I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI PUGLIESI 1. PREMESSA. 16 Marzo 2015

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1 16 Marzo 2015 I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI PUGLIESI 1. PREMESSA Uno degli aspetti principali della cosiddetta riforma sul federalismo fiscale (L. 42/2009) è riconducibile alla transizione da un sistema di trasferimenti fondato sulla spesa storica ad uno incentrato sull individuazione dei fabbisogni standard necessari a garantire sull'intero territorio nazionale il finanziamento integrale dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e delle funzioni fondamentali degli enti locali. I fabbisogni standard - che, a partire dal 2015, insieme alla stima della capacità fiscale, sono già funzionali al riparto di una quota del fondo di solidarietà comunale - misurano, quindi, il fabbisogno finanziario di un ente in base alle caratteristiche territoriali e agli aspetti sociodemografici della popolazione residente. Le attività di determinazione dei fabbisogni standard per gli enti locali italiani sono state affidate alla società SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. in collaborazione con l Istituto per la Finanza e l Economia Locale (IFEL), in qualità di partner scientifico. Al processo di determinazione dei fabbisogni standard hanno collaborato, inoltre, anche l Unione delle Province Italiane (UPI) e ISTAT. I primi dati, raccolti ed elaborati attraverso la somministrazione agli enti locali di specifici questionari informativi, sono, dallo scorso novembre 2014, accessibili online nel portale OpenCivitas, che consente a cittadini e amministratori locali di visualizzare - per tutti i Comuni e le province delle regioni a statuto ordinario - i fabbisogni standard, la spesa storica ed un insieme di indicatori (tra cui quelli di efficienza). Il portale OpenCivitas è infatti strutturato in tre sezioni: - fabbisogni standard, che permette di effettuare il confronto tra Fabbisogno Standard e spesa storica per funzione/servizio di ogni ente locale italiano; - indicatori di gestione, per entrare nel dettaglio delle scelte gestionali e organizzative degli amministratori; - confronto, per confrontare due o più enti a livello di singola funzione/servizio, sul fabbisogno, sugli indicatori o sul questionario. In questa prima versione di OpenCivitas, i fabbisogni standard sono confrontati con la spesa storica dell anno , fornendo, per ogni ente e ogni funzione/servizio fondamentale, la differenza tra il fabbisogno standard e la spesa storica. 1 Nell anno 2015 sono programmati i seguenti aggiornamenti relativi alle informazioni di: spesa storica, dati questionari, fabbisogni standard. - Aggiornamento spesa storica per le annualità Aggiornamento dati questionario. (Attraverso l invio di un questionario unico per i Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane sarà possibile la raccolta dei dati relativi all anno 2013 per tutte le funzioni analizzate). - Ricalcolo del fabbisogno standard (È previsto il ricalcolo del fabbisogno standard, ossia del coefficiente di riparto, di ciascun ente per l annualità 2013). - Analisi di trend. (L inserimento dei dati su riportati permetterà di effettuare analisi di trend su più annualità). 1

2 Le funzioni/servizi che sono stati analizzati sono: - per i Comuni: l'ufficio tributi, l'ufficio tecnico, l'anagrafe, i servizi generali (organi istituzionali e amministrazione), la viabilità, il trasporto pubblico locale, il verde pubblico, la gestione dei rifiuti, i servizi sociali, gli asili nido, la polizia locale, l'istruzione pubblica; - per le Province: i servizi generali (organi istituzionali e amministrazione), l'istruzione pubblica, i trasporti, la gestione del territorio, la tutela ambientale, il mercato del lavoro, la polizia provinciale. Nei prossimi mesi, saranno definiti alcuni sviluppi relativi al prodotto OpenCivitas, quali: 1. peso delle determinanti (composizione del fabbisogno). In totale concorrono alla determinazione dei fabbisogni standard 122 variabili ripartite in 13 gruppi omogenei. Ad oggi, è stato assegnato un peso percentuale ad ogni variabile nella determinazione del fabbisogno complessivo e dei singoli servizi evidenziando, in questo modo, le principali determinanti dei fabbisogni standard. Nel caso dei Comuni, ad esempio, è possibile individuare, in ordine di importanza, la seguente classifica delle determinanti: - il numero della popolazione residente incide per il 20%, - i servizi offerti per il 13,7%, - la morfologia e il territorio incidono per l 8,7%, - l economia locale per l 8%, - i prezzi dei fattori produttivi (costo del lavoro e livello delle locazioni uso ufficio) per il 7,9%, - i fattori esogeni di carico (ad esempio l attività di front-office dell anagrafe) per il 7,5%, - gli immobili per il 6,8%, - le scelte organizzative non modificabili nel breve periodo per il 5,8%, - il disagio sociale per il 5,3%, - i veicoli e il traffico stradale per il 5,2%, - la struttura demografica della popolazione per il 4,9%, - il turismo per il 4,8%, - gli investimenti per l 1%. Lo sviluppo prevede la definizione, per ogni comune, del peso di ciascun gruppo di variabili nella determinazione del fabbisogno. 2. livelli quantitativi delle prestazioni (quanti servizi offre il Comune). La SOSE ha sviluppato un modello volto a calcolare l efficienza degli enti incrociando i fabbisogni standard con i livelli quantitativi delle prestazioni al fine di individuare in che modo ogni ente riesce a soddisfare la domanda specifica del suo territorio. Questo modello permette l individuazione della natura delle politiche appropriate a ogni specifico ente locale, dato il suo posizionamento rispetto agli altri. 2. LA DIFFERENZA TRA SPESA STORICA E FABBISOGNI STANDARD NEI COMUNI PUGLIESI Il fabbisogno standard di un ente locale - determinato in base alle caratteristiche territoriali e agli aspetti socio-demografici della popolazione residente - indica il livello di spesa necessaria a finanziare, in modo efficiente, i servizi fondamentali dei Comuni delle regioni a statuto ordinario con uno standard uniforme. Di conseguenza, esso rappresenta un importante punto di riferimento rispetto al quale è possibile capire se un comune spende, non solo in più o in meno rispetto allo standard ma, anche, se spende in più o in meno rispetto ad altri enti con i quali decide di confrontarsi. La percentuale di scostamento tra fabbisogno e spesa storica ci consente, quindi, di giudicare in modo obiettivo il livello di spesa di tutti gli enti locali. 2

3 Tuttavia, è bene precisare che la sola differenza tra fabbisogno e spesa storica non ci permette di giudicare se la maggiore spesa rispetto al fabbisogno sia indice di inefficienza, o se una spesa inferiore al fabbisogno sia indice di efficienza. Possono esserci, infatti, enti che spendono più del fabbisogno standard, a fronte di un livello di servizi più elevato dello standard e altri enti che magari spendono meno del fabbisogno standard garantendo uno scarso livello dei servizi. Fatta questa premessa, si riportano di seguito, per ciascuna delle funzioni fondamentali, le informazioni relative agli scostamenti percentuali tra spesa storica e fabbisogno standard nei Comuni. In particolare, in ciascuna tabella sono riportate, oltre ai dati totali dei Comuni aggregati per provincia, le informazioni puntuali relative ai Comuni con i maggiori scostamenti positivi o negativi. Entrando nel merito, con riferimento alla funzione tributi, è possibile osservare che, mediamente, i Comuni di quasi tutte le province - con l eccezione della sola Taranto - fanno registrare valori stimati di fabbisogno standard inferiori alla spesa storica, con una punta massima di scostamento pari al -50,56% per la provincia di Brindisi. Tab. 1 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Tributi nei Comuni Comuni Differenza % Spesa storica Valenzano -58,50% Grumo Appula 495,11% Totale provincia di Bari -16,19% Spinazzola -68,89% Canosa Di Puglia 37,56% Totale provincia di BAT -25,02% Brindisi -72,77% Torchiarolo 2.097,72% Totale provincia di Brindisi -50,56% Isole Tremiti -85,61% Pietramontecorvino 6.768,96% 445 Totale provincia di Foggia -21,54% Parabita -59,43% Trepuzzi ,17% 161 Totale provincia di Lecce -5,05% Avetrana -87,06% Faggiano 490,91% Totale provincia di Taranto 6,56% Al contrario, per la funzione ufficio tecnico, i valori medi attestano, per tutte e sei le province, un fabbisogno standard maggiore della spesa storica, con differenze percentuali variabili che vanno dal +4,36% della provincia di Lecce al + 58,33% della provincia di BAT. 3

4 Tab. 2 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Ufficio tecnico nei Comuni Modugno -66,65% Polignano A Mare 2.003,78% Totale provincia di Bari 31,82% Spinazzola -53,34% Canosa Di Puglia 164,32% Totale provincia di BAT 58,33% San Michele Salentino -24,48% San Pietro Vernotico 249,12% Totale provincia di Brindisi 50,78% Monte Sant'Angelo -56,53% Casalvecchio Di Puglia 264,82% Totale provincia di Foggia 5,80% Cannole -55,79% Carmiano ,17% 989 Totale provincia di Lecce 4,36% Pulsano -50,05% Statte 7.241,05% Totale provincia di Taranto 24,50% Andamenti opposti fanno registrare, infine, le altre due funzioni relative ai servizi generali. In particolare, per la funzione anagrafe si riscontra un fabbisogno standard inferiore alla spesa storica in tutte le province, con uno scostamento più basso nella provincia di Lecce (-3%) e più elevato in quella di Taranto (-31,41%). Al contrario, per la funzione altri servizi generali, il fabbisogno eccede la spesa storica in tutte le province, con variazioni medie minime in provincia di Foggia (+1,84) e massime in quella di Bari (+44,58%). 4

5 Tab. 3 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Anagrafe nei Comuni Altamura -63,61% Gravina In Puglia 4.345,18% Totale provincia di Bari -19,80% Trani -34,79% Trinitapoli 65,84% Totale provincia di BAT -12,10% Torchiarolo -41,83% Mesagne 53,85% Totale provincia di Brindisi -14,06% Alberona -71,03% San Paolo Di Civitate ,90% 412 Totale provincia di Foggia -16,58% Martignano -60,99% Sanarica ,61% 155 Totale provincia di Lecce -3,00% Monteparano -61,66% Massafra 57,67% Totale provincia di Taranto -31,41% Tab. 4 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Altri servizi generali nei Comuni Poggiorsini -26,07% Altamura 122,08% Totale provincia di Bari 44,58% Spinazzola -9,31% Andria 57,77% Totale provincia di BAT 36,69% Torchiarolo -30,49% Ceglie Messapica 63,99% Totale provincia di Brindisi 13,65% Celle Di San Vito -51,97% Cerignola 121,76% Totale provincia di Foggia 1,84% Otranto -32,20% Scorrano 66,85% Totale provincia di Lecce 4,19% Maruggio -25,48% Palagiano 76,67% Totale provincia di Taranto 3,80%

6 Un andamento più eterogeneo è fatto registrare dalla differenza tra fabbisogno standard e spesa storica per la funzione polizia locale, che risulta negativa per i Comuni delle province di Bari, Foggia e, soprattutto, Lecce (-13,08%), mentre nella provincia di BAT raggiunge uno scostamento positivo del +27,21%. Tab. 5 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Polizia locale nei Comuni Binetto -42,23% Sannicandro Di Bari 74,25% Totale provincia di Bari -6,67% Spinazzola -26,78% Barletta 98,08% Totale provincia di BAT 27,21% Torchiarolo -38,63% Carovigno 133,84% Totale provincia di Brindisi 3,03% Chieuti -86,51% Candela 227,89% Totale provincia di Foggia -1,72% Miggiano -67,93% Cannole 274,69% Totale provincia di Lecce -13,08% Faggiano -77,61% Fragagnano 72,13% Totale provincia di Taranto 0,05% Al contrario, per la funzione istruzione, i Comuni delle province di Brindisi e BAT fanno registrare scostamenti negativi tra fabbisogno e spesa storica, mentre la spesa storica risulta inferiore al fabbisogno nei Comuni delle province di Foggia, Taranto, Bari e soprattutto Lecce (+11,11%). 6

7 Tab. 6 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Istruzione nei Comuni Turi -36,81% Bitetto 170,05% Totale provincia di Bari 3,34% Barletta -25,34% Bisceglie 51,38% Totale provincia di BAT -9,27% Carovigno -41,26% San Donaci 148,04% Totale provincia di Brindisi -12,69% Pietramontecorvino -39,37% Volturara Appula 2.136,58% Totale provincia di Foggia 0,73% Guagnano -49,51% Secli' 204,27% Totale provincia di Lecce 11,11% Statte -44,46% Carosino 148,71% Totale provincia di Taranto 1,55% Per le funzioni viabilità e trasporti, spiccano i dati relativi ai Comuni della provincia di Bari, che, in entrambi i casi, fanno registrare fabbisogni ben più elevati della spesa storica (rispettivamente +28,14% e +248,63%), mentre, al contrario, gli scostamenti negativi maggiori si hanno, per la viabilità, nella provincia di BAT (-19,48%) e, per i trasporti, in quelle di Foggia (-65,01%) e Taranto (-78,76%). Per la funzione territorio solo i Comuni della provincia di Taranto fanno registrare mediamente un fabbisogno inferiore alla spesa storica (-24,18%), mentre lo scostamento positivo maggiore si ha nella provincia di Foggia (+76,74%). Al contrario, per la funzione rifiuti, solo i Comuni della provincia di BAT fanno registrare un fabbisogno superiore alla spesa storica (+22,09%), mentre lo scostamento negativo maggiore si riscontra nella provincia di Brindisi (-16,91%). 7

8 Tab. 7 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Viabilità nei Comuni Mola Di Bari -26,43% Modugno 279,01% Totale provincia di Bari 28,14% Margherita Di Savoia -57,75% Spinazzola 145,99% Totale provincia di BAT -19,48% Torchiarolo -24,14% San Michele Salentino 175,64% Totale provincia di Brindisi 11,14% Manfredonia -55,98% Panni 6.893,64% Totale provincia di Foggia 16,08% Castro -79,31% Lequile 93,74% Totale provincia di Lecce -12,64% Leporano -65,00% Mottola 116,94% Totale provincia di Taranto 3,02% Tab. 8 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Trasporti nei Comuni Palo Del Colle -29,72% Adelfia 3.574,98% Totale provincia di Bari 248,63% Canosa Di Puglia -75,03% Minervino Murge ,41% 30 Totale provincia di BAT -7,52% Brindisi -60,21% Ceglie Messapica ,92% 142 Totale provincia di Brindisi -30,23% Isole Tremiti -95,28% Lesina ,88% 1 Totale provincia di Foggia -65,01% Casarano -56,44% Patu' ,33% 3 Totale provincia di Lecce 59,13% Taranto -83,01% Maruggio ,42% 80 Totale provincia di Taranto -78,76%

9 Tab. 9 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Territorio nei Comuni Santeramo In Colle -41,53% Toritto 3.229,83% Totale provincia di Bari 20,39% Trinitapoli -40,12% Spinazzola 133,55% Totale provincia di BAT 31,00% Cellino San Marco -40,61% Ceglie Messapica 1.268,50% Totale provincia di Brindisi 35,99% Sant'Agata Di Puglia -76,85% San Marco In Lamis 2.768,80% Totale provincia di Foggia 76,74% Salice Salentino -80,52% Surbo ,08% Totale provincia di Lecce 24,40% Taranto -51,92% Fragagnano ,54% 652 Totale provincia di Taranto -24,18% Tab. 10 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Rifiuti nei Comuni Binetto -37,43% Poggiorsini 41,80% Totale provincia di Bari -2,94% Minervino Murge -9,27% San Ferdinando Di Puglia 62,36% Totale provincia di BAT 22,09% Brindisi -49,38% San Pietro Vernotico 34,71% Totale provincia di Brindisi -16,91% Castelluccio Valmaggiore -44,92% Sant'Agata Di Puglia 102,11% Totale provincia di Foggia -4,89% Casarano -45,82% Corsano 103,24% Totale provincia di Lecce -10,58% Leporano -33,15% Torricella 43,56% Totale provincia di Taranto -5,78%

10 Infine, andamenti simili fanno registrare le funzioni sociale e asili nido. Con riferimento al sociale, infatti, solo per i Comuni della provincia di BAT si stima un fabbisogno maggiore della spesa storica (+14,88%), mentre lo scostamento negativo maggiore è quello della provincia di Bari (-21,33%). Per gli asili nido, invece, solo ai Comuni della provincia di Lecce si attribuisce un fabbisogno maggiore della spesa storica (+17,91%), mentre particolarmente elevato è lo scostamento negativo dei Comuni della provincia di BAT (-73,02%). Tab. 11 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Sociale nei Comuni Grumo Appula -84,53% Noicattaro 188,42% Totale provincia di Bari -21,33% Margherita Di Savoia -68,94% Minervino Murge 149,41% Totale provincia di BAT 14,88% Mesagne -67,93% San Michele Salentino 165,12% Totale provincia di Brindisi -6,12% Vico Del Gargano -88,28% Castelluccio Valmaggiore 1.134,24% Totale provincia di Foggia -14,26% Campi Salentina -86,77% Cursi 603,74% Totale provincia di Lecce -12,79% Ginosa -73,84% Roccaforzata 336,59% Totale provincia di Taranto -14,04%

11 Tab. 12 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per la funzione Asili nido nei Comuni Comuni Differenza % Spesa storica Bari -57,54% Alberobello 137,33% Totale provincia di Bari -49,46% Barletta -79,70% San Ferdinando Di Puglia 54,78% Totale provincia di BAT -73,02% Fasano -79,65% Villa Castelli 343,99% Totale provincia di Brindisi -40,93% Foggia -37,83% Ordona 2.572,58% Totale provincia di Foggia -18,36% Squinzano -58,89% Lecce 4.934,02% Totale provincia di Lecce 17,91% Massafra -80,26% Avetrana 300,01% Totale provincia di Taranto -11,63% CONCLUSIONI Con riferimento ai Comuni, la differenza tra spesa storica totale e fabbisogno standard stimato fa emergere una leggera prevalenza di territori nei quali il fabbisogno è inferiore alla spesa storica - province di Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto - mentre mediamente il fabbisogno eccede la spesa storica nei Comuni delle province di Bari e BAT. 11

12 Tab. 13 La differenza tra spesa storica totale e fabbisogno standard nei Comuni Comuni Differenza % Spesa storica Grumo Appula -42,38% Locorotondo 42,94% Totale provincia di Bari 3,09% Margherita Di Savoia -17,71% Bisceglie 53,41% Totale provincia di BAT 14,81% Brindisi -29,22% Ceglie Messapica 36,65% Totale provincia di Brindisi -6,17% Celle Di San Vito -53,20% Anzano Di Puglia 39,05% Totale provincia di Foggia -3,84% Campi Salentina -52,09% Taviano 37,88% Totale provincia di Lecce -5,21% Taranto -24,71% San Marzano Di San Giuseppe 42,09% Totale provincia di Taranto -12,04% Tale leggera prevalenza di scostamenti negativi tra fabbisogni e spesa storica emerge anche dalla tabella seguente, in cui si riepilogano le informazioni di sintesi relative alle singole funzioni fondamentali. Tab. 14 La differenza tra spesa storica e fabbisogno standard per tutte le funzioni nei Comuni Comuni tributi ufficio tecnico anagrafe altri servizi generali polizia locale istruzione viabilità trasporti territorio rifiuti sociale asili nido spesa totale provincia di Bari -16,19% 31,82% -19,80% 44,58% -6,67% 3,34% 28,14% 248,63% 20,39% -2,94% -21,33% -49,46% 3,09% provincia di BAT -25,02% 58,33% -12,10% 36,69% 27,21% -9,27% -19,48% -7,52% 31,00% 22,09% 14,88% -73,02% 14,81% provincia di Brindisi -50,56% 50,78% -14,06% 13,65% 3,03% -12,69% 11,14% -30,23% 35,99% -16,91% -6,12% -40,93% -6,17% provincia di Foggia -21,54% 5,80% -16,58% 1,84% -1,72% 0,73% 16,08% -65,01% 76,74% -4,89% -14,26% -18,36% -3,84% provincia di Lecce -5,05% 4,36% -3,00% 4,19% -13,08% 11,11% -12,64% 59,13% 24,40% -10,58% -12,79% 17,91% -5,21% provincia di Taranto 6,56% 24,50% -31,41% 3,80% 0,05% 1,55% 3,02% -78,76% -24,18% -5,78% -14,04% -11,63% -12,04% Volendo trarre, dall analisi sin qui riportata, alcune conclusioni, pur se generali e certamente suscettibili di ulteriori approfondimenti, è possibile sottolineare che: 12

13 - con riferimento alla funzione tributi, i Comuni di quasi tutte le province - con l eccezione della sola Taranto - fanno registrare mediamente valori stimati di fabbisogno standard inferiori alla spesa storica; - le stime riferite alle funzioni ufficio tecnico ed anagrafe fanno registrare un andamento opposto, visto che, per la prima, i valori medi attestano, per tutte e sei le province, un fabbisogno standard maggiore della spesa storica, mentre, per la funzione anagrafe, si riscontra in tutte le province un fabbisogno standard inferiore alla spesa storica; - per la funzione trasporti spiccano, da un lato, i dati relativi ai Comuni della provincia di Bari, che fanno registrare un fabbisogno ben più elevato della spesa storica, e, dall altro, gli scostamenti fortemente negativi delle province di Foggia e Taranto; - il dato relativo alla funzione territorio assegna ai Comuni della provincia di Foggia un fabbisogno standard ben più elevato della spesa storica; - con riferimento alla funzione rifiuti, si registra in tutte le province - ad eccezione della sola BAT - una netta prevalenza della spesa storica rispetto al fabbisogno standard stimato; - infine, si registra uno scostamento negativo particolarmente significativo e diffuso tra fabbisogni standard e spesa storica per le funzioni sociale e asilo nido. In conclusione, è opportuno evidenziare che la determinazione dei fabbisogni standard ha certamente prodotto un notevole ampliamento del patrimonio informativo di supporto al decisore politico, utile per la scelta delle politiche pubbliche da mettere in atto nell ambito delle funzioni fondamentali. I prossimi sviluppi del processo di determinazione dei fabbisogni standard, con le rifiniture e gli aggiornamenti che saranno apportati alla banca dati, potranno ulteriormente incrementare le potenzialità di questo strumento informativo, che già sin d ora gli amministratori locali dovrebbero opportunamente valorizzare. Nota tecnica a cura di: Roberta Garganese. 13