% annuo. Particolarmente accentuata è la volatilità dei prezzi dell ortofrutta per le condizioni stagionali sempre più variabili, ma anche condizionata da significative distorsioni del mercato, spesso per oligopoli, cartelli e attività speculative anche illecite. Non meno importante, per la criticità di un settore che ha tante potenzialità non espresse, è la filiera dei passaggi tra produttori e consumatori soprattutto quando l offerta non è aggregata e il prodotto è indifferenziato. Il fenomeno è più contenuto nelle regioni del Centro- Nord che raggruppano oltre il 70% dei produttori, mentre nel Mezzogiorno solo il 27 %. Circa il 50% della spesa sostenuta e finanziata dall U.E. alle organizzazioni di produttori è finalizzata al miglioramento e alla salvaguardia della qualità dei prodotti ed al perfezionamento delle condizioni di commercializzazione. Anche la qualità dei prodotti bio della Puglia in particolare, nonostante la concorrenza dei paesi competitori di Grecia e Spagna, sempre più apprezzati sul mercato, ha conquistato quote significative di mercato nei paesi del Nord Europa. L andamento delle performance tendenziali aziendali tende a contrarsi, -5% nel 2015 per il reddito netto aziendale, che rappresenta circa il 30% della produzione lorda vendibile. Antonio Ursitti LINEA GRANO BREVI Concimi con inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP, la massima efficienza dell azoto The Fertilizer Experts. Un giorno diverso del sindacato Pensionati Anche quest anno il sindacato provinciale Pensionati di Confagricoltura Foggia, ha organizzato per il prossimo mese di ottobre la quinta edizione de Un Giorno Diverso, iniziativa a carattere turistico-sociale che ha riscosso un buon successo di partecipazione nelle scorse annate. La partecipazione è estendibile anche ai non iscritti al sindacato pensionati nonchè ai parenti degli iscritti che vogliano trascorrere una piacevole giornata in compagnia dei propri cari e in un atmosfera rilassata, particolari che contraddistinguono l iniziativa del sindacato. Il programma sarà reso ufficiale nelle prossime settimane anche sulle nostre colonne, ve ne daremo notizia con dovizia di particolari attraverso anche i canali web. 7

8 8 daunia agrinotizie Focus sui mercati Esportazioni, la grande risorsa italiana Scambi più attivi anche per le imprese agroalimentari daune Ecco dove gli scambi sono più attivi anche per le nostre imprese agroalimentari Per un Paese come l Italia, che gode di ottima reputazione internazionale per la propria produzione agroalimentare, e punta a sostenere la ripresa dell economia anche attraverso un ulteriore sviluppo dell export di settore, la crescente domanda dei Paesi ad economia emergente costituisce un opportunità molto significativa. Brics e Ticks sono acronimi, adottati da alcuni fondi internazionali di investimento finanziario, che individuano i principali Paesi ad economia emergente. I Paesi BRICS sono Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. I Paesi TICKS sono Taiwan, India, Cina, Sud Corea. In tutto sette Paesi, visto che Cina e India fanno parte sia dei BRICS sia dei TICKS. Questi Paesi sono generalmente caratterizzati da: elevato numero di abitanti e/o densità di popolazione; forte sviluppo dell industrializzazione e della diffusione di tecnologie innovative; rapido recente incremento del reddito procapite; conseguente notevole incremento e diversificazione dei consumi, anche alimentari. L analisi del centro studi di Confagricoltura sugli scambi di prodotti agroalimentari con questi Paesi intende valutare quanto, negli ultimi 15 anni, questa opportunità Il Ministero della salute sui residui fitosanitari Ortofrutta più sicura ora per i consumatori Gli italiani possono continuare a consumare i prodotti vegetali nazionali. Il rapporto del Ministero della salute sui residui fitosanitari negli alimenti per l anno 2014 infatti ha evidenziato come il 99,5% dell ortofrutta italiana sia totalmente sicura per i consumatori, e allo stesso modo anche olio, vino e cereali, sicuri al 100% da pesticidi e prodotti biochimici. I campioni di frutta analizzati sono stati 3.081, mentre gli ortaggi Nel complesso sia stata colta dall Italia, e quanto le turbolenze e-conomiche e politiche, interne e internazionali, che interessano alcuni Paesi emergenti possano influire negativamente sulla crescita della nostra esportazione di pro-dotti agroalimentari. Import ed export per Paese L andamento degli scambi di prodotti agroalimentari dell Italia con ciascuno dei sette Paesi BRICS/TICKS, nel periodo , presenta significative differenze in termini di: valore degli scambi di prodotti agroalimentari e totali; saldo export-import soltanto lo 0,5% dei prodotti è risultato al di sopra dei limiti di legge. Il rapporto ha analizzato anche i residui presenti nei cereali, nell olio e nel vino, con controlli e il 100% dei campioni sicuri. Controllato anche il baby food e i prodotti biologici, entrambi sicuri al 100%. Il nostro paese dunque, con una media di irregolarità dello 0,5%, si colloca ben al di sotto della media europea, che è dell 1,5%. ( dell Italia positivo o negativo; effetti della crisi economico-finanziaria mondiale ( ); effetti di criticità economiche recen-ti ( ) e meno recenti ( ). Per quanto riguarda queste ultime, i Paesi che suscitano le maggiori preoccupazioni sono la DAUNIA AGRINOTIZIE (gratuito ai soci) Organo ufficiale di informazione di CONFAGRICOLTURA FOGGIA Unione Provinciale Agricoltori Direttore Responsabile Massimo Levantaci in redazione Anna Lisa Corbosiero Russia e il Brasile. L espor tazione d i prodotti agroalimentari dell Italia verso la Russia (144,2 milioni di abitanti), nel periodo , è cresciuta mediamente del 9,3% l anno, con un minimo di 151 milioni di euro nel 2001, un massimo di 705 milioni di euro nel 2013, e una brusca flessione nel 2014 e nel 2015 (-45,8%, rispetto al 2013, per un valore di -323 milioni di euro) a causa del divieto di importazione di molti prodotti agroalimentari dai Paesi europei conseguente alle sanzioni UE per il conflitto Russia-Ucraina introdotto nell agosto del 2014 (c.d. Embargo Russo) e recentemente prorogato fino a dicembre Nello stesso quindicennio ( ) le importazioni di settore dell Italia dalla Russia sono cresciute mediamente per anno del 4,7%. Il saldo export-import ha segnato un pas-sivo massimo di -134 milioni di euro nel 2002, per raggiungere un attivo massimo di +428 milioni nel 2014 e poi scendere a +208 milioni nel Redazione FOGGIA - Viale Manfredi, 1 tel foggia@confagricoltura.it Pubblicità Confagricoltura Servizi Foggia srl tel Stampa Tipografia Rotostampa snc Corso Roma 47/a - tel Foggia Giornale chiuso in tipografia il 2 settembre 2016 Autorizzazione del Tribunale di Foggia n. 9/69 del 14 ottobre 1969