L ATTIVITA DEL C.C.T.S. ED IL CONTRIBUTO DEL C.N.I.
|
|
- Abele Ferraro
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NORME TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI D.M. 3 agosto Riflessioni ed aspettative L ATTIVITA DEL C.C.T.S. ED IL CONTRIBUTO DEL C.N.I. Sondrio, 8 aprile 2016 Ing. Remo Giulio VAUDANO Gruppo di Lavoro Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri
2 IL CONTRIBUTO DEL C.N.I. Il Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la prevenzione incendi (C.C.T.S.) nasce con il D.P.R. 29 luglio 1982, n. 577 ( Regolamento concernente l espletamento dei servizi di prevenzione e di vigilanza antincendi ) come organismo collegiale in seno al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con il compito prioritario di elaborare ed aggiornare le normative di prevenzione incendi ed esprimere pareri su questioni e problematiche in tale settore. 2
3 IL D.P.R. 29 LUGLIO 1982, N. 577 D.P.R. 29 luglio 1982, n. 577 nuova prevenzione incendi strumento legislativo rivolto essenzialmente a colmare varie carenze che emergevano dalla frammentarietà delle disposizioni preesistenti rende chiarezza al funzionamento del servizio si rivolge anche a vari aspetti della vita civile che in quei tempi aveva manifestato una crescente sensibilità verso i temi della sicurezza, compresi quelli collegati al rischio incendio. 3
4 IL D.P.R. 29 LUGLIO 1982, N. 577 Caposaldi del D.P.R. 29 luglio 1982, n. 577: la prevenzione incendi è un servizio d'interesse pubblico da sviluppare secondo criteri di uniformità nel territorio nazionale; il servizio di prevenzione incendi è un compito istituzionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; Concetti ripresi più recentemente dal D.Lgs. 8 marzo 2006, n
5 IL D.P.R. 29 LUGLIO 1982, N. 577 negli obiettivi della prevenzione incendi viene data chiaramente la priorità alla tutela dell'incolumità delle persone dal rischio incendio rispetto alla riduzione del danno prodotto ai beni materiali; il carattere interdisciplinare della prevenzione incendi implica un costante confronto con realtà analoghe e vive presenti in Italia e all'estero, allo scopo di arricchire i propri contenuti grazie anche agli opportuni rapporti con la ricerca scientifica e tecnica e la formazione. 5
6 IL D.P.R. 29 LUGLIO 1982, N. 577 Per raggiungere gli obiettivi prefissati dal D.P.R. 577/1982 appariva evidente la necessità di poter disporre di un corpo di normative tecniche adeguate alle situazioni evolventesi nel tempo che consentisse di: dare la certezza degli adempimenti a ciascuno spettanti, evitare sperequazioni tra gli operatori, realizzare gli obiettivi di sicurezza appropriati ai singoli casi di rischio. Il Decreto introdusse quindi un organismo preposto all'elaborazione e all aggiornamento delle norme tecniche, caratterizzato da una struttura particolare alquanto composita. 6
7 IL D.P.R. 29 LUGLIO 1982, N. 577 Venne quindi istituito il Comitato Centrale Tecnico Scientifico con il compito di costituire supporto al potere della Amministrazione nell elaborazione delle norme tecniche e nei problemi di prevenzione incendi. La sua istituzione formale, sancita per legge, ne sottolinea il ruolo notevole di responsabilità da ciò derivante e l apertura, non priva di significato politico, che la sua articolazione composita rappresenta. In altri termini il potere di emanare normative di sicurezza è collegato all`attività di un organismo rappresentativo di molteplici componenti della vita civile dalle quali si attende un impegno ed una sintesi equilibrata per gli obiettivi della prevenzione incendi. 7
8 ISTITUZIONE, COMPOSIZIONE E COMPITI DEL C.C.T.S. Istituzione e composizione: articolo 10 del D.P.R. 29/07/1982, n. 577 [ora abrogato] art. 3 del D.P.R. 10/06/2004, n. 200 ( Regolamento recante modifiche al D.P.R. 577/1982 ) Compiti e competenze: articolo 11 del D.P.R. 29/07/1982, n. 577 [ora abrogato] art. 21 del D.Lgs. 08/03/2006, n. 139 ( Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ) 8
9 COMPOSIZIONE DEL C.C.T.S. Fanno parte del C.C.T.S.: esperti dei Vigili del Fuoco e di altre Amministrazioni dello Stato, rappresentanti di confederazioni imprenditoriali e dei lavoratori, esponenti del settore della ricerca; rappresentanti degli ordini professionali. Rappresentatività larga, non ispirata ad equilibri formali e idonea a convogliare ai problemi della prevenzione incendi l'esperienza e la cultura più adeguata in campo nazionale onde assicurare il miglior risultato tecnico connesso all'interdisciplinarietà della prevenzione stessa. 9
10 COMPOSIZIONE DEL C.C.T.S. La composizione dettagliata del Comitato è la seguente: il Dirigente Generale Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che lo presiede; il Direttore Centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica, vicepresidente; tre Dirigenti scelti fra i Direttori regionali dei Vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile; un Dirigente della Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica; un Dirigente della Direzione centrale per l'emergenza e il soccorso tecnico; un Dirigente della Direzione centrale per la formazione; tre Dirigenti scelti fra i Comandanti provinciali dei Vigili del fuoco; 10
11 COMPOSIZIONE DEL C.C.T.S. un Dirigente della carriera prefettizia dell'ufficio affari legislativi del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile; un rappresentante del Dipartimento della protezione civile; un rappresentante del Ministero delle attività produttive; un rappresentante del Ministero delle politiche agricole e forestali; un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio; un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; un rappresentante dell'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro; due esperti delle istituzioni scientifiche universitarie designati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca; 11
12 COMPOSIZIONE DEL C.C.T.S. un esperto del Consiglio nazionale delle ricerche; quattro esperti designati rispettivamente dai Consigli nazionali degli ordini e dei collegi professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geometri e dei periti industriali; un esperto dell'organizzazione sindacale dei dirigenti dello Stato maggiormente rappresentativa sul piano nazionale; tre esperti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale; quattro esperti delle confederazioni dell'industria del commercio, dell'agricoltura e dell'artigianato, maggiormente rappresentative sul piano nazionale; un esperto dell'associazione nazionale delle imprese assicuratrici; un esperto della "piccola industria"; un esperto della "proprietà edilizia". 12
13 COMPOSIZIONE DEL C.C.T.S. Per ogni componente titolare del comitato è nominato un membro supplente. Il comitato dura in carica tre anni e i componenti possono essere riconfermati. Il componente che, senza giustificato motivo, non interviene per tre sedute consecutive, viene dichiarato decaduto e ne viene richiesta la tempestiva sostituzione. La nomina avviene tramite apposito Decreto Ministeriale, l ultimo dei quali è il n. 9 in data 28 gennaio
14 COMPITI DEL C.C.T.S. Il D.Lgs. n. 139/2006 ha confermato il Comitato quale organo tecnico consultivo e propositivo sulle questioni riguardanti la prevenzione degli incendi, che svolge i seguenti compiti: a) concorre all elaborazione e esprime il parere preliminare sulle norme tecniche e procedurali di prevenzione incendi e su ogni altra questione inerente la prevenzione incendi ad esso rimessa; b) propone agli organi del Dipartimento l effettuazione di studi, ricerche, progetti e sperimentazioni e l elaborazione di atti di normazione tecnica nella specifica materia, anche in cooperazione con altre amministrazioni, istituti, enti e aziende, anche di rilievo internazionale. 14
15 FUNZIONAMENTO DEL C.C.T.S. È evidente l'importanza di tale organismo che costituisce un tavolo tecnico di confronto dialettico tra il C.N.VV.F. e gli esponenti della società civile, presupposto indispensabile per una condivisione degli obiettivi e delle scelte nel delicato settore della sicurezza antincendio. L'attività del Comitato, iniziata nel 1983, viene espletata secondo un apposito regolamento che stabilisce le modalità per la formulazione del programma e della relazione annuale, per la costituzione dei gruppi di lavoro, per la elaborazione delle normative, per l'espressione dei pareri e per lo svolgimento delle riunioni. 15
16 FUNZIONAMENTO DEL C.C.T.S. Il Comitato Centrale Tecnico Scientifico è presieduto dal Dirigente Generale Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed opera funzionalmente alle dipendenze della Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica La segreteria, composta da un funzionario tecnico direttivo che svolge le mansioni di segretario e da personale amministrativo, provvede agli adempimenti tecnici, amministrativi e contabili per il corretto funzionamento della struttura finalizzato allo svolgimento delle riunioni plenarie, circa 10 annuali, e delle riunioni dei vari gruppi di lavoro. 16
17 FUNZIONAMENTO DEL C.C.T.S. Il comitato adotta i pareri a maggioranza dei presenti e ogni componente ha facoltà di far verbalizzare il proprio dissenso. Nell'espletamento delle proprie attribuzioni il comitato può articolarsi in gruppi di lavoro Per determinati settori di competenza e per un tempo limitato alle esigenze di elaborazione e di aggiornamento di particolari norme tecniche, il comitato può avvalersi dell'opera di esperti o di rappresentanti di enti e organismi. All'emanazione delle norme e delle specifiche tecniche, elaborate e aggiornate dal Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la prevenzione incendi si provvede mediante decreti del Ministero dell'interno con l'eventuale concerto di altri Ministeri interessati. 17
18 ULTIME NORME APPROVATE DAL C.C.T.S. 18
19 ULTIME NORME APPROVATE DAL C.C.T.S. 19
20 ULTIME NORME APPROVATE DAL C.C.T.S. Lettera Circolare n del 15/03/
21 ULTIME NORME APPROVATE DAL C.C.T.S. Lettera Circolare n del 15/03/
22 L ATTIVITA DEL C.C.T.S. ED IL CONTRIBUTO DEL C.N.I. La categoria degli Ingegneri è rappresentata da un solo membro su 37 componenti il Comitato. Le professioni ordinistiche sono rappresentate complessivamente da 4 membri. Il contributo che le professioni possono fornire nel contesto del Comitato è di fondamentale importanza. E ciò non soltanto per le svariate esperienze di tipo applicativo, ma anche soprattutto per le conoscenze dirette delle esigenze e peculiarità delle varie attività. 22
23 L ATTIVITA DEL C.C.T.S. ED IL CONTRIBUTO DEL C.N.I. Per ottenere che il contributo degli Ingegneri sia il più concreto possibile, è però strettamente necessario un rilevante sforzo di tipo organizzativo e la collaborazione di tutti gli Ordini territoriali. Spesso i tempi imposti dai lavori del Comitato sono molto stretti e non consentono di sviluppare un dibattito articolato su larga scala per il tramite delle varie Commissioni specifiche presenti nei vari Ordini. Di conseguenza si dovranno attivare altre modalità di confronto interno, finalizzate alla creazione di un vero e proprio network che sia in grado, in tempo reale, di coinvolgere le migliori conoscenze e le eccellenze tecniche presenti nei vari territori. 23
DPR 14 Maggio 2007, n. 78 1
DPR 14 Maggio 2007, n. 78 1 Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dello sviluppo economico, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito,
DettagliIl Ministro per i Rapporti con il Parlamento
DECRETO 23 settembre 2011 Organizzazione interna del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2011) Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento
DettagliMinistero della Difesa
Ministero della Difesa COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Oggetto del Regolamento)
DettagliDecreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90
Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90 Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246
DettagliComitato Provinciale di Protezione Civile
Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia Comitato Provinciale di Protezione Civile SETTORE VIII servizio protezione civile dirigente arch, Giacomo Consoli Regolamento del Comitato Provinciale di Protezione
DettagliCOMUNE DI CANCELLARA. (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia
COMUNE DI CANCELLARA (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia 1 Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l'attività del Comitato Unico
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA.
L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. 1) L AUTORIZZAZIONE ANTINCENDIO NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Il D.M. 16.02.1982,
DettagliCITTA DI CORIGLIANO CALABRO Provincia di Cosenza SETTORE CULTURA-Servizi Sociali-Sport e Tempo Libero
CITTA DI CORIGLIANO CALABRO Provincia di Cosenza SETTORE CULTURA-Servizi Sociali-Sport e Tempo Libero REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA Art. 1 - Oggetto del Regolamento Il
DettagliLEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato
DettagliCOMUNE DI CASOREZZO. Provincia di Milano
COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CASOREZZO Approvato dal Comitato in data 16/09/2011 con atto nr.
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del
DettagliAedon (ISSN ) Fascicolo 2, luglio Il Mulino - Rivisteweb. (doi: /15111)
Il Mulino - Rivisteweb Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 32, Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 18 novembre 1997, n. 426, concernenti i compiti e l organizzazione della fondazione Centro
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL ASL N. 8 CAGLIARI. Art. 1 Oggetto del Regolamento
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL ASL N. 8 CAGLIARI Art. 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina l'attività del Comitato Unico di Garanzia per
DettagliRegolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.
Allegato 5 Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. * * * Art. 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni che seguono: a) Legge è
DettagliApprovazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi antincendi.
Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi antincendi. TESTO.TITOLO I - Finalità e caratteristiche generali Art. 1. Obiettivi e competenze. - Art. 2. Definizione. - Art. 3. Princìpi
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO Articolo 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l attività della Consulta delle
DettagliCOMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza Piazza della Repubblica, 1 Tel. 0522.861811 Fax 0522.864709 www.comune.montecchio-emilia.re.it SETTORE I Affari
DettagliCOMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap tel fax
COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap 19011 tel 0187 81381 fax 0187 813830 Regolamento per il funzionamento del Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione
DettagliCOMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
DettagliWorkshop P Direttiva Seveso: presente e futuro degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante
Workshop P Direttiva Seveso: presente e futuro degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante Venerdì 22 maggio 201 5 Autorità competente per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante: ruoli
DettagliCOMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO
ALLEGATO A ALLA DELIBERA CONSILIARE N. 15 DEL 08/05/2012 COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO ( PROVINCIA DI BRINDISI ) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI 1 INDICE
DettagliUFFICIALE.U
dipvvf.staffcadip.registro UFFICIALE.U.0016834.23-12-2016 Schema di decreto sul servizio antincendio boschivo articolo 9 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 Il Ministro dell interno di concerto
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI LECCE
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI LECCE Regolamento per il funzionamento delle Commissioni e delle Deleghe COMMISSIONI: L Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, al fine di agevolare lo
DettagliCOMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi
COMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi Regolamento interno di istituzione e funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
Dettaglidipvvf.staffcadip.registro UFFICIALE.U
dipvvf.staffcadip.registro UFFICIALE.U.0010450.05-06-2017 VISTO il decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell
DettagliALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ANNO 2007 REPERTORIO N.869 PROTOCOLLO N.29961 IL RETTORE V I S T O V I S T O lo Statuto Generale dell'università degli Studi di Bologna emanato con D.R. 24/3/93,
DettagliLEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA
LEGGE REGIONALE N. 21 DEL 13-04-1996 REGIONE BASILICATA INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE Fonte: BOLLETTINO
DettagliREGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI MELEGNANO
REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI MELEGNANO Indice Art. 1 Istituzione... 1 Art. 2 Composizione e sede... 1 Art. 3
DettagliCOMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) Per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Approvato dal C.U.G. nella seduta
DettagliRegolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile
Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Approvato dalla Giunta Camerale con delibera n. 183 del 10 luglio 2006 R E G O L A M E N T O ART. 1 DEFINIZIONE 1. Il Comitato per
DettagliRegolamento di istituzione, composizione e modalità di funzionamento della Commissione Provinciale per il lavoro e la formazione
Regolamento di istituzione, composizione e modalità di funzionamento della Commissione Provinciale per il lavoro e la formazione Approvato con deliberazione n. 57 del 28 novembre 2007 del Consiglio provinciale
DettagliCittà di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE
Città di Lecce Settore Affari Generali ed Istituzionali REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 INDICE ART. 1
DettagliRinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie
Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1. (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. II presente regolamento disciplina
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. Norma di attuazione in materia di funzioni di controllo della Corte dei conti in Sardegna.
** REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Norma di attuazione in materia di funzioni di controllo della Corte dei conti in Sardegna. Capo I Controllo della Corte dei Conti... 2 Articolo 1. Costituzione della
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione
DettagliREGOLAMENTO FORUM GIOVANILE
REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE COMUNE DI MINERVINO MURGE (Aggiornato nel mese di marzo 2012) CAPO I - FINALITA E SCOPI Art. 1 Istituzione E istituito dal Comune di MINERVINO MURGE (BA), con Deliberazione
DettagliCittà di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.
Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE Polizia Locale Codice 36 Determinazione N 1064 del 31/12/2016 OGGETTO: Approvazione avviso pubblico
DettagliServizio Personale e Affari Generali ********* DETERMINAZIONE
********* DETERMINAZIONE Proposta n. SRPERSAF 809/2016 Determ. n. 853 del 17/08/2016 (C.U.G.)'' EX ART.21, L.183/2010. DETERMINAZIONI. LA DIRIGENTE Richiamate le seguenti Determinazioni Dirigenziali: 24/03/2011
DettagliDecreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 608, Regolamento recante norme sul riordino degli organi collegiali dello Stato.
Decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 608, Regolamento recante norme sul riordino degli organi collegiali dello Stato. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'art. 87, comma quinto,
DettagliRiorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'articolo 1, della legge 6 luglio 2002, n. 137"
Decreto Legislativo 8 gennaio 2004, n. 3 Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'articolo 1, della legge 6 luglio 2002, n. 137" ( pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
DettagliREGOLAMENTO. Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni
REGOLAMENTO Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni 18 Dicembre 2012 Sommario Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2
DettagliLEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.
LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA
DettagliLegge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21. B.U.R. 20/4/1996 n.20
Legge Regionale Basilicata 13/4/1996 n.21 B.U.R. 20/4/1996 n.20 INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE [1] Articolo
DettagliDPR 577/82 DPR doc 1/9. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - 29 luglio 1982, n. 577 (in Gazz. Uff., 20 agosto, n. 229).
DPR 577/82 DPR 577-82.doc 1/9 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - 29 luglio 1982, n. 577 (in Gazz. Uff., 20 agosto, n. 229). Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi di
DettagliR E G I O N E L A Z I O
X LEGISLATURA R E G I O N E L A Z I O CONSIGLIO REGIONALE Si attesta che il Consiglio regionale l 11 maggio 2016 ha approvato la deliberazione legislativa concernente: ISTITUZIONE DEL COMITATO PER IL MONITORAGGIO
DettagliCittà di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.
Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA CITTADINA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA E DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA CITTADINA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA E DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE ISTITUITA AI SENSI DELL'ART. 59 DELLO STATUTO COMUNALE ART. 1 GLI OBIETTIVI E' istituita la Consulta Cittadina
DettagliCOMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)
COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso) Regolamento sul funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.)
DettagliREGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA (Istituita con L.R. 28/12/2006, n. 39)
DELIBERAZIONE n.429 del 22/04/2016 REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA (Istituita con L.R. 28/12/2006, n. 39) DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n.429 del 22/04/2016 Proposta
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA. Regolamento COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA Regolamento COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI Approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 81 del 29 giugno 2005 Sommario Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo
DettagliREGOLAMENTO DONNE IMPRESA FVG Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia
REGOLAMENTO DONNE IMPRESA FVG Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Art. 1 (Costituzione) È costituito, in seno a Confartigianato Imprese FVG il Movimento regionale Donne Impresa FVG con sede in
DettagliREGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO REGIONALE PER I MINORI. Approvata dal Consiglio regionale
REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO REGIONALE PER I MINORI Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 27 gennaio 2017 Si assegna il numero 2 della serie delle leggi regionali
DettagliRegolamento recante "Istituzione e funzionamento dell'osservatorio nazionale sulla famiglia". (GU n. 298 del )
DECRETO 30 Ottobre 2007, n. 242 Regolamento recante "Istituzione e funzionamento dell'osservatorio nazionale sulla famiglia". (GU n. 298 del 24-12-2007 ) IL MINISTRO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA Visti
DettagliDecreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3)
Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Ministero dell'interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle
DettagliIL RETTORE. VISTO il vigente Statuto ed, in particolare, l art. 35;
DR/2017/3015 del 06/09/2017 Firmatari: MANFREDI Gaetano U.S.R. IL RETTORE VISTO il vigente Statuto ed, in particolare, l art. 35; VISTO VISTO il D.R. n. 4238 del 31/12/2001 con il quale è stato istituito
DettagliSegreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili
In ottemperanza a quanto previsto dall art. 10 della Legge n. 91 del 30 luglio 2007, su proposta della con delega per, viene emanato il seguente Regolamento che disciplina l organizzazione ed il funzionamento
DettagliPRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI DECRETO 21 settembre 2015 Organizzazione del Dipartimento per le riforme istituzionali della Presidenza del Consiglio dei
DettagliARTICOLO 1. (Esercizio delle funzioni ex ERSAP)
Legge Vigente Anno 1997 Numero 18 Data 04/07/1997 Materia Enti strumentali dipendenti Titolo Procedure di attuazione del piano di liquidazione del soppresso Ente regionale di sviluppo agricolo della Puglia
DettagliCOMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI
COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI Approvato con deliberazione n. 85/C.C. del 30.11.2016 e modificato con deliberazione n. 73/C.C. del 25.7.2017
DettagliMINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 24 settembre 2012 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Istituzione presso il Ministero dell'economia e delle finanze della Commissione centrale per i revisori contabili. (12A11415) IL MINISTRO
Dettaglidi concerto con IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
di concerto con IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI Visto il decreto-legge 17 agosto 2005, n. 162, recante «ulteriori misure per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI
All. sub A alla delibera di C.C. n. 06 del 17.02.2004 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente
Dettagli- R.L.S. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) -RUOLO - ATTRIBUZIONI COMPITI - NEL SISTEMA SICUREZZA
C P R P - R.L.S. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) -RUOLO - ATTRIBUZIONI COMPITI - NEL SISTEMA SICUREZZA Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)
DettagliCOMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE
COMUNE di CASTELGRANDE - PROVINCIA DI POTENZA - REGOLAMENTO PER IL FORUM DEI GIOVANI DEL COMUNE DI CASTELGRANDE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 6 DEL 22/022008 1 I N D I C E ARTICOLO
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO
DettagliVISTO il decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante "Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma
VISTO il decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante "Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 2 della legge 30 settembre 2004, n. 252" ed in particolare
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE PERSONALE
MINISTERO DELL INTERNO PER USO D UFFICIO 2 agosto 2007 Supplemento straordinario n.1 /23 BOLLETTINO UFFICIALE DEL PERSONALE SOMMARIO Decreto del Ministro dell Interno del 30 luglio 2007. Criteri, sistema
DettagliMUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE
MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15/10 del 30/04/2010,
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DECRETO 11 Ottobre 2007 Istituzione della Cabina nazionale di regia sull'emersione del lavoro nero ed irregolare. (GU n. 286 del 10-12-2007 ) IL MINISTRO
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE ROMA CAPITALE
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE ROMA CAPITALE Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l'attività del Comitato Unico di Garanzia
DettagliFondazione Istituto italiano di tecnologia. Statuto della Fondazione
Fondazione Istituto italiano di tecnologia Statuto della Fondazione Indice Art. 1 Disciplina e sede...3 Art. 2 Durata...3 Art. 3 Scopo...3 Art. 4 Patrimonio...4 Art. 5 Altre risorse...4 Art. 6 Organi...4
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche
DettagliLegge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *
Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Art. 1 Oggetto 1. È istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza delle autonomie
DettagliCOMUNE di SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII (BG)
COMUNE di SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII (BG) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA DISCIPLINA DELLA COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO AI SENSI DELL ART. 81 DELLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N. 12 MODIFICATO
DettagliOrgani Collegiali della scuola
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Ufficio Scolastico Provinciale di Padova Area della comunicazione e web Organi Collegiali della scuola Piccola guida Sommario
DettagliLEGGE REGIONALE N. 5 DEL REGIONE LAZIO. Comitato regionale per i lavori pubblici
LEGGE REGIONALE N. 5 DEL 31-01-2002 REGIONE LAZIO Comitato regionale per i lavori pubblici Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 11 del 20 aprile 2002 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL
DettagliSettore Risorse umane, finanziarie, patrimoniali e servizi di supporto ********* DECRETO PRESIDENZIALE
PROVINCIA DI PIACENZA Settore Risorse umane, finanziarie, patrimoniali e servizi di supporto ********* DECRETO PRESIDENZIALE Proposta n. STRISORS 2414/2014 Decreto n. 41 del 10/10/2014 Oggetto: D.LGS 81/2008.
DettagliDECRETO DEL MINISTERO DELL INTERNO 03/11/2004. (Gazzetta Ufficiale 18/11/2004, n. 271)
DECRETO DEL MINISTERO DELL INTERNO 03/11/2004 (Gazzetta Ufficiale 18/11/2004, n. 271) (Aggiornato con le modifiche apportate dal decreto del ministero dell interno 06/12/2011 pubblicato nella Gazzetta
DettagliCOMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI BOZZA REGOLAMENTO. Articolo 1. Composizione, sede e durata
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI BOZZA REGOLAMENTO Articolo 1 Composizione, sede e durata 1. Per le finalità derivanti dall'applicazione della normativa in materia di espropriazioni per causa di pubblica
DettagliComune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA
Comune di Padova REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LE PARI OPPORTUNITA Approvato con deliberazione consiliare n. 261 del 27 settembre 1993 In vigore dal 16 novembre 1993 I N D I C E Art. 1 -
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO
REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO Art. 1 - Costituzione E istituita la Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Bergamo, con sede presso
DettagliCOMUNE DI PALAZZO ADRIANO PROVINCIA DI PALERMO
COMUNE DI PALAZZO ADRIANO PROVINCIA DI PALERMO REGOLAMENTO COMUNALE ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO Approvato con delibera del Consiglio
DettagliDECRETO n. 324 del 03/08/2016
Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it - informa@ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it
DettagliRegolamento del Comitato per le Nomine
Regolamento del Comitato per le Nomine 1. Oggetto 1.1. Il presente Regolamento disciplina il funzionamento e le competenze del Comitato per le Nomine (il Comitato ) istituito in seno al Consiglio di Amministrazione
DettagliISTITUZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DI TARATURA.
ISTITUZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DI TARATURA. Indice Art. 1 - Sistema nazionale di taratura Art. 2 - Istituti metrologici primari Art. 3 - Campioni nazionali Art. 4 - Centri di taratura Art. 5 - Comitato
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
Università degli Studi di Ferrara REGOLAMENTO DEI CENTRI DI ATENEO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 28 ottobre 1998 SENATO ACCADEMICO 21 ottobre 1998 D.R. 12 novembre 1998 n. 61 Entrata in vigore: 12 novembre
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il decreto-legge 12 giugno 2001, n. 217, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n. 317, che istituisce il Ministero della salute
DettagliCONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni)
CONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni) REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 21 ottobre 2015 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI...
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri; VISTO l articolo 8, del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 543,
DettagliIl Ministro della Salute
Il Ministro della Salute di concerto con Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n 300 recante riforma dell organizzazione del Governo a
DettagliAPPUNTO SIG. CAPO DEL CNVVF Convegno "La sicurezza ed il sistema distribuzione gas" Savona, 22 Aprile 2008
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile UFFICIO DEL DIRIGENTE GENERALE CAPO DEL CXORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VICE CAPO DIPARTIMENTO VICARIO APPUNTO SIG. CAPO
DettagliConsiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 1/2017 (Atti del Consiglio) Professioni regolamentate. Modifiche alla l.r. 73/2008. *************** Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del
DettagliCOMUNE DI MALNATE Provincia di Varese
Provincia di Varese DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE C O P I A N. 27 Reg. Deliberazioni OGGETTO: COSTITUZIONE DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ L'anno duemilaquattordici addì tre
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 51 del 18 maggio 1998 e modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 dell 8 giugno 2004.
DettagliDETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE AUTORITA DI BACINO DELLA BASILICATA SEGRETERIA GENERALE 8002 STRUTTURA PROPONENTE COD. N 8002/ 2015 /D.018 DEL 16/02/2015 OGGETTO: Nomina della Commissione Tecnica per l'espressione
DettagliCAPITOLO 13 COMITATO DI CONSULTAZIONE INDICE
CAPITOLO 13 COMITATO DI CONSULTAZIONE INDICE CAPITOLO 13 COMITATO DI CONSULTAZIONE...2 13.1 INTRODUZIONE...2 13.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE...2 13.2.1 Composizione del Comitato...2 13.2.2 Nomina dei membri
DettagliCITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Consulta per l Ambiente della città di Foligno Approvato con D.C.C. n. 139 del 12/07/2002 Art. 1 - Istituzione È istituita la Consulta
Dettagli