Mozione n. 1. Parco Nazionale dello Stelvio, quest'anno ricorre l'80 di fondazione invece di una festa è un declino - Il Comune si attivi

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1 Rabbi, 7 giugno 2015 Egregio Signor Sindaco del Comune di Rabbi Lorenzo Cicolini Sede del Comune Mozione n. 1 Parco Nazionale dello Stelvio, quest'anno ricorre l'80 di fondazione invece di una festa è un declino - Il Comune si attivi premesso che Il Parco Nazionale dello Stelvio fu Istituito nel 1935 (Legge n. 740 del 24 aprile) allo scopo di "tutelare e migliorare la flora, di incrementare la fauna e di conservare le speciali formazioni geologiche nonché le bellezze del paesaggio e di promuovere lo sviluppo del turismo" È situato a cavallo tra il Trentino Alto Adige e la Lombardia; con i suoi 1346 kmq di estensione, rappresenta la più vasta area protetta delle Alpi. La parte trentina occupa 193,5 kmq, il 14%, nei Comuni di Peio e Rabbi; si tratta di un territorio particolarmente integro sotto il profilo ambientale. Per il Parco nazionale dello Stelvio, si dovrebbe festeggiare quest anno l ottantesimo compleanno. L appuntamento però non ha il sapore della festa perché turbato da una forte minaccia di declino. Un declino che stà avanzando sostanzialmente nel disinteresse della popolazione locale e delle amministrazioni comunali e non solo. Le uniche voci di preoccupazione che si levano sono: prima fra tutte, quella del grande amico del Parco Franco Pedrotti, prof. Emerito di Botanica con riconoscimenti continui a carattere internazionale per il suo impegno, il Prof. Paolo Pupillo ordinario all Università di Bologna, il dott. Franco Perco, Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e molte associazioni ambientalistiche di carattere locale e nazionale.

2 Il gruppo auto costituito e auto denominatosi "Amici delle Alpi (ADA)", riunitosi in Bologna il 7 febbraio 2015, presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali Alma Mater Studiorum Università di Bologna nella Sala Vialli del Museo Capellini, sulla base delle relazioni di Paolo Pupillo, Franco Pedrotti, Franca Penasa e Luigi Casanova nonché di altri interventi di membri e/o rappresentanti di Istituti (Università di Bologna, Università di Firenze, Università di Camerino, Parco Nazionale dei Sibillini), delle Associazioni (Istituto di studi per l Alto Adige, Club Alpino Italiano, Cipra Italia, Federazione Nazionale Pro Natura, Lipu Sud Tirolo, Mountain Wilderness, Unione Bolognese Naturalisti) e di altri esperti, ha proposto un documento che è stato inviato al Ministro dell Ambiente e che di fatto ha concorso certamente alla modifica della Norma di attuazione approvata il in Commissione dei 12 che avrebbe sancito la definitiva e sostanziale divisione dei ettari del Parco Nazionale dello Stelvio in tre piccoli parchi regionali. Discutibile a tal proposito la presa di posizione pubblica a quella data dei Sindaci di Peio e di Rabbi che dichiaravano sulla stampa locale il loro favore alla norma, foriera di chissà quali benefici per la popolazione locale, in particolare per aspetti che riguardano la sorveglianza e la gestione dell urbanistica, forse dimenticando che queste sono competenze che nel territorio Trentino del Parco, sono già esercitate dalla Provincia e non dallo Stato. Vi è certamente modo di ritenere che essi non conoscessero bene il testo della Norma di attuazione che certo alle popolazioni locali non garantiva alcun effetto innovativo e positivo. La situazione effettiva invece è quella che nel febbraio 2015 il Ministero dell Ambiente, le Provincie Autonome di Trento e Bolzano e la Regione Lombardia hanno raggiunto una nuova intesa, per taluni aspetti migliorativa della precedente a riguardo dell attribuzione di funzioni statali e dei relativi oneri finanziari riferiti al Parco nazionale dello Stelvio, ai sensi dell articolo 1, comma 515, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e dell articolo 11, comma 8, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n Questa Intesa è stata recepita con Norma di Attuazione dello Statuto dalla Commissione dei 12 in data , ora è al vaglio del Consiglio dei Ministri per l emanazione del D.P.C.M. Come componente della Commissione dei 12, Franca Penasa, sottoscrittrice della presente, già nella prima versione del testo era riuscita a far inserire gli emendamenti qui riportati evidenziati in giallo. art. 3 comma 4 La configurazione unitaria del Parco è assicurata mediante la costituzione di un apposito comitato di coordinamento con funzioni di programmazione e di indirizzo, composto da un rappresentante della provincia di Trento, un rappresentante della provincia di Bolzano, un rappresentane della regione Lombardia e un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da tre rappresentanti dei comuni designati dai Comuni aventi territorio amministrato entro i confini del Parco, rispettivamente per la provincia di Trento, per la provincia di Bolzano e per la regione Lombardia, nonché da due rappresentanti delle associazioni di tutela dell ambiente maggiormente rappresentative. Il comitato è costituito entro 180 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto.

3 comma 5 Le funzioni amministrative di cui al comma 1 sono esercitate, per i territori di rispettiva competenza, dalle due province autonome e dalla regione Lombardia che, sulla base di specifici accordi, delegano le funzioni ai comuni territorialmente interessati o ad altri enti pubblici statali, competenti per materia, assicurando altresì la partecipazione di una rappresentanza degli enti proprietari dei territori del Parco (Asuc, Consortele ecc.). comma 8 Il personale in servizio al Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio al 31 dicembre 2013, con mansioni impiegatizie, amministrative, tecniche, scientifiche, didattiche di educazione ambientale e gli operai forestali, subentra nei rapporti di lavoro esistenti alle dipendenze dei nuovi enti gestori del Parco nazionale dello Stelvio nella regione Lombardia e nelle province autonome di Trento e di Bolzano che subentrano al Consorzio del Parco dello Stelvio soppresso, sentite le organizzazioni sindacali di riferimento, il rispetto della posizione giuridico-economica acquisita. La norma approvata in data però, pur avendo migliorato molti aspetti ha perso al comma 6 la dichiarazione esplicita per la quale le funzioni amministrative riguardanti i territori di rispettiva competenza possono essere delegate ai comuni territorialmente interessati. Ora la Norma recita : Salve le attribuzioni del comitato, le funzioni amministrative di cui al comma 1 sono esercitate, per i territori di rispettiva competenza, dalle Province autonome e dalla regione Lombardia, anche tramite appositi enti disciplinati con legge provinciale o regionale. Considerato che la Norma sia approvata in data che quella precedente presentano notevoli problemi rispetto alla reale possibilità che il Parco dello Stelvio possa mantenere la sua configurazione unitaria che è certamente una condizione di pregio, in primis dal punto di vista della tutela della Natura nella sua accezione più ampia, per l attrattiva che esso costituisce sotto il profilo turistico con le conseguenti opportunità di lavoro nell organizzazione dell attività di fruizione così come nella manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, si pone la questione se tali aspetti sono chiari al Sindaco e alla Giunta, tenuto conto che da parte del nostro Comune si è acconsentito alla chiusura del Comitato di Gestione, l organo fondamentale per la gestione del territorio e delle risorse assegnate dallo Stato e della Provincia, non rivendicando il rinnovo delle cariche dopo la scadenza avvenuta nel 2011, aprendo così la porta alla volontà demolitoria del Parco da sempre portata avanti dalla S.V.P; Considerato che in ogni caso la mancanza, di un organo la cui veste giuridica assicuri l unitarietà del Parco definisce al di la di ogni ragionevole dubbio la nuova situazione del Parco che sarà quella di tre parchi, per il Trentino fra l altro di entità davvero contenuta rispetto ai territori lombardo e sudtirolese; Considerato altresì che i Sindaci delle Valli Lombarde del Parco hanno espresso la loro preoccupazione sia per la divisione e quindi la perdita di status nazionale sia per la garanzia dei futuri finanziamenti, questa è l occasione per avviare una discussione fra i Comuni della

4 Lombardia e del Trentino, territorialmente interessati dal Parco, al fine di verificare la possibilità di dar vita ad un accordo di collaborazione anche con la vicina Svizzera per collegare le aree protette già esistenti (quindi senza alcun aumento di superficie) e dare vita così ad un Parco che dal Trentino arrivi fino al Grigioni, Il Parco europeo delle Alpi! Ricordato che è nella disponibilità della Provincia di Trento, così come della Regione Lombardia ed anche dello Stato Svizzero un ottimo strumento, quello del G.E.C.T. (Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale) che potrebbe prestarsi a tale progetto per definire un accordo transazionale è necessario che tutti coloro i quali credono nel valore di un Parco Nazionale ed in questo caso, Internazionale si attivino, in primis le Istituzioni, affinchè questa situazione di incertezza non possa preludere davvero alla fine di un grande Parco. Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Rabbi facendo proprio l indirizzo espresso in premessa impegna il Sindaco a 1. Attivare fin da subito un tavolo di confronto con la Provincia per definire gli indirizzi per il coinvolgimento attivo dei Comuni amministrativamente competenti per territorio nel attuazione delle funzioni amministrative riguardanti il Parco Nazionale dello Stelvio nonché le forme di finanziamento che si intendono assicurare per la gestione sia ordinaria che straordinaria del territorio, considerato che la N.T.A., se approvata, potrebbe escludere il Parco sia da finanziamenti statali che europei; 2. Attivare fin da subito un tavolo di confronto con i Comuni del territorio lombardo del Parco per verificare la possibilità di collaborazione su un progetto di Parco internazionale, altresì estendere i contatti e le verifiche necessarie con l amministrazione del Parco Svizzero ; 3. Nominare una Commissione consigliare con carattere paritetico per sviluppare le proposte operative da porre all attenzione dei tavoli sopra indicati. I Consiglieri del Gruppo # per Noi Rabbiesi Franca Penasa Manuel Penasa Daniel Mosconi Roberto Cavallari Roberto Cicolini allegati, carta del Parco, copia Norme di Attuazione approvate il

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