Incontri di Diritto Tributario Internazionale. Recenti sviluppi a livello OCSE

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1 Incontri di Diritto Tributario Internazionale Recenti sviluppi a livello OCSE Roma, 13 dicembre Avv. Sebastiano Garufi Avv. Andrea Manzitti Direzione Regionale della Lombardia

2 PARTE I LO STANDARD OCSE E LA CAMPAGNA DEL 2009 Tax Havens versus Uncooperative Jurisdictions Storia e recenti sviluppi 2

3 La Concorrenza Fiscale Dannosa Le Origini 1996 Summit G7 a Lione e mandato OCSE di produrre un Rapporto sulla concorrenza fiscale dannosa Pubblicazione del Rapporto OCSE Distinzione tra: o Tax havens o Harmful preferential tax regimes o o Review dei regimi identificati ed emanazione della prima black list 3

4 La Concorrenza Fiscale Dannosa Le Origini Tax havens No or low effective tax rates Lack of transparency Lack of effective exchange of information No substantial economic activities Harmful preferential tax regimes No or low effective tax rates Lack of transparency Lack of effective exchange of information Ring-fencing of low-tax regimes 4

5 La Concorrenza Fiscale Dannosa Le Origini 2000: Black list OCSE che individua 65 harmful preferential tax regimes 35 tax havens 2001: Progress Report Istituzione del Global Forum per elaborare lo standard Attenzione su trasparenza e scambio di informazioni. Questi criteri sostituiscono l orginario basato sul substantial activities test : Progress Report Elaborazione del Modello TIEA Da tax havens a uncooperative tax havens. 5

6 La Concorrenza Fiscale Dannosa Le Origini 2006: Progress Report eliminati gli harmful regimes individuati dall OCSE; obiettivo dell OCSE è raggiungere un global playing filed nelle aree della trasparenza e lo scambio di informazioni effettivo. 2007: Progress Report L OCSE lamenta l esistenza di restrizioni alle informazioni bancarie in Austria, Lussemburgo e Svizzera, oltre che a Cipro, Liechtenstein, Panama e Singapore, malgrado gli impegni assunti da questi Stati. 6

7 Anno 2009: L era della trasparenza fiscale Casi di evasione internazionale di grande rilievo internazionale (Liechtenstein, UBS). Crisi finanziaria e il bisogno di maggiore trasparenza. Attenzione politica prima focalizzata sui tax havens si incentra ora sulle bank secrecy jurisdictions (G20 Leaders). I governi non intendono più operare in un clima di segretezza. 7

8 Anno 2009: L era della trasparenza fiscale Il G20 decide to take action against non-cooperative jurisdictions, including tax havens. We stand ready to deploy sanctions to protect our public finances and financial systems. The era of banking secrecy is over. We note that the OECD has today published a list of countries assessed by the Global Forum against the international standard for exchange of tax information 8

9 Anno 2009: L era della trasparenza fiscale La lista OCSE è il Progress Report degli 84 paesi monitorati dal Global Forum e distingue: Giurisdizioni che hanno sostanzialmente implementato lo standard internazionale; I tax havens che si sono impegnati a rispettarlo ma che non l hanno ancora implementato; Altri centri finanziari che si sono impegnati a rispettarlo ma che non l hanno ancora implementato; Giurisdizioni che non si sono impegnate. 9

10 Lo standard internazionale Sostenuto dal G20 nel 2004 e dal Comitato di Esperti delle Nazioni Unite sulla Cooperazione internazionale in materia fiscale nel 2008 Lo standard internazionale in materia di scambio di informazioni è contenuto in: Art. 26 Modello di Convenzione OCSE e il suo Commentario (2005) Modello TIEA (2002) 10

11 Lo standard internazionale Lo standard richiede: L esistenza di meccanismi per lo scambio di informazioni su richiesta, quando essa sia foreseeably relevant (vraisemblablement pertinente); L assenza di qualsiasi tipo di restrizione a tale scambio dovuta a Bank secrecy Domestic tax interest Dual criminality; Disponibilità di informazione attendibile (in particolare informazioni bancarie, sulla proprietà, identità e contabili) e potere di ottenerla e scambiarla; Rispetto del diritto di riservatezza del contribuente. 11

12 Lo standard internazionale Forseeably relevant / vraisembablement pertinente: Divieto di fishing expeditions Ampio ambito applicativo oggettivo dello scambio Ogni informazione relativa all applicazione e all amministrazione del diritto tributario dello Stato richiedente, includendo informazioni relative a pagamenti di interessi, dividendi, capital gains, informazioni bancarie, fiduciarie, trust, proprietà e societarie. 12

13 Forme di scambio di informazioni Scambio su richiesta Scambio automatico Scambio spontaneo 13

14 Scambio su richiesta La richiesta proviene dall autorità competente di uno Stato e concerne un caso specifico (es. verifica in atto). Previo espletamento delle procedure interne (salvo difficoltà sproporzionate), incluso il coinvolgimento del personale diplomatico nello Stato richiesto. Forma scritta, precisa identificazione del contribuente e di chi è in possesso dell informazione e periodi di imposta interessati. Indicazione dei motivi per cui l informazione è richiesta. 14

15 Scambio automatico Trasmissione sistematica e routinaria di informazioni riguardanti varie categorie di reddito, su cui gli Stati interessati si siano previamente accordati. Non occorre una richiesta da parte di uno Stato né prima, né durante il rapporto continuativo di scambio. Le informazioni scambiate con questo tipo di procedura concernono i pagamenti di ritenute nello Stato della fonte sui salari, retribuzioni, pensioni, rendite, reddito di artisti o atleti, compensi di amministratori, canoni derivanti da copyright, proventi relativi alla proprietà intellettuale e similari. 15

16 Scambio spontaneo Lo Stato è già in possesso di un informazione che reputa interessante per l altro Stato e la trasmette, senza che ne sia stata fatta richiesta. Mancanza di una necessaria richiesta preventiva e l assenza del carattere routinario e continuativo. Esempi: Pagamenti ad un contribuente dell altro Stato, riduzioni di imposta in uno Stato che danno luogo ad aumenti di imposta nell altro, schemi di elusione/evasione che coinvolgono più Stati. 16

17 Elementi essenziali di trasparenza e EOI Disponibilità dell informazione Accesso alle informazioni Scambio di informazioni 17

18 Disponibilità dell informazione Gli Stati devono assicurare che: le proprie autorità competenti possano avere informazioni sulla proprietà e sull identità di ogni entità o struttura contrattuale. ogni entità o struttura contrattuale conservi un affidabile contabilità. Le informazioni bancarie siano disponibili. 18

19 Accesso alle informazioni Le autorità competenti devono avere il potere di ottenere e fornire le informazioni che sono richieste da qualsiasi persona soggetta alla loro giurisdizione territoriale e che sia in possesso o abbia il controllo di tale informazione. I diritti e le tutele applicabili alle persone nello Stato richiesto devono essere compatibili con lo scambio di informazioni effettivo. 19

20 Scambio di informazioni I meccanismi di scambio di informazioni devono garantirne l effettività. Il network di accordi che consentono lo scambio di informazioni deve includere i maggiori partners. Essi devono avere disposizioni adeguate per garantire la confidenzialità dell informazione ricevuta. Essi devono rispettare i diritti dei contribuenti e di terzi. Lo Stato deve fornire informazioni in base al proprio network di accordi periodicamente. 20

21 I Rapporti successivi La black list del 2 Aprile 2009 è oggetto di revisione in ragione dell implementazione dello standard: Conclusione di un minimo di 12 accordi sullo scambio di informazioni Progress Report del 10 agosto 2009 Progress Report del 3 settembre 2009 Progress Report del 10 novembre

22 PARTE II Il Global Forum 22

23 Global Forum on EOI Istituito nel 2001, profondamente ristrutturato nell incontro in Messico dell 1-2 settembre 2009: Include 95 Stati membri on an equal footing: Membri del G20; Membri OCSE; Maggiori centri finanziari. Dispone di un Segretariato dedicato all interno del CTPA dell OCSE; Autofinanziato: 2,9 mio interamente versati dai membri (contributo minimo ); Scopo: promuovere un processo rapido e sistematico di implementazione dello standard internazionale. 23

24 Global Forum on EOI MEMBERSHIP Invito a partecipare e Tre condizioni: Impegno al rispetto dello standard; Impegno a sottoporsi alla Review; Pagamento della fee. 24

25 Global Forum on EOI Main Goal: Evitare che un non membro possa beneficiare di un vantaggio competitivo rifiutando di implementare lo standard o di partecipare al GF. Una giurisdizione che desta preoccupazioni con riferimento all implementazione dello standard è invitata a partecipare ai lavori del GF e a divenirne membro. In caso di rifiuto, la Review avverrà in ogni caso e, per quanto possibile, analogamente ai membri, sulla base delle informazioni pubblicamente disponibili. Incentivo a partecipare on an equal footing, data la pubblicità dei risultati e dei rapporti. 25

26 Global Forum on EOI Il lavoro è guidato da: Uno Steering Group Un Peer Review Group 26

27 Steering Group Composizione dello Steering Group del Global Forum Australia (Chair) Germania (Vice- Chair) Bermuda (Vice- Chair) Brasile Cina (Vice-Chair) Isole Cayman Francia India Giappone Jersey Singapore Sud Africa Svizzera Regno Unito Stati Uniti 27

28 Peer Review Group Composizione del Peer Review Group del Global Forum Francia (Chair) India (Vice- Chair) Giappone (Vice-Chair) Singapore (Vice-Chair) Jersey (Vice- Chair) Argentina Australia Brasile Isole Vergini Britanniche Isole Cayman Cina Germania Irlanda Isola di Man Italia Danimarca Corea Lussemburgo Malesia Malta Mautitius Messico St. Kittis e Nevis Samoa Sud Africa Svizzera Bahamas Paesi Bassi Regno Unito Stati Uniti 28

29 Peer Review Process Si guarda non tanto alla conclusione degli accordi, quanto alla loro effettiva implementazione. Si guarda alla qualità degli accordi e la rilevanza dei partners. Si identificano gli ostacoli allo scambio di informazioni effettivo. 29

30 Peer Review Process Fase 1 Analisi del contesto normativo esistente alla luce dei 10 criteri di cui sopra. Esame della normativa interna e degli accordi esistenti. Durata: circa 20 settimane. 30

31 Peer Review Process Giudizio finale della Fase 1: Gli elementi sussistono; Gli elementi sussistono, ma esiste spazio per miglioramenti; Gli elementi non sussistono. 31

32 Peer Review Process Fase 2 Verifica dell implementazione dello standard in pratica. Visite in loco, analisi del trattamento delle richieste, dell affidabilità delle informazioni scambiate e dell effettività dei procedimenti interni. Durata: circa 26 settimane. 32

33 Peer Review Process Giudizio finale della Fase 2: Compliant: Gli elementi essenziali sono praticamente totalmente implementati. Largely compliant: Esistono dei difetti minori nell'implementazione degli elementi essenziali Partially compliant: Non-compliant: Gli elementi essenziali sono implementati parzialmente. Vi sono difetti sostanziali nell'implementazione degli elementi essenziali. 33

34 Peer Review Process sem. 2 sem. 1 sem. 2 sem. Australia Canada Belgio Bahrain Anguilla Andorra Cile Isole Cook Barbados Danimarca Francia Estonia Antigua e Barbuda Bermuda Germania Isola di Man Guernsey Turks e Caicos Brasile Cina Rep. Ceca Brunei Costa Rica Grenada Botswana India Italia Ungheria Austria Hong Kong Cipro Liberia Isole Cayman Giamaica Liechtenstein Giappone BVI Macao Gibilterra Malta Ghana Jersey N. Zelanda Filippine Indonesia Malesia Grecia Russia Irlanda Monaco San Marino Singapore Lussemburgo Spagna Guatemala St. Lucia Mauritius Panama Arabia S. Svizzera Paesi Bassi EAU Corea Rep. Slovacca Norvegia Seychelles Bahamas Aruba Antille Olandesi Uruguay Messico Sud Africa Qatar Trin. e Tobago USA UK St. Kittis e Nevis Vanuatu Montserrat St. Vincent e Gren. Macedonia Libano 34

35 Peer Review Process sem. 2 sem. 1 sem. 2 sem. 1 sem. Samoa Turchia Belgio BVI Bahrain Malesia Anguilla Andorra Belize Rep. Ceca Argentina Portogallo Bermuda Austria Estonia Samoa Antigua e Barbuda Botswana Dominica Gibilterra Blize Finlandia Isole Cayman Hong Kong Giamaica Rep. Slovacca Cile Ghana Isole Marshall Ungheria Dominica Svezia Cipro India Filippine Slovenia Cina Grenada Nauru Antille Olandesi Israele Islanda Guernsey Liechtenst ein Argentina Isole Vergini US Costa Rica Israele Nieu Polonia Isole Marshall Slovenia Malta Lussembu rgo Turks e Caicos Vanuatu Guatemal a Liberia Arabia Saudita Nauru Qatar Monaco EAU Indonesia Corea Russia Isole Cook Nieu San Marino Panama Barbados Messico St. Kittis e Nevis Portogallo Polonia Brasile Singapore Svizzera Brunei Montserrat St. Lucia Uruguay Isole Vergini US Seychelles Bahamas Macao Trinidad e Tobago St. Vincent e Gren. Aruba 35

36 Peer Review Process Lo Stato che non supera la Fase 1 non può passare alla successiva. Compito del GF è quello di facilitare le negoziazioni multilaterali e diffondere gli accordi sullo scambio di informazioni. Il GF assiste le giurisdizioni nel prepararsi alle due Fasi, fornendo anche la dovuta assistenza tecnica. 36

37 Recenti Sviluppi Meeting in Singapore e risultati della Fase 1 con riferimento a: Bermuda Botswana (*) Isole Cayman India Giamaica Monaco Panama (*) Qatar L India e il Kenya hanno volontariamente richiesto di aderire al GF. Il Libano e la Repubblica di Macedonia sono stati invitati a partecipare. 37

38 Recenti Sviluppi Tutti gli Stati membri accettano l art. 26 del Modello OCSE. Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera hanno ritirato le riserve all art. 26. Dall inizio del 2008 sono stati conclusi più di 600 TIEA Non vi sono giurisdizioni nella black list che non si sono impegnate a rispettare lo standard. Si sono impegnate ad implementare lo standard ma non l hanno ancora implementato: Tax havens: Liberia, Montserrat, Nauru, Niue, Panama e Vanuatu; Financial Centres: Costa Rica, Guatemala e Uruguay. 38

39 Criticità del Progetto Lo standard è adeguato? Lo scambio di informazioni su richiesta sarà difficile, sporadico e lento? Un minimo di 12 accordi è idoneo a combattere effettivamente l evasione e l elusione internazionali? I criteri con cui si invitano gli Stati ad unirsi al GF sono discutibili? 39

40 Criticità del Progetto Principio generale di collaborazione in materia internazionale tributaria? Erosione della sovranità statale? Il fatto che la black list adesso è vuota significa che non esistono più uncooperative jurisdictions? Regolamentazione nazionale vs. fenomeno economico globale? 40

41 Grazie dell attenzione 41