Emissione N 255 ANZOVINO REMO IGLOO

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1 Emissione N 255 ODD TIMES RECORDS OTR 019 ANZOVINO REMO IGLOO Remo Anzovino raggiunge con il suo terzo album Igloo il sogno di abbattere le barriere e di fondere una piccola moderna sinfonia con una serie di duetti contemporanei ricavati su alcune tracce tematiche della stessa sinfonia. Dove il pianoforte duetta volta per volta con una batteria, un sax, una tromba, una chitarra, un contrabbasso, un clarinetto. Nell idea che la musica non conosca confini e steccati e che la composizione oggi possa fondere il classico con il moderno. L Igloo è solo il simbolo di questo cercare, di questo guardarsi e vedersi vivere. Un luogo in cui entrare e dal quale osservare il mondo esterno, per poi uscirne, lasciare che si squagli e riprendere il cammino nel mondo contemporaneo. Dunque ancora una volta il talento straordinario di questo giovanissimo compositore, tra le vere novità uscite nella musica italiana di questi ultimi anni, si confronta con la sua stessa musica in un ansia frenetica di costruire e destrutturare i suoi stessi temi e linee melodiche. Arrangiando l orchestra come le parti dei singoli strumenti con i quali il suo pianoforte si trova a duettare. Ad illustrare graficamente questo viaggio in musica è stato chiamato Davide Toffolo (rinosciuto da tutti come il più illustre fumettista underground italiano, oltre che leader della rock band di culto Tre Allegri Ragazzi Morti) che ha immaginato questo mondo musicale con un concept grafico fortissimo e moderno. Due orsi, altri da se stessi, che osservano un relitto di ghiaccio, come un avanzo di grattacielo, avanzare nel nulla. Igloo è diventato così una vera e propria piccola sinfonia moderna, dal sapore anche fortemente cinematografico ed evocativo, nella quale vengono descritti i sentimenti e le emozioni umane, in un susseguirsi di musiche dove ai movimenti sinfonici codificati - affidati ad una orchestra di oltre 40 elementi - fanno da contrappunto i duetti tra Anzovino ed alcuni tra i più grandi strumentisti italiani sulla scena internazionale: con il clarinetto di Gabriele Mirabassi, con la batteria di Franz Di Cioccio (PFM), con il contrabbasso di Enzo Pietropaoli, con la chitarra di Bebo Ferra, e con i due TOP JAZZ 2009 (il referendum annuale indetto dalla storica rivista Musica ) Francesco Bearzatti per il sassofono, Luca Aquino per la tromba. Un disco che rappresenta anche un ideale ponte tra la musica classica ed il jazz più contemporaneo. Un progetto fortemente innovativo in cui ogni steccato di genere è abbattuto, ed in cui suoni e personalità artistiche apparentemente distanti si incontrano, su un terreno comune, nel rifugio della più vera creatività. L Igloo è l idea che la musica non conosce confini e steccati e che la composizione può fondere il classico con il moderno. La colonna sonora dello storico film documentario del 1922 "Nanuk l'eschimese". Un disco che rappresenta anche un ideale ponte tra la musica classica ed il jazz più contemporaneo! Collaborazioni : Gabriele Mirabassi - clarinetto, Franz Di Cioccio (PFM) - batteria Enzo Pietropaoli - contrabbasso, Bebo Ferra - chitarra, e con i due TOP JAZZ 2009 : Francesco Bearzatti - sassofono, Luca Aquino - tromba Ufficio stampa : Carta da Musica info@cartadamusica.it

2 PARCO DELLA MUSICA MR 024 CECCHETTO ROBERTO MANTRA Dopo Memories, la Parco della Musica Records pubblica Mantra, il nuovo lavoro di Roberto Cecchetto, uno dei chitarristi più innovativi e originali della scena musicale italiana, accompagnato da Francesco Bearzatti (sassofono tenore e clarinetto), Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Ivo Parlati (batteria) "Non capita sovente di rimanere rapiti dall ascolto di un nuovo cd. Avviene con Mantra quando questo è ancora una demo senza nome e l accadimento risale a diversi mesi prima che il disco diventi effettivamente reale. Come per tutti i work in progress la nuova opera sonora di Roberto Cecchetto è un master inanimato scaldato solo dai suoni che lo abitano. Nel nudo cd non un informazione sulla musica che sento non una info sui quattro musicisti che fanno parte del progetto Solo un precario suggerimento sull autore principale dell opera che, evidentemente, mi aveva dato quel cd chissà dove. Il sentire è quello routinante della giornata ma già dalla metà del primo brano scatta una curiosità morbosa che mi porta ad ascoltarlo tutto con un crescente interesse e poi a riascoltarlo ancora. Solo dopo il secondo ascolto chiamo Giovanna Mascetti, l agente di Roberto, per chiederle informazioni più dettagliate. Capisco si che il sax irruente dall inconfondibile fraseggio acido e tangenziale era quello di Francesco Bearzatti ma, ad esempio, non immagino minimamente di chi sia l incessante e raffinato lavoro ritmico. Scopro più tardi che si tratta del contrabbassista Luca Bulgarelli (seguite con attenzione il suo lirico solo su Inside View) e del batterista napoletano Ivo Parlati: una ritmica solida e flessibile in grado di sostenere questo riuscito lavoro grazie ad un raffinato interplay che bene si sposa con il progetto musicale. Progetto di confine come molte delle cose di Roberto ed anche di Bearzatti. Mi chiedo ora come mai quel primo ascolto di allora sia rimasto così indelebile ed ho finalmente una risposta. Questa è nella libertà che circola all interno del gruppo, come un vero mantra. Quasi questa sia la liberazione di una energia circolare che lega tutta l opera e che non può rimanere prigioniera nei solchi digitali di un cd ma tenta di debordare emozionalmente verso l esterno. Roberto Cecchetto è l architetto della forma, l esteta sonoro e il suggeritore degli arredi interni; colui che pone ogni suono al posto giusto scegliendo sia i luoghi di azione che le strategie di scontro. Perché in questo Mantra c è una catarsi dettata dal ribollire di un pensiero filosofico e creativo (mistico?) fatto di calma apparente e tensione emotiva. Roberto mi spiega ora che molta di quella musica è completamente improvvisata o quasi. Comprendo lo spirito. Mi piace molto ma questo lo si evince da queste poche righe L inanimato master di allora si è nel tempo vestito di troppi significati per rimanere ancora prigioniero di un unico ascolto. Sentitelo spesso come ho fatto io: vi scoprirete altro ed altro ancora." Paolo Fresu Il nuovo lavoro di Roberto Cecchetto, uno dei chitarristi più innovativi e originali della scena musicale italiana. Ascoltando Mantra si rimane fantasticamente rapiti! Già dalla metà del primo brano scatta una curiosità morbosa che porta ad ascoltarlo tutto con un crescente interesse e poi a riascoltarlo ancora. Collaborazioni: Francesco Bearzatti - sassofono tenore e clarinetto, Luca Bulgarelli- contrabbasso, Ivo Parlati - batteria

3 JL DAVIS MILES QUINTET, COLTRANE JOHN THE 1960 GERMAN CONCERTS Nel 1960 Miles Davis è arrivato in Europa per un tour con il suo nuovo quintetto, che comprendeva sassofonista John Coltrane. Le registrazioni dal vivo del quintetto di Davis e Coltrane realizzare durante quel tour sono ormai considerate tesori preziosi, innanzitutto per loro rarità. Coltrane infatti lasciò il quintetto di Miles per formare il suo gruppo subito dopo questo breve tour nei primi mesi del (Miles ritornò in Europa alla fine dello stesso anno - con Sonny Stitt al posto di Trane). In realtà Coltrane non aveva neanche intenzione di partecipare a quel tour, ma Miles aveva insistito e non gli aveva permesso di rifiutare. In effetti si può notare come le registrazioni tratte da quella tournée siano molto diverse da quelle realizzate in studio nei mesi precedenti. Coltrane è molto presente e sembra suonare più per se stesso che per il quintetto. Queste registrazioni straordinarie effettuate in Germania e mai pubblicate prima sono dunque una testimonianza preziosa ed eccezionale. Le registrazioni dal vivo del quintetto di Davis e Coltrane realizzare durante il German concert sono ormai considerate tesori preziosi, innanzitutto per la loro rarità. Tutte tracce inedite! 1. So What, 2. Round Midnight, 3. Walkin, 4. So What, 5. All Of You, 6. So What JL EVANS BILL, ECA LUIZ PIANO FOUR HANDS LIVE IN RIO 1979 Questa pubblicazione presenta una vera rarità, una registrazione di Bill Evans al pianoforte a quattro mani con il suo amico e collega brasiliano Luiz Eça, effettuata a Rio de Janeiro il 29 Settembre Questa è l unica registrazione nota di Evans sul pianoforte a quattro mani ed è anche l unica con Eça, con il quale però aveva già suonato altre volte come dimostra il loro eccellente interplay. All'inizio di quello stesso anno, il fratello di Bill Evans, Harry, si era suicidato. Questo avvenimento aveva stravolto la vita del pianista e lo aveva condotto in un percorso di autodistruzione che lo avrebbe portato alla morte il 15 Settembre del Tuttavia durante quell'anno Evans continuò a realizzare musica meravigliosa. Evans e Eça erano amici da molti anni, e quando Bill era in tour in Brasile spesso suonava il pianoforte a quattro mani con lui al Chiko's Bar. In effetti, uno dei pochi brani brasiliani mai registrati da Bill Evans è proprio The Dolphin di Luiz Eça. In questo album Bill Evans lascia solo Eça soltanto su tre brani, mentre altri cinque li vedono accompagnati dal bassista Marc Johnson. Questa è l unica registrazione nota di Evans sul pianoforte a quattro mani ed è anche l unica con Eça! In questo album Bill Evans lascia solo Eça soltanto su tre brani, mentre altri cinque li vedono accompagnati dal bassista Marc Johnson. Brani inediti! 2. Untitled Original, 3 Who Can I Turn To, 4. Letter To Evan, 5. Laurie, 6. Five, 7. Wave, 8. Chorinho Pra Ele, 9. Letter To Evan, 10. Laurie, 11. Bill s Hit Tune, 12. Corcovado, 13. One Note Samba (Incomplete) Into Stella By Starlight, 14 E Nada Mais

4 EJC COLTRANE JOHN, JACKSON MILT BAGS & TRANE Milt Jackson e John Coltrane avevano già lavorato insieme nel sestetto di Dizzy Gillespie nel Jackson era già un musicista famoso a quel tempo, anche se era ben lontano dalla fama che avrebbe poi guadagnato con il Modern Quartet. Era stato sotto i riflettori fin dagli albori del bebop, suonando con Bird e Diz già nel Coltrane, d'altra parte, era ancora un musicista sconosciuto, che, tra l altro, non aveva ancora deciso se il suo strumento principale sarebbe stato il sax tenore o quello alto (ha suonato entrambi nella band di Dizzy, dal 1949 al 1951). Ma nel corso degli anni Cinquanta, Coltrane si era guadagnato una visibilità sempre maggiore nel mondo del jazz. Quando questo album, Bags & Trane, è stato registrato nel 1959, Coltrane era ad un punto cruciale della sua carriera e poco dopo avrebbe registrato uno dei suoi capolavori più noti: Giant Steps. Alla sessione del 1959, realizzata con Hank Jones al piano, Paul Chambers al contrabbasso e Connie Kay alla batteria, sono stati aggiunti come bonus tracks due blues registrati da Coltrane nel 1957 con Earl May al basso e Art Taylor alla batteria. BAGS & TRANE contiene la sessione del 1959, realizzata con Hank Jones al piano, Paul Chambers al contrabbasso e Connie Kay alla batteria, e come bonus tracks due blues registrati da Coltrane nel 1957 con Earl May al basso e Art Taylor alla batteria. 1.Bags & Trane, 2. Three Little Words, 3. The Night We Called It A Day, 4. Be-Bop, 5. The Late Late Blues, 6. Stairway To The Stars, 7. Blues Legacy, 8. Centerpiece, 9. Trane s Slow Blues, 10 Slowtrane

5 EJC PETERSON OSCAR THE COMPLETE COLE PORTER SONGBOOKS Nato in Canada, Oscar Peterson è stato convinto da Granz a recarsi negli Stati Uniti, dove divenne uno dei musicisti più importanti del suo gruppo, sia per quanto riguarda le registrazioni in studio, sia nei tour del at the Philharmonic. Peterson ha registrato numerose volte come accompagnatore per molte stelle del jazz, ma è sempre stato molto impegnato anche come leader del suo trio con Ray Brown al contrabbasso e Ed Thigpen alla batteria. Questa è la formazione di questo omaggio a Cole Porter. Le registrazioni confluite in questo album sono state effettuate nel 1959 nel corso di una serie di intense sessioni durante le quali Peterson ha registrato i Songbooks dei compositori americani più rinomati (Harry Warren & Vincent Youmans, George & Ira, Jerome Kern, Richard Rodgers, Irving Berlin, Harold Arlen, Jimmy McHugh e Duke Ellington). In precedenza aveva già registrato il suo Portrait of Frank Sinatra, presentando canzoni il repertorio del leggendario cantante (la versione di I Get a Kick Out of You è tratta appunto da quell album e aggiunta qui come bonus track). Inoltre quelle del 1959 non sono state per Peterson le prime registrazioni di Songbooks. Già nel 1952, accompagnato da Ray Brown al contrabbasso e Barney Kessel alla chitarra Barney Kessel, Peterson aveva registrato composizioni di Gershwin, Duke Ellington, Cole Porter e Irving Berlin. Tutte le canzoni di Cole Porter registrate in tale occasione sono state aggiunte come bonus. Un favoloso omaggio a Cole Porter del OSCAR PETERSON TRIO! Le registrazioni confluite in questo album sono state effettuate nel In The Still Of The Night, 2. It s All Right With Me, 3. Love For Sale, 4. Just One Of Those Things, 5. I ve Got You Under My Skin, 6. Every Time We Say Goodbye, 7. Night And Day, 8 Easy To Love, 9. Why Can t You Behave, 10. I Love Paris, 11. I Concentrate On You, 12. It s De-Lovely, 13. I Get A Kick Out Of You, 14. Just One Of Those Things, 15 Love For Sale, 16. Let s Do It, 17. Night And Day, 18. What Is This Thing Called Love, 19. Anything Goes, 20. I ve Got You Under My Skin, 21. I Love You, 22. In The Still Of The Night, 23. Every Time We Say Goodbye, 24. Begin The Beguine, 25. So Near And Yet So Far EJC ARVANITAS GEORGES 3 A.M. (+ COCKTAIL FOR THREE) Nato a Marsiglia nel1931, Georges Arvanitas è stato uno dei più noti pianisti jazz francesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Un gigante di lunga data del panorama jazz europeo, la sua tecnica raffinata e la sua versatilità lo hanno reso un accompagnatore molto richiesto tra i musicisti americani in tour in Europa. Arvanitas era figlio di immigrati greci provenienti da Istanbul. Ha iniziato gli studi di pianoforte classico all'età di quattro anni, ma da adolescente si è dedicato al jazz. A 18 anni, fu chiamato al servizio militare a Versailles. La sua vicinanza a Parigi premise ad Arvanitas di scoprire la fiorente cultura jazz della città nel dopoguerra, così come l animata vita notturna. Dopo il servizio militare, Arvanitas si trasferì definitivamente a Parigi, dove ha condotto le house band del St. Germain Club e del Blue Note. Qui ha accompagnato musicisti come Chet Baker e Dexter Gordon, e anche acquisito notorietà come leader. Sul primo dei due album proposti in questa pubblicazioni 3 A.M., che ha vinto il Premio Django Reinhardt e il Premio Hot il suo trio è composto dal bassista Doug Watkins e dal batterista Art Taylor. Nel secondo Cocktail for Three Arvanitas è accompagnato invece da Gene Taylor al basso e Louis Hayes alla batteria. Due imperdibili album di Arvanitas : 3 a.m. e Cocktail for Tree. 3 A.M. ha vinto il Premio Django Reinhardt e il Premio Hot! 1. Three A.M., 2. A Night In Tunisia, 3. Celia, 4. Softly As In A Morning Sunrise, 5. Our Delight, 6. What s New?, 7. T.W.A. Blues, 8. Cocktail For Three, 9.Everything Happens To Me, 10. Algo Bueno, 11. Airegin, 12. Mean To Me, 13. Tune Up, 14. Bluesy Blues

6 KONITZ LEE THE COMPLETE 1956 QUARTETS Nel 1957 il noto critico Nat Hentoff scrisse di Lee Konitz: "Konitz è uno dei pochissimi protagonisti della sua generazione sul suo strumento, il sax alto, fin dalla travolgente apparizione e dal predominio postumo di Charlie Parker. Konitz ha un suono e uno stile immediatamente riconoscibile, una concezione caratterizzata da idee avvincenti e spesso audaci, e una crescente intensità emotiva. Inoltre ha mostrato di saper sviluppare una voce altrettanto significativa sul sassofono tenore." Forse Hentoff aveva in mente proprio le sessioni raccolte questo, in cui Lee Konitz è impegnato al sax tenore su molti brani. In queste sessioni Konitz è accompagnato principalmente da un trio con cui non avrebbe più lavorato: Jimmy Rowles al pianoforte, Leroy Vinnegar al basso e Shelly Manne alla batteria. Le registrazioni di questo e di altri quartetti di Konitz realizzate nel 1956 diedero vita a due album qui interamente riproposti: Worthwhile Konitz & Inside Hi Fi (quest ultimo recensito con quattro stelle e mezzo da Leonard Feather sulla rivista Down Beat). Come bonus, è stato aggiunto l'album completo The Real Lee Konitz, una sessione live registrata a Pittsburgh, Pennsylvania, il 15 febbraio Konitz è considerato uno dei pochissimi protagonisti della sua generazione sul suo strumento, il sax alto! Questo album è la dimostrazione. Come bonus, è stato aggiunto l'album completo The Real Lee Konitz, una sessione live registrata a Pittsburgh, Pennsylvania, il 15 febbraio : 1. The Nearness Of You, 2. Like Someone In Love, 3. Don t Explain, 4. Some Of These Days, 5. Close Your Eyes, 6. You re Driving Me Crazy, 7. Don t Blame Me, 8. Sweet And Lovely, 9. Cork N Bib, 10. Everything Happens To Me, 11. Kary s Trance, 12. Indiana, 13. You d Be So Nice To Come Home To 2: 1. Star Eyes, 2. Nesuhi s Instant, 3. I Remember You, 4. All Of Me, 5 Straightaway, 6. Foolin Myself, 7. You Go To My Head, 8. My Melancholy Baby, 9. Pennies In Minor, 10. Sweet And Lovely, 11. Easy Living, 12. Midway

7 MULLIGAN GERRY MEETS JOHNNY HODGES (+ WHAT IS THERE TO SAY?) A parte i propri progetti come il quartetto senza pianoforte con Art Farmer e la sua Concert Band, Gerry Mulligan amava registrare in piccole formazioni affiancato da altri grandi maestri del jazz. Già nel 1957, Mulligan aveva registrato il suo primo album con Paul Desmond (Blues in Time), uno in collaborazione con Stan Getz (Getz meets Mulligan) e una "reunion" con Chet Baker. Il suo incontro del 1959 con Johnny Hodges è stato altrettanto fruttuoso e ha dato all album qui proposto: Gerry Mulligan meets Johnny Hodges. Come bonus è stato aggiunto l album in quartetto senza pianoforte con Art Farmer, What Is There to Say?, registrato con Art Farmer l'anno precedente. L'incontro fruttuoso nel 1959 di Gerry Mulligan con Johnny Hodges. Come bonus è stato aggiunto l album in quartetto senza pianoforte con Art Farmer, What Is There to Say?, l'anno precedente JPM 8804 ROACH MAX DEEDS, NOT WORDS (+ AT NEWPORT 1958) Nel 1958, Max Roach era già una stella del jazz da oltre 10 anni, venerato come uno dei padri fondatori del bebop. Il suo quintetto aveva subito negli anni precedenti numerose trasformazioni dovute a tragici avvenimenti (la scomparsa di Clifford Brown, Richie Powell) e le defezioni illustri di Sonny Rollins e Kenny Dorham. Il quintetto era stato quindi riorganizzato con una formazione che vedeva: Booker Little alla tromba, George Coleman al sax tenore, Ray Draper alla tuba, Art Davis al contrabbasso e ovviamente lo stesso Roach alla batteria. Con questa formazione Roach registrò nel 1958 l album qui riproposto Deeds, Not Words. Alla produzione originale sono state aggiunte come bonus due registrazioni dello stesso quintetto: una per uno show televisivo effettuata qualche mese prima e quella dal vivo al Newport Festival dello stesso anno (con l unica esecuzione dal vivo nota del brano Deeds, Not Words ). Max Roach è venerato come uno dei padri fondatori del bebop. 1. You Stepped Out Of A Dream, 2. Filidé, 3. It s You Or No One, 4. Jodie s Cha-Cha, 5. Deeds, Not Words, 6. Larry-Larue, 7. Conversation, 8. Love For Sale, 9. Minor Mode Blues, 10. The Scene Is Clean, 11 La Villa, 12. A Night In Tunisia, 13. Deeds, Not Words, 14. Minor Mode Blues, 15. Tune Up

8 RLR COLTRANE JOHN MORE LIVE AT THE SHOWBOAT 1963 Nato a Hamlet, vicino a High Point, nel 1926, John Coltrane si trasferì a Philadelphia alla fine del 1943, all'età di 14 anni. Cresciuto a Philadelphia, Trane frequentemente si è esibito in quella città ed è stato più volte registrato da appassionati di jazz, per lo più allo Showboat. La produzione presentata in questa occasione propone il concerto integrale tenuto da Trane il 10 Giugno 1963 ed è la seconda pubblicazione (che segue quella del 17 Giugno 1963 pubblicata con il titolo John Coltrane Quartet Live at the Showboat RLR 88620) di un gran numero di spettacoli registrati presso lo Showboat, un club che Trane considerava la sua seconda casa. Questa registrazione, come nel caso della precedente, è particolarmente degno di nota per essere una delle poche occasioni in cui il sassofonista è stato registrato affiancato dal batterista Roy Haynes (completano la formazione McCoy Tyner al piano e Jimmy Garrison al basso). Inoltre contiene la prima versione nota dal vivo di It s Easy to Remember, brano registrato da coltrane in studio nel 1961 per l'album Ballads. Troviamo poi in questa registrazione una delle due sole versione dal vivo note del blues Up Gainst the Wall. L album si chiude con una chicca: una versione della ballad After the Rain con Coltrane al pianoforte. MORE LIVE AT THE SHOWBOAT 1963 è il concerto integrale tenuto da Trane il 10 Giugno 1963 al Showboat, un club che Trane considerava la sua seconda casa. L album si chiude con una chicca: una versione della ballad After the Rain con Coltrane al pianoforte! 1. Chasing The Trane, 2. It s Easy To Remember, 3. Up Gainst The Wall, 4. The Inchworm, 5. Impressions, 6. I Want To Talk About You, 7. Mr. P.C., 8. After The Rain

9 ERVIN BOOKER, PATTERSON DON HIP CAKE WALK Il sassofonista Booker Ervin è stata una delle tante stelle del jazz scomparse prima del tempo. Nato nel 1930 Booker Ervin è infatti scomparso nel 1970 a causa di una malattia renale. Questa pubblicazione presenta nella sua interezza l album Hip Cake Walk, frutto della rara collaborazione di Booker Ervin con l organista Don Patterson. Completano la formazione il batterista Billy James e il sassofonista Leonard Houston (presente però solo sul brano che dà il titolo all album). All album originale sono state aggiunte cinque bonus tracks tratte dalla stessa sessione di registrazione. Booker Ervin è stata una delle tante stelle del jazz scomparse prematuramente! All album originale sono state aggiunte cinque bonus tracks tratte dalla stessa sessione di registrazione GH JC LEVITT ROD INSIGHT + SOLID GROUND Rodney Charles Levitt (meglio noto come Rod Levitt) è stato tra i più raffinati trombonisti, compositori e arrangiatori americani. Nato a Portland, Oregon, il 16 Settembre 1929, ha studiato composizione presso l'università di Washington, dove si è laureato nel A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha suonato con Dizzy Gillespie, Ernie Wilkins, Kai Winding, Sy Oliver, Gil Evans, Gerry Mulligan, Mundell Lowe, Quincy Jones, Oliver Nelson. Ha raggiunto l apice della sua carriera tra il 1963 e il 1966, quando ha capeggiato il suo ottetto realizzando cinque album a proprio nome. I due album presentati con questa pubblicazione ( Insight e Solid Ground, che rappresentano il suo secondo e terzo Lp) compaiono per la prima volta in assoluto in. INSIGHT + SOLID GROUND per la prima volta su cd! Rod Levitt è stato tra i più raffinati trombonisti, compositori e arrangiatori americani. 1. Vera Cruz, 2. Insight, 3. All I Do Is Dream Of You, 4. The Mayor Of Vermont Village, 5. Stop Those Men!, 6. Oh, You Beautiful Doll, 7. Holler No.3, 8. Cherry, 9. Fugue For Tinhorns, 10. Levittown, 11. Morning In Montevideo, 12. San Francisco, 13. Borough Hall, 14. I Wanna Stomp, 15. Greenup, 16. Rio Rita, 17 Mr. Barrelhouse

10 DVD 20 PASTORIUS JACO TRILOGUE - LIVE IN BERLIN 1976 [DVD] Questo DVD offrirà qualcosa di inusuale per i fan del bassista Jaco Pastorius, del trombonista Albert Mangelsdorff e del batterista Alphonse Mouzon. Infatti non troveranno in questo dvd il caratteristico funky di Pastorius, né le improvvisazioni selvagge di Mangelsdorff né lo stile frammentario di Mouzon. Voluto da Mangelsdorff e con un repertorio basato principalmente sulle composizioni del trombonista (a parte la toccante Portrait of Tracy di Pastorius in solo basso), questo concerto è stato un progetto pianificato con cura, in cui tutti e tre i musicisti sono stati profondamente coinvolti. Le loro tre forti personalità hanno dato vita ad un incontro straordinario in cui i tre musicisti si sono messi al servizio uno dell altro. Registrato alla Filarmonica di Berlino il 6 Novembre 1976, alcuni dei brani di questo concerto sono apparsi su Lp, ma questa è la prima volta che la performance viene presentata in DVD. Inoltre è la prima volta che il concerto viene presentato nella sua interezza. BROWN CLARENCE GATEMOUTH IN CONCERT - OHNE FILTER [DVD] Nato il 18 aprile 1924 a Vinton, Louisiana, Clarence "Gatemouth" Brown, è stato un polistrumentista (chitarra, violino, mandolino, viola, armonica e batteria) dedito a vari generi musicali, conosciuto per la straordinaria tecnica sviluppata per la chitarra. Anche se riconosciuto come esponente del blues tradizionale Clarence Brown ha caratterizzato la sua carriera e la sua musica attraverso una fusione di blues, country, jazz, musica cajun e R n B. Questo concerto del 1995 dimostra come Clarence Brown sia stato un grande innovatore ed intrattenitore per tutta la sua carriera. Tre forti personalità hanno dato vita ad un incontro straordinario in cui i tre musicisti: Jaco Pastorius, Albert Mangelsdorff e Alphonse Mouzon si sono messi al servizio uno dell altro, TRILOGUE - LIVE IN BERLIN 1976 ne è l'inegueliabile risultato! Per la prima volta in DVD! Questo concerto del 1995 dimostra come l'eclettico Clarence Brown sia stato un grande innovatore ed intrattenitore per tutta la sua carriera! 1. Bits And Pieces, 2. There You Are, 3. Early In The Morning, 4. Take The A-train, 5. Long Way Home, 6. Honky Tonk, 7. C Jam Blues, 8. Stop Time, 9. Born In Louisiana, 10. Mojo Workin INAKUSTIK DVD INAK DVD DVD 2003 Blues

11 Grazie dell attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution. Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, SALUZZO (CN) Tel Fax silvia@egeamusic.com Skype: silvia valderrama