Il braccio avvizzito

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1 Misteri d autore Thomas Hardy Il braccio avvizzito a cura di Mario Spinella

2 I edizione: marzo 1984 Copyright by Editori Riuniti Titoli originali: The Withered Arm, The Winters and the Palmleys, The Grave by the Handpost, A Tryst at an Ancient Earthwork, Maumbury Ring, Barbara of the House of Grebe, The Fiddler of the Reels. Traduzione di Mario Spinella Impostazione grafica di Tito Scalbi CL ISBN Indice Nota sull autore Il braccio avvizzito I Winter e i Palmley La tomba presso il segnale indicatore Appuntamento nella fortezza antica L anfiteatro di Maumbury Barbara di casa Grebe II violinista delle contraddanze Nota sull autore Nella vasta produzione letteraria, in prosa e in versi, di Thomas Hardy ( ) due temi emergono, quasi costantemente, generando, nel loro contraddirsi, il dramma o la tragedia. Da un lato la pacifica vita campestre dell Inghilterra meridionale, non ancora del tutto segnata dallo spartiacque della rivoluzione industriale; dall altro l incombere di una potenza esterna, di un cupo Destino, che sembra divertirsi a portare il male, il caos, il disordine, nelle esistenze individuali. È questo il contrasto entro cui vengono implicati i protagonisti dei suoi maggiori romanzi, Tess dei D Ubervilles e Giuda l oscuro, condannati, malgrado la dolcezza di Tess e l attiva volontà di Jude, al fallimento; un contrasto sempre presente nella scelta di racconti «dell orrore» che qui si pubblicano. Emblematiche appaiono, a questo proposito, le due figure di donna de II braccio avvizzito, Rhoda Brook e Gertrude Lodge. Sullo sfondo della ricca pianura lattiera del Wessex, queste rivali malgrado se stesse, unite in realtà da una effettiva reciproca simpatia umana vengono trascinate in una vicenda di malattia, di odio, di morte da un incantesimo che incombe su di loro e le coinvolge entrambe. Destini incrociati, si potrebbe dire. Come quelli della signora Palmley e della signora Winter di un altro racconto, o del padre e del figlio di Una tomba presso il segnale indicatore. Ciò che colpisce è il fatto che il male, sino alle estreme conseguenze della

3 distruzione corporea nell impiccagione o nelle mostruose ustioni del marito di Barbara di casa Grebe, appare come uno smisurato castigo che viene imposto a creature deboli e oneste, per colpe, o addirittura atteggiamenti dell animo, di quasi nessun rilievo. La spada del puritanesimo è una spada pesante e impietosa; Hardy vi reagisce con l accorata partecipazione affettiva alle tragedie dei suoi personaggi, e soprattutto di quelli femminili. Non è perciò un caso che l unica incarnazione del male sia una figura maschile: lo Zazzerone del Violinista delle contraddanze; e la sua vittima, ancora una volta una dolce, debole, ragazza di campagna. Ma dove l arte di Hardy si rivela magistrale è nell atmosfera magica, cupa, densa di presenze sovrannaturali, che riesce a costruire anche là dove nessun evento drammatico balzi in primo piano: si vedano, ad esempio, Appuntamento nella fortezza antica, o la stessa cronaca giornalistica, L anfiteatro di Maumburg: le presenze occulte di un passato remoto vi assumono un aspetto spettrale, stregato. Il mondo, sembra dirci Hardy, non è solo quello interpretato dai sensi o dall intelletto. Un al di là intinto di mistero ci circonda e, talvolta, ci domina. Mario Spinella Il braccio avvizzito I. La mungitrice abbandonata Era una cascina con ottanta vacche da latte, e la squadra degli addetti, fissi e giornalieri, era tutta al lavoro, giacché, sebbene la stagione fosse soltanto il principio di aprile, il cibo era ancora nei pascoli irrigui e le vacche dovevano mangiarlo a secchiate. L ora era intorno alle sei del pomeriggio; tre quarti dei grandi animali rossi, massicci, erano stati accuditi, e vi era la possibilità di scambiare quattro chiacchiere. Porterà a casa la sposa domani, ho sentito dire, per quanto siano arrivati già oggi a Anglebury. La voce sembrava provenire dal ventre della vacca chiamata Cherry, ma a parlare era una mungitrice il cui volto affondava nel fianco dell animale immoto. C è qualcuno che l ha vista?, chiese un altra. La prima rispose di no. Sebbene, aggiunse, dicono che sia piccoletta, bene in carne, e che abbia le guance color di rosa. Mentre parlava girò il viso in modo da poter gettare uno sguardo, al di là della coda della vacca, all altra parte dell aia, dove una donna sulla trentina, magra e sciupata, se ne stava a mungere alquanto appartata dalle altre. Pare che sia molto più giovane di lui, continuò la seconda, dando anche lei un occhiata meditabonda nella stessa direzione. E quanti anni credi che abbia lui, allora? Pressappoco trenta. È più probabile che sia vicino ai quaranta, esclamò un vecchio bergamino che stava lì accanto, con indosso un lungo grembiule bianco, o «palandrana», e la falda del cappello abbassata, si da sembrare una donna. È nato prima che la nostra gran-

4 de chiusa venisse costruita, e io non avevo ancora il salario di un adulto quando vi immisi l acqua. La discussione si scaldò talmente che il flusso dei getti di latte si fece irregolare, sino a quando una voce che proveniva dal ventre di un altra vacca esclamò con autorità: Ma insomma, che diavolo ce ne importa dell età del fattore Lodge, o della sua nuova moglie. So che gli devo pagare nove sterline l anno per l affitto di ognuna di queste bestie da latte, e questo qualunque sia l età di lui o della sua donna. Svelti con il lavoro, o si farà buio prima che abbiamo finito. Il cielo si va già arrossando. Chi aveva parlato così era il fittavolo che dava lavoro alle mungitrici e ai bergamini. In pubblico, non si parlò più del matrimonio del fattore Lodge, ma la prima donna mormorò, di sotto alla sua vacca, a quella che le stava vicino: È dura per lei, accennando alla mungitrice magra e avvizzita che se ne stava da una parte. Oh no! disse la seconda. Non ha più parlato da anni a Rhoda Brook. Dopo aver finito di mungere, lavarono i grembiuli e li appesero come al solito a un sostegno con molte braccia, ricavato dal tronco ripulito di una vecchia quercia, che si levava dal suolo e sembrava simile alle corna ramificate di un animale. La maggioranza si disperse allora in varie direzioni. La donna magra che non aveva parlato venne raggiunta da un ragazzetto di dodici anni o giù di lì, e i due se ne andarono lungo il campo. La loro strada era distante da quella degli altri e recava a un luogo solitario più in alto dei prati irrigati e non lontano dalla collina di Egdon, la cui mole oscura era visibile a distanza via via che si avvicinavano a casa. Hanno giusto detto, lì sull aia, che domani tuo padre porterà la sua giovane sposa da Anglebury, osservò la donna. Ti manderò a comprare qualcosa al mercato e certamente li incontrerai. Si, mamma, disse il ragazzo. Allora, papà si è sposato? Si Puoi dare un occhiata e dirmi come sembra lei, se la vedi. Si, mamma. Se è bruna o bionda, e se è alta alta come me. E se ha l aria di una donna che ha sempre lavorato per vivere, o di una che se l è sempre passata bene, e non ha mai fatto niente, e ha l aspetto di una signora, come credo. Sì. Salirono sulla collina nella semioscurità e entrarono nella loro casetta, che aveva i muri di fango dilavato dalle piogge che avevano prodotto canaletti e cavità che non permettevano più di vedere la parete originaria, mentre qua e là, nel tetto di paglia sporgeva una trave che sembrava un osso che venisse fuori dalla pelle. Ella si inginocchiò davanti al camino, sino a quando un paio di pezzi di torba e di fascine, che erano rimasti dopo che l aveva acceso l ultima volta, sotto il soffio delle gote si accesero alla cenere rosso-fiamma. La fiamma illuminò le pallide guance della donna, e fece di nuovo sembrar belli i suoi occhi scuri, come lo erano stati una volta. Sì, riprese, osserva se è bruna o bionda, e, se puoi, guarda se ha le mani bianche; se non ci riesci cerca di vedere se appaiono come quelle di una che non ha mai fatto altro che lavori domestici, o se sono mani da mungitrice come le mie. Il ragazzo annuì di nuovo, ma questa volta distrattamente. La madre non si era accorta che stava facendo un incisione con il suo coltello da tasca nella sedia di faggio.

5 II. La giovane sposa La strada da Anglebury a Holmstoke è in genere piana, ma a un certo punto una ripida salita rompe la sua monotonia. I coloni che tornavano dal mercato di Anglebury e facevano al trotto tutto il resto della strada, mettevano i cavalli al passo su questo breve pendio. Il pomeriggio del giorno dopo, quando il sole era ancora chiaro, un bel calesse nuovo, con la carrozzeria giallo limone e le ruote rosse, si dirigeva verso occidente su quella strada piana, trainato da una robusta giumenta. La conduceva un piccolo proprietario di terre nel fiore dell età, ben rasato come un attore. Il suo viso aveva il colore tra l azzurro e il vermiglio che così spesso adorna le fattezze di un prospero agricoltore quando se ne torna a casa dopo fortunati affari in città. Accanto a lui sedeva una donna molto più giovane di lui: quasi una giovinetta, in realtà. Anche il suo viso era fresco di colore, ma di una qualità del tutto diversa, chiaro ed evanescente come era, simile ad una luce posta sotto uno strato di petali di rosa. C era poca gente che viaggiava per quella strada, giacché non si trattava di una via maestra; ed il lungo e bianco nastro di ghiaia che si prolungava davanti a loro era vuoto, ad eccezione di un puntino quasi immobile che ben presto si rivelò come la figura di un ragazzino che camminava a passo di lumaca e si guardava continuamente indietro. Il pesante fardello che recava poteva rappresentare il pretesto, se non la causa, della sua lentezza nel procedere. Quando il leggero calesse rallentò, all inizio della salita, quel pedone gli stava di fronte a pochi metri soltanto. Portando una mano al fianco per meglio sostenere la grossa fascina, si voltò e guardò fissamente la moglie dell agricoltore, come se volesse penetrarla interamente con lo sguardo, camminando ora a passo col cavallo. Il sole basso ne illuminava interamente il viso, facendo risaltare tutti i particolari, le ombre, i contorni, dalla curva del nasetto al colore degli occhi. L uomo, pure apparentemente irritato dalla presenza insistente del ragazzo, non gli ordinò di levarsi fuori dai piedi; e così il ragazzo li precedette, con lo sguardo insistentemente fisso sulla sposa, sino a quando raggiunsero la cima della salita. Qui il coltivatore mise il cavallo al trotto, con aria sollevata, facendo vista di noq essersi minimamente interessato al ragazzo. Come mi fissava quel povero ragazzo!, disse la giovane sposa. Si, cara, l ho notato. È uno del villaggio, non è vero? Si, delle vicinanze. Credo che viva con la madre a una o due miglia di distanza. Sa chi siamo, non ti pare? Oh si. Devi aspettarti, cara Gertrude, di essere guardata, soprattutto all inizio. Lo so, ma penso che quel povero ragazzo ci abbia guardato nella speranza di essere aiutato a portare il suo pesante carico, piuttosto che per curiosità. Oh no, disse il marito impacciato. I ragazzi del luogo possono portare un quintale, una volta che se lo siano caricato sul dorso; e inoltre il suo carico era più grande che pesante. Ma adesso un altro miglio, e potrò farti vedere da lontano la nostra casa, se non fa troppo scuro prima di arrivarci. Le ruote giravano, sollevando

6 particelle di terra, come prima; sino a quando una bianca casa di ampie dimensioni si rivelò, con alle spalle costruzioni agricole e fienili. Nel frattempo il ragazzo aveva accelerato il passo, e prendendo un sentiero a circa un miglio e mezzo dalla casa bianca, se ne saliva lungo i magri pascoli verso la casupola della madre. Questa era tornata a casa dopo il lavoro alla lontana stalla, e puliva dei cavoli davanti all uscio, mentre si faceva scuro. Tienimi un momento il setaccio, disse al ragazzo immediatamente, non appena fu lì. Egli depose la sua fascina, e afferrò l orlo del setaccio. La donna gettò nel setaccio le foglie ancora gocciolanti e continuò: E allora? L hai vista? Si, molto bene. Sembra una signora? E come no? Una signora in tutto e per tutto. È giovane? Si, ma è già adulta, una vera donna. Ma certo! Di che colore ha i capelli, la faccia? I capelli sono biondi, e il volto grazioso come quello di una bambola. Allora i suoi occhi non sono scuri come i miei? No. Piuttosto sul blu, e ha la bocca molto bella e rossa; quando sorride si vedono i denti tutti bianchi. È alta? disse la donna bruscamente. Non ho potuto vederlo; era seduta. Domattina, va alla chiesa di Holmstoke; ci sarà sicuramente. Vacci presto, in modo da vederla entrare; poi torna a casa e dimmi se è più alta di me. Sta bene, mamma. Ma perché non vai tu stessa a vedere? Io andare a vedere! Non la guarderei neanche se passasse in questo momento davanti alla mia finestra! Era con il signor Lodge, naturalmente. E lui, che cosa diceva, che cosa faceva? Niente di particolare. Ti ha detto qualcosa? No. Niente. Il giorno dopo la madre mise al ragazzo una camicia pulita, e lo spedì alla chiesa di Holmstoke. Egli giunse al vecchio e piccolo edificio proprio quando veniva aperta la porta, e fu il primo ad entrare. Si sedette vicino all acquasantiera e si mise a guardare i parrocchiani che le si accostavano. Il signor Lodge, con la sua aria di benessere fu quasi l ultimo ad arrivare; e la giovane sposa che lo accompagnava camminava al suo fianco con la timidezza naturale in una donna modesta che si presentava così per la prima volta. Poiché gli occhi di tutti erano rivolti su di lei, il modo di guardarla del ragazzo passò inosservato. Quando tornò a casa la madre gli chiese, prima ancora che entrasse nella stanza: E allora? Non è alta; anzi è piuttosto piccola. Ah!, disse la madre con soddisfazione. Ma è proprio molto graziosa, molto. Anzi è proprio bella. La freschezza giovanile della moglie di Lodge aveva fatto impressione anche sulla natura piuttosto selvatica del ragazzo.

7 È tutto quello che volevo sapere, disse la madre in fretta. Adesso metti la tovaglia. La lepre che hai cacciato è molto tenera; ma stai attento a non farti cogliere. Ma non mi hai parlato delle sue mani. Non ho potuto vederle; non si è mai tolta i guanti. E com era vestita, stamattina? Con un cappello bianco e una gonna color argento. Il vestito frusciava così forte quando urtava contro le panche che la signora si fece più che mai rossa per la vergogna, e lo raccolse per impedire che strisciasse; ma quando si sedette, frusciò più di prima. Quanto al signor Lodge, sembrava compiaciuto, con il panciotto ben teso e le sue grosse catene d oro come quelle di un nobile; ma quanto a lei, sembrava proprio desiderare che il suo abito così frusciante fosse addosso a qualsiasi altra. Non lo credo proprio! Ma lo vedremo. Queste descrizioni della coppia degli sposi recenti vennero di tanto in tanto continuate ad opera del ragazzo, cui la madre le richiedeva, dopo ogni incontro casuale che egli aveva avuto con loro. Ma Rhoda Brook, sebbene, percorrendo un paio di miglia avrebbe potuto vedere personalmente la giovane signora Lodge, non osava recarsi nel quartiere dove vi era la casa del proprietario. E neanche parlava del recente matrimonio nel suo quotidiano lavoro nel recinto del fittavolo della non lontana fattoria di Lodge. Costui, che affittava le vacche da Lodge, e conosceva perfettamente la storia della sua alta mungitrice, evitava, con gentilezza da uomo, che nell aia si facessero pettegolezzi che potessero infastidire Rhoda. Ma l atmosfera di quel luogo era piena di quell argomento nei primi giorni dopo l arrivo della signora Lodge; e, dalla descrizione del figlio e dalle parole occasionali degli altri lavoratori, Rhoda Brook poté farsi una immagine mentale della inconsapevole signora Lodge, realistica come una fotografia. III.Una visione Una notte, due o tre settimane dopo il ritorno degli sposi, quando il figlio era andato a letto, Rhoda sedette a lungo davanti alle ceneri della torba, che aveva raccolto di fronte a sé per farle spegnere. Era così intenta al pensiero della nuova moglie, quale le si presentava tra le braci agli occhi della mente, che perse il senso del tempo. Infine, stanca per il lavoro della giornata, andò a coricarsi. Ma l immagine che l aveva occupata talmente durante il giorno e in quelli precedenti, non venne cancellata dalla notte. Per la prima volta Gertrude Lodge visitò in sogno la donna che aveva soppiantato. Rhoda Brook sognò poiché la sua affermazione di avere avuto una vera visione prima di addormentarsi non può essere creduta che la giovane moglie, col suo vestito di seta chiara e il cappello bianco, ma con i lineamenti del tutto distorti e piena di rughe per la vecchiaia, se ne stava seduta sul suo petto, mentre ella giaceva. Il peso del corpo della signora Lodge gravava sempre più su di lei, quegli occhi azzurri esaminavano il suo volto con crudeltà, e infine ella levò in alto con aria di scherno la mano sinistra, sì da far risplendere l anello coniugale entro gli occhi di Rhoda. Con la mente ottenebrata e quasi soffocata dal peso, la dormiente si divincolò: l incubo, pur continuando a guardarla, si ritrasse ai piedi del letto, ma soltanto per tornare indietro gradualmente, sederlesi di nuovo addosso, e far scintillare, come prima, la sua mano

8 sinistra. Annaspando per respirare, Rhoda, con ultimo disperato sforzo, alzò la mano destra, afferrò lo spettro che le stava di fronte per il suo minaccioso braccio sinistro e lo piegò verso il suolo, svegliandosi con un gran grido. Sia lodato il Cielo!, esclamò, seduta sul letto madida di un sudore freddo. Non è stato un sogno; lei era qui! Poteva sentire il braccio della sua rivale che ancora l abbrancava: proprio in carne e ossa. Guardò al suolo, dove aveva respinto lo spettro, ma non vide nulla. Quella notte Rhoda Brook non dormì più, e quando andò al lavoro l indomani tutti si accorsero di quanto fosse pallida e smarrita. Il latte che mungeva cadeva irregolarmente nel secchio; la mano non si era ancora calmata e avvertiva ancora la sensazione di quel braccio. Tornò a casa per il pranzo stanca come fosse l ora di cena. Che cosa era quel chiasso nella tua camera la notte scorsa, mamma?, chiese il ragazzo. Sei caduta dal letto? Hai sentito cadere qualcosa? A che ora? Proprio quando l orologio suonava le due. Non potè offrire nessuna spiegazione, e dopo aver mangiato si diede in silenzio alle faccende domestiche, aiutata dal figlio, che non amava andare sui campi, cosa per la quale la madre aveva una certa indulgenza. Tra le undici e mezzogiorno si udì cigolare il cancello del giardino e Rhoda guardò dalla finestra. In fondo al giardino, presso il cancello, stava la donna della sua visione. Rhoda rimase paralizzata dallo stupore. Ah! Lo avevo detto, che sarebbe venuta!, esclamò il ragazzo, osservandola. Ha detto cosi? E quando? Come fa a conoscerci? L ho incontrata e le ho parlato. Le ho parlato ieri. Ti avevo detto, disse la madre, rossa d ira, di non parlare a nessuno di quella casa, né di avvicinartici. Non le avevo mai parlato finché non lo ha fatto lei. E non mi sono avvicinato alla loro casa. L ho incontrata per strada. Che cosa le hai detto? Niente. È stata lei a dirmi: Sei tu quel povero ragazzo che doveva portare quelle pesanti fascine dal mercato? Poi guardò le mie scarpe e disse che non erano in grado di tenermi asciutto se fosse piovuto, rotte com erano. Le dissi che vivevo con mia madre e che avevamo il nostro da fare per sopravvivere, e questo era tutto. Lei disse allora: Verrò a portarti delle scarpe migliori e a conoscere tua madre. Regala qualcosa anche ad altra gente di campagna, oltre che a noi. L impressione dell esperienza notturna era ancora viva in Rhoda, che perciò si aspettava di vedere nel viso della visitatrice le rughe, il disprezzo e la crudeltà. Avrebbe volentieri evitato quel colloquio, se fosse stato possibile. La loro casetta, tuttavia, non aveva una porta posteriore, e in un istante il ragazzo aveva tirato il lucchetto, dopo che la signora Lodge aveva bussato educatamente. Vedo che non ho sbagliato casa, disse ella, dando un occhiata al ragazzo e sorridendo. Fino a quando non avete aperto la porta non ne ero sicura. L aspetto e i modi erano quelli del fantasma, ma la sua voce era così indescrivibilmente dolce, il suo sguardo così attraente, il suo sorriso così tenero, così diverso da quello della visitatrice notturna di Rhoda, che questa poteva appena credere alla evidenza dei sensi.

9 Era davvero lieta di non essersi nascosta, come pure aveva avuto la tentazione di fare, per mera avversione. Nel suo cestino la signora Lodge aveva portato il paio di scarpe che aveva promesso al ragazzo e altri oggetti utili. A queste prove di un atteggiamento affettuoso nei suoi confronti e nei confronti del figlio il cuore di Rhoda la rimproverò aspramente. Questa giovane personcina innocente meritava le sue benedizioni e non le sue maledizioni. Quando se ne andò sembrò che una luce si fosse spenta nell abitazione. Due giorni dopo ritornò per vedere se le scarpe andavano bene; e meno di quindici giorni dopo fece un altra visita a Rhoda; questa volta il ragazzo era assente. Cammino parecchio, disse la signora Lodge. E la vostra casa è la prima fuori della nostra parrocchia. Spero stiate bene. Non avete un aspetto sano. Rhoda disse di stare abbastanza bene; e, in realtà, malgrado tra loro due fosse la più pallida, vi era una maggiore forza di resistenza nelle sue fattezze ben definite e nella sua alta figura che nella giovane donna innanzi a lei, con le sue morbide gote. La conversazione a proposito della loro salute e della loro debolezza divenne del tutto confidenziale, e quando la signora Lodge stava per andarsene Rhoda le disse: Spero che quest aria vi si confaccia, signora, e che non abbiate a soffrire per l umidità dei prati irrigui. La giovane le rispose che era sicura di poter sopportare bene il clima, dato che normalmente la sua salute era buona. Ma aggiunse: Sebbene, ora che mi ci fate pensare, ho un piccolo disturbo che mi dà da pensare. Non è una cosa seria, ma non riesco a liberarmene. Si scoprì la mano e il braccio sinistro; e il loro aspetto apparve allo sguardo di Rhoda come l esatto originale delle membra che aveva visto e afferrato nel suo sogno. Sulla superficie rotonda e rosea del braccio vi erano deboli macchie di un colore malsano, come prodotte da un rude graffio. Gli occhi di Rhoda si fissarono su quei segni scoloriti: immaginò che fossero stati procurati dalle sue quattro dita. Come è successo?, chiese meccanicamente. Non posso dirlo, rispose la signora Lodge scuotendo la testa. Una notte, mentre dormivo profondamente e sognavo di essere lontano in uno strano posto, mi colpì improvvisamente un dolore lì, nel braccio, così acuto da svegliarmi. Penso che devo averlo urtato durante il giorno, sebbene non me ne ricordi. E aggiunse, ridendo: Dico al mio caro marito che sembra quasi che egli si sia infuriato nei miei confronti e mi abbia colpito lì. Ma suppongo che scomparirà presto. Si, si, certo! Ma in che notte è successo? La signora Lodge rifletté un po e disse che doveva essere stato quindici giorni prima, sul mattino. Quando mi svegliai non riuscivo a capire dov ero, aggiunse, sino a quando il suono dell orologio che suonava le due mi richiamò in me. Aveva indicato il giorno e l ora dello spettrale incontro di Rhoda, che si sentì come una povera anima colpevole. La semplice affermazione l aveva fatta trasalire; né stette a pensare agli scherzi delle coincidenze: tutto lo scenario di quella notte stregata le ritornò in mente con raddoppiata vivezza.

10 È mai possibile che io eserciti una forza maligna sulla gente contro il mio stesso volere?, disse a se stessa quando la visitatrice se ne fu andata. Sapeva che dopo il suo fallo era stata malevolmente chiamata strega, ma poiché non aveva mai capito come quel marchio particolare le fosse stato attribuito, non se ne era preoccupata. Poteva essere questa la spiegazione? E potevano cose di questo genere essere successe anche prima? IV. Un insinuazione Venne l estate e Rhoda Brook aveva quasi paura di incontrare di nuovo la signora Lodge, benché i suoi sentimenti per la giovane sposa fossero assai simili all affetto. Qualcosa nella propria personalità sembrava renderla responsabile di un delitto. Successe tuttavia che una fatalità dirigesse i suoi passi alla periferia di Holmstoke, sebbene non uscisse mai di casa se non per andare al suo lavoro quotidiano; e così il loro successivo incontro avvenne fuori casa. Rhoda non potè trattenersi dall argomento che l aveva così disorientata, e dopo le solite poche parole di convenevoli, disse balbettando: Spero che il vostro braccio stia di nuovo bene, signora. Aveva notato con costernazione che Gertrude Lodge aveva il braccio sinistro irrigidito. No! Non sta bene affatto. Anzi non sta meglio per niente; semmai peggio. A volte mi duole terribilmente. Forse sarebbe meglio andare da un dottore, signora. Ella rispose che era già stata da un dottore, dato che il marito aveva insistito perché lo facesse. Ma il chirurgo non sembrava avesse capito nulla dell arto malato; le aveva suggerito di fare delle bagnature nell acqua calda, e lei le aveva fatte; ma la cura non era servita a migliorarlo. Posso vederlo? chiese la mungitrice. La signora Lodge si tirò su la manica e mostrò il posto, che era a pochi pollici sopra il polso. Appena Rhoda lo vide, riuscì a stento a rimanere calma. Non somigliava affatto a una ferita, ma in quel punto il braccio aveva un aspetto avvizzito, e il segno di quattro dita sembrava più chiaro che la volta precedente. Per di più ella immaginò che erano segnate proprio dove aveva precisamente afferrato il braccio nel sogno: il primo dito verso il polso di Gertrude e il quarto verso il suo gomito. Ciò che quel segno ricordava sembrava aver colpito Gertrude stessa, da quando si erano incontrate la volta prima. Sembrano quasi segni di dita; e aggiunse con un vago sorriso: Mio marito dice che è come se una qualche strega, o il diavolo in persona, mi avessero afferrato lì, disseccando il braccio. Rhoda rabbrividì, e disse in fretta: Si tratta di fantasie. Al vostro posto non ci penserei. Non ci penserei molto, disse, esitando, la giovane, se non avessi l impressione di non piacere più a mio marito; o piuttosto che egli mi ami di meno. Gli uomini badano tanto all aspetto esteriore! Alcuni vi badano; e lui tra questi. Sì: eppure era così fiero di me, prima. Fate in modo che non veda il vostro braccio.

11 Oh! Sa che lì sono sfigurata! E cercò di nascondere le lagrime che le riempivano gli occhi. Pazienza, signora! Spero proprio che scomparirà presto. Così la mungitrice si ritrovò di nuovo con la mente ossessionata, tornando a casa, da un orrido corso di pensieri. Il senso di essere colpevole di un atto di malignità aumentava, pur se tentava in. ogni maniera di considerarla una ridicola superstizione. Nel segreto del cuore Rhoda non era del tutto scontenta della lieve diminuzione della bellezza di colei che l aveva soppiantata; ma le dispiaceva di averle inflitto un dolore fisico. E infatti, benché questa giovane e graziosa donna avesse reso impossibile ogni riparazione da parte di Lodge nei confronti di Rhoda per la sua condotta passata, ogni traccia di risentimento per quella incolpevole usurpazione era ormai scomparsa nella sua mente. Se la dolce e gentile signora Lodge fosse venuta a conoscenza della scena del sogno nella sua camera da letto, che cosa avrebbe pensato? Non dirglielo le sembrava una forma di tradimento, di fronte alla sua gentilezza; ma non si sentiva di farlo; né era in grado di immaginare un rimedio. Passò gran parte della notte riflettendo, e il giorno dopo, finito il lavoro mattutino alla stalla, pensò di andare a cercare, per un breve incontro, Gertrude Lodge, se fosse stata disponibile; era ormai legata a lei da un orrenda fascinazione. Guardando da lontano alla casa, Rhoda vide la moglie del proprietario cavalcare tutta sola, probabilmente per andare a raggiungere il marito in qualche campo distante. La signora Lodge la scorse, e deviò nella sua direzione. Buon giorno, Rhoda; stavo proprio per cercarvi, disse Gertrude quando fu vicino. Rhoda notò che la signora Lodge teneva le redini con una certa difficoltà. Spero Il braccio malato, disse Rhoda. Mi dicono che vi è una possibilità di conoscere la causa del male, e così, forse, di poterlo curare, rispose l altra, ansiosa. Si tratta di andare da un uomo molto saggio, che abita a Egdon Heath. Non sanno se sia ancora vivo; e in questo momento non ne ricordo il nome; mi hanno detto che voi ne sappiate sul conto suo più di qualsiasi altro, e che potreste dirmi se lo si può ancora consultare. Povera me! Come si chiama? Ma voi lo sapete. Non vi riferite all esorcista Trendle?, disse debolmente la sua compagna, impallidendo. Si, Trendle. È ancora vivo? Credo di si, disse Rhoda con riluttanza. Perché lo chiamate esorcista? Ma, dicono si diceva che avesse poteri che le altre persone non hanno. Ma come può essere, la gente, così superstiziosa da raccomandare un uomo di tal genere! Credevo che si riferissero a un medico. Non voglio più saperne nulla. Rhoda sembrò sollevata, e la signora Lodge si allontanò a cavallo. La mungitrice aveva avvertito nel suo intimo, dal momento in cui le si era detto che era stata menzionata in riferimento a quell uomo, che tra la gente del popolo doveva esserci l idea maliziosa che una strega doveva conoscere dove si trovasse l esorcista. E quindi la sospettavano. Sino a poco tempo prima ciò non avrebbe per nulla turbato una donna del suo buon senso. Ma adesso aveva una ragione ossessiva che la faceva essere superstizio-

12 sa, e una improvvisa paura che Trendle, l esorcista, potesse fare il suo nome come quello della influenza maligna che stava facendo avvizzire la bella persona di Gertrude, le era venuta addosso: ciò avrebbe significato che la sua amica l avrebbe odiata, e l avrebbe trattata come un demonio in veste umana. Ma non doveva finire così. Due giorni dopo un ombra si profilò contro la macchia di luce che il sole pomeridiano proiettava sul pavimento della casa di Rhoda Brook, ed ella aprì immediatamente la porta, ansante. Siete sola? chiese Gertrude. Appariva non meno turbata e ansiosa di Rhoda. Si, fu la risposta. La macchia sul mio braccio sembra peggiorare, e mi sconvolge!, continuò la giovane moglie del proprietario. È così misteriosa! Spero proprio che non si tratti di una ferita incurabile. Ho pensato ancora a quanto dicono di Trendle, l esorcista. Non è che creda a gente di tal genere, ma non mi dispiacerebbe fargli una visita per curiosità; ma mio marito non dovrebbe saperlo a nessun costo. È lontano il posto in cui vive? Si, cinque miglia, disse Rhoda a malincuore. Proprio al centro di Egdon. Va bene. Dovrò camminare. Non potreste venire con me per mostrarmi la strada: diciamo domani pomeriggio? Oh no, io no Perché, mormorò Rhoda, sgomenta. Di nuovo si impadronì di lei la paura che potesse venir rivelato qualcosa che avesse a che fare con la sua azione di ferocia nel sogno, e che l immagine che la più utile amica che mai avesse avuto nutriva di lei potesse essere irrimediabilmente rovinata. La signora Lodge insistè, e Rhoda, alla fine, assentì, anche se del tutto contro voglia. Per quanto doloroso sarebbe stato il viaggio per lei, non poteva, in coscienza, tirarsi indietro di fronte a un possibile rimedio per la strana malattia della sua benefattrice. Si misero d accordo che, per evitare ogni sospetto su quel loro scopo occulto, si sarebbero incontrate in cima alla salita, all angolo di un bosco che si vedeva dal luogo dove erano adesso. V. Trendle, l esorcista Sino al pomeriggio del giorno dopo Rhoda avrebbe fatto qualsiasi cosa per sfuggire alle domande che Gertrude avrebbe fatto a Trendle: ma aveva promesso di andare. Inoltre, a tratti, la coglieva un fascino orrendo al pensiero che l incontro avrebbe potuto servire a gettare sul suo carattere una possibile luce che le avrebbe rivelato di essere più addentro nel mondo occulto di quanto avesse mai sospettato. Si mosse poco prima dell ora su cui si erano accordate, e una mezzora di buon passo la condusse alla parte di sud-est del territorio di Egdon, dov era il bosco di abeti. Un esile figura, che indossava un mantello e un velo, era già lì. Rhoda si accorse, quasi con un brivido, che la signora Lodge portava il braccio al collo. Si parlarono appena, e iniziarono subito la loro salita verso l interno di questa zona solenne che si elevava al di sopra del ricco terreno alluvionale che avevano lasciato mezzora prima. Il cammino era lungo; dense nubi oscuravano l atmosfera, sebbene

13 fosse appena l inizio del pomeriggio, e il vento urlava lugubremente sui fianchi delle alture; di quelle alture che probabilmente erano state testimoni dell agonia del Re del Wessex, Ina, noto più tardi come Lear. Era Gertrude Lodge a parlare di più, mentre Rhoda rispondeva a monosillabi, preoccupata com era. Provava una strana avversione a camminare a fianco della sua compagna, dal lato del braccio malato, e passava dall altra parte quando, per caso, gli capitava vicino. Si erano già molto inoltrate nelle alture, allorché iniziarono la discesa per una strada carraia, accanto alla quale stava la casa dell uomo che cercavano. Egli non professava apertamente le sue pratiche di guaritore, né si curava di esercitarle con continuità: i suoi veri interessi erano di commerciare in ginestre, torba, ghiaia e altri prodotti locali. In realtà, dava mostra di non credere molto nei propri poteri e quando i foruncoli che gli si erano fatti vedere perché li curasse scomparivano miracolosamente il che accadeva, bisogna riconoscerlo, infallibilmente soleva dire, con frivolezza: Oh! Io mi sono limitato soltanto a bere un bicchiere di grog alla loro salute a vostre spese! Probabilmente è solo un caso, e subito parlava d altro. Quando arrivarono, era a casa e le aveva viste che scendevano nella sua valle. Aveva una barba grigia, un viso rossastro, e, appena scorta Rhoda, la guardò in modo strano. La signora Lodge gli disse perché era venuta, e lui, con parole che miravano a sottovalutare le sue capacità, esaminò il braccio. La medicina non può curarlo. È opera di un nemico, disse subito. Rhoda si strinse in se stessa e si fece indietro. Un nemico? Quale nemico? chiese la signora Lodge. Egli scosse la testa. Dovreste saperlo meglio voi stessa, disse. Se volete, posso indicarvi quella persona, benché non sappia chi sia. Altro non posso fare; e questo non desidero farlo. Ella insistette molto, ed egli disse a Rhoda di aspettare nell ingresso, dove si trovava, e fece entrare la signora Lodge in una stanza, aprendo una porta. E poiché questa rimase così, Rhoda Brook potè seguire tutte le operazioni senza prendervi parte. Egli prese un bicchiere dalla credenza, lo riempì quasi interamente di acqua e, dopo essere andato a prendere un uovo lo preparò in modo segreto; quindi lo ruppe sul bordo del bicchiere, in modo da far cadere il bianco nel recipiente e trattenendo il tuorlo nel guscio. Giacché si faceva buio, portò il bicchiere e il suo contenuto presso la finestra, e disse a Gertrude di guardare attentamente la miscela. Si piegarono insieme sul tavolo e Rhoda potè vedere il fluido opalino della chiara d uovo cambiar forma immergendosi nell acqua, ma non era abbastanza vicina per individuare quale forma avesse assunto. Cogliete una somiglianza con un qualche volto o una qualche figura, guardando?, chiese l esorcista alla giovane. Ella sussurrò una risposta in un tono così basso che Rhoda non potè udirla, e continuò a osservare attentamente il bicchiere. Rhoda si voltò e si allontanò di alcuni passi. Quando la signora Lodge uscì, il suo viso, colpito dalla luce, apparve estremamente pallido pallido quanto quello di Rhoda contro le ombre tristi e grigiastre proprie delle zone di collina. Trendle chiuse la porta dietro di loro, ed esse ripresero insieme il cammino verso casa. Ma Rhoda avvertiva che la sua compagna era molto cambiata. Vi ha chiesto molto?, chiese Rhoda timidamente.

14 Oh no! Niente. Non ha voluto neanche un centesimo, disse Gertrude. E che cosa avete visto? domandò Rhoda. Nulla di cui valga la pena di parlare. La secchezza delle sue maniere era evidente, e il volto era così rigido da apparire invecchiato, e ricordava stranamente quello che Rhoda aveva visto nella sua camera da letto. Siete stata voi a propormi per prima di venire qui?, chiese improvvisamente la signora Lodge, dopo una lunga pausa. Che sciocchezza, se lo avete fatto! No. Ma, tutto considerato, non mi dispiace che siamo venute, ella rispose. Per la prima volta avvertiva dentro di sé un senso di trionfo, e non deplorava più che la giovane donna accanto a lei sapesse che le loro vite erano state poste in antagonismo da influenze diverse da loro. Non si alluse più alla questione durante il lungo e tetro ritorno verso casa. Ma, in un modo o nell altro si venne mormorando, in quell inverno, tra la gente di quella pianura lattiera, che la graduale perdita dell uso del braccio sinistro da parte della signora Lodge era dovuta al fatto che Rhoda Brook l aveva «stregata». Questa mantenne il segreto sul proprio incubo, ma il suo viso divenne più triste e più magro; la primavera successiva lei ed il figlio scomparvero dalle vicinanze di Holmstoke. VI. Un secondo tentativo Passarono sei anni, e l esperienza matrimoniale dei signori Lodge era caduta nel prosaico, per non dir peggio. Il proprietario era di solito depresso e silenzioso: la donna che aveva corteggiato per la sua grazia e la sua bellezza aveva il braccio sinistro distorto e sfigurato; per di più non gli aveva dato figli, il che rendeva probabile che egli sarebbe stato l ultimo di una famiglia che aveva vissuto in quella valle per circa duecento anni. Pensava a Rhoda Brook e a suo figlio; e temeva che si fosse trattato di un giudizio di Dio su di lui. Gertrude, che una volta era stata allegra e luminosa andava mutandosi in una donna irritabile e superstiziosa, che impiegava tutto il suo tempo per sperimentare un qualsiasi rimedio da ciarlatano per la sua malattia. Era onestamente attaccata al proprio marito, e sperava sempre, sia pure con poca fiducia, in segreto, di riconquistare il cuore del suo uomo ritrovando almeno in parte l antica bellezza. La conseguenza fu che la sua toilette era colma di bottiglie, scatolette, vasi di unguenti di tutti i tipi, o piuttosto mazzetti di erbe magiche, incantesimi, libri di negromanzia, che al tempo in cui frequentava le scuole avrebbe messo in ridicolo come stupidaggini. Sa il Cielo se una volta o l altra non ti avvelenerai con questi intrugli curativi, e con queste miscele stregonesche, disse suo marito, quando il suo sguardo capitò per caso su quella svariata collezione. Ella non rispose, ma rivolse verso di lui uno sguardo così triste e dolce, con così accorato rimprovero, che egli sembrò dolersi delle sue parole e aggiunse: L ho detto solo per il tuo bene, sai? Gertrude. Butterò via tutta questa roba e la distruggerò, disse lei seccamente. Non cercherò più rimedi di tal genere!

15 Hai bisogno di qualcuno che ti rallegri, osservò il marito. Un tempo pensavo di adottare un bambino; ma ormai è troppo cresciuto; e per di più se n è andato non so dove. Ella intuì a chi alludeva; giacché nel corso degli anni la storia di Rhoda Brook era venuta a sua conoscenza, sebbene tra lei e il marito non se ne fosse mai detta neanche una parola. E nemmeno Gertrude gli aveva mai parlato della sua visita all esorcista Trendle, e di che cosa le fosse stato rivelato da quel montanaro solitario. Aveva adesso venticinque anni, ma sembrava più vecchia. Talvolta mormorava tra sé e sé: Sei anni di matrimonio e soltanto pochi mesi d amore. Pensava allora a ciò che ne appariva la causa e diceva, gettando uno sguardo doloroso al braccio avvizzito: Se solo potessi essere come mi ha visto per la prima volta! Ubbidientemente distrusse i suoi intrugli e i suoi incantesimi; ma le rimaneva un ardente desiderio di tentare qualcosa ancora, qualche altro genere di cura di qualsiasi tipo. Non era più tornata a visitare Trendle da quando era stata condotta da Rhoda, sebbene contro il volere dell amica, alla casa di quell uomo solitario; ma ora Gertrude sentì di dovere nuovamente, in un ultimo disperato tentativo per sfuggire ad un futuro probabile, cercarlo, se era ancora vivo. Si meritava una certa fiducia, giacché la indistinta forma che aveva evocato nel bicchiere somigliava senza alcun dubbio alla sola donna al mondo che come adesso, se non allora, sapeva poteva avere una ragione per farle del male. Occorreva fargli una visita. Questa volta andò sola, sebbene quasi si smarrisse tra le alture, e deviasse notevolmente dalla giusta strada. Infine raggiunse la casa di Trendle; egli non c era, e invece di aspettarlo lì, ella lo raggiunse dove le indicarono che la sua curva figura era al lavoro, piuttosto lontano. Trendle si ricordava di lei, posando un pugno di radici di ginestrone che stava raccogliendo e ammucchiando, si offrì di accompagnarla nella direzione di casa sua, giacché la distanza era notevole e i giorni erano brevi. Così camminarono insieme: la testa dell uomo era così curva che sembrava dovesse toccare il suolo, e il corpo tutto piegato in giù. Siete in grado di eliminare foruncoli e altre escrescenze, a quanto so, disse lei. Perché non potreste eliminare anche questo?, e scoprì il braccio. Pretendete troppo dai miei poteri, disse Trendle. E per di più ora sono vecchio e debole. No, no: è troppo per me mettere a rischio la mia stessa persona. Che cosa avete tentato? Ella gli nominò alcuni tra le centinaia di medicamenti e di incantesimi che aveva volta a volta adottato, ed egli scosse la testa. Alcuni di essi erano abbastanza buoni, disse con approvazione. Ma, la maggior parte, non per una cosa come questa. Si tratta di un influsso malvagio, e non di una ferita; se riuscirete a liberarvene accadrà tutto di un colpo. Se solo potessi! Che io sappia, vi è solo una possibilità. In casi consimili non è mai fallita: questo posso dirlo. Ma è cosa difficile usufruirne, specialmente per una donna. Ditemelo, disse Gertrude. Dovete toccare con il braccio il collo di un impiccato. Ella vacillò un istante all immagine evocata da Trendle.

16 Prima che sia freddo proprio dopo che è stato strangolato, continuò impassibile l esorcista. Ma come una cosa simile può fare bene? Rimescolerà il sangue e cambierà la costituzione. Ma il farlo, come ho detto, è difficile. Dovete andare alla prigione quando vi è un impiccagione, e aspettare il momento in cui è portato via dal patibolo. Molti lo hanno fatto, anche se, probabilmente, nessuna donna graziosa come voi. Ne ho mandati a dozzine per malattie della pelle; ma questo avveniva molto tempo fa. L ultimo che ho mandato è stato nel 1813, quasi dodici anni fa. Non aveva nulla da aggiungere, e, dopo che l ebbe accompagnata sino a una strada che andava diretta verso la casa della donna, si volse indietro e la lasciò, rifiutando, come la prima volta, ogni compenso. VII. Un viaggio a cavallo Quanto le era stato detto si radicò profondamente nel pensiero di Gertrude. Era di natura piuttosto timida, e probabilmente di tutti i rimedi che il vecchio mago poteva suggerire non ve ne era nessuno che avrebbe potuto suscitare in lei altrettanta avversione di questo; senza parlare degli immensi ostacoli necessari per realizzarlo. Casterbridge, la capitale della contea, distava da dodici a quindici miglia; e sebbene a quei tempi, quando si era condannati a morte per aver rubato un cavallo, per un incendio doloso, o per furto con scasso, era difficile che vi fosse una sessione d assise senza un impiccagione, era improbabile che Gertrude potesse accedere al corpo del criminale senza un aiuto. E la paura dell ira del marito la rendeva riluttante a lasciar trapelare anche una sola parola sul consiglio di Trendle, nei confronti tanto del marito che di chi poteva aver modo di riferirglielo. Per mesi non fece nulla e sopportò pazientemente come prima la sua deformazione. Ma la sua natura di donna, che bramava il rinnovarsi dell amore attraverso lo strumento di una rinnovata bellezza (non aveva che venticinque anni), la stimolava sempre di nuovo a tentare ad ogni costo una cosa che, alla peggio, non le avrebbe recato danno. Ciò che un incantesimo ha prodotto, un incantesimo farà scomparire, diceva a se stessa. Ogni volta che la sua immaginazione le dipingeva l azione che doveva compiere, veniva paralizzata dal terrore; ma le parole dell esorcista: Cambierà il vostro sangue potevano essere interpretate anche secondo la scienza, e non solo come magia; il suo desiderio dominante ritornava, e di nuovo urgeva in lei. A quel tempo vi era soltanto un giornale della contea, che il marito comprava solo occasionalmente. Ma a quelle vecchie modalità di vita facevano riscontro vecchie modalità di usi, e le notizie venivano ampiamente diffuse per via orale da mercato a mercato o da fiera a fiera, sicché, ogni qual volta un evento quale un esecuzione capitale doveva aver luogo, pochi, nel raggio di venti miglia, ignoravano lo spettacolo in vista. Per quanto riguarda Holmstoke si sapeva che vi era un qualche entusiasta capace di andare e tornare a piedi a Casterbridge in una sola giornata unicamente per non mancare a quello spettacolo. Le prossime assise erano in marzo; e

17 quando Gertrude Lodge venne a sapere che avevano avuto luogo, si informò di nascosto presso la locanda sul loro esito non appena ne ebbe la possibilità. Era, tuttavia, troppo tardi. Era già arrivato il tempo in cui le sentenze sarebbero state eseguite, e fare il viaggio e ottenere il permesso di assistere in così pochi giorni richiedeva almeno l aiuto del marito. Ma ella non osava parlargliene, giacché sapeva per una sofferta esperienza che queste credenze sotterranee del villaggio lo rendevano furioso al solo menzionarle, anche perché egli stesso le condivideva a metà. Fu perciò necessario attendere un altra occasione. La sua determinazione trasse un incentivo dopo che seppe che due bambini epilettici avevano tentato la cosa, proprio nel suo villaggio di Holmstead, molti anni prima, con risultati benefici, anche se il clero locale aveva duramente condannato il fatto. Passarono i mesi di aprile, di maggio, di giugno; e non vi è alcuna esagerazione nel dire che alla fine di quest ultimo mese Gertrude desiderava ansiosamente la morte di una qualche creatura. In luogo delle sue formali preghiere serali, ciò che inconsciamente chiedeva era: Signore, fa impiccare subito una persona, innocente o colpevole che sia. Questa volta cercò di informarsi per tempo, e procedette con vera sistematicità. Per di più era estate, nel periodo tra la fienagione e la mietitura, e ciò aveva consentito al marito un periodo di riposo, una vacanza lontano da casa. Le assise erano in luglio, e, come la volta precedente, ella si recò alla locanda. Vi sarebbe stata un esecuzione una sola per incendio doloso. Il suo principale problema era adesso non quello di come recarsi a Casterbridge, ma di quali mezzi adottare per essere ammessa nella prigione. Sebbene l accesso, a questo fine, non era mai stato negato, si trattava di un costume venuto in desuetudine. Riflettendo sulle possibili difficoltà, Gertrude era quasi tentata di far ricorso al marito. Ma, quando lo tastò sull argomento delle assise, lo trovò così scarsamente comunicativo, tanto più freddo del solito, che non insistette e decise, qualunque cosa facesse, di farlo da sola. La fortuna, che sino allora era stata dura con lei, le divenne inaspettatamente favorevole. Il giovedì precedente al sabato fissato per l esecuzione, Lodge l informò che si sarebbe dovuto assentare da casa per un giorno o due per affari in una fiera, ed era spiacente di non poterla portare con sé. In questa occasione ella mostrò un tale sollievo di rimanersene a casa, che egli la guardò con sorpresa. Una volta Gertrude avrebbe mostrato una viva delusione per la rinunzia a un viaggio del genere. Tuttavia rimase taciturno come al solito e nel giorno prestabilito lasciò Holmstoke. Toccava ora a lei. In un primo momento aveva pensato di andare in calesse, ma riflettendoci decise che il calesse non andava bene, giacché comportava che prendesse la strada a pedaggio, aumentando così di dieci volte il rischio che la sua orrenda missione venisse scoperta. Decise perciò di andare a cavallo, evitando la strada battuta, malgrado il fatto che nelle stalle del marito non vi fosse in quel momento un animale che, anche con uno sforzo di immaginazione, potesse sembrare adatto a una signora: e sì che prima del matrimonio le aveva promesso di tenere sempre per lei una giumenta. Tuttavia egli aveva molti cavalli da tiro, nel loro genere assai buoni; e tra gli altri vi era una creatura servizievole, una Amazzone equina, con un dorso ampio come un divano, con la quale talvolta Gertrude aveva fatto una passeggiata, quando stava poco bene. Scelse quella.

18 Il venerdì pomeriggio se la fece portare da uno degli uomini. Era già vestita, e prima di scendere diede un occhiata al suo braccio avvizzito: Ah disse se non fosse per causa tua mi sarebbe risparmiata questa terribile prova! Chiudendo la borsa in cui aveva messo alcuni capi di vestiario, colse l occasione per dire alla domestica: Prendo con me questa roba per il caso che non tornassi stasera dalla visita che vado a fare a una persona. Non allarmarti se per le dieci non sono a casa, e chiudila come al solito. Domani tornerò senz altro. Aveva intenzione di dire tutto in privato a suo marito: un fatto compiuto non è la stessa cosa di un progetto; ed egli l avrebbe certo perdonata. E così la bella Gertrude Lodge lasciò, tutta palpipitante, la casa del marito, ma benché la sua meta fosse Casterbridge non imboccò la strada diretta attraverso Stickleford. Astutamente prese esattamente la direzione contraria. Ma, non appena fu fuori dalla vista, svoltò a destra per una strada che conduceva a Egdon, e all inizio delle alture fece una grande curva per imboccare la direzione giusta, proprio verso occidente. Sarebbe stato difficile immaginare una strada più segreta per la contea, e, quanto alla direzione, bastava limitarsi a tenere la testa del cavallo puntata un po più a destra del sole. Sapeva di poter incontrare di tanto in tanto un falciatore o l abitante di una capanna con il cui aiuto correggere il proprio itinerario. Se si tien conto che non è passato molto tempo, Egdon era allora molto meno sparsa di adesso. Non erano stati portati avanti i tentativi felici o meno di coltivare i pendii più bassi, con la conseguenza di incunearsi e di frantumare le alture originarie in tanti piccoli rilievi; la legge sulle recinzioni non aveva avuto effetto e le barriere e i ripari che adesso impediscono il passaggio al bestiame degli abitanti del villaggio, che una volta godevano di diritti comunitari, o ai carri di quanti avevano il privilegio di far torba che consentiva loro di accendere i loro fuochi tutto l anno, non erano ancora stati eretti. Così Gertrude poteva cavalcare senza incontrare altri ostacoli se non gli spinosi cespugli di ginestrone, i macchioni di erica, i limpidi corsi d acqua, e i declivi e le irregolarità naturali del terreno. Il suo cavallo era sicuro, anche se pesante e lento, e sebbene fosse un animale da tiro, sapeva tenere il passo; se non fosse stato così ella non era donna da potersi avventurare a cavallo su un terreno come quello con un braccio quasi inutilizzabile. Tuttavia erano quasi le otto quando tirò le redini per dare una pausa di respiro alla sua cavalcatura nell ultimo e più alto dei costoni che sorgevano verso Casterbridge, prima di lasciare Egdon per le vallate coltivate. Si fermò davanti a uno stagno chiamato Rushy-pond, fiancheggiato dalle estremità di due costoni: una diga lo attraversava al centro, dividendolo in due metà. Al di là di essa Gertrude vide la verde pianura, al di là dei verdi alberi i tetti della città, al di là dei tetti una liscia e bianca facciata, su cui si notava l ingresso del carcere cittadino. Sul tetto di questo edificio si notavano delle macchie scure, che sembravano operai che erigevano qualcosa. Si sentì accapponare la pelle. Discese lentamente, e fu subito in mezzo a campi di grano ed a pascoli. In un altra mezzora, quando già era il crepuscolo, Gertrude raggiunse il White Hart, la prima locanda in quella parte della città. Il suo arrivo suscitò poca sorpresa: le mogli degli agricoltori a quei tempi andavano a cavallo assai più di quanto non avvenga oggi; ma, per la verità, non si pensò affatto che la signora Lodge fosse una donna sposata; il padrone della locanda suppose che si trattasse di una qualche giovane avventata, venuta ad assistere allo «spettacolo del-

19 l impiccagione» del giorno dopo. Né suo marito, né lei, erano mai stati al mercato di Casterbridge, e nessuno la conosceva. Quando smontò vide un gruppo di ragazzini davanti alla porta di un negozio di finimenti proprio vicino alla locanda, intenti a guardare con grande interesse. Che succede là dentro? chiese all albergatore. Preparano la corda per domani. Per tutta reazione ella avvertì un tremito e una contrazione al braccio. Dopo l esecuzione la vendono a pollici, continuò l uomo. Se volete, signorina, potrei procurarvene un pezzettino gratis. Si affrettò a ripudiare un offerta di quel genere, tanto più che si era insinuata in lei la curiosa sensazione che l infelice destino del condannato si intrecciasse sempre più con il proprio. Dopo aver fissato una stanza per la notte, si sedette a pensare. Sino a quel momento si era soffermata solo vagamente sul modo di ottenere l accesso alla prigione. Le venivano in mente le parole dell esorcista, che aveva fatto capire che lei avrebbe potuto avvalersi della sua bellezza, anche se un po sfiorita, come salvacondotto. Nella sua inesperienza sapeva ben poco dei funzionari della prigione: aveva sentito parlare di uno sceriffo capo e di un vice-sceriffo, ma solo vagamente. Sapeva, tuttavia, che doveva esserci un boia, e decise di rivolgersi a lui. VIII. L eremita in riva al fiume In quel tempo, e per molti anni anche dopo, vi era un boia quasi in ogni prigione. Gertrude, dopo averlo chiesto, riuscì a sapere che, a Casterbridge, quel funzionario abitava in una casetta solitaria presso un fiume lento e profondo che scorreva sotto la rupe su cui erano situati gli edifici della prigione. Anche se lei non lo sapeva, si trattava dello stesso fiume che irrigava i campi di Stickleford e di Holmstoke lungo il suo corso. Dopo essersi cambiata d abito, e prima ancora di aver mangiato o bevuto qualcosa dato che non si sentiva tranquilla sino a quando non avesse risolto alcuni particolari Gertrude proseguì la sua strada per un sentiero lungo la riva, verso la casetta che le era stata indicata. Passando così nei pressi della prigione, poté cogliere sul tetto che dava sulla porta d ingresso tre linee rettangolari che si stagliavano sul cielo. Si rese conto di che cosa si trattava e passò in fretta. Circa cento metri più avanti raggiunse la casa del boia, che un ragazzo le indicò. Era proprio ai bordi della corrente, nei pressi di una chiusa le cui acque facevano un forte fragore. Mentre esitava, la porta si aprì e venne avanti un vecchio che schermava con la mano una candela. Chiudendo la porta alle sue spalle, si diresse verso una scala dai gradini di legno posta all estremità della casa, e cominciò a salire: si trattava evidentemente della scala della sua stanza da letto. Gertrude si affrettò ad avvicinarsi, ma quando giunse ai piedi della scala egli era già in cima. Lo chiamò a voce alta per farsi sentire malgrado il fragore della chiusa; egli guardò in giù e disse: Che cosa volete? Parlarvi un minuto.

20 La luce della candela si proiettò sul suo volto implorante, pallido, rivolto verso l alto, e Davies (così il boia si chiamava) ridiscese la scala. Stavo giusto andando a letto, disse. Presto a letto e presto fuori Ma per una persona come voi non importa se tardo un momento. Venite dentro. Riaprì la porta e la precedette nella stanza. Gli attrezzi del suo quotidiano lavoro, che era quello di un giardiniere a giornata, stavano in un angolo, e, vedendo probabilmente che si trattava di una donna di campagna, disse: Se desiderate che io faccia dei lavori in campagna, non posso venire, giacché non lascio mai Casterbridge, né per un nobile né per gente comune: non c è niente da fare. Il mio vero impiego è quello di ufficiale di giustizia, aggiunse in tono formale. Si, si! Si tratta proprio di questo. Domani! Ah! Lo pensavo. Ebbene, di che si tratta? È inutile venire qui per il nodo la gente lo fa di continuo, ma io dico loro che un nodo è clemente quanto un altro, se lo si fa sotto l orecchio. Quell infelice è un parente? O forse, piuttosto (e guardò all abito della donna) una persona che lavorava da voi? No. A che ora è l esecuzione? A mezzogiorno, al solito. O comunque subito dopo l arrivo della diligenza da Londra. La aspettiamo sempre, per il caso che vi sia una grazia. Oh! Una grazia! Spero proprio di no, ella si lasciò sfuggire. Certo! Eh Eh Anch io spero di no, dal punto di vista del guadagno. Eppure, se mai vi è stato un giovane che meriterebbe la libertà, è proprio questo; ha appena compiuto diciotto anni, ed era presente per caso quando quel mucchio di fieno fu incendiato. Ma in ogni modo non vi è molto rischio di una grazia, dato che è necessario dare un esempio, giacché recentemente si sono avuti molti casi di distruzione della proprietà in questa maniera. Voglio dire spiegò lei che voglio toccarlo per un incantesimo, per curare una malattia. Me lo ha consigliato un uomo che ha sperimentato l efficacia del rimedio. O si, signorina! Adesso capisco. È venuta altra gente per questo, negli anni passati. Ma non mi sembra che voi siate una che debba cambiare il proprio sangue. Dov è il male? Scommetto che è un errore. Il mio braccio. E, con riluttanza, gli mostrò la pelle marcia. Oh! È tutto una rovina!, disse il boia, esaminandolo. Si, disse lei. Bene, continuò lui, interessato. Si tratta proprio del giusto genere di casi, devo ammetterlo. Mi piace il tipo della ferita; è, tra quelli che ho visto, il più atto alla cura. Chi vi ha mandato, chiunque fosse, doveva essere uno che se ne intende. Potete procurarmi tutto quanto è necessario? chiese lei ansiosa. In realtà avreste dovuto andare dal governatore della prigione, insieme con il vostro dottore, e dare il nome e l indirizzo: era così che si faceva, se ricordo bene. Ma forse, posso arrangiare la cosa per un prezzo modico. Grazie! Preferirei che si facesse così, perché mi piacerebbe che rimanesse un segreto. Il vostro innamorato non deve saperlo, eh!

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