Il Nuovo Plafond PMI di Cassa depositi e prestiti
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1 Il Nuovo Plafond PMI di Sandro Ambrosanio - Giovanni Malitesta Roma, 24 novembre 2011
2 AGENDA Pag. CDP: panoramica 3 Strumenti a sostegno dell economia: il Plafond PMI 7 L attuale congiuntura economica e gli sviluppi dello strumento 12 Il Nuovo Plafond PMI 15
3 CDP: profilo (CDP) è una SpA a controllo pubblico: lo Stato possiede il 70% del capitale, mentre il restante 30% è detenuto da 66 Fondazioni di origine bancaria. Da 160 anni la principale missione istituzionale di CDP è quella di finanziare lo sviluppo del Paese. La principale fonte di raccolta è il Risparmio postale: Buoni e Libretti postali sono emessi da CDP, distribuiti da Poste SpA e garantiti dallo Stato italiano. Nel tempo l attività di CDP si è molto ampliata, con un accelerazione negli ultimi anni: dai soli investimenti pubblici, Cassa ha allargato il proprio intervento anche a favore di investimenti di interesse pubblico (infrastrutture e opere pubbliche), dello sviluppo del social housing ediprogrammi a sostegno dell economia, tracuiil supporto alle PMI. 3
4 CDP e il Sistema Bancario I programmi a sostegno dell economia possono essere implementati da CDP in via diretta ovvero attraverso l intermediazione di soggetti autorizzati all esercizio del credito, ma quando sono rivolti in favore delle Piccole e Medie Imprese l intermediazione è imposta per legge. Una riforma del 2009 ha teso a rendere stabile, sinergico e collaborativo il rapporto tra CDP e il Sistema Bancario italiano in favore del Paese. La partnership di CDP con l industria bancaria ha prodotto una vera e propria stagione di Accordi, sottoscritti con l Associazione Bancaria Italiana, per la definizione delle regole di allocazione e di gestione dei vari strumenti. Alcuni esempi: Fondo Rotativo per il sostegno alle Imprese e gli investimenti in ricerca (operante dal 2006) Plafond Ricostruzione Abruzzo (Convenzioni: 3 luglio 2009; 31 luglio 2009; 19 ottobre 2009; 17 febbraio 2010; 2 settembre 2010) Plafond PMI (Convenzioni: 28 maggio 2009; 17 febbraio 2010; 17 dicembre 2010) Plafond Accordo PMI (Convenzione: 24 marzo 2011) Export Banca (Convenzione: 6 aprile 2011) Fondo Kyoto (Convenzione in corso di finalizzazione) Nuovo Plafond PMI (Convenzione in corso di negoziazione) 4
5 CDP: Bilancio 2010 Tra il 2009 e il 2010 le risorse mobilitate in favore delle Imprese sono passate da 2,4 a 4,3 mld di euro 5
6 Primo Semestre 2011: attività a supporto dell economia Dal portafoglio impieghi dell unità Credito Agevolato e Supporto all Economia, al 30 giugno scorso emergeva uno stock di crediti verso Banche pari a milioni di euro, in significativo progresso rispetto al medesimo dato di fine 2010 (+54%), proprio grazie alle erogazioni registrate nel primo semestre 2011 sui nuovi strumenti di sostegno all economia. Lo stock relativo alla provvista a Banche per le PMI si attestava a quota milioni di euro (+77% sul 2010) Nel semestre, erogati milioni di euro, in incremento di quasi il 40% rispetto al medesimo periodo del 2010 e riferiti prevalentemente ai prestiti a favore delle PMI (90% del totale). 6
7 AGENDA Pag. CDP: panoramica 3 Strumenti a sostegno dell economia: il Plafond PMI 7 L attuale congiuntura economica e gli sviluppi 12 Il Nuovo Plafond PMI 15
8 I risultati del Plafond PMI Prima Convenzione: costi di apprendimento, tipici dei processi di lancio di nuovi prodotti, ma anche utile base di esperienza. Seconda e Terza Convenzione: perfezionamento e arricchimento del prodotto. Situazione attuale: apprezzabile grado di maturità, testimoniato dai consistenti volumi di impiego (in valori assoluti) e dal trend di costante crescita nell assorbimento. La dotazione complessiva di 8 miliardi di euro risulta oggi interamente contrattualizzata; 6,7 sono i miliardi già erogati (circa l 84% dello stanziato). Quasi il 60% degli utilizzi sono maturati nel Adesione del sistema bancario: circa il 76% in termini di sportelli (oltre ) equasiil92% in termini di quote di mercato. Sono attive 108 Banche rappresentate da 18 Gruppi Bancari, 13 Banche singole o non appartenenti a Gruppi e 136 Banche del Sistema del Credito Cooperativo. Impatto sulle PMI: si stima siano le PMI beneficiarie ad oggi della provvista CDP. 8
9 I risultati del Plafond PMI (segue) Percezione del prodotto: il Plafond PMI risulta ormai stabilmente inserito nelle reti commerciali delle Banche italiane ed apprezzato sempre più dal sistema delle imprese, in quanto idoneo a favorire, tra l altro, nella particolare congiuntura economica, l allungamento delle durate di impiego del sistema bancario. Per l industria bancaria rappresenta un valido canale di funding, di semplice fruibilità, con costi calmierati, senza commissioni, più flessibile dell analogo prodotto BEI (sia nella destinazione delle risorse che nei meccanismi di rendicontazione). Le Banche dei territori: il Sistema della Banche di Credito Cooperativo, a fronte di una quota riservata nelle fasi di allocazione pari al 15%, ha in concreto assorbito quasi il 20% delle risorse complessivamente erogate. Vantaggi per le PMI: gli ultimi dati di rendicontazione hanno dimostrato come la provvista CDP abbia consentito alle Banche di ribaltare alle PMI sostanziali benefici di tasso, con apprezzabili riduzioni dei margini ordinariamente praticati dal sistema bancario al comparto imprenditoriale. 9
10 Focus Banche vs PMI Erogazioni Banche per Classe di Importo e per Area Geografica (situazione al ) La distribuzione dei volumi erogati da Banche a PMI evidenzia una forte concentrazione nella classi di importo inferiori, raggiungendo quasi l 80% al valore di euro. La allocazione su base territoriale dei finanziamenti alle PMI rispecchia, in buona misura, la base produttiva del nostro Paese, in cui le PMI (che rappresentano circa il 99% delle imprese italiane) sono territorialmente sbilanciate verso il Nord. NB: La tabella illustra un campione (96%) dei volumi complessivamente erogati dalla Banche alle PMI alla data del 30 giugno
11 Focus Banche vs PMI (segue) Confronto tra durate della provvista CDP e dei finanziamenti delle Banche alle PMI La rappresentazione consente un confronto tra le scadenze della provvista erogata da CDP e l impiego - in termini di durate dei finanziamenti - delle Banche verso le PMI. Il parziale disallineamento tra le due distribuzioni (rilevabile soprattutto nelle durate brevi) trova una sua spiegazione nell unicità della scadenza (5Y) offerta da CDP sulle risorse messe a disposizione con la Prima Convenzione (1,4 mld). Interessante notare che ben l 8% di finanziamenti PMI ha durata ultradecennale. Finanziamenti CDP a Banche Finanziamenti Banche a PMI 75,3% 48,1% 19,5% 11,0% 6,1% 4,5% 9,2% 18,3% 3,7% 4,3% 3Y 5Y 7Y 10Y >15 NB: La tabella illustra un campione (96%) dei volumi complessivamente erogati dalla Banche alle PMI alla data del 30 giugno
12 AGENDA Pag. CDP: panoramica 3 Strumenti a sostegno dell economia: il Plafond PMI 7 L attuale congiuntura economica e gli sviluppi 12 Il Nuovo Plafond PMI 15
13 La congiuntura economica A circa due anni dall avvio dell iniziativa, sembrano riaffacciarsi alcune criticità dello scenario macro-economico di partenza. I timidi segnali di fuoriuscita dalla crisi finanziaria e di ripresa economica, registrati tra l ultimo semestre del 2010 ed il primo del 2011, hanno lasciato il posto alle attuali incertezze, generate dalla forte turbolenza dei mercati finanziari e accompagnate dalle tensioni sui debiti sovrani. Alcune fonti paventano oggi una probabile prossima fase recessiva dell economia mondiale, nella quale più intensi sarebbero i rischi di sfiducia nel mercato, di ritiro della liquidità e di conseguenti fenomeni di credit crunch. Permangono diffuse, ad oggi, le difficoltà di accesso al credito del sistema imprenditoriale, e in particolare del comparto di minori dimensioni, che avevano reso necessario, nel 2009, l intervento di CDP. In questo scenario, considerati il rapido e crescente assorbimento delle disponibilità del Plafond già attivo, da un lato, e la speculare crescita del profilo di rischio di credito per CDP, dall altro, si è avviata una riflessione congiunta con ABI, sull iniziativa e sui suoi possibili sviluppi. 13
14 Sviluppi Si ritiene matura una transizione del prodotto, dalla logica emergenziale, che ne ha ispirato l introduzione, ad una strutturazione stabile, pienamente coerente con la missione istituzionale di CDP di sostegno dell economia. Lo strumento può ora assumere una chiara natura strutturale anticiclica, per il sostegno delle imprese e per il loro accompagnamento nelle auspicate fasi di sviluppo degli investimenti e di nuova progettualità imprenditoriale. L iniziativa trova il sicuro favore del mondo imprenditoriale e del sistema bancario, in quanto capace di: assicurare liquidità aggiuntiva al sistema; favorire gli investimenti a medio-lungo termine delle imprese; mitigare il rischio finanziario degli operatori, in particolare sulle scadenze più lunghe. 14
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16 Articolazione in sotto-plafond Plafond Crediti vs PP.AA. Utilizzabile a sportello fino a 2 mld di euro Riserva del 15% per il SBCC (quota ad accesso preferenziale per 1 anno) Nuovo Plafond PMI 10 mld di euro Plafond Investimenti 8 mld di euro suddiviso in Tranche A: 3 mld di euro Allocata sulla base delle Quote di Mercato al [2011] Riserva del 15% per il SBCC Tranche B: 5 mld di euro Utilizzabile a sportello (per l accesso alla Tranche B, durante il periodo di disponibilità della Tranche A, è necessario aver tirato il 100% della stessa. Successivamente, è necessario aver utilizzato, sia pure parzialmente, uno dei Sotto Plafond PMI già attivati). 16
17 Aspetti generali Natura della provvista: la provvista CDP è erogata alle Banche attraverso finanziamenti di scopo. Banche Contraenti: BancheitalianeesuccursalidiBancheesterecomunitarieedextracomunitarie operanti in Italia e autorizzate all'esercizio dell'operatività bancaria, così articolate: Banca Capogruppo (nel caso in cui acquisisca il 100% della quota di mercato del proprio gruppo); Banca del Gruppo, sia essa Capogruppo o designata dalla Capogruppo (in tal caso, dovrà essere indicata la quota assegnata alla singola Banca del Gruppo a valere sulla quota di mercato del Gruppo); Banca Singola facente parte di un Gruppo; Banca non appartenente a un Gruppo; Banca del Sistema del Credito Cooperativo. Restano dunque esclusi gli intermediari finanziari non bancari autorizzati ai sensi del D.Lgs. n. 385/1993. Questi ultimi potranno tuttavia avvalersi di provvista attivata da Banche del proprio Gruppo. Imprese ammissibili: PMI, secondo la definizione comunitaria fornita dalla Raccomandazione della Commissione Europea del 6 maggio 2003 (2003/361/CE), ossia le imprese con meno di 250 addetti, il cui fatturato non supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio non supera i 43 milioni, considerati, oltre a tali parametri dimensionali, anche i rapporti con altre imprese, in termini di autonomia, associazione, collegamento. Periodi di contrattualizzazione/utilizzo: per la Tranche A, sono coincidenti [ o ] , salve proroghe generali del termine finale accordate da CDP. Per la Tranche B e il PMI- C, la contrattualizzazione integrativa e l utilizzo sono possibili fino ad esaurimento delle risorse. 17
18 Sistema dei limiti 1. Limite di Concentrazione: CDP si riserverà di non procedere a ulteriori erogazioni sulle quote attribuite a sportello (PMI-C e Tranche B), laddove la Banca/Gruppo abbia raggiunto il limite di concentrazione posto dagli organi decisionali di CDP in conformità alla vigente disciplina comunitaria. 2. Limite di Esposizione: l esposizione a qualsiasi titolo della Banca Contraente verso CDP non può superare il 30% del relativo Patrimonio di Vigilanza (PV). Tale limite sarà verificato ad ogni richiesta di utilizzo (sia sul PMI-C che su entrambe le Tranche del PMI-I). 3. Limite di Gruppo: Il Limite di Esposizione è riferito al minore tra il PV desunto dall ultimo bilancio civilistico della Banca Contraente e dall ultimo bilancio consolidato di Gruppo. La somma delle esposizioni delle diverse Banche appartenenti al medesimo Gruppo non può eccedere il 30% del PV desunto dall ultimo bilancio consolidato di Gruppo. 4. Limite di Utilizzo Mensile: per assicurare un utilizzo diffuso dello strumento, e conseguentemente evitare assorbimenti istantanei e consistenti da parte di singoli Contraenti, viene posto un tetto alla erogazione mensile di 100 mln di euro per il PMI-C e di 250 mln di euro per la Tranche B del PMI-I, salve deroghe che CDP si riserva di accordare in presenza di specifiche e motivate esigenze di finanziamento delle PMI. 18
19 Formalità e pubblicizzazione Contratti Banca-PMI Sono confermati i meccanismi già operanti sul Plafond PMI attivo dal 2009, ossia (i) l'impegno delle Banche Contraenti di tener conto del costo della provvista CDP nelle conseguenti attività di finanziamento in favore delle PMI e (ii) l'obbligo di inserire nei contratti Banca-PMI sia la provenienza che il costo e la durata della provvista. CDP non impone limiti di importo dei finanziamenti erogati dalle Banche alle PMI con propria provvista, né fissa criteri di selezione del credito. Pubblicizzazione del Nuovo Plafond PMI Le Banche aderenti si impegnano a rafforzare la pubblicizzazione dello strumento, sia nelle filiali che attraverso la diffusione cartacea e/o via web di appositi spazi informativi. Inoltre, a fronte delle richieste di finanziamento formulate dalle PMI, le Banche Contraenti NP- PMI informano la clientela dell esistenza e delle condizioni del prodotto che si avvale della provvista CDP. Tali impegni sono operanti anche nei casi di Banche e altri intermediari non aderenti direttamente alla Nuova Convenzione, ma che utilizzino provvista CDP loro destinata da Banche Contraenti NP-PMI. Per favorire il diffuso utilizzo delle risorse, CDP si riserva di offrire in futuro alle PMI dei servizi di attivazione preliminare via web della richiesta di finanziamento rivolta alle Banche aderenti. Tali servizi potranno anche estendersi ad altre fasi del processo, attraverso lo sviluppo della cooperazione tecnologica con il sistema bancario, e con l eventuale integrazione con le piattaforme di dialogo banca-impresa già esistenti. 19
20 Il Funzionamento del PMI-C certificazione d.l. 185/2008 funding cessione pro soluto del credito anticipo 20
21 Il Plafond PMI-C: particolarità Finalità: fornire un supporto al sistema delle PMI,permitigareglieffettinegativideiritardineipagamentidelle Pubbliche Amministrazioni, immettendo liquidità attraverso il sistema bancario e riattivando la dinamica delle spese di investimento. Scopo della provvista: la provvista CDP potrà essere usata dalle Banche a copertura di operazioni di cessione pro soluto di crediti certificati ai sensi del D.L. 185/2008, derivanti da appalti per lavori, servizi e forniture. I crediti oggetto di acquisto dovranno essere pagati dalla Pubblica Amministrazione debitrice entro e non oltre dodici mesi dalla relativa data di certificazione. Nella fase di avvio (entro settembre 2012) CDP consente che la provvista sia utilizzata anche per la copertura di operazioni della specie, effettuate dalle Banche Contraenti nell ultimo trimestre CDP si riserva di ridefinire successivamente il perimetro soggettivo e/o oggettivo dell'iniziativa, nel corso dell'operatività dello strumento, a valere sulla provvista ancora non erogata, anche alla luce dell'esperienza maturata e di eventuali mutamenti dello scenario attuale. Durate: provvista CDP a 1 anno, con rimborso in unica soluzione. Date di Erogazione e di Pagamento: si prevede un unica data di erogazione mensile (il giorno 5) e date di pagamento mensili. Garanzie: CDP non richiede alle controparti specifiche garanzie, fermi restando i limiti di utilizzo già esaminati. Non si applica il meccanismo del margine aggiuntivo, ancora operante sul Plafond PMI attivo dal Rendicontazione: sono confermati i meccanismi di rendicontazione periodica. Considerata la natura a breve della provvista erogata sul PMI-C, vengono meno gli obblighi di rimborso anticipato obbligatorio. Tuttavia CDP si riserva la facoltà di non procedere ad ulteriori erogazioni in ragione di anomalie nell utilizzo, emergenti dalla rendicontazione. 21
22 Il Funzionamento del PMI-I funding finanziamento cessione del credito Garanzia (eventuale) 22
23 Il Plafond PMI-I: particolarità Finalità: sostenere l accesso al credito delle PMI. Scopo della provvista: finanziamento, anche nella forma del leasing finanziario, di iniziative relative a investimenti da realizzare e/o in corso di realizzazione ovvero ad esigenze di incremento del capitale circolante delle PMI. Per la provvista a scadenze pari o superiori a 7Y è escluso il finanziamento del capitale circolante. Le ristrutturazioni di debiti pregressi non sono ammesse. Linee di provvista: 1. Provvista erogata con cessione dei crediti in garanzia; 2. Provvista erogata con cessione dei crediti in garanzia, assistiti dall intervento del Fondo Centrale di Garanzia o di altra Istituzione che consenta ponderazione zero. Durate: provvista CDP 3Y / durata minima finanziamenti PMI: 1Y provvista CDP 5Y / durata minima finanziamenti PMI: 2Y provvista CDP 7Y / durata minima finanziamenti PMI: 3Y provvista CDP 10Y / durata minima finanziamenti PMI: 5Y NB: sulla provvista a 10Y i finanziamenti PMI dovranno inoltre avere, al momento dell'erogazione, vita media superiore a 3 anni, in caso di utilizzo di provvista con pre-ammortamento breve (1 anno), e di 4 anni, in caso di utilizzo di provvista con pre-ammortamento lungo (3 anni). Analogamente a quanto previsto nelle precedenti, nella Nuova Convenzione CDP si riserverà di introdurre, anche nel corso dell operatività dello strumento, l offerta di ulteriori scadenze. Date di Erogazione e di Pagamento: si prevedono due date di erogazione mensile (il giorno 5 e il giorno 20) e date di pagamento semestrali. 23
24 Il Plafond PMI-I: particolarità (segue) Garanzie La Banca cede a CDP i crediti derivanti dai finanziamenti PMI, unitamente alle relative garanzie. La somma delle singole cessioni di credito garantisce la complessiva esposizione della Banca Contraente PMI-I vs CDP (non è quindi legata a specifiche tranche di erogazione, se non per la distinzione tra volumi erogati a valere sulle due linee di provvista. Non si applica il meccanismo del margine aggiuntivo, ancora operante sul Plafond PMI attivo dal Ramp up e Rendicontazione Dopo ciascuna erogazione su PMI-I, è riconosciuto un periodo di ramp up, entro il quale le Banche Contraenti concedono i finanziamenti alle PMI e svolgono gli adempimenti necessari alla cessione in garanzia a CDP dei relativi crediti. I finanziamenti PMI assistiti dall intervento del FCG (o di altri Soggetti istituzionali che consentano ponderazione zero ), devono essere identificabili nel loro complessivo ammontare al momento di ciascuna erogazione. Ove il debito residuo della Banca vs CDP eccedesse l ammontare rendicontato, tale importo eccedente sarebbe oggetto di rimborso anticipato obbligatorio. E consentita una franchigia operativa, necessaria a tener conto del diverso profilo di rimborso della provvista CDP e dei connessi finanziamenti PMI e ad evitare inutili appesantimenti all operatività. CDP potrà non procedere ad ulteriori erogazioni sul PMI-I, in presenza di rimborsi anticipati di entità anomala su ciascuna linea di provvista. Alle Banche è consentito di sostituire o integrare, ad ogni rendicontazione, parte dei crediti già ceduti in garanzia a CDP, con altri crediti, purché generati dall operatività dei plafond PMI (anche pregressi). Dovranno essere esclusi dalla rendicontazione (ed eventualmente sostituiti, a scelta della Banca) quei crediti che, nel periodo intercorrente tra due date di rendicontazione, siano divenuti incagli o sofferenze. Sarà introdotta una commissione di rimborso anticipato obbligatorio (differenziata in ragione delle due linee di provvista ), applicata all intervallo tra Date di Rendicontazione, alle porzioni di provvista da rimborsare anticipatamente per effetto dei meccanismi della rendicontazione(fattasalvaunafranchigia operante su ciascuna linea di provvista ). 24
25 I prossimi passi 25
26 Condizioni economiche della Provvista CDP ha adottato una politica di assorbimento della volatilità, registrata nel mercato del credito nell ultimo anno. Tale assorbimento è verificabile osservando, nel grafico sotto riportato: il divaricamento avvenuto tra il margine offerto per la provvista CDP e quello della raccolta bancaria a medio-lungo sul canale istituzionale; che anche nelle fasi più critiche per il debito sovrano, CDP abbia saputo mantenere condizioni estremamente vantaggiose rispetto al rendimento del BTP di riferimento. 26
27 Condizioni economiche della della Provvista Provvista (segue) ( L istituto della cessione del credito in garanzia previsto per PMI-I consentirà a CDP di offrire condizioni ancora più vantaggiose rispetto a quelle che verranno offerte sul corrente plafond. Tale vantaggio potrà essere ancora più consistente se la provvista sarà assistita dalla garanzia di FCG, SACE o da qualsiasi altro strumento che garantisce ponderazione zero. Fatto 100 il margine applicato per la provvista a 5 anni (1+4) Tier1 alto, il grafico sotto riportato evidenzia i miglioramenti ottenibili nei diversi casi: * Tali valori sono da intendersi come puramente indicativi 27
28 Condizioni economiche della Provvista (segue) i finanziamenti sono regolati a tasso variabile, pari all Euribor aumentato di un Margine, fissato autonomamente da CDP e modificabile, in ragione dell andamento del mercato, entro i 10 giorni lavorativi precedenti ciascuna Data di Erogazione, articolato in due fasce, tenendo conto della struttura economico-finanziaria-patrimoniale dei singoli istituti di credito o dei relativi Gruppi (Tier 1 Ratio superiore, ovvero inferiore o uguale al [7-8]%). CDP intende offrire, in aggiunta, provvista a tasso fisso (Tasso Finanziariamente Equivalente) su tutte le scadenza del PMI-I. E confermata la possibilità, ai fini dell applicazione del miglior margine, che la Capogruppo o ICCREA rilascino apposita fideiussione in favore della Banca Contraente che presenti un Tier 1 Ratio inferiore o uguale al [7-8]%. Ciascuna Banca Contraente comunica periodicamente il valore del Tier 1 Ratio aggiornato. In caso di mancata comunicazione, nei termini stabiliti, CDP applica i margini previsti per le Banche con Tier 1 Ratio inferiore o uguale alla soglia. 28
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30 CONTATTI Giovanni Malitesta Francesco Ceci Sandro Ambrosanio Responsabile Gestione Credito Agevolato e Supporto all Economia Responsabile Origination Credito Agevolato e Supporto all Economia Responsabile Area Finanza Tel Tel Tel
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