L invenzione del comune e dell autonomia

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1 IMPERO E CITTA

2 L invenzione del comune e dell autonomia L associazione dei cittadini è fondata sul contratto tra cittadini che si impegnano a perseguire l utilità generale. Il contratto è rafforzato dal giuramento e rinnovato ogni anno tra cittadini e i rappresentanti da loro eletti I cittadini prendono tutte le decisioni nell assemblea L assemblea dei cittadini è titolare del potere normativo Il potere esecutivo, quello militare e la giustizia del comune sono esercitati da ufficiali eletti dall assemblea Le cariche sono temporanee e soggette a giudizio di sindacato alla scadenza del mandato

3 Corrado III re dei Romani Nel 1137 convoca a Roncaglia una riunione dei nobili dell impero e dei giudici delle città toscane e lombarde e invia lettere di convocazione. Tra queste una al vescovo di Arles nella quale si lamenta perché dimostrava tiepidezza, invece che pieno riconoscimento, per la potestas dell impero romano. Lo scopo della dieta di Roncaglia era quello di discutere e prendere provvedimenti per l utilità generale dell Impero nell interesse generale dei sudditi Nel 1151 i Pisani chiedono a Corrado III di aiutarli contro i loro nemici, dichiarando la loro fedeltà a lui e all Impero: l imperatore risponde di essere certo che in pace e in guerra, per terra e per mare i Pisani erano sempre stati imperii romani domicilium e manifesta piena intenzione di intervenire per fare ordine e pace in Italia (ad res Italiae ordinandas et pacandas)

4 Federico I di Svevia Eletto re di Germania nel 1152 pubblica in Germania una costituzione intitolata Per la difesa della pace, diretta essenzialmente ai feudatari, ma utilizzando le parole del diritto romano ius suum cuique servari Nel 1154 riunisce la prima dieta di Roncaglia Incoronato imperatore dopo un incidente diplomatico con il Prontefice Forse nel 1155 pubblica una costituzione per lo studio di Bologna Nel 1155 Milano è giudicata in contumacia dal tribunale imperiale presieduto da Federico I a seguito della denuncia di Como e Lodi per abuso o usurpazione di potere: aveva esercitato una potestas iniusta e preteso da loro il pagamento di tributi spettanti all impero, le aveva distrutte e poi ne aveva impedito la ricostruzione.

5 Le costituzioni pubblicate a Roncaglia da Federico I di Svevia nel 1158 con la consulenza dei 4 dottori I diritti dell Impero sono: (Regaliae sunt haec):..zecca, mercati, porti, rive dei mari, fiumi navigabili, tributi, eredità vacanti, i giudici e qualunque magistrato sono nominati e confermati dall imperatore. (Omnis iurisdictio) La giurisdizione e il potere esecutivo spettano all Imperatore e i giudici devono ricevere il loro mandato da lui e prestargli il giuramento previsto dalla legge (Nov. 8)!

6 Le costituzioni pubblicate a Roncaglia da Federico I di Svevia Hac edictali: differenza tra associazioni giurate fedeli all Impero (coniurationes) e associazioni giurate nemiche dell Impero (conventiculae) Le ingiurie e i furti siano puniti secondo la legge Giudici, ufficiali locali e magistrati siano designati o confermati dall imperatore o da suo delegato

7 Il costituto dell uso di Pisa del Prototipo normativo di un associazione che cercava di giustificare la propria struttura organizzativa Tecnica di legislazione inventata per risolvere il conflitto tra la piena riaffermazione della sovranità imperiale e l autonomia cittadina Dottrina e prassi del diritto

8 Constituto di Pisa - le fonti - Le norme scritte (statuta in scriptis redacta) sono state chiamate Constituta, per indicare che sono state formate da molti (a compluribus statuta) e anche accettate e confermate dalla città.

9 Constituto di Pisa - le fonti - La città di Pisa che da tempi molto remoti vive secondo la legge romana, pur avendo conservato alcuni istituti la legge longobarda, e giudica secondo quelle leggi nei giudizi [detti] della Legge (sub iudicio Legis), per effetto dei rapporti che intrattiene con diversi popoli sparsi nelle diverse parti del mondo si è formata ed ha elaborato (meruit- ha meritato) consuetudini non scritte.

10 Problemi del diritto consuetudinario secondo il costituto di Pisa I giudici (non giudicano uniformemente), ma per le differenze nella loro preparazione scientifica (ex diversitate scientie) e nella loro sensibilità (intellectus) pronunciano sentenze diverse sugli stessi negozi o su negozi simili.

11 Costituto di Pisa - la redazione degli usi - A questo scopo i Pisani hanno eletto noi e prima di noi moltissimi altri cittadini esperti di diritto (sapientes civitatis) per fare sotto giuramento (sub sacramento) quanto è stato detto, per correggere quel che c è da correggere, e per redigere tutto in iscritto dopo aver distinto i diritti e le azioni (causas et questiones) fondati sulle consuetudini da quelli fondati sulle leggi.

12 I giudici competenti per le questioni fondate sulla consuetudine Per giudicare i casi regolati da queste consuetudini, [la città] ha istituito giudici eletti annualmente e chiamati previsori (previsores), affinché, fondandosi sull equità (ex equitate) e in vista della prosperità, della giustizia, dell onore e della tutela della città, giudichino secondo la consuetudine (in consuetudinibus previderent), sia a favore dei cittadini, che degli stranieri e degli stranieri in transito e per tutti senza distinzione di origine, nazionalità e legge (universaliter).

13 Quale efficacia ha la consuetudine contraria alla legge? Il rapporto tra prassi e dottrina Le consuetudini secondo la scientia iuris E illecita qualsiasi consuetudine contraria alla legge (Irnerio (nel 1116 al seguito di Enrico V); Martino; Piacentino (1160) Le conuetudini generali abrogano le leggi Le consuetudini particolari possono derogarvi purché formate ex certa scientia e non fondate sull errore La tolleranza (patientia) anche tacita dell imperatore sana la consuetudine contra legem. (Bulgaro (c. 1140) nella glossa Ad C. 8,52(53) (quae sit longa consuetudo, l. consuetudinis ususque))

14 Convenzione tra Federico I e i Pisani 6 aprile 1162 Federico I concede che i cittadini Pisani, gli abitanti del loro territorio e tutti i loro beni (res) siano liberi. Potranno reggersi liberamente secondo la loro volontà (libere,sicut eis placuerit) con magistrature e persone da loro scelte (consoli, giudici, podestà). La città di Pisa avrà piena giurisdizione, potere di fare giustizia civile e criminale, di istituire tutori e mundoaldi e tutto quanto il giudice ordinario o un funzionario delegato dall imperatore può fare validamente ed efficacemente con riguardo a persone e beni.

15 Convenzione tra Federico I e i Genovesi 9 giugno 1162 Federico I dona e concede in feudum al comune di Genova il potere di eleggere liberamente i consoli che eserciteranno il potere di fare giustizia e di punire i reati nella città e nel contado in buona fede, secondo la legge (legitime) e secondo le consuetudini della città (secundum bonos mores ipsius civitatis).

16 1168 marzo aprile Le città della Lega, dopo l adesione di Como, rinnovano il giuramento dei patti 1) Giuro che aiuterò Venezia, il castello e i sobborghi di Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Ferrara, Bologna e Cremona, Brescia, Bergamo, Milano e Piacenza, Lodi, Parma Mantova e Como e tutti gli uomini e le comunità loro alleate (in concordia) e tutti gli altri che hanno stipulato con noi un giuramento di alleanza contro chiunque ci arrechi guerra o danni. 2).

17 1168 marzo aprile Le città della Lega, dopo l adesione di Como, rinnovano il giuramento dei patti 1). 2) Non tradirò gli alleati e se sarò a conoscenza di qualche cospirazione appena mi sarà possibile ne darò comunicazione nell assemblea 3)

18 1168 marzo aprile Le città della Lega, dopo l adesione di Como, rinnovano il giuramento dei patti 3) Farò prestare giuramento a tutti i cittadini maschi di età compresa tra i quattordici e i sessant anni eccettuati religiosi, monaci, muti e ciechi 4) Qualunque cosa sarà decisa a maggioranza dei voti dei Rettori delle città alleate osserverò in buona fede e senza frode.

19 Decisero che Consiglio dei rettori della Lega Delibere del 5 maggio Nessuna città o individuo avrebbe potuto costruire una fortezza nel territorio (iurisdictio) di un altra città, senza il consenso di quest ultima e senza che ciò fosse stato concordato in un trattato apposito.. Che i ricorsi in appello all imperatore Federico sarebbero stati nulli e inefficaci

20 trattative di pace La pace tra i Comuni e l Impero Coesistenza di Sovranità e Autonomie Trattato o concessione di un privilegio?

21 Pace di Costanza (1183 d.c.) l autonomia Noi Federico, imperatore dei Romani. ed Enrico figlio nostro, re dei Romani, concediamo per sempre a voi città, luoghi e persone della Lega le regalie e l applicazione delle vostre consuetudini sia nella città, sia sul territorio extra urbano [ ]. Ciò avverrà in modo che nella città voi possiate continuare a godere di tutte queste cose come è stato fino ad ora.

22 Pace di Costanza (1183 d.c.) l autonomia applicherete senza alcuna contraddizione tutte le consuetudini che da antica data avete applicato o che applicate, cioè sul fodro, sui boschi e sui pascoli, sui ponti, sulle acque e sui mulini, come da antica data siete stati soliti avere o avete, e poi sull'arruolamento degli uomini per formare l'esercito, sulla fortificazione delle mura cittadine, sulla giurisdizione sia nelle cause criminali sia in quelle pecuniarie, dentro e fuori la città, e su tutte le altre materie che riguardano l'interesse delle città.

23 Pace di Costanza (1183 d.c.) la giustizia 4) Se qualcuno avrà presentato alla nostra Maestà una pretesa, che riguarda la città o il territorio extraurbano, respingeremo il ricorso ed imporremo al ricorrente un silenzio perpetuo.

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