Recenti applicazioni dei sistemi di controllo passivo delle vibrazioni sismiche Parte 2: Italia

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1 Recenti applicazioni dei sistemi di controllo passivo delle vibrazioni sismiche Parte 2: Italia Alessandro Martelli ACS-PROTPREV Sezione Prevenzione Rischi Naturali e Mitigazione Effetti, Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile. Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente (ENEA); Facoltà di Architettura, Università di Ferrara; Anti-Seismic Systems International Society (ASSISi) e GLIS Isolamento ed altre Strategie di Progettazione Antisismica (GLIS). ENEA, Via Martiri di Monte Sole 4, Bologna. Massimo Forni ACS-PROTPREV. ENEA; ASSISi e GLIS. ENEA, Via Martiri di Monte Sole 4, Bologna. ANIDIS2009BOLOGNA Keywords: Isolamento Sismico; Dissipazione d energia; Shock transmitter unit; Dispositivi in leghe a memoria di forma. ABSTRACT: Come si è sottolineato in un articolo separato, nel mondo vi sono già oltre strutture protette da sistemi o dispositivi di controllo passivo delle vibrazioni sismiche (sistemi d isolamento o di dissipazione d energia, shock transmitter unit, dispositivi in leghe a memoria di forma, ecc.), situate in oltre 30 paesi. L articolo suddetto riferisce sulle applicazioni di tali sistemi e dispositivi nei quattro paesi che ne vantano il maggior numero: Giappone, Repubblica Popolare Cinese, Federazione Russa e Stati Uniti d America. L Italia è quinta, almeno per il numero di edifici protetti da sistemi d isolamento: infatti, grazie alla nuova normativa sismica nazionale, negli ultimi anni vi è stato un incremento significativo delle applicazioni dei sistemi e dei dispositivi antisismici agli edifici italiani, sia completate che, soprattutto, in corso od in progetto (con i primi retrofit con l isolamento). Inoltre, l Italia resta fra i leader mondiali per numero ed importanza delle applicazioni dei sistemi e dispositivi suddetti sia al patrimonio culturale che ai ponti ed ai viadotti ed anche all estero sono stati installati dispositivi prodotti dalle nostre industrie manifatturiere in numerose strutture. Questo articolo riporta brevemente lo stato delle applicazioni dei sistemi e dei dispositivi antisismici nel nostro paese, con particolare attenzione alle più recenti. 1 INTRODUZIONE Come è sottolineato, a questo convegno, da Martelli e Forni (2009a), attualmente vi sono, nel mondo, già oltre strutture, di nuova od anche esistenti, situate in oltre 30 paesi, che sono protette da sistemi o dispositivi di controllo passivo delle vibrazioni sismiche, cioè da sistemi d isolamento sismico o di dissipazione d energia, ovvero da dispositivi in leghe a memoria di forma (Shape Memory Alloy Device o SMAD) o ritegni oleodinamici di vincolo provvisorio (Shock Transmitter Unit o STU). Le strutture suddette sono sia ponti o viadotti, sia edifici di tutti i tipi (strategici, pubblici e residenziali, anche privati), sia impianti e componenti industriali (pure a rischio di incidente rilevante, come quelli nucleari ed alcuni chimici), sia opere afferenti al patrimonio culturale (edifici monumentali, musei, coperture di scavi archeologici, teche museali e singoli capolavori). L articolo di Martelli e Forni (2009a) riferisce sulle applicazioni dei suddetti sistemi nei quattro paesi che ne vantano il maggior numero, cioè, nell ordine, in Giappone (che è di gran lunga leader a livello mondiale), nella Repubblica Popolare Cinese, nella Federazione Russa e negli Stati Uniti d America. Questo articolo, invece, in base ai dati forniti dai soci dell associazione GLIS (Isolamento ed altre Strategie di Progettazione Antisismica) ed attraverso alcune immagini di realizzazioni significative (per le quali, per semplicità, si definisce la pericolosità citandone la zona sismica prevista dall Ordinanza 3274/2003), riassume brevemente lo stato delle applicazioni dei sistemi e dei dispositivi antisismici in Italia, paese che, almeno per il numero di edifici isolati, è attualmente quinto al mondo e primo in Europa. In particolare per gli edifici così protetti, sono sottolineati i progressi fatti nell ultimo biennio, cioè rispetto alla situazione descritta nell articolo di Martelli e Forni (2007), presentato al

2 precedente convegno L Ingegneria Sismica in Italia, a cui si rinvia, in generale, per quanto attiene allo sviluppo dei sistemi e dei dispositivi antisismici fino al Inoltre, anche per questo articolo, maggiori dettagli sugli argomenti in esso trattati ed una bibliografia più completa sono reperibili nei libri di Martelli et al. (2008) e Sannino et al. (2009), nonché nell articolo di Martelli (2009), mentre per le applicazioni precedenti si rinvia, oltre che all articolo di Martelli e Forni (2007), al libro di Dolce et al. (2006) ed alla sua precedente edizione del 2005 citata da Martelli e Forni (2009a). Le applicazioni nei paesi che, per numero di applicazioni, seguono l Italia sono presentate a questo convegno da Martelli e Forni (2009b), in un terzo articolo. 2 APPLICAZIONI IN ITALIA In Italia le applicazioni dei moderni sistemi antisismici sono iniziate nel 1975 per i ponti ed i viadotti e nel 1981 per gli edifici, cioè 4 anni prima del Giappone e degli USA (Martelli e Forni, 2007). Gli edifici isolati sismicamente già completati od in fase di completamento risultano ora agli autori di questo articolo una settantina, come è mostrato dalla fig. 1 e nelle tabb Si tratta di edifici sia strategici o pubblici, sia residenziali, situati non solo nelle aree più sismiche (zone sismiche 1 e 2), ma anche in zona sismica 3 (ad esempio, in provincia di Bologna) Edifici Italiani con Isolamento alla Base - COMPLETATI - IN CORSO - IN FASE DI PROGETTO Figura 1. Numero totale di quelli realizzati in Italia durante gli anni (dati di ottobre 2008). Particolare attenzione è giustamente dedicata, in Italia, oltre che all isolamento sismico dei nuovi ospedali e degli edifici rilevanti per la protezione civile (figg. 2-6), a quello delle scuole (figg. 7-15), settore in cui, dopo il recente completamento della nuova Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia (figg. 7 e 8), altre 15 realizzazioni sono già in corso (tabb. 1-4). Tabella 1. Edifici sismicamente isolati completati in Italia, progettati con normative antecedenti all OPCM 3274/2003 Numero di edifici (N e ) in ciascuna applicazione (A) e, fra parentesi, numero totale di edifici raggiunto a seguito di tale applicazione (N tot ). A n 1 2 Località, denominazione ed anno di ultimazione Napoli, Quartiere Generale dei Vigili del Fuoco, 1981 Napoli, edificio Brigata Mobile dei Vigili del Fuoco, 1985 N e (N tot ) 1 (1) 1 (2) 3 Ancona, centro civico, (3) 4 Avezzano (AQ), edificio della Texas Instruments, (4) 5 Ancona, Centro Regionale dell attuale TELECOM Italia, (9) 6 Squillace Marina (CZ), edificio residenziale, (10) 7 Ancona, Centro Arruolamento Volontari della Base della Marina Militare, (11) 8 Augusta, centro medico della Base della Marina Militare, (12) 9 Augusta (SR), edifici residenziali della Base della Marina Militare, (16) 10 Messina, centro radar per il controllo del traffico marittimo nello Stretto, (17) 11 Potenza, edifici dell Università della Basilicata, (22) 12 Rapolla (PZ), edificio residenziale, (23) 13 Città di Castello (PG), edifici residenziali, 2003 (riverificati con l OPCM 3274/2003) 3 (26) 14 Napoli, Centro Civico Rione Traiano (retrofit), (27) 15 Solarino (SR), edifici residenziali (retrofit), (29) 16 Udine, ala nuova dell ospedale Gervasutta, (30) 17 Varese, elisuperficie dell ospedale, (31) 18 Fabriano (AN), edificio residenziale (retrofit con sottofondazione), (32) Numerosi, però, sono ormai anche gli edifici residenziali italiani sismicamente isolati, ora pure privati: ciò si deve anche ai costi aggiuntivi di limitati, se non addirittura nulli, derivanti dall uso della nuova normativa sismica, che, giustamente, permette di tener conto della netta diminuzione delle azioni sismiche nel dimensionamento sia della sovrastruttura che delle fondazioni. Come è noto, tale normativa è stata sviluppata (ed è entrata in vigore con l Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri OPCM n del 2003) a seguito della tragedia di San Giuliano di Puglia durante il sisma del Molise e della Puglia del 31/10/2002. Per gli edifici, oltre alle suddette applicazioni dell isolamento sismico, il nostro paese ne vanta

3 poi già alcune decine anche di dissipatori, SMAD, o STU. In Italia, sebbene il numero degli edifici protetti da sistemi e dispositivi antisismici sia tutto sommato ancora limitato (a causa, negli anni 90, prima dell assenza di specifiche regole di progettazione, poi della loro inadeguatezza e di un iter approvativo inutilmente complesso ed incerto, come ricordano Martelli e Forni, 2007), vi è stato un incremento significativo del numero delle applicazioni completate negli ultimi anni (con i primi retrofit di edifici con l isolamento) e, soprattutto, delle nuove realizzazioni in corso od in progetto (figg e tabb. 2-4): anche questo si deve alla nuova normativa sismica nazionale. Figura 2. Progetto del nuovo Ospedale Del Mare di Napoli, in zona sismica 2, isolato sismicamente. Tabella 2. Edifici sismicamente isolati completati in Italia, progettati successivamente all entrata in vigore dell OPCM 3274/2003 o verificati in base alla nuova normativa sismica (stessa simbologia di tab. 1). A n Località, denominazione ed anno di ultimazione N e (N tot ) 19 Catania, Aeroporto Fontanarossa (isolamento della copertura), (33) 20 Morrone nel Sannio (CB), scuola (struttura portante), (34) 21 Popoli (PE), stabilimento industriale (isolamento della copertura), (35) 22 Santa Venerina (CT), villetta, (36) 23 Siracusa, Santuario della Madonna delle Lacrime (retrofit con isolamento della 1 (37) copertura), Ragusa, centro direzionale, (38) 25 Montelongo (CB), Chiesa di Santa Maria in Nives, (39) 26 Gran Sasso, laboratorio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), (40) 27 Caserta, Hotel Crowne Plaza (isolamento della copertura), (41) 28 Scarperia (FI), La casa Jazz, struttura polifunzionale in legno, (42) 29 Gaggio Montano (BO), Sala Civica e sede della Croce Rossa, (43) 30 San Giuliano di Puglia (CB), edificio residenziale, (44) 31 Grassina (FI), sede dell'associazione Fratellanza Popolare Croce D'Oro 1 (45) (utilizzato per la protezione civile), Rocca di Castell Ottieri (GR), edificio in muratura (retrofit), (46) 33 San Giuliano di Puglia (CB), nuova scuola Francesco Jovine e Centro Professionale ed 2 (48) Universitario Le Tre Torri, Foligno (PG), edifici del Centro della Protezione Civile (3 completati, 2 in 7 (55), 2 progettati) 35 Cerignola (FG), edifici residenziali, completati (allacciamenti delle tubazioni del gas in corso d installazione) 4 (59) Figura 3. Alcuni dei 327 isolatori elastomerici ad alto smorzamento (High Damping Rubber Bearing o HDRB) dell Ospedale del Mare di Napoli, durante la. Figura 4. Progetto dell edificio principale del Centro Operativo Emergenza e Formazione del Centro della Protezione Civile di Foligno (Perugia), protetto da 10 HDRB di 1 m di diametro. Tale Centro (progettato dal membro del consiglio direttivo del GLIS e socio dell ASSISi prof. A. Parducci) ospiterà 7 edifici isolati, di cui 3 sono già stati completati e due, compreso quello in figura, in (tab. 2). L isolamento ha permesso di non modificare il progetto degli edifici, sviluppato prima dell entrata in vigore dell OPCM N. 3274/2003 che ha riclassificato il sito da categoria 2 a zona 1, ma di limitarsi ad aumentare la taglia degli isolatori (questa verifica è stata effettuata con la collaborazione dell ENEA, nell ambito di un accordo con la Regione dell Umbria). Il collaudo in corso d opera dei due edifici in è stato affidato al primo autore di questo articolo (che fa anche parte della commissione di collaudo amministrativo), pure nell ambito del succitato accordo di collaborazione con l ENEA.

4 Italia, vale la pena di sottolineare che essa è giustamente da considerare la scuola più sicura d Italia, come l hanno definita sia il Sottosegretario dott. Guido Bertolaso, capo del Dipartimento della Protezione Civile (DPC), sia, in occasione della sua inaugurazione il 18 settembre 2008, il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi ed il Ministro dell Istruzione, Università e Ricerca On. Mariastella Gelmini. Figura 5. Realizzazione delle fondazioni dell edificio di Figura 4, in novembre Figura 8. Vista del sistema d isolamento sismico della nuova scuola Francesco Jovine ed il Centro Professionale ed Universitario Le Tre Torri di San Giuliano di Puglia, costituito da 61 HDRB e 12 isolatori a scorrimento acciaioteflon (Sliding Device o SD), donati dalle aziende manifatturiere italiane ALGA, FIP Industriale e TIS. Figura 6. Isolatori installati nell edificio di Figura 4, in novembre Figura 9. Progetto della nuova scuola di Marzabotto (BO), protetta da 37 HDRB e 5 SD (zona sismica 3), sviluppato con la collaborazione dell ENEA. Il collaudo in corso d opera è stato affidato al primo autore di questo articolo. Figura 7. La nuova scuola Francesco Jovine ed il Centro Professionale ed Universitario Le Tre Torri di San Giuliano di Puglia (zona sismica 2), eretti su un unica piastra isolata, al momento dell inaugurazione il 18 settembre Il progetto dell isolamento si deve ad un gruppo di esperti del GLIS coordinato dall ing. P. Clemente dell ENEA. Il collaudo in corso d opera è stato effettuato dal primo autore di questo articolo e dal nuovo socio del GLIS ing. C. Pasquale di Campobasso. Per quanto riguarda la nuova scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia (figg. 7 e 8), realizzazione simbolo dell isolamento sismico in Figura 10. Realizzazione dei dadi di supporto degli isolatori sismici della nuova scuola di fig. 9, in dicembre 2008.

5 Figura 11. Il primo nuovo edificio scolastico di Mulazzo (MS), progettato con la collaborazione del già citato prof. A. Parducci ed isolato con 14 isolatori gomma-piombo (Lead Rubber Bearing o LRB) e 15 SD, in luglio (collaudatore in corso d opera è il primo autore di questo articolo). Si tratta di una delle 5 scuole, tutte in zona sismica 2, in corso di ri in Toscana con l isolamento sismico (vedi anche fig. 13). Figura 12. Il sistema d isolamento sismico della nuova scuola di fig. 11, subito dopo l installazione. Figura 13. Le nuove scuole isolate simicamente in a Gallicano (MS), progettate con la collaborazione del socio onorario del GLIS e socio fondatore dell ASSISi prof. M. Dolce (DPC) ed il cui collaudo in corso d opera è affidato al prof. A. Parducci. Tabella 3. Edifici sismicamente isolati che risultano agli autori di questo articolo quantomeno in o con progetto ultimato in Italia (stessa simbologia di tab. 1). A n Località, denominazione ed anno di ultimazione Napoli, Ospedale del Mare, in fase di completamento Napoli, Centro NATO di Napoli Sud, in fase di completamento Bojano (CB), scuola, in fase di completamento Gricignano (CE), villetta, fase di completamento Santa Severina (SR), edificio residenziale, almeno in San Giuliano di Puglia (CB), edificio residenziale privato, in Corciano (PG), edifici residenziali in muratura, almeno in Marsico Vetere (PZ), Chiesa di San Francesco d Assisi in Villa d Angri (isolamento della copertura), almeno in Marsico Vetere (PZ), campanile della Chiesa di San Francesco d Assisi in Villa d Angri, almeno in N e (N tot ) 2 (61) 1 (62) 1 (63) 1 (64) 1 (65) 1 (66) 2 (68) 1 (69) 1 (70) 45 L Aquila, Facoltà di Lettere, in 1 (71) 46 Riposto (CT), Scuola Quasimodo, in 1 (72) 47 Monteleone di Puglia (FG), scuola, in 1 (73) 48 Romagnano al Monte (SA), Centro Studi e Ricerche, in 1 (74) 49 Frosinone, ospedale, in 3 (77) 50 Spoleto (TR), Centro per la conservazione dei Beni Culturali, almeno in 1 (78) 51 Mulazzo (MS), nuova scuola materna ed elementare, 1 con struttura completata e 2 progettati 3 (81) 52 Villafranca in Lunigiana (MS), nuove scuole media ed elementare, in 2 (83) 53 Gallicano (MS), nuove scuole media ed elementare, in 2 (85) 54 Fivizzano (MS), nuova scuola media, in 1 (86) 55 Ancona, edifico polifunzionale, in 1 (87) 56 Messina, edificio residenziale di 8 piani, in 1 (88) 57 Catania, Chiesa della Beata Maria Vergine del Carmelo e di Santa Maria Goretti in San 1 (89) Giorgio, in 58 Marzabotto (BO), scuola, in 1 (90) 59 Frosolone (IS), villetta, almeno progetto ultimato 1 (91) 60 Acireale (CT), Edificio residenziale, progetto ultimato 1 (92) 61 Pordenone, ospedale, progetto ultimato 1 (93)

6 Figura 14. Vista, in autunno 2007, del nuovo complesso scolastico di Bojano (Campobasso), situato in zona sismica 1, che è stato isolato mediante 41 LRB e 13 SD (il progetto dell isolamento si deve al membro dei consigli direttivi del GLIS e dell ASSISi ing. A. Dusi di Cremona). Figura 18. La nuova Chiesa di San Francesco d Assisi in Villa d Agri, durante la a Marsico Vetere. Figura 15. Il Liceo Perticari di Senigallia (AN), zona sismica 2, di architettura razionalista, migliorato sismicamente con controventi dissipativi dal socio del GLIS prof. Antonucci (Università di Ancona), a causa della cattiva qualità del calcestruzzo e della forma asimmetrica. Un analogo retrofit del prof. Antonucci ha riguardato la scuola G. Fermi di Fabriano (AN), pure di arte razionalista Alcuni dei VD che proteggono la chiesa. Uno degli EPD che ora sorreggono la cupola. Figura 19. Il Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa (zona sismica 2), che può ospitare fino ad persone, adeguato nel 2006 sollevando la cupola ( t) e sostituendo i preesistenti appoggi in gomma con dissipatori elasto-plastici (Elastic-Plastic Damper o EPD). Il collaudo in corso d opera è stato effettuato dal coordinatore del comitato fondatore del GLIS prof. G. Serino (Università di Napoli Federico II). Figura 16. La nuova Chiesa Dives in Misericordia, completata a Roma (zona sismica 3) nel 2003 con 32 viscosi (Viscous Damper o VD). È la prima applicazione italiana dei sistemi antisismici alle chiese, edifici caratterizzati sia da esposizione che (sovente) da vulnerabilità elevate. Figura 17. Progetto della nuova Chiesa di San Francesco d Assisi in Villa d Agri a Marsico Vetere (Potenza), in zona sismica 1. La chiesa è isolata al livello della copertura con HDRB e SD, mentre il campanile è isolato alla base con isolatori elastomerici ad altissimo smorzamento (ADRI) e SD. È la seconda applicazione dell isolamento sismico a chiese italiane. Figura 20. La copertura della nuova hall dell Hotel Crowne Plaza di Caserta, zona sismica 2, realizzata vincolandola rigidamente ad uno solo dei 4 edifici preesistenti su cui poggia e mediante SD agli altri 3. Il progetto si deve al membro del consiglio direttivo del GLIS e socio dell ASSISi ing. G. Giuliani, lo stesso che progettò il Centro Regionale della Telecom Italia di Ancona alla fine degli anni 80, prima grande realizzazione dell isolamento sismico in Italia (collaudata dal primo autore di questo articolo nel 1992, vedi Martelli e Forni, 2007).

7 Figura 21. Il Centro Nato di Napoli Sud durante la nel 2007 con 399 HDRB e ~20 SD dissipativi, la più grande applicazione dell isolamento sismico in Italia. Figura 24. La seconda palazzina di San Giuliano di Puglia isolata sismicamente (mediante 25 HDRB e 12 SD), subito dopo l installazione degli isolatori (marzo 2008). Il progetto dell isolamento sismico ed il collaudo in corso d opera si devono nuovamente agli ingg. P. Clemente e G. Buffarini. Figura 22. Quartiere San Samuele di Cerignola (FG), zona sismica 2, con 4 edifici isolati, alcuni dei 124 HDRB installati alla sommità del piano interrato (adibito a garage) e vista del lamierino di protezione del giunto strutturale (gap). È la prima applicazione dell isolamento ad edifici residenziali progettati (dal già citato ing. A. Dusi ed altri esperti) con la nuova normativa sismica, grazie alla quale tale tecnica non ha comportato costi di aggiuntivi. Il certificato di collaudo in corso d opera sarà rilasciato dal primo autore di questo articolo nel 2009, non appena saranno stati installati allacciamenti delle tubazioni del gas adeguati, cioè tali da non danneggiarsi per movimenti laterali pari alla larghezza del gap. Figura 24. Modello tridimensionale dell edificio isolato di 8 piani fuori terra in a Messina (zona sismica 1), il più alto del genere in Italia. È protetto da 22 LRB e 2 SD. È stato progettato dall ing. M. Marino, coordinatore della sezione territoriale del GLIS della provincia di Messina, in collaborazione con il già citato ing. A. Dusi. Collaudatore in corso d opera è il primo autore di questo articolo. Figura 23. Palazzina ricostruita con l isolamento sismico (13 HDRB e 2 SD) a San Giuliano di Puglia (2007). Il progetto dell isolamento ed il collaudo in corso d opera si devono al già citato ing. P. Clemente ed al socio del GLIS ing. G. Buffarini (ENEA). Prove di accettazione di una coppia di LRB (rigidezza orizzontale) Figura 25. Installazione degli isolatori alla sommità del piano interrato (adibito a cantine e garage) dell edificio di fig. 24 e prove di accettazione dei LRB.

8 Tabella 4. Edifici sismicamente isolati che risultano agli autori di questo articolo quantomeno in fase di progetto in Italia (stessa simbologia di tab. 1). A n Località, denominazione ed anno di ultimazione Massa Carrara, scuola media, almeno in fase di progetto Campobasso, Liceo Scientifico Romita (retrofit), in fase di progetto N e (N tot ) 1 (94) 3 (97) 64 Rieti, scuola, almeno in fase di progetto 1 (98) San Gregorio (CT), edificio (retrofit), almeno in fase di progetto Potenza, Ospedale San Carlo, in fase di progetto Reggio Calabria, edificio, in fase di progetto Pontecorvo (FR), centro commerciale, in fase di progetto 1 (99) 1 (100) 1 (101) 1 (102) Posizione e vista dei dispositivi SMAD. Figura 27. La Cattedrale di San Feliciano a Foligno (PG), in zona sismica 1, danneggiata dal terremoto umbromarchigiano del e migliorata sismicamente mediante l installazione di SMAD in corrispondenza della facciata, per evitarne il ribaltamento. Figura 28. La Chiesa di San Serafino a Montegranaro (AP), in zona sismica 2, danneggiata dal sisma del e migliorata sismicamente mediante l installazione di SMAD. Figura 26 Il campanile della Badia Fiorentina a Firenze, migliorato sismicamente con 18 SMAD in serie a tiranti nel Un applicazione simile era stata effettuata nel 1999 dall ENEA e dagli altri partner del progetto comunitario ISTECH per il campanile della Chiesa di San Giorgio in Trignano a San Martino in Rio (RE), che era stato troncato in due monconi, fortunatamente rimasti sovrapposti, durante il terremoto delle province di Reggio Emilia e Modena del SMAD sono stati utilizzati in Italia anche per connettere elementi in muratura suscettibili di movimenti relativi consistenti durante eventi sismici, senza sovraccaricare la muratura stessa, in particolare per il retrofit, nel 1999, della Basilica Superiore di San Francesco in Assisi, danneggiata dal sisma umbro-marchigiano del 1997, e per altre chiese danneggiate da questo e da altri terremoti (vedi Martelli e Forni, 2007 e figg ). Figura 29. La Chiesa di San Pietro in Feletto (TV), zona sismica 2, danneggiata da un terremoto e migliorata sismicamente mediante l installazione di SMAD.

9 Infine, è da sottolineare che l Italia vanta numerose importanti applicazioni di dispositivi prodotti dalle sue industrie manifatturiere in molti paesi, sia europei che extraeuropei (Martelli e Forni, 2009a,c), che essa resta leader mondiale per numero ed importanza delle applicazioni dei sistemi antisismici nel settore della salvaguardia del patrimonio culturale (figg ) e che è ancora quantomeno ai primi posti per quanto attiene alla protezione, con tali sistemi, dei ponti e dei viadotti (nel quale le realizzazioni italiane erano già oltre 150 all inizio degli anni 90 e risultano ora certamente più di 250). Figura 32. Il sistema d isolamento sismico delle statue marmoree di Scilla e Nettuno (fig. 31), esposte al Museo di Messina. È costituito dalla combinazione di SD e (con funzioni di ricentraggio e dissipazione d energia) SMAD. Questa realizzazione si deve al socio del GLIS prof. E. D Amore (Università Mediterranea di Reggio Calabria) Il sistema di isolamento sismico a 3 stadi di HDRB. Figura 30. La statua bronzea del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, protetto da un sistema d isolamento sismico a 3 stadi, ciascuno composto da 4 piccoli HDRB (per evitare i problemi di instabilità che si verificherebbero utilizzando un solo stadio di isolatori, troppo snelli a causa della massa limitata della statua). Un sistema simile è stato utilizzato anche per proteggere i Bronzi di Riace al Museo di Reggio Calabria (Martelli e Forni, 2007) e la statua bronzea dell Imperatore Germanico al Museo Nazionale di Perugia. Figura 33. La barca romana custodita al Museo di Ercolano (NA), recentemente isolata sismicamente (nell ambito di una collaborazione con l ENEA coordinata dal socio del GLIS e dell ASSISi ing. M. Indirli) con dispositivi tridimensionali ciascuno formato (per l isolamento orizzontale) da 3 sfere d acciaio fra 2 piastre pure di acciaio e da un cilindro di ricentraggio in gomma, nonché (per l isolamento verticale) da una molla e da un VD. Tali isolatori sono stati sviluppati nell ambito del progetto comunitario SPACE. 3 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Figura 31. Statua marmorea originale di Scilla e copia del gruppo marmoreo completo, comprensivo della statua di Nettuno. Le due statue originali di Scilla e Nettuno, esposte al Museo di Messina, sono protette dal sistema d isolamento sismico mostrato in fig. 32. Si sono citate le più recenti applicazioni dei sistemi e dei dispositivi antisismici in Italia, dedicando particolare attenzione (per quelle riguardanti le strutture civili) agli edifici protetti da sistemi d isolamento sismico. L incremento significativo del numero delle realizzazioni e dei

10 progetti italiani di strutture protette dai sistemi e dai dispositivi suddetti dopo l entrata in vigore dell OPCM 3274/2003 conferma che è il fattore chiave per l affermazione di tali sistemi e dispositivi è la disponibilità di una normativa adeguata. Non deve essere però dimenticato che, anche nel nostro paese, le prime applicazioni dei sistemi e dei dispositivi antisismici sono state effettuate a seguito di due violenti terremoti (quello del Friuli del 1976 e quello Campano-Lucano del 1980) e che alla ripresa delle applicazioni alla fine degli anni 90 hanno certamente contribuito prima il terremoto delle Marche e dell Umbria del , poi quello del Molise e della Puglia del efficacia ed affidabilità dell isolamento sismico, ormai riconosciuto a livello sia nazionale che internazionale, già da alcuni anni si è proposto un progetto per verificare l applicabilità di tale tecnica persino per proteggere il David di Michelangelo. Questo capolavoro, infatti, è molto vulnerabile alle vibrazioni sia sismiche che ambientali, a causa delle profonde ed estese fessurazioni che esso presenta in corrispondenza delle caviglie. La suddetta proposta, fino a poco tempo fa rimasta inascoltata (nonostante la gravità del problema e l urgenza di risolverlo) è stata finalmente portata di recente all attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali grazie alla sensibilità dimostrata da autorevoli rappresentanti delle nostre Istituzioni (Alessandri, 2008 e 2009). Figura 34. Il David of Michelangelo, custodito alla Galleria dell Accademia di Firenze, per il quale l Università di Perugia, l ENEA e la società ALGA hanno congiuntamente proposto di valutare l applicabilità dell isolamento sismico. In questo articolo ci si è anche soffermati sull uso dei sistemi e dei dispositivi antisismici per la protezione del patrimonio culturale, completando il quadro già delineato da Martelli e Forni (2007) per le applicazioni in questo settore, di grande importanza soprattutto in Italia: oltre a quelle riguardanti gli edifici antichi, ne sono state citate alcune a singole note opere. È da ricordare che, in considerazione dell elevatissimo grado di BIBLIOGRAFIA Alessandri, A Interrogazione a Risposta Scritta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali N Atti Parlamentari, XVI, Allegato B ai Resoconti, Seduta del 7 novembre 2008, Camera dei Deputati, Roma, pp Alessandri, A Interrogazione a Risposta Scritta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali N Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Roma. Dolce, M., Martelli, A., e Panza, G Moderni Metodi di Protezione dagli Effetti dei Terremoti. Edizione speciale per il Dipartimento della Protezione Civile, A. Martelli, ed., 21 mo Secolo, ISBN , Milano. Martelli, M Progress of the Application of Passive Control Systems for the Seismic Protection of Structures. Relazione invitata, Proceedings of the Seventh International Conference on Earthquake Resistant Structures (ERES 2009), Cipro. Martelli, A., e Forni, M Isolamento Sismico e Dissipazione d Energia: Applicazioni in Italia e all Estero e Prospettive. Atti su DVD ANIDIS 2007 XII Convegno Nazionale L Ingegneria Sismica in Italia, Pisa; Volume dei sommari e delle relazioni ad invito, ISBN , p Martelli, A., Forni, M. 2009a. Recenti Applicazioni dei Sistemi di Controllo Passivo delle Vibrazioni Sismiche Parte 1: Giappone, Repubblica Popolare Cinese, Federazione Russa e Stati Uniti d America. Atti su DVD ANIDIS 2009 XIII Convegno Nazionale L Ingegneria Sismica in Italia, Bologna. Martelli, A., Forni, M. 2009b. Recenti Applicazioni dei Sistemi di Controllo Passivo delle Vibrazioni Sismiche Parte 3: Paesi minori. Atti su DVD ANIDIS 2009 XIII Convegno Nazionale L Ingegneria Sismica in Italia, Bologna. Martelli, A., Sannino, U., Parducci, A., e Braga, F Moderni Sistemi e Tecnologie Antisismici. Una Guida per il Progettista, 21 mo Secolo, ISBN , Milano. Sannino, U., Sandi, H., Martelli, A., e Vlad, I Modern Systems for Mitigation of Seismic Action Proceedings of the Symposium Held at Bucharest, Romania, on October 31, 2008, AGIR Publishing House, ISBN , Bucarest.

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