Integrazione alla valutazione modellistica di diffusione inquinanti atmosferici
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- Renzo Scotti
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1 Integrazione alla valutazione modellistica di diffusione inquinanti atmosferici Progetto per la realizzazione di un nuovo capannone destinato all ampliamento di un allevamento avicolo sito in via Motta, 1 in Comune di Villa Bartolomea (VR) Numero di pagine totali: 15 Data relazione: 03/05/2016 Committente: Zandonà Elvino Via Vittorio Veneto, Desenzano del Grada (BS) STUDIO ACUSTICA Dott.ssa Tatiana S. Moia T e c n i c o C o m p e t e n t e i n A c u s t i c a A m b i e n t a l e P r o t. N d e l 2 6 / 0 8 / p r o v i n c i a d i R e g g i o E m i l i a C o n t a t t i : c e l l t a t i a n a. m o i g m a i l. c o m Firma S e d e : V i a M a n t o v a n i, L e g n a g o ( V R )
2 2 SOMMARIO PREMESSA 3 1 IDENTIFICAZIONE DEGLI IMPATTI QUANTIFICAZIONE FASE DI ESERCIZIO 5 2 MODELLO DI CALCOLO DEFINIZIONE DEL RETICOLO DEFINIZIONE DEI RICETTORI PUNTUALI DEFINIZIONE DELLE SORGENTI 9 3 RISULTATO DELLE SIMULAZIONI 10 4 VERIFICA DEI LIMITI DI LEGGE 14 5 CONCLUSIONI 15
3 3 PREMESSA In questo documento si presenta l indagine ambientale in riferimento alla componente inquinamento atmosferico e propone uno studio modellistico di valutazione diffusionale di ricaduta inquinanti elaborata in merito al progetto per la realizzazione di un nuovo capannone destinato all ampliamento di un allevamento avicolo sito in via Motta, 1 in Comune di Villa Bartolomea (VR). La pratica viene elaborata per conto dell Azienda Agricola Zandonà Elvino in qualità di proponente dell intervento. L intervento di progetto, che prevede la realizzazione di un nuovo capannone avicolo con un impianto che complessivamente supererà gli posti, è soggetto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell art. 6 comma 6 lettera a del D. Lgs. 156/2006. Il presente elaborato rappresenta una integrazione volta a quantificare e verificare l impatto atmosferico considerando una potenzialità dell allevamento pari alla densità di 33 kg/m 2, in luogo dei 39 kg/m 2 impiegati nella precedente valutazione (datata 05/02/2016), che rappresenta la densità massima consentita per la tipologia di allevamento in esame. L area in esame (evidenziata in rosso nella successiva Figura 1) si colloca in una zona agricola a sud del centro abitato di Villa Bartolomea, a poco più di 3 km a ovest della SS434 Transpolesana. Nelle aree circostanti sono presenti tre edifici corrispondenti a case e rustici esistenti, denominati con la sigla Rk (ricettore k-esimo), e in direzione nord ovest si trova un allevamento di bovini da carne. Figura 1 Vista aerea di inquadramento dell area studiata. allevamento di bovini da carne 100 m N
4 4 1 IDENTIFICAZIONE DEGLI IMPATTI Le attività di allevamento danno origine a emissioni di odori e di gas inquinanti che derivano sia dal metabolismo animale che, in maggiore misura, dai processi di degradazione biologica delle sostanze organiche contenute nelle deiezioni. Tra le principali sostanze nocive prodotte in allevamento si identificano come maggiormente rilevanti le seguenti: Polveri sottili PM10, Ammoniaca NH3, Metano CH4. Per calcolare i valori di tali emissioni vengono utilizzati: Il numero di capi allevati in ogni capannone (Tabella 1) definito secondo la densità di 33 kg/m 2, I fattori di emissione relativi ad ogni specie inquinante considerata, espressi in kg/capo/anno. Tabella 1 Numero di capi per capannone per ciclo. numero previsto per capi a ciclo capannone 1 capannone 2 capannone 3 capannone 4 capannone 5 - in progetto Il fattore di emissione varia a seconda di tre distinte fasi di processo: La stabulazione degli animali: ricovero degli animali in uno spazio confinato, Lo stoccaggio dei reflui zootecnici: raccolta degli effluenti zootecnici in un area per poi essere destinati all utilizzazione agronomica, Lo spandimento dei reflui zootenici: spargimento dei reflui sui campi.
5 QUANTIFICAZIONE FASE DI ESERCIZIO Nel presente paragrafo si effettuerà una stima delle emissioni in atmosfera tramite l analisi dei dati disponibili in bibliografia. PM10 Per la valutazione delle polveri sottili si è utilizzato il fattore di emissione per la specie allevata. L inventario Inemar definisce per i tacchini e altre specie avicole un emissione in g/capo all anno (Tabella 2). Il sistema permette di stimare le emissioni dei principali macroinquinanti (SO2, NOx, COVNM, CH4, CO, CO2, N2O, NH3, PM2.5, PM10 e PTS) e degli inquinanti aggregati (CO2eq, precursori dell'ozono e sostanze acidificanti) per numerosi tipi di attività e combustibili. Tabella 2 Fattore di emissione di PM10 per avicoli (fonte inventario Inemar). Considerando quindi il numero di capi a ciclo per capannone corrispondente alla densità di 33 kg/m 2 si procede alla valutazione delle emissioni complessive per il PM10 riportate in Tabella 3 e delle emissioni totali dell allevamento ante-operam e post-opera in Tabella 4. Tabella 3 Emissione totale di PM10 suddivisa per capannone. capannone n capi FE PM 10 g/capo/anno emissione complessiva PM 10 g/anno emissione complessiva NH 3 µg/s capannone capannone capannone capannone capannone Tabella 4 Emissione totale di PM10 suddivisa per l intero allevamento (potenzialità massima). emissione complessiva PM 10 all'anno - ANTE-OPERAM (t) 1,06 emissione complessiva PM 10 all'anno - post-operam (t) 1,15
6 6 NH3 Si espongono in Tabella 5 i dati di emissione reperiti dal DM 29/01/ Linee guida per l identificazione delle migliori tecniche disponibili, dove i fattori sono suddivisi nelle tre fasi di processo. Nel caso in esame si considerano il ricovero (permanenza nei capannoni) e lo stoccaggio (concimaia). Tabella 5 Fattori di emissione di NH3 per broilers (fonte MTD/2007). Il calcolo delle emissioni complessive, riportato in Tabella 6, viene eseguito considerando quindi il numero di capi a ciclo per capannone corrispondente alla densità di 33 kg/m 2 e la concimaia, e quello delle emissioni totali dell allevamento ante-operam e post-opera in Tabella 7. Tabella 6 Emissione totale di NH3 suddivisa per capannone (potenzialità massima). capannone n capi FE NH 3 kg/capo/anno emissione complessiva NH 3 kg/anno emissione complessiva NH 3 mg/s capannone , ,9 capannone , ,9 capannone , ,9 capannone , ,5 capannone , ,1 concimaia , ,1 Tabella 7 Emissione totale di NH3 suddivisa per l intero allevamento (potenzialità massima). emissione complessiva NH 3 all'anno - ANTE-OPERAM (t) 10,54 emissione complessiva NH 3 all'anno - post-operam (t) 11,40
7 7 CH4 I valori di metano emessi dagli allevamenti avicoli considerati sono stati reperiti in bibliografia nella pubblicazione di Valli et al (2003) e confermato nelle linee guida MTD sugli allevamenti dell anno 2004 riassunti nella successiva Tabella 8, precisando che dei due si utilizza quello più alto. Tabella 8 Fattori di emissione di CH4 per avicoli. Fonte Kg CH 4 / capo * anno Valli et al (2003) 0,08 LG MTD allevamenti ,079 Il calcolo delle emissioni complessive, riportato in Tabella 9, viene eseguito considerando quindi il numero di capi a ciclo per capannone corrispondente alla densità di 33 kg/m 2, e quello delle emissioni totali dell allevamento ante-operam e post-opera in Tabella 10. Tabella 9 Emissione totale di CH4 suddivisa per capannone (potenzialità massima). capannone n capi FE CH 4 kg/capo/anno emissione complessiva CH 4 kg/anno emissione complessiva CH 4 mg/s capannone , ,0 capannone , ,0 capannone , ,0 capannone , ,6 capannone , ,7 Tabella 10 Emissione totale di CH4 suddivisa per l intero allevamento (potenzialità massima). emissione complessiva CH4 all'anno - ANTE-OPERAM (t) 7,74 emissione complessiva CH4 all'anno - post-operam (t) 8,37
8 8 2 MODELLO DI CALCOLO La valutazione modellistica di diffusione inquinanti atmosferici è stata eseguita con il software di simulazione WIN DIMULA MMS WinDimula un noto software basato su un modello gaussiano multisorgente inserito nell elenco dei modelli consigliati da APAT (Agenzia Italiana per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici) per la valutazione e gestione della qualità dell aria. MMS WinDimula implementa l'uso di tre moduli di calcolo: il modulo per calcoli della concentrazione e della deposizione al suolo degli inquinanti emessi da sorgenti puntiformi (camini) e areali (discariche) Il modulo per il calcolo delle altezze efficaci delle sorgenti puntiformi il modulo per il calcolo della velocità di deposizione secca. Il modello permette di valutare le altezze efficaci degli inquinanti emessi da camini per ogni classe di stabilità atmosferica e consente il calcolo delle concentrazioni di inquinanti in tutti i recettori definiti all interno del dominio di calcolo (sia cartesiani che discreti) e della deposizione sia secca che umida. Ai fini del calcolo nel seguente studio è stata realizzata una serie di simulazioni Short Term. Tale tipologia di calcolo rappresenta una sorta di fotografia istantanea della diffusione di un certo inquinante in base a dati meteorologici. Le informazioni necessarie al modello sono: numero di sorgenti e loro coordinate sul territorio; condizioni meteorologiche; fattori di emissione in unità di massa al secondo per le singole sorgenti. L output della simulazione è reso in forma di mappe a curve di iso-concentrazione DEFINIZIONE DEL RETICOLO Le simulazioni sono state effettuate in modo da visualizzare il valore di concentrazione riscontrabile a 2 metri da terra, altezza per cui si può supporre stazionino i ricettori sensibili. La dimensione del dominio spaziale di simulazione (griglia di calcolo) è pari ad un area di 3 km x 3 km, (passo della cella di simulazione 100 m) DEFINIZIONE DEI RICETTORI PUNTUALI I recettori sensibili considerati, che potrebbero venire interessati dalle sostanze gassose e particellari emesse dall'allevamento, nel dominio geografico considerato, sono fabbricati civili. In totale sono stati considerati 3 recettori, la cui scelta è stata effettuata in modo da coprire tutte le possibili direzioni di propagazione delle sostanze.
9 9 La posizione geografica degli obiettivi sensibili è visibile nella vista aerea di Figura 1, e nella successiva Figura 2 dove viene evidenziata la loro posizione rispetto all area di allevamento. Si sottolinea che tutte e tre gli edifici non risultano ad oggi abitati. Figura 2 Planimetria con indicazione dei ricettori studiati DEFINIZIONE DELLE SORGENTI Come già anticipato le sorgenti corrispondono ai ventilatori, per la cui descrizione si rimanda alla relazione del 05/02/2016.
10 10 3 RISULTATO DELLE SIMULAZIONI La valutazione ha come obiettivo la determinazione della dispersione degli inquinanti in atmosfera in seguito all entrata in esercizio del nuovo capannone. Si è proceduto ad effettuare le modellizzazioni per la dispersione degli inquinanti considerando i seguenti scenari: per l inquinante PM10 sono state eseguite le elaborazioni con il software RunAnalyzer per ottenere le seguenti concentrazioni: o calcolo con tempo di media su un giorno, su tutto il periodo dell anno, del valore massimo su tutto il periodo, con definizione del percentile 90,4, che esclude i 35 giorni con valori di polveri più elevate (come da normativa) e fornisce una fotografia più calzante della situazione: tale situazione deve essere confrontata con li limite diurno delle concentrazioni di PM10, o calcolo con tempo di media su un ora, su tutto il periodo dell anno, del valore medio su tutto il periodo: tale situazione deve essere confrontata con li limite annuo delle concentrazioni di PM10, per l inquinante N3 è stata eseguita l elaborazione con il software RunAnalyzer calcolando con tempo di media su un ora, su tutto il periodo dell anno, del valore massimo su tutto il periodo, così da confrontare il risultato ottenuto con il limite indicato da ACGIH per il valore TLV-TWA per i lavoratori, non essendoci un limite ambientale, per l inquinante CH4 è stata eseguita l elaborazione con il software RunAnalyzer calcolando con tempo di media su un ora, su tutto il periodo dell anno, del valore massimo su tutto il periodo, così da confrontare il risultato ottenuto con il limite indicato da ACGIH per il valore TLV-TWA per i lavoratori, non essendoci un limite ambientale. Di seguito si riportano le simulazioni effettuate, mediante una rappresentazione a curve di isolivello di concentrazione, rimandando al capitolo successivo le osservazioni sulle stesse. Di seguito vengono riportati anche i risultati puntuali ottenuti per ogni inquinante presso i tre ricettori circostanti individuati.
11 11 Figura 3 Valore massimo orario di PM10. Figura 4 Valore medio annuo di PM10.
12 12 Figura 5 Valore massimo orario di NH3. Figura 6 Valore massimo orario di CH4.
13 13 Tabella 11 Valore massimo orario del 90,4 percentile di PM10 calcolato puntualmente ai ricettori. Valore massimo Ricettore orario di PM 10 (µg/m 3 ) ricettore 1 0,79 Ricettore 2 1,50 Ricettore 3 0,27 Tabella 12 Valore medio annuo di PM10 calcolato puntualmente ai ricettori. Valore medio Ricettore annuo di PM 10 (µg/m 3 ) ricettore 1 0,34 Ricettore 2 0,56 Ricettore 3 0,12 Tabella 13 Valore massimo orario di NH3 calcolato puntualmente ai ricettori. Valore massimo Ricettore orario di NH 3 (mg/m 3 ) ricettore 1 0,09 Ricettore 2 0,15 Ricettore 3 0,03 Tabella 14 Valore massimo orario di CH4 calcolato puntualmente ai ricettori. Valore massimo Ricettore orario di CH 4 (mg/m 3 ) ricettore 1 0,04 Ricettore 2 0,12 Ricettore 3 0,02
14 14 4 VERIFICA DEI LIMITI DI LEGGE Si procede di seguito analizzando i risultati ottenuti per la verifica dei limiti di legge. In particolare si analizzando le simulazioni eseguite e i valori di concentrazione ottenuti puntualmente ai ricettori (abitazioni) circostanti l area oggetto di studio. L analisi prende in considerazioni i tre inquinanti studiati e le simulazioni eseguite ed evidenzia quanto segue: PM10: l impatto risulta circoscritto alle aree dell allevamento e dei campi agricoli immediatamente circostanti. Le concentrazioni stimate ai ricettori evidenziano una concentrazione media oraria inferiore ai 2 µg/m 3. Le emissioni risultano nei limiti di legge e tali da non arrecare un contributo significativo alle aree circostanti. NH3: l impatto risulta circoscritto alle aree dell allevamento e risulta pressoché trascurabile già nei campi agricoli immediatamente circostanti. Le concentrazioni stimate ai ricettori evidenziano una concentrazione media oraria inferiore a 1 mg/m 3. Le emissioni risultano nei limiti per il parametro di riferimento dell esposizione dei lavoratori e tali da non alcun contributo nelle aree circostanti. CH4: l impatto risulta circoscritto alle aree dell allevamento e risulta pressoché trascurabile già nei campi agricoli immediatamente circostanti. Le concentrazioni stimate ai ricettori evidenziano una concentrazione media oraria inferiore a 1 mg/m 3. Le emissioni risultano nei limiti per il parametro di riferimento dell esposizione dei lavoratori e tali da non alcun contributo nelle aree circostanti.
15 15 5 CONCLUSIONI La presente relazione illustra l esito dell indagine sullo studio modellistico di valutazione diffusionale di ricaduta inquinanti atmosferici in merito al progetto per la realizzazione di un nuovo capannone destinato all ampliamento di un allevamento avicolo sito in via Motta, 1 in Comune di Villa Bartolomea (VR). La pratica viene elaborata per conto dell Azienda Agricola Zandonà Elvino in qualità di proponente dell intervento. Il presente elaborato rappresenta una integrazione volta a quantificare e verificare l impatto atmosferico considerando una potenzialità dell allevamento pari alla densità di 33 kg/m 2, in luogo dei 39 kg/m 2 impiegati nella precedente valutazione (datata 05/02/2016), che rappresenta la densità massima consentita per la tipologia di allevamento in esame. L indagine svolta consente di concludere quanto sotto riportato in relazione agli aspetti analizzati: Valutazione impatto fase esercizio densità 33 kg/m 2 Per quanto riguarda le polveri, l impatto risulta circoscritto alle aree dell allevamento e dei campi agricoli immediatamente circostanti. Le concentrazioni stimate ai ricettori evidenziano il rispetto dei limiti di legge e risultano tali da non arrecare un contributo significativo alle aree circostanti. In relazione all ammoniaca e al metano l impatto è circoscritto alle aree dell allevamento e risulta pressoché trascurabile già nei campi agricoli immediatamente circostanti. Le emissioni risultano nei limiti per il parametro di riferimento dell esposizione dei lavoratori e tali da non alcun contributo nelle aree circostanti. Valutazione impatto fase esercizio densità 39 kg/m 2 Nella relazione datata 05/02/2016 si era proceduto all analisi degli impatti considerando la densità massima: dal confronto tra i risultati emersi nel presente studio e quelli evidenziati in tale documento si evince un quadro sostanzialmente analogo in merito alla dispersione degli inquinanti in atmosfera. Mitigazioni Le valutazioni condotte non hanno evidenziato la necessità di prevedere interventi di mitigazione in relazione agli ambienti abitativi circostanti l area aziendale oggetto di studio. Si precisa che la ditta Zandonà Elvino nel proprio allevamento applica già le Migliori Tecnologie Disponili previste dalla normativa vigente per il comparto avicolo e precisamente per i polli da carne, che verranno mantenute in futuro ed applicate anche al nuovo capannone. La concimaia coperta garantisce che la pollina stoccata all interno non venga a contatto con gli agenti atmosferici esterni, soprattutto le acque meteoriche, in modo da limitare la diffusione di odori. A maturazione avvenuta la pollina viene distribuita sui terreni agricoli, in conduzione ed in asservimento. Le tecniche di distribuzione assicurano: il contenimento della formazione e diffusione, per deriva, di aerosol verso aree non interessate da attività agricola, comprese le abitazioni isolate e le vie pubbliche di traffico veicolare; l incorporazione nel suolo simultaneamente allo spandimento ovvero entro le 24 ore successive, al fine di ridurre le perdite di ammoniaca per volatilizzazione, il rischio di ruscellamento, la lisciviazione e la formazione di odori sgradevoli. Monitoraggio In seguito alla messa in esercizio del nuovo capannone non si ritiene si debba procedere a rilevamenti specifici, stante quanto emerso dalla presente analisi.
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