Il presente capitolo descrive il parco tecnico che costituisce l impianto di illuminazione pubblica del Comune di Crema.

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1 3 ILLUMINAZIONE DEL TERRITORIO: CENSIMENTO E STATO DI FATTO 3.1 ILLUMINAZIONE PUBBLICA Il presente capitolo descrive il parco tecnico che costituisce l impianto di illuminazione pubblica del Comune di Crema. Il parco lamp ade di proprietà del Comune dedicato all illuminazione pubblica conta circa 5644 punti luce, di varie caratteristiche come più avanti indicato. Tenendo conto che alcuni punti luce comprendono più di un apparecchio, così suddivisi: n singoli n. 199 doppi n. 19 tripli n. 6 quadrupli i corpi illuminanti sono in totale di 5899, numero che coincide con quello delle lampade. I dati esposti possono presentare qualche inesattezza puntuale dovuta ad imprecisione nel rilievo e nel reperimento delle informazioni. Non sono infatti disponibili documenti riportanti le specifiche progettuali con le caratteristiche della componentistica installata; i dati delle lampade sono stati assunti in base alle conoscenze della ditta manutentrice, a misure di assorbimento sui quadri ove possibile, o a stima in relazione alla tipologia delle sorgenti luminose impiegate. Nel tempo sono stati inoltre apportati interventi migliorativi riscontrabili nell osservazione del funzionamento notturno, ma non documentati, che hanno portato a ridurre il numero dei corpi illuminanti accesi in modo permanente o ad orari controllati alfine di ridurre i consumi elettrici. Pertanto la corrispondenza dei dati rilevati nei sopralluoghi con le bollette non è sempre così lineare. Si stima che l errore percentuale sia dell ordine del 2% (massimo 120 punti luce) e comunque compatibile con lo scopo del presente studio di analisi statistica approfondita delle caratteristiche dell illuminazione sul territorio. Pag Tipologia degli apparecchi illuminanti La tabella mostra la distribuzione degli apparecchi illuminanti di proprietà del Comune in funzione della tipologia. TIPO DI APPLICAZIONE QUANTITA' % SUL TOTALE POTENZA Kw STRADALE ,45 % 526,46 ARREDO URBANO/ARTISTICO ,16 % 147,51 PROIETTORI e INCASSI 318 5,39 % 47,56 TOTALE % 721,53 Figura 91. Tabella tipologia di applicazione degli apparecchi di illuminazione pubblica. Le considerazioni che si possono fare sono le seguenti: 1. gli apparecchi di tipo stradale costituiscono l 68,45 % del totale; comprese le tesate e le applicazioni delle rotatorie stradali ed i corpi illuminanti dedicati ad illuminazione di parcheggi; 2. gli apparecchi di arredo urbano costituiscono il 26,16 %. Rientrano in questo gruppo i corpi illuminanti installati di tipo artistico (lanterne), i lampioncini e le sfere delle aree verdi e pedonali e gli apparecchi, sia stradali che pedonali più moderni e curati nelle finiture; si fa presente che nel centro storico vi è presenza non solo di lanterne, installate

2 in vari interventi negli ultimi 15 anni, ma permane ancora la presenza di numerosi apparecchi stradali, obsoleti, fissati alla facciate delle edifici, in numerose vie centrali, anche se secondarie. 3. una ulteriore percentuale marginale del 5,39 % è costituita da apparecchi per illuminazione a proiezione ed incassi, destinati principalmente a illuminazione di grandi aree come piazze, aree verdi e facciate di monumenti Tipologia delle sorgenti luminose La tabella mostra la distribuzione delle sorgenti luminose di proprietà del Comune in funzione della tipologia. TIPO DI SORGENTE LUMINOSA QUANTITA' % QUANTITA SUL TOTALE POTENZA KW % POTENZA SUL TOTALE SODIO ALTA PRESSIONE ,36% 574,35 79,60% MERCURIO ,77% 99,45 13,78% IODURI METALLICI 187 3,17% 30,67 4,25% LED 292 4,95% 9,95 1,38% FLUORESCENTE BASSO CONS. 55 0,93% 0,90 0,12% FLUORESCENTE LINEARE 107 1,82% 6,21 0,87% TOTALE % 721,53 100% Figura 92. Tabella tipologia sorgenti luminose per l illuminazione pubblica Come si può osservare prevalgono le lampade al sodio alta pressione, 71,36 %, che hanno una buona efficienza.ma vi sono ancora molte lampade al mercurio, oltre il 17,77%, dalla bassa efficienza, che cioè emettono meno flusso luminoso a parità di potenza assorbita, presenti su impianti ormai datati e obsoleti, ed ad alto impatto ambientale in quanto contengono quantità critiche di mercurio e per tali motivo dovrebbero già essere state sostituite perché non più commercializzate. In numero minore sono presente anche lampade fluorescenti a risparmio energetico e ioduri metallici, ma per lo più in impianti decorativi e d accento. Alcuni apparecchi sono a LED, ma riguardano principalmente alcune strade in cui gli impianti sono stai rifatti recentemente. Pag. 101

3 3.1.3 Conformità degli impianti alla Legge Regionale 17/00 Una prima valutazione della conformità degli impianti d illuminazione alla Legge Regionale n. 17/00 e relative modificazioni è basata sulla verifica delle tipologie degli apparecchi emerse nel rilievo dello stato di fatto svolto sull intero territorio comunale. La valutazione della conformità alla L.R.17/00 e relative modificazioni si orienta pertanto in questa sezione del piano alla verifica:! dei corpi illuminanti e della loro installazione;! delle sorgenti luminose. Non vengono per il momento considerati altri aspetti fondamentali della legge regionale basati sui livelli di illuminamento definiti secondo la nuova classificazione stradale perché saranno approfonditi in seguito. Il tipo di schermo rifrattore utilizzato dai corpi illuminanti dà una prima indicazione relativamente alla geometria del gruppo ottico e conseguentemente dell entità di flusso luminoso disperso verso il cielo (vedi la figura sottostante in cui la categoria vetro piano comprende anche vetro curvo incassato ). Pag. 102 Anche il tipo di installazione può influire sulla conformità degli impianti: gli apparecchi illuminanti in funzione della loro posizione di installazione sono suddivisi per categorie ai fini della conformità della L.R.17/00 come segue: Tipo di chiusura Inclinazione sbraccio (rispetto all orizzonte) Inclinazione apparecchio (rispetto all orizzonte) Conformità alla LR 17/00 Vetro piano 0 0 Si Vetro piano 0 > 0 No Vetro piano > 0 0 Si Vetro piano > 0 > 0 No Vetro curvo Qualsiasi Qualsiasi No Vetro prismatizzato Qualsiasi Qualsiasi No Ottica aperta Qualsiasi Qualsiasi No

4 Tipo di schermo rifrattore degli apparecchi illuminanti stradali La maggioranza degli apparecchi stradali ha la chiusura di tipo piano (cut-off), cioè a vetro piano, non disperdendo quindi luce verso il cielo, o è obsoleto e non presenta nemmeno una chiusura, ma è aperto e presenta efficienze tali che anche se non disperde non si può ritenere ottimale. Relativamente al rispetto della legge regionale, solo queste tipologie di apparecchi stradali sono potenzialmente a norma di legge o possono essere messe a norma con una variazione dell inclinazione Tipo di schermo rifrattore degli apparecchi tipo arredo urbano La maggioranza dei corpi illuminanti esistenti definiti da arredo urbano, non presenta caratteristiche costruttive compatibili con i criteri indicati dalla legge regionale in materia di inquinamento luminoso, in quanto sfere completamente diffondente o lampioncino obsoleto e inefficiente, o ancora lanterne con lampade a vista Corpi illuminanti per illuminazione stradale Nell ambito degli apparecchi stradali sono state individuate le sotto elencate tipologie. Pag. 103 NON NON NON NON

5 NON NON Pag. 104 NON Figura 93. Tavola delle tipologie degli apparecchi di illuminazione pubblica stradali. Come la documentazione fotografica dimostra, la maggioranza delle tipologie presentano criteri costruttivi e modalità di installazione compatibili con quanto indicato dalla legge regionale LR 17 all art. 6 Regolamentazione delle sorgenti di

6 luce e dell utilizzazione di energia elettrica da illuminazione esterna., ma molti sono i casi in cui l angolo di inclinazione dell apparecchio rende disperdente gli impianti o l obsolescenza dell apparecchio è tale che l efficienza è troppo bassa per ritenerlo a norma Corpi illuminanti di categoria arredo urbano La suddivisione delle tipologie di corpi illuminanti è rappresentata nella tabella sottostante. NON PARZIALMENTE NON Pag. 105 NON NON PARZIALMENTE NON

7 NON Pag. 106 NON MA INCLINATA NON Non Figura 94. Tavola delle tipologie degli apparecchi di illuminazione di categoria arredo urbano.

8 Nel caso dei corpi illuminanti per arredo urbano, il caso più critico è costituito dalle sfere trasparenti e dalle lanterne con lampada in vista, che sono completamente fuori norma per quanto riguarda la dispersione verso l altro, mentre nel resto degli impianti al dispersione è molto limitata, ma gli apparecchi sono quasi sempre carenti anche dal punto di vista del rendimento illuminotecnico con conseguente basso livello di prestazione Corpi illuminanti di categoria proiettore La suddivisione delle tipologie di corpi illuminanti è rappresentata nella tabella sottostante Pag. 107 PERCHE INTERNO /

9 PERCHE INTERNO PERCHE INTERNO Pag. 108 PERCHE INTERNO Figura 95. Tavola delle tipologie degli apparecchi di illuminazione di categoria proiettore

10 Gli apparecchi del tipo proiettore di proprietà del comune non sono frequenti ma la maggioranza presentano inclinazioni tali da non renderli conformi alla L.R. 17/00. Alcuni casi sono resi conformi dal fatto di essere internalizzati. Nel caso di proiettori già asimmetrici per correggere la difformità, è sufficiente modificare l inclinazione del proiettore, in altri è necessaria invece la sostituzione dell apparecchio. Nel caso di incassi e di proiettori per l illuminazione architettonica, dove non ha senso agire sulla inclinazione, occorre agire sulle accensioni in maniera di farli spegnere prima della mezzanotte Conclusioni finali Nella tabella seguente si riportano le quantità totali di corpi illuminanti conformi e non conformi. TIPOLOGIA CORPO ILLUMINANTE Quantità Conforme L.R. 17 Non Conforme L.R. 17 STRADALE ARREDO URBANO PROIETTORI TOTALE PERCENTUALE 100% 50,77% 48,73% Figura 96. Tabella dei corpi illuminanti conformi e non conformi alla LR 17/00. Il 50,77% circa degli apparecchi illuminanti di proprietà del Comune risulta conforme alla LR 17/00 e s.m.i. ma in realtà le posizioni di installazione o l obsolescenza degli apparecchi con la conseguente efficienza molto bassa, richiederebbero interventi di sostituzione dei corpi illuminanti più massicci. L analisi dello stato di fatto fa emergere alcune considerazioni di interesse e carattere generale:! molti sono gli impianti di illuminazione pubblica di datata realizzazione, e quindi sia l apparecchio che il sostegno sono obsoleti.! La non conformità si riscontra nella maggioranza degli impianti stradali ma anche da arredo urbano, che presentano in molti casi paline con sfere disperdenti o apparecchi di basso rendimento;! Vi sono ancora molti impianti su mensole in acciaio fissate su pali in cemento, spesso facenti parte della rete di distribuzione elettrica, che sono sintomatici della vetustà degli impianti. Associato ai sostegni di cemento, nella maggioranza dei casi, vi sono linee di alimentazione aeree, che abbisognano di un rilievo accurato, al fine di deciderne l adeguatezza in materia di sicurezza impiantistica! Si auspica una maggiore attenzione alla riduzione dl flusso nelle ore notturne, senza ricorrere agli spegnimenti parziali che non sono ammessi dalla normativa;! Spesso negli impianti vecchi dotati di lampade ai vapori di mercurio si rilevano segni di possibile sotto-illuminazione;! Le strade con impianti più recenti potrebbero presentare livelli di illuminamento superiore al livello previsto; valutare l intervento, in quanto potrebbe non essere talvolta giustificato in relazione al risparmio derivante la riduzione di potenza delle lampade; Pag. 109

11 3.1.5 Punti di fornitura dell alimentazione elettrica L impianto di illuminazione pubblica di Crema è attualmente in gran parte di proprietà della società Enel Sole, e come tale è auspicato che venga intrapresa la procedura di riscatto affinché tutti gli impianti diventino di proprietà comunale. Nel complesso l attuale situazione si può così riassumere: - I quadri elettrici di alimentazione degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà del Comune di Crema con contatore di misura sono in totale n. 77, più n. 2 sottoquadri; - Tra i quadri comunali n. 13 sono dotati già di orologio astronomico, mentre i restanti sono accesi mediante crepuscolare; - Tra i quadri comunali n. 13 sono dotati di regolatore di tensione centralizzato trifase - Vi Sono poi le forniture di Enel Sole, tutte a forfait, prive di contatore, la maggioranza all interno di cabine della distribuzione elettrica, di cui però, in attesa di chiarire la situazione all interno alla pratica di riscatto, non si conosce molto. Molti sono i quadri che devono essere rivisti se non rifatti, sia per le postazioni comunali, molti sono quelli che necessitano interventi di adeguamento se non di rifacimento, ma specialmente quelli di Enel Sole nel momento in cui verranno acquisiti dal comune che si trovano all interno delle cabine di distribuzione, a forfait e non accessibili, che dovranno essere rifatti e dotati di misuratore di energia, con l accortezza di verificare che vi sia lo spromiscuamento anche delle linee di alimentazione. E necessario prevedere ovunque l accensione e spegnimento mediante l installazione di orologio astronomico per ottimizzare le accensioni e gli spegnimenti I quadri comunali si possono così elencare: Pag. 110

12 !"!#$%&' %()*+,$ -./ (:(;1<(; $;,=(:<$>,' :(1 $**(:),':( $;<&'1$??$&$<' :'<(1;$+'&$>,':( #$%&'(%)%*+, ++* "--.-"/.- +($0%1, 2(,341256%(,!. #$%&,7&0,()$ ++* "8/"./9.: )5*50%1, 2(,341256%(,!; #$%&,7&0,()$ ++* "8/"./98< )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!: #$%&,7&0,()$ ++* "8/"9-:8? )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!8 #$%&(7&1%*=$5 ++* "8/"9-:?; )5*50%1, 2(,341256%(,!9 ++* "9.8:/<-/ )5*50%1, 2(,341256%(,!? ++* "--.-"/?< +($0%1, 2(,341256%(, "9&;A8B-&C#%!- #76,&17)%($%&>,66%&2(52, ++* "8/?.??-. +($0%1, 2(,341256%(, &(,#,(',($&;A!< #$%&)46$*$ ++* ":":89?/< )5*50%1, 2(,341256%(,!"/ #$%&47&3%6)$,($ ++* "?.:.8?-/ +($0%1, 2(,341256%(, ;9&;A".&C#%!"" #$%&37&=4(6% ++* "--.-/<?- +($0%1, 2(,341256%(, ;9&;A".&C#%!".G ++* "--.-"/"/ +($0%1, 2(,341256%(, ;9&;A".&C#% E1,)%05(5F (,6%+$#5&%66%&156%&3%(+,& >$&!4%>(5&>$&,I&4*&!4%>(5&>533$5& >$1+($'4=$5*,H3%(,+, ++* "--.-"/"/ +($0%1, %1+(5*5)$25!"; #$%&)5*17&%7&2%33,66%==$ ++*H)* "9.?:/.:8 +($0%1, 2(,341256%(,!": #$%&$*>$3,*>,*=% ++* "9.?;<"<" +($0%1, 2(,341256%(,!"8 #$%&>,66%&(45+% ++* "--.-"/9" +($0%1, 2(,341256%(,!"9 ++* "--.-"":" +($0%1, 2(,341256%(,!"? #$%&X7&07&C,**,>Y ++* ":898-?89 )5*50%1, 2(,341256%(,!"- #765&($*5 ++* "--.-"/-? +($0%1, 2(,341256%(,!"< #$%&27&4('$*5 ++* "--.-"""? +($0%1, 2(,341256%(,!./ "99".:?"< +($0%1, 2(,341256%(, ;9&;A".&C#%."&;A?B:&C#% ""&;A;B<&C#% %K&LMMLNOPQL&KLRRIPSPRPTOP& GUVSPQPWOMP!4%>(5&25*& %33%(,22D$%+4(%&,*,6& 156,!4%>(5&25*& %33%(,22D$%+4(%&,*,6& 156,,I&4*&!4%>(5&>$&($6%*2$5& 14&3%65Z!4%>(5&25*& %33%(,22D$%+4(%&,*,6& 156,!." ++* "89?-;";? +($0%1, 2(,341256%(,!.. ++* "8/;"::"" +($0%1, %1+(5*5)$25!.; #$%&+7&35)'$56$ ++* "89;:?.." +($0%1, 2(,341256%(,!.: #$%&)%2%66, ++* "-?9/":9" +($0%1, 2(,341256%(,!.8 #$%&17&%66522D$5 ++* "8?..;"8" +($0%1, %1+(5*5)$25!.9 #$%&)5*17&17&=4#%>,66$ ++* "--.-"/8. +($0%1, 2(,341256%(, %K&LMMLNOPQL&KLRRIPSPRPTOP& GUVSPQPWOMP,*+(5&2%'$*% %ROWLQVGNOPQL&MGSOM[O& LUPTLQO!.? ++*H)* "9;-""8-- )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!.- #$%&>,6&)%2,665 ++*H)* ":"/8""-" )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>,*+(5&2%'$*%!.< #$%&$#&*5#,)'(, ++* "8?;:9:;" )5*50%1, 2(,341256%(, %ROWLQVGNOPQL&MGSOM[O& LUPTLQO!;/ #$%&$#&*5#,)'(, ++* "8/"/.:/8 )5*50%1, 2(,341256%(,!;" ++* "9:?:;"8. )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!;. #$%&2(,)5*% ++* "9989;9;" )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!;; #$%&A$&0,''(%$5 ++* "--.-/<<: )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!;: #$%&'(,12$% ++* "--.-""8/ +($0%1, 2(,341256%(,!;8 #$%&)5*+,665 ++*H)* "9.??"-:" +($0%1, 2(,341256%(,!;9 #$%&>5115&)5(5*, ++* "?-98?88" +($0%1, %1+(5*5)$25 /-&;A;B.&C#%.9&;A<B.&C#%,*+(5&2%'$*% /-&;A;B.&C#%!;? #$%&)46$*$ ++* "899;-/." +($0%1, 2(,341256%(,!;- #$%&>,6&*5#,66,++5 ++* "9.9:/;9: )5*50%1, %1+(5*5)$25!;< #$%&)46$*$ ++* "?""<<"-. )5*50%1, %1+(5*5)$25!:/ #$%&1,($5 ++* "9.;:<-9: )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13> Pag. 111!:" #$%&2(,1)$,(5 ++* "98/.8:99 )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!:. #$%&67&)%11%($ ++* "--.-""?9 )5*50%1, 2(,341256%(, 2,*+(%6$*5&%&3%(,+,!:; ++* "--.-/<9/ +($0%1, 2(,341256%(, 2,*+(%6$*5&%&3%(,+,,*+(5&2%'$*%!:: ++* "?"/"-"9" +($0%1, 2(,341256%(,!:8 #$%&+5(($5*,&1%*&65(,*=5 ++*H)* "99.-9/// +($0%1, %1+(5*5)$25!:9 #$%&2%33422$*$ ++* "9;:;9?9" )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!:? #$%&+500,++$ ++* "--;8?;?? +($0%1, %1+(5*5)$25 )$14(%+5(,&,&+4++5& )5*50%1,!:- ++* "9;</;?;; )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13> E1,)%05(5F!:< #76,&,4(53% ++* "-?8<8--9 )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!8/ #$%&',%+5&%7&(51)$*$ ++* "889./-"" +($0%1, 2(,341256%(,!8" #$%&3%*>$*5 ++* "9:.8.";. )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!8. #$%&)5*+,&*,#515 ++* "9"-/"<9- )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!8: ++* "8?".<//? +($0%1, %1+(5*5)$25!88 #$%&)$6%*5 ++* "8?:/8?;/ +($0%1, %1+(5*5)$25 &(,#,(',($&$*+,664A& 0%1, ++* "-?8<8-<: +($0%1, 2(,341256%(, 2,*+(%6$*5&%&3%(,+,!8? #$%&07&2($13$ ++* "--;-/<89 +($0%1, 2(,341256%(, >533$5&2,*+(%6$*5&%& 3%(,+,!4%>(5&>4,&)5>46$&&!8- #$%&0(,2%#%66$ ++* "?<"-:/.- +($0%1, 2(,341256%(, ),+%66$25&%&'%1%),*+5&,*+(5&2%'$*%&)+H'+,*+(5&2%'$*%!8-J 37=%&>,6&>45)5 ++* "?<"-:/.- +($0%1, 2(,341256%(, $664)$*%=$5*,&>45)5&,& 2%)3%*$6,!8< #$%&07&)%(%==$ ++* "89;:?;9< )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>!9/ 37=%&$1+($%&,&>%6)%=$% ++* "998"9-;- )5*50%1, 2(,341256%(,!9. ++* "88-?:-<< +($0%1, 2(,341256%(,!9; #$%&3$%2,*=% ++* "--.-"/;9 +($0%1, 2(,341256%(, "9&;A8B-&C#%!9: #$%&'(,12$% ++* "8/.9;.88 +($0%1, 2(,341256%(, 2" "?999/"-/ +($0%1, %1+(5*5)$25 2. #$%&1+%=$5*, "?9<8"?9" )5*50%1, %1+(5*5)$25 2; #$%&$=%*5 "?;"."99" +($0%1, 2(,341256%(, 2: #$%&#$++5($5&#,*,+5 QP )5*50%1, 2(,341256%(,!4%>(5&25*& %33%(,22D$%+4(%&,*,6& )$14(% 29 "9989:";7.9?;+($0%1, 2(,341256%(, 2? #76,&,4(53% "99/;?-;. +($0%1, 2(,341256%(, 2- #$%&+5((, "9/:<."<- )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13> 2< "98;/;":- )5*50%1, 2(,341256%(, 1,*=%&13>,*+(5&652%6,&,*,6 2"/ +($0%1, 2(,341256%(, 2"" #$%&)7&>$&2%*511% ":;/";</" )5*50%1, 2(,341256%(, )$14(% 2". 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13 Linee elettriche La situazione delle linee elettriche di alimentazione degli impianti è complessa e in alcuni casi problematica e necessita di essere analizzata in maniera approfondita, in particolar modo in un ottica di riscatto degli impianti attualmente di proprietà di Enel Sole. Infatti vi sono alcune situazioni in cui le linee di alimentazione sono promiscue con quelle della distribuzione elettrica, cioè localmente e puntualmente per ciascun punto luce derivate dalle linee elettriche di distribuzione, con l accensione degli apparecchi ottenuta mediante fotocellula visto che tali linee sono sempre in tensione. Questa casistica è particolarmente critica nella zona del centro storico, dove posare nuove linee indipendenti prevedrebbe tutta una serie di problematiche da risolvere e di costi da sostenere, sia si scelga di interrarle che di posarle lungo le facciate degli edifici, e quindi è probabilmente auspicabile un ricontrattazione delle attuali forniture a forfait in un ottica di riqualificazione energetica degli impianti, piuttosto che il rendere completamente indipendenti gli impianti che risulterebbe talmente oneroso da annullare tutti i vantaggi ottenibili dal risparmio energetico conseguibile. Vi sono poi problemi di promiscuità anche su impianti più periferici, con linee aeree promiscue su pali, molte volte anch essi non di proprietà comunale ma a sostegno delle linee di distribuzione, ma tali situazioni sono più facilmente risolvibili con posa di linee indipendenti sugli stessi pali, previo accordo con il distributore, proprietario dei sostegni, anche in tema di manutenzione. Infine è da segnalare anche la simultanea presenza di linee dell illuminazione pubblica entro cavidotti interrati della distribuzione e quindi di non proprietà comunale. Altra situazione da monitorare è la posa in alcuni tratti di cavi di alimentazione direttamente interrati privi di cavidotto di protezione e come tali non sfilabili e più soggetti ad eventuali danni. Tutte queste situazioni dovranno essere chiarite e se possibile sanate all acquisizione degli impianti da parte del comune, sulla base degli accordi che verranno concordati con l attuale proprietario e il distributore di energia elettrica, e a seguito di una valutazione dei costi associati. Pag. 112

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag.

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag. SOMMARIO 1.0 Oggetto dei lavori... pag. 2 2.0 Descrizione dei lavori... pag. 2 3.0 Normativa e legislazione a base di progetto... pag. 2 4.0 dati tecnici di riferimento... pag. 4 5.0 Parametri illuminotecnici

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