ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LUCCA VADEMECUM PER IL PRATICANTE AVVOCATO

Transcript

1 ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LUCCA VADEMECUM PER IL PRATICANTE AVVOCATO Introduzione. Il presente Vademecum costituisce un tentativo di fornire informazioni e consigli utili al Praticante con la precisazione che lo stesso è redatto alla luce del regolamento contenuto nel D.M n. 70 recante la disciplina del tirocinio per l accesso alla professione forense ai sensi dell art. 41 comma 13 legge 31/12/2012 n. 247, al quale si rimanda e sarà applicabile ai tirocini iniziati a partire dalla sua entrata in vigore ( ). Per i tirocivi in corso continuerà ad applicarsi la normativa previgente. 1. L Ordine degli Avvocati di Lucca. La Segreteria dell Ordine. In base alla normativa vigente, l Ordine degli Avvocati di Lucca è obbligato alla tenuta degli Albi, ivi compreso il Registro Speciale dei Praticanti Avvocati e l Elenco degli Abilitati al Patrocinio. Il Consiglio dell Ordine è composto da 15 Avvocati, eletti ogni 4 anni. Al suo interno viene eletta la Commissione Addetta al Controllo della Pratica. Il Consiglio tiene le sue adunanze tendenzialmente una volta la settimana. L Ordine ha sede in Lucca, all interno del Tribunale, ove si trova la sua segreteria con 4 impiegati. La segreteria è aperta al pubblico dalle ore 9.00 alle ore dal Lunedì al Sabato. Telefono : 0583/ Fax : 0583/ info@ordineavvocati.lu.it Sito internet : ( Le domande di iscrizione devono essere presentate solo presso la Segreteria dell'ordine, negli orari di apertura, così come la consegna dei libretti della pratica da vidimare. 2 I rapporti tra Praticanti e Consiglio dell Ordine. I Consiglieri svolgono un servizio in favore di tutti gli iscritti, Avvocati e Praticanti. Il praticante, pertanto, una volta consultata la normativa riguardante il Praticante Avvocato ed il Regolamento della Pratica Forense D.M. n. 70 del in G.U. n. 116 del , potrà sempre contattare un Consigliere per chiedere delucidazioni in ordine a qualsiasi problema dovesse presentarsi durante il periodo di pratica. In particolare, il praticante, in caso di dubbio, dovrà dapprima chiedere chiarimenti o consigli al proprio dominus, successivamente potrà contattare 1

2 la Segreteria dell Ordine degli Avvocati e quindi un Consigliere per ottenere ulteriori delucidazioni. Il praticante potrà altresì presentare richiesta scritta di informazioni al Consiglio. 3 Iscrizione al Registro Speciale dei Praticanti La domanda di iscrizione, in bollo, (che una volta compilata avrà valore di autocertificazione) deve essere redatta su apposito modulo da ritirare presso la segreteria dell Ordine o scaricabile dal sito dell Ordine ( Alla domanda devono essere allegati: - una dichiarazione dell Avvocato presso il quale si svolgerà la pratica; - due fotografie formato tessera; - copia semplice del certificato di laurea; - fotocopia di un documento di identità; All'atto dell'iscrizione dovranno essere corrisposti all'ordine i diritti di iscrizione dell'importo di Svolgimento della pratica La durata della pratica forense è di mesi diciotto che decorrono solo a partire dalla iscrizione del registro dei praticanti di cui al punto precedente. Qualora il tirocinio venga svolto contestualmente ad attività di lavoro subordinato pubblico o privato, il praticante dovrà informarne il COA, indicando orari e modalità di svolgimento del lavoro. Il Consiglio potrà accertare specifiche ragioni di conflitto di interesse e valutare che l attività lavorativa consenta l effettivo e puntuale svolgimento del tirocinio. Il praticante deve comunicare ogni mutamento delle modalità di svolgimento e notizia relativa a nuove attività, ex art. 2 D.M. 70/2016. Il tirocinio deve essere svolto con assiduità, diligenza e riservatezza nel rispetto delle norme di deontologia professionale. Si prevede frequenza assidua dello studio del professionista, sotto la supervisione di quest ultimo, per almeno venti ore settimanali. Oltre alla pratica svolta presso lo studio del professionista è prevista anche la frequenza obbligatoria e con profitto non inferiore a 18 mesi dei corsi di formazione di cui all art. 43 L n Per i casi di sostituzione di un periodo di pratica presso lo studio professionale con una delle forme alternative previste dalla legge si rimanda all art. 3 DM 70/2016 ed al D.M. n. 58 del in G.U. del (Regolamento recante disciplina dell attività di praticantato del praticante avvocato presso gli Uffici Giudiziari). 5 Anticipazione di un semestre di tirocinio durante gli studi universitari : vedasi art. 5 D.M. n. 70 del

3 6 Corretto uso del titolo. L'iscritto nel registro dei praticanti avvocati può usare esclusivamente e per esteso il titolo di "praticante avvocato", con l'eventuale indicazione di "abilitato al patrocinio sostitutivo" qualora abbia conseguito tale abilitazione. La violazione di questa prescrizione costituisce un illecito deontologico, ai sensi dell art 35 commi 5 e 12 del Codice Deontologico Forense. 7 I colloqui di controllo. I colloqui di controllo sono tesi a verificare l effettivo e proficuo svolgimento della pratica attraverso domande riguardanti la pratica professionale come risultante dal libretto, la conoscenza della deontologia e del Regolamento della Pratica Forense. Il colloquio di presentazione si svolge a Lucca, durante le adunanze del Consiglio dell Ordine. I colloqui di controllo sono due e si svolgono al termine del primo anno e a fine pratica salvo quanto previsto all art. 8 che segue; il colloquio di fine pratica dovrà essere sostenuto almeno 1 mese prima della scadenza del termine di 18 mesi, per consentire al praticante, in caso di esito negativo, di poterlo nuovamente sostenere, così da non pregiudicare la possibilità di ottenere il certificato di compiuta pratica in tempo per sostenere le prove scritte dell esame di Avvocato dell anno in corso. Si ricorda infine che i colloqui tanto del primo anno di pratica quanto quello per la compiuta pratica verteranno sulle seguenti materie: civile, procedura civile, penale, procedura penale, deontologia e ordinamento. 7 Il libretto della pratica. Nella sezione relativa alle udienze dovranno essere indicate almeno 20 udienze per semestre precisando che in caso di mancato raggiungimento del numero di udienze il praticante dovrà ripetere il semestre. Nella sezione atti processuali ed attività stragiudiziali dovranno essere indicati almeno 15 attività precisando che vi dovranno essere indicati almeno 10 atti giudiziari. Tutte le relazioni su questioni giuridiche e deontologiche devono trarre spunto da casi concreti affrontati e devono essere redatti in forma di parere e non limitarsi alla astratta enunciazione di massime giurisprudenziali. Le relazioni dovranno essere, dopo il primo semestre, almeno una in materia civile e una in materia penale, dopo il secondo e il terzo semestre almeno due in materia civile, due in materia penale ed una su una questione deontologica, dovranno essere scritte a mano con GRAFIA LEGGIBILE; dovranno essere concise e redatte in forma di parere (si parta dal caso concreto, si accenni alle norme di riferimento e alla giurisprudenza in materia, si arrivi alla possibile soluzione del caso). 3

4 Il COA deve accertare che il praticante abbia assistito almeno a venti udienze per semestre (escluse quelle di mero rinvio) ed abbia effettivamente collaborato allo studio delle controversie e alla redazione di atti e dei pareri. Si rimanda comunque all art. 8 del D.M. n. 70 del Il patrocinio sostitutivo - Domanda di iscrizione all Elenco. Ai sensi dell art. 41 comma 12 legge 31/12/2012 n. 247, decorsi 6 mesi di tirocinio può essere presentata domanda di patrocinio sostitutivo. La domanda di iscrizione deve essere redatta su apposito modulo da ritirare presso la Segreteria dell Ordine o scaricabile dal sito dell Ordine ( seguendo le istruzioni in esso contenute. Per poter essere iscritto al registro dei praticanti abilitati al patrocinio sostitutivo il tirocinante dovrà sostenere anticipatamente e superare il colloquio del primo anno (come previsto al n. 6) 9 Incompatibilità per il Praticante Avvocato con patrocinio. La legge professionale (art. 18 L. 31/12/2012 n. 247), prevede le ipotesi di incompatibilità che impediscono l'esercizio della professione di Avvocato. Tali ipotesi di incompatibilità si applicano anche ai praticanti abilitati al patrocinio. L esercizio della professione in situazione di incompatibilità costituisce infrazione disciplinare e può altresì costituire ipotesi di reato. Il praticante abilitato, all'atto della sua iscrizione, dovrà esaminare la propria situazione per accertare se sussistano ipotesi di incompatibilità. Se successivamente all ottenimento dell abilitazione insorgano situazioni di incompatibilità, il praticante dovrà immediatamente informarne il Consiglio e chiedere la cancellazione dall'elenco degli abilitati, potendo egli rimanere iscritto nel registro dei praticanti. La mancata comunicazione al Consiglio di una sopravvenuta situazione di incompatibilità costituisce infrazione disciplinare e può integrare gli estremi di reato. 10 Limiti al patrocinio del Praticante Avvocato. Il praticante avvocato potrà svolgere solo le attività previste dall art. 41 comma 12 delle Nuova Legge Professionale n. 247 del Praticanti e difesa d ufficio. Il praticante non può essere iscritto nelle liste dei difensori d ufficio. La frequenza del corso preparatorio costituirà titolo per l iscrizione una volta che il Praticante diventerà Avvocato. 12 Compiuta pratica ed esami di Avvocato. Per poter sostenere le prove scritte degli esami di Avvocato nell anno in corso è necessario che entro il 10 Novembre del medesimo anno siano trascorsi 18 mesi previsti di compiuta pratica. 4

5 Il certificato di compiuta pratica deve essere allegato alla domanda di esame, la quale deve essere inoltrata alla Corte di Appello di Firenze entro una data indicata in un apposito D.M. che ogni anno stabilisce le date delle prove scritte e le modalità delle domande, con gli allegati richiesti; il certificato può pervenire alla Corte d Appello anche successivamente all invio della domanda purché non oltre i venti giorni precedenti a quello fissato per l inizio delle prove scritte. Il certificato di compiuta pratica è rilasciato secondo quanto previsto e stabilito dall art. 45 della Nuova Legge Professionale e art. 8 D.M. n. 70/ Interruzione della pratica. La pratica perde efficacia in caso di interruzione per un periodo pari o superiore a sei mesi se non vi sono accertati motivi di salute o ricorrano le condizioni per l applicazione delle disposizioni in materia di maternità o paternità oltre che di adozione, o comunque vi sia uno dei motivi tassativamente indicati dall art. 7 del D.M. n. 70/2016. Quando il praticante intende interrompere la pratica deve presentare apposita domanda all'ordine indicando e documentando i motivi oggettivi della interruzione. 14 Deontologia forense E necessario che il praticante conosca il codice deontologico approvato dal Consiglio Nazionale Forense il 31 gennaio Per approfondire lo studio della deontologia è consigliata la consultazione della rivista Rassegna Forense (disponibile presso la Segreteria dell Ordine) che contiene le più importanti decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia di disciplina e di procedimento disciplinare. La conoscenza delle norme deontologiche assume una rilevanza centrale nell'attività dell'avvocato in quanto la comminazione di sanzioni per infrazioni disciplinari ha conseguenze che incidono fortemente sulle prospettive dell'attività forense stessa. 15 Adempimenti fiscali. Dal praticante avvocato è dovuta al Consiglio dell'ordine una tassa annuale di: - 50,00 per i non abilitati; - 100,00 gli abilitati; Per gli anni successivi al primo, essa viene corrisposta mediante versamento esattoriale (occorre cioè attendere la notifica della cartella esattoriale). 16 Posizione previdenziale. Per quanto riguarda la posizione e il regime previdenziale dei tirocinanti si rimanda alla normativa vigente in materia. 5

6 PER LE QUESTIONI NON ESPRESSAMENTE RICHIAMATE, SI RIMANDA ALLA LETTURA DEL REGOLAMENTO CONTENUTO NEL D.M. N. 70 DEL (G.U ) E NEL D.M. N. 58 DEL (G.U ), precisando che sono ancora in attesa di emanazione i regolamenti ivi previsti in merito ai corsi di formazione da frequentare obbligatoriamente durante il periodo di tirocinio e previsti dall art. 43 L. 247/2012, e le convenzioni tra CNF con la Conferenza dei Presidi delle facoltà di giurisprudenza ex art. 40 L. n. 247/