PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
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- Tito Motta
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1 PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO Documento informativo sui controlli alle imprese operanti nel territorio provinciale ai sensi dell'art. 25 del Dlgs. 33/2012 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni AMBIENTE Adempimenti ai sensi del D.Lgs. 152/06 parte V e ss.mm.ii. L esercizio di una attività che da luogo ad emissioni inquinanti convogliate e/o tecnicamente convogliabili o diffuse in atmosfera, è subordinata all acquisizione della autorizzazione di cui al D. Lgs.152/2006 parte V e ss.mm.ii. La Provincia autorizza gli impianti e/o attività, di seguito elencate, comprese nell'allegato 1) del D.P.R.S. del 24/03/1997 N.73 e nel D.P.R.S. del 07/11/1998, N.374: 1. Pulizia a secco di tessuti e pellami con utilizzo impianti a ciclo aperto e utilizzo di solventi non superiore a 20 kg./giorno; 2. Riparazione e verniciatura di carrozzeria di autoveicoli, mezzi e macchine agricole con utilizzo di impianti a ciclo aperto e utilizzo di prodotti vernicianti pronti all' uso non superiore a 20 kg./giorno; 3. Tipografia, litografia, serigrafia, con utilizzo di prodotti per la stampa (inchiostri, vernici e similari) non superiore a 30 kg./giorno; 4. Produzione di prodotti in vetroresine con utilizzo di resina pronta all' uso non superiore a 200 kg./giorno; 5. Produzione di articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche con utilizzo di materie prime non superiore a 500 kg./giorno (*); 6. Produzione di mobili, oggetti, imballaggi, prodotti semifiniti in materiale a base di legno con utilizzo di materie prime non superiore a kg./giorno; 7. Verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo di prodotti vernicianti pronti non superiore a 50 kg./giorno; 8. Verniciatura di oggetti vari in metalli o vetro con utilizzo di prodotti vernicianti pronti all'uso non superiore a 50 kg./giorno; 9. Panificazione, pasticceria e affini con consumo di farina da 300 Kg./giorno e non superiore a kg./giorno; 10. Torrefazione di caffè ed altri prodotti tostati con produzione non superiore a 450 kg./giorno; 11. Produzione di mastici, pitture, vernici, cere, inchiostri e affini con produzione non superiore a 500 kg./h. (*); 12. Laboratori orafi con fusione di metalli con meno di venticinque addetti; 13. Utilizzazione di mastici e colle con consumo di sostanze collanti non superiore a 100 kg./giorno;
2 14. Produzione di sapone e detergenti sintetici prodotti per l'igiene e la profumeria con utilizzo di materie prime non superiore a 200 kg./giorno (*); 15. Produzione di oggetti artistici in ceramica, terracotta o vetro in forni in mufiola discontinua con utilizzo nel ciclo produttivo di smalti, colori e affini non superiore a 50 kg./giorno; 16. Trasformazione e conservazione di frutta, ortaggi, funghi esclusa la surgelazione con produzione non superiore a kg./giorno (**); 17. Trasformazione e conservazione carne esclusa la surgelazione con produzione non superiore a kg./giorno (**); 18. Molitura cereali con produzione non superiore a kg./giorno; 19. Lavorazione e conservazione pesce ed altri prodotti alimentari marini esclusa surgelazione con produzione non superiore a kg./giorno (**). 20. Prodotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a kg./giorno; 21. Lavorazioni manifatturiere alimentari con utilizzo di materie prime non superiori a kg./giorno; 22. Lavorazioni conciarie con utilizzo di prodotti vernicianti pronti all' uso non superiore a 50 kg./giorno (*); 23. Produzione di ceramiche artistiche esclusa decoratura con utilizzo di materie prime non superiore a kg./giorno; 24. Produzione di carta, cartone e similari con utilizzo di materie prime non superiore a kg./giorno (*); 25. Saldature di oggetti e superfici metalliche. 26. Trasformazioni lattiero casearie con produzione non superiore a kg./giorno (**); 27. Frantumazione e selezione di materiali inerti lapidei; 28. Produzione di conglomerati cementizi; 29. Produzione di conglomerati bituminosi in attività artigianali con potenza termica ed elettrica complessiva inferiore a 300 Kw; 30. Produzione e lavorazione di asfalti e bitumi in attività artigianali con potenza termica ed elettrica complessiva inferiore a 300 Kw; 31. Lavorazione delle materie plastiche, anche destinate a elementi per l'edilizia (rivestimenti, prefabbricati, etc.) con potenzialità produttiva non superiore a 5 T/d; 32. Impianti termici con potenza termica nominale inferiore a 10 MW; 33. Produzione di calce e/o gesso in impianti con potenzialità non superiore a 5 T/d; 34. Produzione di malte e/o stucchi in impianti con potenzialità non superiore a 5 T/d; 35. Produzione di ceramiche artistiche, esclusa decoratura e/o laterizi con utilizzo di materia prima non superiore a Kg/d e/o con forni di potenzialità minore di 5 MW; 36. Lavorazione e conservazione di cereali con produzione non superiore a 5 T/d; 37. Mangimifici di qualsiasi natura con potenzialità non superiore a 5 T/d; (*) purché condotta a livello di impresa artigiana. (**) purché condotta a livello di impresa artigiana o impresa agricola. Adempimenti ai sensi del D.Lgs. 152/06 parte IV e ss.mm.ii. L'art.197 del D.lgs. 152/2006 attribuisce alle Province il controllo di tutte le attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti nonché le attività di intermediazione e di commercio dei rifiuti.
3 L'art.216, comma 3 del D.lgs. 152/2006 dispone che la Provincia iscrive in un apposito registro le imprese che effettuano la comunicazione di inizio di attività delle operazioni di recupero dei rifiuti non pericolosi. Adempimenti ai sensi del D.D.G. N.61 del 17/01//2007 Il D.D.G. N.61 del 17/01/2007 degli Assessorati Regionali Agricoltura e Foreste, Territorio e Ambiente e Sanità, all'allegato 1 dispone che la Provincia effettua i controlli di competenza sulla utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse; all'allegato 2 dispone che la Provincia effettua i controlli di competenza sull'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue. AUTOSCUOLE Le autoscuole sono soggette a vigilanza amministrativa e tecnica da parte delle province, alle quali compete inoltre l'applicazione delle sanzioni. I compiti delle province in materia di dichiarazioni di inizio attività e di vigilanza amministrativa sulle autoscuole sono svolti sulla base di apposite direttive emanate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel rispetto dei principi legislativi ed in modo uniforme per la vigilanza tecnica sull'insegnamento. In ogni caso l'attività non può essere iniziata prima della verifica del possesso dei requisiti prescritti. La verifica è ripetuta successivamente ad intervalli di tempo non superiori a tre anni. Per le autoscuole la vigilanza è svolta mediante controlli: Sull osservanza delle prescrizioni e sul permanere dei requisiti in base ai quali sono state autorizzate, con riferimento alle attrezzature, al materiale didattico e di arredamento, ai locali, ai mezzi, all obbligo assicurativo dei mezzi utilizzati per le guide ecc.; Sul regolare funzionamento delle scuole e sull impiego di insegnanti ed istruttori in possesso dei prescritti requisiti; Sulla regolare tenuta dei registri di iscrizione; Al fine di consentire l esercizio della vigilanza il titolare della autoscuola ha l obbligo di esporre in modo ben visibile nella sede della scuola: l atto autorizzativo in suo possesso, l indicazione scritta che ai sensi della vigente normativa l' autoscuola è posta sotto la vigilanza della Provincia Regionale di Agrigento. Su espressa disposizione del Dirigente del settore trasporti sulle autoscuole ben individuate potrà essere delegato il controllo alla polizia provinciale L opera di vigilanza, inoltre, tenderà alla repressione dell attività di autoscuole abusive ai sensi della normativa vigente. SCUOLE NAUTICHE La vigilanza sulle Scuole Nautiche, è svolta mediante controlli:
4 a) Sulla capacità delle scuole di assolvere alle funzioni di istruire al comando, alla condotta responsabile e rispettosa dell ambiente di unità da diporto b) Sull osservanza delle prescrizioni e sul permanere dei requisiti in base ai quali sono state autorizzate, con riferimento alle attrezzature, al materiale didattico e di arredamento, ai locali, ai mezzi nautici, all obbligo assicurativo delle imbarcazioni ecc. c) Sul regolare funzionamento delle scuole e sull impiego di insegnanti ed istruttori in possesso dei prescritti requisiti d) Sulla regolare tenuta dei registri di iscrizione Al fine di consentire l esercizio della vigilanza il titolare della Scuola Nautica ha l obbligo di esporre in modo ben visibile nella sede della scuola: l atto autorizzativo in suo possesso, l indicazione scritta che ai sensi della vigente normativa la Scuola Nautica è posta sotto la vigilanza della Provincia Regionale di Agrigento e che eventuali reclami in ordine a possibili irregolarità nell attività della Scuola Nautica devono essere indirizzati alla medesima Provincia Regionale. Al fine di favorire l attività di vigilanza e per garantire la necessaria trasparenza, il titolare ha l obbligo di comunicare alla Provincia gli orari delle lezioni teoriche e le loro variazioni, nonché i periodi di chiusura per motivi vari, compresi le ferie. La vigilanza sulle scuole nautiche è svolta dalla Provincia regionale di Agrigento che, a tal uopo, potrà chiedere la collaborazione della Capitaneria di porto di Porto Empedocle. Su espressa disposizione del Dirigente del settore trasporti su scuole nautiche ben individuate potrà essere delegato il controllo alla polizia provinciale In occasione delle ispezioni effettuate nell esercizio dell attività di vigilanza sarà redatto un verbale in duplice originale dove il personale ispettivo provvederà a registrare le irregolarità riscontrate nel corso del sopralluogo, che saranno immediatamente contestate al titolare, al legale rappresentante o al socio amministratore, o al responsabile della scuola nautica ovvero del consorzio, mediante consegna di copia del verbale da sottoscrivere per ricevuta o mediante invio di lettera raccomandata A.R.. Il predetto verbale dovrà contenere le prescrizioni di legge relative all avvio del procedimento di cui all art. 7 della legge n. 241/1990, come recepito dall articolo 8 della L.R. n. 10/1991. L opera di vigilanza, inoltre, tenderà alla repressione dell attività di Scuole Nautiche abusive ai sensi dell art. 348 del C.P. AGENZIE DISBRIGO PRATICHE AUTOMOBILISTICHE Per le agenzie disbrigo pratiche automobilistiche l attività di vigilanza viene svolta dai funzionari incaricati mediante controllo amministrativo, ai sensi dell art. 13 del Regolamento Prov. per la disciplina dell attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto, anche presso le rispettive sedi, in ordine a: a) la regolarità dell esercizio dell attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto b) la regolarità della tenuta del registro-giornale e del rilascio delle certificazioni sostitutive c) la permanenza delle condizioni in base alle quali l esercizio dell attività di consulenza è stata autorizzata
5 d) l osservanza delle tariffe minime e massime una volta che le stesse vengano stabilite con l apposito decreto del Ministro dei Trasporti. STRUTTURE RICETTIVE Per le strutture ricettive l attività di vigilanza viene svolta dai funzionari dell Ufficio Classificazioni mediante controllo amministrativo, ai sensi della L.R. n. 27 del 6/4/1996 art. 8 e del Decreto Assessorato Turismo Regione Siciliana dell 11/6/2001 art. 4. anche presso le rispettive sedi, in ordine ai requisiti obbligatori per la classificazione e precisamente: a) requisiti minimi b) prestazioni di servizi c) dotazioni
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