Descrizione del sito di monitoraggio

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1 Direzione Tecnica Andamento della qualità dell aria ambiente rilevata nella campagna con laboratorio mobile nel territorio del comune di Avellino. Periodo novembre marzo 2015 Descrizione del sito di monitoraggio A seguito di richiesta dell amministrazione comunale è stato effettuato il monitoraggio della qualità dell aria ambiente nel comune di Avellino nei pressi di piazza Kennedy. La presente relazione fornisce una sintesi dei dati della qualità dell aria rilevati nel periodo 24/11/ /03/2015. Dalle fotografie seguenti si osserva il dettaglio dell ubicazione del laboratorio mobile. Figura 1: vista frontale del laboratorio mobile nel sito di installazione 1

2 Direzione Tecnica Figura 2: ubicazione del laboratorio mobile in piazza Kennedy nel comune di Avellino (scala approssimativa 1:10.000) Figura 3: ubicazione del laboratorio mobile; posizione rispetto alle stazioni fisse della rete regionale AV41 e AV42 (scala app. 1:25.000) 2

3 Direzione Tecnica Figura 4: ubicazione del laboratorio mobile; posizione rispetto alle stazioni AV41, AV42 e STIR Pianodardine (scala app. 1:50.000) Figura 5: vista laterale del laboratorio mobile nel sito di installazione 3

4 Direzione Tecnica Il sito di installazione del laboratorio mobile ARPAC per il monitoraggio della qualità dell aria è stato definito tenendo conto dei criteri specificati dalla normativa vigente in materia (d.lgs. 155/2010 e s.m.i.) e opportunamente individuato per fornire una misura dell esposizione media della popolazione rispetto alle sorgenti inquinanti caratteristiche della zona. In particolare la stazione è stata collocata, come si evince dalle figure 2 e 3, a 25 metri dal grande incrocio in corrispondenza della rotatoria di confluenza tra via Circumvallazione e via Balzo (limite minimo di distanza previsto dalla normativa vigente) e a circa 40 metri dallo stazionamento autobus. Il territorio circostante si presenta densamente edificato, servito da un tessuto stradale piuttosto fitto, con presenza di sporadiche aree verdi di pertinenza sia pubblica che privata. Per tali motivazioni il sito scelto può essere assimilato ad una stazione urbana di traffico. Risultati del monitoraggio Il monitoraggio effettuato presso il sito in oggetto ha riguardato misure di biossido di zolfo (SO 2 ), ossidi di azoto (NO, NO 2, ), monossido di carbonio (), ozono (O 3 ), idrocarburi aromatici (benzene, toluene, orto-xylene) e materiale particolato PM10. Nelle successive elaborazioni grafiche sono rappresentati i valori medi orari di concentrazione degli inquinanti gassosi rilevati; tali valori sono confrontati con i limiti normativi per stabilire eventuali superamenti delle soglie a garanzia della salute umana. Sono inoltre determinati i valori medi degli inquinanti monitorati su tutto il periodo di osservazione, al fine di confrontarli con i valori limite annuali fissati dalla stessa normativa. Per le polveri sottili, invece, sono elaborate ed analizzate le concentrazioni medie giornaliere, in accordo alla normativa vigente. La serie di dati analizzata presenta, saltuariamente, delle discontinuità che sono da attribuirsi alla ordinaria attività di manutenzione della strumentazione analitica oppure a mancato funzionamento della stessa per l assenza di energia elettrica. Per il PM10 le rilevazioni sono state effettuate dal 06/12/2014 al 19/01/2015 con campionatore sequenziale e dal 20/02/2015 con analizzatore automatico in continuo. Biossido di zolfo, ossidi di azoto e monossido di carbonio Analizzando il grafico riportato di seguito (fig. 5) si può notare come le concentrazioni di biossido di zolfo rilevate siano molto inferiori ai valori di soglia fissati dal d.lgs. 155/2010 e s.m.i.. Infatti, la massima media oraria da non superare per più di 24 volte nell arco dell anno solare è normativamente fissata a 350 g/m 3, mentre il massimo valore registrato in corrispondenza del sito è pari a 73,9 g/m 3, di molto inferiore anche al valore limite giornaliero. La media estesa a tutto il periodo di osservazione è pari a 14,6 g/m 3. Pertanto, nel sito monitorato, non si registrano superamenti dei limiti normativi e l inquinamento dovuto questo inquinante può ritenersi marginale. Gli ossidi di azoto, invece, sono prodotti da tutti i processi di combustione, indipendentemente dal combustibile utilizzato. Il biossido di azoto, in particolare, si presenta come un gas di colore rossastro e odore pungente. È un gas fortemente irritante ed è coinvolto in condizioni particolari nella formazione del cosiddetto smog fotochimico; elevate concentrazioni in aria ambiente, oltre a provocare disturbi all apparato respiratorio, possono portare alla formazione di piogge acide e all accumulo di nitrati al suolo con conseguente alterazione degli equilibri ecosistemici. Le concentrazioni di biossido di azoto (fig. 6) presentano marcate fluttuazioni, in relazione alle emissioni locali e alla variabilità dei flussi di rimescolamento atmosferico. In tutto il periodo di osservazione il valore limite della media oraria di 200 g/m 3 è stato superato 12 volte (la normativa prevede che nell arco dell anno solare tale limite non debba essere superato per più di 18 volte). La concentrazione massima misurata è pari a 234,6 g/m 3, con un valore medio di concentrazione relativo a tutto il periodo calcolato in 67,4 g/m 3, superiore al valore limite della media annua per i siti fissi pari a 40 g/m 3. 4

5 Direzione Tecnica Figura 5: concentrazioni orarie di SO 2 e media del periodo di osservazione Biossido di zolfo Concentrazione /11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 16/3 Data Figura 6: concentrazioni medie orarie e media periodo di NO 2 Media periodo [ug/m3] Valore limite media giornaliera Biossido di azoto Concentrazione [ug/m3] /11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 16/3 Data [ug/m3] Media periodo Valore limite media oraria Valore limite media annua 5

6 Direzione Tecnica Figura 7: concentrazioni medie orarie degli ossidi di azoto Ossidi di azoto Concentrazione NO Concentrazione /11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 Data NO [ug/m3] Figura 8: concentrazioni medie giornaliere di biossido di azoto nell area avellinese Biossido di azoto - media giornaliera rilevata nell'area avellinese Concentrazione [ug/m3] /11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 Data AV41 AV42 STIR LM91 6

7 Direzione Tecnica Il parametro in questione delinea una situazione di inquinamento rilevante, che può essere spiegata in parte facendo riferimento alla natura del sito osservato, che come detto in premessa si trova poco distante dallo stazionamento autobus ed in un contesto altamente urbanizzato. Si sommano, quindi, due fonti emissive abbastanza importanti rappresentate da un rilevante flusso veicolare, soprattutto di mezzi pesanti, e da una forte concentrazione di impianti di riscaldamento a servizio di edifici residenziali e pubblici. Bisogna aggiungere, in secondo luogo, che il periodo di monitoraggio si è trovato a coincidere con particolari condizioni meteorologiche (soprattutto nel periodo novembre gennaio) spesso caratterizzate da calme di vento, assenza di precipitazioni e elevata umidità, tutti fattori che hanno sfavorito il ricambio delle masse d aria e provocato l accumulo di inquinanti in atmosfera, determinando un peggioramento della qualità dell aria su vasta scala. Quindi, all impatto delle fonti inquinanti citate in precedenza, vanno aggiunti i contributi emissivi dell intera area avellinese, anche quelli non immediatamente vicini. A tale scopo può essere di supporto la valutazione delle concentrazioni di biossido di azoto nell aria ambiente di tutto il territorio della città di Avellino, rilevate attraverso le stazioni della rete regionale AV41 (posizionata in via D Agostino), AV42 (in via Colombo) e Pianodardine (situata all interno dello stabilimento STIR). In fig. 8 sono rappresentate le concentrazioni medie giornaliere misurate in corrispondenza dei predetti siti. Dalla loro analisi si possono trarre diverse informazioni: in primis, si può osservare come l andamento delle concentrazioni seppur riferito a valori diversi sia coerente su tutto il territorio considerato. Quando la concentrazione media giornaliera mostra un trend crescente, lo fa in tutti e quattro i siti monitorati e ciò, indipendentemente dalle fonti di emissione locali, indica che le dinamiche di accumulo in atmosfera sono governate da meccanismi legati alle condizioni meteo-climatiche (scarso rimescolamento, assenza di precipitazioni). Viceversa, quando si presentano condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni e venti medio-forti, le concentrazioni tendono a diminuire bruscamente. Un esempio può essere rappresentato dai giorni del dicembre e 1 gennaio, quando un peggioramento della situazione meteo (caratterizzata da precipitazioni anche di carattere nevoso, calo brusco delle temperature, venti da moderati a forti) ha favorito la dispersione degli inquinanti e, quindi, minori concentrazioni di biossido di azoto in aria (concentrazioni medie giornaliere tutte inferiori a 20 g/m 3 ). Si può notare, inoltre, anche l impatto del contesto urbanizzato sul quadro emissivo. Le stazioni AV41 e Pianodardine, situate in territori più periferici, con minore densità edilizia e caratterizzate da assi viari poco trafficati (nel caso di AV41) o comunque a scorrimento veloce e con scarsa probabilità di formazione di ingorghi (è il caso della stazione Pianodardine, posizionata tra la A16 e la SS7), facciano registrare le minori concentrazioni medie giornaliere e viaggino quasi appaiate lungo tutto il periodo in esame. Diversamente, la stazione AV42 così come il laboratorio mobile, che si trovano immerse in un tessuto urbano molto più edificato e trafficato, fanno registrare le maggiori concentrazioni medie giornaliere; nella parte finale del 2014 le concentrazioni più elevate sono state registrate dal laboratorio mobile (che ha quindi risentito maggiormente delle fonti locali), mentre ad inizio 2015 le concentrazioni rilevate da AV42 e dal mezzo mobile sono praticamente identiche ed anzi, in qualche caso, la situazione più gravosa si è venuta a verificare in corrispondenza della stazione AV42. Tale andamento è coerente con le concentrazioni medie dell intero periodo di misura pari a: 26,2 g/m 3 per AV41, 51,7 g/m 3 per AV42, 22,1 g/m 3 per Pianodardine e 67,4 g/m 3 per il laboratorio mobile. È quindi ragionevole concludere che la situazione complessa del quadro emissivo propria del sito oggetto di monitoraggio, unita al già critico panorama di qualità dell aria ambiente della città di Avellino, fortemente influenzato anche da dinamiche meteo-climatiche spesso non favorevoli, ha portato ad un cospicuo numero di superamenti del limite orario per il biossido di azoto e anche al superamento del valore limite della media annuale (40 g/m 3 ), anche se per una verifica completa è necessario disporre di dati acquisiti in tutte le stagioni. 7

8 Direzione Tecnica Figura 9: concentrazioni orarie e media mobile su 8 ore di Ossido di carbonio e media mobile 10,0 8,0 Concentrazione 6,0 4,0 2,0 0,0 24/11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 16/3 Data mob Valore limite media mobile Il monossido di carbonio si presenta come un gas inodore ed incolore e si produce dai processi di combustione dei materiali organici che avvengono in carenza di ossigeno. È un inquinate molto abbondante in atmosfera, tant è che la sua concentrazione è misurata in mg/m 3 (unità di misura tre ordini di grandezza superiore rispetto agli altri inquinanti). Fonti principali di emissione sono il traffico veicolare e gli impianti di riscaldamento. Nel periodo monitorato si osserva (fig. 9) che la media mobile calcolata su 8 ore è molto al di sotto del limite normativo di 10 mg/m 3, in coerenza con quanto osservato su tutto il territorio regionale. Ozono e idrocarburi aromatici (BTX) Le concentrazioni di ozono (fig. 10) presentano fluttuazioni giornaliere a seguito del ciclo diurno di formazione dello smog fotochimico e delle condizioni meteorologiche. Esso, infatti, è un inquinante secondario non ha, cioè, fonti di emissioni dirette ma viene prodotto in seguito ad un ciclo di reazioni fotochimiche che coinvolgono particolari sostanze dette, appunto, precursori dell ozono (idrocarburi e ossidi di azoto). È un gas di colore azzurro e odore pungente, altamente reattivo ed ossidante. La sua formazione è favorita da alte temperature e forte irraggiamento, ed è influenzata da direzione e velocità del vento. Tipicamente fa registrare i valori di concentrazione più elevati nel periodo aprile-settembre. In tutto il periodo di osservazione non sono stati registrati superamenti né del valore limite orario di 180 g/m 3 né del limite di 120 g/m 3 sulla media mobile di 8 ore. I valori registrati sono in linea con quanto osservato nel medesimo periodo per le aree interne del territorio regionale, e risultano coerenti con l andamento stagionale di questo tipo di inquinante. Il valore medio di tutto il periodo è pari a 35,5 g/m 3. 8

9 Direzione Tecnica Figura 10: concentrazione media oraria e media mobile di ozono Ozono e media mobile su 8h Concentrazione /11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 16/3 Data mob [ug/m3] Valore limite media oraria Valore limite media mobile Gli idrocarburi aromatici benzene, toluene e xylene (usualmente indicati con la sigla BTX) sono composti chimici che si presentano a temperatura ambiente in forma liquida, incolori e dal caratteristico odore dolciastro. Trovano largo impiego come antidetonanti nelle benzine e nell industria come solventi e nella produzione di materie plastiche o sintetiche. Il benzene è riconosciuto dall OMS come sostanza certamente cancerogena e tra i tre idrocarburi è l unico sottoposto a vincolo normativo. Le concentrazioni medie orarie di benzene (fig.11) presentano di solito variazioni proporzionali all intensità traffico veicolare. Nell intero periodo di osservazione si rileva un picco massimo di 4,1 g/m 3. La concentrazione media di benzene riferita a tutto il periodo di misura è di 0,77 g/m 3, ben al di sotto del valore limite della media annua pari a 5 g/m 3. 9

10 Direzione Tecnica Figura 11: concentrazione media oraria e media periodo di benzene Benzene 5,0 4,5 4,0 3,5 Concentrazione 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 24/11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 16/3 Data benzene [ug/m3] Media periodo [ug/m3] Valore limite media annua [ug/m3] Figura 12: concentrazioni medie orarie di benzene, toluene e orto-xylene Idrocarburi aromatici - BTX 12,0 10,0 8,0 Concentrazione 6,0 4,0 2,0 0,0 24/11 1/12 8/12 15/12 22/12 29/12 5/1 12/1 19/1 26/1 2/2 9/2 16/2 23/2 2/3 9/3 16/3 Data benzene [ug/m3] toluene [ug/m3] orto-xylene [ug/m3] 10

11 Direzione Tecnica Materiale particolato PM10 Per quanto riguarda le polveri sottili, rilevate nella frazione cd. PM10 (particelle aventi diametro aerodinamico equivalente inferiore a 10 milionesimi di metro), le concentrazioni misurate variano dal minimo di 12 g/m 3 al massimo di 159 g/m 3, con una media pari a 50,8 g/m 3 su tutto il periodo monitorato, a fronte di un limite per la media annuale di 40 g/m 3. Come evidenziato in precedenza, tali valori sono il risultato di due differenti approcci tecnologici di monitoraggio. Una prima parte delle determinazioni dal 06/12/2014 al 19/01/2015 è avvenuta per mezzo di campionatore sequenziale con raccolta del materiale particolato su filtro (periodo di campionamento: 24 ore) e successiva determinazione di massa per mezzo di analisi di laboratorio. Dal 17/02/2015, invece, è stato installato nel laboratorio mobile un analizzatore automatico in continuo, capace di restituire una media oraria delle concentrazioni rilevate, garantendo una maggiore tempestività nella ricezione del dato ed una migliore risoluzione temporale. L andamento delle concentrazioni medie giornaliere di PM10 (fig. 13) è caratterizzato da fluttuazioni considerevoli ed è fortemente influenzato dalle variazioni periodiche delle emissioni nel corso del periodo di osservazione e dalle condizioni meteo-ambientali. I valori più elevati registrati per questo parametro sono riconducibili, tendenzialmente, a condizioni di scarso rimescolamento atmosferico e quindi ristagno delle polveri sottili. Per tutto il periodo di osservazione sono stati rilevati superamenti del limite giornaliero di 50 g/m 3 nel numero di 23. Anche in questo caso, per una maggiore comprensione dei fenomeni che possono provocare l inquinamento da polveri sottili e per meglio comprendere il panorama complessivo della qualità dell aria nell intera città, può essere d ausilio effettuare un confronto tra le concentrazioni medie giornaliere rilevate dalle stazioni di monitoraggio situate nel comprensorio avellinese. Figura 13: concentrazione media giornaliera di PM10 rilevata presso il laboratorio mobile in piazza Kennedy Particolato PM Concentrazione dic 13-dic 20-dic 27-dic 3-gen 10-gen 17-gen 24-gen 31-gen 7-feb 14-feb 21-feb 28-feb 7-mar 14-mar Data PM10 Valore limite media giornaliera Valore limite media annua Media periodo 11

12 Direzione Tecnica Figura 14: concentrazioni medie giornaliere rilevate nell area avellinese PM10 - media giornaliera rilevata nell'area avellinese (24/11/ /12/2014) Concentrazione [ug/m3] /11 25/11 26/11 27/11 28/11 29/11 30/11 1/12 2/12 3/12 4/12 5/12 6/12 7/12 8/12 9/12 10/12 11/12 12/12 13/12 14/12 15/12 16/12 17/12 18/12 19/12 20/12 21/12 22/12 23/12 24/12 25/12 26/12 27/12 28/12 29/12 30/12 31/12 Data AV41 AV42 STIR LM91 Valore limite giornaliero Figura 15: concentrazioni medie giornaliere rilevate nell area avellinese PM10 - media giornaliera rilevata nell'area avellinese (01/01/ /01/2015) Concentrazione [ug/m3] /1 2/1 3/1 4/1 5/1 6/1 7/1 8/1 9/1 10/1 11/1 12/1 13/1 14/1 15/1 16/1 17/1 18/1 19/1 20/1 21/1 22/1 23/1 24/1 25/1 26/1 27/1 28/1 29/1 30/1 31/1 Data AV41 AV42 STIR LM91 Valore limite giornaliero 12

13 Direzione Tecnica Figura 16: concentrazioni medie giornaliere rilevate nell area avellinese PM10 - media giornaliera rilevata nell'area avellinese (01/02/ /03/2015) Concentrazione [ug/m3] /2 2/2 3/2 4/2 5/2 6/2 7/2 8/2 9/2 10/2 11/2 12/2 13/2 14/2 15/2 16/2 17/2 18/2 19/2 20/2 21/2 22/2 23/2 24/2 25/2 26/2 27/2 28/2 1/3 2/3 3/3 4/3 5/3 6/3 7/3 8/3 9/3 10/3 11/3 12/3 13/3 14/3 15/3 Data AV41 AV42 STIR LM91 Valore limite giornaliero Figura 17: correlazione tra PM10 di AV42 e laboratorio mobile ARPAC PM10 - Correlazione tra LM91 e AV PM10 - AV42 [ug/m3] y = 0,89x + 6,05 R 2 = 0, PM10 - laboratorio mobile [ug/m3] 13

14 Direzione Tecnica Dall analisi dei grafici precedenti è possibile rilevare che il superamento del limite giornaliero di 50 g/m 3 per il PM10 avviene, con buona frequenza, nei medesimi giorni in tutti i siti monitorati. Dal confronto di dettaglio tra le concentrazioni di PM10 rilevate dalle stazioni AV42 in via C. Colombo e laboratorio mobile ARPAC in piazza Kennedy (fig. 17), si può osservare quanto esse siano correlate: esiste quasi un rapporto 1:1. Il livello di inquinamento da polveri sottili tra i due siti, dunque, è mediamente identico anche se essi sono esposti a fenomeni emissivi differenti. Ciò denota, quindi, una situazione di inquinamento a vasta scala, non certo influenzato dai soli fattori locali caratteristici di ogni sito di installazione. Essi infatti sono unicamente responsabili delle differenze giornaliere che, tipicamente, sono contenute nel range di variabilità di 5-40 g/m 3 tra le diverse stazioni. Anche in questo caso, come osservato in precedenza per il biossido di azoto, le concentrazioni maggiori sono registrate in corrispondenza dei siti caratterizzati da maggiore pressione urbana: AV42 e laboratorio mobile. Elaborazioni giorno-tipo Di seguito sono riportate alcune elaborazioni grafiche riguardanti l andamento medio giornaliero degli inquinanti monitorati. Da tali grafici si possono osservare le interdipendenze e le correlazioni tra i diversi tipi di inquinanti. L utilità di questo tipo di elaborazione dati consiste nel supporto interpretativo dello stato di inquinamento e nell individuazione dei probabili comportamenti antropici di diretto impatto sulla qualità dell aria del sito monitorato. L analisi di dettaglio dell andamento medio giornaliero delle concentrazioni dei gas disponibili mostra che i valori più elevati di ossidi di azoto e monossido di carbonio come già anticipato, gas direttamente collegati ai processi di combustione di materiali di varia natura sono misurati con buona frequenza in fasce orarie ben determinate. In particolare per gli NO X (fig. 18) si osserva che essi presentano andamento crescente durante gli intervalli e , tipicamente coincidenti con i maggiori afflussi di traffico veicolare. Si nota, inoltre, un altro picco di concentrazione alle ore 14.00, legato anch esso probabilmente alle condizioni del traffico; a quest ora, infatti, si è osservata la partenza di diverse autolinee di collegamento tra il capoluogo irpino e altre località provinciali e regionali. Quest orario coincide, inoltre, anche con l uscita dalle scuole o alla chiusura di uffici e negozi, rappresentando di fatto un ora in cui lo spostamento veicolare rappresenta una fonte non trascurabile. Tra l altro, l NO che deriva prevalentemente dalla combustione, presenta picchi più marcati rispetto all NO 2 che si forma per reazione dell NO; da ciò si evince l importante contributo delle combustione a scala locale per le concentrazioni di NOx misurate. Fra l altro, i picchi delle 14:00 sono spianati dal maggior rimescolamento atmosferico. Il quadro emissivo descritto assume un peso notevole se si effettuano alcune considerazioni circa i meccanismi fisici interni del Planetary Boundary Layer. Il PBL (letteralmente strato limite planetario ) è definito come la porzione di troposfera direttamente influenzata dalla superficie terrestre e suscettibile di mutamenti dovuti all immissione di energia da essa proveniente con tempi dell ordine dell ora. Si estende per i primi 2-3 Km dell atmosfera. L interazione fra atmosfera e superficie terrestre può avvenire attraverso diversi meccanismi: attrito meccanico, evaporazione e traspirazione, trasferimento di calore, emissione di sostanze inquinanti e variazioni della circolazione atmosferica dovuta alla conformazione del terreno. In particolare si indica con il termine PBL convettivo lo strato limite in condizioni di forte insolazione, che causano vortici d aria di natura convettiva ed aumento della produzione di turbolenza e di conseguenza un forte rimescolamento dell atmosfera. L altezza di rimescolamento, definita come l altezza dello strato adiacente alla superficie all interno del quale un composto viene disperso verticalmente per turbolenza meccanica o convettiva in un tempo pari a un ora circa, è massima in queste condizioni. 14

15 Direzione Tecnica Fig.18: evoluzione nelle 24 ore del PBL in una giornata soleggiata (fonte: ARPAV) Il PBL convettivo, quindi, si instaura nelle ore più calde della giornata, nelle quali si ha il maggiore rimescolamento atmosferico: ci si aspetterebbe, dunque, che durante queste ore le concentrazioni degli inquinanti siano minori proprio perché è favorita la loro dispersione in atmosfera. Il fatto che si registri un picco di inquinamento in quest intervallo temporale, può rendere la misura dell importanza del fenomeno emissivo per il sito in esame. Viceversa, in condizioni di raffreddamento della superficie terrestre, la creazione di vortici di natura convettiva è inibita e la turbolenza è sostenuta solo dal vento. Il rimescolamento atmosferico è debole (condizioni di PBL stabile). Il PBL stabilmente stratificato è in genere la parte inferiore di una cosiddetta inversione termica (la superficie terrestre è più fredda dell aria che sta al di sopra di essa). Durante la presenza di inversioni termiche sono quindi inibiti i moti verticali dell atmosfera e tutti gli inquinanti emessi al suolo sono contenuti sotto una cappa che ne impedisce la dispersione. Tali condizioni sono tipicamente notturne e molto frequenti nel sito in esame. Tornando alla valutazione dell inquinamento medio da, per meglio comprendere quanto il traffico abbia impatto sul quadro complessivo delle emissioni, nell elaborazione degli andamenti medi tipici sono stati successivamente discriminati giorni feriali e giorni festivi (figg ). L analisi delle predette elaborazioni consente di valutare come, durante la settimana, le concentrazioni siano in generale molto più elevate. Nei giorni festivi, invece, le concentrazioni sono ovviamente più basse (minore intensità del traffico) ed sono meno marcati i picchi registrati alle ore 9.00 e alle Alla componente veicolare, inoltre, si aggiunge anche il contributo emissivo degli impianti di riscaldamento, che hanno un maggiore impatto soprattutto in serata. Quest affermazione è supportata dal grafico in figura 20: durante i giorni festivi, quando appunto è sicuramente minore l intensità del traffico, si osserva che le concentrazioni di sono relativamente più basse in mattinata mentre assumono valori più rilevanti nella fascia oraria , orario congruente con l effettivo funzionamento degli impianti di riscaldamento. Considerazioni analoghe valgono per la correlazione -, anche se si può osservare che la concentrazione di monossido di carbonio non subisce sensibili variazioni tra giorni feriali e festivi (figg ). 15

16 Direzione Tecnica Figura 19: andamento medio giornaliero degli ossidi di azoto Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto Concentrazione Ora NO Figura 20: andamento medio giornaliero di ossidi di azoto; giorni feriali Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto GIORNI FERIALI Concentrazione Ora NO 16

17 Direzione Tecnica Figura 21: andamento medio giornaliero di ossidi di azoto; giorni festivi Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto GIORNI FESTIVI Concentrazione Ora NO Figura 22: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e monossido di carbonio Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - monossido di carbonio Caoncentrazione ,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 Concentrazione Ora 0,0 NO 17

18 Direzione Tecnica Figura 23: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e monossido di carbonio; giorni feriali Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - monossido di carbonio GIORNI FERIALI Caoncentrazione ,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 Concentrazione Ora 0,0 NO Figura 24: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e monossido di carbonio; giorni festivi Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - monossido di carbonio GIORNI FESTIVI Caoncentrazione ,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 Concentrazione Ora 0,0 NO 18

19 Direzione Tecnica Ad ulteriore conferma della traccia lasciata dall inquinamento da traffico veicolare nell aria ambiente, si osservi la correlazione tra gli ossidi di azoto e gli idrocarburi aromatici (fig. 25). In coerenza con quanto affermato in precedenza, anche le concentrazioni di questi ultimi subiscono un incremento nelle fasce orarie e Esse non sembrano risentire, invece, del picco di inquinamento che si registra in corrispondenza delle Questo fenomeno potrebbe essere dovuto alla natura impulsiva dell evento emissivo. L intervallo temporale di un ora è probabilmente non sufficiente a permettere un accumulo significativo degli idrocarburi in atmosfera, a differenza degli ossidi di azoto. Altra spiegazione può essere trovata nella differente sensibilità degli analizzatori utilizzati per la misura degli ossidi di azoto e degli idrocarburi aromatici. L analizzatore di NO X, infatti, sfrutta il principio della chemiluminescenza e consente misurazione degli ossidi di azoto con risoluzione paragonabile al minuto. L analizzatore di BTX, invece, è un gas-cromatografo che necessita di tempi più lunghi per completare il ciclo di misura (tra campionamento e analisi del gas prelevato trascorrono tipicamente circa 30 minuti): esso è, quindi, sistematicamente meno sensibile del precedente e quindi meno indicato per la rilevazione di fenomeni di inquinamento a carattere impulsivo. Anche in questo caso si può osservare che le concentrazioni medie rilevate sono direttamente proporzionali all intensità del traffico e quindi sensibilmente più elevate nei giorni feriali. Figura 25: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e idrocarburi aromatici Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - idrocarburi aromatici 120 3, ,0 Caoncentrazione ,5 2,0 1,5 1,0 Concentrazione BTX 20 0, Ora 0,0 NO 19

20 Direzione Tecnica Figura 26: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e idrocarburi aromatici; giorni feriali Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - idrocarburi aromatici GIORNI FERIALI 120 3, ,0 Caoncentrazione ,5 2,0 1,5 1,0 Concentrazione BTX 20 0, Ora 0,0 NO Figura 27: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e idrocarburi aromatici; giorni festivi Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - idrocarburi aromatici GIORNI FESTIVI 120 3, ,0 Caoncentrazione ,5 2,0 1,5 1,0 Concentrazione BTX 20 0, Ora 0,0 NO 20

21 Direzione Tecnica Il biossido di zolfo, invece, si forma nel processo di combustione per ossidazione dello zolfo presente nei combustibili solidi e liquidi (carbone, olio combustibile, gasolio). Le fonti di emissione principali sono legate alla produzione di energia, agli impianti termici, ai processi industriali. La diffusione di combustibili da autotrazione sempre più puliti contenenti minori concentrazioni di zolfo come impurità, fa sì che il traffico non rientri tra le primarie fonti di emissione di questo inquinante. Questo fatto consente, dunque, di stabilire una sorta di firma degli impianti di riscaldamento sul quadro emissivo totale. Osservando la correlazione tra e biossido di zolfo (fig. 28) si può notare come quest ultimo presenti concentrazioni relativamente basse nella prima parte della giornata (quasi non risentendo dell impatto del traffico veicolare), mentre si ha un sensibile aumento nel pomeriggio e soprattutto in serata (picco alle ore 19.00), orario in cui presumibilmente entrano in funzione la maggior parte degli impianti di riscaldamento. Tale fenomenologia appare ancor più evidente discriminando i giorni festivi dai feriali e ragionando in contrapposizione con quanto fatto per gli ossidi di azoto. Figura 28: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e biossido di zolfo Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - biossido di zolfo ,0 20,0 Caoncentrazione ,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 Concentrazione Ora 0,0 NO 21

22 Direzione Tecnica Figura 29: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e biossido di zolfo; giorni feriali Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - biossido di zolfo GIORNI FERIALI ,0 20,0 Caoncentrazione ,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 Concentrazione Ora 0,0 NO Figura 30: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e biossido di zolfo; giorni festivi Andamento tipico giornaliero ossidi di azoto - biossido di zolfo GIORNI FESTIVI ,0 20,0 Caoncentrazione ,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 Concentrazione Ora 0,0 NO 22

23 Direzione Tecnica Come già chiarito, dal 17 febbraio è stato installato nel laboratorio mobile un analizzatore automatico in continuo di polveri sottili. Ciò ha consentito, oltre che di determinare la concentrazione media giornaliera (che è il parametro normato per la qualità dell aria) anche di effettuare una stima dell evoluzione della concentrazione di PM10 nell arco delle 24 ore (non possibile con l utilizzo del campionatore sequenziale a partire dal quale si determina in laboratorio unicamente la concentrazione media sulle 24 ore). In tal modo è stato possibile elaborare, per il limitato periodo di tempo osservato, un andamento medio delle concentrazioni di polveri sottili e visualizzare eventuali correlazioni con altri inquinanti (in fig. 31 è mostrata la correlazione tra PM10 e NO X ). L analisi di tale elaborazione consente di vedere come le concentrazioni di polveri sottili siano sì influenzate da fattori antropici è evidente che all aumentare delle emissioni, le concentrazioni di PM10 subiscano un incremento ma, anche, legate a condizioni meteo-climatiche proprie del sito. Se si richiamano, infatti, le considerazioni fatte in precedenza circa il PBL, non è difficile comprendere il motivo per il quale le maggiori concentrazioni di polveri sottili si registrino durante le ore notturne, in condizioni di inversione termica. Le polveri disperse nell aria ambiente, a causa probabilmente di combustione di materiale da riscaldamento, tendono ad accumularsi nell aria non potendo disperdersi e determinando, quindi, concentrazioni anche molto elevate. Figura 31: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e PM10 Andame nto tipico giornaliero ossidi di azoto - particolato PM Caoncentrazione Concentrazione PM Ora 0 NO PM10 [ug/m3] 23

24 Direzione Tecnica Andamento meteo-ambientale La situazione meteorologica nel sito di monitoraggio è caratterizzata, per il periodo in oggetto, da un regime anemometrico mediamente debole, con temperature medie orarie contenute nell intervallo di variazione: C e da sporadici eventi di precipitazione, mediamente di debole intensità. Nei grafici successivi sono riportate le elaborazioni modellistiche (fonte: per il sito oggetto di monitoraggio durante il periodo novembre 2014 marzo Dalla loro analisi è possibile valutare la discreta frequenza di condizioni meteo caratterizzate da venti assenti o deboli, assenza di precipitazioni e temperature basse (limitata escursione termica) che, come descritto in precedenza, hanno un ruolo fondamentale nei meccanismi evolutivi del PBL e sono spesso responsabili dell accumulo degli inquinanti in atmosfera. Il persistere di tali condizioni per più giorni porta, con buona frequenza, al superamento dei limiti di legge per la qualità dell aria. Osservando, ad esempio, l andamento meteo dei mesi di novembre e dicembre (figg ), durante i quali si sono registrate le maggiori concentrazioni di con superamenti del limite di 200 g/m 3 per l NO 2 e alcuni superamenti del limite giornaliero del PM10, si nota che il valore minimo del vento è spesso vicino allo zero, le temperature oscillano tra 0 e 15 C e vi sono scarse precipitazioni. Il 15 dicembre 2014, proprio la concomitanza di tutti questi fattori (vento minimo minore di 10 km/h, temperatura media giornaliera 10 C e assenza di precipitazioni) ha determinato un picco massimo di pari a 216,6 g/m 3 e una media sulle 24 ore di PM10 pari a 159 g/m 3. Lo stesso giorno è stato, inoltre, caratterizzato da un fenomeno di inversione termica. La temperature minima registrata presso il laboratorio mobile, ad una quota di circa 330 m.s.l.m., era pari a 4,2 C; la stazione di Montevergine (1284 m.s.l.m.) ha fatto registrare una temperatura minima di 3 C mentre la stazione di Trevico (50 km a est del sito e quota 1093 m.s.l.m.) una temperatura minima di 5,2 C. A causa di questo fenomeno, gli strati più bassi dell atmosfera sono più freddi rispetto a quelli a quota maggiore in contrasto con il normale gradiente termico e si genera uno strato d aria fortemente stabile rispetto alla convezione che limita ogni rimescolamento verticale. Figura 32: andamento meteo novembre

25 Direzione Tecnica Figura 33: andamento meteo dicembre 2014-gennaio 2015 Figura 34: andamento meteo febbraio-marzo

26 Direzione Tecnica Di diversa natura, invece, il superamento del limite giornaliero di PM10 registrato il 15 marzo In questo caso, infatti, hanno avuto un peso non trascurabile per il superamento del valore limite anche le polveri sahariane. La situazione meteo era caratterizzata da venti deboli, precipitazioni da assenti a deboli e temperatura variabile tra 3 e 11 C. La figura successiva mostra una elaborazione del modello Copernico ( nella quale è chiaramente visibile l avvicinamento delle sabbie sahariane alle coste tirreniche. Figura 35: polveri sahariane da modello Viceversa, quando si presentano condizioni meteo perturbate, con vento e precipitazioni anche intensi, vi è un notevole rimescolamento atmosferico e ricambio delle masse d aria, con conseguente abbassamento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera. A tal proposito si può osservare la figura 33, relativamente al periodo 30 dicembre 1 gennaio. Anche in presenza di temperature molto basse e precipitazioni piuttosto deboli di carattere nevoso, i venti forti (max 45 km/h circa) hanno determinato una consistente dispersione degli inquinanti in atmosfera, facendo registrare concentrazioni molto basse dei parametri rilevati per la qualità dell aria. Si riportano nelle tabelle seguenti, a titolo di esempio, le condizioni meteo registrate in determinati giorni, al fine di evidenziare la correlazione tra i fattori meteo-climatici e le concentrazioni rilevate degli inquinanti. Tabella 1: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e PM10 Data max [ug/m3] media PM10 [ug/m3] Temperatura [ C] Umidità relativa Venti 15/12/ , /03/ ,3 122 min 5 max 72 max 13 med 53 min 3 max 75 max 11 med 49 deboli NNW deboli NNW 26

27 Direzione Tecnica Tabella 2: andamento medio giornaliero e correlazione tra ossidi di azoto e PM10 Data max [ug/m3] media PM10 [ug/m3] Temperatura [ C] Umidità relativa Venti 30/12/ , /12/ ,5* 14,6 min -3 max 37 max 1 med 25 min -6 max 66 max -1 med 45 forti da NNE forti da N min -3 max 30 01/01/ ,3* 20,1 max 10 med 23 * dato misurato nella stazione AV42 moderati forti da ENE Considerazioni conclusive Dai dati misurati e riportati in forma sintetica nei grafici precedenti si rileva, in conclusione, che in questo periodo di monitoraggio sono stati rilevati superamenti delle soglie previste dalla normativa vigente per il biossido di azoto e per le polveri sottili PM10. In particolare, per il primo inquinante si sono registrati n.12 superamenti della soglia di 200 g/m 3 sulla media oraria a fronte di un numero massimo consentito nell anno solare di 18. È inoltre superata la soglia della media annuale di concentrazione: media di tutto il periodo pari a 67,4 g/m 3 rispetto al massimo consentito di 40 g/m 3. Bisogna comunque tener conto che questi valori sono stati registrati nel periodo invernale, parte nel 2014 e parte nel 2015, quindi il riferimento normativo può essere solo orientativo. Discorso analogo per il PM10 con n.23 superamenti a fronte del massimo di 35 consentiti nell arco dell anno solare e con una media su tutto il periodo di 50,8 g/m 3 rispetto al massimo stabilito dalla normativa di 40 g/m 3. È opportuno evidenziare che i superamenti del limite giornaliero per le polveri sottili si sono verificati, in maggior parte, in concomitanza di condizioni meteo particolarmente favorevoli all accumulo di inquinanti in atmosfera, in accordo con le osservazioni effettuate in precedenza circa il PBL stabile e le inversioni termiche. Il fenomeno dell accumulo degli inquinanti in atmosfera è governato principalmente dall intensità del vento. In condizioni di vento molto debole e umidità relativa elevata si registrano i valori più elevati di concentrazione; se il quadro complessivo delle emissioni è piuttosto importante, come nel caso del sito in esame, con buona probabilità si registreranno dei superamenti dei limiti normativi. Quando i venti sono moderati/forti, invece, anche in corrispondenza di temperature rigide (cui corrisponde un utilizzo massivo degli impianti di riscaldamento con conseguenti maggiori emissioni), le concentrazioni di inquinanti registrate sono relativamente più basse. È necessario specificare, tuttavia, che una campagna di monitoraggio effettuata con laboratorio mobile è (per definizione) limitata nel tempo e, per tale motivo, non esaustiva ai fini della descrizione dello scenario di qualità dell aria caratteristico di un determinato sito. Inoltre, il periodo di monitoraggio si è trovato a coincidere con le condizioni tipicamente più sfavorevoli per la qualità dell aria ambiente, rappresentate dai mesi invernali nei quali, oltre all impatto combinato delle fonti di emissione da traffico e da impianti di riscaldamento, si verificano spesso condizioni meteorologiche sfavorevoli al ricambio delle masse d aria. I dati rilevati restituiscono, comunque, un quadro generale di inquinamento piuttosto importante ma, probabilmente, estendendo il monitoraggio anche a periodi primaverili e estivi tipicamente 27

28 Direzione Tecnica meno severi in termini di emissioni si potrebbe registrare un decremento delle concentrazioni medie su lungo termine. In allegato alla presente relazione è riportato lo schema sintetico riassuntivo dei dati relativi agli inquinanti monitorati nel periodo di riferimento. Napoli, 25 marzo 2015 U.O. MO.CE. Ing. Paolo D Auria Il Dirigente Dott. Giuseppe Onorati 28

29 Direzione Tecnica Allegato Dati qualità dell aria rilevati dalla stazione mobile LM91 Periodo di riferimento 24/11/ /03/

30 NO 24/11/ ,2 87,2 129,6 9,1 #N/D 2,4 #N/D 4,5 1 9,4 24/11/ ,2 72,8 96,9 7,8 #N/D 2 #N/D 3,8 0,8 8,6 24/11/ ,5 59,8 84,3 7,3 #N/D 1,8 #N/D 3,5 0,8 9,7 24/11/ ,1 52,6 73,1 7,4 #N/D 1,8 #N/D 3,4 0,7 9,7 24/11/ ,8 45,3 59,9 6,6 #N/D 1,6 #N/D 3,1 0,6 8,9 24/11/ ,3 39,7 54,4 6,1 #N/D 1,3 #N/D 2,9 0,3 8,9 24/11/ ,5 52,8 93,6 6,6 #N/D 1,3 #N/D 2,8 0,6 8,9 24/11/ ,4 61,9 106,3 6,6 7,2 1,3 1,7 3,1 0,7 8,6 24/11/ ,4 111,9 216,9 7,3 7,0 1,7 1,7 4,1 0,9 8,4 24/11/ ,3 126,1 195,4 7,2 6,9 1,7 1,6 5,3 1,4 9,2 24/11/ ,9 124,5 146,1 7,6 6,9 1,6 1,5 4,6 1,3 9,4 24/11/ ,5 140,8 148,4 11,4 7,4 1,6 1,5 4,4 1,3 10,0 24/11/ ,6 167,5 195,7 11,8 8,1 2,2 1,5 2,3 5,5 1,6 10,0 24/11/ ,4 197,8 239,6 8,9 8,4 2,4 1,6 1,8 8,2 2,2 11,0 24/11/ ,4 187,2 206,0 10,4 8,9 2 1,7 1,7 8 2,3 10,2 24/11/ ,4 159,2 151,1 23,8 11,1 1,6 1,8 1,3 6,4 2 9,4 24/11/ ,2 159,4 165,0 14,9 12,0 1,8 1,8 1,1 4 1,2 8,1 24/11/ ,3 172,8 218,2 13,9 12,8 2,5 1,9 1,4 5,1 1,4 16,8 24/11/ ,0 184,1 266,9 13,2 13,5 3,2 2 2,4 6,7 1,7 25,4 24/11/ ,1 185,9 287,0 13,6 13,8 3,5 2,2 2,5 9,2 2,5 21,2 24/11/ ,4 187,6 312,2 12,2 13,9 3,8 2,4 2,5 8,6 2,3 11,3 24/11/ ,9 145,1 215,1 12,8 14,4 3,5 2,6 2,5 7,6 2,1 15,5 24/11/ ,9 109,4 147,1 12,0 14,6 3,1 2,8 2,2 6,1 1,6 16,0 25/11/ ,5 97,6 138,4 11,4 13,0 3,1 2,9 2,3 5,6 1,4 14,1 25/11/ ,0 76,7 104,8 10,0 12,4 2,8 3,1 2,1 5,1 1,2 10,5 25/11/ ,3 63,7 90,2 8,3 11,7 2,6 3,2 2 4,5 1 10,2 25/11/ ,1 51,9 73,7 7,9 11,0 2,4 3,2 1,8 4,5 1 10,2 25/11/ ,9 44,0 63,3 7,8 10,3 2 3,1 4,1 4,1 0,8 10,0 25/11/ ,1 38,9 55,8 7,5 9,7 2 2,9 3,2 3,8 0,8 10,2 25/11/ ,6 35,9 55,7 7,3 9,0 1,9 2,7 2,5 3,9 0,8 10,0 25/11/ ,1 46,8 88,0 7,4 8,5 1,7 2,5 1,8 3,6 0,8 9,7 25/11/ ,6 66,6 133,0 7,4 8,0 1,8 2,3 1,5 3,5 0,8 10,2 25/11/ ,5 92,7 180,8 8,3 7,7 2 2,1 2,7 4,6 1,1 10,2 25/11/ ,3 102,8 164,0 7,8 7,7 1, ,7 1,2 10,2 25/11/ ,7 102,1 114,0 8,3 7,7 1,9 1,9 1,8 4,4 1,1 10,0 25/11/ ,5 111,1 100,6 13,8 8,5 1,6 1,9 1,3 3,8 0,9 10,2 25/11/ ,7 79,0 67,7 35,8 12,0 0,9 1,8 1,2 3,3 0,7 10,7 25/11/ ,6 107,3 112,7 28,8 14,7 1 1,7 0,6 1,7 0,5 16,8 25/11/ ,7 169,2 195,7 9,2 14,9 2,2 1,6 1,2 5,3 1,4 13,6

31 NO 25/11/ ,2 234,6 336,0 8,3 15,0 2,8 1,7 1,7 8,6 2,4 14,1 25/11/ ,5 185,7 213,3 8,5 15,1 2,4 1,8 1,9 10,3 3 19,7 25/11/ ,7 189,3 251,4 12,0 15,6 2,9 1,8 1,5 6,7 2 12,3 25/11/ ,5 201,7 310,8 14,4 16,4 3,4 2 2,7 8,8 2,4 15,7 25/11/ ,8 194,0 311,0 13,1 16,3 3,8 2,2 2,8 9,8 2,3 22,5 25/11/ ,8 178,6 277,8 10,1 13,1 3,5 2,4 3 10,1 2,6 24,4 25/11/ ,2 171,6 291,5 11,1 10,8 3,6 2,7 2,4 7,7 2 25,2 25/11/ ,7 144,8 239,7 10,4 11,0 3,4 3,1 2,6 8,7 2,3 24,4 26/11/ ,6 124,5 195,8 11,5 11,4 3,2 3,2 2,4 7,5 2 13,4 26/11/ ,2 99,5 155,1 9,9 11,6 3 3,3 2,2 6,6 1,7 11,5 26/11/ ,2 85,7 127,8 9,1 11,2 2,8 3,3 2,1 5,9 1,5 10,7 26/11/ ,7 69,9 95,9 7,8 10,4 2,4 3,3 2 5,3 1,3 10,0 26/11/ ,0 54,9 69,2 7,1 9,6 1,9 3,2 1,6 4,3 1 10,2 26/11/ ,5 46,2 60,1 7,0 9,2 1,8 3 1,5 3,5 0,8 10,0 26/11/ ,0 45,3 62,1 6,9 8,7 1,7 2,8 2 3,7 0,8 10,0 26/11/ ,8 52,1 88,5 6,8 8,3 1,8 2,5 1,8 4,3 0,9 10,2 26/11/ ,1 76,9 152,0 7,3 7,7 1,9 2,3 1,7 4,6 0,9 9,7 26/11/ ,2 113,6 217,6 7,8 7,5 2,3 2,2 1,9 5,4 1,3 9,7 26/11/ ,0 138,7 206,8 7,4 7,3 2,3 2,1 1,9 5,9 1,6 10,2 26/11/ ,6 112,4 124,4 9,0 7,4 1,6 2 1,5 5 1,4 12,1 26/11/ ,4 89,3 75,9 25,5 9,7 1 1,9 1 3,1 0,7 10,2 26/11/ ,5 104,7 97,2 21,1 11,5 1,2 1,8 0,9 2,6 0,6 10,2 26/11/ ,3 113,7 115,8 20,4 13,2 1,4 1,7 0,8 3,1 0,8 10,2 26/11/ ,8 100,2 93,1 21,8 15,0 1,4 1,7 0,8 2,5 0,7 10,2 26/11/ ,4 116,2 120,2 11,8 15,6 1,5 1,6 0,8 2,4 0,6 10,7 26/11/ ,9 112,0 107,5 10,3 15,9 1,7 1,6 1,1 3,2 0,9 11,3 26/11/ ,3 110,0 104,8 9,3 16,2 1,8 1,5 1,2 3,4 0,8 10,2 26/11/ ,6 122,4 148,7 9,6 16,2 2,2 1,4 1,4 4,5 1,2 13,6 26/11/ ,4 124,5 156,6 9,0 14,2 2,5 1,5 1,6 6,6 1,3 10,2 26/11/ ,1 124,8 160,5 10,5 12,8 2,8 1,7 1,7 6,3 1,2 12,1 26/11/ ,0 100,4 92,4 5,8 11,0 1,8 1,9 1,7 4,3 1 11,3 26/11/ ,5 85,0 71,7 5,3 9,0 1, ,7 14,9 27/11/ ,1 81,6 68,5 8,4 8,5 1, ,8 0,6 21,5 27/11/ ,4 70,5 68,9 6,6 8,1 1,7 2 1,1 3 0,6 31,4 27/11/ ,2 57,2 49,6 7,0 7,8 1, ,9 0,3 35,4 27/11/ ,0 49,8 44,5 7,8 7,6 1,1 1,9 0,9 2,9 0,6 35,9 27/11/ ,0 46,1 40,5 7,3 7,3 1,3 1,8 0,8 2,7 0,5 36,9 27/11/ ,9 43,4 40,0 7,0 6,9 1,5 1,7 0,8 2,6 0,4 37,2 27/11/ ,5 44,2 38,0 7,9 7,2 1,3 1,5 0,8 2,3 0,5 29,1

32 NO 27/11/ ,7 72,6 92,3 7,3 7,4 1,6 1,4 0,7 2,7 0,5 21,0 27/11/ ,6 106,2 161,1 6,4 7,2 1,7 1,5 0,6 2,3 0,5 33,3 27/11/ ,0 130,3 186,3 7,3 7,3 2,1 1,4 1,1 4,1 1,1 29,3 27/11/ ,7 130,8 148,3 7,6 7,3 2,1 1,5 1 4,4 1,2 25,4 27/11/ ,2 94,0 80,2 18,2 8,6 1,6 1,6 0,8 3,7 1 19,7 27/11/ ,5 107,2 106,5 17,4 9,9 1,7 1,6 0,7 2,8 0,4 20,4 27/11/ ,2 104,3 103,7 20,1 11,5 1,7 1,7 0,7 2,5 0,8 21,2 27/11/ ,9 117,9 127,6 16,2 12,6 1,8 1,7 0,6 2,5 0,6 21,0 27/11/ ,9 121,3 135,4 18,4 14,0 1,9 1,8 0,8 2,7 0,7 22,3 27/11/ ,3 118,4 111,3 19,2 15,6 1,9 1,8 0,8 2,4 0,7 22,0 27/11/ ,0 113,6 98,4 9,1 15,8 1,8 1,8 0,9 3,2 0,9 19,7 27/11/ ,6 116,0 107,3 6,8 15,7 1,9 1,8 0,9 3,7 1,2 32,8 27/11/ ,9 140,1 188,4 9,6 14,6 3 1,8 1,1 4,9 1,3 19,7 27/11/ ,3 141,4 198,5 10,0 13, ,8 6,9 1,9 32,5 27/11/ ,0 157,9 260,0 11,8 12,6 3,7 2,1 2 6,9 1,7 39,8 27/11/ ,1 135,9 211,4 13,0 12,2 3,6 2,4 2 7,3 2 23,8 27/11/ ,7 119,4 186,2 10,5 11,3 3,2 2,6 2 6,1 1,5 26,7 28/11/ ,1 95,5 142,9 9,8 10,1 3 2,8 1,8 6,2 1,3 14,9 28/11/ ,8 75,0 111,7 8,4 10,0 2,7 2,9 1,7 6,2 1,1 13,1 28/11/ ,8 62,2 94,9 7,8 10,1 2,4 3 1,6 5,7 1 11,5 28/11/ ,7 54,9 80,9 7,4 9,8 2,3 3,1 1,4 4,4 0,8 10,2 28/11/ ,9 44,6 66,6 7,0 9, ,4 4,4 0,8 10,2 28/11/ ,0 38,7 61,6 7,2 8,9 1,9 2,9 1,4 3,5 0,7 10,0 28/11/ ,4 38,7 61,0 7,5 8,2 1,9 2,6 1,2 2,9 0,5 10,2 28/11/ ,9 46,4 84,6 7,3 7,8 1,9 2,4 1,2 3,1 0,6 10,0 28/11/ ,6 60,7 118,9 7,2 7,5 1,9 2,3 1,1 3,1 0,6 10,0 28/11/ ,2 98,3 206,5 7,6 7,4 2,2 2,1 1,3 4,1 0,9 9,7 28/11/ ,4 128,0 243,5 7,7 7,4 2,6 2,1 1,5 5,7 1,5 10,2 28/11/ ,7 126,0 177,7 7,9 7,4 2,1 2,1 1,5 6,1 1,6 11,8 28/11/ ,6 128,4 164,9 8,8 7,7 1,9 2,1 1,3 4,6 1,2 16,2 28/11/ ,8 142,3 181,5 9,6 8,0 2,2 2,1 1,2 4,4 1,1 11,0 28/11/ ,4 159,0 223,0 9,4 8,2 2,5 2,1 1,8 5,8 1,5 10,7 28/11/ ,6 166,0 234,9 9,1 8,4 2,6 2,2 1,6 5,5 1,6 11,3 28/11/ ,0 186,9 266,4 9,1 8,7 2,9 2,2 1,4 5,6 1,7 11,5 28/11/ ,6 222,6 385,0 8,3 8,7 4,1 2,4 2,1 10,1 2,9 10,2 28/11/ ,8 194,2 291,1 9,6 9,0 3,4 2,6 2 8,9 2,8 12,6 28/11/ ,1 213,9 344,9 13,1 9,6 3,7 2,7 1,9 8 2,3 13,4 28/11/ ,5 214,7 354,7 15,0 10,4 4 2,9 2,5 8,1 2,3 11,3 28/11/ ,2 215,4 391,8 12,2 10,7 4,4 3,2 2,9 10 2,7 13,6

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