Ricorso n del 2003 Sent. n. 117/04 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

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1 Ricorso n del 2003 Sent. n. 117/04 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, sezione prima, con l intervento dei magistrati: Stefano Baccarini Italo Franco Marco Buricelli Presidente Consigliere Consigliere, rel. ed est. ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A sul ricorso n del 2003 proposto da Novembrini Gianluca, rappresentato e difeso dall avvocato Vincenzo Parato e domiciliato presso la Segreteria del T.A.R. ai sensi dell'art. 35 del r.d. 26 giugno 1924, n. 1054; CONTRO il Ministero della difesa, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocatura distrettuale dello Stato di Venezia, domiciliataria per legge presso la sua sede in Piazza San Marco, 63; per l'annullamento dei provvedimenti in data 17 settembre e 6 ottobre 2003 con i quali il Centro militare di medicina legale di Padova e il Comando militare di sanità e veterinaria di Padova hanno giudicato il ricorrente permanentemente non idoneo al servizio militare per minima

2 insufficienza aortica in valvola sostanzialmente normoconformata ; e del foglio di congedo assoluto del 6 ottobre 2003 emesso dal Comandante del 32 Reggimento Trasmissioni; visto il ricorso, notificato il 25 novembre 2003 e depositato in Segreteria il successivo 10 dicembre, con i relativi allegati; vista la domanda cautelare presentata dal ricorrente; vista l ordinanza dicembre 2003, n.123, con la quale è stata disposta consulenza tecnica d ufficio (c.t.u.) medico legale; vista la relazione peritale 7 gennaio 2004; visto l'atto di costituzione in giudizio della P.A., con i relativi allegati; visti gli atti tutti della causa; uditi, nella camera di consiglio del 14 gennaio 2004, fissata per l esame e la decisione della domanda cautelare (relatore il consigliere Marco Buricelli), gli avvocati Cimino, su delega di Parato, per il ricorrente e Muscarello per l Amministrazione della difesa; rilevata, ai sensi dell art. 26 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come integrato dall art. 9 della legge 21 luglio 2000, n. 205, la completezza del contraddittorio e dell istruttoria e ritenuto, a scioglimento della riserva formulata al riguardo, di poter definire il giudizio nel merito con sentenza in forma semplificata e succintamente motivata, compatibilmente con le peculiarità della vicenda; sentite sul punto le parti costituite; richiamato quanto esposto dalle parti nel ricorso e negli scritti 2

3 difensivi; 1.-premesso in fatto che il ricorrente, volontario in ferma annuale, in servizio presso il 32 Reggimento Trasmissioni di Padova con il grado di caporale, espone di essere stato sottoposto, il 15 settembre 2003, a visita specialistica cardiovascolare presso il Centro Militare di Medicina Legale di Padova; che, in particolare, nel corso dell ecocardiogramma è stato rilevato minimo jet di reflusso aortico in valvola aortica normoconformata normale radice aortica e che in seguito agli accertamenti sanitari eseguiti il Novembrini è stato giudicato non idoneo al servizio militare per minima insufficienza aortica in valvola sostanzialmente normoconformata ; che il giudizio è stato confermato in seconda istanza con provvedimento medico legale del 6 ottobre 2003 della Sezione di Medicina Legale del Comando di Sanità e Veterinaria della Regione Militare Nord; che il ricorrente è stato riformato e quindi definitivamente congedato dal servizio militare volontario; che avverso le determinazioni in epigrafe indicate il Novembrini ha formulato due censure, concernenti 1)violazione dell art. 7 della l. n. 241 del 1990 e 2)violazione del d. m. 4 aprile 2000, n. 114 e della direttiva ministeriale 19 aprile 2000 presupposto erroneo violazione del procedimento carenza di motivazione ed eccesso di potere sotto svariati profili; che la Sezione, con ordinanza dicembre 2003, n. 123, 3

4 ha disposto c.t.u. medico legale nominando come consulente tecnico il dirigente della Divisione di Cardiologia presso l AULSS n. 12 Veneziana sede di Venezia, il quale, dopo avere sottoposto il ricorrente a visita specialistica diretta, in data 8 gennaio 2004 ha depositato in giudizio una dettagliata relazione peritale; che l Avvocatura dello Stato, nella camera di consiglio del 14 gennaio 2004, si è costituita in giudizio, ha depositato memoria e documenti e ha chiesto il rigetto del ricorso; 2.-considerato in diritto che il ricorso è fondato e va accolto; che il quadro normativo di riferimento, rilevante per decidere, può essere delineato come segue: -l art. 2 del d.m. 4 aprile 2000, n regolamento recante norme in materia di accertamento dell'idoneità al servizio militare stabilisce che non sono idonei al servizio militare i soggetti affetti dalle imperfezioni ed infermità previste dall'elenco allegato al regolamento. In tale elenco, alla voce n. 10 Apparato cardiovascolare, sono riportate una serie di affezioni che comportano la non idoneità, tra le quali rientrano le malattie dell'apparato valvolare trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea ; -in base all art. 3, comma 4, del d.m. n. 114 del 2000, con decreto del direttore generale della sanità militare sono emanate, entro quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente regolamento, le direttive tecniche riguardanti l'accertamento delle imperfezioni ed infermità di cui all'articolo 2, comma 3, ed i criteri per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare. 4

5 Sulla G. U. n. 127 del 2 giugno 2000 è stata pubblicata la direttiva 19 aprile 2000 delineazione del profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, costituente parte integrante del d.m. n. 114/00. La direttiva precisa che rientrano nel su citato art. 10/b) la stenosi e la insufficienza valvolare ; che, tenuto conto di quanto stabilisce il d.m. n. 114 del 2000 (v. soprattutto art. 2 ed elenco allegato), l idoneità presuppone il possesso di un efficienza psico fisica che consenta l impiego del soggetto negli incarichi relativi al grado, alla qualifica e al ruolo di appartenenza, e la non idoneità implica l accertamento di condizioni che comportano diminuzioni effettive e concrete delle capacità fisiche e/o delle abilità del soggetto; che, così ricostruito il quadro normativo di riferimento, e tornando al caso in esame, il Collegio evidenzia che il c.t.u. -al quale, con ordinanza istruttoria n. 123 del 2003, era stato chiesto di accertare l attendibilità del giudizio di permanente non idoneità del Novembrini al servizio militare per minima insufficienza aortica in valvola sostanzialmente normoconformata, sotto il profilo della correttezza del giudizio medesimo quanto a criterio tecnico e a procedimento applicativo, tenendo conto di tutti gli atti e i documenti di causa e sottoponendo il ricorrente a visita specialistica- ha sottolineato, nella relazione peritale, in primo luogo che è stato riscontrato un minimo jet di reflusso aortico in valvola aortica normoconformata esclusivamente in occasione dell accertamento ecocardiografico eseguito presso l ospedale militare di Padova il 15 settembre In 5

6 tre occasioni successive ha soggiunto il c.t.u.-, due centri qualificati del SSN, vale a dire l ASL LE/2 il 20 settembre 2003 e l ASL LE/1 il 24 settembre 2003, e l Istituto di Cardiologia del Policlinico Gemelli di Roma il 15 ottobre 2003, non hanno invece rilevato alcuna anomalia nell apparato cardiovascolare del Novembrini, pur sottoponendolo anche ad ecocardiogramma. Ugualmente il Novembrini è stato giudicato idoneo al servizio militare in data 12 novembre 2003 con provvedimento medico legale del Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell Esercito di Foligno e, soprattutto, lo stesso c.t.u., in seguito a visita specialistica diretta del 7 gennaio 2004, non ha accertato alcun segno o sintomo di malattia cardiaca. In secondo luogo lo stesso c.t.u., dopo avere evidenziato che la difformità tra i risultati dell accertamento ecocardiografico eseguito presso l ospedale militare di Padova il 15 settembre 2003 e degli altri quattro accertamenti suindicati può trovare una ragionevole spiegazione nella variabilità della metodica utilizzata nella valutazione di minimi rigurgiti delle valvole cardiache (dato che) una volta accertato, ed in questo concordano tutti e cinque gli ecocardiogrammi, che la valvola aortica del Novembrini era normoconformata, condizioni fisiologiche modificate o lo stesso settaggio diverso dell apparecchiatura può essere responsabile dell evidenziazione di un minimo rigurgito ; il c.t.u., si diceva, motivando ampiamente sul punto ha rilevato che il suddetto flusso minimo, peraltro non confermato, non solo non comporta nessuna conseguenza clinica, non è indice di una malattia valvolare e non è 6

7 destinato ad aumentare nel tempo, ma è notoriamente riscontrabile anche in soggetti normali. Nel caso in esame, ha proseguito il c.t.u., ci troviamo di fronte a un peraltro non confermato- minimo riflusso aortico, a un flusso minimo di rigurgito diastolico dalla aorta al ventricolo sinistro, che rappresenta un rigurgito fisiologico e non costituisce, per le ragioni esposte, malattia dell apparato valvolare o comunque indice di insufficienza valvolare. Il Novembrini ha concluso il c.t.u.- non presenta alcuna patologia cardiaca e pertanto non è attendibile il giudizio di non idoneità permanente al servizio militare che è stato espresso nei suoi confronti; che dunque, alla luce delle risultanze della relazione peritale sopra riassunta e degli atti e documenti prodotti in giudizio emerge chiaramente la fondatezza della seconda censura proposta e l illegittimità dei provvedimenti medico legali impugnati e che dall illegittimità dei provvedimenti medesimi discende, in via consequenziale, l illegittimità del proscioglimento d autorità disposto a carico del Novembrini; che dunque, assorbito ogni altro profilo di censura non espressamente esaminato, il ricorso va accolto e gli atti impugnati annullati; che il compenso al c.t.u., da porre a carico dell Amministrazione, viene liquidato dal consigliere estensore con separata ordinanza; che le spese del giudizio seguono la soccombenza e sono liquidate nel dispositivo; P. Q. M. 7

8 il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, sezione prima, definitivamente decidendo sul ricorso in premessa lo accoglie e, per l effetto, annulla gli atti impugnati. Condanna l Amministrazione della difesa a rimborsare spese ed onorari a favore del ricorrente nella misura di euro 1500,00 (euro millecinquecento/00), oltre a i.v.a. e a c.p.a.. Pone a carico dell Amministrazione della difesa il compenso relativo alla c.t.u. medico legale, come da separata ordinanza del consigliere estensore. La presente sentenza verrà eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Venezia, nella camera di consiglio del 14 gennaio Il Presidente L'Estensore Il Segretario SENTENZA DEPOSITATA IN SEGRETERIA il.. n. (Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186) Il Direttore della Prima Sezione 8