4. NEL SEICENTO, si diffuse IL CRISTALLO, nella produzione e lavorazione del cristallo prevalsero gli artigiani della Boemia e della Slesia.
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- Floriana Falco
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1 Il vetro è un prodotto omogeneo e compatto, ad elevata trasparenza, costituito prevalentemente da silice e materiali fondenti (ossidi di sodio e potassio). : LA LEGGENDA Una antica leggenda racconta che un gruppo di marinai fenici accesero un fuoco sulla spiaggia e, improvvisamente, si accorsero che dalla sabbia del mare, a contatto con il calore della fiamma, fluiva una sostanza vischiosa e trasparente. : LA STORIA 1. Si ritiene che le prime tecniche di vetrificazione siano state introdotte in Mesopotamia, intorno al III MILLENNIO a. C.: le tegole d argilla che ricoprivano le case venivano rivestite da uno strato vetroso. 2. La tecnica della SOFFIATURA fu scoperta dai Siriani intorno al I SECOLO a. C., : consiste nell insufflare aria in una canna, alla cui estremità è collocata una certa quantità di impasto fluido di vetro. 3. NEL MEDIOEVO fu usato per realizzare le bellissime vetrate delle cattedrali gotiche. Fu però a Venezia, a Murano in particolare, che l arte vetraria conobbe la sua massima espressione. 4. NEL SEICENTO, si diffuse IL CRISTALLO, nella produzione e lavorazione del cristallo prevalsero gli artigiani della Boemia e della Slesia. 5. NEL XIX SECOLO si cominciò a parlare di industria vetraria, che consentì la produzione di contenitori vari e lastre per serramenti. 6. NEL 1881 a Jena, in Germania, si cominciò a produrre vetro per ottica. Il VETRO è un materiale molto versatile, adatto sia a produzioni di tipo artigianale e artistico sia a produzioni industriali di vasta scala.
2 NATURA E COMPOSIZIONE DEL VETRO Il VETRO è un materiale solido AMORFO (cioè non cristallino), perfettamente omogeneo e compatto, caratterizzato da elevata TRASPARENZA. Possiede scarsa elasticità, elevata durezza e quindi alta fragilità, buona resistenza agli agenti chimici e a quelli atmosferici; resiste bene all'elettricità e alle alte temperature; si modella facilmente allo stato pastoso. MATERIE PRIME PER LA PRODUZIONE DEL VETRO Le MATERIE PRIME fondamentali per la fabbricazione del vetro sono le seguenti: 1. La SABBIA SILICEA, normalmente prelevata da cave, è il costituente principale e rappresenta il 70-75% del peso delle materie prime 2. Il CARBONATO DI SODIO, la comune soda, è la cosiddetta SOSTANZA FONDENTE, in quanto ha la funzione di abbassare la temperatura di fusione della silice, fino a farle raggiungere i 1500 C. La maggiore o minore quantità di soda rende più o meno lento il processo di solidificazione e influisce perciò sulla lavorabilità del vetro. 3. Il CARBONATO e l 'OSSIDO DI CALCIO sono le sostanze stabilizzanti, che hanno la funzione di aumentare la resistenza del vetro agli agenti atmosferici e all'azione dell'acqua, contribuendo inoltre ad aumentarne la trasparenza. 4. Il NITRATO SODICO e l 'ARSENICO vengono aggiunti in piccole quantità e hanno la funzione secondaria di affinare e rendere omogenea la pasta di vetro, facilitando la fuoriuscita delle bolle gassose dall'impasto. 5. I COLORANTI vengono aggiunti in piccole quantità alla pasta di vetro: ossido di ferro e cromo per il verde, zolfo per il giallo, cobalto per l'azzurro, ossido di rame per il rosso e il viola. Infine, per accelerare il processo di fusione, con conseguente risparmio energetico, viene di solito aggiunto ROTTAME DI VETRO fino al 50% del quantitativo di materie prime utilizzato per la produzione.
3 IL PROCESSO PRODUTTIVO La fabbricazione del vetro comprende CINQUE fasi fondamentali 1. PREPARAZIONE DEL MISCUGLIO DELLE MATERIE PRIME. Le materie prime vengono macinate e mescolate nelle proporzioni richieste dal tipo di prodotto da fabbricare, in modo da raggiungere la massima omogeneità. 2. RISCALDAMENTO E FUSIONE. La miscela viene collocata in forno e viene gradualmente riscaldata, fino a raggiungere la temperatura di circa 1500 C. LA FUSIONE dura 8 ore e avviene alla temperatura costante di 1500 C. In questo modo la massa del materiale può divenire fluida e omogenea. 3. AFFINAZIONE E RAFFREDDAMENTO È l'operazione che libera la massa vetrosa fusa dalle parti non fuse, depositate sul fondo del forno, e dai gas formatisi durante la fusione. La massa fusa viene lasciata gradualmente raffreddare per circa 3 ore, fino alla temperatura di lavorazione, che varia, a seconda del tipo di vetro, da 1200 a 950 C. 4. FOGGIATURA È la fase in cui, con diverse tecniche a seconda del prodotto che si vuole ottenere, alla pasta di vetro viene data la forma definitiva. 5. RICOTTURA Gli oggetti di vetro formati devono essere sempre ricotti in forno a C e poi raffreddati lentamente (per 4-10 ore), per eliminare le tensioni interne eventualmente createsi se il raffreddamento è stato troppo rapido o irregolare.
4 LA LAVORAZIONE DEL VETRO La formatura dei prodotti di vetro viene effettuata per 1. MODELLAZIONE 2. SOFFIATURA 3. STAMPAGGIO 4. LAMINAZIONE 5. FLOATING-GLASS 6. FILATURA 1) MODELLAZIONE È la tecnica impiegata dall'artigiano vetrario, che plasma nelle forme più varie la pasta vetrosa, mantenuta allo stato semifluido 2) SOFFIATURA La lavorazione per soffiatura può essere fatta a mano o a macchina. La SOFFIATURA A MANO è praticata raramente ed è destinata agli oggetti artistici. Per la produzione industriale di oggetti cavi si ricorre alla SOFFIATURA A MACCHINA, colando la pasta vetrosa in stampi di ghisa e soffiando aria compressa contro le pareti dello stampo. Si usa per bottiglie, fiaschi, lampadine, tubi ecc. 3) STAMPAGGIO Consiste nel versare la massa vetrosa fusa in appositi stampi (di gesso, di materiale refrattario o di ghisa), il cui fondo è conformato secondo la forma voluta; se occorre modellare anche la superficie superiore si impiegano stampi con coperchio a cerniera. Si usa per elementi di vetro-cemento, tegole, lenti, alcuni tipi di bicchiere ecc. 4) LAMINAZIONE La massa vetrosa viene fatta scorrere attraverso una serie di rulli a coppie rotanti (stiratura) dai quali esce una lastra continua, che viene tagliata poi nelle misure volute.
5 5) FLAOTING - GLASS ("vetro galleggiante") È la tecnica più moderna di produzione delle lastre: consiste nel colare il vetro allo stato viscoso in un forno a tunnel, la cui base è costituita da un letto di stagno fuso, su cui il vetro galleggia e assume una forma perfettamente piana. Le lastre fabbricate con questa tecnica vengono usualmente dette cristalli. 6) FILATURA Permette di produrre vetri filati: consiste nel far passare ad alta velocità la pasta fusa attraverso filiere, che la riducono in fibre solidificate flessibili. Si ottengono così le fibre di vetro e la lana di vetro. TIPI DI VETRO Esistono migliaia di composizioni diverse di vetro : se ne calcolano almeno qualità e varietà. Le più importanti, in relazione all uso sono : 1. CAVO Bottiglie, bicchieri, flaconi occupano una notevole porzione della produzione vetraria, sia per uso alimentare che medicinale 2. I VETRI PIANI Vengono classificati in base allo spessore della lastra 3. DI QUARZO È un vetro costituito da pura silice 4. I VETRI ARTISTICI I vetri artistici necessitano dell aggiunta di sostanze quali coloranti e discrete dosi di piombo, che ne aumentano la lucentezza e la rifrazione. 5. PER OTTICA Tipo di vetro destinato alle lenti di occhiali: deve essere particolarmente raffinato. 6. I VETRI DI SICUREZZA Prendono il nome di vetri temprati, vetri stratificati, vetri retinati 7. PER FIBRE Si ottengono per tiraggio del vetro fuso, attraverso una filiera di platino con numerosissimi fori
6 E L'AMBIENTE LE BOTTIGLIE DI VETRO SONO UNA RISORSA RIUTILIZZABILE!!! Da Vetro Nasce Vetro Il vetro è l unico materiale che possiede la riciclabilità totale. Per una migliore ottimizzazione del processo di riciclo, è indispensabile provvedere a una raccolta differenziata per colore. Due sono i metodi principali di recupero : il sistema a rendere ed il sistema a perdere 1. il SISTEMA A RENDERE prevede, la vendita cauzionata della bottiglia 2. nel SISTEMA A PERDERE il contenitore di vetro viene gettato nella campane di raccolta LA CATENA DI RICICLAGGIO DEL VETRO 1. il vetro usato viene raccolto attraverso la raccolta differenziata 2. il vetro raccolto è sottoposto a selezione 3. il vetro viene trasportato nell'impianto di produzione 4. si producono nuove bottiglie Il riciclaggio del vetro consente i seguenti VANTAGGI: 1. il risparmio delle materie prime minerali 2. il risparmio energetico (minore quantità di combustibile) 3. la riduzione dell'inquinamento e più rispetto per l'ambiente (riduzione dei rifiuti e meno discariche).
In epoca romana l uso del vetro si diffuse ampiamente, per contenitori, bicchieri e finestre.
Prof. Carlo Carrisi Il vetro è un prodotto omogeneo e compatto, ad elevata trasparenza, costituito prevalentemente da silice e materiali fondenti (ossidi di sodio e potassio). Una antica leggenda racconta
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