AMMONIMENTO CONTRO L'ATTACCAMENTO AL PROPRIO FEUDO
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- Lelio Simonetti
- 9 anni fa
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1 Scritti di Nichiren Daishonin volume 6 AMMONIMENTO CONTRO L'ATTACCAMENTO AL PROPRIO FEUDO Mi è arrivata la tua lettera, datata il venticinquesimo giorno dello scorso mese, all'ora del gallo [17-19] del ventisettesimo giorno dello stesso mese. Leggendo la lettera ufficiale del tuo signore [nella quale egli ti ordina di giurare per iscritto di rinunciare alla tua fede nel Sutra del Loto], e la tua promessa che non avresti mai sottoscritto un tale giuramento, ho sentito che la fermezza della tua decisione è rara quanto riuscire a veder fiorire l udumbara e ammirevole come la fragranza del rosso bocciolo del sandalo. Shariputra, Maudgalyayana e Mahakashyapa erano grandi arhat che avevano ottenuto i tre gradi di coscienza e i sei poteri sovrannaturali 2. Per di più essi erano dei Bodhisattva che, 1. Udumbara: una pianta che si dice fiorisca una volta ogni tremila anni per annunciare l'avvento di un Budda o di un Re che gira la ruota d'oro, il quale si dice domini i quattro continenti che circondano il monte Sumeru. 2. Tre gradi di coscienza e sei poteri sovrannaturali: poteri che si dice posseduti dai Budda, Bodhisattva e Arhat. I tre gradi di coscienza sono la capacità di conoscere il passato, prevedere il futuro e sradicare le illusioni. I sei poteri sovrannaturali sono il potere di essere ovunque si desideri, il potere di vedere ogni cosa in ogni luogo, il potere di sentire tutti i suoni, il potere di leggere nella mente delle altre persone, il potere di conoscere le vite precedenti e il potere di sradicare le illusioni. 169 udendo il Sutra del Loto, avevano ottenuto il primo stadio di sviluppo 3 e il primo stadio di sicurezza 4 raggiungendo la percezione della non-nascita e della non-estinzione 5. Tuttavia, queste persone non si ritenevano in grado di sopportare le grandi persecuzioni che avrebbero accompagnato la propagazione del Sutra del Loto nel mondo di saha durante l'ultimo giorno della Legge e rifiutarono di assumere questo compito. Come potrebbe allora un comune mortale dell'ultimo giorno, che non ha ancora sradicato i tre tipi di illusioni, diventare un devoto di questo sutra? Io, Nichiren, ho potuto resistere ad attacchi con spranghe e bastoni, mattoni e pietre, all'umiliazione e alla persecuzione da parte del sovrano, ma come possono fare lo stesso i credenti laici, che hanno moglie e figli e sono ignoranti di Buddismo? Forse per prima cosa avrebbero fatto meglio a non prendere fede nel Sutra del Loto. Se essi dovessero dimostrarsi incapaci di mantenere la loro fede fino in fondo, sarebbero derisi dagli altri. Pensando a questo, ho provato pietà per voi. Tuttavia, durante le ripetute persecuzioni e le due sentenze all'esilio 6, tu hai dimostrato una fermezza incrollabile. Questo
2 3. Il primo stadio di sviluppo: il quarantunesimo dei cinquantadue stadi della pratica di un Bodhisattva. È lo stadio della gioia derivante dalla comprensione di una verità parziale nell'insegnamento specifico, è definito come lo stadio della non regressione. 4. Primo stadio di sicurezza: undicesimo dei cinquantadue stadi della pratica del Bodhisattva. A questo stadio si risveglia l'aspirazione alla Buddità. È considerato anche lo stadio di non-regressione nel perfetto insegnamento: una volta che si raggiunge questo stadio, non si può più retrocedere nel cammino verso l'illuminazione. 5. Percezione della non-nascita e della non-estinzione: a seconda della fonte, corrisponde al primo stadio di sviluppo, al primo stadio di sicurezza, oppure al sesto, settimo o nono stadio di sviluppo. È lo stadio nel quale uno ha percepito che il vero aspetto di tutti i fenomeni non è né la nascita né la morte, e perciò risiede nella sicurezza. 6. Il Daishonin fu esiliato a Izu dal maggio del 1261 al febbraio del 1263, e all'isola di Sado dall'ottobre del 1271 al marzo del senz'altro è ammirevole, ma adesso, non ubbidendo all'ordine del tuo signore, tu hai giurato di mantenere la tua fede nel Sutra del Loto anche a costo di perdere i tuoi due feudi. Non trovo parole sufficienti per lodarti. Il Budda dubitava addirittura che Bodhisattva come Fugen e Monju fossero in grado di propagare il Sutra del Loto nell'ultimo giorno e pertanto affidò i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo a Jogyo e alle altre tre guide dei Bodisattva della Terra. Adesso, riflettendo sul significato di tutto questo, mi domando se il Bodhisattva Jogyo non si sia reincarnato nel tuo corpo per aiutare me, Nichiren. Oppure potrebbe essere un segno della compassione del Signore Budda Shakyamuni. Il fatto che i vassalli del tuo signore (che ti accusano) stiano diventando ancora più arroganti è sicuramente opera di Ryokan e Ryuzo 7. Se tu dovessi scrivere un giuramento in cui abiuri la tua fede, quella gentaglia diventerebbe solamente più arrogante di prima e certamente lo racconterebbe a tutti. Di conseguenza, verrebbe data la caccia a tutti i miei discepoli di Kamakura, fino a non farne rimanere nemmeno uno. È nella natura dei comuni mortali non sapere cosa li aspetta in futuro. Quelli che ne sono consapevoli sono chiamati degni di lode o saggi. Tralasciando gli esempi del passato, ne citerò uno attuale. Il nobile Hojo Yoshimasa 8 rinunziò a tutti e due i suoi domini e diventò un prete laico. Ho udito che, alla 7. Ryuzo: un prete della setta Tendai. Accusato di nutrirsi di carne umana, fu espulso dal tempio Enryaku-ji sul monte Hiei e si rifugiò a Kamakura dove ottenne la protezione di Ryokan, il patriarca del tempio Gokuraku-ji. Ryuzo fu sconfitto in un dibattito da Sammi-bo, un discepolo di Nichiren Daishonin, a Kuwagayatsu, Kamakura, nel 1277 davanti a molti suoi seguaci. 8. Hojo Yoshimasa ( ): il signore della provincia di Musashi raggiunse la posizione di rensho (committente) come rappresentante del reggente Hojo Tokimune, «...due suoi domini» si riferisce alle province di Suruga e Musashi. 171
3 fine, egli abbandonò tutti i suoi numerosi possedimenti, lasciò figli, figlie e moglie, e si isolò dal mondo. Tu non hai né figli né fratelli su cui contare. Tutto quello che hai sono i tuoi feudi. La vita è come un sogno, nessuno può sapere se sopravvivrà fino a domani. Anche se tu dovessi diventare il più misero dei mendicanti, non disonorare il Sutra del Loto. La vita è breve in ogni caso, perciò non lamentarti per la tua sorte. Come tu stesso scrivi nella tua lettera, devi agire e parlare senza il minimo accenno di servilismo. Il servilismo e l'adulazione servirebbero soltanto a danneggiarti ulteriormente. Anche se i tuoi due feudi dovessero essere confiscati o tu dovessi essere cacciato, pensa che questo è dovuto all'opera delle dieci dee, e affidati a loro senza alcuna riserva. Se io, Nichiren, invece di essere esiliato, fossi rimasto a Kamakura, quasi sicuramente sarei stato ucciso nella battaglia 9. Allo stesso modo, poiché rimanere al servizio del tuo signore può risultare a tuo detrimento, il Budda Shakyamuni può avere dei buoni motivi [perché tu sia forzato ad abbandonarlo]. Ho scritto una petizione 10 in tua difesa. Ci sono alcuni preti [che sono miei discepoli a Kamakura], ma sono poco affidabili e stavo pensando di spedirla a Sammi-bo 11. Però, poiché non è ancora guarito dalla sua malattia, la manderò a un altro prete 12 in sua vece. Chiedi a Daigaku Saburo o a Taki no 9. Battaglia: probabilmente si riferisce al conflitto che scoppiò nel febbraio del 1272 tra il reggente Hojo Tokimune e il suo fratellastro più anziano Hojo Tokisuke. 10. Petizione: la Yorimoto Chinjo o Lettera di Petizione di Yorimoto, una petizione che il Daishonin scrisse al signore di Ema a difesa di Shijo Kingo nel giugno del 1277 (vedi pag. 139). 11. Sammi-bo: prete discepolo di Nichiren Daishonin. Sammi-bo eccelleva nei dibattiti ed era molto stimato dai seguaci del Daishonin per sua istruzione. Comunque tendeva a essere arrogante proprio per le sue conoscenze e abbandonò la fede durante la persecuzione di Atsuhara. 12. Un altro prete: la sua identità è sconosciuta. 172 Taro, oppure al signor Toki 13, di copiare in bella copia la petizione quando ne avranno il tempo, e presentala al tuo signore. Se farai come ti dico, il tuo problema si risolverà. Non de vi avere troppa fretta, al contrario, stabilisci forti legami con i tuoi compagni credenti. Quanto agli altri, lasciali protestare contro di te finché vogliono. Quindi, se decidi di presentare la petizione al tuo signore, questa notizia potrà diffondersi fino a Kamakura e forse raggiungere il reggente stesso. Questo significa cambiare la sfortuna in fortuna. Ti ho spiegato gli insegnamenti del Sutra del Loto un po' di tempo fa. Cose di poca importanza derivano dalla fortuna, ma un avvenimento di grande importanza certamente significa che una disgrazia si trasformerà in una grande fortuna. Se la gente leggerà questa petizione, i nemici del Buddismo saranno smascherati. Tu devi solo dichiarare concisamente: «Io non intendo lasciare il clan del mio signore e restituire il feudo di mia spontanea volontà. Però, se il mio signore dovesse confiscarmelo, la considererò come un'offerta al Sutra del Loto e come un'occasione fortunata». Dì questo in tono severo.
4 Non devi avere un atteggiamento servile verso il magistrato 14. Digli: «Questo feudo non mi ò stato assegnato dal mio 13. Daigaku Saburo ( ), Taki no Taro (date sconosciute) e il signor Toki ( ?): discepoli di Nichiren Daishonin. Daigaku Saburo, chiamato anche Hiki Yoshimoto, era un insegnante ufficiale di Confucianesimo presso lo shogunato. Si dice che si fosse convertito agli insegnamenti di Nichiren Daishonin dopo aver letto un manoscritto del Rissho ankoku ron. Anche Taki no Taro sarebbe stato un insegnante di Confucianesimo, ma non si hanno precise informazioni sul suo conto. Il signor Toki o Toki Jonin, vassallo di un certo signor Chiba, fu uno dei principali discepoli del Daishonin nella provincia di Shimosa. lira un uomo di grande erudizione e Nichiren Daishonin gli affidò molti lavori importanti, incluso Il vero Oggetto di culto. 14. Magistrato: (giapponese: bugyo) ufficiale amministrativo che esegue gli ordini ricevuti da un superiore. In questo caso, l'ufficiale che avrebbe dovuto eseguire l'ordine del signore di Ema di cacciare Shijo Kingo. 173 signore per ragioni ordinarie. Egli me lo dette perché gli salvai la vita con la medicina del Sutra del Loto quando era gravemente malato. Se lui me lo toglie, la sua malattia si ripresenterà sicuramente. Anche se egli dovesse chiedermi perdono, io non accetterò mai le sue scuse». Dopo aver detto queste parole, vattene senza indugiare. Non partecipare ad alcuna riunione, per nessuna ragione. Sii particolarmente prudente di notte, mantieni stretti rapporti con i guardiani notturni 15 e chiedi il loro aiuto. Dovresti sempre farti accompagnare da loro. Se non sei stato ancora scacciato, ci sono nove probabilità su dieci che i samurai tuoi nemici attentino alla tua vita. Non morire in modo disonorevole, per nessuna ragione. Nichiren Nel luglio del terzo anno di Kenji (1277), segno ciclico Hinoto-ushi 15. Guardiani notturni: uomini che si pensa costituissero la scorta di Shijo Kingo e che vivevano nella sua residenza. I loro possedimenti erano stati confiscati a causa della loro fede negli insegnamenti del Daishonin. Una versione li dà come i fratelli più giovani di Shijo Kingo, ma su questo ci sono delle incertezze. 174 Fukashaku shoryo no koto /Shijo Kingo Dono Gohenji Gosho Zenshu, pag Scritto nel luglio del 1277, a 56 anni, da Minobu Destinato a Shijo Kingo
5 CENNI STORICI - Nichiren Daishonin scrisse questa lettera a Shijo Kingo dal monte Minobu nel 1277, all'età di cinquantasei anni. Il nome completo di Kingo era Shijo Nakatsukasa Saturo Zaemon-no-jo Yorimoto; Kingo era l'equivalente del titolo Saemon-no-jo o Zaemon-no-jo. Era al servizio della famiglia Ema, imparentata con il clan reggente degli Hojo, ed era abile sia nella medicina che nelle arti marziali. Nel momento in cui i seguaci laici del Daishonin intensificarono le attività di propagazione, incontrarono difficoltà e persecuzioni. Intorno al 1274, dopo che il Daishonin era tornato dall'esilio di Sado e si era ritirato sul monte Minobu, Shijo Kingo cercò di convertire agli insegnamenti del Daishonin il suo signore, Ema Chikatoki, seguace del prete Ryokan del tempio Gokuraku-ji. Il signore di Ema reagì violentemente alla fede nel Sutra del Loto del suo vassallo e lo vessò in vari modi, giungendo perfino, dietro falsi resoconti di altri samurai sul suo conto, a minacciarlo di ridurgli la proprietà e di trasferirlo nella remota provincia di Echigo se non avesse rinunciato alla sua fede. Nel giugno del 1277 Kingo aveva preso parte a un dibattito religioso a Kuwagayatsu, Kamakura, durante il quale Sammi-bo, anch'egli discepolo del Daishonin, sconfisse il prete Ryuzo-bo, un protetto di Ryokan. Alcuni servitori di Ema, gelosi di Kingo, approfittarono dell'occasione e sostennero di fronte al signore di Ema la falsa accusa che egli avesse interrotto con la forza il dibattito. Ema andò su tutte le furie e minacciò di confiscargli il feudo. In questo frangente, Nichiren Daishonin scrisse una petizione al signore di Ema da pane del samurai, e la inviò a Kingo 175 perché gliela sottoponesse alla prima occasione favorevole. È conosciuta come Lettera di petizione di Yorimoto (vedi pag. 139). Poco dopo, il signore di Ema si ammalò e non potè fare a meno di chiedere l'aiuto di Shijo Kingo. Guarito grazie alle sue cure, ripose in lui una fiducia rinnovata e, in seguito, gli assegnò una proprietà tre volte più grande della precedente. Shijo Kingo, appena ricevuta la lettera ufficiale con cui Ema gli ordinava di giurare per iscritto di abiurare la fede nel Sutra del Loto, la inviò al Daishonin a Minobu, accompagnandola con una lettera nella quale assicurava che non avrebbe sottoscritto tale giuramento. Il Daishonin rispose con la lettera Ammonimento contro l'attaccamento al proprio feudo. Seppur breve, contiene molti consigli e incoraggiamenti per aiutare Shijo Kingo a superare queste difficoltà. 176
Ho vivamente apprezzato la tua recente
35 Le illusioni e i desideri sono illuminazione Ho vivamente apprezzato la tua recente visita e la tua costante preoccupazione per le numerose persecuzioni che mi sono capitate. Poiché ho subìto queste
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