Potenzialitá del trattamento a fiamma nel settore del food packaging

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Potenzialitá del trattamento a fiamma nel settore del food packaging"

Transcript

1 Potenzialitá del trattamento a fiamma nel settore del food packaging di Stefano Farris e Simone Pozzoli DiSTAM Dipartimento di Scienze etecnologie Alimentari e Microbiologiche, Laboratorio di Food Packaging Universitá degli Studi di Milano Riassunto In questo breve scritto verranno messe in evidenza le enormi potenzialitá del trattamento a fiamma quale tecnologia per l attivazione superficiale di imballaggi plastici, destinati fra l altro, al settore dell imballaggio alimentare. In particolare, sará nostra premura soffermare l attenzione sugli aspetti di processo relativi al materiale plastico che maggiormente possono incidere sul risultato finale derivante dal trattamento. Con la diffusione su larga scala dell utilizzo di materie plastiche in vari settori e per le più svariate applicazioni, è cresciuta anche la necessità di avere polimeri altamente performanti, che si prestino adeguatamente alle lavorazioni a cui generalmente vanno incontro. I settori che fin da subito hanno beneficiato dell avvento delle materie plastiche sono stati quelli automobilistico e dell oggettistica domestica, seguiti negli anni da settori minori come quello dell imballaggio alimentare. In seno a quest ultimo, i polimeri maggiormente utilizzati ricadono all interno del gruppo delle poliolefine, tra cui polietilene (PE) e polipropilene (PP), che rappresentano circa la metá del consumo totale di materie plastiche in Europa occidentale. A fronte di numerosi vantaggi universalmente riconosciuti (basso costo, ottime proprietà ottiche, flessibilità, barriera al vapor d acqua, resistenza allo stresscracking, inerzia ad acidi, oli ed alcoli), le poliolefine possiedono scarse proprietà superficiali. Nel settore dell imballaggio alimentare le proprietà di superficie svolgono un ruolo di primaria importanza in specifiche operazioni di converting come lo stampaggio, la laminazione e la deposizione di sottili strati (coatings). In particolare, la realizzazione delle suddette operazioni risulta particolarmente difficile quando, a causa della natura chimica del substrato, l adesione all interfaccia substrato plastico/polimero da depositare è minima o totalmente assente. In queste situazioni si rende pertanto necessario attivare la superficie del polimero plastico, riducendo la sua intrinseca recalcitranza alla deposizione di altri polimeri mediante l instaurarsi di nuove forze di adesione all interfaccia substrato/coating. In termini più tecnici, questo vuol dire rendere la superficie del 1

2 substrato bagnabile, aumentandone l energia superficiale. In particolare, scopo di ogni trattamento di attivazione è quello di conferire alla superficie polimerica un valore di energia superficiale il più vicino possibile alla tensione superficiale del liquido da depositare. Fra le varie tecnologie tutt oggi disponibili a tale scopo, il trattamento a fiamma è sicuramente quella più promettente, non solo per gli indubbi vantaggi annessi (elevate velocità di produzione, assenza di ozono quale prodotto di neo-formazione, persistenza del trattamento nel tempo, azione limitata ai primi 45 Å della superficie), ma anche perché, in molti settori, non se ne conoscono ancora le enormi potenzialità. Trattare a fiamma un qualsiasi substrato significa sottoporlo all azione (controllata nel tempo e nello spazio)di una fiamma (controllata nella composizione e nella natura), al fine di modificarne la struttura chimica superficiale mediante l innesto di nuovi gruppi funzionali polari (in particolare gruppi ossidrilici OH, carbonilici C=O, carbossilici COOH) mediato dalle numerose specie radicaliche che si formano durante il fenomeno della combustione. Sarà proprio la presenza di questi nuovi gruppi funzionali che determinerà l aumento di energia superficiale del substrato e quindi la sua bagnabilità. Questo processo, apparentemente semplice, richiede in realtà la conoscenza di vari aspetti affinché possa garantire il raggiungimento dell obiettivo finale (ovvero la deposizione sul substrato) in maniera soddisfacente. In particolare, elevati valori di energia superficiale del substrato trattato potranno essere ottenuti prendendo in attenta considerazione sia parametri legati al processo che fattori esogeni, legati ad esempio alla natura del substrato, alle condizioni esterne ambientali, ecc. Un primo fattore da considerare è la tipologia di gas impiegato per la fiammatura. In tal senso, i nostri studi hanno evidenziato come, a seconda dell idrocarburo selezionato, i risultati ottenibili in termini di incremento dell energia superficiale siano molto diversi. Come riportato in Tabella 1, infatti, metano, butano e gas di petrolio liquefatto (GPL, talvolta indicato anche come gas propano liquido) hanno fornito, a parità di altre condizioni, risultati differenti. Fra i tre gas, quello che ha garantito l incremento maggiore in termini di energia superficiale del substrato poliolefinico trattato è stato il GPL, seguito dal metano e dal butano. Più nello specifico, è stato possibile osservare come, per tutti e tre i gas, la variazione di energia superficiale sia da imputare all aumento della componente polare, a dimostrazione del fatto che nuovi gruppi polari compaiono lungo lo scheletro molecolare in seguito al trattamento. GAS USATO ENERGIA SUPERFICIALE COMPONENTE DISPERSA COMPONENTE POLARE Non trattato* Metano Butano GPL GPL + aria * Campione di polipropilene tal quale (10 cm x 10 cm x 0.1 cm) 2

3 Un altro parametro molto importante riguarda la possibilità di utilizzare un agente ossidante (ad esempio l ossigeno contenuto nell aria) secondo proporzioni ottimali. In Tabella 1 (ultima riga) si può notare l effetto benefico sui valori di energia superficiale derivante dall uso di aria in combinazione con l idrocarburo GPL. Il valore finale di energia superficiale aumenta considerevolmente, grazie ad un marcato aumento della componente polare (circa il doppio rispetto ai casi precedenti). Il rapporto gas/aria diventa pertanto un altro parametro da tenere bene in considerazione. Di solito, tale rapporto viene fissato leggermente al di sotto del rapporto stechiometrico, ovvero si preferisce lavorare con fiamme leggermente ossidanti (eccesso di aria), al fine di garantire un adeguato numero di specie radicaliche per la modificazione superficiale del substrato. Un altro parametro di processo da considerare è il flusso della miscela, espresso come volume gas-aria per unità di tempo (m 3 h -1 ). In generale, l attivazione superficiale del substrato plastico avviene grazie all esposizione dello stesso ad una certa quantità di energia termica. Tale quantità, tuttavia, deve essere fissata con accuratezza, poiché per flussi troppo elevati il vantaggio che ne scaturisce in termini di attivazione superficiale tende ad assottigliarsi fino ad annullarsi, quindi determinando inutili sprechi di energia nonché stress termici sul materiale. Un ultima voce che può incidere fortemente sull esito del trattamento a fiamma è la distanza substrato-fiamma, ovvero i mm che separano la superficie da trattare ed i coni luminosi della fiamma. E stato osservato come i valori di energia superficiali di films poliolefinici non aumenti, ma anzi peggiori, nel caso in cui il film stesso passi all interno della fiamma. Al contrario, decisi incrementi nei valori di energia superficiale si riscontrano quando il substrato è in prossimità dei coni luminosi. In particolare, la distanza ottimale sembra essere compresa tra i 5 mm ed i 10 mm. La spiegazione di ciò risiede nella cosiddetta teoria del profilo di fiamma. Infatti, la parte di fiamma più utile ai fini dell attivazione superficiale è quella relativa alla zona luminosa, che è la più ricca in specie radicaliche e quella a più alta temperatura. Invece, per distanze inferiori ai 2 mm, l efficacia del trattamento decresce conseguentemente alla minore concentrazione di specie radicaliche attive e di temperature sempre più basse. Tra i fattori esogeni che possono influenzare l esito del trattamento a fiamma, vogliamo soffermare l attenzione su un aspetto che, in molte situazioni, viene sottovalutato e che è legato al substrato plastico. Se, da un lato, la natura chimica è sicuramente il fattore principale che determina l entità dell attivazione (un poliestere è sicuramente più attivabile di qualsiasi poliolefina), la presenza di additivi all interno della formulazione può sicuramente portare ad inaspettate deviazioni dai valori di attivazione attesi. Fra tali additivi, alcuni sono aggiunti direttamente in masterbatch (cioè direttamente aggiunti ai granuli di polimero in fase di estrusione), come ad esempio agenti antistatici, plasticizzanti, anti-ossidanti, anti-blocking. Altri additivi possono derivare da operazioni successive all ottenimento del manufatto plastico da trattare a fiamma, come ad esempio i residui lasciati dallo stampo per facilitare il distacco del prodotto nel caso di oggetti stampati ad iniezione. Infine, non sono da trascurare le contaminazioni esterne, come ad esempio i numerosi additivi usati per la pulizia dell estrusore quando si effettua un cambio di materiale. Le nostre ricerche hanno evidenziato l influenza che può avere la presenza di additivi nel polimero. Come si può osservare dalle immagini sotto riportate, il trattamento 3

4 eseguito su un polipropilene contenente un elevata quantità di additivi (PP1) determina un incremento dell energia superficiale nettamente inferiore rispetto ad uno stesso polipropilene ma con un maggior grado di purezza (PP2). Infatti, l angolo di contatto della goccia d acqua subito dopo il trattamento risulta pari a ~ 66, cui corrisponde un valore medio di energia superficiale di mn/m. Nel caso del campione di polipropilene più puro, invece, si osserva come, a parità di angolo iniziale (~ 98 ), il valore dell angolo di contatto dopo il trattamento risulta pari a ~ 38, cui corrisponde un valore medio di energia superficiale di mn/m. Tale valore, estrememente alto, consente di depositare water-based coatings senza ricorrere all uso dei cosiddetti primers, o attivatori di adesione. La spiegazione di tali risultati risiede nel fatto che, in seguito al trattamento e quindi all esposizione al calore, tali additivi (generalmente rappresentati da molecole a basso peso molecolare) tendono a migrare verso la superficie (blooming effect), rappresentando quindi un ostacolo fisico-chimico all azione della fiamma. 4

5 PP1, non trattato PP2, non trattato PP1, trattato PP2, trattato Pertanto, possiamo concludere dicendo che l efficacia di un trattamento a fiamma dipende fortemente da numerose variabili. Alcune di esse dipendono strettamente dal processo, e pertanto l affidarsi a personale qualificato nel set-up dell impianto è di fondamentale importanza. Tuttavia, appare necessario conoscere anche le caratteristiche del materiale e quindi, in tal senso, un continuo scambio di informazioni tra tutte le figure all interno dell intero processo risulta indispensabile. 5

Soluzioni tecnologiche e materiali innovativi Tecniche utilizzabili e trattamenti superficiali

Soluzioni tecnologiche e materiali innovativi Tecniche utilizzabili e trattamenti superficiali Soluzioni tecnologiche e materiali innovativi Tecniche utilizzabili e trattamenti superficiali L evoluzione concettuale del packaging Imballaggio funzionale o Active Packaging contenere adeguatamente il

Dettagli

Film di Polipropilene Bi orientato Bianco 20 µm 40 µm. Film di Polipropilene Bi orientato Coestruso 15 µm 50 µm

Film di Polipropilene Bi orientato Bianco 20 µm 40 µm. Film di Polipropilene Bi orientato Coestruso 15 µm 50 µm Descrizione dei vari tipi di materiale BOPP BOPP è un film plastico a base di polipropilene Bi orientato e viene prodotto nella versione lucida, opaca, trasparente o bianca perlacea. La gamma di spessori

Dettagli

Idrocarburi Saturi. Reazioni

Idrocarburi Saturi. Reazioni Idrocarburi Saturi Reazioni Fonti ed usi Gli alcani lineari, ramificati e ciclici si ottengono principalmente dalla lavorazione (frazionamento, cracking, etc.), del petrolio. Fonti ed usi Gli alcani, soprattutto

Dettagli

EXTRUSION COATING. Una tipica linea di estrusione può raggiungere altissime velocità, nell ordine di 500 metri al minuto e oltre.

EXTRUSION COATING. Una tipica linea di estrusione può raggiungere altissime velocità, nell ordine di 500 metri al minuto e oltre. EXTRUSION COATING EXTRUSION COATING L extrusion coating è un processo utilizzato per preparare complessi utilizzati per imballaggi asettici, quali contenitori per latte, vino, succhi di frutta, acqua etc.

Dettagli

Combustione. Energia chimica. Energia termica Calore. Combustibili fossili

Combustione. Energia chimica. Energia termica Calore. Combustibili fossili Combustione La combustione è un processo di ossidazione rapido con produzione di luce e calore, con trasformazione di energia chimica in energia termica Energia chimica Combustibili fossili Energia termica

Dettagli

Le TECNOLOGIE. di PRODUZIONE. dei MATERIALI COMPOSITI

Le TECNOLOGIE. di PRODUZIONE. dei MATERIALI COMPOSITI Le TECNOLOGIE di PRODUZIONE dei MATERIALI COMPOSITI Al fine di ottenere determinate geometrie e proprietà fisiche e meccaniche (densità, resistenza, conducibilità termica), si agisce in fase progettuale

Dettagli

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che

Dettagli

Il colaggio è usato in genere per produrre oggetti cavi o dalle forme complicate. La sospensione (DPS>1; volume solido 50%) di partenza viene posta

Il colaggio è usato in genere per produrre oggetti cavi o dalle forme complicate. La sospensione (DPS>1; volume solido 50%) di partenza viene posta Il colaggio è usato in genere per produrre oggetti cavi o dalle forme complicate. La sospensione (DPS>1; volume solido 50%) di partenza viene posta nello stampo poroso (in gesso o in resina polimerica)

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN: CHIMICA E TECNOLOGIE PER L AMBIENTE E PER I MATERIALI, FAENZA

CORSO DI LAUREA IN: CHIMICA E TECNOLOGIE PER L AMBIENTE E PER I MATERIALI, FAENZA TECHNICAL FILMS FOR FLEXIBLE PACKAGING PER CORSO DI LAUREA IN: CHIMICA E TECNOLOGIE PER L AMBIENTE E PER I MATERIALI, FAENZA 06/05/2014 1 POLIOLEFINE: TECNOLOGIE DI TRASFORMAZIONE E RELATIVI IMPIEGHI A

Dettagli

Azoto. La molecola di azoto e formata da due atomi di azoto, legati insieme con un triplo legame:

Azoto. La molecola di azoto e formata da due atomi di azoto, legati insieme con un triplo legame: Aria ed atmosfera L aria Questo sottile strato, inodore ed incolore è una miscela di gas: 78 % di azoto; 21 % di ossigeno; 0,03 % di anidride carbonica; 0,97 % altri gas. Azoto La molecola di azoto e formata

Dettagli

FORMATURA PER CONTATTO E SPRUZZO o SPRAY-UP

FORMATURA PER CONTATTO E SPRUZZO o SPRAY-UP Tecnologie a Stampo Aperto FORMATURA PER CONTATTO E SPRUZZO o SPRAY-UP SCHEMATIZZAZIONE FASI del PROCESSO MATERIALI VANTAGGI 1. costi d impianto limitati; 2. semplicità; 3. produzione maggiore SVANTAGGI

Dettagli

F.G.F. SRL CATALOGO GOMMA. Lastre e tappeti

F.G.F. SRL CATALOGO GOMMA. Lastre e tappeti CATALOGO GOMMA Lastre e tappeti F.G.F. SRL Via dei Dossarelli 41 29122 Piacenza / Tel e Fax 0523 60 64 52 gobbiforniture@gmail.com www.fgfpiacenza.com Di seguito riportiamo la gamma di lastre e tappeti

Dettagli

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi E. Veca,

Dettagli

UNITA 3 COMBUSTIONE, CARBURANTI, LUBRIFICANTI

UNITA 3 COMBUSTIONE, CARBURANTI, LUBRIFICANTI UNITA 3 COMBUSTIONE, CARBURANTI, LUBRIFICANTI Esercizio 3.1 Calcolare il potere calorifico superiore e inferiore del gas metano che brucia secondo la reazione CH 4 + 2 O 2 CO 2 + 2 H 2 O sapendo che l

Dettagli

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può essere molto variabile a seconda della composizione: si passa

Dettagli

Tecnologie di Produzione di Parti in Materiale Composito. Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof.

Tecnologie di Produzione di Parti in Materiale Composito. Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof. di Produzione di Parti in Materiale Composito Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof. Luigi Carrino 1 Al fine di ottenere determinate geometrie e proprietà fisiche e meccaniche (densità,

Dettagli

sistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici

sistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici RICICLO QUATERNARIO: sistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici In questo caso i rifiuti plastici sostituiscono i combustibili

Dettagli

L acqua e la cellule vegetale. Importanza dell acqua per la pianta e meccanismi di movimento

L acqua e la cellule vegetale. Importanza dell acqua per la pianta e meccanismi di movimento L acqua e la cellule vegetale Importanza dell acqua per la pianta e meccanismi di movimento Perché l acqua è importante per la pianta? Le cellule vegetali sono costituite per 80-95% di acqua consente il

Dettagli

Film di polietilene per Agricoltura, Industria ed Edilizia.

Film di polietilene per Agricoltura, Industria ed Edilizia. Film di polietilene per Agricoltura, Industria ed Edilizia. 1 Proteggiamo le vostre colture. Dal 1962 a Fontanellato lavoriamo il polietilene ed offriamo film per la copertura di serre e tunnel, film per

Dettagli

Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA

Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA COMBUSTIONE: principi Processo di ossidazione di sostanze contenenti C ed H condotto per ottenere energia termica (calore) C,H + O 2 calore + gas comb. COMBUSTIBILE + COMBURENTE CALORE + RESIDUI [ARIA]

Dettagli

Principali Caratteristiche di un Combustore GT

Principali Caratteristiche di un Combustore GT Principali Caratteristiche di un Combustore GT Diversamente dei sistemi di combustione tradizionali i combustori per Turbine a Gas hanno la particolarità di operare con: elevate temperature in ingresso;

Dettagli

REFORMING dei COMBUSTIBILI

REFORMING dei COMBUSTIBILI MODELLAZIONE e SIMULAZIONE dei SISTEMI ENERGETICI REFORMING dei COMBUSTIBILI Ing. Vittorio Tola DIMCM - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali PRODUZIONE di IDROGENO Negli ultimi

Dettagli

PROCESSO DELL ASPORTAZIONE DEL METALLO

PROCESSO DELL ASPORTAZIONE DEL METALLO PROCESSO DELL ASPORTAZIONE DEL METALLO Formazione del truciolo La lavorazione meccanica di un elemento, ha lo scopo di mutarne la forma e le dimensioni per ottenere un particolare meccanico conforme alle

Dettagli

Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio:

Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio: equilibri eterogenei Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio: (a) termico (temperatura uguale dappertutto); (b) meccanico (pressione uniformemente

Dettagli

Inchiostri all acqua: R&S e sostenibilità. 24 November 2016

Inchiostri all acqua: R&S e sostenibilità. 24 November 2016 Inchiostri all acqua: R&S e sostenibilità 24 November 2016 Sostenibilità Inchiostri all acqua e a solvente Inchiostro Total Green R&S: inchiostri di nuova generazione Applicazione dell inchiostro all acqua

Dettagli

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie STATI DELLA MATERIA Prof. Manuel Sergi MATERIA ALLO STATO GASSOSO MOLECOLE AD ALTA ENERGIA CINETICA GRANDE DISTANZA TRA LE MOLECOLE LEGAMI INTERMOLECOLARI DEBOLI

Dettagli

Bio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Life12/env/it/600 Layman Report

Bio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Life12/env/it/600 Layman Report Bio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Le attività tecniche del progetto europeo BiMoP furono dedicate alla produzione di monomeri e poliesteri insaturi a base di acido itaconico (IA). Questi nuovi materiali

Dettagli

Lezione di Combustione

Lezione di Combustione Lezione di Combustione Introduzione Da un punto di vista chimico-fisico la combustione è un processo reattivo fortemente esotermico Generalmente le temperature in gioco sono particolarmente elevate e dipendono

Dettagli

Gas Comburenti Trasporto e misure di sicurezza

Gas Comburenti Trasporto e misure di sicurezza Università degli Studi di Parma SICUREZZA NELL USO DEI GAS COMPRESSI E LIQUEFATTI Gas Comburenti Trasporto e misure di sicurezza Col termine comburente si intende una sostanza che agisce come agente riducente

Dettagli

Team Work Il Cantiere delle Scienze Lo spettacolo delle bolle di sapone tra Matematica e Scienza - sessione del 5/11/2017 -

Team Work Il Cantiere delle Scienze Lo spettacolo delle bolle di sapone tra Matematica e Scienza - sessione del 5/11/2017 - Diesse forma e innova: Le Botteghe dell Insegnare Team Work Il Cantiere delle Scienze Lo spettacolo delle bolle di sapone tra Matematica e Scienza - sessione del 5/11/2017 - percorso 2017-2018 Tensione

Dettagli

TUBO MULTISTRATO PE.RT/AL/PE.RT

TUBO MULTISTRATO PE.RT/AL/PE.RT TUBO TUBO MULTISTRATO PE.RT/AL/PE.RT CODICE PRODOTTO PTM Il tubo Multistrato Ercos, con anima in alluminio (AL) e tubi interno ed esterno in polietilene a resistenza termica maggiorata, è costituito da

Dettagli

Effetti del trattamento superficiale sulle plastiche difficili da incollare

Effetti del trattamento superficiale sulle plastiche difficili da incollare Effetti del trattamento superficiale sulle plastiche difficili da incollare Le plastiche difficili da incollare come le poliolefine e i fluoropolimeri sono comunemente utilizzati in varie industrie per

Dettagli

Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione 01. Marzo 08 - Pag 1/12

Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione 01. Marzo 08 - Pag 1/12 ITIS Giulio Natta Istituto Tecnico Industriale per la meccanica e le materie plastiche - Liceo Scientifico Tecnologico Via XX settembre 14/A - Rivoli TO Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione

Dettagli

Abbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali

Abbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali Abbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali Prodotti GORE-TEX Impermeabilità nel tempo, resistenza al vento e traspirabilità I prodotti GORE-TEX consentono di lavorare nel massimo comfort e con

Dettagli

2 Li + ½ O 2 Li 2 O 2 Li + O 2 Li 2 O 2

2 Li + ½ O 2 Li 2 O 2 Li + O 2 Li 2 O 2 1 2 Si tratta di dispositivi dotati di un anodo in litio e un catodo su cui viene flussata l aria presa dall ambiente circostante. Le batterie Li/Aria prevedono lo sviluppo di corrente dall ossidazione

Dettagli

Fabbricazione di superfici nanostrutturate di allumina

Fabbricazione di superfici nanostrutturate di allumina UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI SCIENZE MM.FF.NN. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI TESI DI LAUREA Fabbricazione di superfici nanostrutturate di allumina Laureando: David Frizzo Relatore:

Dettagli

ORGANOGEL A BASE DI OLIO DI OLIVA E POLICOSANOLO COME SISTEMI PER IL RILASCIO CONTROLLATO DI MOLECOLE NUTRACEUTICHE TRAMITE SOMMINISTRAZIONE ORALE

ORGANOGEL A BASE DI OLIO DI OLIVA E POLICOSANOLO COME SISTEMI PER IL RILASCIO CONTROLLATO DI MOLECOLE NUTRACEUTICHE TRAMITE SOMMINISTRAZIONE ORALE UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA Dipartimento di Farmacia e SSN ORGANOGEL A BASE DI OLIO DI OLIVA E POLICOSANOLO COME SISTEMI PER IL RILASCIO CONTROLLATO DI MOLECOLE NUTRACEUTICHE TRAMITE SOMMINISTRAZIONE ORALE

Dettagli

Rivestimenti UV + PVD Un alternativa alla galvanica

Rivestimenti UV + PVD Un alternativa alla galvanica SEMINARIO: LA CROMATURA FISICA E CHIMICA PLASTLAB 18 giugno 2014 Rivestimenti UV + PVD Un alternativa alla galvanica Kolzer S.r.l. Argomenti trattati Cromatura tradizionale Alternative alla cromatura Applicazioni

Dettagli

Teorie per il calcolo dei coefficienti di trasporto di materia (interfaccia fluido-fluido) Fenomeni di Trasporto

Teorie per il calcolo dei coefficienti di trasporto di materia (interfaccia fluido-fluido) Fenomeni di Trasporto Teorie per il calcolo dei coefficienti di trasporto di materia (interfaccia fluido-fluido) Fenomeni di Trasporto 1 Teoria del film (Lewis, 1924) Si assume che il trasporto di materia avvenga in uno strato

Dettagli

LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche

LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche Materie Plastiche Pagina 1 di 8 I materiali plastici sono costituiti da POLIMERI Un polimero (dal greco molte parti)

Dettagli

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016 CORSO DI CHIMICA Esercitazione del 7 Giugno 2016 25 ml di una miscela di CO e CO 2 diffondono attraverso un foro in 38 s. Un volume uguale di O 2 diffonde nelle stesse condizioni in 34,3 s. Quale è la

Dettagli

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE MATERIALI PER L EDILIZIA Prof. L. Coppola MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE Coffetti Denny PhD Candidate Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università

Dettagli

PANNELLO-SISTEMA REFLEX

PANNELLO-SISTEMA REFLEX Settembre 04 S Y S T E M S 1A05 REFLEX PANNELLO-SISTEMA REFLEX DESCRIZIONE IMPIEGO Composto da una lastra superficiale per la diffusione del calore in lega speciale di alluminio dello spessore di 0,3 mm,

Dettagli

I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento.

I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 L Unione Europea nel 2008 ha fissato, con il pacchetto 20-20-20, degli obiettivi

Dettagli

METODI FISICI DI FISSAZIONE

METODI FISICI DI FISSAZIONE METODI FISICI DI FISSAZIONE I metodi fisici di fissazione sono rappresentati da: Calore/essiccamento Raffreddamento/congelamento Il calore e l essiccamento sono impiegati solo in strisci di sangue ed in

Dettagli

MANUALE USO E MANUTENZIONE

MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE I materiali con i quali è stato realizzato il serramento determinano la qualità e conseguentemente le prestazioni e la durata nel tempo. Le caratteristiche

Dettagli

Energia Sostenibile dal Fuoco

Energia Sostenibile dal Fuoco Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale del Friuli Venezia Giulia Energia Sostenibile dal Fuoco daniele.dellatoffola@arpa.fvg.it

Dettagli

NUOVE TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO PER LA GDO

NUOVE TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO PER LA GDO NUOVE TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO PER LA GDO Mari Marta, Neri Fiorella (CRIOF, Università di Bologna) Brasini Bruno (Orogel( Fresco) FILIERA DI LAVORAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI: LA LINEA DI SELEZIONE

Dettagli

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma transitoria La fusione in forma permanente Esercizi sulla fusione 2 2006

Dettagli

TUBO MULTISTRATO PE.XB/AL/PE.XB

TUBO MULTISTRATO PE.XB/AL/PE.XB TUBO MULTISTRATO PE.XB/AL/PE.XB CODICE PRODOTTO 0081840/1/2/ TUBO Il tubo Multistrato Energy Expert con anima in alluminio (AL) e tubi interno ed esterno in polietilene a resistenza termica maggiorata,

Dettagli

Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA

Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA Materiale tratto dall intervento al congresso A.P.T.P.I. Tenuto dal dott. Alberto Cigada del Policlinico di Milano MATERIALI PER PIERCING Per

Dettagli

APPUNTI DI TECNOLOGIA

APPUNTI DI TECNOLOGIA APPUNTI DI TECNOLOGIA LA PLASTICA Classificazione e tipi Fabbricazione Riciclaggio DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE published by Danilo Eandi 2013 NOTA dell autore Prof. Danilo Eandi, docente di Tecnologia presso

Dettagli

La scelta delle materie prime e lo studio accurato di. Sin dalla sua costituzione, la Kòmmi ha avuto come

La scelta delle materie prime e lo studio accurato di. Sin dalla sua costituzione, la Kòmmi ha avuto come Sin dalla sua costituzione, la Kòmmi ha avuto come ambizione quella di essere un azienda in grado di coniugare l esperienza con l innovazione nel campo della trasformazione dei materiali polimerici. Presente

Dettagli

Come si possono individuare gli agenti chimici nello stampaggio ed estrusione delle materie plastiche

Come si possono individuare gli agenti chimici nello stampaggio ed estrusione delle materie plastiche Il rischio da agenti chimici nello stampaggio ed estrusione delle materie plastiche: confronto di esperienze e prospettive di miglioramento Come si possono individuare gli agenti chimici nello stampaggio

Dettagli

Nel processo thermal spray la polvere ceramica viene spinta da un gas nella torcia dove viene fusa e spruzzata contro il substrato da rivestire.

Nel processo thermal spray la polvere ceramica viene spinta da un gas nella torcia dove viene fusa e spruzzata contro il substrato da rivestire. I ceramici possono essere prodotti: - da polveri - da fuso (per solidificazione) - da fase vapore o gas (tecnica CVD o PVD) - da soluzione (via sol-gel) - da tecnopolimeri Nella produzione da fuso sono

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA 1 CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA Condotta facendo riferimento ad alcuni elementi caratteristici dei processi: temperatura alla quale

Dettagli

Zone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie

Zone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie Dicembre 2016 Zone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie Le falegnamerie sono impianti di lavorazione del legno, solitamente rappresentati da capannoni industriali, nei quali una serie di

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 49 Agosto 13 il Materiale Struttura cellulare 1 il Materiale Infiammabilità 2 il

Dettagli

CONIC. Sistema per l arricchimento del combustibile e la riduzione delle emissioni. TECHNO Est Milano mail:technoest@nd-techno.it

CONIC. Sistema per l arricchimento del combustibile e la riduzione delle emissioni. TECHNO Est Milano mail:technoest@nd-techno.it CONIC Sistema per l arricchimento del combustibile e la riduzione delle emissioni TECHNO Est Milano mail:technoest@nd-techno.it - DESCRIZIONE - Viene brevemente descritto un sistema di trattamento pre-combustione

Dettagli

Nell evoluzione dell incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche (http://www.vvfmontelanico.it) 50 :

Nell evoluzione dell incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche (http://www.vvfmontelanico.it) 50 : 2.3.1.3 Dinamica dell incendio Nell evoluzione dell incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche (http://www.vvfmontelanico.it) 50 : Fase di agnizione; Fase di propagazione; Incendio generalizzato

Dettagli

ATTIVITA' DELL'ACQUA

ATTIVITA' DELL'ACQUA ATTIVITA' DELL'ACQUA » Definizione» Attività dell'acqua e ERH» Isoterme di assorbimento» Come si misura Attività dell'acqua L attività dell acqua un indice del grado di libertà dell acqua presente in un

Dettagli

... il metano ovunque

... il metano ovunque ...il metano ovunque Azienda specializzata nella costruzione di reti canalizzate Nata per portare il metano dove non c è o non può arrivare A servizio di Comuni frazioni o urbanizzazioni private UNA START

Dettagli

VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI

VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI GIANCARLO BALDI, MILENA BERNARDI Dip.. Scienza dei materiali e Ingegneria Chimica POLITECNICO di TORINO Incontro AEIT 22 maggio 2008 RIFIUTI Problema

Dettagli

UNDISEAL. buste per il confezionamento in DIAMOND V9. HB, CDS, VIG, SKID, TP.

UNDISEAL. buste per il confezionamento in DIAMOND V9. HB, CDS, VIG, SKID, TP. buste per il confezionamento in sottovuoto e in atmosfera modificata, neutre e stampate, CLC, HB, CDS, VIG, SKID, TRIPLEX, QUADRUPLEX, UNDIVAC, UNDISEAL. buste per il confezionamento in realizzabili nei

Dettagli

TUBO IN POLIETILENE PE-Xa ,

TUBO IN POLIETILENE PE-Xa , TUBO IN POLIETILENE PE-Xa 020526, 020527 A 464 373 Il tubo in polietilene reticolato Pe-Xa è ottenuti con il sistema di reticolazione a perossidi, ed è classificato nel gruppo Pe-Xa. Questo processo conferisce

Dettagli

La smussatura di ingranaggi con grande modulo

La smussatura di ingranaggi con grande modulo La smussatura di ingranaggi con grande modulo I metodi di smussatura normalmente usati per ingranaggi di modulo fino a 6-8 mm prodotti in lotti non troppo piccoli, usano utensili che lavorano per compressione

Dettagli

1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE

1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1.1 NOME COMMERCIALE COMPLETO E NUMERO DI RIFERIMENTO Voce 470 RESIDUI DA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE IN POLISTIROLO (PS) 1.2 TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE

Dettagli

ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO,

ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO, ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE «G. MARCONI» FORLI Tecnologie chimiche industriali CLASSE V ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO, Prof. Roberto Riguzzi ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO L estrattore

Dettagli

Le reazioni chimiche

Le reazioni chimiche Le reazioni chimiche Le reazioni chimiche Le reazioni chimiche Le reazioni chimiche Una reazione chimica è un processo in cui una serie di sostanza (dette reagenti) viene convertita in altre sostanza (dette

Dettagli

STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING

STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING Tecnologie a Stampo Chiuso STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING SCHEMATIZZAZIONE VANTAGGI SVANTAGGI tempi ciclo alquanto bassi (tipici da 1 a 6 minuti) elevati volumi di produzione qualità

Dettagli

La produzione di idrogeno da idrocarburi

La produzione di idrogeno da idrocarburi L idrogeno come vettore energetico: stato delle tecnologie e dei i sistemi Casaccia, 19 giugno 2003 La produzione di idrogeno da idrocarburi Sviluppo attuale delle principali tecnologie di reforming Marco

Dettagli

Confezionare carne e pesce. Igiene e disinfestazione. Trattamento a fiamma. Overview. Dossier. Technologies. Meat and fish packaging

Confezionare carne e pesce. Igiene e disinfestazione. Trattamento a fiamma. Overview. Dossier. Technologies. Meat and fish packaging Bimestrale - N 32 Mar-Apr 2010 - ANNO VI e d i z i o n i A R T E K ISSN 1827-2533 Overview Confezionare carne e pesce Meat and fish packaging Poste Italiane S.p.a.- Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv.

Dettagli

Profili in gomma GOMMA NATURALE NR. GOMMA NORMALE SBR: qualità industriale GOMMA NITRILICA NBR. ELASTOMERI TRAFILATI Descrizione dei materiali

Profili in gomma GOMMA NATURALE NR. GOMMA NORMALE SBR: qualità industriale GOMMA NITRILICA NBR. ELASTOMERI TRAFILATI Descrizione dei materiali ELASTOMERI TRAFILATI Descrizione dei materiali NATURALE NR Colore: avana Peso specifico: 0,96 kg /dm 3 Durezza: 45 shore ± 5 Carico di rottura: ottimo Resa elastica: eccellente Temperatura di esercizio:

Dettagli

Tabella 1 Consumo di materie plastiche in Romania: (1) Anno Tonnellate Indice 2000 =

Tabella 1 Consumo di materie plastiche in Romania: (1) Anno Tonnellate Indice 2000 = Tabella 1 Consumo di materie plastiche in Romania: 2000 2014 (1) Anno Tonnellate Indice 2000 = 100 2000 390.000 100 2001 395.000 101,3 2002 420.000 107,7 2003 544.000 139,5 2004 618.000 158,5 2005 630.000

Dettagli

Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica

Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica Brevetti Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica Committente:

Dettagli

L effetto scuola (valore aggiunto) sui risultati delle prove INVALSI

L effetto scuola (valore aggiunto) sui risultati delle prove INVALSI L effetto scuola (valore aggiunto) sui risultati delle prove INVALSI A partire dai risultati delle prove 2016, l INVALSI restituisce alle scuole e all intero sistema scolastico anche il cosiddetto valore

Dettagli

Nuovi tipi di PLA Ingeo e nuove formulazioni industriali.

Nuovi tipi di PLA Ingeo e nuove formulazioni industriali. Nuovi tipi di PLA Ingeo e nuove formulazioni industriali. Flavio Di Marcotullio Business Development Manager Alessandria - 25 Febbraio, 2014 1 Da cosa deriva Ingeo dalle piante e non dal petrolio. Carbon

Dettagli

Lavorazioni non convenzionali

Lavorazioni non convenzionali Lavorazioni non convenzionali Lavorazioni non convezionali Le lavorazioni non convezionali sono quei processi che utilizzano tecniche di rimozione del materiale per via meccanica, elettrica, termica e

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia L Idratazione 2C 3 S + 6H = C 3 S 2 H 3 + 3Ca(OH) 2 2C 2 S + 4H = C 3 S 2 H 3 + Ca(OH) 2 L Idratazione 2C 3 S + 6H = C

Dettagli

Il punto di fusione di una sostanza è la temperatura alla quale la fase liquida e quella solida si trovano in equilibrio alla pressione di 1 atm.

Il punto di fusione di una sostanza è la temperatura alla quale la fase liquida e quella solida si trovano in equilibrio alla pressione di 1 atm. Il punto di fusione di una sostanza è la temperatura alla quale la fase liquida e quella solida si trovano in equilibrio alla pressione di 1 atm. Punto di Fusione Il fenomeno della fusione di un solido

Dettagli

L ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ

L ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ L ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ L acqua è una sostanza indispensabile per tutte le forme di vita. Ogni molecola di acqua (H2O) è formata da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno, uniti tramite due legami

Dettagli

E-Bond build. Spessore mm 4 Peso kg/m 2 (5,50) Larghezza mm 1500 Lunghezza mm 4050

E-Bond build. Spessore mm 4 Peso kg/m 2 (5,50) Larghezza mm 1500 Lunghezza mm 4050 E-Bond E-Bond build E-Bond Build è un pannello composito di alluminio e polietilene. L unione del composito, viene realizzata ad alte temperature, usando una combinazione di azioni meccaniche e chimiche.

Dettagli

RE0 FASCE RISCALDANTI A UGELLO

RE0 FASCE RISCALDANTI A UGELLO RE0 FASCE RISCALDANTI A UGELLO Adatti quando gli spazi disponibili fra ugello e stampo sono molto ridotti, come negli stampi, presse ed iniettori a camera calda. Impiegato sulle macchine per la lavorazione

Dettagli

reazioni Sostanze Reazioni di sintesi Reazioni di decomposizione

reazioni Sostanze Reazioni di sintesi Reazioni di decomposizione Si consumano nelle reazioni Si formano nelle reagenti Si trasformano con prodotti Sostanze Sostanze semplici Sostanze composte Non ottenibili con Non decomponibili con Reazioni di sintesi Reazioni di decomposizione

Dettagli

Materiali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti

Materiali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Materiali polimerici Polimeri sintetici e polimeri naturali Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Alcuni scheletri a cinque atomi di carbonio L aggiunta della pelle di atomi

Dettagli

HELVETIC PLASTIC EXTRUSION WE PRODUCE WITH CONTROL AND EFFICIENCY PEHD AND PP RODS

HELVETIC PLASTIC EXTRUSION WE PRODUCE WITH CONTROL AND EFFICIENCY PEHD AND PP RODS WE PRODUCE WITH PEHD AND PP RODS S.A. Headquarters Sede Operativa Strada Industriale, 2/4 6744 Personico (CH) Tel. +41 91 8641722 info@helveticplasticextrusion.com Sede Legale Via S. Balestra, 22B 6900

Dettagli

Combustione 2H 2 CO 2. Entalpie standard di combustione

Combustione 2H 2 CO 2. Entalpie standard di combustione La combustione è una reazione di ossidoriduzione esotermica in cui si ha l'ossidazione di un combustibile da parte di un comburente (ossigeno presente nell aria), con sviluppo di calore e radiazioni luminose.

Dettagli

Scheda n. 13. Trasporto, stoccaggio e imballo dell alluminio

Scheda n. 13. Trasporto, stoccaggio e imballo dell alluminio Scheda n. 13 Trasporto, stoccaggio e imballo dell alluminio 1 Scheda n. 13 Generalità Trasporto, stoccaggio e imballo dell alluminio Per certi tipi di applicazioni, come quelle in architettura e nell arredamento,

Dettagli

Principi di Biochimica

Principi di Biochimica Principi di Biochimica Augusto Innocenti Biologo Nutrizionista Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Materia: Atomi e Molecole La materie è costituita

Dettagli

TUBO IN POLIETILENE SUPER PE-XC CODICE PRODOTTO /7

TUBO IN POLIETILENE SUPER PE-XC CODICE PRODOTTO /7 373 TUBO IN POLIETILENE SUPER PE-XC CODICE PRODOTTO 0080966/7 Il tubo in polietilene ad alta densità reticolato SUPER Energy è ottenuto con il sistema di reticolazione secondo il metodo C con raggi di

Dettagli

Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX

Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Distributori di carburanti Luoghi agricoli o zootecnici Cantine vinicole e distillerie Deposito bombole di gas infiammabili Processi di verniciatura

Dettagli

La formazione delle miscele ESPLOSIVE

La formazione delle miscele ESPLOSIVE La formazione delle miscele ESPLOSIVE Caratterizzazione delle proprietà chimico-fisiche di GAS - VAPORI - POLVERI Atmosfere Esplosive. 8-9 Novembre 2005 Adolfo Buzzoni 1 Definizione: Atmosfera Esplosiva

Dettagli

L importanza della valutazione del rischio nella progettazione di Impianti Antincendio. C. Claudi COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI MILANO

L importanza della valutazione del rischio nella progettazione di Impianti Antincendio. C. Claudi COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI MILANO L importanza della valutazione del rischio nella progettazione di Impianti Antincendio C. Claudi 30 Giugno 2008 Rischio Frequenza Numero di Eventi Attesi / Numero totale di eventi Conseguenze Effetti dovuti

Dettagli

I PROTIDI ASPETTI GENERALI

I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI O PROTEINE SONO SOSTANZE ORGANICHE AZOTATE, DI STRUTTURA MOLTO COMPLESSA, PRESENTI IN OGNI FORMA DI VITA. LE PROTEINE SONO COMPOSTI QUATERNARI, OSSIA SONO FORMATE DA

Dettagli

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga CAPITOLO 1 INTRODUZIONE AI SENSORI IN FIBRA OTTICA 1.1 La sensoristica 1.1.1. Generalità I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di elaborazione e gestione, hanno un profondo

Dettagli

WOODBOX TECHNOLOGY by Nestor Martin: che cos è, quali vantaggi può portare, che cos è che rende questa combustione a legna unica al mondo

WOODBOX TECHNOLOGY by Nestor Martin: che cos è, quali vantaggi può portare, che cos è che rende questa combustione a legna unica al mondo La Nestor Martin ha brevettato a livello mondiale un rivoluzionario sistema di controllo della combustione chiamato Woodbox Technology, che oggi rappresenta la più avanzata tecnologia di combustione a

Dettagli

L acciaio pre-bonificato per lo stampaggio della plastica

L acciaio pre-bonificato per lo stampaggio della plastica L acciaio pre-bonificato per lo stampaggio della plastica Generalità KeyLos 2003 è un acciaio pre-bonificato studiato per la fabbricazione di stampi per iniezione. Questo acciaio è stato progettato per

Dettagli

L anidride carbonica nel settore alimentare. Anna Marigo SAPIO Srl

L anidride carbonica nel settore alimentare. Anna Marigo SAPIO Srl L anidride carbonica nel settore alimentare Anna Marigo SAPIO Srl ANIDRIDE CARBONICA le applicazioni nel settore food Forma liquida: Surgelazione Raffreddamento Controllo delle T. Forma gassosa: Confezionamento

Dettagli

7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD

7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD 7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD $UUHVWR GHOOH UHD]LRQL D FDWHQD FKH VL YHULILFDQRQHOODFRPEXVWLRQH Tipicamente si ottiene con polveri e gas. / (67,1=,21('(*/,,1&(1', /HVRVWDQ]HHVWLQJXHQWL

Dettagli

1. CALCOLO DELLA QUANTITÀ D'ARIA NECESSARIA ALLA COMBUSTIONE DI UN DATO COMBUSTIBILE

1. CALCOLO DELLA QUANTITÀ D'ARIA NECESSARIA ALLA COMBUSTIONE DI UN DATO COMBUSTIBILE 1. ALL DELLA QUANTITÀ D'ARIA NEESSARIA ALLA MBUSTINE DI UN DAT MBUSTIBILE 1.1. Reazioni di combustione stechiometrica di un idrocarburo m omponente Simbolo Peso molecolare (M) arbonio (12) Idrogeno 2 (2)

Dettagli