W41 REGIONE MARCHE ~ GIUNTA REGIONALE 27/09/2016
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1 W41 REGIONE MARCHE seduta del ~ 27/09/2016 DELIBERAZIONE DELLA ADUNANZA N. _-,7_4 LEGISLATURA N._-"X 1138 delibera DE/PN/AEA Oggetto : Calendario venatorio regionale 20 16/2017 ed esercizio O NC delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/ 147 /CE. Di sposizioni Prot. Segr Marted i 27 settembre nella sede della Regione Marche, ad Ancona, in v ia Gentile da Fabr iano, si è riunì ta la Giunta regionale, regolarmente convocata. Sono presenti: LUCA CERISCIOLI Presidente - MANUELA BORA Assessore LORETTA BRAVI Assessore MORENO PIERONI Assessore - ANG ELO SCIAPICHETTI Assessore Sono assenti: ANNA CASINI Vice presiden t e - FABRIZIO CESETTI Assessore Co nstatato il numero l egal e per la validità dell' adunanza, assume la Presidenza il Presidente della Giunta regionale. Luca Ceriscioli. Assiste alla seduta il Segretario della Giunta regionale, Fabrizio Costa. Rifer i sce in Qua lità dì relatore 11 Assessore Mar eno Pieroni. La deliberazione in ogget to è approvata al]' unanimi tà dei presenti. NOTE DELLA SEGRETERIA DELLA GIUNTA lnviata per gli adempimenti di competenza alla stnlttura organizzativa: alla P.O. di spesa: al Presidente del Consiglio regionale Proposta o richiesta di parere trasmessa al Presidente del Consiglio regionale il prot. n. L'INCARICATO alla redazione del Bollettino ufficiale 11 L' INCARICATO
2 2 fse"t' zo 6 I pa~ I DELIBERAZIOr-fE DELLA OGGETTO: Calendario venatorio regionale 2016/2017 ed esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE. Disposizioni. LA VISTO il documento istruttorio riportato in calce alla presente deliberazione, predisposto dalla P F. Caccia e Pesca dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto; RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, deliberare in merito; VISTO il parere favorevole di cui all'art.16 bis della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20, sotto il profilo di legittimità e della regolarità tecnica del Dirigente della PF. Caccia e Pesca che contiene il parere favorevole, e l'attestazione dello stesso che dalla deliberazione non deriva né può derivaré alcun impegno di spesa a carico della Regione; VISTA la proposta del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura ; VISTO l'articolo 28 dello statuto della Regione; Con la votazione, resa in forma palese, riportata a pagina 1, DELIBERA - di stabilire, per le ragioni riportate nel documento istruttorio, il prelievo venatorio della specie Moretta (Aythya fu/igu/a) cosi come disposto con la D.G.R. n. 867 del 01 agosto 2016 e di indicare per la specie Storno (Sturnus vu/garis), che potrà essere prelevato in deroga secondo quanto indicato con la D.G.R. n. 671 del 27 giugno 2016 così come integrata dalla D.G.R. n. 728 del 12 luglio 2016, il numero massimo di 15 capi giornalieri e 100 capi annuali per ogni singolo cacciatore. IL SEGRETARIO ~és~;; GIUNTA (Fabrizio C~~ IL PRESI
3 1 12 7"SEt 20 6 I pa~ I DELIBERAZIONE DELLA DOCUMENTO ISTRUTTORIO NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.G.R n. 867 del1 agosto 2016 "L.R 7/95, art. 30 Calendario Venatorio Regionale 2016/2017"; D.G.R. n. 671 del 27 giungo 2016 "Esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE Autorizzazione al prelievo per l'anno 2016 nei giorni di apertura anticipata della caccia"; D.G.R. n. 728 del 12 luglio 2016 "Esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE. Integrazione della D.G. R n. 671 del 27 giungo 2016"; Ordinanza Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche n. 303/2016 Reg.Prov.Cau. MOTIVAZIONE Con D.G.R n. 867 del 1 agosto 2016 la Regione Marche ha approvato il Calendario Venatorio Regionale 2016/2017 e con D.GR. n. 671 del 27 giungo 2016, integrata dalla D.G.R. n. 728 del 12 luglio 2016, l'esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE. Con ricorso numero di registro generale 502 del 2016 la Lega per l'abolizione della Caccia LAC. ed il W.W.F. Italia ONG - Onlus hanno proposto al Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, delle Deliberazioni soprarichiamate e di ogni altro atto comunque connesso. Con Ordinanza n. 303/2016 il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche ha accolto la domanda cautelare nei seguenti limiti: la caccia alla Moretta (Aythya fu/igula), per quanto riguarda il calendario venatorio 2016/2017, in quanto la motivazione prodotta è contraddittoria ed il prelievo dello Storno (Sturnus vu/garis) per quanto riguarda l'esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE in quanto non indicato il numero massimo annuale di capi cacciabili per cacciatore. In conformità alla predetta Ordinanza si ritiene di motivare le richiamate censure cosi co me di seguito indicato ed integrare pertanto la D.G.R. n. 867 del1 agosto 2016 e la D.GR. n. 671 del 27 giungo 2016, integrata dalla D.G.R n. 728 del 12 luglio 2016, così come segue. Per quanto concerne la Moretta (Aythya fuligu/a) la Regione Marche prevede quale arco temporale per l'esercizio venatorio il periodo compreso dal 15 ottobre 2016 al 30 gennaio 2017 in quanto: la richiesta di divieto dell'ispra si fonda sulla tutela della specie moretta tabaccata (Ayhlya nyroca), al fine di prevenire l'abbattimento accidentale di esemplari di questa specie; diversamente da quanto descritto da ISPRA, lo stato della popolazione della specie moretta tabaccata è stato oggetto di una modifica di categoria nella recentissima "European Red List of Birds" del 2015, documento ufficiale della Commissione Europea, ed è passata dalla categoria "Vulnerable" alla categoria "Least concern" ovvero minima ' importanza, la categoria delle specie co muni non a rischio, a seguito di un miglioramento della situazione demografica della specie, riconosciuto dalle Istituzioni Europee ; il report ISPRA sui censimenti invernali degli uccelli acquatici in Italia dimostra che la specie moretta tabacca ta è in forte aumento anche in Italia, sia nel trend , sia nel lungo termine (Zenatello et. al, 2014), dimostrando così che la caccia alla moretta, svoltasi nei periodi di studio, non ha indotto effetti negativi sulla presenza della moretta tabaccata in Italia; il Piano d'azione nazionale per la moretta tabaccata (Melega, 2003) giudica la popolazione nidificante in incremento e riporta che tale specie nidifica in regione Marche con una sola coppia;
4 DELIBERAZIONE DELLA la Guida alla Disciplina della Caccia UE, ai paragrafi e , stabilisce che il puoblema della confusione fra specie deve essere affrontato non con l'apposizione di generalizzati divieti di caccia, ma attraverso l'istruzione dei cacciatori. A questo proposito si fa presente che tutti i cacciatori abilitati all'esercizio venatorio hanno compiuto un esame di riconoscimento dellei specie selvatiche oggetto di caccia; la specie moretta tabaccata compie la migrazione post nuziale fra agosto e novembre, di conseguenza con l'apertura della caccia alla moretta il giorno 15 ottobre si riduce ulteriormente il rischio di abbattimenti poiché la migrazione della stessa specie è nella fase finale; A seguito delle sopra descritte evidenze scientifiche si considera superabile il parere ISPRA e che la caccia alla specie sia quindi possibile così come stabilito con D.G.R. n. 867 del 1 agosto Per quanto concerne lo Storno (Sturnus vulgaris) la Regione Marche si è dotata di una legge regionale (L.R. n. 8 del 3 luglio 2007) in pendenza della procedura d'infrazione comunitaria, attivata nei confronti dello Stato Italiano e di diverse Regioni, per il prelievo delle specie cosiddette in deroga, in quanto non cacciabili, ma prelevabili secondo condizioni e presupposti stabiliti all'art. 9 della direttiva 79/409/CEE del2 aprile 1979, ora divenuta 2009/147/CE del 30 novembre l. L'art. 2, comma 2, lett. d) della L.R. n. 8 del 3 luglio 2007 fa riferimento all'art. 9, comma 1, della Direttiva 2009/147/CE del 30 novembre 2009 che si articola secondo tre ragioni per cui uno Stato membro può derogare: a) nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica, nell'interesse della sicurezza aerea, per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque, per la pro,tezione della flora e della fauna; b) ai fini della ricerca e dell'insegnamento, del ripopolamento e della reintroduzione nonché per l'allevamento connesso a tali operazioni; c) per consentire in condizioni rigidamente controllate e in modo selettivo la cattura, la detenzione o altri impieghi misurati di determinati uccelli in piccole quantità. Tale distinzione si riflette necessariamente anche nella definizione del numero complessivo dei capi prelevabili che può essere di carattere territoriale in applicazione della lettera c) della Direttiva, per cui il prelievo è attivato, in larga parte per motivi storici o di tradizione, in condizioni rigidamente controllate del numero massimo consentito. La Regione Marche, invece, nelle more dell'approvazione delle linee guida ministeriali previste dalla legge 96/2010, ha attivato orma i da diversi anni il prelievo in deroga dello Storno a salvaguardia delle produzioni agricole marchigiane nel rispetto di quanto indicato nella lettera a) della soprarichiamata Direttiva. In questo caso il numero dei capi giornalmente e complessivamente prelevabili, pertanto, è necessario esclusivamente per monilorare il prelievo in tutta la Regione attraverso la lettura dei dati contenuti nel tesserino venatorio consegnato ad ogni singolo cacciatore, e di poter verificare, incrociando i dati con i danni causati alle produzioni agricole, l'effettiva efficacia delle azioni congiunte. Questa impostazione ha permesso alla Regione Marche, infatti, in seguito ad un grande sforzo di coordinamento con i soggetti interessati, di raggiungere negli ultimi anni un equilibrio territoriale tra le azioni di prevenzione ed il prelievo dello Storno tale da garantire nel tempo una diminuzione dei danni stessi. Da un'analisi storica dei dati, si appalesa tra l'altro come, costantemente negli anni, solo circa un terzo dei cacciatori marchigiani abbiano praticato il prelievo in deroga dello Storno producendo un prelievo complessivo annuale che si ritiene, in considerazione della prevenzione del danno alle produzioni agricole, decisamente sostenibile rispetto alla popolazione se si considera che l'ispra scrive che l'italia,
5 D seduta del 16 DELIBERAZIONE DELLA ~~ Delibera ogni anno, è interessata dall'arrivo di alcune decine di milioni di individui, corrispondenti ad un terzo dell'intera popolazione paleartica ( di individui). Pertanto il prelievo nelle Marche, cosi come stabilito e stante i risultati, risulterebbe addirittura inferiore rispetto alla soglia minima che la Commissione Europea indica per il prelievo delle piccole quantità nel caso in cui si applicasse la lettera c). Dai carnieri annuali si evidenzia, inoltre, che l'incidenza dei controlli sulle popolazioni di Storno, oggetto di caccia in tutto il mediterraneo ad eccezione dell'italia, è irrisoria se confrontata soprattutto con l'ordinaria attività venatoria praticata altrove e sugli stessi contingenti. Tale attestazione, oltre che legittimare il prelievo in deroga come intervento accessorio di prevenzione, fuga ogni dubbio circa il pericolo grave ed irreparabile che si potrebbe verificare nell'adozione del provvedimento soprattutto alla luce dell'analisi scientifica dell'ispra (febbraio 2011) che, proprio in considerazione dell'inserimento dello Storno addirittura fra le specie cacciabili ai sensi della Direttiva 2009/147/CE, fornisce le seguenti conclusioni: "A livello mediterraneo esiste una sostanziale omogeneità di situazioni per quanto riguarda contesti ambientali dove lo Storno sverna, la consistenza e lo stato di conservazione delle popolazioni, le modalità di caccia adottate e le problematiche gestionali esistenti. Le informazioni attualmente disponibili mostrano come in Italia vi siano le condizioni affinché lo Storno possa essere cacciato con modalità analoghe a quelle previste negli stati membri dove la specie é già oggetto di éaccia. " Il prelievo dello Storno, pertanto, sarebbe evidentemente sostenibile anche se la specie fosse cacciabile, condizione che ovviamente non prevede un limite massimo annuale territoriale ma eventualmente per cacciatore, e che interesserebbe un numero di cacciatori superiore a unità. ESITO Tutto ciò premesso si propone alla Giunta regionale di: - di stabilire, per le rag ioni riportate nel documento istruttorio, il prelievo venatorio della specie Moretta (Aythya fuligula ) cosi come disposto con la D.G.R n. 867 del 01 agosto 2016 e di indicare per la specie Storno (Sturnus vulgaris), che potrà essere prelevato in deroga secondo quanto indicato con la D.G. R. n. 671 del 27 giugno 2016 cosi come integrata dalla D.GR. n. 728 del 12 luglio 2016, il numero massimo di 15 capi giornalieri e 100 capi annua~i per ogni singolo c cciatore. (U Meconi) EL PROCEDIMENTO
6 DELIBERAZIONE DELLA PARERE DEL DIRIGENTE DI POSIZIONE DI FUNZIONE CACCIA E PESCA Il sottoscritto, considerata la motivazione espressa nell'atto, esprime parere favorevole sotto il profilo della legittimità e della regolarità tecnica della presente deliberazione. Si attesta inoltre che dalla presente deliberazione non deriva, né PUò derivare alcun impegno di spesa a carico della regione. TE DELLA PF Meconi) PROPOSTA DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA / Il sottoscritto propone alla Giunta regionale l'adozione della presente deliberazione. IL DIRIG NTE DEL SERVIZIO '11ft ( ti R b La presente deliberazione si compone di n. _ ---=~'---- parte integrante e sostanziale. pagine, di cui n. -""/ pagine di allegato quale IL SEGRETARIO DEL~IUNTA REGIONALE (Fabri io Costa) 0\.L
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