Quella mattina mi sono svegliato come tutte le altre mattine con una voglia matta di mettermi la tuta nuova, le scarpe, lo zainetto e di correre

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Damiano Caputo
7 anni fa
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2 Quella mattina mi sono svegliato come tutte le altre mattine con una voglia matta di mettermi la tuta nuova, le scarpe, lo zainetto e di correre all'asilo a giocare con i miei amici. Ma la colazione non mi andava proprio giù, nel vero senso della parola.

4 Sembrava che avessi mille aghi nella gola e la mamma preoccupata mi ha detto: Ma Luca, tu hai la febbre, saranno di nuovo le tonsille!.

6 E da quel momento è cominciato un lungo cammino. Prima dal pediatra,

8 poi tutti quegli sciroppi che non sapevano di niente,

10 poi da un altro medico con un buffo cappello luminoso in testa,

12 e poi altre medicine...

14 Ormai non ne potevo più, sembrava che a tutti interessasse solo la mia gola e il mio naso, non quello che avrei voluto fare

16 Ma, in un caldo pomeriggio, dopo un'ultima visita dal dottore, è arrivato il verdetto finale: Bisogna toglierle, altrimenti non guarirà! Tornati a casa la mamma mi ha detto: Dobbiamo fare un prelievo. Però mi chiedevo: ma il prelievo non lo fa papà in banca?.

18 Il giorno dopo, mi sono presentato con la mamma in ospedale dove ho incontrato tantissima gente C era Anna, una bellissima bimba bionda che aveva le adenoidi (cosa saranno??) poi c erano Marco, Pietro e Maisha.

20 Ho fatto conoscenza con un'infermiera, Chiara, che mi faceva un po paura con tutti i suoi aghi e le sue provette. In realtà era più grande la paura del dolore.

22 Il pediatra mi ha controllato attentamente e il medico anestesista ha parlato solo di farmi dormire. Ma io dormo nel mio lettino senza problemi e senza anestesia.

24 C'era anche lui, il medico che toglierà le mie tonsille e le adenoidi di Anna.

26 Finalmente il giorno è passato e sono tornato a casa a raccontare al papà e alla nonna tutto ciò che avevo fatto durante la mattinata.

28 Tra due giorni dovrò presentarmi con il pigiama e con il mio pupazzo preferito perchè dormirò una notte all ospedale. Il grande giorno è arrivato. All'ospedale incontro i miei nuovi amici che sono preoccupati quanto me.

29 La signora Chiara arriva sorridente e ci accompagna nelle nostre stanze, dove mettiamo il pigiama. Chiara ci spalma sulle braccine una pomata anestetizzante e copre con la pellicola trasparente, che bello, diventiamo dei bambini spaziali.

30 Intanto la mamma mi mette una supposta che serve come preanestesia. Finita la preparazione, aspettiamo nelle nostre stanze che un signore con la tuta azzurra ci accompagni in sala operatoria. Si scende con un ascensore enorme, pieno di luci e si sta seduti su un letto con le rotelle

31 Eccoci arrivati, che posto meraviglioso! Tengo per mano la mamma che non mi molla

32 neanche un secondo, nemmeno quando un infermiere mi mette delle gocce nel naso. Il tempo passa e questo posto diventa sempre più bello e io mi sento sempre più strano e felice, anche se non so spiegarmi la sensazione che provo. Ecco il coniglietto ma da dove salta fuori?

33 E i pesciolini come mai volano? Chi è che fa tutte queste magie? Forse è LUI, il signore vestito di blu che

34 assomiglia un po' al cappellaio matto e un po alla fata turchina? Dove stiamo andando? mi chiedo un pochino addormentato, ma ancora curioso: forse nel paese delle meraviglie!. Ma a metà strada, mi addormento. Quando mi sveglio sono nel mio lettino nuovo, con la

35 mamma che mi sussurra la mia canzone preferita, e i miei amici che dormono. Attaccato alla mia manina

36 c è un tubicino sottile di plastica e dentro scorre qualcosa simile all acqua. Non toccare amore. Mi dice la mamma, è la flebo che ti fa passare il male. Ma io non ho male dico. Ho solo tanta sete!. Aspetta ancora un pochino, e potrai bere tutta l acqua del mondo, tesoro.

37 Dopo aver schiacciato un altro pisolino, mi sveglio e la mamma mi da un bicchiere pieno d'acqua, uno di té e un altro d'acqua. Anche la flebo sta per finire, e mi sento già molto meglio. La signorina Chiara è già passata a salutarmi, e adesso cosa mi sta portando?

38 Un GHIACCIOLO Waw, me lo mangio tutto d un colpo. Appena alzato, vado a trovare Anna nella stanza accanto. Anche lei sta mangiando un ghiacciolo, il suo è alla menta. Il tempo passa veloce, arriva anche la cena, e Pietro mi confida un

40 segreto: sai che dopo cena arrivano i pagliacci?. Io lo so, perché l anno scorso si è operata mia sorella. Infatti arriva una banda di clown: c è Dottor Dispetto, il Dottor Sorriso, il Dottor Nonsochi, e la Dottoressa Nonsocosa. Io voglio un fiore. Dice Anna.

42 Io invece una spada raccomanda Pietro. Io un cagnolino...e così la festa comincia. Tra un palloncino, un sorriso e uno scherzo non ci accorgiamo che è già sera tardi, anzi è arrivata la notte Così tutti a letto di corsa, perché domattina dobbiamo alzarci presto,

43 per fare colazione e aspettare il medico che ci visita e ci manda a casa. E poi, vuoi scommettere che stanotte la mamma dorme con me nel lettino? È una notte davvero speciale!, dico a Pietro prima di dargli la buonanotte. Sono davvero entusiasta! La notte passa in fretta e

44 sono già pronto a lasciare l ospedale e tornare a casa da papà e dai miei fratelli. Un ultima linguaccia al dottore e via Arrivederci ospedale, mi sono divertito un mondo! Racconterò tutto anche alla maestra a scuola!.

45 Autore: Illustrazioni: Ciungu Anca Luminita Maria Eveline Jumolea e Federica Bellomi

46 Realizzazione: Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria - Negrar (Vr) Reparto di Otorinolaringoiatria Stampa: Tipolitografia don Calabria - VERONA

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