1 DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL

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1 1 DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL RON D. BURTON Presidente del Rotary International GIUSEPPE CASTAGNOLI Governatore del Distretto 2072 R.I. ANDREA ZECCHINI Assistente del Governatore ANDREA TREBBI Presidente del Rotary Club Bologna ANNO ROTARIANO 2013/2014 Presidente: arch. Andrea Trebbi Presidente: Vice Presidenti: Presidente uscente (2012/13): Presidente eletto (2014/15): Segretario: Prefetto: arch. Andrea Trebbi ing. Filippo Canetoli dott. Carlo Tagariello dott. Patrizia Farruggia dott. Gabriele Stefanini ing. Mauro Negrini geom. Alberto Venturi Istruttore del Club: prof. Angelo Andrisano Consigliere Tesoriere: dott. Renato Zanotti Consiglieri: avv. Gianvito Califano, prof. Giuseppe Gobbi, prof. Francesco Piazzi, dott. Fabio Raffaelli, prof. Marco Zoli ANNO ROTARIANO LXXXVII, 24/12/2013: NOTIZIARIO UFFICIALE N. 12 DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, RISERVATO AI SOCI

2 2 LE RIUNIONI DI GENNAIO (MESE DELLA SENSIBILIZZAZIONE AL ROTARY) 2014 martedì, 07 gennaio, ore 20,00, sede di via S. Stefano 43 MARCELLO LUNELLI SPUMANTE FERRARI: UNA TRADIZIONE DI FAMIGLIA degustazione spumante Ferrari e brindisi di Buon 2014, familiari e ospiti martedì, 14 gennaio, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna, NICOLA RIZZOLI BAYERN MONACO-BORUSSIA DORTMUND: L'ATMOSFERA E LE TENSIONI DI UNA FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE cena a buffet, familiari e ospiti martedì, 21 gennaio, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna, VISITA AL ROTARY CLUB BOLOGNA DEL GOVERNATORE DEL DISTRETTO 2072, DOTT. GIUSEPPE CASTAGNOLI cena servita, familiari martedì, 28 gennaio, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna, ROTARY CLUB BOLOGNA-ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI VITTORIA COEN e MARCELLO IORI (dopo Artefiera 2014) IL CRITICO E L ARTISTA OSSERVANO L ARTE CONTEMPORANEA cena a buffet, familiari e ospiti

3 3 RIUNIONE DI MARTEDI 17 DICEMBRE 2013, FESTA DEGLI AUGURI 2013 AL RISTORANTE CALZAVECCHIO A CASALECCHIO DI RENO PRESIEDE: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI. Presenze: 148 Soci: 76; percentuale di presenza: 61,72% Amato, Ambrosioni, Andrisano, Arcuri, Barazzoni, Barbiera, Benetollo, Borlotti, Bruzzi, Califano, Camerini, Canetoli, Carroli, Cartabellotta, Casadei, Cavalli, Cecchini, Cicognani, Comelli, De Sanctis, De Virgiliis, Destro, Fabbri, Finzi, Gallassi, Garofalo, Ghiacci, Gobbi, Golinelli, Laus, Magalotti, Malesani, Malipiero, Manaresi, Marcheselli, Marescotti, Menarini, Minguzzi, Montella, Musso, Nanetti, Nanni, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Pannuti, Pedrelli, Pession, Piazzi, Pieragostini, Pignatti, Pileri, Postacchini, Quiri Pinotti, Raffaelli, Salvioli, Santoro, Spada, Stefanini, Stupazzini, Tabanelli, Tagariello, Tamburini, Tattara, Trebbi, Trombetti, Tugnoli, Vannini, Varone, Vecchietti Massacci, Venturi, Verlicchi, Volterra, Zanelli, Zoli. Ospiti del Club: il Governatore del Distretto 2072, Dott. Giuseppe Castagnoli e la Consorte Signora Alessandra; i soci del Rotaract Bologna, Alessandra Arcuri, Aleksandra Raffaelli, Niccolò Stefanini. Ospiti dei Soci, consorti: Amato, Ambrosioni, Arcuri, Barbiera, Borlotti, Bruzzi, Califano, Camerini, Carroli, Cartabellotta, Casadei, Cavallari, Cecchini, Cicognani, De Sanctis, De Virgiliis, Destro, Fabbri, Gallassi, Garofalo, Ghiacci, Golinelli, Laus, Malesani, Malipiero, Manaresi, Marcheselli, Montella, Nanni, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Piazzi, Pignatti, Pileri, Postacchini, Quiri Pinotti, Raffaelli, Salvioli, Santoro, Stupazzini, Tagariello, Trebbi, Trombetti, Vecchietti Massacci, Verlicchi, Zanelli, Zoli; consorte: della Dott.ssa Nanetti, il Dott. Antonio Minarini; figlie e figli: Chiara Canetoli, Giulia e Alberto Cavalli, Andrea Pignatti, Edoardo Quiri Pinotti, Jacopo Trebbi con Veronica, Irene Tugnoli, Francesca Volterra con Pier Paolo Bussadori; ospiti: del Prof. Casadei la Signora Rosetta Paolucci; del Dott. Orsillo, Nicolò Rocco di Torrepadula con la consorte Signora Luigia; della Dott.ssa Pedrelli, la D.ssa Anella Righini e il Dott. Giancarlo Marchesini; della D.ssa Tabanelli, la mamma Signora Wanda; del Dott. Tugnoli, la Prof.ssa Maria Grazia Mangano. I Presidenti , e

4 4 Il Presidente: apro questa riunione della Festa degli Auguri di Natale 2013 che sancisce il giro di boa dell anno rotariano , salutando caramente il Governatore Distrettuale Dott. Giuseppe Castagnoli, che onora ulteriormente il Rotary Club Bologna della sua prestigiosa partecipazione, e la consorte Signora Alessandra. Porgo un affettuoso benvenuto alle figlie e ai figli delle Socie e dei Soci che ci gratificano della loro presenza formando un bellissimo tavolo insieme a tre rappresentanti, che pure saluto, del Rotaract Club Bologna. In tema di ringraziamenti, intendo rivolgermi particolarmente all amico Franco Tugnoli, la cui disponibilità e gentilezza ha permesso al suo racconto, Helga, di contribuire alla formazione del dono alle Consorti e a Giorgio Comaschi, che ha calorosamente accettato l invito di rappresentare un significativo spaccato della Bologna dei gaudenti anni sessanta, connotando la Festa degli Auguri del Club di questo anno rotariano Dedico inoltre un affettuoso e riconoscente ringraziamento alle Socie e ai Soci per la fantastica partecipazione non solo odierna, ma a tutte le conviviali finora svolte, e alle meravigliose Consorti, che hanno già contribuito ai successi dei caminetti e che, sono certo, confermeranno nelle prossime occasioni in sede quei successi. E infine, con Anna, esprimo gratitudine nuovamente alle Consorti dei Soci per l amorevole e generoso gesto di solidarietà al S.A.V. (Servizio di Accoglienza alla Vita) che Anna ha indicato come riferimento di questa Festa degli Auguri Sembra che si sia tenuta ieri la riunione di insediamento del 2 luglio scorso, ed è già Natale. Ci aspetta un girone di ritorno densissimo di occasioni conviviali e di relatori importanti; ci aspettano visite e trasferte e ci aspetta la coppia di tappe che sancirà il nostro Gemellaggio con il Rotary Club Firenze, tappe che auspico intense sia nella partecipazione che nell entusiasmo; ci aspetta un viaggio particolarmente affascinante, quanto economico, alla ricerca di luoghi sconosciuti delle Marche, che esalterà certamente i valori della convivialità rotariana e ci aspetta la solitaria organizzazione del 50 anniversario dell ultimo scudetto vinto dal Bologna FC, intorno al quale stiamo studiando il modo di attivare un importante iniziativa attraverso la diffusione extra Club, e se occorrerà extra Rotary, dell evento. Ma ci aspettano soprattutto le occasioni di presentare le prevalenti attività svolte dal Rotary Club Bologna nell anno rotariano 13-14, costituite da due regali alla città, in un caso riguardante una scultura, esito dell opera di rimozione di elementi incongrui o di pulizia urbana attuata nello scorso mese di agosto, e nell altro riguardante un ambizioso progetto di architettura a favore dei senza dimora che nutriamo intimamente l ambizione di realizzare nell area di proprietà Comunale di via del Lazzaretto 15, già individuata dallo stesso Comune di Bologna per realizzare l opera. Informo con soddisfazione, peraltro, che in occasione della prossima visita al Club del Governatore del Distretto 2072, l amico Dott. Giuseppe Castagnoli, in programma il 21 gennaio 2014, presenteremo dettagliatamente queste due importanti attività orientate a favore della claudicante Bologna, città che, volentieri ricordo, il nostro prestigioso Rotary Club dal 1927 rappresenta. Avremo modo di scambiarci ulteriormente gli Auguri di Buon Natale in sede, il 24 dicembre, insieme alle riflessioni di Padre Vincenzo Benetollo; nell odierna occasione della Festa di Natale, mi permetto di anticiparli rivolgendo, credo a nome di tutti voi, un importante pensiero sia alla guida del paese che alla guida di questa città, nella speranza che siano più luminose rispetto a quelle che abbiamo avuto fino ad oggi, affinché l Italia, e Bologna, possano risollevarsi con prontezza. In alto i calici con l Augurio a tutte le Socie e ai Soci del Rotary Club Bologna e alle loro famiglie di un Felice periodo Natalizio e di un sereno, tonico e proficuo 2014! Andrea.

5 5 L EVENTO DELLA FESTA DEGLI AUGURI 2013: GIORGIO COMASCHI IN COMMENDATOR PARADISO Profilo: Giorgio Comaschi è personaggio poliedrico. Come giornalista, ha lavorato dapprima per il Corriere dello Sport-Stadio e poi per Repubblica. Nel 1993 ha vinto il premio Beppe Viola per il giornalismo sportivo. In televisione ha condotto Galagoal dal 1993 al 1995 su Telemontecarlo. E stato inviato di Quelli che il Calcio e conduttore del programma radiofonico Quelli che la radio. Ancora per la televisione ha collaborato a programmi di intrattenimento con Raffaella Carrà in Carramba che sorpresa e con Milly Carlucci nella conduzione della Festa della Mamma. Nel 2012 ha recitato nel film tv Un Matrimonio diretto da Pupi Avati. Dal 1997 fino al 2000 ha condotto il gioco-quiz La Zingara su RAIUNO. Come attore, porta in scena dal 2004 Commendator Paradiso. Nel 2009 esporta il suo dinner show a New York presso il Ristorante Gradisca a Manhattan. Il suo ultimo spettacolo sulla vita e le opere di Guglielmo Marconi, intitolato "Quello della radio" ha debuttato con grande successo in 4 città dell Australia, in altrettante del Canada e in 3 del Belgio, per proseguire in Inghilterra con base a Londra.

6 6 RIUNIONE NON CONVIVIALE DI MARTEDI 24 DICEMBRE 2013, SEDE DI VIA SANTO STEFANO 43, PRESIEDE: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI. Soci intervenuti Arcuri, Benetollo, Caletti, Camerini, Canetoli, Genovesi, Magalotti, Marcheselli, Nanetti, Ospitali, Pedrelli, Piazzi, Pirodda, Salvioli, Spinelli, Tabanelli, Trebbi, Vecchietti Massacci, Volterra. Consorti: Magda Ospitali, Wanda Tabanelli, Giovanna Vecchietti Massacci, Antonio Minarini consorte Nanetti. Rotariani in visita: il PDG Prof. Gianluigi Quaglio con Anna Quaglio. il pensiero natalizio di Vittorio Volterra al Presidente

7 7 Riflessioni della Vigilia di Natale dell Amico e Socio Padre Vincenzo Benetollo o.p. «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. «Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c era posto nell alloggio «Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù» (Lc 2, 1-6, 21). La Storia, quella con la S maiuscola, non parla di Gesù e non accenna minimamente alla sua esistenza. Volendo, e cercando con cura, si può trovare qualche riferimento fugace su di Lui, ma si tratta di pochissime notizie indirette (e quindi di difficile interpretazione), negli scrittori Giuseppe Flavio, Svetonio e Tacito. Dal punto di vista della Storia, perciò, i natali di Gesù, la sua vita e le sue opere sono del tutto sconosciute. Ci è stato tramandato, però, un nucleo di insegnamenti che passano sotto il suo nome e che sono unanimemente ritenuti lodevoli, sapienti e di grande impatto. Si deve sottolineare, tuttavia, che Gesù non ha scritto, non ha avuto pedagoghi e non ha neppure studiato presso una qualunque scuola, che in genere in Palestina erano scuole rabbiniche. Chi parla del suo insegnamento, e anche della sua vita e della sua opera, sono gli scrittori biblici, o ecclesiastici, che in concreto sono i suoi seguaci. Costoro dicono tutti le stesse verità su Gesù: e cioè che Gesù, detto il Cristo, era stato condannato dai suoi concittadini alla morte di croce, ma che dopo tre giorni era risuscitato. Poi raccontano i suoi miracoli, parlano della presenza di angeli e demoni, affermano che sua madre era vergine e altre cose che la ragione umana trova inverosimili. Le opere di questi autori, seguaci di Gesù, sono numerosissime e sono, sì, storiche, perché sono autentici documenti dell epoca, ma raccontano fatti e vicende che, nella loro essenza, non sono verificabili dalla conoscenza comune o scientifica. Ma così è! Con queste incredibili novità gli scrittori e maestri che parlano di Gesù Cristo hanno avuto un seguito incalcolabile di persone di ogni ceto sociale, persone semplici e sapienti, persone ricche e povere, persone giovani e vecchie. Anzi, il consenso fu così universale che fu cambiato il corso la storia umana, la quale fu divisa in due tronconi: prima di Gesù Cristo e dopo Gesù Cristo. La ragione umana, anche se non può spiegare le verità raccontate dagli scrittori biblici, qualche domanda, però, se la deve porre. Domande non sulla vita, le opere e l insegnamento di Gesù, ma considerazioni sul post della vita terrena di Gesù. 1. Umanamente parlando Gesù è stato un fallito. E tutti sappiamo perché. E non è stato neppure un uomo significativo: non un potente: un re, un comandante, un conquistatore; non un uomo dotto e istruito: uno scienziato, un letterato, un poeta; non un genio dell arte o un inventore. Niente di tutto questo. 2. I suoi apostoli, piccoli uomini, traditori nei giorni difficili della sua condanna capitale, dopo la sua morte, lui defunto, hanno affrontato il mondo intero nel suo nome, predicando la sua dottrina, loro che erano completamente senza istruzione. E tutti e dodici, eccetto Giovanni, hanno subito il martirio pur di non rinnegarlo. 3. La persecuzione, che aveva colpito i primi discepoli, è continuata per quasi tre secoli, 270 anni (diciamo per sette generazioni). Le persone non potevano essere cristiane, cioè seguaci di Gesù: chi lo era in segreto sapeva di correre il rischio di dover abiurare o di dover subire la pena capitale. Nelle persecuzione dei primi tre secoli si è segnalata la grande Roma, dove tutti i culti erano permessi, ma non quello cristiano, che aveva trovato i suoi nascondigli nelle catacombe. Le persecuzioni sono state costanti, con gli eccessi disumani e crudeli di Nerone, Domiziano, Decio, Valeriano, Diocleziano, ma sono continuate anche sotto i grandi imperatori moderati, come Traiano, Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio. Basti solo pensare che i primi 30 papi, in pratica da S. Pietro, primo Papa, fino all editto di Milano del 313, sono morti tutti martiri. 4.Circa le persecuzioni e la contemporanea propagazione e divulgazione del cristianesimo la nostra ragione si trova davanti a un bel rebus, che è il vero miracolo di Gesù Cristo:

8 8 a. la fede in Lui non promette piaceri, potere o affermazione di sé; b. condanna ogni forma di violenza e predica l uguaglianza di tutte le persone; c. educa all obbedienza e al rispetto dell autorità costituita e comanda di amare il prossimo, tutto il prossimo, come se stessi, e di perdonare le offese ricevute; d. insegna anche a tenere a freno i piaceri della carne e a stare lontani da tutte le attrattive mondane perché le sue promesse si avvereranno dopo la nostra morte. L ideale cristiano è ben descritto dalla famosa Lettera a Diogneto che risale al 150 dopo Cristo. Eccola: «I cristiani non si distinguono dagli altri uomini, né per la terra che essi abitano, né per la loro lingua, né per le loro abitudini. Essi non vivono in città che gli appartengano, non si servono di un dialetto speciale, né vivono in modo straordinario. Perché non è né la riflessione né la perspicacia di uomini sapienti ad aver scoperto per loro la dottrina che essi seguono, ed essi non si appellano, come fanno alcuni, a un dogma umano. Abitanti di città greche o di città barbare, secondo il destino che è loro toccato, essi si adeguano ai loro usi esteriori per il cibo,l'abbigliamento e tutto ciò che concerne la vita, ma nondimeno manifestano ciò che la costituzione della società che essi formano ha di meraviglioso e paradossale. Perché essi vivono nelle loro patrie, ma come vi sarebbero domiciliati degli stranieri... Ogni patria straniera è per loro una patria, ed ogni patria è per loro straniera... «In breve, ciò che l'anima è nel corpo, i cristiani lo sono nel mondo. L'anima vive nel corpo e tuttavia essa non appartiene al corpo: allo stesso modo i cristiani vivono nel mondo, e tuttavia non appartengono al mondo». Ecco il miracolo: con questi princìpi, e tra le persecuzioni, come ha fatto la fede in Gesù Cristo a valicare i secoli e a giungere fino a noi? Di fatto, questa fede ha superato e vinto l Impero romano (5 secoli); ha convertito i barbari distruttori (altri 5 secoli), ha vissuto una splendida giovinezza nel Medioevo (ancora 5 secoli):si pensi alle Università, ai liberi Comuni, alle Cattedrali, alle opere di carità e agli ospedali, al sostegno per il progresso delle scienze e soprattutto alla definizione del concetto di persona, libera, individuale e inviolabile, che è alla base della civiltà moderna -come affermano i diritti dell uomoche ha sostituito la nozione di clan e di schiavitù; e nell epoca moderna (gli ultimi 5 secoli) ha superato le guerre, le divisioni, gli scandali, le conquiste coloniali, la rivoluzione francese, Napoleone e l unità d Italia. E ora (dopo 2000 anni) continua a presentarsi come l entità morale più umana, più unita, più organizzata, più numerosa di ogni altra realtà della terra. Questo è il miracolo di Gesù, di cui celebriamo il Natale. Il quale continua a venire non per prendere qualcosa da noi, ma per portarci la sua verità, il suo amore, la sua eternità e la sua pace. Aspetta solo che noi gli crediamo, per non vivere una vita insulsa, senza domani. E aspetta che, credendogli, non gli rivolgiamo domande importune, quali: Perché il dolore e la morte? perché la sofferenza degli innocenti? Perché le ingiustizie e il trionfo del male? Queste domande sono importune per due motivi. Primo. Gesù, mite e umile, non risponde con le parole, ma con l esempio e ci insegna che noi non possiamo essere più di Lui, che ha sofferto ed è morto; Lui che, innocente, ha patito la massima iniquità; Lui che ha subito tante ingiustizie,ma Lui ci insegna anche, con la pratica,che alla fine il male non trionferà. Secondo. Noi siamo troppo piccoli e limitati di capacità intellettiva; perciò non abbiamo la possibilità di conoscere direttamente Dio, ma siamo vincolati a conoscerlo nelle sue opere: in pratica dobbiamo conoscere Dio nelle opere di Dio. Pertanto risulta scontata l osservazione di Pascal che afferma: niente di più normale che le persone abbiano l intelligenza, ma niente di più normale che si tratta di un intelligenza limitata. Il motivo del limite dell intelligenza c è (anche se a noi non piace) e si spiega. Ogni conoscenza è un possesso in quanto portiamo dentro di noi, possedendolo, ciò che è fuori di noi e in sé non ci appartiene. Con la nostra conoscenza scatta l azione di possesso, cioè di dominio, delle cose conosciute. Significativo è l esempio dei segreti delle cose naturali: man mano che li conosciamo stabiliamo il nostro dominio su quelle cose, e quindi le usiamo e sfruttiamo a nostro piacimento. Ancora più rilevante è un altro esempio: se noi conoscessimo l intimo, i segreti, di una persona, poi non saremmo in grado di far fare a quella persona ciò che vogliamo? Ecco quindi spiegato il secondo motivo della inopportunità delle nostre domande a Dio. Perché se noi conoscessimo direttamente i suoi piani, le sue verità, i suoi segreti, di fatto poi noi saremmo

9 9 come Lui. Se avessimo le conoscenze di un medico, di un ingegnere ecc., non saremmo medici o ingegneri anche noi? E se conoscessimo i segreti di Dio, non lo useremmo poi per i nostri scopi, servendocene a nostro vantaggio e secondo i nostri criteri? Ci sia di insegnamento questa preghiera del soldato russo Aleksander Zacepa, trovata nella tasca della sua giacca e composta pochi istanti prima della battaglia in cui perse la vita durante la seconda guerra mondiale. «Ascolta, o Dio! Non una volta nella mia vita ho parlato con te, ma oggi mi vien voglia di farti festa. Sai, fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti... io stupido ci ho creduto. Non ti ho mai contemplato nelle tue opere, ma questa notte ho guardato, dal cratere di una granata, il cielo di stelle sopra di me e, affascinato dal loro scintillare, a un tratto ho capito come possa esser terribile l'inganno... Non so, o Dio, se mi darai la tua mano, ma io ti dico e tu mi capisci... Non è strano che in mezzo a uno spaventoso inferno mi sia apparsa la luce e io abbia scorto te? Oltre a questo non ho nulla da dirti. Sono felice solo perché ti ho conosciuto. A mezzanotte dobbiamo attaccare, ma non ho paura, tu guardi a noi. Ecco il segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te. Voglio ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura: può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te. E anche se finora non sono stato Tuo amico, quando verrò, mi permetterai di entrare? Ma che succede, piango? Dio mio, tu vedi quello che mi è capitato, soltanto ora ho incominciato a veder chiaro... Salve, mio Dio, vado... difficilmente tornerò. Che strano, però, ora la morte non mi fa paura». (pubblicata da V. Cattana, Le più belle preghiere del mondo, Mondadori 2006, p. 188). L augurio per il Natale di Gesù di Nàzaret è che noi tutti siamo più buoni, più buoni di cuore: cioè di comprensione, di compatimento, di indulgenza, di preghiera; dispensatori di gentilezza, di sorriso, di affetto. Con ogni generosità.

10 10 PERCENTUALI PRESENZE SOCI DALL 1 LUGLIO 2013 AL 31 DICEMBRE RIUNIONI, 130 SOCI 23/23-100% Canetoli, Finzi, De Virgiliis, Genovesi, Negrini, Ospitali, Pannuti, Pedrelli, Piazzi, Stefanini, Stupazzini, Trebbi, Vecchietti Massacci, Venturi; 19/23-83% Andrisano, Arcuri, Barazzoni, Camerini, Cavalli, Destro, Farruggia, Magalotti, Marcheselli, Marescotti, Menarini, Pignatti, Volterra, Zoli; 17/23-74% Casali, Minguzzi, Musso, Pieragostini, Raffaelli, Raggi, Tattara; 15/23-65% Manaresi, Spinelli; 14/23-61% De Sanctis, Garofalo, Montella, Orsillo, Re, Salvioli, Santoro; 13/23-57% Amato, Carroli, Ghiacci, Nonni, ; 12/23-52% Caletti, Califano, Gobbi, Laus, Vannini, Verlicchi; 11/23-48% Ambrosioni, Barbiera, Malipiero, Tabanelli, Tagariello; 10/23-43% Benetollo, Filippi, Faggioli, Pileri, Zanotti; 08/23-35% Borlotti, Bruzzi, Casadei, Cavallari, Cecchini, Fabbri, Zanelli; 07/23-30% Mastragostino, Tamburini, Tugnoli (D); 06/23-26% Belvederi, Cartabellotta, Carullo, Falciasecca, Malesani, Postacchini, Spada; 05/23-22% Buono, Comelli, D Errico, Kerkoc, Mezzetti, Pirodda, Pizzoferrato; 04/23-17% Brizzi, Golinelli, Mantellini (D), Mignani, Nanni, Pession, Trombetti; 03/23-13% Calda, F. Montanari; 02/23-09% Baldini, Cavallini, Di Nino, Furlanetto, A. Montanari, Mottaran, Orta, Sandri; 01/23-04% Balestra, Barilli, Fanizza, Filetti, Gallassi, Golfieri, Monari Sardè, Puviani, Quiri Pinotti (D), Sassatelli, Varone, Viale; 0% Agati, Campailla, Deserti, Giannini, Godoli, Mancini, Ranieri, Saporetti, Trimarchi, Zerbini Marenzi. Congedato: Bisbini Nuovi soci: dal 10 settembre 2013, Cristina Nanetti: 13 su 15 riunioni: 87% dal 05/11/2013, Alberto Cicognani: 3 su 7 riunioni: 43% Divenuto Socio Onorario: Belelli Ha rassegnato le dimissioni: Canossi (D) : dispensati

11 11 PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DEI CLUB FELSINEI Rotary Club Bologna Ovest G. Marconi lunedì, 13 gennaio, ore 20,0, sede di via S. Stefano, 43, per soci, Esperienze di lavoro del nuovo socio Dott. Roberto Sollevanti. lunedì, 20 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari, visita del Governatore. lunedì, 27 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari ed ospiti, Prof. Dino Amadori, Le 7 sfide sanitarie per l Africa Sub-Sahariana: la risposta dell Associazione Vittorio Tison Cultura e solidarietà Onlus. Rotary Club Bologna Est venerdì, 10 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, fam. ed ospiti, On. Dott. Antonio Patuelli, Per la ripresa. giovedì, 16 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, fam. ed ospiti. Prof.ssa Antonella Guidazzoli. Applicazioni informatiche al servizio dei beni culturali: l esperienza cineca. giovedì, 23 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari. Visita del Governatore. Rotary Club Bologna Nord mercoledì, 8 gennaio, ore 20,15, Circolo Bononia, fam/ospiti, Prof. Piero Formica, L ignoranza intenzionale apre nuovi sentieri di crescita per Bologna. mercoledì, 15 gennaio, ore 19,30, Sede di via S.Stefano, 43, familiari ed ospiti. Avv. Sandro Callegaro. Avvocatura bolognese al passo con i tempi e a servizio dei cittadini: si può fare. Rotary Club Bologna Sud martedì, 14 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti, Prof. Marco Cammelli, Le Fondazioni di origine bancaria tra progetto e crisi. martedì, 28 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti, aperitivo e cena con ottimi vini a costi moderati e vivere felici! Scelti e commentati da Giampietro Gamberini. Rotary Club Bologna Valle del Savena martedì, 21 gennaio, ore 20,15, Hotel Savoia, fam/ospiti Interclub con R. C. Bologna Carducci, Prof. Franco Cardini, Gerusalemme. Intervista di Paola Rubbi. Rotary Club Bologna Carducci martedì, 07 gennaio, ore 20,15, Hotel Savoia, Caminetto. martedì, 14 gennaio, ore 20,15, Hotel Savoia, fam/opiti. Interclub con Rotaract. Storia di Campioni. Visita alla collezione moto Poggi (Villanova di Castenaso). martedì, 21 gennaio, ore 20,15, Hotel Savoia, fam/opiti. Interclub con Bologna Valle del Savena. Prof. Franco Cardini, Gerusalemme. Intervista di Paola Rubbi. Rotary Club Bologna Valle del Samoggia mercoledì, 08 gennaio, ore 20,15, Stadira di Monteveglio, per Soci. Parliamo di noi. mercoledì, 15 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari ed ospiti, Gen. Di Brigata Virgilio Pomponi, 239 anni dalla fondazione: la storia e i compiti istituzionali della Guardia di Finanza. mercoledì, 22 gennaio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari, visita del Governatore. sabato, 25 gennaio, dalle ore 15,00, presso Arte Fiera 2014, terza edizione del Premio Rotary Bologna Valle del Samoggia all installazione più creativa.

12 12 PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DISTRETTUALI Dal 30 Marzo al 6 Aprile 2014, XXXII RYLA Credere, fare, Vivere, Distretto 2071 e 2072, Anno , Isola d Elba. Aprile-Maggio 2014, Forum Rotary Rotaract Distretti 2071 e 2072 a Imola. Dal 13 al 15 Giugno 2014, Primo Congresso Distretto 2072, Anno a Bologna. Rotary Club Bologna, Bologna, via Santo Stefano 43 Tel. 051/234747, Fax 051/224218, Cell bologna@rotary2072.org; web: