GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA

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1 REPUBBLICA ITALIANA Anno 71 - Numero 16 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA PARTE PRIMA Palermo - Venerdì, 21 aprile 2017 SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDIʼ Sped. in a.p., comma 20/c, art. 2, l. n. 662/96 - Filiale di Palermo DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2-E, PALERMO INFORMAZIONI TEL. 091/ ABBONAMENTI TEL. 091/ INSERZIONI TEL. 091/ FAX 091/ POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) gazzetta.ufficiale@certmail.regione.sicilia.it La Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (Parte prima per intero e i contenuti più rilevanti degli altri due fascicoli per estratto) è consultabile presso il sito Internet: accessibile anche dal sito ufficiale della Regione LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO PRESIDENZIALE 20 febbraio Emanazione della deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017, relativa a: Programma di sviluppo rurale (PSR) Sicilia Versione Approvazione pag. 4 DECRETO PRESIDENZIALE 1 marzo Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume San Leonardo - comune di Roccapalumba pag. 4 DECRETO PRESIDENZIALE 1 marzo Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Torto, area territoriale tra i bacini del fiume Torto e del fiume Imera settentrionale e area territoriale tra il bacino del fiume San Leonardo e del fiume Torto - comune di Termini Imerese pag. 5 DECRETO PRESIDENZIALE 2 marzo Approvazione dell aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Arena, area territoriale tra i bacini del fiume Arena e del fiume Modione, bacino idrografico del fiume Modione ed area territoriale tra i bacini del fiume Modione e del fiume Belice - comune di Campobello di Mazara pag. 6 DECRETO PRESIDENZIALE 2 marzo Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Imera settentrionale - comuni di Caltavuturo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni pag. 7 SOMMARIO DECRETO PRESIDENZIALE 17 marzo Deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017, relativa a: Definizione della base giuridica aiuti ex art. 185 della legge regionale 23 dicembre 2000, n Schede programmazione attuativa regimi di aiuti P.O. FESR Modifiche ed integrazioni alla deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 27 dicembre pag. 9 DECRETI ASSESSORIALI Assessorato dellʼagricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea DECRETO 22 marzo Elenchi regionali delle aziende agrituristiche autorizzate e delle aziende e fattorie didattiche accreditate, relativi al 31 dicembre pag. 10 Assessorato delle attività produttive DECRETO 2 marzo Nomina del commissario ad acta della cooperativa edilizia Villa Girasole, con sede in Catania... pag. 26 DECRETO 16 marzo Scioglimento per atto d autorità della cooperativa Esperidia, con sede in Palagonia, e nomina del commissario liquidatore pag. 26 DECRETO 16 marzo Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Etna Valley, con sede in Paternò, e nomina del commissario liquidatore pag. 27

2 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 DECRETO 16 marzo Sostituzione del commissario liquidatore della cooperativa PO.LI.GRAFICA, con sede in Siracusa.. pag. 28 DECRETO 16 marzo Liquidazione coatta amministrativa del consorzio Vivi Val D Anapo, con sede in Sortino, e nomina del commissario liquidatore pag. 28 DECRETO 27 marzo Determinazione, per il biennio , dei contributi per le spese relative alle revisioni ordinarie dovute dagli enti cooperativi, ai sensi dell art. 21 della legge regionale 23 maggio 1991, n pag. 29 Assessorato dellʼeconomia DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario pag. 30 DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario pag. 32 DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario pag. 34 DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario pag. 35 DECRETO 21 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario pag. 38 DECRETO 22 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario pag. 40 DECRETO 29 marzo Integrazione degli allegati A e B2 alla deliberazione della Giunta regionale n. 201 del 10 agosto 2015, relativi ai capitoli rientranti nel perimetro sanitario di cui all art. 20 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i pag. 43 Assessorato della salute DECRETO 28 marzo Piano regionale della prevenzione Macro obiettivo 1. Programma regionale azione promozione dell allattamento al seno pag. 51 DECRETO 4 aprile Rete dei referenti aziendali per la telemedicina pag. 66 Assessorato del territorio e dellʼambiente DECRETO 23 marzo Istituzione del geosito Successione medio-triassica di Pizzo Sant Otiero, ricadente nel territorio comunale di Petralia Sottana pag. 68 DECRETO 30 marzo Riorganizzazione del Nucleo operativo regionale del Corpo forestale della Regione siciliana pag. 71 Presidenza: DISPOSIZIONI E COMUNICATI Modifica dello statuto dell Ente di sviluppo agricolo (E.S.A.) pag. 72 Assessorato delle attività produttive: Revoca del contributo concesso ad un impresa ai sensi della legge regionale n. 11/2009 Crediti d imposta per i nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese pag. 72 Provvedimenti concernenti sostituzione di commissari liquidatori di società cooperative pag. 72 Comunicato relativo ad una cooperativa in liquidazione volontaria da cancellare dal registro delle imprese pag. 73 Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica: Elezioni amministrative dell 11 giugno Indizione dei comizi pag. 73 Modifica del decreto 12 aprile 2017, concernente elezioni amministrative dell 11 giugno Indizione dei comizi pag. 73 Assessorato dei beni culturali e dell identità siciliana: Ricostituzione del Consiglio del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento..... pag. 73 Proroga dell incarico conferito al commissario ad acta dell Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda. pag. 73 Avviso relativo all approvazione del Formulario di presentazione dell istanza da parte dei soggetti che intendono ottenere la qualifica di Ecomuseo pag. 73

3 Assessorato dell economia: GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Autorizzazione ad un tabaccaio per la riscossione delle tasse automobilistiche nella Regione siciliana... pag. 73 Assessorato dell energia e dei servizi di pubblica utilità: Autorizzazione al comune di Malvagna per lo scarico del refluo depurato pag. 74 Rinnovo dell autorizzazione al comune di Polizzi Generosa per lo scarico di acque reflue urbane pag. 74 Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro: Provvedimenti concernenti chiusura di progetti presentati a valere sul PO FESR 2007/ Linea di intervento pag. 74 Ricostituzione della Commissione provinciale per l integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli a tempo indeterminato pag. 75 Assessorato delle infrastrutture e della mobilità: Presa d atto degli atti di contabilità finale e del quadro economico finale di un intervento del libero Consorzio comunale di Agrigento a valere sulla linea d intervento del PO FESR pag. 75 Assessorato dell istruzione e della formazione professionale: FSE Fondo sociale europeo Sicilia Programma operativo - Avviso n. 12/2017 per il finanziamento di borse regionali di dottorato di ricerca in Sicilia - a.a. 2017/ pag. 75 Attivazione di nuovi indirizzi di studio nella scuola secondaria di secondo grado statale a.s. 2017/ Modifica del decreto n del 5 aprile pag. 76 FSE - Fondo sociale europeo Sicilia Programma operativo - Avviso n. 13/2017 per il finanziamento di contratti di formazione specialistica nell area medico-sanitaria in Sicilia pag. 76 Approvazione definitiva del piano di gestione Fiume Assessorato della salute: Alcantara della Rete Natura 2000 Sicilia pag. 79 Voltura del rapporto di accreditamento istituzionale dalla società Studio di radiologia Lizzio dei dottori Carmelo e Giuseppe Lizzio s.a.s. alla società Studio di radiologia Lizzio s.r.l., con sede in Acireale, e contestuale rinnovo del rapporto CIRCOLARI di accreditamento istituzionale pag. 76 Provvedimenti concernenti rinnovo del rapporto di accreditamento istituzionale di alcune strutture sanitarie della Regione pag. 76 Revoca del rapporto di accreditamento istituzionale dello studio odontoiatrico Dr. Scardina Giuseppe Alessandro, con sede legale nel comune di Bagheria pag. 77 Sospensione dell efficacia del decreto 16 novembre 2016, relativo alla sospensione del rapporto di accreditamento istituzionale concesso alla struttura Patologia Clinica Bios della dott.ssa Faraci Rosa & C. s.a.s., con sede in Barrafranca pag. 77 Sospensione del rapporto di accreditamento istituzionale concesso alla struttura Check-up Laboratorio Analisi Cliniche dott. Valentino Franzone & C. s.a.s., con sede in Agira pag. 77 Rettifica del decreto 16 gennaio 2008 e rinnovo del rapporto di accreditamento istituzionale dello Studio Odontoiatrico Gilotti Nocera di Gilotti Iva s.a.s., con sede in Agrigento pag. 77 Autorizzazione al titolare della farmacia Europa del comune di Catania al commercio di farmaci SOP e OTC on line pag. 77 Autorizzazione al legale rappresentante della parafarmacia Il Faro della società M.M. Primesa s.r.l., sita in Catania, al commercio di farmaci SOP e OTC on line pag. 77 Rendicontanzione delle somme riscosse dalle AA.SS.PP. ai sensi del D.Lgs. n. 194/2008 per l effettuazione dei controlli sanitari ufficiali volti a verificare la conformità della normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali - Anno pag. 78 Assessorato del territorio e dell ambiente: Nomina del commissario ad acta presso il comune di Pachino per provvedere agli adempimenti necessari all assegnazione della destinazione urbanistica di un area.... pag. 79 Nomina del commissario ad acta presso il comune di Augusta per provvedere alla trasmissione degli atti al consiglio comunale per l approvazione di un piano di lottizzazione pag. 79 Nomina del commissario ad acta presso il comune di Montemaggiore Belsito per provvedere agli adempimenti relativi alla formazione del piano regolatore generale pag. 79 Nomina del commissario ad acta presso il comune di Mazara del Vallo per provvedere alla disciplina di un area pag. 79 Assessorato delle infrastrutture e della mobilità CIRCOLARE 4 aprile Individuazione delle competenze degli uffici del Genio civile dell Isola in materia di corsi d acqua e demanio idrico fluviale. Atto di indirizzo pag. 79 SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Conto riassuntivo del tesoro e situazione del bilancio della Regione al 31 agosto 2016.

4 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO PRESIDENZIALE 20 febbraio Emanazione della deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017, relativa a: Programma di sviluppo rurale (PSR) Sicilia Versione Approvazione. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 e successive modificazioni; Visto il D.P. Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente: Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidente della Regione 5 dicembre 2009, n. 12, e successive modifiche ed integrazioni ; Visto il D.P.Reg. 14 giugno 2016, n. 12, concernente: Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6, e successive modifiche e integrazioni ; Visto il decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200; Visto l articolo 50 della legge regionale 6 agosto 2009, n. 9 e successive modifiche e integrazioni, da ultimo modificato dall art. 3, comma 3, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 28; Visto l art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 266 del 10 novembre 2015, relativa a: Programma di sviluppo rurale (P.S.R.) della Sicilia 2014/ Apprezzamento ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 18 del 26 gennaio 2016, relativa a: Programma di sviluppo rurale (P.S.R.) Sicilia 2014/2020 Versione Approvazione ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017, relativa a: Programma di sviluppo rurale (P.S.R.) Sicilia 2014/ Versione Approvazione ; Ritenuto di conferire certezza notiziale alla citata deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017, attraverso un proprio atto di formale esternazione, da inoltrare alla Corte dei conti ai sensi dell art. 2 del decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200; Ritenuto, conseguentemente, di dovere procedere all emanazione della deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017; Decreta: Art. 1 L emanazione della deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017 relativa a: Programma di sviluppo rurale (P.S.R.) Sicilia 2014/ Versione Approvazione. Art. 2 Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione ai sensi dell art. 2 del decreto legislativo 18 giugno 1999, n Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, nonché nel sito istituzionale dell Amministrazione regionale, ai sensi dell art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21. Palermo, 20 febbraio CROCETTA N.B. - La deliberazione della Giunta regionale n. 60 del 15 febbraio 2017 è visionabile nel sito: // Delibera_60_17.pdf. Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 10 marzo 2017, reg. n.1, Presidenza della Regione, fg. n. 40. ( )125 DECRETO PRESIDENZIALE 1 marzo Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume San Leonardo - comune di Roccapalumba. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Viste le leggi regionali n. 28 del 29 dicembre 1962, e n. 2 del 10 aprile n. 1978; Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il D.L. n. 180 dell 11 giugno 1998, convertito con modifiche in legge n. 267 del 3 agosto 1998; Visto il D.L. n. 132 del 13 maggio 1999, convertito con modifiche in legge n. 226 del 13 luglio 1999; Visto il D.A. n. 298/41 del 4 luglio 2000 e successivi aggiornamenti, con il quale è stato adottato il piano straordinario per l assetto idrogeologico; Visto il D.L. n. 279 del 12 ottobre 2000, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato, convertito con modifiche dalla legge n. 365 dell 1 dicembre 2000; Vista la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6 ed, in particolare, l art. 130 Piano stralcio di bacino, comma 2, il quale prevede che Il piano di bacino è adottato, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, con decreto del Presidente della Regione previa delibera della Giunta ; Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, recante norme in materia ambientale; Vista la legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, recante Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione, e successive modifiche e integrazioni; Visto il D.P. Reg. n. 12 del 14 giugno 2016, con il quale è stato emanato il Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, Rimodu-

5 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n lazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015, modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 28 dell 1 luglio 2016; Visto il D.P. n 241/Serv.V S.G. del 29 settembre 2004 di approvazione del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) relativo al fiume San Leonardo (PA), che interessa i territori dei comuni di: Baucina, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Ciminna, Corleone, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Prizzi, Roccapalumba, Termini Imerese, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati della Provincia regionale di Palermo, previa deliberazione n. 246 del 9 luglio 2004 della Giunta regionale; Visto il D.P. n. 109/Serv.5 /S.G. del 15 aprile 2015, con il quale, tra l altro, si istituisce a scopo preventivo e precauzionale la fascia di rispetto per probabile evoluzione del dissesto intorno a tutti i fenomeni gravitativi, previa deliberazione n. 27 del 24 febbraio 2014 della Giunta regionale; Vista la deliberazione n. 30 del 26 gennaio 2017 della Giunta regionale, con la quale, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, giusta nota prot. n. 971 del 9 gennaio 2017, è stato approvato l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume San Leonardo (033), comune di Roccapalumba (PA), di cui alla conferenza programmatica del 4 novembre 2016; Ritenuto di dover procedere, in conformità, all adozione del prescritto provvedimento presidenziale; Ai sensi delle vigenti disposizioni; Decreta: Art. 1 Per le motivazioni di cui in premessa, è approvato ai sensi dell art. 130, comma 2, della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume San Leonardo (033), comune di Roccapalumba (PA), di cui alla conferenza programmatica del 4 novembre 2016, in conformità alla proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente prot. n. 971 del 9 gennaio Fanno parte integrante del piano: 1) relazione della previsione di aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume San Leonardo (033), relativamente al comune di Roccapalumba (PA); 2) carte tematiche in scala 1: che sostituiscono le corrispondenti carte tematiche del bacino di cui sopra già approvato con D.P.R. n. 241 del 29 settembre 2004 (PAI 033) e successivi aggiornamenti: > carta dei dissesti geomorfologici in scala 1:10.00: CTR n , (Tav. n. 15); > carta della pericolosità e del rischio geomorfologico in scala 1:10.00: C.T.R. n , (Tav. n. 15); 3) verbale della conferenza programmatica del 4 novembre Art. 2 Il piano di cui al precedente articolo 1, unitamente ai propri allegati, verrà trasmesso, su CD, all Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - Dipartimento regionale dell ambiente - Servizio 2, il quale ne curerà l attuazione ed è consultabile presso lo stesso. Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana nonché nel sito della Regione siciliana, Segreteria generale. Palermo, 1 marzo CROCETTA N.B. - Si può prendere visione degli allegati al decreto, in originale, presso l Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - Servizio 2 Pianificazione e programmazione ambientale e, in versione digitale, scaricandoli dal sito della Regione siciliana in quanto costituiscono oggetto della delibera di Giunta di Governo n. 30 del 26 gennaio ( )105 DECRETO PRESIDENZIALE 1 marzo Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Torto, area territoriale tra i bacini del fiume Torto e del fiume Imera settentrionale e area territoriale tra il bacino del fiume San Leonardo e del fiume Torto - comune di Termini Imerese. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Viste le leggi regionali n. 28 del 29 dicembre 1962, e n. 2 del 10 aprile n. 1978; Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il D.L. n. 180 dell 11 giugno 1998, convertito con modifiche in legge n. 267 del 3 agosto 1998; Visto il D.L. n. 132 del 13 maggio 1999, convertito con modifiche in legge n. 226 del 13 luglio 1999; Visto il D.A. n. 298/41 del 4 luglio 2000 e successivi aggiornamenti, con il quale è stato adottato il Piano straordinario per l assetto idrogeologico; Visto il D.L. n. 279 del 12 ottobre 2000, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato, convertito con modifiche dalla legge n. 365 dell 1 dicembre 2000; Vista la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6 ed, in particolare, l art. 130 Piano stralcio di bacino, comma 2, il quale prevede che Il piano di bacino è adottato, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, con decreto del Presidente della Regione previa delibera della Giunta ; Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, recante norme in materia ambientale; Vista la legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, recante Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione, e successive modifiche e integrazioni; Visto il D.P. Reg. n. 12 del 14 giugno 2016, con il quale è stato emanato il Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale

6 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 n. 9 del 7 maggio 2015, modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 28 dell 1 luglio 2016; Visto il D.P. n. 44/Serv.V S.G. del 5 marzo 2007 di approvazione del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) relativo al bacino idrografico del fiume Torto e dell area territoriale tra il bacino del fiume Torto e quello del fiume San Leonardo, che interessa i territori dei comuni di: Cammarata ricadente nella provincia di Agrigento; Vallelunga Pratameno ricadente nella provincia di Caltanissetta; Alia, Aliminusa, Caccamo, Castronovo di Sicilia, Cerda, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sciara, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Valledolmo e Vicari ricadenti nella provincia di Palermo, previa deliberazione n. 27 del 21 febbraio 2007 della Giunta regionale; Visto il D.P. n. 1157/Serv.5/S.G. dell 11 giugno 2013 di approvazione del 1 aggiornamento parziale del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Torto (031), area tra i bacini del fiume Torto e fiume Imera settentrionale (031A) e area tra i bacini del fiume San Leonardo e fiume Torto (032), relativo al comune di Termini Imerese (PA); Visto il D.P. n. 48/Serv.5 /S.G. del 20 febbraio 2015, di approvazione dell aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Torto (031), area territoriale tra il bacino del fiume San Leonardo e il bacino del fiume Torto (032) ed area territoriale tra il bacino del fiume Torto e il bacino del fiume Imera settentrionale (031A) - comune di Termini Imerese (C.T.R. n ) ; Vista la deliberazione n. 33 del 26 gennaio 2017 della Giunta regionale con la quale, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, giusta nota prot. n. 997 del 9 gennaio 2017, è stato approvato l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Torto (031), area territoriale tra i bacini del fiume Torto e del fiume Imera settentrionale (031A) e area territoriale tra il bacino del fiume San Leonardo e del fiume Torto (032) - comune di Termini Imerese (PA), di cui alla Conferenza programmatica del 4 novembre 2016 ; Ritenuto di dover procedere, in conformità, all adozione del prescritto provvedimento presidenziale; Ai sensi delle vigenti disposizioni; Decreta: Art. 1 Per le motivazioni di cui in premessa, è approvato ai sensi dell art. 130, comma 2, della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, l Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Torto (031), area territoriale tra i bacini del fiume Torto e del fiume Imera settentrionale (031A) e area territoriale tra il bacino del fiume San Leonardo e del fiume Torto (032) - comune di Termini Imerese (PA), di cui alla Conferenza programmatica del 4 novembre 2016 in conformità alla proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente prot. n. 997 del 9 gennaio Fanno parte integrante del piano: 1) relazione della previsione di aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Torto (031), area territoriale tra i bacini del fiume Torto e del fiume Imera settentrionale (031A) e area territoriale tra il bacino del fiume San Leonardo e del fiume Torto (032), relativamente al comune di Termini Imerese (PA); 2) carte tematiche in scala 1: che sostituiscono le corrispondenti carte tematiche del bacino di cui sopra già approvato con D.P.R. n. 44 del 5 marzo 2007 (PAI A-032) e successivi aggiornamenti: > carta dei dissesti geomorfologici in scala 1:10.00: CTR n , , (Tav. n. 01, 02); > carta della pericolosità e del rischio geomorfologico in scala 1:10.00: C.T.R. n , , (Tav. n. 01, 02); 3) verbale della conferenza programmatica del 4 novembre Art. 2 Il piano di cui al precedente articolo 1, unitamente ai propri allegati, verrà trasmesso, su CD, all Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - Dipartimento regionale dell ambiente - Servizio 2, il quale ne curerà l attuazione ed è consultabile presso lo stesso. Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana nonché nel sito della Regione siciliana, Segreteria generale. Palermo, 1 marzo CROCETTA N.B. - Si può prendere visione degli allegati al decreto, in originale, presso l Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - servizio 2 Pianificazione e programmazione ambientale e, in versione digitale, scaricandoli dal sito della Regione siciliana in quanto costituiscono oggetto della delibera di Giunta di Governo n. 33 del 26 gennaio ( )105 DECRETO PRESIDENZIALE 2 marzo Approvazione dell aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Arena, area territoriale tra i bacini del fiume Arena e del fiume Modione, bacino idrografico del fiume Modione ed area territoriale tra i bacini del fiume Modione e del fiume Belice - comune di Campobello di Mazara. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Viste le leggi regionali n. 28 del 29 dicembre 1962, e n. 2 del 10 aprile n. 1978; Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il D.L. n. 180 dell 11 giugno 1998, convertito con modifiche in legge n. 267 del 3 agosto 1998; Visto il D.L. n. 132 del 13 maggio 1999, convertito con modifiche in legge n. 226 del 13 luglio 1999; Visto il D.A. n. 298/41 del 4 luglio 2000 e successivi aggiornamenti, con il quale è stato adottato il piano straordinario per l assetto idrogeologico;

7 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Visto il D.L. n. 279 del 12 ottobre 2000, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato, convertito con modifiche dalla legge n. 365 dell 1 dicembre 2000; Vista la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6 ed, in particolare, l art. 130 Piano stralcio di bacino, comma 2, il quale prevede che Il piano di bacino è adottato, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, con decreto del Presidente della Regione previa delibera della Giunta ; Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, recante norme in materia ambientale; Vista la legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, recante Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione, e successive modifiche e integrazioni; Visto il D.P. Reg. n. 12 del 14 giugno 2016, con il quale è stato emanato il Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015, modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 28 dell 1 luglio 2016; Visto il D.P. n. 312/Serv.5 S.G. del 16 luglio 2007, relativo al Piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Modione e dell area territoriale tra il bacino idrografico del fiume Arena ed il bacino del fiume Modione che interessa il territorio dei Comuni di: Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Mazara del Vallo, Partanna e S. Ninfa, ricadenti nella provincia di Trapani previa deliberazione n. 238 del 20 giugno 2007 della Giunta regionale; Visto il D.P. n. 315/Serv.5 S.G. del 16 giugno 2007, relativo al Piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Arena che interessa il territorio dei comuni di: Calatafimi, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Mazara del Vallo, Salemi, S. Ninfa e Vita, della provincia di Trapani previa deliberazione n. 268 del 29 giugno 2007 della Giunta regionale; Vista la deliberazione n. 37 del 26 gennaio 2017 della Giunta regionale, con la quale, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, giusta nota prot. n del 9 gennaio 2017, è stato approvato l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Arena (054), area territoriale tra i bacini del fiume Arena e del fiume Modione (055), bacino idrografico del fiume Modione ed area territoriale tra i bacini del fiume Modione e del fiume Belice (056), relativo al comune di Campobello di Mazara (TP), di cui alla Conferenza programmatica dell 8 giugno 2016 ; Ritenuto di dover procedere, in conformità, all adozione del prescritto provvedimento presidenziale; Ai sensi delle vigenti disposizioni; Decreta: Art. 1 Per le motivazioni di cui in premessa, è approvato ai sensi dell art. 130, comma 2, della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Arena (054), area territoriale tra i bacini del fiume Arena e del fiume Modione (055), bacino idrografico del fiume Modione ed area territoriale tra i bacini del fiume Modione e del fiume Belice (056), relativo al comune di Campobello di Mazara (TP), di cui alla Conferenza programmatica dell 8 giugno 2016, in conformità alla proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente prot. n del 9 gennaio 2017 e relativa documentazione. Fanno parte integrante del piano: 1) relazione della previsione di aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Arena (054), area territoriale tra i bacini del fiume Arena e del fiume Modione (055) e bacino idrografico del fiume Modione ed area territoriale tra i bacini del fiume Modione e del fiume Belice (056), relativamente al comune di Campobello di Mazara (TP); 2) carte tematiche in scala 1: che sostituiscono le corrispondenti carte tematiche dei bacini di cui sopra già approvati con D.P.R. n. 315 del 16 luglio 2007 (PAI 054), D.P.R. n. 312 del 16 luglio 2007 (PAI ) e successivi aggiornamenti: > carta dei dissesti geomorfologici in scala 1:10.000: CTR n , e , ; > carta della pericolosità e del rischio geomorfologico in scala 1:10.000: C.T.R. n , e , ) Verbale della conferenza programmatica dell 8 giugno Art. 2 Il piano di cui al precedente articolo 1, unitamente ai propri allegati, verrà trasmesso, su CD, all Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - Dipartimento regionale dell ambiente - Servizio 2, il quale ne curerà l attuazione ed è consultabile presso lo stesso. Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, nonché nel sito della Regione siciliana, Segreteria generale. Palermo, 2 marzo CROCETTA N.B. - Si può prendere visione degli allegati al decreto, in originale, presso l Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - servizio 2 Pianificazione e programmazione ambientale e, in versione digitale, scaricandoli dal sito della Regione siciliana in quanto costituiscono oggetto della delibera di Giunta di Governo n. 37 del 26 gennaio ( )105 DECRETO PRESIDENZIALE 2 marzo Aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Imera settentrionale - comuni di Caltavuturo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione;

8 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Viste le leggi regionali n. 28 del 29 dicembre 1962, e n. 2 del 10 aprile 1978; Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il D.L. n. 180 dell 11 giugno 1998, convertito con modifiche in legge n. 267 del 3 agosto 1998; Visto il D.L. n. 132 del 13 maggio 1999, convertito con modifiche in legge n. 226 del 13 luglio 1999; Visto il D.A. n. 298/41 del 4 luglio 2000 e successivi aggiornamenti, con il quale è stato adottato il piano straordinario per l assetto idrogeologico; Visto il D.L. n. 279 del 12 ottobre 2000, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato, convertito con modifiche dalla legge n. 365 dell 1 dicembre 2000; Vista la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6 ed, in particolare, l art. 130 Piano stralcio di bacino, comma 2, il quale prevede che Il piano di bacino è adottato, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, con decreto del Presidente della Regione previa delibera della Giunta ; Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, recante norme in materia ambientale; Vista la legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, recante Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione, e successive modifiche e integrazioni; Vista il D.P. Reg. n. 12 del 14 giugno 2016, con il quale è stato emanato il Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008, Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015, modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 28 dell 1 luglio 2016; Visto il D.P. n. 240/Serv.V S.G. del 29 settembre 2004 di approvazione del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) relativo al fiume Imera settentrionale (PAI), che interessa i territori dei comuni di: Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Cerda, Collesano, Polizzi Generosa, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Valledolmo della Provincia regionale di Palermo, previa deliberazione n. 246 del 9 luglio 2004 della Giunta regionale; Visto il D.P. n. 109/Serv.5 /S.G. del 15 aprile 2015, con il quale, tra l altro, si istituisce a scopo preventivo e precauzionale la fascia di rispetto per probabile evoluzione del dissesto intorno a tutti i fenomeni gravitativi, previa deliberazione n. 27 del 24 febbraio 2014 della Giunta regionale; Visto il D.P. n. 291/Serv.V S.G. del 27 luglio 2015 di approvazione dell aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI), relativo al bacino idrografico del fiume Imera settentrionale (030) comune di Caltavuturo (PA), di cui alle Conferenze programmatiche del 26 gennaio 2015 e del 21 maggio 2015, previa deliberazione della Giunta regionale n. 152 del 22 giugno 2015; Vista la deliberazione n. 31 del 26 gennaio 2017 della Giunta regionale, con la quale, su proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente, giusta nota prot. n. 979 del 9 gennaio 2017, è stato approvato l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI), della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Imera settentrionale (030), relativo ai comuni di: Caltavuturo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni (PA), di cui alla Conferenza programmatica del 7 novembre 2016 ; Ritenuto di dover procedere, in conformità, all adozione del prescritto provvedimento presidenziale; Ai sensi delle vigenti disposizioni; Decreta: Art. 1 Per le motivazioni di cui in premessa, è approvato ai sensi dell art. 130, comma 2, legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, l aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Imera settentrionale (030), relativo ai comuni di Caltavuturo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni (PA), di cui alla Conferenza programmatica del 7 novembre 2016, ed in conformità alla proposta dell Assessorato regionale del territorio e dell ambiente prot. 979 del 9 gennaio 2017 e relativa documentazione. Fanno parte integrante del piano: 1) relazione della previsione di aggiornamento del piano stralcio di bacino per l assetto idrogeologico (PAI) della pericolosità e del rischio geomorfologico del bacino idrografico del fiume Imera settentrionale (030), relativamente al comune di Caltavuturo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni (PA); 2) carte tematiche in scala 1: che sostituiscono le corrispondenti carte tematiche del bacino di cui sopra già approvato con D.P.R. n. 240 del 29 settembre 2004 (PAI 030) e successivi aggiornamenti: > carta dei dissesti geomorfologici in scala 1:10.00: CTR n e , (Tav. nn. 12 e 14); > carta della pericolosità e del rischio geomorfologico in scala 1:10.00: C.T.R. n e , (Tav. nn. 12 e 14); 3) verbale della conferenza programmatica del 7 novembre Art. 2 Il piano di cui al precedente articolo 1, unitamente ai propri allegati, verrà trasmesso, su CD, all Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - Dipartimento regionale dell ambiente - Servizio 2, il quale ne curerà l attuazione ed è consultabile presso lo stesso. Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana nonché nel sito della Regione siciliana, Segreteria generale. Palermo, 2 marzo CROCETTA N.B. - Si può prendere visione degli allegati al decreto, in originale, presso l Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - servizio 2 Pianificazione e programmazione ambientale e, in versione digitale, scaricandoli dal sito della Regione siciliana in quanto costituiscono oggetto della delibera di Giunta di Governo n. 31 del 26 gennaio ( )105

9 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n DECRETO PRESIDENZIALE 17 marzo Deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017, relativa a: Definizione della base giuridica aiuti ex art. 185 della legge regionale 23 dicembre 2000, n Schede programmazione attuativa regimi di aiuti P.O. FESR Modifiche ed integrazioni alla deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 27 dicembre IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il D.P. Reg. 18 gennaio 2013, n. 6, concernente: Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui al decreto del Presidente della Regione 5 dicembre 2009, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni ; Visto il D.P.Reg. 14 giugno 2016, n. 12, concernente: Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni ; Visto il decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200; Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 e, in particolare, l art. 185; Visto il regolamento UE n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione e che abroga il regolamento CE n. 1080/2006; Visto il regolamento UE n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio; Visto l art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 267 del 10 novembre 2015: Programma operativo FESR Sicilia Decisione C(2015) 5904 del 17 agosto Adozione definitiva ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 275 del 18 novembre 2015: Programma operativo FESR Sicilia 2014/2020. Decisione CE n del 17 agosto Istituzione del comitato di sorveglianza ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 177 dell 11 maggio 2016: Programma operativo FESR Sicilia 2014/2020. Documento requisiti di ammissibilità e criteri di selezione - Apprezzamento ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 266 del 27 luglio 2016, relativa a: Programma operativo FESR Sicilia 2014/2020. Documento requisiti di ammissibilità e criteri di selezione - Documento integrato ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 267 del 27 luglio 2016: Programma operativo FESR Sicilia Ripartizione delle risorse del Programma per Centri di responsabilità e obiettivi tematici - Approvazione ; Vista la deliberazione n. 285 del 9 agosto 2016, con la quale la Giunta regionale ha approvato la Programmazione attuativa 2016/2018 del P.O. FESR ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 27 dicembre 2016: Definizione della base giuridica aiuti ex art. 185 della legge regionale 23 dicembre 2000, n Schede programmazione attuativa regimi di aiuti P.O. FESR Modifica della deliberazione della Giunta regionale n. 285 del 9 agosto 2016 ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 10 del 18 gennaio 2017, relativa a: Definizione della base giuridica aiuti ex art. 185 della legge regionale 23 dicembre 2000, n Schede programmazione attuativa aiuti P.O. FESR ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017: Definizione della base giuridica aiuti ex art. 185 della legge regionale 23 dicembre 2000, n Schede programmazione attuativa regimi di aiuti P.O. FESR Modifiche ed integrazioni alla deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 27 dicembre 2016 ; Ritenuto di conferire certezza notiziale alla citata deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017, attraverso un proprio atto di formale esternazione, da inoltrare alla Corte dei conti ai sensi dell art. 2 del decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200; Ritenuto conseguentemente di dovere procedere alla trasmissione della deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017; Decreta: Art. 1 La trasmissione della deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017 relativa a: Definizione della base giuridica aiuti ex art. 185 della legge regionale 23 dicembre 2000, n Schede programmazione attuativa regimi di aiuti P.O. FESR Modifiche ed integrazioni alla deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 27 dicembre Art. 2 Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione ai sensi dell art. 2 del decreto legislativo 18 giugno 1999, n Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, nonché nel sito istituzionale dell Amministrazione regionale, ai sensi dell art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21. Palermo, 17 marzo Il Vicepresidente: LO BELLO N.B. - La deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 15 marzo 2017 è visionabile nel sito ti/delibera_111_17.pdf. Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 3 aprile 2017, reg. n. 1, Presidenza della Regione, fg. n. 51. ( )125

10 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 DECRETI ASSESSORIALI ASSESSORATO DELLʼAGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DECRETO 22 marzo Elenchi regionali delle aziende agrituristiche autorizzate e delle aziende e fattorie didattiche accreditate, relativi al 31 dicembre IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AGRICOLTURA Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10; Visto il D.P. Reg. n del 24 maggio 2016, con il quale è stato conferito al dr. Gaetano Cimò l incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale dell agricoltura, dell Assessorato regionale dell agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, in esecuzione della delibera di Giunta n. 189 del 17 maggio 2016; Visto il decreto del dirigente generale n del 14 luglio 2016, con il quale è stato conferito al dr. Giuseppe Bursi l incarico di dirigente del servizio III - Multifunzionalità e diversificazione in agricoltura Leader, del Dipartimento regionale dell agricoltura; Vista la legge regionale n. 25 del 9 giugno 1994 in materia di agriturismo e successive modifiche; Visto l art. 3 del D.L.vo n. 228 del 18 maggio 2001, recante disposizioni in materia di agriturismo; Visto il decreto n del 29 giugno 2015, recante Disposizioni per l accreditamento e verifiche delle aziende o fattorie didattiche, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 30 del 24 luglio 2015; Visto il decreto di questo Dipartimento n del 10 agosto 2009, con il quale sono state aggiornate le disposizioni in materia di agriturismo e relativa modulistica, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 40 del 28 agosto 2009; Visto l articolo 84 della legge regionale n. 11 del 12 maggio 2010 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 23 del 14 maggio 2010; Visto l art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21, modificato dall art. 98 della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015, nel quale, tra l altro, è previsto l obbligo della pubblicazione per esteso dei decreti dirigenziali nel sito della Regione siciliana, entro il temine perentorio di sette giorni dalla data di emissione degli stessi, pena la nullità dell atto; Visti gli elenchi provinciali delle aziende titolari di nulla osta per l agriturismo aggiornati al 31/12/2016 (modelli E ) redatti dagli Ispettorati dell'agricoltura della Sicilia; Viste le autorizzazioni comunali e le segnalazioni certificate d inizio attività per l esercizio delle attività agrituristiche; Considerato che il decreto n del 10 agosto 2009 in materia di agriturismo prescrive la pubblicazione annuale dell elenco regionale degli operatori agrituristici autorizzati, relativo al 31 dicembre dell anno precedente; Considerato che il decreto n del 29 giugno 2015 prevede la pubblicazione annuale dell elenco regionale delle aziende e fattorie didattiche accreditate al 31 dicembre dell anno precedente; A termini delle vigenti disposizioni; Decreta: Art. 1 In conformità alle premesse, si dispone la pubblicazione dell'elenco regionale delle aziende agrituristiche autorizzate dagli Ispettorati dell agricoltura della Sicilia, nonché l'elenco delle aziende e fattorie didattiche accreditate, relativi al 31dicembre 2016, che fanno parte integrante del presente decreto. Art. 2 Il presente decreto non è soggetto a registrazione e verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito istituzionale di questo Assessorato come previsto dall art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e successive modifiche. Palermo, 22 marzo CIMÒ

11 Allegati ELENCO REGIONALE DELLE AZIENDE AUTORIZZATE ALL ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ AGRITURISTICHE AGGIORNATO AL 31 DICEMBRE 2016 (legge regionale n. 25/94, artt. 4 e 5) GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

12 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

13 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

14 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

15 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

16 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

17 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

18 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

19 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

20 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

21 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

22 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 ELENCO REGIONALE DELLE AZIENDE E FATTORIE DIDATTICHE ACCREDITATE AL 31 DICEMBRE 2016 (D.D.G. n del 29 giugno 2015)

23 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

24 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

25 ( ) GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

26 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DECRETO 2 marzo Nomina del commissario ad acta della cooperativa edilizia Villa Girasole, con sede in Catania. IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2; Visto il D.A. n. 1388/1.S dell 11 aprile 2008, con il quale la cooperativa edilizia Villa Girasole di Catania è stata posta in liquidazione per atto dell autorità, giusto art septiesdecies del codice civile e con D.A. n. 121/Gab del 10 giugno 2013 la dott.ssa Barresi Anna è stata nominata commissario liquidatore della cooperativa in oggetto indicata, in sostituzione del dott. Nicotra Salvatore; Viste le Relazioni redatte ai sensi dell art. 205 della L.F. dal C.L. dott.ssa Barresi Anna, con le quali vengono riferiti circa i motivi che non hanno permesso la stesura dello Stato Passivo da presentare presso il locale tribunale e riconducibile sostanzialmente all assenza dei libri contabili e della documentazione amministrativa della società; Tenuto conto che, nonostante la procedura di liquidazione sia stata disposta nell anno 2008 di fatto nessuna reale attività risulta mai posta in essere, alla data del 31 dicembre 2015 è decorso il termine della durata della società; Considerato che in ragione di quanto sopra riferito, si ritiene opportuno nominare un commissario ad acta, in sostituzione del commissario liquidatore dott.ssa Barresi Anna, con il compito di: a) verificare la sussistenza di responsabilità in capo ai liquidatori nominati nel corso della procedura, questa avviata con il D.A. n. 1388/1.S dell 11 aprile 2008; b) l esistenza di cespiti immobiliari a carico della cooperativa edilizia Villa Girasole tenuto conto che dall ultimo bilancio depositato e relativo all esercizio finanziario 1993, risultano valori immobiliari per ,00; c) valutare la sussistenza delle condizioni per provvedere alla cancellazione della cooperativa edilizia Villa Girasole di Catania dal registro imprese di Catania; Visto il promemoria prot. n dell 1 giugno 2016, con il quale l Assessore pro-tempore concorda con tale procedura; Considerato che la particolare attività da espletarsi rientra nei compiti istituzionali di questa Amministrazione e che pertanto possa affidarsi l incarico ad un ispettore di cooperative di questo Dipartimento, regolarmente iscritto nell elenco dei revisori di società cooperative non aderenti alle associazioni di categorie del movimento cooperativistico, questo istituito con D.A. n. 37/Gab del 20 febbraio 2006, nella persona dell ispettore Giurdanella Giampiero; Decreta: Art. 1 Per i motivi esposti in premessa, l ispettore Giurdanella Giampiero, nato a Palermo il 22 agosto 1964 cd ivi residente in via Del Bassotto, 35 è nominato, dalla data di notifica del presente provvedimento, commissario ad acta della cooperativa edilizia Villa Girasole di Catania, in sostituzione del commissario liquidatore dott.ssa Barresi Anna, con il compito di: a) verificare la sussistenza di responsabilità in capo ai liquidatori nominati nel corso della procedura, questa avviata con il D.A. n.1388/1.s dell 11 aprile 2008; b) l esistenza di cespiti immobiliari a carico della cooperativa edilizia Villa Girasole tenuto conto che dall ultimo bilancio depositato e relativo all esercizio finanziario 1993, risultano valori immobiliari per ,00; c) valutare la sussistenza delle condizioni per provvedere alla cancellazione della cooperativa edilizia Villa Girasole di Catania dal registro imprese di Catania. Art. 2 Il rimborso delle spese sostenute dal commissario ad acta, per l espletamento del presente incarico è posto a carico del cap del bilancio della Regione siciliana. Il presente provvedimento, inviato alla Ragioneria centrale di questo Dipartimento per il visto di competenza, sarà pubblicato nel sito istituzionale ed integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Palermo, 2 marzo FERRARA Vistato dalla Ragioneria centrale per dell Assessorato delle attività produttive in data 14 marzo 2017 al n ( )041 DECRETO 16 marzo Scioglimento per atto d autorità della cooperativa Esperidia, con sede in Palagonia, e nomina del commissario liquidatore. L ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2, Visto il verbale di revisione effettuato dall U.N.C.I. nei confronti della cooperativa Esperidia di Palagonia (CT), assunto al prot dell 1 marzo 2013, recante la proposta di scioglimento per atto dell autorità con nomina di un liquidatore, giusto art septiesdecies del codice civile; Rilevato che, dall istruttoria condotta dal servizio 6s, sussistono le condizioni per avviare la procedura per porre la cooperativa Esperidia di Palagonia (CT) in scioglimento per atto dell autorità, giusto art septiesdecies del codice civile, con nomina di un liquidatore; Vista la nota prot del 31 dicembre 2013, con la quale si è comunicato alla cooperativa Esperidia di Palagonia (CT) l avvio del procedimento ai sensi degli artt. 8 e 9 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10, avverso alla quale non sono state prodotte osservazioni o controdeduzioni; Visto il promemoria prot. n del 19 giugno 2014 del servizio 6s - Vigilanza e servizio ispettivo, con il quale è stato chiesto, ai sensi dell art. 12 comma 2 del D.L.gs. n. 220/2002, alla Commissione regionale cooperazione il parere sulla proposta di liquidazione della cooperativa Esperidia di Palagonia, con nomina di un liquidatore, giusto art septiesdecies del codice civile; Visto il parere n. 107 del 24 settembre 2014, con la quale la Commissione regionale cooperazione si è espres-

27 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n sa favorevolmente alla proposta di scioglimento per atto dell autorità della cooperativa Esperidia di Palagonia (CT) con nomina di un liquidatore, giusto art septiesdecies del codice civile, del servizio 6s - Vigilanza e servizio ispettivo; Visto il promemoria prot del 22 ottobre 2015 del servizio 6.S, con il quale è stata richiesta all Assessore la designazione di un professionista cui affidare l incarico di commissario liquidatore della cooperativa Esperidia di Palagonia (CT); Vista la propria determinazione, con la quale si designa in calce al suindicato promemoria il dott. Vella Basilio; Visto l elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia; Decreta: Art. 1 Per i motivi di cui in premessa, la cooperativa Esperidia di Palagonia (CT) costituita il 9 luglio 2002, codice fiscale , è posta in scioglimento per atto d autorità ai sensi dell art septiesdecies del codice civile. Art. 2 Il dott. Vella Basilio, nato ad Agrigento il 9 ottobre 1953 ed ivi residente in via Delle Mura, 3, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all articolo precedente, con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle imprese. Art. 3 Il compenso spettante al commissario liquidatore per l attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione, in caso di mancanza di attivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimi spettanti con le disponibilità presenti sul capitolo del bilancio della Regione siciliana. Art. 4 Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa. Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Palermo, 16 marzo LO BELLO ( )042 DECRETO 16 marzo Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Etna Valley, con sede in Paternò, e nomina del commissario liquidatore. L ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2, Visto il verbale di Mancata revisione effettuato dalla Confcooperative nei confronti della cooperativa Etna ( )041 Valley di Paternò (CT), assunto al prot. n del 2 gennaio 2013, recante la proposta di gestione commissariale, giusto art sexiesdecies del codice civile in quanto la cooperativa non ha permesso l espletamento dell incarico di revisione; Rilevato dall istruttoria condotta dal servizio 6S che sussistono le condizioni per avviare la procedura per l avvio della procedura per porre la cooperativa Etna Valley di Paternò (CT) in liquidazione coatta, giusto art terdecies del codice civile; Vista la nota prot del 15 ottobre 2013, con la quale si è comunicato alla cooperativa Etna Valley di Paterno (CT) l avvio del procedimento ai sensi degli artt. 8 e 9 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10, avverso alla quale non sono state prodotte osservazioni o controdeduzioni; Visto il promemoria prot. n del 22 ottobre 2015 del servizio 6S, con il quale è stato richiesto all Assessore di designare un professionista cui affidare l incarico di commissario liquidatore della cooperativa Etna Valley di Paterno (CT); Vista la propria determinazione con la quale si designa in calce al suindicato promemoria l avv.to Triscari Francesco; Visto l elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia; Visto il D.P. n. 472/AREA 1/S.G. del 4 novembre 2015, con il quale sono state conferite le funzioni di Assessore regionale per le attività produttive; Decreta: Art. 1 Per i motivi di cui in premessa, la cooperativa Etna Valley, con sede in Paternò (CT), costituita l 1 giugno 20070, codice fiscale , è posta in liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell art terdecies del codice civile. Art. 2 L avv.to Triscari Francesco, nato a Messina il 6 luglio 1975 e residente a Naso in contrada Cresta, 429, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all articolo precedente, con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle imprese. Art. 3 Il compenso spettante al commissario liquidatore per l attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione. In caso di mancanza di attivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimi spettanti con le disponibilità presenti sul capitolo del bilancio della Regione siciliana. Art. 4 Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa. Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Palermo, 16 marzo LO BELLO

28 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 DECRETO 16 marzo Sostituzione del commissario liquidatore della cooperativa PO.LI.GRAFICA, con sede in Siracusa. L ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 26 giugno 1959, n. 45; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2; Visto il verbale di revisione, assunto al prot del 23 febbraio 2011, effettuato dalla Confcooperative, nei confronti della cooperativa PO.LI.GRAFICA, con sede in Siracusa, con la quale si propone l adozione del provvedimento di sostituzione del liquidatore volontario, ai sensi dell art octiesdecies del codice civile; Considerato che l ultimo bilancio depositato, relativo all esercizio 2008, si è chiuso con un utile di 927,00, un patrimonio netto dal valore di 8.454,00, un attivo dello stato patrimoniale pari ad ,00 ed una massa debitoria ammontante ad ,00; Vista la nota prot del 21 novembre 2012, ricevuta in data 26 marzo 2015 e rimasta priva di riscontro, con la quale è stata data comunicazione, ai sensi degli artt. 8 e 9 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10, dell avvio del procedimento di sostituzione del liquidatore volontario, ai sensi dell art octiesdecies del codice civile sussistendone i presupposti; Visto il promemoria prot. n del 22 ottobre 2015 del servizio 6S -Vigilanza e servizio ispettivo, con il quale è stata richiesta all Assessore la designazione del professionista al quale affidare l incarico di commissario liquidatore della cooperativa; Vista la propria determinazione, con la quale si designa in calce al suindicato promemoria il dott. Ossino Carmelo; Visto l elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia; Visto il D.P. n. 472/Area 1/S.G. del 4 novembre 2015, con il quale sono state conferite le funzioni di Assessore regionale per le attività produttive; Decreta: Art. 1 In conformità di quanto in premessa, la cooperativa PO.LI.GRAFICA, con sede in Siracusa, costituita il 6 dicembre 1999, codice fiscale , è sostituito il liquidatore volontario ai sensi dell art octiesdecies del codice civile. Art. 2 Il dott. Ossino Carmelo, nato a Catania il 12 giugno 1984 e residente a Siracusa in via Teocrito, 70, è nominato commissario liquidatore della cooperativa di cui all articolo 1 con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle imprese. Art. 3 Il compenso spettante al commissario liquidatore per l attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione. In caso di mancanza di attivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimi spettanti con le disponibilità presenti sul capitolo del bilancio della Regione siciliana. Art. 4 Con successivo provvedimento si disporrà l impegno della somma necessaria, su presentazione di fattura e della nota spese, ove fosse accertata la mancanza di attivo della cooperativa di cui all art. 1. Art. 5 Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa. Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Ai sensi e per gli effetti dell art. 98, comma 6, della legge regionale n. 9/2015, il presente decreto sarà pubblicato nel sito di questa Amministrazione. Palermo, 16 marzo ( )041 DECRETO 16 marzo LO BELLO Liquidazione coatta amministrativa del consorzio Vivi Val D Anapo, con sede in Sortino, e nomina del commissario liquidatore. L ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2; Visto il verbale di revisione effettuata da questa Amministrazione, nei confronti del consorzio Vivi Val D Anapo, con sede in Sortino (SR), con la quale si propone l adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies del codice civile; Vista la nota prot del 25 agosto 2014, trasmessa per pec in data 25 agosto 2014 e rimasta priva di riscontro, con la quale è stata data comunicazione, ai sensi degli artt. 8 e 9 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10, dell avvio del procedimento di liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell art terdecies del codice civile, sussistendone i presupposti; Visto il promemoria prot del 22 ottobre 2015 del servizio 6S - Vigilanza e servizio ispettivo, con il quale è stata richiesta all Assessore la designazione del professionista al quale affidare l incarico di commissario liquidatore della cooperativa; Vista la propria determinazione con la quale si designa in calce al suindicato promemoria il dott. Zingale Vito; Visto l elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia; Visto il D.P. n. 472/Area 1/S.G. del 4 novembre 2015, con il quale sono state conferite le funzioni di Assessore regionale per le attività produttive; Decreta: Art. 1 In conformità di quanto in premessa, il consorzio Vivi Val D Anapo, con sede in Sortino (SR), costituito il 28 dicembre 1999, codice fiscale numero REA SR , è posto in liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell art terdecies del codice civile.

29 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Art. 2 Il dott. Vito Zingale, nato a Siracusa il 22 giugno 1967 ed ivi residente in viale Santa Panagia, 278, è nominato commissario liquidatore della cooperativa di cui all articolo 1 con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle imprese. Art. 3 Il compenso spettante al commissario liquidatore per l attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione: in caso di mancanza di attivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimi spettanti con le disponibilità presenti sul capitolo del bilancio della Regione siciliana. Art. 4 Con successivo provvedimento si disporrà l impegno della somma necessaria, su presentazione di fattura e della nota spese, ove fosse accertata la mancanza di attivo della cooperativa di cui all art. 1. Art. 5 Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa. Il presenze decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Ai sensi e per gli effetti dell art. 98, comma 6, della legge regionale n. 9/2015, il presente decreto sarà pubblicato nel sito di questa Amministrazione. Palermo, 16 marzo ( )041 LO BELLO DECRETO 27 marzo Determinazione, per il biennio , dei contributi per le spese relative alle revisioni ordinarie dovute dagli enti cooperativi, ai sensi dell art. 21 della legge regionale 23 maggio 1991, n. 36. L ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto lo Statuto della Regione; Vista la vigente legislazione in tema di contabilità di Stato; Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2; Visto il D.L.C.P.S. 14 dicembre 1947, n e successive leggi di coordinamento; Visto l art. 21, comma 1, della legge regionale 23 maggio 1991, n. 36, che dispone che la misura del contributo per l'attività revisionale dovuto dalle società cooperative per effetto della disposizione di cui all'art. 8 del sopra citato D.L.C.P.S. n. 1577, sia determinata, all'inizio di ogni biennio, con decreto di questo Assessorato; Visto l art. 3 della legge 8 novembre 1991, n. 381; Vista la legge 31 gennaio 1992, n. 59, artt. 15 e 20; Visto il decreto legislativo n. 220 del 2 agosto 2002; Visto l art. 37 della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015; Visti i decreti dell'assessore per la cooperazione, il commercio l artigianato e la pesca del 30 luglio 2003, per il biennio 2003/2004; del 24 maggio 2005 per il biennio 2005/2006; del 22 marzo 2007, per il biennio 2007/2008; del 7 gennaio 2009, per il biennio 2009/2010; per la determinazione dei contributi per le spese relative alle revisioni ordinarie dovute dagli enti cooperativi; Visti i decreti dell'assessore per le attività produttive del 6 settembre 2011, per il biennio 2011/2012; del 2 marzo 2013, per il biennio 2013/2014; del 23 giugno 2015, per il biennio 2015/2016; per la determinazione dei contributi per le spese relative alle revisioni ordinarie dovute dagli enti cooperativi; Visto il comma 2 dell'art. 5 della legge regionale 20 luglio 2011, n. 15; Vista la legge n. 4 dell 1 marzo 2017, con la quale è stato autorizzato l'esercizio provvisorio fino al 31 marzo 2017; Visto il parere favorevole reso a maggioranza dalla C.R.C. nella seduta dell'8 marzo 2017; Decreta: Art. 1 Il contributo per le spese relative alle revisioni ordinarie dovute dagli enti cooperativi, ai sensi del comma 1 dell'art. 21 della legge regionale 23 maggio 1991, n. 36, per il biennio 2017/2018 è determinato nella misura sotto indicata: a) enti cooperativi con numero dei soci non superiore a 100 o un capitale sociale versato non superiore a 250,00 o un fatturato non superiore a ,00, il contributo è di 260,00; b) enti cooperativi con numero dei soci da 101 a 500 o un capitale sociale versato da 250,01 a 1.000,00 o un fatturato da ,01 a ,00 il contributo è di 520,00; c) enti cooperativi con numero dei soci superiore a 500 o un capitale sociale versato da 1.000,01 a 2.000,00 o un fatturato da ,01 a ,00 il contributo è di 1.000,00; d) enti cooperativi con numero dei soci superiore a 500 o un capitale sociale versato da 2.000,01 a ,00 o un fatturato da ,01 a ,00 il contributo è di 1.200,00; e) enti cooperativi con numero dei soci superiore a 500 o un capitale sociale versato superiore a ,00 o un fatturato superiore a ,00 il contributo è di 1.500,00; f) per le banche di credito cooperativo sino a 980 soci il contributo è di 1.900,00; da 981 a il contributo è di 3.600,00; oltre soci il contributo è di 6.400,00. Per le cooperative di cui alle lettere a), b), c), d) ed e) iscritte nel registro delle imprese nel corso del biennio 2017/2018 e per le cooperative che abbiano deliberato il proprio scioglimento entro il 31 dicembre 2016, il contributo è fissato nella misura minima di 260,00. Per le banche cooperative di cui alla superiore lettera f) che risultano pure iscritte nel registro delle imprese nel biennio 2017/2018, il contributo è fissato nella misura minima di 1.900,00. Per gli enti iscritti all albo nazionale delle cooperative edilizie di abitazione ed i loro consorzi che ricadono nelle fasce d) ed e) del presente decreto, si applicherà la fascia c) nel caso in cui gli stessi abbiano terminato o non abbiano in corso o già avviato un programma edilizio, nonostante siano in possesso della titolarità dell area o della

30 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 delibera comunale di assegnazione o della promessa di finanziamento a seguito bando. L ammontare del contributo deve essere calcolato sulla base dei parametri rilevati dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 e, in assenza, dall ultimo bilancio di esercizio depositato. Per fatturato deve intendersi il valore della produzione della lettera a) dell art del codice civile. I contributi dovranno essere aumentati del 50% per le società cooperative assoggettabili a revisione annuale ai sensi dell art. 15 della legge 31 gennaio 1992, n. 59 e del 30% per le società cooperative di cui all art. 3 della legge 8 novembre 1991, n Nella determinazione del contributo tra i parametri previsti di cui ai commi precedenti prevale quello riferibile alla fascia più alta. Art. 2 Il contributo dovrà essere versato entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Per gli enti cooperativi a revisione annuale la maggiorazione, di cui al precedente articolo, dovrà essere versata entro il 31 marzo del secondo anno del biennio ispettivo. Per le cooperative costituite nel corso del biennio 2017/2018, il termine di 90 giorni decorre dalla data di iscrizione della stessa cooperativa nel registro delle imprese, il cui ufficio provvederà anche ad informare, al fine dell'aggiornamento dello schedario, il servizio competente dell'assessorato delle attività produttive, dell'avvenuta nuova iscrizione. Le cooperative aderenti ad una delle associazioni nazionali di tutela e rappresentanza del movimento cooperativo devono versare il contributo loro spettante alle rispettive associazioni regionali. Le cooperative non aderenti revisionate dalle associazioni regionali di tutela e rappresentanza del movimento cooperativo dovranno versare il contributo loro spettante per l'80% all'associazione regionale che effettua la revisione ed il 20% in apposito capitolo di entrata del bilancio della Regione siciliana. Gli enti cooperativi non aderenti dovranno trasmettere al servizio 10.S dell'assessorato regionale delle attività produttive, entro 20 giorni dal pagamento, copia del versamento effettuato a favore della Regione siciliana per l'accertamento in entrata delle somme. Fermo restando quanto previsto dal comma 5, art. 15, legge 31 gennaio 1992, n. 59 e successive modifiche ed integrazioni, e secondo quanto indicato dal primo e secondo comma del presente articolo, il mancato versamento, anche parziale, del contributo di revisione dovuto dagli enti cooperativi preclude, come previsto dalla legge, l eventuale rilascio del certificato/attestato di revisione. Art. 3 Ai sensi dell'art. 37 della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015, le associazioni sono tenute a trasmettere all Assessorato delle attività produttive, in forma digitale, i risultati delle attività espletate, allo scopo di costituire una banca dati sulle cooperative siciliane da utilizzare per finalità istituzionali nell'ambito di protocolli di legalità. Le associazioni hanno l obbligo altresì di trasmettere, allegate alle risultanze dell'attività revisionale di ciascuna cooperativa sia aderente o non, copia del pagamento del contributo revisionale relativo al biennio in corso e per le cooperative non aderenti anche copia del pagamento del contributo revisionale relativo ai bienni 2013/2014 e 2015/2016. Art. 4 L ente cooperativo può ricorrere avverso la misura di contributo accertato a suo carico, anche da parte delle Associazioni nazionali e regionali a cui aderisce, all'assessorato regionale delle attività produttive chiedendo il riesame della somma posta a carico. L Assessorato delle attività produttive, sentite le parti, decide entro 90 giorni. La presentazione del ricorso non sospende i termini di pagamento. Il presente decreto sarà trasmesso alla Ragioneria centrale dell'assessorato, pubblicato nel sito del Dipartimento, ed inviato integralmente alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione. Palermo, 27 marzo LO BELLO Vistato dalla Ragioneria centrale per l Assessorato delle attività produttive in data 6 aprile 2017 al n ( )040 ASSESSORATO DELLʼECONOMIA DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione siciliana; Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma 1, lett. a), dell articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione; Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni;

31 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Visto l articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall 1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011, e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed, in particolare, dal comma 7, con il quale, tra l altro, si dispone, ai sensi dell articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all Amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto l articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, con il quale viene stabilito che In applicazione di quanto previsto dall articolo 79 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e fino all emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all Amministrazione regionale le disposizioni di cui all articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015 ; Visto l articolo 2 della legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 31 marzo 2017, lo schema di bilancio annuale della Regione per l esercizio finanziario 2017, secondo gli stati di previsione dell entrata e della spesa ed il relativo disegno di legge approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 423 del 17 dicembre 2016, nonché secondo le note di variazioni richiamate al citato articolo 2; Vista la delibera della Giunta regionale del 6 marzo 2017, n. 108, con cui si approva il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e il Bilancio finanziario gestionale per l esercizio 2017 e per il triennio ; Vista la circolare n. 19 dell 11 luglio 2016 del Dipartimento bilancio e tesoro - Ragioneria generale della Regione, con la quale, fra l altro, vengono fornite le disposizioni relative al rispetto dei saldi di finanza pubblica previsti dall articolo 1, comma 710, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, adottati dalla Regione siciliana a seguito dell Accordo con lo Stato stipulato in data 20 giugno 2016; Visto il decreto del Presidente della Regione n del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito al dott. Sammartano Salvatore l incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione - in attuazione della delibera della Giunta regionale n. 358 del 16 dicembre 2014; Visto il D.P. Reg. n. 195 del 27 gennaio 2017, con il quale, in attuazione della deliberazione di Giunta n. 19 del 18 gennaio 2017, è stato conferito l incarico di dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione dell Assessorato regionale dell economia all avv. Bologna Giovanni in sostituzione temporanea del dott. Sammartano Salvatore ; Vista la nota prot. n dell 8 febbraio 2017, con la quale il Dipartimento regionale turismo - area 1, chiede la variazione di bilancio incrementativa, in termini di competenza e di cassa, sul capitolo per l importo di 150,00 al fine di procedere al pagamento degli oneri dovuti all ANAC in sede di gare dovuti dal Dipartimento sopracitato; Vista la nota n del 13 febbraio 2017 della Ragioneria centrale competente, con la quale viene trasmessa, corredata dal prescritto parere favorevole, la suindicata nota dipartimentale; Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere la somma di 150,00 in aumento della dotazione di competenza e di cassa del capitolo mediante riduzione di pari importo dal capitolo ; Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio della Regione per l esercizio finanziario 2017 le necessarie variazioni; Decreta: Art. 1 Negli stati di previsione della spesa del bilancio finanziario della Regione siciliana per l esercizio finanziario 2017 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui alla citata deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 6 marzo 2017, sono introdotte le seguenti variazioni, sia in termini di competenza che di cassa: Missione e DENOMINAZIONE Competenza Variazioni Cassa Programma ASSESSORATO REGIONALE DELL ECONOMIA Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione Missione 20 - Fondi e accantonamenti Programma 1 - Fondo di riserva Titolo 1 - Spese correnti Macroaggregato Altre spese correnti MISSIONE 20 -Programma 1 150,00 150,00 di cui al capitolo Fondo di riserva per le spese obbligatorie dipendenti dalla legislazione in vigore ,00 150,00

32 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Missione e DENOMINAZIONE Competenza Variazioni Cassa Programma ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO Dipartimento regionale del turismo Missione 7 - Turismo Programma 1 - Sviluppo e valorizzazione del turismo Titolo 1 - Spese correnti Macroaggregato Acquisto di beni e servizi MISSIONE 7 -Programma , ,00 di cui al capitolo Spese di copia, stampa, carta bollata, registrazione e varie, inerenti ai contratti stipulati dal Dipartimento (Spese obbligatorie) , ,00 (Cod. U ) Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito della Regione siciliana ai sensi del comma 5 dell articolo 68 della legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014 e successive modifiche ed integrazioni. ( )017 Palermo, 9 marzo DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n.70, che approva il testo unico delle leggi sull ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione siciliana; Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma 1, lett. a), dell articolo 36, che autorizza il Ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione; Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni; Visto l articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall 1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011, e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed, in particolare, dal comma 7, con il quale, tra l altro, si dispone, ai sensi dell articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all Amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto, l articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, con il quale viene stabilito che In applicazione di quanto previsto dall articolo 79 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e fino all emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all Amministrazione regionale le disposizioni di cui all articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015 ; Visto l articolo 2 della legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 31 marzo 2017, lo schema di bilancio annuale della Regione per l esercizio finanziario 2017, secondo gli stati di previsione dell entrata e della spesa ed il relativo disegno di legge approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 423 del 17 dicembre 2016, nonché secondo le note di variazioni richiamate al citato articolo 2; Vista la delibera della Giunta regionale del 6 marzo 2017, n. 108, con cui si approva il Documento tecnico di

33 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n accompagnamento al bilancio di previsione e il Bilancio finanziario gestionale per l esercizio 2017 e per il triennio ; Vista la circolare n. 19 dell 11 luglio 2016 del Dipartimento bilancio e tesoro - Ragioneria generale della Regione, con la quale, fra l altro, vengono fornite le disposizioni relative al rispetto dei saldi di finanza pubblica previsti dall articolo 1, comma 710 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, adottati dalla Regione siciliana a seguito dell Accordo con lo Stato stipulato in data 20 giugno 2016; Visto il decreto del Presidente della Regione n del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito al dott. Sammartano Salvatore l incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione - in attuazione della delibera della Giunta regionale n. 358 del 16 dicembre 2014; Visto il D.P. Reg. n. 195 del 27 gennaio 2017, con il quale, in attuazione della deliberazione di Giunta n. 19 del 18 gennaio 2017, è stato conferito l incarico di dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale delta Regione dell Assessorato regionale dell economia all avv. Bologna Giovanni in sostituzione temporanea del dott. Sammartano Salvatore ; Vista la nota prot. n. 76 del 2 febbraio 2017, con la quale l Ufficio speciale per il cinema e l audiovisivo chiede la variazione di bilancio incrementativa, in termini di competenza e di cassa, sul capitolo per l importo di 2.990,00 al fine di procedere alla liquidazione delle spese di giudizio della sentenza n. 2827/2016 del TAR per la Sicilia, pervenuta all Ufficio sopracitato in data 9 gennaio 2017; Vista la nota n del 13 febbraio 2017 della Ragioneria centrale competente, con la quale viene trasmessa, corredata dal prescritto parere favorevole, la suindicata nota dipartimentale; Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere la somma di 2.990,00 in aumento della dotazione di competenza e di cassa del capitolo , mediante riduzione di pari importo dal capitolo ; Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio della Regione per l esercizio finanziario 2017 le necessarie variazioni; Decreta: Art. 1 Negli stati di previsione della spesa del bilancio finanziario della Regione siciliana per l esercizio finanziario 2017 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui alla citata deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 6 marzo 2017, sono introdotte le seguenti variazioni, sia in termini di competenza che di cassa: Missione e DENOMINAZIONE Competenza Variazioni Cassa Programma ASSESSORATO REGIONALE DELL ECONOMIA Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione Missione 20 - Fondi e accantonamenti Programma 1 - Fondo di riserva Titolo 1 - Spese correnti Macroaggregato Altre spese correnti MISSIONE 20 -Programma , ,00 di cui al capitolo Fondo di riserva per le spese obbligatorie dipendenti dalla legislazione in vigore , ,00 ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO Ufficio speciale per il cinema e l audiovisivo Missione 5 - Tutela e valorizz. dei beni e att. culturali Programma 2 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Titolo 1 - Spese correnti Macroaggregato Altre spese correnti MISSIONE 5 -Programma , ,00 di cui al capitolo Spese per liti, arbitraggi, risarcimenti ed accessori, nonché per l assistenza legale ai dipendenti ed ai pubblici ammini stratori (Spese obbligatorie) , ,00 (Cod. U )

34 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet della Regione siciliana ai sensi del comma 5 dell articolo 68 della legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014 e successive modifiche ed integrazioni. ( )017 Palermo, 9 marzo DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione siciliana Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma 1, lett. a), dell articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l attuazione di leggi della Regione nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione; Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni; Visto l articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall 1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011 e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed in particolare dal comma 7, con il quale tra l altro si dispone, ai sensi dell articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all Amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto l articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, con il quale viene stabilito che In applicazione di quanto previsto dall articolo 79 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e fino all emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all Amministrazione regionale le disposizioni di cui all articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015 ; Visto l articolo 2 della legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 31 marzo 2017, lo schema di bilancio annuale della Regione per l esercizio finanziario 2017, secondo gli stati di previsione dell entrata e della spesa ed il relativo disegno di legge approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 423 del 17 dicembre 2016, nonché secondo le note di variazioni richiamate al citato articolo 2; Vista la delibera della Giunta regionale del 6 marzo 2017, n. 108, con cui si approva il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e il Bilancio finanziario gestionale per l esercizio 2017 e per il triennio ; Vista la circolare n. 19 dell 11 luglio 2016 del Dipartimento bilancio e tesoro - Ragioneria generale della Regione, con la quale, fra l altro, vengono fornite le disposizioni relative al rispetto dei saldi di finanza pubblica previsti dall articolo 1, comma 710, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, adottati dalla Regione siciliana seguito dell Accordo con lo Stato stipulato in data 20 giugno 2016; Visto il decreto del Presidente della Regione n del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito al dott. Sammartano Salvatore l incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione - in attuazione della delibera della Giunta regionale n. 358 del 16 dicembre 2014; Visto il D.P. Reg. n. 195 del 27 gennaio 2017, con il quale, in attuazione della deliberazione di Giunta n. 19 del 18 gennaio 2017, è stato conferito l incarico di dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione dell Assessorato regionale dell economia all avv. Bologna Giovanni in sostituzione temporanea del dott. Sammartano Salvatore; Vista la nota prot. n dell 8 febbraio 2017, con la quale il Dipartimento regionale del turismo - Area 1, chiede la variazione di bilancio incrementativa, in termini di competenza e di cassa, sul capitolo per l importo di 150,00 al fine di procedere al pagamento degli oneri dovuti all ANAC in sede di gare dovuti dal Dipartimento sopracitato; Vista la nota n del 13 febbraio 2017 della Ragioneria centrale competente, con la quale viene trasmessa, corredata dal prescritto parere favorevole, la suindicata nota dipartimentale; Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere la somma di 150,00 in aumento della dotazione di competenza e di cassa del capitolo mediante riduzione di pari importo dal capitolo ; Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio della Regione per l esercizio finanziario 2017 le necessarie variazioni;

35 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Decreta: Art. 1 Negli stati di previsione della spesa del bilancio finanziario della Regione siciliana per l esercizio finanziario 2017 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui alla citata deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 6 marzo 2017, sono introdotte le seguenti variazioni, sia in termini di competenza che di cassa: Missione e DENOMINAZIONE Competenza Variazioni Cassa Programma ASSESSORATO REGIONALE DELL ECONOMIA Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione Missione 20 - Fondi e accantonamenti Programma 1 - Fondo di riserva Titolo 1 - Spese correnti Macroaggregato Altre spese correnti MISSIONE 20 -Programma 1 150,00 150,00 di cui al capitolo Fondo di riserva per le spese obbligatorie dipendenti dalla legislazione in vigore ,00 150,00 ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO Dipartimento regionale del turismo Missione 7 - Turismo Programma 1 - Sviluppo e valorizzazione del turismo Titolo 1 - Spese correnti Macroaggregato Acquisto di beni e servizi MISSIONE 7 -Programma , ,00 di cui al capitolo Spese di copia, stampa, carta bollata, registrazione e varie, inerenti ai contratti stipulati dal dipartimento (Spese obbligatorie) , ,00 (Cod. U ) Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet della Regione siciliana ai sensi del comma 5 dell articolo 68 della legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014 e successive modifiche ed integrazioni. ( )017 Palermo, 9 marzo DECRETO 9 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni ed, in particolare, l articolo 8; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione siciliana; Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma 1, lett. a), dell articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione;

36 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di arnionizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni; Visto l articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall 1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011, e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed, in particolare, dal comma 7, con il quale, tra l altro, si dispone, ai sensi dell articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all Amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto l articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, con il quale, in applicazione di quanto previsto dall articolo 79 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. e fino all emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all Amministrazione regionale le disposizioni di cui all articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015; Vista la legge regionale 29 dicembre 2016, n. 28, che autorizza il Governo della Regione, ai sensi dell art. 43 del D.Lgs. n. 118/2011 e successive modifiche ed integrazioni e delle disposizioni contenute nel punto 8 dell allegato 4/2 al medesimo decreto legislativo, ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 28 febbraio 2017, lo schema di bilancio annuale della Regione per l esercizio finanziario 2017, secondo gli stati di previsione dell entrata e della spesa ed il relativo disegno di legge approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 423 del 17 dicembre 2016, e le note di variazioni contenenti gli effetti della suddetta legge regionale n. 28/2016 e della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 27 Disposizioni in materia di autonomie locali e per la stabilizzazione del personale precario ; Vista la delibera della Giunta regionale dell 11 gennaio 2017, n. 6, con cui si approva il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e il Bilancio finanziario gestionale per l esercizio 2017 e per il triennio ; Visto il D.P.Reg. n. 195 del 27 gennaio 2017, con il quale, in attuazione della deiberazione dì Giunta regionale n. 19 del 18 gennaio 2017 è stato conferito all avv. Giovanni Bologna l incarico di dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione dell Assessorato regionale economia in sostituzione temporanea del dott. Salvatore Sammartano; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 57 del 31 gennaio 2017, con la quale è stato approvato il presunto risultato di amministrazione dei fondi a destinazione vincolata sulla base dei dati di preconsuntivo; Vista la circolare n. 19 dell 11 luglio 2016 del Dipartimento bilancio e tesoro - Ragioneria generale della Regione, la quale, fra l altro, vengono fornite le disposizioni relative al rispetto dei saldi di finanza pubblica previsti dall articolo 1, comma 710, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, adottati dalla Regione siciliana a seguito dell Accordo con lo Stato stipulato in data 20 giugno 2016; Vista la legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, concernente Proroga dell esercizio provvisorio per l anno 2017 e istituzione del Fondo regionale per la disabilità. Norme urgenti per le procedure di nomina nel settore sanitario regionale ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 6 marzo 2017, recante Autorizzazione esercizio provvisorio per l anno Decreto legislativo 23 giugno 2011, n 118, Allegato A/ Documento tecnico di accompagnamento e bilancio finanziario gestionale per l anno Prospetto riguardante le previsioni di competenza e di cassa dei capitoli di entrata e di spesa della gestione sanitaria accentrata. Approvazione ; Visto il regolamento UE n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l altro, disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale e che abroga il regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio; Visto il regolamento UE n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione e che abroga il regolamento CE n. 1080/2006; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 285 del 9 agosto Programma operativo FESR Sicilia 2014/2020. Programmazione attuativa Apprezzamento ; Vista la decisione di esecuzione della Commissione C(2015) 5904 del 17 agosto 2015, che approva determinati elementi del Programma operativo regionale Sicilia per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nell ambito dell obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione per la Regione Sicilia in Italia; Visto il decreto della Ragioneria generale n del 12 dicembre 2016, con cui è stato istituito il capitolo ed è stata iscritta la complessiva somma pari a ,90 di cui ,66 nell esercizio 2016 ed ,14 nell esercizio 2017 sulla base delle somme accertate e riscosse nell esercizio 2015 sui capitoli 5019 e 5020 capo 12; Tenuto conto che alla chiusura dell esercizio 2016 sul capitolo non sono stati effettuati impegni e pertanto vi sono economie riproducibili; Vista la nota prot. n del 31 gennaio 2017 del Dipartimento regionale dell acqua e dei rifiuti - servizio 1, con la quale si chiede per l esecuzione di tre interventi afferenti il comune di Enna, la provincia di Enna ed il comune di Ragalbuto l iscrizione dell importo complessivo di 2, ,80 sul capitolo ; Vista la nota prot. n del 17 febbraio 2017, con cui la Ragioneria generale con cui si trasmette la nota 4002/2017, sopra citata, alla Ragioneria centrale competente per la valutazione e completamento dell iter, con il prescritto parere di competenza;

37 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Vista la nota n del 28 febbraio 2017, con la quale la Ragioneria centrale competente esprime parere favorevole, sia in termini di competenza che di cassa, alla variazione richiesta dal Dipartimento; Considerato, pertanto, in relazione alle variazioni disposte con il citato decreto di questa Ragioneria generale n. 2270/2016 che l incremento richiesto sul capitolo è a valere dell avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2016; Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere, per l esercizio finanziario corrente, la somma di in aumento della dotazione di competenza del capitolo con la contemporanea riduzione di pari importo dal capitolo ; Ravvisata la necessità, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio della Regione per l esercizio finanziario 2017 le opportune variazioni; Decreta: Art. 1 Ai sensi e secondo le modalità di cui all articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, sono apportate al bilancio della Regione, per l esercizio finanziario 2017, le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa: ESERCIZIO 2017 Competenza Cassa ENTRATA ASSESSORATO REGIONALE DELL ECONOMIA Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione Missione 20 - Fondi e accantonamenti Programma 1 - Fondo di riserva Titolo 2 - Spese in conto capitale Macroaggregato Altre spese in conto capitale MISSIONE 20 -Programma , ,80 di cui al capitolo Fondo per l utilizzazione delle economie di spesa derivanti da stanziamenti con vincolo di specifica destinazione nonché per l utilizzazione delle maggiori entrate accertate su capitoli in conto capitale concernenti assegnazioni dello Stato dell Unione europea e di altri enti , ,80 SPESA ASSESSORATO REGIONALE DELL ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ Dipartimento regionale dell acqua e dei rifiuti Missione 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Programma 9 - Politica regionale unitario per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l ambiente Titolo 2 - Spese in conto capitale Macroaggregato Contributi agli investimenti MISSIONE 9 -Programma , ,66 di cui al capitolo Contributi agli investimenti alle amministrazioni locali relativi all obiettivo tematico 6 del Programma operativo regionale FESR , ,66 (Cod. U ) Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e, per esteso, nel sito internet della Regione siciliana ai sensi del comma 5 dell art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni. ( )017 Palermo, 9 marzo Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA

38 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 DECRETO 21 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni ed, in particolare, l articolo 8; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione siciliana; Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma 1, lett. a), dell articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione; Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni; Visto l articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall 1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011, e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed, in particolare, dal comma 7, con il quale, tra l altro, si dispone, ai sensi dell articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all Amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto l articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, con il quale, in applicazione di quanto previsto dall articolo 79 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. e fino all emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all Amministrazione regionale le disposizioni di cui all articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015; Vista la legge regionale 29 dicembre 2016, n. 28, che autorizza il Governo della Regione, ai sensi dell art. 43 del D.Lgs. n. 118/2011 e successive modifiche ed integrazioni e delle disposizioni contenute nel punto 8 dell allegato 4/2 al medesimo decreto legislativo, ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 28 febbraio 2017, lo schema di bilancio annuale della Regione per l esercizio finanziario 2017, secondo gli stati di previsione dell entrata e della spesa ed il relativo disegno di legge approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 423 del 17 dicembre 2016, e le note di variazioni contenenti gli effetti della suddetta legge regionale n. 28/2016 e della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 27 Disposizioni in materia di autonomie locali e per la stabilizzazione del personale precario ; Vista la delibera della Giunta regionale dell 11 gennaio 2017, n. 6, con cui si approva il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e il Bilancio finanziario gestionale per l esercizio 2017 e per il triennio ; Visto il D.P.Reg. n. 195 del 27 gennaio 2017, con il quale, in attuazione della deliberazione di Giunta regionale n. 19 del 18 gennaio 2017 è stato conferito all avv. Giovanni Bologna l incarico di dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione dell Assessorato regionale economia in sostituzione temporanea del dott. Salvatore Sammartano; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 57 del 31 gennaio 2017, con la quale è stato approvato il presunto risultato di amministrazione dei fondi a destinazione vincolata sulla base dei dati di preconsuntivo; Vista la circolare n. 19 dell 11 luglio 2016 del Dipartimento bilancio e tesoro - Ragioneria generale della Regione con la quale, fra l altro, vengono fornite le disposizioni relative al rispetto dei saldi di finanza pubblica previsti dall articolo 1, comma 710 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, adottati dalla Regione siciliana a seguito dell Accordo con lo Stato stipulato in data 20 giugno 2016; Vista la legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, concernente Proroga dell esercizio provvisorio per l anno 2017 e istituzione del Fondo regionale per la disabilità. Norme urgenti per le procedure di nomina nel settore sanitario regionale ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 6 marzo 2017, recante Autorizzazione esercizio provvisorio per l anno Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, Allegato A/ Documento tecnico di accompagnamento e Bilancio finanziario gestionale per l amo Prospetto riguardante le previsioni di competenza e di cassa dei capitoli di entrata e di spesa della gestione sanitaria accentrata. Approvazione ; Visto il regolamento UE n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l altro, disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale e che abroga il regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio; Visto il regolamento UE n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione e che abroga il regolamento CE n. 1080/2006; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 285 del 9 agosto Programma operativo FESR Sicilia 2014/2020. Programmazione attuativa Apprezzamento ; Vista la decisione di esecuzione della Commissione C(2015) 5904 del 17 agosto 2015, che approva determinati elementi del Programma operativo regionale Sicilia per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nell am-

39 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n bito dell obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione per la Regione Sicilia in Italia; Visto il decreto della Ragioneria generale n del 24 ottobre 2016, modificato dal decreto 1760 del 28 ottobre 2014, con cui è stato istituito il capitolo ed è stata iscritta la complessiva somma pari a ,75 di cui ,31 nell esercizio 2016 ed ,43 nell esercizio 2017 sulla base delle somme accertate e riscosse nell esercizio 2015 sui capitoli 5019 e 5020 capo 12; Tenuto conto che alla chiusura dell esercizio 2016 sul capitolo non sono stati effettuati impegni e pertanto con decreto della Ragioneria generale n. 315 del 10 marzo 2017 sono state ridotte le somme iscritte nell esercizio finanziario 2016 e non impegnate al 31 dicembre 2016; Vista la nota prot. n del 6 marzo 2017 del Dipartimento regionale dell acqua e dei rifiuti - servizio II, con la quale si chiede per l intervento per la Fornitura in opera di apparecchiature per il rilevamento dati idrogeologici e servizi di assistenza tecnica per l avviamento funzionale e l esercizio a regime per l aggiornamento e potenziamento della rete idrometrica regionale in telemisura per i corsi d acqua del Distretto idrografico della Sicilia codifica del piano dei conti U CUP G68J CIG Intervento obiettivo secondo il cronoprogramma di ,31 nell esercizio 2016 e ,43 nel 2017, l iscrizione dell importo complessivo di ,72 sul capitolo ; Vista la nota n del 13 marzo 2017, con la quale la Ragioneria centrale competente esprime parere favorevole, sia in termini di competenza che di cassa, alla variazione richiesta dal Dipartimento; Considerato che in data 17 settembre 2015 risultano accreditate, sul conto corrente infruttifero n intrattenuto dalla Regione siciliana presso la Tesoreria centrale dello Stato in applicazione dell articolo 134 del predetto regolamento UE n. 1303/2013, ,39 quale somma dei due prefinanziamenti statali pari ciascuno all 1 % della partecipazione dei Fondi al Programma operativo per gli anni 2014 e 2015 al netto della riserva di efficacia, ed ,14 quale somma dei due prefinanziamenti comunitari pari ciascuno all 1% della partecipazione dei Fondi al Programma operativo per gli anni 2014 e 2015 anch essi al netto della riserva di efficacia; Viste le percentuali di cofinanziamento della nuova Programmazione pari al 75% per la quota UE, il 17,5% per la quota Stato e il 7,5% per la quota Regione; Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere, per l esercizio finanziario corrente, la somma di ,72 in aumento della dotazione di competenza del capitolo con la contemporanea riduzione per ,13 dal capitolo e per ,61 dal capitolo ; Ravvisata la necessità, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio della Regione per l esercizio finanziario 2017 le opportune variazioni; Decreta: Art. 1 Ai sensi e secondo le modalità di cui all articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, sono apportate al bilancio della Regione, per l esercizio finanziario 2017, le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa: ESERCIZIO 2017 Competenza Cassa SPESA ASSESSORATO REGIONALE DELL ECONOMIA Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione Missione 20 - Fondi e accantonamenti Programma 1 - Fondo di riserva Titolo 2 - Spese in conto capitale Macroaggregato Altre spese in conto capitale MISSIONE 20 -Programma , ,13 di cui al capitolo Fondo per l utilizzazione delle economie di spesa derivanti da stanziamenti con vincolo di specifica destinazione nonché per l utilizzazione delle maggiori entrate accertate su capitoli in conto capitale concernenti assegnazioni dello Stato dell Unione europea e di altri enti , ,13 Programma Titolo Macroaggregato 3 - Altri fondi 2 - Spese in conto capitale Altre spese in conto capitale MISSIONE 20 -Programma , ,61 di cui al capitolo Fondo da utilizzare per il cofinanziamento regionale del Programma operativo regionale Sicilia , ,61

40 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 ESERCIZIO 2017 Competenza Cassa ASSESSORATO REGIONALE DELL ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ Dipartimento regionale dell acqua e dei rifiuti Missione 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Programma 9 - Politica regionale unitario per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l ambiente Titolo 2 - Spese in conto capitale Macroaggregato Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni MISSIONE 9 -Programma , ,74 di cui al capitolo Spese di investimento per beni immateriali n.a.c. relative all obiettivo tematico 6 del Programma operativo regionale FESR , ,74 (Cod. U ) di cui: Somma spendibile nell esercizio ,74 Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e, per esteso, nel sito internet della Regione siciliana ai sensi del comma 5 dell art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni. ( )017 Palermo, 21 marzo DECRETO 22 marzo Variazioni al bilancio della Regione per l esercizio finanziario Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione siciliana; Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni; Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, concernente Norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana. Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali. Istituzione dello Sportello unico per le attività produttive. Disposizioni in materia di protezione civile. Norme in materia di pensionamento ; Visto il comma 3 dell articolo 2 della legge regionale 1 febbraio 2006, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, che prevede distinti stanziamenti per il Fondo di amministrazione per il miglioramento delle prestazioni (F.A.M.P.) del personale a tempo indeterminato e del personale a tempo determinato; Visto il Contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione siciliana e degli enti di cui all articolo 1 della legge regionale 15 maggio 2000, n quadriennio giuridico e biennio economico , sottoscritta il 16 maggio 2005 e pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (n. 15) del 21 maggio 2005, n. 22; Visti, in particolare, gli articoli 87 ed 89 del citato contratto collettivo di lavoro comparto non dirigenziale, relativi, rispettivamente, all istituzione del Fondo di amministrazione per il miglioramento delle prestazioni (F.A.M.P.) ed alla relativa ripartizione tra i Dipartimenti regionali e gli Uffici speciali di cui all art. 4, comma 7, della legge regionale n. 10/2000; Visto il Contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione siciliana e degli enti di cui all articolo 1 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, Prime disposizioni giuridiche e norme di rinvio relative al quadriennio giuridico e biennio economico , sottoscritto il 21 maggio 2008 e pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (n. 20) del 30 maggio 2008, n. 24; Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19, concernente: Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell Amministrazione della Regione ; Visto il D.P.Reg. n. 12 del 14 giugno 2016, concernente Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Modifica del D.P.Reg. 18 gennaio 2013, n. 6 e s.m.i. ; Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni;

41 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Visto l articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall 1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011, e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed, in particolare, dal comma 7, con il quale, tra l altro, si dispone, ai sensi dell articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all Amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto l articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, con il quale, in applicazione di quanto previsto dall articolo 79 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. e fino all emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all Amministrazione regionale le disposizioni di cui all articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015; Visto l articolo 2 della legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, che autorizza il Governo della Regione, ad esercitare provvisoriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 31 marzo 2017, lo schema di bilancio annuale della Regione per l esercizio finanziario 2017, secondo gli stati di previsione dell entrata e della spesa ed il relativo disegno di legge approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 423 del 17 dicembre 2016, nonché secondo le note di variazioni richiamate al citato articolo 2; Vista la delibera della Giunta regionale del 6 marzo 2017, n. 108, con cui si approva il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e il Bilancio finanziario gestionale per l esercizio 2017 e per il triennio ; Visto il D.D.G. n del 25 novembre 2016, con il quale, in seguito alla nota prot. n. PG/2016/780 del 17 novembre 2016, con la quale l ARAN Sicilia ha trasmesso l Accordo relativo all applicazione del comma 3, dell art. 89 del vigente CCRL concernente il FAMP 2016, sottoscritto, in data 17 novembre 2016 dall ARAN Sicilia e dalle Organizzazioni sindacali ed alla nota prot. n del 22 novembre 2016 con la quale il Dipartimento della funzione pubblica e del personale - Servizio 12, ai fini della ripartizione del FAMP per l anno 2016, ha trasmesso i prospetti riportanti le risorse da attribuire a ciascun Dipartimento, complete dell indicazione delle riserve stabilite nel sopra citato accordo e l indicazione del budget totale, precisando che le somme inserite nella colonna risorse aggiuntive possono essere appostate solo dopo la verifica dei presupposti di cui al comma 6, dell articolo 11 dell Accordo sottoscritto, sono state iscritte, tra l altro, le quote, pari all 80% del budget da iscrivere per l anno 2016, e le quote budget, pari al restante 20%, da imputare all anno 2017 per il personale a tempo indeterminato, rinviando l iscrizione delle riserve previste dal citato Accordo sindacale del 17 novembre 2016 a specifica richiesta da parte del Dipartimento funzione pubblica; Vista la nota prot. n del 23 gennaio 2017, con cui il Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale - Servizio 12 chiede l iscrizione ai pertinenti articoli delle riserve spettanti ai Dipartimenti programmazione e istruzione e formazione che non hanno avuto risorse aggiuntive con l Accordo concernente il FAMP 2015, ai Dipartimenti attività sanitarie, beni culturali ed al comando Corpo forestale richiamate nella nota prot. n del 7 novembre 2016 di questa Ragioneria generale, nonché ai Dipartimenti funzione pubblica e affari extraregionale giuste rendicontazioni inviate, rispettivamente, con i protocolli n dell 1 dicembre 2016 e del 2 dicembre 2016, per complessivi ,00; Vista, inoltre, la nota prot. n dell 8 marzo 2016, con la quale la Ragioneria centrale salute trasmette al servizio bilancio fondo sanitario la rendicontazione delle riserve sul FAMP e 2015 del Dipartimento pianificazione strategica; Vista, altresì, la nota prot del 10 novembre 2016, con la quale la Ragioneria centrale energia trasmette al servizio bilancio e programmazione la rendicontazione delle riserve sul FAMP 2014 e 2015 del Dipartimento energia; Vista, infine, la nota prot del 15 febbraio 2017, con la quale il Dipartimento lavoro rendiconta le riserve sul FAMP 2015; Vista la delibera della Giunta regionale del 23 febbraio 2017, n. 72, avente per oggetto: Stima delle entrate e spese vincolate al 31 dicembre Fondi regionali - III Nota di variazioni al disegno di legge bilancio di previsione della Regione siciliana per l anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017/2019 ; Vista la legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 ed, in particolare, l articolo 3, comma 2, che stabilisce che: A decorrere dall esercizio finanziario 2016 le variazioni di bilancio connesse a riproduzioni di economie di spesa di fondi regionali sono effettuate, a fronte dell accertamento delle relative entrate, solamente nei casi in cui sia individuato un vincolo di specifica destinazione dell entrata alla spesa e sia prevista la relativa copertura nel bilancio di previsione finanziario, ai sensi dell articolo 42 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni, e nel rispetto del principio 4/2 allegato al medesimo decreto legislativo n. 118/2011, ed in particolare del punto 5 ; Considerato che le economie del capitolo sono confluite nella quota vincolata del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016; Ravvisata la necessità di iscrivere ai pertinenti articoli del capitolo la complessiva somma di ,00 (di cui ,00 richieste dal Dipartimento funzione pubblica con la succitata nota prot. n. 8222/2017 ed ,00 a fronte delle ulteriori rendicontazioni), in termini di competenza e cassa, con la riduzione di pari importo del capitolo ; Ravvisata la necessità, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio della Regione, per l esercizio finanziario 2017 le opportune variazioni; Decreta: Art. 1 Ai sensi e secondo le modalità di cui all articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, sono apportate al bilancio della Regione le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa;

42 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 ESERCIZIO 2017 Competenza Cassa SPESA ASSESSORATO REGIONALE DELL ECONOMIA Dipartimento del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della Regione MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti PROGRAMMA 1 - Fondo di riserva ,00 TITOLO 2 - Spese in conto capitale MACRO- AGGREGATO Altre spese in conto capitale ,00 Capitolo Fondo di riserva per l utilizzazione delle economie di spesa e delle maggiori entrate accertate, corrispondente alla quota vincolata dei fondi regionali di cui al risultato di amministrazione, ai sensi del decreto legislativo n. 118 del 23 giugno ,00 PROGRAMMA 3 - Altri fondi ,00 TITOLO 1 - Spese correnti MACRO- AGGREGATO Altre spese correnti ,00 Capitolo Fondo di riserva per l integrazione delle autorizzazioni di cassa ,00 ASSESSORATO REGIONALE DELLE AUTONOMIE LOCALI E DELLA FUNZIONE PUBBLICA Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 10 - Risorse umane , ,00 TITOLO 1 - Spese correnti MACRO- AGGREGATO Redditi da lavoro dipendente , ,00 Capitolo Spese per la parte variabile della retribuzione del personale a tempo indeterminato con qualifica diversa da quella dirigenziale, in servizio presso i Dipartimenti regionali, gli uffici speciali e gli uffici alle dirette dipendenze del Presidente della Regione, destinata al miglioramento dell efficacia e dell efficienza dei servizi istituzionali (F.A.M.P.) , ,00 Articoli 4. Dipartimento Programmazione ,00 5. Dipartimento degli affari extraregionali , Dipartimento dei beni culturali e dell identità siciliana , Dipartimento dell energia , Dipartimento del lavoro , Dipartimento della funzione pubblica e del personale , Dipartimento dell istruzione e della formazione professionale , Dipartimento per la pianificazione strategica , Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico ,00 ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE Comando del Corpo forestale della Regione siciliana MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell ambiente PROGRAMMA 5 - Aree protette, parchi, protezione naturalistica e forestazione , ,00 TITOLO 1 - Spese correnti MACRO- AGGREGATO Redditi da lavoro dipendente , ,00

43 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Capitolo Spese per la parte variabile della retribuzione del personale a tempo indeterminato con qualifica diversa da quella dirigenziale, in servizio presso il comando del Corpo forestale e presso l Azienda foreste demaniali destinata al miglioramento dell efficacia e dell efficienza dei servizi istituzionali (F.A.M.P.) , ,00 Articoli 1. Personale in servizio presso il comando Corpo forestale ,00 Art. 2 A parziale rettifica del D.D.G. n del 25 novembre 2016 si sostituisce l importo di ,82 riportato come variazione da apportare all articolo 13 - Dipartimento delle finanze e del credito, del capitolo per l esercizio 2017 con l importo di ,82. Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet della Regione siciliana ai sensi del comma 5 dell art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni. ( )017 Palermo, 22 marzo ESERCIZIO 2017 Competenza Cassa Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA DECRETO 29 marzo Integrazione degli allegati A e B2 alla deliberazione della Giunta regionale n. 201 del 10 agosto 2015, relativi ai capitoli rientranti nel perimetro sanitario di cui all art. 20 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i. IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE Visto lo Statuto della Regione; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'amministrazione della Regione siciliana; Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42" e successive modifiche ed integrazioni; Visto il comma 12 dell'articolo 47 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, secondo cui la Regione siciliana applica, a decorrere dall'1 gennaio 2014, le disposizioni contenute nel Titolo II - Principi contabili generali ed applicati per il settore sanitario del decreto legislativo n. 118/2011; Visto l'articolo 11 della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, secondo il quale, a decorrere dall'1 gennaio 2015, la Regione applica le disposizioni del sopra citato decreto legislativo n. 118/2011, e successive modifiche ed integrazioni, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 11 ed, in particolare, dal comma 7, con il quale, tra l'altro, si dispone, ai sensi dell'articolo 51, comma 10, del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., che per l'esercizio finanziario 2015 continuano a trovare applicazione, con riferimento all'amministrazione regionale, le disposizioni regionali vigenti che disciplinano le modalità ed individuano le competenze in materia di variazioni di bilancio; Visto l'art. 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32, riguardante disposizioni in materia di variazioni di bilancio secondo il quale, in applicazione di quanto previsto dall'art. 79 del decreto legislativo n. 118/2011 e successive modifiche ed integrazioni e fino all'emanazione delle norme di attuazione dello Statuto regionale richiamate dall'articolo 11, comma 1, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, continuano ad applicarsi all'amministrazione regionale le disposizioni di cui all'articolo 11, commi 7, 8 e 13, della medesima legge regionale n. 3/2015; Visto il comma 5 dell'articolo 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni, inerente norme in materia di trasparenza e di pubblicità dell'attività amministrativa; Vista la legge regionale 29 dicembre 2016, n. 28 Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno Disposizioni finanziarie... ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 6 dell 11 gennaio 2017 "Autorizzazione esercizio provvisorio per l'anno Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, Allegato A/ Documento tecnico di accompagnamento e bilancio finanziario gestionale per l'anno "; Vista la legge regionale 1 marzo 2017, n. 4 "Proroga dell'esercizio provvisorio per l'anno 2017 e istituzione del fondo regionale per la disabilità...";

44 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 6 marzo 2017 "Proroga autorizzazione esercizio provvisorio per l'anno Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, Allegato A/ Documento tecnico di accompagnamento e bilancio finanziario gestionale per l'anno "; Visto il decreto del Presidente della Regione n del 22 dicembre 2014, con il quale è stato conferito al dott. Salvatore Sammartano l'incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioniere generale della Regione - in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 358 del 16 dicembre 2014; Visto il D.P. Reg. n. 195 del 27 gennaio 2017, con il quale in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 19 del 18 gennaio 2017 è stato conferito l'incarico di dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioniere generale della Regione - dell'assessorato regionale dell'economia all'avv. Bologna Giovanni in sostituzione temporanea del dott. Sammartano Salvatore; Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42" e successive modifiche ed integrazioni, ed, in particolare, l'art. 20 concernente "Trasparenza dei conti sanitari e finalizzazione delle risorse al finanziamento dei singoli servizi sanitari regionali" che, tra l'altro, al comma 1 dispone: "Nell'ambito del bilancio regionale, le regioni garantiscono un'esatta perimetrazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento del proprio servizio sanitario regionale, al fine di consentire la confrontabilità immediata fra le entrate e le spese sanitarie iscritte nel bilancio regionale e le risorse indicate negli atti di determinazione del fabbisogno sanitario regionale standard e di individuazione delle correlate fonti di finanziamento, nonché un 'agevole verifica delle ulteriori risorse rese disponibili dalle regioni per il finanziamento del medesimo servizio sanitario regionale per l'esercizio in corso"; Vista la deliberazione della Giunta di governo n. 201 del 10 agosto 2015, con la quale sono stati approvati i prospetti denominati Allegato "A", (entrata e spesa "Fondi statali"), e allegati "B1", "B2" e "B3", (entrata e spesa "fondi regionali") relativi ai capitoli rientranti nella perimetrazione ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.; Considerato che nella succitata deliberazione della Giunta di governo è previsto che il ragioniere generale della Regione provveda con proprio decreto all'aggiornamento degli allegati, relativi alla perimetrazione di cui sopra, in caso di istituzione di nuovi capitoli, previo raccordo con il responsabile della G.S.A; Visto il decreto del ragioniere generale n del 30 dicembre 2015, con il quale è stato aggiornato il perimetro sanitario di cui alla deliberazione della Giunta di governo con i capitoli istituiti nell'esercizio 2015; Visto il decreto del ragioniere generale n del 30 dicembre 2016, con il quale è stato aggiornato il perimetro sanitario di cui alla deliberazione della Giunta di governo con i capitoli istituiti nell'esercizio 2016; Viste le note del ragioniere generale prot. nn del 26 gennaio 2017 e del 14 marzo 2017, con le quali è stato comunicato al responsabile della G.S.A. un nuovo elenco di capitoli da inserire nell'ambito del perimetro sanitario; Viste le note prot. n del 28 febbraio 2017 e prot. n del 21 marzo 2017, con le quali il responsabile della G.S.A. condivide l'inserimento nell'ambito del perimetro sanitario dei capitoli elencati nelle summenzionate note prot. n del 26 gennaio 2017 e n del 14 marzo 2017; Visto l'elenco completo dei capitoli da inserire nell'ambito del perimetro sanitario, con la specifica dell'atto e data di istituzione, che di seguito si riporta:

45 C O P N IA O T N R V AT A L TA ID A DA P L E R SI L TO A C UF O M FIC M I E AL R C E IA D L EL IZ L Z A A G Z IO.U N.R. E S GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

46 C O P N IA O T N R V AT A L TA ID A DA P L E R SI L TO A C UF O M FIC M I E AL R C E IA D L EL IZ L Z A A G Z IO.U N.R. E S GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

47 C O P N IA O T N R V AT A L TA ID A DA P L E R SI L TO A C UF O M FIC M I E AL R C E IA D L EL IZ L Z A A G Z IO.U N.R. E S GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

48 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Ritenuto di dovere apportare le necessarie integrazioni agli allegati di cui alla summenzionata deliberazione della Giunta di Governo n. 201 del 10 agosto 2015; Decreta: Art. 1 Gli allegati A (entrata e spesa Fondi statali ) e B2 (entrata e spesa Fondi regionali ) sono integrati con i capitoli esposti nel seguente prospetto:

49 C O P N IA O T N R V AT A L TA ID A DA P L E R SI L TO A C UF O M FIC M I E AL R C E IA D L EL IZ L Z A A G Z IO.U N.R. E S GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

50 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

51 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet della Regione siciliana ai sensi della legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014, art. 68, comma 5. ( )017 Palermo, 29 marzo ASSESSORATO DELLA SALUTE DECRETO 28 marzo Piano regionale della prevenzione Macro obiettivo 1. Programma regionale azione promozione dell allattamento al seno. L ASSESSORE PER LA SALUTE Visto lo Statuto della Regione; Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni sul riordino della disciplina in materia sanitaria; Visto il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute ; Visto il Patto per la salute , giusta Intesa della Conferenza tra Stato e Regioni del 3 dicembre 2009, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l'appropriatezza delle prestazioni, la promozione della salute e l educazione sanitaria; Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5 Norme per il riordino del servizio sanitario regionale e la legge regionale 3 novembre 1993, n. 30 Norme in tema di programmazione sanitaria e di riorganizzazione territoriale delle unità sanitarie locali per come applicabile ai sensi dell art. 32 della predetta legge regionale n. 5/09; Visti la delibera della Giunta regionale n. 243 del 24 giugno 2010 e il relativo decreto del Presidente della Regione siciliana n. 370 del 28 giugno 2010 sull assetto organizzativo dei Dipartimenti degli Assessorati regionali e delle relative competenze; Visto il Piano sanitario regionale Piano della salute 2011/2013 che, segnatamente, al punto 2, individua gli interventi volti a promuovere il progressivo allineamento della Sicilia ai livelli di risultato conseguiti da altre regioni in materia di programmi per la prevenzione; Visto il D.A. n. 300/12 che istituisce i Piani aziendali per l educazione e promozione della salute presso le AASSPP, le aziende ospedaliere e le AA.OO. universitarie della Regione siciliana; Il ragioniere generale ad interim: BOLOGNA Visto il D.A. n. 351 dell 8 marzo 2016 che approva il Piano regionale della prevenzione; Visto il Protocollo d'intesa siglato tra Regione siciliana e UNICEF in data 8 marzo 2012; Visto il D.A. n del 18 dicembre 2014, con il quale viene recepito il Piano nazionale della prevenzione 2014/2018 e assegna, all'art. 3, ai diversi servizi del Dipartimento ASOE i compiti di sviluppare, nell'ambito degli obiettivi centrali del PSN, le singole linee operative; Visto l'art. 4 del D.A. n del 18 dicembre 2014 in cui vengono individuati e approvati i programmi regionali della prevenzione collocandoli nell'ambito dei singoli obiettivi centrali del Piano nazionale della prevenzione; Considerato che nell'ambito del macro obiettivo 1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie croniche non trasmissibili (MCNT) ricade l'azione Promozione dell'allattamento al seno; Considerato che la promozione dell allattamento al seno è una priorità per la salute pubblica e il latte materno è largamente raccomandato dall OMS come alimento esclusivo nei primi sei mesi di vita del bambino ed è suggerito fino ai due anni se il bambino si dimostra interessato e se la mamma lo desidera; Considerato che le linee di indirizzo redatte dall'oms sin dal 2001 sono in realtà poco applicate e, comunque, a macchia di leopardo, sul territorio regionale registrando, complessivamente, percentuali di adesione ancora insoddisfacenti; Considerato che il Piano nazionale della prevenzione, recepito dalla Regione siciliana, fissa nell'ambito specifico della pratica dell'allattamento al seno obiettivi stringenti; Ritenuto necessario assegnare priorità operativa nella messa a regime del programma regionale con specifico riferimento all'azione Promozione dell'allattamento al seno; Ritenuto opportuno che un'efficace Promozione dell'allattamento al seno debba trovare sviluppo e omogenea applicazione in tutto il territorio regionale secondo uno schema organizzativo semplice e flessibile che risulti applicabile nella diverse realtà sanitarie e sociali espresse

52 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 dalle singole ASP coinvolgendo un numero sempre maggiore di nutrici; Visto il D.D.G. n del 14 luglio 2016 e successive modifiche e integrazioni, con cui viene istituito il tavolo tecnico regionale sulla promozione dell'allattamento al seno; Visti i verbali prodotti nelle sedute del tavolo tecnico regionale di cui al D.D.G. n del 14 luglio 2016 e successive modifiche e integrazioni; Considerato che il citato tavolo tecnico ha esitato un programma che andrà attivato in armonia con il Piano regionale della prevenzione, nel rispetto dei suoi obiettivi e indicatori, e secondo le precise modalità individuate nell'allegato 1 al presente provvedimento e provenienti dalle pratiche correnti maggiormente consolidate e accreditate; Considerata la necessità di condurre detto programma regionale nel modo il più possibile integrato e trasversale rispetto agli obiettivi e alle azioni coerenti ancorché attinenti ad altri macro obiettivi e azioni centrali del Piano nazionale della prevenzione; Ritenuto opportuno che il programma regionale in parola dovrà essere recepito, adottato e condotto dalle aziende sanitarie provinciali della Regione e inserito con specifica di linee operative e responsabilità di gestione nel Piano aziendale della prevenzione e con puntuale riferimento all'azione Promozione dell'allattamento al seno, in armonia con il quadro logico regionale del PRP, secondo il modello operativo univoco di cui all'allegato 2 la cui responsabilità esecutiva va riconosciuta ai dipartimenti materno-infantile delle ASP; Ritenuto opportuno prevedere la nomina con successivo provvedimento di un tavolo tecnico permanente utile al monitoraggio delle azioni intraprese a livello locale da parte delle aziende sanitarie in ordine al programma regionale di promozione e sostegno dell'allattamento al seno; Ritenuta utile la partecipazione a detto tavolo tecnico di una quota rappresentativa delle associazioni di mutuo aiuto di mamme che, sul territorio della Regione, operano per la promozione, la protezione ed il sostegno dell allattamento, ad offrire un contributo nei seguenti ambiti: a) analisi dei bisogni di sostegno e di informazione delle mamme; b) sensibilizzazione delle mamme affinché l adesione alle iniziative del programma regionale registri livelli sempre più ampi; c) verifica e proposte in merito all applicazione del codice etico per la dei sostituti del latte materno; Decreta: Art. 1 Per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono interamente riportate e trascritte, è approvato il Programma regionale di promozione dell'allattamento al seno di cui all'allegato tecnico 1 che costituisce parte integrante del presente provvedimento. Il programma costituisce il riferimento operativo secondo un unico modello a cui dall 1 aprile 2017 le aziende sanitarie della Regione dovranno uniformarsi essendo volto all'incremento della buona pratica sia sotto il profilo numerico delle aderenti che della durata della stessa in linea con le raccomandazioni nazionali. Art. 2 Il Programma di cui al superiore articolo dovrà essere recepito, adottato e condotto dalle aziende sanitarie provinciali della Regione e inserito con specifica di azione operativa e responsabilità di gestione nel Piano aziendale della prevenzione di ogni singola ASP secondo lo schema proposto in allegato 2. Le attività a regime avranno inizio l 1 aprile 2017 sotto la responsabilità dei dipartimenti materno-infantile. Art. 3 I programmi di promozione dell'allattamento al seno adottati dalle ASP riferibili alle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina dovranno accogliere, integrare e armonizzare anche le specifiche azioni programmate e deliberate per tempo dalle aziende ospedaliere e ospedaliere universitarie insistenti sul territorio di riferimento e coordinate dai responsabili delle singole UOEPSA ospedaliere e ospedaliere universitarie. Sarà cura delle direzioni sanitarie aziendali coordinare con precisione di indirizzo i vari percorsi operativi delle azioni previste dal programma regionale attraverso un apposito e preliminare provvedimento. Art. 4 Il programma regionale di allattamento al seno adottato dalle singole ASP sarà sottoposto a verifica periodica e valutato alla luce dei disposti del D.A. n. 351/2016. Art. 5 È approvato il programma formativo regionale secondo il modello di cui all'allegato 3. Le azioni previste dovranno essere previste e inserite nel piano aziendale della formazione individuando fabbisogni e azioni formative con specifica dei gruppi beneficiari. Art. 6 Con successivo provvedimento verrà nominato un tavolo tecnico regionale permanente che avrà il compito di monitorare le attività di promozione e sostegno messe in atto dalle aziende sanitarie rispetto alle previsioni di programma. Tale tavolo tecnico permanente dovrà riunirsi con cadenza almeno semestrale e fornirà una visione consultiva dei dati trasmessi dalle ASP ai competenti uffici regionali nonché le proposte per i più adeguati indirizzi a correttivo. Il tavolo è aperto alla partecipazione rappresentativa delle associazioni di mutuo aiuto di mamme che, sul territorio della Regione, operano per la promozione, la protezione ed il sostegno dell allattamento, per offrire un contributo nei seguenti ambiti: a) analisi dei bisogni di sostegno e di informazione delle mamme; b) sensibilizzazione delle mamme affinché l adesione alle iniziative del programma regionale registri livelli sempre più ampi; c) verifica e proposte in merito all applicazione del codice etico per la dei sostituti del latte materno. L'individuazione nominale dei rappresentanti (due componenti titolari più due sostituti), come da indirizzo del tavolo tecnico ex D.D.G. n. 1302/2016, sarà espressa direttamente dalle associazioni di settore sulla base di un accordo armonico tra le stesse. Il presente decreto verrà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione. Palermo, 28 marzo GUCCIARDI

53 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Allegato 1 Piano regionale della prevenzione Macro obiettivo 1. Programma regionale azione promozione dell'allattamento al seno. Premessa La promozione dell allattamento al seno è una priorità per la salute pubblica e il latte materno è largamente raccomandato dall Oms come alimento esclusivo nei primi sei mesi di vita del bambino ed è suggerito fino ai due anni e oltre se il bambino si dimostra interessato e se la mamma lo desidera. Da decenni dunque il latte materno è riconosciuto dalla Comunità Scientifica come il gold standard per l alimentazione dei neonati. Tuttavia la letteratura dimostra che come le linee guida redatte dall OMS, benché molto citate, siano poco applicate nella pratica assistenziale (in Italia S. Donati et Al., 2001). Secondo un indagine Istat, in Italia la proporzione di donne che hanno allattato al seno almeno una volta nella loro vita è cresciuta. È stata infatti stimata una prevalenza dell 81,1% nell anno 2005 e dell 85,5% nel 2013, quest ultima si accompagna ad un aumento anche della durata media d allattamento con un valore nazionale pari a 4,1 mesi.tuttavia in molte regioni italiane, soprattutto del Sud, i tassi di prevalenza dell allattamento al seno restano ancora bassi. In Sicilia la prevalenza di donne che hanno allattato almeno una vota nella vita è pari al 71% e la durata media dell allattamento risulta di 3,5 mesi. La mancata pratica dell allattamento esclusivo al seno è più frequente tra le mamme che presentano una maggiore condizione di svantaggio socioeconomico, così come, in generale, le disuguaglianze nella popolazione determinano un diversa propensione all adesione ai comportamenti salutari e ad un diverso ricorso ai servizi assistenziali. Nell ambito di una recente indagine campionaria, coordinata dall osservatorio epidemiologico della Regione siciliana, a cui hanno partecipato tutti i 273 centri vaccinali attivi presenti sull intero territorio regionale, è risultato che la prevalenza delle mamme campionate che hanno dichiarato di avere allattato in modo esclusivo, era pari al 30,6% (IC95% 28,7-32,4). Il 23,1% (IC95% 21,4-24,9) delle mamme ha dichiarato di allattare al seno, ma di integrare con formula artificiale, e il restante 46,3% (IC95% 44,3-48,3) di allattare solo con formula. La prevalenza dell adesione all allattamento esclusivo al seno in Sicilia è risultata non omogeneamente distribuita sul territorio. La mancata adesione alla pratica dell allattamento materno esclusivo al seno è risultata associata con la posizione socioeconomica di contesto (Chi2=14,9, p<0,05), quest ultima identificata attraverso la costruzione di un indice sintetico di posizione socioeconomica di livello comunale. L associazione non ha evidenziato un sostanziale gradiente d incremento di rischio, rispetto alle aree molto ricche, in funzione dell aumento dello svantaggio socioeconomico se non solo nelle madri che vivono in aree a maggiore deprivazione (OR 1,81 I.C.95% 1,30-2,54). Tra gli altri fattori di rischio per la mancata adesione alla pratica dell allattamento esclusivo al seno che sono stati indagati, il bedding-in e la prematurità risultano dei fattori significativamente associati con l allattamento esclusivo al seno, rappresentando il primo un fattore protettivo (OR 0,51 IC95% 0,41-0,63), mentre la prematurità un fattore di rischio (OR 1,53 IC95% 1,18-1,98). Anche la pratica del rooming in si conferma protettiva nei confronti dell allattamento al seno sebbene l associazione non sia risultata statisticamente significativa (OR=0,86 IC95% 0,46-1,60). Alla luce di questi dati il Piano regionale della prevenzione adottato con D.A. n. 351 dell 8 marzo 2016, con riferimento al Macro obiettivo 2.1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili, ha individuato tra i programmi regionali da sviluppare e consolidare il Programma regionale promozione della salute, lotta a tabagismo, abuso di alcol, sedentarietà e indica, segnatamente, tra le 4 azioni previste, la promozione dell allattamento al seno, puntando all empowerment della madre e più in generale all empowerment comunitario finalizzato alla protezione, promozione e sostegno dell allattamento materno. Obiettivi del programma regionale L'obiettivo generale del programma regionale è aumentare la prevalenza di bambini allattati in modalità esclusiva sino al sesto mese di vita (180 giorni). L'obiettivo specifico è lo Sviluppo di programmi/interventi volti a favorire l allattamento al seno. Tali obiettivi sono regolati dagli indicatori e dalle scadenze previste dall'allegato 1 al D.A. n. 351/2016 e costituiscono riferimento operativo per le aziende sanitarie nell'ambito dei Piani aziendali della prevenzione. Indicatori L indicatore naturale è costituito dall aumento della prevalenza dei nati nutriti esclusivamente con latte materno fino al compimento del 180 giorno di vita, che viene stimata intorno al 10%. È prevista una crescita incrementale annua fino al 25% complessivo da raggiungere nel Infatti, il dato di riferimento al 2018 (+ 25% recepito dall indirizzo nazionale) può essere monitorato attraverso dinamiche di misurazione intermedia nel triennio a partire dai dati del Gli indicatori sentinella, in questo caso, sono costituiti dalla prevalenza dei nati allattati esclusivamente al seno materno fino al compimento del 180 giorno di vita prevedendo un incremento del 5% annuo: 2017 = 20% 2018 = 25% Obiettivi integrativi di piano Gli obiettivi integrativi riguardano: 1. il monitoraggio dei tassi di allattamento all avvio in ospedale, al 3, 6 e al 12 mese di vita; 2. l aggiornamento delle conoscenze e delle competenze degli operatori sanitari a contatto con la madre e con il bambino mediante percorsi formativi ad hoc; 3. la creazione di reti di professionisti ospedalieri e territoriali per la promozione dell allattamento; 4. il miglioramento dell empowerment delle donne mediante implementazione del percorso nascita e l adozione di modelli organizzativi appropriati; 5. la definizione e la diffusione di raccomandazioni regionali utili a migliorare e uniformare gli standard assistenziali in maniera omogenea su tutto il territorio; 6. l attivazione di un portale informativo gestito dall Assessorato della salute e di uno Sportello per l allattamento nei consultori familiari, nonché lo studio di fattibilità per un servizio di contatto diretto telefonico o via mail h 24 SOS Allattamento in sede di ASP/Ospedale di riferimento; 7. l attivazione di un sistema di autovalutazione e successiva adesione delle strutture ospedaliere ai 10 passi UNICEF/OMS per gli ospedali amici dei bambini (BFHI) e delle strutture territoriali ai 7 passi UNICEF/OMSper le comunità amiche dei bambini (BFCI) e al rispetto del Codice internazionale dell OMS per il successo dell allattamento; 8. l organizzazione di una conferenza regionale di servizio, a cadenza annuale, per il monitoraggio e la valutazione della protezione, promozione e sostegno dell allattamento nella Regione Sicilia sulla scorta delle evidenze operative riscontrate in sede di valutazione dei risultati e del monitoraggio condotto dal Tavolo tecnico regionale. Monitoraggio epidemiologico Preso atto che: a) i dati della Global Data Bank on Breastfeeding dell OMS mostrano generalmente anche per i Paesi industrializzati tassi di allattamento inferiori ai livelli raccomandati; b) i dati italiani sono frammentati, poiché non esiste allo stato attuale un sistema permanente di monitoraggio nazionale standardizzato, che permetta di ottenere un dato di prevalenza; c) la position statement congiunta delle società scientifiche italiane raccomanda una raccolta dei dati su base regionale utilizzando le definizioni proposte dall OMS (1, 2) (tavola n.1). Tavola 1 Definizioni per categorizzare sotto il profilo alimentare un bambino nei primi 3 anni di vita (in particolare nel primo anno) (dalla Position Statement 2015SIP, SIN, SICuPP, SIGENP, SIMP). Categoria Il bambino ASSUME Allattamento al seno esclusivo* latte materno (LM), compreso LM spremuto (LMS) oppure LM donato (LMD). Allattamento al seno predominante LM, LMS o LMD come fonte predominante di nutrienti, in aggiunta a liquidi non nutritivi (acqua, soluzione glucosata, camomilla, tisane e succhi non zuccherati). Alimentazione complementare LM, LMS o LMD in aggiunta a qualsiasi altro alimento o bevanda, compreso il latte non umano. Note: * La categoria resta definita come allattamento esclusivo anche nel caso di uso di gocce, sciroppi (vitamine, minerali, farmaci), soluzioni reidratanti orali. L istituzione di un sistema di rilevazione validato e periodico dei dati epidemiologici relativi all allattamento all avvio e nelle età successive, in particolar modo della modalità esclusiva, è da considerarsi un passo preliminare del programma regionale, nonché uno strumento indispensabile ai fini della valutazione degli outcome, mediante il confronto trasversale e longitudinale. Viene, pertanto, indicato quale primo obiettivo integrativo di programma. Sono previste nel 2018 e nel 2019 azioni di verifica e monitoraggio del flusso, tese alla migliore e più completa copertura del territorio di riferimento. Dinamiche organizzative: Il programma regionale osserva le seguenti tappe organizzative: 1) costituzione di un organismo centrale a componente mista di professionisti dell area materno-infantile e dell Assessorato della

54 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 salute in funzione sia tecnica che consultiva sulle linee di applicazione e sul monitoraggio dei risultati, al fine di consentire eventuali aggiustamenti ed interventi correttivi all indirizzo delle aziende sulla base dei risultati emersi dall'applicazione del programma regionale; 2) recepimento degli indirizzi regionali a livello aziendale e loro innesto nelle specifiche realtà organizzative attraverso opportuni atti di applicazione e coordinamento operativo dando vita ad un regolamento interno specifico per azienda; 3) identificazione a livello aziendale dei setting per l azione coerente tra i servizi territoriali (consultori familiari, ambulatori dei pediatri di famiglia, dei pediatri di comunità e dei medici di medicina generale, centri vaccinali, servizi di educazione alla salute) e i Punti nascita di ospedalità pubblica e privata, UU.OO di terapia intensiva neonatali - TIN e di pediatria, banche del latte umano donato, gruppi di sostegno all allattamento; 4) designazione da parte dei direttori di Dipartimento maternoinfantile aziendali di un referente, selezionato fra le diverse figure operanti nell area materno-infantile. Requisiti obbligatori: documentata esperienza clinica in tema di protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno, specifica formazione curriculare. La rete di professionisti ospedalieri e territoriali per la protezione, la promozione ed il sostegno dell allattamento al seno, rappresenta il presupposto per lo svolgimento delle attività previste dai programmi di promozione, che dovranno operare simultaneamente su più livelli: all interno del reparto; fra reparti diversi dello stesso ospedale; fra strutture diverse della stessa ASL; fra ospedale e territorio; a domicilio della puerpera; nella comunità. Razionale operativo Considerato che: l'allattamento al seno è il modello naturale di nutrizione e di accudimento personalizzato del bambino, che ne ricava benefici sia a breve termine (enterocolite necrotizzante, infezioni delle vie urinarie e del tratto G.E., otiti, etc.), sia potenzialmente estesi all intero corso della vita (diabete, obesità, morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, malattie autoimmuni e neuro-psichiatriche dell adulto).(3, 4, 5); notevoli benefici a breve e lungo termine sono documentati anche per le madri (6) e sono collegabili a: un legame con il bambino più forte e competenze genitoriali più adeguate, una minore incidenza di depressione post-partum e postnatale (7, 8), di osteoporosi postmenopausale, di diabete II, di l artrite reumatoide in misura proporzionale alla durata dell allattamento (9, 10,11); è acclarata la correlazione inversa fra durata dell allattamento e cancro delle ovaie e, soprattutto, del seno: riduzione del rischio di carcinoma mammario del 4 % per ogni anno di allattamento anche se accumulato nel corso di maternità successive (12); dal 2001 l OMS raccomanda l allattamento esclusivo fino ai sei mesi compiuti e di continuare, dopo l introduzione di idonei alimenti complementari, fino a due anni ed oltre; sono stati documentati rischi sulla salute associati al non allattamento e all uso di sostituti del latte materno; l esperienza dell allattamento può costituire nella donna un periodo di maggiore disponibilità a migliorare aspetti del suo stile di vita (fumo, alcool, alimentazione); l allattamento è un marker di buona integrazione fra servizi ospedalieri e territoriali, nonché un indicatore di qualità delle cure pediatriche (profili di cura pediatrici) e, soprattutto, costituisce una seria opportunità di autodeterminazione delle madri; per tutte le superiori ragioni si ritiene che le aziende sanitarie della Regione siciliana debbano curare nel più adeguato modo la protezione, la promozione ed il sostegno dell'allattamento considerandoli obiettivi prioritari in ambito di salute pubblica e riferendosi al seguente modello operativo. Ruolo delle aziende sanitarie Le direzioni generali delle aziende sanitarie, ospedaliere e ospedaliere universitarie devono recepire il programma regionale di promozione dell'allattamento al seno adottando apposito atto deliberativo comprendente un documento di politica aziendale che promuova uno standard di pratiche orientate agli obiettivi previsti, supportando l azione degli operatori sanitari ed assicurando un efficace e costante assistenza a mamme e bambini (1). L obiettivo generale e l obiettivo specifico del programma regionale, che devono essere adeguatamente contemplati nell'ambito dei Piani aziendali della prevenzione, comportano il raggiungimento di obiettivi integrativi che risultino funzionali al percorso organizzativo gestionale specifico delle singole aziende sanitarie nel rispetto dei propri atti aziendali. Il risultato atteso è la realizzazione del percorso di adesione dei punti nascita e dei servizi territoriali al modello UNICEF/OMS "Insieme per l'allattamento: Ospedali & Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell'allattamento materno. Indicatori di processo sono il numero dei punti nascita pubblici e privati e dei servizi territoriali dotati di una politica aziendale, che espongono al pubblico un documento di sintesi della politica aziendale (poster), che ne danno diffusione mediante il proprio portale aziendale e che informano correttamente l'utenza con omogenea attenzione al territorio di competenza nel rispetto dei contesti e deisetting individuati. Le aziende sanitarie rileveranno le informazioni utili tramite il Servizio statistico aziendale: 1) alla dimissione dei neonati dai punti nascita, attraverso le UOEPSA operanti nel loro staff e in armonia con i dipartimenti materno infantile, o, in alternativa, attraverso la lettura dei cartoncini di screening neonatali che contengono già la voce dedicata alimentazione e che sono digitalizzati nei data-base dei centri screening regionali (Palermo, Caltanisetta, Messina, Catania); 2) al terzo e sesto mese di vita, in occasione dei primi due accessi ai centri vaccinali oppure mediante copertura territoriale strutturata (ambulatori pediatri di famiglia, servizi consultoriali, etc.) ed appositi progetti di ricerca; 3) all undicesimo dodicesimo mese di vita in occasione della terza dose vaccinale e/o della triplice vaccinazione per morbillo-rosolia-parotite oppure in occasione del bilancio di salute ad un anno. Particolare attenzione dovrà essere inoltre assegnata alla Applicazione del Codice internazionale di dei sostituti del latte materno Atteso che numerosi studi hanno dimostrato che gli interventi di protezione, promozione e sostegno dell allattamento possono risultare inefficaci se non sono sostenuti da adeguate politiche di vigilanza sul marketing dei sostituti del latte materno (13). Considerato il rischio che si possano creare situazioni di conflitti di interesse o di condizionamenti indebiti dei comportamenti delle figure professionali di contatto con le mamme. Osservati i documenti pubblicati da società scientifiche ed associazioni professionali ed i riferimenti normativi in materia, fra i quali l Impegno di autoregolamentazione dei rapporti con l industria della Associazione Culturale Pediatri (ACP) del 2013, l Impegno di autoregolamentazione nell applicazione del codice OMS (maggio2016) pubblicato dal comitato per la bioetica della Società italiana di pediatria(14), il decreto ministeriale 9 aprile 2009, n. 821 in materia di pubblicità degli alimenti per lattanti e di proseguimento (art. 10) e di offerta di campioni e forniture (art. 12). Le modalità di devono: a) sottolineare la funzione di sostituti del latte materno dei prodotti dell industria, b) rispettare costantemente i principi di eticità, c) essere coerenti alle evidenze scientifiche più aggiornate. Pertanto, le direzioni delle aziende sanitarie ed i singoli operatori sono tenuti a: 1) garantire piena collaborazione e vigilanza ai fini dell attuazione della normativa vigente, 2) operare secondo criteri di trasparenza e di indipendenza. Fonti normative Con il D.M. 24 aprile del 2000 avviene l'adozione del P.O.M.I. Progetto obiettivo materno infantile relativo al PSN che tra le varie azioni promuove l allattamento al seno, il contatto madrebambino, il rooming-in e l assistenza al puerperio. Da allora il Piano regionale della prevenzione lo annovera tra i suoi obiettivi. Le Linee di indirizzo (sulla base di un accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano) sulla protezione, la promozione ed il sostegno dell allattamento risalgono al Il Ministero della salute ha diramato le Linee di indirizzo nazionali ed ha istituito con il decreto 15 aprile 2008 il Comitato nazionale multisettoriale per l allattamento materno con funzioni di proposta e orientamento. A questo va aggiunto il Programma nazionale guadagnare salute. Rendere facili le scelte salutari. approvato dal Governo con decreto del presidente del Consiglio dei ministri a maggio 2007 in accordo con Regioni e Province autonome. Il programma si concentra sui quattro principali fattori di rischio modificabili (fumo, alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica) e ribadisce l importanza e il sostegno dell allattamento materno. Tale assunto è ripreso dal Piano nazionale della prevenzione : la promozione dell allattamento rientra tra le linee strategiche per la prevenzione dell'obesità, in particolare quella infantile DCA 15 del 6 febbraio Il vigente Piano nazionale della prevenzione e il Piano regionale della prevenzione di cui al D.A. n. 351 del 8 marzo 2016 lo inseriscono tra le azioni del Macro obiettivo 1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie croniche non trasmissibili. In particolare nello sviluppo dell'azione promozione dell allattamento, le aziende sanitarie della Regione dovranno con-

55 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n vergere verso l'obiettivo centrale: Aumentare i bambini in allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita). A tal fine, dovranno essere sviluppati percorsi di coinvolgimento a partire dai medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, consultori, strutture pubbliche, private (accreditate e non) operanti nelle discipline afferenti alla biologia e alla medicina della riproduzione, anche a livello ambulatoriale individuando adeguati sistemi informativoformativi promossi annualmente dalle Unità operative di educazione e promozione della salute di ogni ASP di cui al decreto assessoriale n. 300/2012. Pratiche assistenziali presso i punti nascita e allattamento del neonato fisiologico Preso atto che in Sicilia la nascita avviene quasi esclusivamente presso strutture sanitarie. Considerato che le caratteristiche del luogo del parto, abbinate alla cultura e all attitudine di chi vi lavora, e l applicazione delle buone pratiche neonatologiche e pediatriche e, soprattutto, ostetriche condizionano significativamente le probabilità di un avvio di successo e che la promozione ed il sostegno dell allattamento materno (15). Considerata la documentata efficacia nell incrementare i tassi all avvio e la durata dell allattamento della Iniziativa dell UNICEF/OMSOspedale Amico del Bambino (Baby Friendly Hospital Initiative(BFHI) mediante la realizzazione dei dieci passi UNICEF-OMS (16, 17). Considerato che, per converso, secondo i più recenti dati, i punti nascita, in cui tutti e dieci passi UNICEF sono disattesi, hanno una incidenza di interruzione dell allattamento al seno otto volte maggiore rispetto alle strutture che ne seguono almeno sei (18). Considerato che la BFHI é stata formalmente raccomandata dalla American Academy of Pediatrics (AAP) (19). Ritenuto necessario promuovere un'armonica convergenza di tutto il territorio regionale verso gli standard di qualità e sicurezza richiamati a livello internazionale entro lo scadere del piano regionale della prevenzione 2014/2018, le Aziende sanitarie di ospedalità pubblica ed i punti nascita di ospedalità privata dovranno avviarsi verso la progressiva realizzazione dei 10 passi UNICEF-OMS per gli Ospedali amici dei bambini, nonché la progressiva integrazione dei percorsi ospedalieri e territoriali nel rispetto della normativa vigente. Il percorso prevede: Dieci passi per un allattamento di successo Ospedali: Passo 1 - Definire un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario. Passo 2 - Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo (v. Formazione degli operatori sanitari). Passo 3 - Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno (v. Educazione prenatale). Passo 4 - Mettere i neonati in contatto pelle-a-pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario. Passo 5 - Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati (si intende inclusa la promozione dell allattamento materno dei bambini con bisogni speciali, in particolare dei neonati pre-termine ricoverati in UTIN, e l utilizzo del latte umano donato delle banche del latte). Passo 6 - Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica. Passo 7 - Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattrore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale. Passo 8 - Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento. Passo 9 - Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento. Passo 10 - Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall ospedale. Ad integrazione dei predetti passi dedicati ai punti nascita, il programma regionale prevede la stesura di un modello di cartellino di dimissioneregionale da consegnare alle madri, adottabile da tutti i centri nascita, che contenga consigli ed indicazioni per i neogenitori e che sia in linea con le raccomandazioni ministeriali in tema di marketing dei sostituti del latte materno. Il presente programma regionale, parallelamente ai dieci passi della BFHI, prevede l applicazione del Perinatal Care Core Measure Set, il panel di indicatori di appropriatezza e qualità delle cure perinatali, introdotto dalla Joint Commission International (JCI) che comprende la frequenza di somministrazione di steroidi prenatali nei casi di minaccia di parto pre-termine, l incidenza dei parti cesarei e di sepsi nosocomiali ed il tasso di allattamento esclusivo al seno (20). Ruolo delle aziende territoriali e dei consultori familiari Considerato il notevole numero di madri che vengono seguite in gravidanza presso i consultori familiari e che trovano ivi la naturale continuità assistenziale sia nella fase prenatale che postnatale. Considerato che nei consultori familiari ai professionisti di area materno-infantile è riconosciuto il ruolo di figure di riferimento. Considerato che tutte le donne in stato di gravidanza assistite nelle strutture territoriali devono ricevere fin dalle prime visite corrette informazioni sui benefici dell allattamento al seno, sulle sue basi fisiologiche e sui problemi più frequenti che potrebbero dover affrontare, anche attraverso consulenze individuali ed incontri di gruppo. Le strutture socio-sanitarie territoriali devono avviare azioni finalizzate alla protezione, promozione e sostegno dell allattamento e entro lo scadere del piano regionale della prevenzione 2014/2018 le ASP territoriali dovranno avviarsi verso la progressiva realizzazione dei 7 passi per i servizi territoriali del modello UNICEF/OMS "Insieme per l'allattamento: Ospedali & Comunità (O&C) Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell'allattamento materno. 7 passi per un allattamento di successo Comunità Passo 1 - definire un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario. Passo 2 - Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo (v. formazione degli operatori sanitari). Passo 3 - Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno (v. educazione prenatale). Passo 4 - Sostenere le madri e proteggere l avvio e il mantenimento dell allattamento. Passo 5 - Promuovere l allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, l introduzione di adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l allattamento prolungato. Passo 6 - Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell allattamento. Passo7 - Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale. Le direzioni generali delle ASP territorialisi impegneranno in iniziative di comunicazione nelle scuole attraverso le proprie UOEP- SA, in percorsi di collaborazione con i gruppi di sostegno di donne e con le farmacie amiche dell'allattamento (FAAM) che operano nel territorio di competenza ed individueranno presso gli ambulatori ed i servizi sanitari maggiormente frequentati da mamme e bambini uno o più ambienti protetti, da dedicare all allattamento ed ai bisogni di mamma e bambino (Baby Pit Stop Unicef). Formazione degli operatori sanitari: articolazione del Programma regionale Considerato che le madri vivono la propria maternità in maniera sempre più consapevole ed attenta e che risulta utile un aggiornamento teorico-pratico continuo, supportato da periodi di training specifico, da rivolgere a tutto il personale di assistenza e di contatto con la madre e il bambino (medici, infermieri, ostetriche, psicologi, OSS, etc.) (21). Considerato che le evidenze cliniche e scientifiche dimostrano che la formazione degli operatori sanitari mediante il modello del corso 20 ore OMS/UNICEF si associa al potenziamento delle buone pratiche materno-infantili e, soprattutto, all aumento dei tassi di allattamento al seno e che, per converso, la mancanza di sostegno e l inadeguata formazione dei professionisti producono pesanti effetti predittivi negativi, soprattutto nelle fasce sociali più svantaggiate (22, 23). In tal senso, le direzioni aziendali attiveranno i più proficui percorsi interni ed esterni affinché: a) i referenti aziendali per le attività previste dal presente programma (operatori dedicati ) siano specificatamente formati, prendendo parte al corso di 1 livello che segue il modello 20 ore OMS/UNICEF per aggiornare e consolidare le proprie competenze e adottare modalità operative omogenee; b) si organizzino in seno alle aziende corsi di formazione a frequenza obbligatoria, diversificati per durata e contenuti secondo le categorie di operatori coinvolti e informati, prevedendo eventualmente anche lo partecipazione a corsi in modalità FAD/e-Learning. I predetti corsi di formazione dovranno essere condotti da formatori certificati da specificità curriculari; c) possa essere promossa una formazione continua in service (percorsi multi-professionali e multi-istituzionali) alla quale partecipino, con possibilità di discussione e confronto, le figure professionali dei servizi sanitari di contatto con la coppia madre-bambino e che,

56 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 nel tempo, crei le condizioni per un reale raccordo progettuale e di intervento fra diversi servizi; d) vengano programmati periodici incontri di verifica che rispondano ad un approccio critico e ragionato, finalizzato a saper riconoscere, nel proprio ambito lavorativo, quali fattori ostacolano l'allattamento al seno e quali invece lo facilitano (Lancet, 1994) (24). Il programma formativo regionale si propone di attivare su tutto il territorio regionale una formazione specifica che muova lungo precise direttrici, con approcci omogenei e interventi ben coordinati, ispirati alle più attuali prove di efficacia per le diverse tipologie di intervento da realizzare (informativo/comunicativo, di prevenzione e di promozione della salute) nei confronti dei differenti target (operatori sanitari suddivisi nelle tre diverse categorie suindicate, professionisti che operano nel settore sociale ed educativo, gruppi di sostegno tra mamme - peer counsellor -, donne in gravidanza e puerpere). Per garantire un efficace ricaduta degli interventi e consentire il monitoraggio e la puntuale valutazione delle attività poste in essere, il programma formativo si articolerà su due livelli principali: una prima fase centrale di formazione dei formatori (formazione di 1 livello), da svolgersi presso il CEFPAS, avente come destinatari gli operatori dedicati dei servizi ospedalieri e territoriali: pediatri ospedalieri, neonatologi, ginecologi, ostetriche, infermiere, puericultrici, pediatri di libera scelta, psicologi; una seconda fase provinciale (formazione di 2 livello), da svolgersi presso le AASSPP della Regione, i cui ambiti di intervento saranno inseriti nel piano aziendale della formazione e condotti secondo contenuti e cronoprogrammi comuni. Destinatari della formazione di 2 livello saranno, rispettivamente: gli operatori coinvolti (corso OMS/UNICEF da 8 o 16 ore): anestesisti, psicologi, assistenti sociali, medici specialisti, MMG, farmacisti, rappresentanti del terzo settore, associazionismo e gruppi di sostegno tra mamme (peer counsellor); gli operatori informati (corso OMS/UNICEF da 2 o 4 ore): OSS, decisori, altro personale, altri gruppi d interesse. L organizzazione delle attività formative nei due livelli privilegerà un approccio multiprofessionale e integrato tra servizi ospedalieri e territoriali: i team di formatori e i gruppi di partecipanti saranno espressione di tutte le categorie professionali, includendo rappresentanti delle associazioni del terzo settore e i gruppi di sostegno alla pari. Questo approccio è ritenuto essenziale per costruire relazioni professionali significative a partire dal momento formativo. I contenuti del corso di 1 livello (formazione dei formatori) seguono il modello e gli standard del corso UNICEF/OMS di 20 ore, più una sessione di 4 ore di formazione sul campo, dedicata alla pratica clinica, che si terrà presso strutture sanitarie ospitanti (reparti di maternità, consultori familiari). L attività formativa, della durata di 3 giornate, per complessive 24 ore, sarà condotta da formatori senior certificati, incaricati dal CEFPAS sulla base di documentata esperienza curricolare specifica. Ogni edizione coinvolgerà un numero massimo di 25 partecipanti. Saranno proposti, inoltre, alcuni seminari di approfondimento su temi rilevanti (epigenetica, microbioma, comunicazione, ecc.). Tali seminari, a bassa interazione, verranno rivolti ad un numero più ampio di partecipanti (tra 60 e 100). I nominativi degli operatori dedicati individuati dalle direzioni aziendali per la costituzione del team di lavoro multidisciplinare aziendale (di cui farà parte anche il responsabile UOEPSA), saranno trasmessi al CEFPAS per il tramite dei responsabili aziendali della formazione. Le aule saranno formate garantendo, per quanto possibile, una composizione multiprofessionale integrata tra servizi ospedalieri e territoriali. Nell ambito del team multidisciplinare aziendale sarà nominato un referente per la formazione; il referente, in accordo col responsabile aziendale della formazione, produrrà gli elenchi degli operatori (suddivisi in dedicati, coinvolti e informati ) e un piano di integrazione della formazione tra servizi. Considerato che la formazione di 1 livello coinvolge 18 aziende in ambito regionale - 9 ASP, 2 ARNAS, 3 Az. ospedaliere, 1 Osp. classificato (Buccheri la Ferla), 3 Policlinici universitari - e che ogni team multidisciplinare aziendale sarà composto da un minimo di 5 operatori, si prevede di formare centralmente nel 2017 un numero iniziale di almeno 90 operatori e di realizzare, quindi, 4 edizioni del corso di 1 livello da 24 ore (3 gg.) a cura del CEFPAS. Prima dell avvio del percorso formativo il team di formatori senior certificati parteciperà a un incontro di formazione-formatori, per la condivisione di metodi e contenuti didattici, che includerà aspetti di team building, aspetti tecnico-scientifici e di metodologia della formazione. Tale attività preliminare, della durata di 5 giornate, si svolgerà presso il CEFPAS. Il team di formatori senior si incontrerà trimestralmente per valutare le attività e relazionare al Tavolo Tecnico del lavoro svolto. Il corso di 1 livello, ispirato al modello OMS/UNICEF, prevede, nelle 3 giornate, la trattazione dei seguenti argomenti: epidemiologia dell allattamento al seno; strategia globale; promozione dell allattamento in gravidanza; fisiologia della lattazione; produzione e trasferimento del latte; sostegno dell allattamento al seno; problemi di salute della madre; osservazione e assistenza durante la poppata; abilità di counselling per la comunicazione con le madri; pratiche che aiutano ad allattare; problematiche relative al seno; bambini con bisogni speciali; far diventare il tuo ospedale amico del bambino; pratiche alla nascita e allattamento al seno; spremitura del seno e nutrizione con tazzina; sostegno alle madri dopo la dimissione; avvio allo sviluppo di un programma di promozione dell allattamento delle realtà locali; Codice internazionale per la dei sostituti del latte materno. Per l organizzazione della fase provinciale le AASSPP si avvarranno dei formatori senior certificati, nonché delle professionalità abilitate nella formazione di 1 livello che cureranno, a cascata, la formazione di 2 livello per operatori coinvolti e informati. Per la formazione delle mamme dei gruppi di sostegno tra pari (Passo 10 e Passo 7 della BFHI e BFCI), la Regione Sicilia, in collaborazione con l'istituto superiore di sanità e con le associazioni di mamme presenti nel territorio, predisporrà e validerà un modello formativo ad hoc basato sui contenuti OMS/UNICEF. Educazione prenatale delle madri Considerato che: allattare al seno, sebbene sia un gesto normale ed espressione delle competenze proprie di ogni bambino e di ogni madre, risulta spesso non facile; coloro che sono madri per la prima volta hanno un bisogno specifico di informazioni e di adeguato sostegno al fine di sviluppare atteggiamenti positivi e conoscenze necessarie per avviare e continuare l'allattamento esclusivo; l educazione prenatale coinvolge non solo la madre, ma anche il padre e/o altri membri del contesto familiare, che possono influenzare le decisioni materne. Molti studi testimoniano l efficacia nell implementare l autostima, le competenze gestionali (empowerment), nonchè la durata stessa dell allattamento (25, 26, 27); allo stato attuale non è possibile nemmeno una stima approssimativa dei centri che in Sicilia si interessano di educazione prenatale e che operano nei setting più disparati (ospedali pubblici, case di cure private, biblioteche, centri sociali, scuole, corsi pre-matrimoniali presso le parrocchie, etc.); gli altrettanto eterogenei approcci comunicativi e focus informativi dei suddetti centri costituiscono un pregiudizievole rischio di distorta informazione che invece bisogna ricondurre a livelli di accreditata evidenza scientifica; Ritenuto opportuno e urgente: a) superare la fase pionieristica, spesso segnata da un certo grado di improvvisazione, b) implementare e rendere omogenee le diverse realtà del percorso nascita per programmi, contenuti, qualità espositiva e scientificità, ispirandosi alla check-list prenatale prevista dal corso 20 ore UNICEF. Le aziende sanitarie dovranno verificare la rispondenza ai superiori indirizzi delle analoghe iniziative condotte sul territorio di competenza, al fine di assicurare al programma una certa garanzia di efficacia. Inoltre cureranno lo sviluppo, la stampa e la diffusione di pieghevoli informativi, anche multilingue, che illustrino i benefici e le tecniche dell allattamento materno in linea con le direttive ministeriali e le evidenze di accreditato livello prodotti a cura delle UOPSA e distribuiti nei consultori, negli ambulatori medici convenzionati e nelle U.O. interessate. Protezione, promozione e sostegno dell allattamento via-web Considerato che la letteratura scientifica più recente ha dimostrato che, parallelamente ai metodi tradizionali face-to-face, internet può essere un potente strumento per migliorare gli outcomes a breve ed a lungo termine dell allattamento al seno (28, 29); considerato che la rete rende disponibile una quantità di dati impressionante e chi vi accede trova spesso difficile giudicare le fonti per significatività o appropriatezza; considerata la documentata efficacia di molte associazioni di mamme di sostegno tra pari nel promuovere l'allattamento al seno via web, anche offrendo in alcuni casi sostegno e consigli on-line condotto da operatori sanitari o IBCLC; considerate l operatività di autorevoli siti web nazionali ed internazionali di istituzioni ed agenzie sanitarie e di società scientifi-

57 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n che della salute del bambino e della donna in termini di diffusione di aggiornamenti, dichiarazioni, articoli e documenti scientifici; considerata l'esperienza del portale, dedicato all allattamento al seno, Allattamenti Riuniti contenuto entro il sito dell Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo e dotato di contatto diretto via per consulenza personalizzata gestita da un neonatologo; viene istituito un portale dedicato all allattamento all interno del sito dell Assessorato della salute, Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione siciliana, che raccolga protocolli clinici, linee guida, raccomandazioni, recenti e significativi articoli scientifici dalla letteratura internazionale, spunti della normativa italiana di tutela della maternità, link di siti nazionali ed internazionali, numeri verdi utili, in particolare dei TIS nazionali, per informazioni sulla compatibilità di farmaci ed allattamento. Ruolo del pediatra di famiglia Il pediatra di famiglia, opportunamente formato, si inserisce a pieno titolo nella «catena di solidarietà» necessaria per la promozione, la protezione ed il sostegno all allattamento (30). Uno studio controllato, randomizzato, già nel 2005, dimostrava l utilità di una visita precoce del neonato dimesso presso gli studi dei medici di primo livello (31). Successive evidenze scientifiche hanno confermato che, fra gli interventi efficaci nella promozione dell allattamento materno, quello degli operatori sanitari correttamente formati è sicuramente uno dei più determinanti(32, 33, 34, 35). Anche la policy dell Accademia americana di pediatria (36) riconosce la necessità di interventi multipli multifattoriali, fra i quali spicca quello dei medici territoriali. L'inserimento in questa «catena di solidarietà» riconosce i seguenti obiettivi: la realizzazione di un modello di continuità assistenziale basata su progetti adattati alle realtà locali, tendente ad una precoce presa in carico del neonato da parte del pediatra di famiglia, al fine di ridurre quel gap temporale tra periodo trascorso in ospedale e prima visita; individuazione della popolazione vulnerabile a rischio di non allattare ed implementazione in tali gruppi di interventi più mirati; l elaborazione di percorsi di comunicazione e di alleanza con i genitori, al fine di aiutare questi ultimi a cogliere i vantaggi dell allattamento materno per la comunità (riduzione dei costi sanitari, della morbilità e della mortalità), per la mamma (riduzione dell osteoporosi, dei tumori al seno ed all ovaio) e per il bambino (a breve, medio e lungo termine) (37,38,39, 40, 41, 42); sapere valutare adeguatamente la poppata, sapere aiutare le mamme a posizionare il bambino al seno, fornire indicazioni relative alla spremitura della mammella ed al riconoscimento dei primi segnali di un attacco inadeguato responsabile di problemi al seno; incoraggiare le mamme a continuare un alimentazione sana e varia; fornire informazioni esaurienti sull eventuale utilizzo di farmaci compatibili con l allattamento (43, 44); rispettare il Codice per la dei sostituti del latte materno dell OMS e le successive risoluzione dell Assemblea mondiale della sanità. Pertanto il pediatra di famiglia, formato sull allattamento materno, secondo il modello UNICEF/OMS delle 20 ore, rappresenta una valida risorsa operativa nel sostegno dell allattamento materno. Il pediatra, in definitiva, si dovrà attenere ai principi elencati nei 7 passi del programma Comunità & Ospedali amici dei bambini per cui informerà tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell allattamento, sosterrà le madri e proteggerà l avvio e il mantenimento dell allattamento, promuoverà l allattamento esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, introdurrà adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e promuoverà l allattamento al seno prolungato, creerà ambienti accoglienti per favorire la pratica dell allattamento, promuoverà la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale. L'apporto delle associazioni La diffusione e la continuità dell allattamento al seno sono ancora interferite da una serie di motivi sociali, economici e culturali. A sostegno della promozione dell allattamento al seno nel primo semestre di vita, secondo indicazioni del documento UNICEF OMS, appare necessario attivare una adeguata codifica (individuazione e distribuzione) delle associazioni delle mamme a garanzia della loro presenza capillare nei punti nascita (servizi per la maternità e l assistenza neonatale) e negli spazi di attività assistenziali dei PLS. Le risorse vanno individuate e predisposte tenendo conto della interferenza ancora persistente, legata all opera di marketing di aziende produttrici di latte artificiale che pubblicizzano la produzione di latte simil materno; a spazi di lavoro privi di servizi e poco strutturati allo scopo di garantire l allattamento, limitanti per la madre lavoratrice che vuole allattare; ad alcuni fattori culturali relativi ai tabù della famiglia allargata che non coopera a sostegno di una cultura della valorizzazione della genitorialità e dell importanza dell allattamento per la relazione di attaccamento madre-bambino. Tutti questi fattori interferiscono in modo significativo nei primi sei mesi di vita sulla scelta dell allattamento al seno. Pertanto è necessario rafforzare la rete di associazioni di mamme a supporto dell allattamento garantendo in modo programmato la loro presenza nei punti nascita e negli studi dei PLS nonchè attraverso il coinvolgimento in formazione accanto agli operatori della rete socio sanitaria, per una genitorialità più consapevole e competente, preparata alla attenzione allo sviluppo neuro comportamentale del proprio figlio. Tali associazioni devono essere adeguatamente coinvolte nelle giuste sinergie con le istituzioni locali attraverso una progettazione partecipata e la definizione di un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario ma anche alla popolazione di riferimento. Altri strumenti per la promozione I materiali informativi e gli strumenti divulgativi devono fondarsi sulle evidenze scientifiche sull allattamento al seno ed essere in linea con i Dieci Passi UNICEF/OMS per gli Ospedali amici dei bambini (BFHI) ed i Sette Passi UNICEF/OMS per le Comunità amiche dei bambini (BFCI), anche per quanto riguarda le informazioni relative l alimentazione artificiale per le donne, che utilizzano i sostituti del latte materno. Le locandine, in formato poster, saranno consegnate agli ospedali della rete regionale ed affisse nei punti di maggior affluenza a cura delle UOEPSA; l opuscolo Allattare al seno: un investimento per la vita (disponibile nel sito del Ministero della salute di recente redatto con il supporto del Tavolo Tecnico ministeriale per l allattamento al seno, offre indicazioni per un buona partenza dell allattamento; descrive le posizioni e l attacco corretto del bambino al seno ed infine fornisce alcuni consigli su come conciliare l allattamento con il lavoro, incluse le modalità di spremitura e conservazione del latte materno. L opuscolo del Ministero della salute sarà stampato e divulgato dalla rete degli ospedali partecipanti al progetto regionale. L opuscolo informativo e la locandina della Banca del Latte Umano Donato, per promuovere la donazione del latte materno, si rivolge alle mamme, che intendono diventare donatrici del latte e descrive le procedure per la raccolta e la conservazione del latte a domicilio: norme igieniche, modalità di estrazione e di conservazione del latte. L opuscolo sarà disponibile presso centri nascita e presidi territoriali di tutta la Regione entro il Bibliografia 1) Davanzo R., Maffeis C., Silano M. et al. Allattamento al seno e uso del latte materno/umano Position Statement 2015 di Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Neonatologia (SIN), Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP), Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP). 2) WHO. Indicators for assessing infant and young child feeding practices Part I: definition, Geneva ) Kramer MS, Kakuma R. Optimal duration of exclusive breastfeeding. 15 August 2012 Cochrane Pregnancy and Childbirth Group DOI: / CD pub2. 4) AAP Policy on Breastfeeding and Use of Human Milk. PediatricsMarch 2012, VOLUME 129/ISSUE 3. 5) Davanzo R., Giordano G, et al. Effetti Epigenetici del latte materno. Update 2016 sulla nutrizione con latte Materno. Sett pag ) doi: /peds PEDIATRICS (ISSN Numbers: Print, ; Online, ). 7) Henderson JJ, Evans SF, Straton JA, Priest SR,Hagan R. Impact of postnatal depression on breastfeeding duration. Birth. 2003;30 (3): University of Western Australia, Perth, Australia. 8) S, Chung M, Raman G, Trikalinos TA, Lau J. A summary of the Agency for Healthcare Research and Quality s evidence report on breastfeeding in developed countries. Breastfeed Med. 2009;4(suppl 1):S17 S30. 9) Schwarz EB, Brown JS, Creasman JM, et al. Lactation and maternal risk of type 2 diabetes: a population-based study. Am J Med. 2010;123(9):863.e1.e6 University of Pittsburgh, PA. 10) Stuebe AM, Rich-Edwards JW, Willett WC, Manson JE, Michels KB. Duration of lactation and incidence of type 2 diabetes. JAMA. 2005;294(20): Harvard Medical School, Boston, Mass 02115, USA. 11) Karlson EW, Mandl LA, Hankinson SE, Grodstein F. Do breast-feeding and other reproductive factors influence future risk of rheumatoid arthritis? Results from the Nurses Health Study. Arthritis Rheum. 2004;50(11):

58 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n ) Collaborative Group on Hormonal Factors in Breast Cancer. Breast cancer and breastfeeding: collaborative reanalysis of individual data from 47 epidemiological studies in 30 countries, including women with breast cancer and women without the disease. Lancet Jul 20;360(9328): ) A McFadden, F Mason, J Baker, et al. Spotlight on infant formula: coordinated global action needed The Lancet 387 (10017), ) Protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno e rapporti con l industria. Impegno di autoregolamentazione nell applicazione del codice OMS da parte della Società Italiana di Pediatria, Roma, 2 maggio ) Protecting, promoting and supporting breastfeeding: the special role of maternity services. A joint WHO/UNICEF statement. Int J Gynaecol Obstet. 1990;31(Suppl 1): ). 16) Fairbank L, O Meara S, Renfrew MJ, Woolridge M, Sowden AJ, Lister Sharp D. A systematic review to evaluate the effectiveness of interventions to promote the initiation of breastfeeding. Health Technol Assess. 2000;4(25): ) Philipp BL, Merewood A, Miller LW, et al. Baby-friendly hospital initiative improves breastfeeding initiation rates in a US hospital setting. Pediatrics. 2001;108(3): ) DiGirolamo A, Grummer Strawn L, Fein S. Effect of maternity-care practices on breastfeeding. Pediatrics. 2008;122(Suppl 2):S43-S49. 19) American Academy of Pediatrics. Letter endorsing WHO/UNICEF Ten Steps to Successful Breastfeeding Available at www2.aap.org/breastfeeding/files/pdf/ TenStepswosig.pdf. 20) PerinatalCare.html 21) Cattaneo A, Buzzetti R. Effect on rates of breast feeding of training for the baby friendly hospital initiative. BMJ. 2001;323(7325): ) Taveras E, Li R, GrummerStrawn L, et al. Opinions and practices of clinicians associated with continuation of exclusive breastfeeding. Pediatrics. 2004;113(4):e ) Taveras E, Li R, GrummerStrawn L, et al. Mothers and clinicians perspectives on breastfeeding counseling during routine preventive visits. Pediatrics. 2004;113(5):e ) Editorial. A warm chain for breastfeeding. Lancet.1994 Nov 5;344(8932): ) Sinha B, Chowdhury R, Sankar MJ et al.interventions to improve breastfeeding outcomes: a systematic review and meta-analysisactapaediatrica. 2015; 104: ) Joy N.W., Andre R., Betty C. et al. Randomized controlled trial to determine effects of prenatal breastfeeding workshop on maternal breastfeeding self efficacy and breastfeeding duration. Journal of Obstetric, Gynecology and Neonatal Nursing, 2006, 35, ) Jung S.K., So C.Y., Eun J. R. Effects of a breastfeeding empowerment programme on Korean breastfeeding mothers: A quasi-experimental study. International Journal of Nursing Studies, , ) Yun S, Liu Q, Mertzlufft K, et al. Evaluation of the Missouri WIC (Special Supplemental Nutrition Program for Women, Infants, and Children) breast-feeding peer counseling program. Public Health Nutr. 2010;13(2): ) Giglia R, Cox K, Zhao Y et al. Exclusive breastfeeding increased by an internet intervention. Breastfeed Med Jan- Feb;10(1):20-5. doi: /bfm Epub 2014 Oct ) A warm chain for the breastfeeding, The Lancet, 344, 1239, ) Efficacy of Breastfeeding Support Provie by Train Clinicians During an Early Routine Preventive et al. Pediatrics A Prospective, Randomize, Open Trial of 226 Mother- Infant Pairs Jose Labare 2005: 115; ) Cattaneo A. Promoting breast feeding in the community. BMJ Jan 30;338:a2657.doi: /bmj.a ) Hoddinot P et al. Effectiveness of policy to provide breastfeeding groups (BIG) for pregnant and breastfeeding mothers in primary care: cluster randomized controlled trial. Br Med J 2009; 338: a3026 doi: /bmj.a ) Protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno in Europa: un programma d azione (versione riveduta 2008) Luxembourg European Commission, Directorate Public Health an Risk Assessment. 35) Davanzo R., Maffeis C., Silano M. et al. Allattamento al seno e uso del latte materno/umano Position Statement 2015 di Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Neonatologia (SIN), Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP), Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP). 36) American Academy of Pediatrics Policy Steatment Breastfeeding and the Use of Human Milk Pediatrics, 2012;129:e827-e ) Bartick MC, Stuebe AM, Schwarz EB, Luongo C, Reinhold AG, Foster EM. Cost analysis of maternal disease associated with suboptimal breastfeeding. Obstet Gynecol Jul;122(1): doi: /aog.0b013e318297a ) Pokhrel S, Quigley MA, Fox-Rushby J, McCormick F, Williams A, Trueman P, Dodds R, Renfrew MJ. Potential economic impacts from improving breastfeeding rates in the UK. Arch Dis Child Apr;100(4): doi: /archdischild Epub 2014 Dec 4. 39) Collaborative Group on Hormonal Factors in Breast Cancer. Breast cancer and breastfeeding: collaborative reanalysis of individual data from 47 epidemiological studies in 30 countries, including women with breast cancer and women without the disease. Lancet Jul 20;360(9328): ) Luan NN, Wu QJ, Gong TT, Vogtmann E, Wang YL, Lin B. Breastfeeding and ovarian cancer risk: a metaanalysis of epidemiologic studies. Am J Clin Nutr Oct;98(4): doi: /ajcn Epub2013 Aug ) Adattato da US Department of Health and Human Services. The Surgeon General s call to action to support breastfeeding. Washington, DC: US. Department of Health and Human Services. Office of the Surgeon General, ) Optimal duration of exclusive breastfeeding Rewiew Cochrane Library, 15 August 2012, Issue 4 Kramer M.S.Kakuma R. 43) Farmaci e allattamento al seno AIFA Agenzia Italiana del Farmaco e25.pdf?. 44) LactMed Toxnet. National Institute of Health

59 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Allegato 2

60 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

61 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

62 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

63 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Allegato 3

64 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16

65 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n ( )102

66 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 DECRETO 4 aprile Rete dei referenti aziendali per la telemedicina. L ASSESSORE PER LA SALUTE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge n. 833/78, recante Istituzione del servizio sanitario nazionale e ss.mm.ii.; Visto il D.L.vo n. 502/92, recante Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 e ss.mm.ii.; Visto il D.L.vo n. 229/99, recante Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419 ; Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5 Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale ; Vista la direttiva dell Assessore per la salute - prot. n del 20 dicembre relativa all obbligo di informazione delle Aziende sanitarie sulle iniziative e sui progetti di telemedicina, aziendali ed interaziendali e l' allegata check-list per i progetti di telemedicina aziendali ed interaziendali; Vista l intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento Telemedicina - Linee di indirizzo nazionali del 20 febbraio 2014 Rep. atti n. 16/CSR; Visto il D.A. n del 22 ottobre 2014, che recepisce l'intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 20 febbraio 2014 Rep. atti n. 16/CSR e adotta nella Regione siciliana il documento Telemedicina - Linee di indirizzo nazionali, allegato sub A dell Intesa; Vista l intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano sul Patto per la sanità digitale del 7 luglio 2016 Rep. atti 123/CSR; Viste le linee guida del Ministero della salute relative alla strategia nazionale per le aree interne ; Viste le note prot. n del 9 novembre 2017 e prot. n del 18 gennaio 2017, con cui il servizio 3 Progetti, ricerca, innovazione e tecnica sanitaria del Dipartimento per le attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico (DASOE) ha richiesto alle aziende e strutture sanitarie regionali i nominativi dei referenti aziendali per la Telemedicina, con il supporto dei quali, garanti della conoscenza e dell informazione in merito alle iniziative di telemedicina sviluppate nelle rispettive strutture di competenza, sarà preliminarmente definito il monitoraggio dei progetti/servizi di telemedicina pianificati, in corso o conclusi; Viste le comunicazioni di riscontro trasmesse dalle direzioni delle aziende e strutture sanitarie siciliane al servizio 3 Progetti, ricerca, innovazione e tecnica sanitaria del DASOE; Considerato che uno sviluppo efficace della telemedicina richiede di caratterizzare le situazioni cliniche e organizzative che possano meglio beneficiare di un approccio di sistema, individuare i processi di cura che possano essere maggiormente favoriti dall applicazione della telemedicina e promuovere, per il miglioramento della qualità e dell efficienza dei processi sanitari, interventi di telemedicina tra loro bilanciati; Ritenuta necessaria un organica visione d insieme che conduca, attraverso un approccio sistematico basato sul monitoraggio delle iniziative intraprese sotto il profilo dell adozione su larga scala e della sostenibilità nel mediolungo termine, alla promozione di soluzioni di telemedicina coerenti a livello regionale; Ritenuto opportuno realizzare un Catalogo regionale delle competenze di telemedicina attraverso una ricognizione dei progetti e dei servizi di telemedicina attivi, pianificati o conclusi; Decreta: Art. 1 Per le motivazioni in premessa esposte, è istituita la Rete dei referenti aziendali della telemedicina. Art. 2 I componenti della Rete dei referenti aziendali per la telemedicina sono elencati nella tabella allegata che fa parte integrante del presente decreto. Art. 3 Sarà compito dei referenti aziendali: a) informare il servizio 3 Progetti, ricerca, innovazione e tecnica sanitaria del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico in merito alle iniziative, progetti o servizi di telemedicina, attivi, pianificati o conclusi presso la struttura sanitaria di pertinenza; b) supportare il servizio 3 del DASOE nel monitoraggio e nella valutazione di servizi di telemedicina anche mediante la compilazione di specifici questionari e checklist; c) supportare l Assessorato della salute nell analisi dei fabbisogni sanitari e delle tematiche che possono beneficiare delle soluzioni di telemedicina per il miglioramento della qualità e dell efficienza dei processi sanitari; d) partecipare a incontri promossi dall Assessorato della salute e organizzare incontri anche interaziendali riguardanti la promozione della telemedicina; e) curare le attività previste nei Piani attuativi aziendali del Piano sanitario regionale nell ambito dell area d intervento che comprende azioni sulla telemedicina; f) garantire che nel sito internet di ciascuna struttura sanitaria sia prevista la sezione Telemedicina, raggiungibile da link sull home page, che informi sulle iniziative in atto. Art. 4 Il coordinamento della Rete è affidato al servizio 3 Progetti, ricerca, innovazione e tecnica sanitaria del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico che riunirà periodicamente i componenti della Rete e produrrà una relazione annuale all Assessore per la salute e al dirigente generale del predetto Dipartimento. Nessun compenso è dovuto ai referenti aziendali per la telemedicina. Le eventuali spese di missione necessarie all'attività di referente saranno a carico delle strutture sanitarie di appartenenza. Il presente decreto verrà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione. Verrà, altresì, inviato al responsabile del procedimento di pubblicazione nel sito istituzionale di questo Assessorato ai fini dell assolvimento dell obbligo di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni. Palermo, 4 aprile GUCCIARDI

67 ( ) GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Allegato

68 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELLʼAMBIENTE DECRETO 23 marzo Istituzione del geosito Successione medio-triassica di Pizzo Sant Otiero, ricadente nel territorio comunale di Petralia Sottana. L ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L AMBIENTE Visto lo Statuto della Regione; Visto il D.P.R. n. 635 del 30 agosto 1975 ed il D.P.R. n. 637 del 30 agosto 1975; Visto il D.Lgs. n. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, e le successive disposizioni integrative e correttive di cui al D.Lgs. n. 156 del 24 marzo 2006, D.Lgs. n. 157 del 24 marzo 2006, D.Lgs. n. 62 del 26 marzo 2008 e D.Lgs. n. 63 del 26 marzo 2008; Vista la legge regionale n. 25 dell 11 aprile 2012 Norme per il riconoscimento, la catalogazione e la tutela dei geositi in Sicilia ; Vista la legge regionale 12 agosto 2012, n. 21, ed in particolare l articolo 68, comma 4, il quale stabilisce che i decreti assessoriali, contemporaneamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, devono essere per esteso pubblicati nel sito internet della Regione siciliana; Visto il D.P. n. 472/Area 1^/S.G. del 4 novembre 2015, con il quale il dott. Maurizio Croce è stato preposto alla nomina di Assessore regionale all Assessorato regionale del territorio e dell ambiente; Visto il D.A. n. 87 dell 11 giugno 2012 e s.m.i., che stabilisce le modalità di istituzione dei geositi e istituisce il Catalogo regionale dei geositi della Sicilia, il Centro documentazione dei geositi e la Commissione tecnico-scientifica dei geositi (CTS); Visto il D.A. n. 289 del 20 luglio 2016, che approva le Procedure per l istituzione e norme di salvaguardia e di tutela dei geositi della Sicilia e l elenco dei Siti di interesse geologico che saranno progressivamente istituiti come geositi; Visto il D.A. n. 9 del 29 gennaio 2014, con il quale vengono nominati i componenti della Commissione tecnicoscientifica dei geositi; Visti gli esiti della seduta del 30 gennaio 2014 in cui la CTS ha convenuto di procedere prioritariamente all istituzione dei siti di rilevanza mondiale e nazionale; Vista la richiesta di parere del Centro di documentazione geositi alla CTS, prot. n dell 1 aprile 2016, ai fini dell istituzione del geosito Successione medio-triassica di Pizzo Sant Otiero ricadente all interno della zona B del Parco delle Madonie nel territorio comunale di Petralia Sottana (PA), già presente nel citato Catalogo regionale dei geositi quale sito di interesse geologico di rilevanza nazionale; Visto il parere n. 3/2016 del 20 giugno 2016, con il quale la CTS si è espressa favorevolmente all'istituzione del geosito Successione medio-triassica di Pizzo Sant Otiero a Petralia Sottana, quale geosito di tipo Stratigrafico con grado di interesse scientifico Nazionale ; Visto il certificato di pubblicazione del suddetto parere della CTS all albo pretorio del comune di Petralia Sottana, trasmesso via pec dall amministrazione ed acquisito al prot. ARTA con n del 30 agosto 2016, a seguito del quale non sono state segnalate opposizioni; Considerato che l area del geosito e della sua fascia di rispetto ricade all interno della zona B del Parco delle Madonie (D.A. n novembre 1989 e successive modifiche ed integrazioni), che è inoltre sottoposta a vincolo paesaggistico (ex legge n. 1497/39) la cui tutela compete all Ente Parco delle Madonie, e che rientra inoltre nella Zona a protezione speciale (ZPS) Monti Madonie (ITA ) e nel sito di importanza comunitaria (SIC) M. S. Salvatore, M. Catarineci, V.ne Mandarini, Ambienti umidi ; Considerato che, ai sensi dell art. 2, comma 2, della legge regionale n. 25 dell 11 aprile 2012, l ente gestore viene individuato nell Ente Parco delle Madonie; Ritenuto di condividere il già citato parere della CTS n. 3/2016 e di procedere all istituzione del geosito Successione medio-triassica di Pizzo Sant Otiero, a Petralia Sottana, quale geosito di tipo Stratigrafico con grado di interesse scientifico Nazionale ; Decreta: Art Le premesse costituiscono parte integrante del presente decreto. 2. È istituito, ai sensi della legge regionale n. 25 dell 11 aprile 2012 e del D.A. n. 87 dell 11 giugno 2012, il geosito Successione medio-triassica di Pizzo Sant Otiero di tipo Stratigrafico di rilevanza Nazionale, ricadente all interno della zona B del Parco delle Madonie, nel territorio comunale di Petralia Sottana, provincia di Palermo. 3. Il geosito e la relativa fascia di rispetto ricadono nel foglio catastale n. 15, particelle n. 6 e n. 7. L ubicazione è riportata nello stralcio della Carta tecnica regionale n , di cui all'allegato 1, che costituisce parte integrante del presente provvedimento. Art La gestione del geosito è affidata, ai sensi dell art. 2, comma 2, della legge regionale n. 25/2012 e dell'art. 8 del D.A. n. 87/2012, all Ente Parco delle Madonie. 2. L'ente gestore, di cui al precedente articolo, entro un anno dalla notifica del presente provvedimento, deve: nominare il responsabile del geosito; recintare l area del geosito previo accordo con il Centro di documentazione dell Assessorato del territorio e dell ambiente; apporre diorama concordato con il Centro di documentazione; redigere un progetto di fruizione da concordare con il Centro di documentazione; e ordinariamente deve: garantire l osservanza delle prescrizioni previste nel presente decreto al fine della salvaguardia e mantenimento dello stato dei luoghi; attenersi alle direttive e indirizzi impartiti dall ARTA allo scopo di coordinare le attività gestionali; mantenere l area sgombra da accumuli di materiale e/o eventuali rifiuti; promuovere iniziative relative alla divulgazione degli aspetti di interesse scientifico dell area; fornire all ARTA ogni necessaria informazione, documentazione e assistenza per facilitare i compiti di vigilanza sulla gestione e lo stato di conservazione del sito;

69 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n concordare le azioni di sorveglianza e di vigilanza con il Corpo forestale della Regione. 3. Il mancato raggiungimento delle finalità istitutive del geosito o l inosservanza degli obblighi di cui ai suddetti punti comporterà la revoca dell affidamento della gestione del sito. 4. Le attività esercitabili ed i divieti sono disciplinati dal regolamento del Parco e non si ritengono necessarie ulteriori prescrizioni per la tutela del geosito. 5. Relativamente alla fruizione, sarà necessaria l apposizione di cartellonistica che segnali la pericolosità intrinseca del sito connessa alla presenza di pareti rocciose scoscese, prive di recinzione, ed al rischio di frane di crollo dalle stesse pareti. Art Dal presente decreto non devono scaturire maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale. 2. Avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. 3. Il presente decreto sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito ufficiale del Dipartimento regionale dell ambiente. Palermo, 23 marzo CROCE N.B. - Si può prendere visione degli elaborati allegati al decreto presso l Assessorato regionale del territorio e dell ambiente - Servizio 2 Pianificazione e programmazione ambientale.

70 C O P N IA O T N R V AT A L TA ID A DA P L E R SI L TO A C UF O M FIC M I E AL R C E IA D L EL IZ L Z A A G Z IO.U N.R. E S GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 ( )105 Allegato 1 70

71 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n DECRETO 30 marzo Riorganizzazione del Nucleo operativo regionale del Corpo forestale della Regione siciliana. IL DIRIGENTE GENERALE DEL COMANDO DEL CORPO FORESTALE Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 5 aprile 1972, n. 24; Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana 5 luglio 1972; Vista la legge regionale 29 dicembre 1975, n. 88; Vista la legge regionale 21 agosto 1984, n. 52; Visto il decreto assessoriale n del 30 novembre 1993, con il quale è stato istituito, tra l altro, il Nucleo operativo regionale (N.O.R.) alle dirette dipendenze del direttore regionale del Corpo forestale; Visto il decreto assessoriale del 14 luglio 1988 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 21 novembre 1998, n. 59, con cui sono stati ampliati i compiti istituzionali del N.O.R.; Visto l articolo 66 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 e s.m.i.; Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 e s.m.i.; Vista la legge regionale 27 febbraio 2007, n. 4; Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana n. 154 del 20 aprile 2007; Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19; Visto il D.D.G. n. 203 del 29 aprile 2008 di riorganizzazione del N.O.R. e di ridefinizione delle competenze e della dotazione organica; Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana n. 150 dell 11 giugno 2013; Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana n. 232 del 28 gennaio 2015, con il quale, in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 7 del 13 gennaio 2015, al dirigente di terza fascia Gaetano Gullo è stato conferito l incarico di dirigente generale del Dipartimento Comando del Corpo forestale; Visto il D.P. Reg. n del 16 dicembre 2016, con il quale al dirigente di terza fascia Salvatore Giglione, dirigente generale del Dipartimento urbanistica, è stato conferito l incarico ad interim di dirigente generale del Comando Corpo forestale, in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 410 del 13 dicembre 2016; Visto il D.P. Reg. 14 giugno 2016, n. 12, con il quale è stato emanato il regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale n. 19/2008. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni; Visto il D.D.G. n dell 1 luglio 2016 Nuovo funzionigramma del Comando Corpo forestale ; Ravvisata l opportunità di dover riorganizzare il Nucleo operativo regionale ridefinendone competenze e composizione; A termine delle vigenti disposizioni di legge; Decreta: Art. 1 Le attività istituzionali del Nucleo operativo regionale (N.O.R.) del Corpo forestale della Regione siciliana si svolgono sotto il coordinamento amministrativo dell Area 2 Coordinamento e Gestione Corpo forestale, fermo restando che il dirigente generale del Comando Corpo forestale della Regione siciliana potrà avvalersi direttamente del Nucleo operativo regionale. Il N.O.R. svolge i seguenti compiti: conduzione d indagini di polizia giudiziaria da effettuarsi nell immediatezza dell evento delittuoso e tutte le volte che si abbia fondato motivo di ritenere il medesimo di origine dolosa o colposa; repressione di particolari reati per i quali si reputi necessario di dover agire con personale estraneo alla normale attività operativa di altre strutture centrali e periferiche del C.F.R.S.; controllo di zone particolarmente esposte ai reati contro l ambiente quali discariche abusive, prelievo di acqua e materiale lapideo degli alvei torrentizi, immissioni di agenti inquinanti nell aria, nell acqua e nel territorio in genere e quant altro attiene la tutela ambientale; lotta contro gli incendi boschivi e di vegetazione, consistente in servizi mirati alla prevenzione del reato in quelle zone dove si ritenga più elevato il rischio connesso all insorgere degli incendi; prevenzione e/o repressione di atti e/o fatti illeciti con particolare riferimento alla tutela ambientale, caccia e pascoli abusivi ed al campo agroalimentare; vigilanza e tutela di pubblica sicurezza, ivi compresa la sicurezza del Comandante del C.F.R.S., vigilanza a particolari strutture, impiego in attività di protezione civile, nonché tutti gli altri incarichi speciali che di volta in volta potranno essere affidati al C.F.R.S.; il N.O.R., altresì, esita le deleghe conferite direttamente dall Autorità giudiziaria, a cui riferisce le risultanze; il N.O.R. è suddiviso in due sezioni: una con sede a Palermo e una con sede a Catania; per le attività di competenza il N.O.R. con sede a Palermo potrà avvalersi della collaborazione dei Nuclei operativi provinciali degli Ispettorati ripartimentali delle foreste di: Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani e/o altre strutture del C.F.R.S.; il N.O.R. con sede a Catania potrà avvalersi della collaborazione dei Nuclei operativi provinciali degli Ispettorati ripartimentali delle foreste di: Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa e/o altre strutture del C.F.R.S. Le attività di cui sopra, nonchè quelle ritenute opportune a secondo delle possibili emergenze, vanno effettuate in maniera tale da evitare sovrapposizioni alle ordinarie attività d istituto dei Nuclei operativi provinciali e/o altre strutture del C.F.R.S. Art. 2 L organico del N.O.R., sezione con sede a Palermo, sarà composto, a regime, da n. 20 unità così suddiviso: n. 3 unità del ruolo dei commissari forestali; n. 6 unità del ruolo degli ispettori forestali; n. 1 unità del ruolo dei sovraintendenti forestali; n. 10 unità del ruolo degli assistenti ed agenti forestali. L organico del N.O.R., sezione con sede a Catania, sarà composto, a regime, da n. 20 unità così suddiviso: n. 3 unità del ruolo dei commissari forestali; n. 6 unità del ruolo degli ispettori forestali; n. 1 unità del ruolo dei sovraintendenti forestali; n. 10 unità del ruolo degli assistenti ed agenti forestali.

72 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Art. 3 Al Comando delle sezioni del N.O.R. sono preposti, con provvedimento del dirigente generale del Comando Corpo forestale, unicamente gli appartenenti al ruolo dei commissari forestali. Art. 4 Il personale componente il N.O.R. di norma presterà servizio in uniforme. Per particolari esigenze di servizio, attinenti l attività di P.G., potrà essere autorizzato dal dirigente dell Area 2 Coordinamento e Gestione Corpo forestale ad indossare abiti civili. Art. 5 La formalizzazione degli atti conseguenziali all attività operativa del N.O.R. resta regolamentata dalla vigente normativa. Art. 6 È abrogato il D.D.G. n. 203 del 29 aprile Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito del Comando Corpo forestale. Palermo, 30 marzo ( )084 DISPOSIZIONI E COMUNICATI PREDIDENZA Modifica dello statuto dell Ente di sviluppo agricolo (E.S.A.). Con decreto presidenziale n. 86 del 20 marzo 2017, sono state Il dirigente generale ad interim: GIGLIONE approvate, ai sensi dell art. 3, ultimo comma, della legge regionale 10 aprile 1978, n. 2, le modifiche dello statuto dell Ente di sviluppo agricolo, di cui alla deliberazione dell Ente n. 1 del 14 gennaio 2017, approvate con delibera di Giunta regionale n. 122 del 15 marzo ( )066 ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Revoca del contributo concesso ad un impresa ai sensi della legge regionale n. 11/2009 Crediti d imposta per i nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese. Con decreto del dirigente gene rale del Dipartimento regionale delle attività produttive che di seguito si elenca, all impresa indicata è stato revocato il contributo concesso ai sensi della legge regionale n. 11/ Crediti d imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese. Denominazione Sede Codice fiscale D.D.G. n. RI.MA.T. s.r.l. PALERMO /2S del 27/2/2017 ( )083 Provvedimenti concernenti sostituzione di commissari liquidatori di società cooperative. Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 618 del 16 marzo 2017, l avv. Furnari Giuseppe, nato a Biancavilla (CT) il 7 luglio 1969, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa La Rondine, con sede in Adrano (CT), in sostituzione del dott. La Rocca Massimo. ( )041 Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 619 del 16 marzo 2017, l avv. Furnari Giuseppe, nato a Biancavilla (CT) il 7 luglio 1969, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Collina dei Ciclopi, con sede in Valverde (CT), in sostituzione del dott. Pumona Angelo. ( )041 Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 620 del 16 marzo 2017, la dott.ssa Argiri Maria, nata a Siracusa il 4 febbraio 1973, è stata nominata commissario liquidatore della società cooperativa Prosit, con sede in Siracusa, in sostituzione del dott. Oliva Antonino. ( )041 Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 621 del 16 marzo 2017, il dott. Barone Illuminato Davide, nato ad Avola (SR) il 30 aprile 1970, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Accademia musicale Euterpe, con sede in Canicattini Bagni (SR), in sostituzione del dott. Leonardo Gandolfo. ( )041 Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 646 del 16 marzo 2017, l avv. Seminara Maurizio, nato a Mistretta (ME) il 17 gennaio 1963, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Nuova Idea, con sede in Messina, in sostituzione dell avv. Bottari Giuseppe. ( )041 Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 649 del 16 marzo 2017, il dott. Germanà Maurizio, nato a Messina il 9 febbraio 1958, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Il Girasole, con sede in Naso (ME), in sostituzione del dott. Gugliotta Pietro. ( )041 Con decreto dell Assessore per le attività produttive n. 748 del 23 marzo 2017, la dott.ssa Fiaccabrino Alessandra, nata ad Agrigento il 27 marzo 1973, è stata nominata commissario liquidatore della socie-

73 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n tà cooperativa Monfalcone, con sede in Francofonte (SR)), in sostituzione della dott.ssa Gentile Marilena. ( )041 Comunicato relativo ad una cooperativa in liquidazione volontaria da cancellare dal registro delle imprese. Dall esame della documentazione agli atti dell Ufficio si rileva che la sottoelencata cooperativa, pur avendo deliberato lo scioglimento volontario con nomina di un liquidatore, non ha depositato i bilanci di esercizio relativi agli ultimi cinque anni. Per quanto sopra, riscontrato che non è intervenuta per la stessa società la nomina di un liquidatore da parte dell autorità giudiziaria, sussistendo i presupposti per l applicazione del secondo comma dell art octiesdecies del codice civile, si dispone la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Regione siciliana, per la conseguente cancellazione dal registro delle imprese, della cooperativa di seguito indicata: Denominazione Sede legale Cod. Fiscale Agorà Catania ( )041 ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DELLA FUNZIONE PUBBLICA Elezioni amministrative dell 11 giugno Indizione dei comizi. Con decreto dell Assessore per le autonomie locali e la funzione pubblica n. 92 del 12 aprile 2017, è stata indetta per il giorno 11 giugno 2017 l elezione: a) dei sindaci e dei consigli dei seguenti comuni: Libero consorzio di Agrigento: Aragona, Bivona, Campobello di Licata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Comitini, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Palma di Montechiaro, Santa Margherita Belice, Sciacca, Villafranca Sicula; Libero consorzio di Caltanissetta: Acquaviva Platani, Butera, Campofranco, Marianopoli, Niscemi, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa, Sommatino; Città metropolitana di Catania: Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Licodia Eubea, Linguaglossa, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Raddusa, San Michele di Ganzaria, Scordia, Santa Maria di Licodia, Vizzini; Libero consorzio di Enna: Nissoria, Regalbuto, Sperlinga, Villarosa; Città metropolitana di Messina: Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capri Leone, Castelmola, Castroreale, Cesarò, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furnari, Gaggi, Gallodoro, Gioiosa Marea, Itala, Letojanni, Librizzi, Lipari, Longi, Malfa, Merì, Montalbano Elicona, Motta d Affermo, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pagliara, Pettineo, Piraino, Roccavaldina, Roccella Valdemone, San Pier Niceto, San Piero Patti, Sant Alessio Siculo, Santa Marina Salina, Santa Teresa di Riva, Saponara, Sinagra, Torrenova, Venetico, Villafranca Tirrena; Città metropolitana di Palermo: Alia, Altofonte, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, Bolognetta, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Chiusa Sclafani, Ciminna, Ficarazzi, Gangi, Giardinello, Isnello, Mezzojuso, Palermo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Flavia, Termini Imerese, Trappeto, Valledolmo; Libero consorzio di Ragusa: Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo, Pozzallo; Libero consorzio di Siracusa: Avola, Canicattini Bagni, Cassaro, Floridia, Melilli, Solarino; Libero consorzio di Trapani: Castelvetrano, Erice, Petrosino, Trapani. Come si legge all art. 3 del succitato decreto, l Assessorato regionale delle autonomie locali si riserva di modificare entro e non oltre il 55 giorno precedente a quello della votazione l elenco A allegato. Nello stesso decreto è stata, altresì, fissata per il giorno 25 giugno 2017 la data per l eventuale secondo turno di votazione relativamente alle elezioni dei sindaci dei comuni suindicati. ( )050 Modifica del decreto 12 aprile 2017, concernente elezioni amministrative dell 11 giugno Indizione dei comizi. Con decreto dell Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica n. 98 del 14 aprile 2017, si è provveduto a modificare l elenco A allegato al decreto assessoriale n. 92/S5 del 12 aprile 2017 riguardante l indizione dei comizi elettorali, inserendo i comuni di Sant Agata li Battiati (CT), Santo Stefano di Camastra (ME) e Santa Croce Camerina (RG) precedentemente non inseriti a causa di un refuso tipografico che vanno al voto per scadenza naturale del mandato e i comuni di Calatafimi-Segesta (TP), Valdina (ME), Casteldaccia (PA) e Monforte San Giorgio (ME), per i quali è stata dichiarata la decadenza degli organi elettivi. ( )050 ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELLʼIDENTITÀ SICILIANA Ricostituzione del Consiglio del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento. Con decreto dell Assessore per i beni culturali e l identità siciliana n. 2/Gab del 24 marzo 2017, è stato ricostituito, nel rispetto delle disposizioni di cui all art. 8, comma 1, della legge regionale 3 novembre 2000, n. 20 e s.m.i., come applicabili a sensi dell art. 39, comma 4 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 e s.m.i., giusta D.A. n del 18 luglio 2016, il Consiglio del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento, così composto: dal dott. Bernardo Campo con funzione di presidente; dal Soprintendente a beni culturali e ambientali di Agrigento; all ing. Sergio Alessandro, nella qualità di esperto nel settore della tutela, salvaguardia, valorizzazione, divulgazione, studio e ricerca, relative anche al Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. ( )016 Proroga dell incarico conferito al commissario ad acta dell Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda. Con decreto n del 28 marzo 2017 dell Assessore per i beni culturali e l identità siciliana, è stato prorogato, per mesi tre, l incarico di commissario ad acta dell Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda già conferito al dott. Giuseppe Avenia, giusta D.A. n del 29 dicembre Il testo integrale del D.A. n del 28 marzo 2017 è consultabile nel sito istituzionale della Regione siciliana it/beniculturali. ( )007 Avviso relativo all approvazione del Formulario di presentazione dell istanza da parte dei soggetti che intendono ottenere la qualifica di Ecomuseo. Si dà avviso che con decreto n del 7 aprile 2017 del dirigente generale del Dipartimento regionale dei beni culturali e dell identità siciliana, è stato approvato il Formulario di presentazione (allegato 1) dell istanza (allegato 2) da parte dei soggetti di cui alla legge regionale 2 luglio 2014, n. 16 che intendono ottenere la qualifica di Ecomuseo. Il testo del decreto e dei relativi allegati è consultabile nel sito web del Dipartimento dei beni culturali e dell identità siciliana, presso l Ufficio relazioni con il pubblico e presso il servizio VI - Fruizione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale pubblico e privato del medesimo Dipartimento di via delle Croci, Palermo. ( )016 ASSESSORATO DELLʼECONOMIA Autorizzazione ad un tabaccaio per la riscossione delle tasse automobilistiche nella Regione siciliana. Con decreto del dirigente del servizio 2 del Dipartimento regionale delle finanze e del credito n. 381 del 21 marzo 2017, è stato autorizzato a svolgere il servizio di riscossione delle tasse automobilistiche il seguente tabaccaio:

74 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Cod. N. N. Ragione sociale Lottomatica Ric. Riv. nuovo intermediario Indirizzo Comune Prov. PA Teresi Margherita Corso dei Mille, 184 Palermo PA c.f.: TRSMGH64C5G273N ( )083 ASSESSORATO DELLʼENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ Autorizzazione al comune di Malvagna per lo scarico del refluo depurato. Con decreto n. 287 del 14 marzo 2017, il dirigente generale del Dipartimento regionale dell acqua e dei rifiuti, ai sensi e per gli effetti dell art. 40 della legge regionale n. 27/86 e dell art. 124 del D.Lgs. n. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni, ha concesso con prescrizioni al comune di Malvagna l autorizzazione allo scarico nel torrente Fondachello del refluo depurato in uscita dall impianto di depurazione sito in c.da Scarrotta - Piano Ulivo del comune di Malvagna. L autorizzazione ha validità quadriennale. Un anno prima della scadenza ne dovrà essere chiesto il rinnovo. ( )006 Rinnovo dell autorizzazione al comune di Polizzi Generosa per lo scarico di acque reflue urbane. Con decreto n. 388 del 24 marzo 2017, il dirigente generale del Dipartimento regionale dell acqua e dei rifiuti, ai sensi e per gli effetti dell art. 40 della legge regionale n. 27/86 e dell art. 124 del D.Lgs. n. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni, ha concesso al comune di Polizzi Generosa il rinnovo dell autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane nel Vallone Zacca affluente del torrente Fichera immissario del fiume Imera, con una portata media non superiore a 39 mc/h, corrispondente al carico organico di progetto attualmente trattato dell I.D. di 8000 A.E. e una dotazione idrica procapite di 145 lt/ab giorno. L autorizzazione ha validità quadriennale. Un anno prima della scadenza ne dovrà essere richiesto il rinnovo. ( )006 ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO Provvedimenti concernenti chiusura di progetti presentati a valere sul PO FESR 2007/ Linea di intervento Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 146 del 31 gennaio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 176, relativo alla chiusura del progetto Pronto soccorso sociale - comune di Trapani. Codice locale intervento: PO FESR FAM/ O/R/11581/I91H ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 148 del 31 gennaio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 179, relativo alla chiusura del progetto Adeguamento casa Badalamenti - comune di Cinisi (PA). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11581/I91H ( )152 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della fami- glia e delle politiche sociali n. 149 del 31 gennaio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 178, relativo alla chiusura del progetto Casa di accoglienza Viola - comune di Marsala (TP). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11566/B86G ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 153 dell 1 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 22 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 203, relativo alla chiusura del progetto Centro di accoglienza San Vincenzo comune di Marsala (TP). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11568/B86G ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 178 del 7 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 186, relativo alla chiusura del progetto Casa del volontariato e dell associazionismo di piazza Bevilacqua - comune di Sciacca (AG). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11593/E81H ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 179 del 7 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 185, relativo alla chiusura del progetto Casa del volontariato e dell associazionismo di vicolo Bevilacqua - comune di Sciacca (AG). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11594/E81H ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 188 dell 8 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 184, relativo alla chiusura del progetto Rifunzionalizzazione e riconversione immobile di viale Immacolata - frazione Fondachello - Pronto soccorso sociale comune di Mascali (CT). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11594/E81H ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 191 dell 8 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 9 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 177, relativo alla chiusura del progetto Realizzazione di un pronto soccorso sociale attraverso la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di un immobile sito in c.da S. Ippolito - comune di Corleone. Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11549/G66G ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 249 del 16 febbraio 2017, registrato alla

75 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n Corte dei conti in data 22 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 205, relativo alla chiusura del progetto Rifunzionalizzazione di un unità abitativa da destinare a Centro diurno per disabili - comune di Campofelice di Roccella (PA). Codice locale intervento: PAC Sicilia-SAL_6.3.2/O/R/11584/ D71E ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 277 del 20 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 22 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 206, relativo alla chiusura del progetto Pronto soccorso sociale ristoro e accoglienza - comune di Bagheria. Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11563/B56J ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 295 del 23 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 22 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 208, relativo alla chiusura del progetto Casa di accoglienza per gestanti e ragazze madri - comune di San Giuseppe Jato (PA). Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11565/D97H ( )132 Si informa che nei siti glia-sicilia.it/ e è stato pubblicato il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 352 del 23 febbraio 2017, registrato alla Corte dei conti in data 22 marzo 2017, registro n. 2, foglio n. 246, relativo alla chiusura del progetto Realizzazione di un centro antiviolenza e casa di accoglienza - comune di Bagheria. Codice locale intervento: PO FESR FAM/O/R/ 11559/B56J ( )132 Ricostituzione della Commissione provinciale per l integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli a tempo indeterminato. Con decreto del dirigente del servizio X CPI di Agrigento del Dipartimento regionale del lavoro, dell impiego, dell orientamento, dei servizi e delle attività formative, n del 16 marzo 2017, sono stati sostituiti il componente effettivo e il componente supplente, rappresentanti dell INPS, in seno alla Commissione provinciale per l integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli a tempo indeterminato, art. 14, legge 8 agosto 1972, n Pertanto, la suddetta Commissione risulta così ricostituita: Direttore del servizio X CPI Ag. di Agrigento presidente Librizzi Santino, nato ad Agrigento il 7 novembre serv. X CPI Ag. comp. supplente; dott. Falzone Domenico, nato ad Agrigento il 23 giugno rapp. INPS - comp. effettivo; Marcellino Giacomo Sebastiano, nato a Trapani l 11 dicembre rapp. INPS - comp. supplente; Carlino Vincenzo, nato a Palermo il 5 aprile rapp. Ass. agric. - comp. effettivo; Vizzì Giuseppe, nato a St. Ingbert il 5 agosto rapp. Ass. agric. - comp. supplente. Rappresentanti lavoratori CGIL Di Franco Carmelo, nato a S. Biagio Platani il 26 agosto comp. effettivo; Galione Paolo, nato a Casteltermini il 13 marzo comp. supplente. CISL Iacono Veronica, nata a Palermo il 5 maggio comp. effettivo; Iacono Stefano nato a Raffadali il 18 settembre comp. supplente. UILA-UIL Acquisto Calogero, nato ad Agrigento il 27 aprile comp. effettivo; D Angelo Giovanni, nato a Campobello di L. il 19 maggio comp. supplente. Rappresentanti dei datori di lavoro Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Di Falco Calogero, nato a Caltanissetta il 27 aprile comp. effettivo; Frenda Calogero, nato a Raffadali il 3 dicembre comp. supplente. Confederazione nazionale Coltivatori Diretti (CNCD) Pitrone Salvatore, nato ad Agrigento il 5 gennaio comp. effettivo; Zambuto Elisa, nata ad Agrigento il 19 giugno comp. supplente. Unione Provinciale Agricoltori (UPA) Vivona Marco, nato ad Alcamo il 19 maggio comp. effettivo; Proietto Piera, nata ad Agrigento il 29 gennaio comp. supplente. ( )091 ASSESSORATO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ Presa d atto degli atti di contabilità finale e del quadro economico finale di un intervento del libero Consorzio comunale di Agrigento a valere sulla linea d intervento del PO FESR Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti n. 256 del 22 febbraio 2017, registrato in data 2 marzo 2017 reg. n. 1, foglio n. 52, dalla Corte dei conti, è stato preso atto degli atti di contabilità finale e del quadro economico finale dell intervento: lavori di manutenzione straordinaria per l eliminazione delle condizioni di pericolo della rete viaria secondaria e sua messa in sicurezza della viabilità orientale Dipartimenti 1 - sulla S.P. n. 7 Licata - Riesi, del libero Consorzio comunale di Agrigento a valere sulla linea d intervento del PO FESR , identificato con il CUP B43D codice operazione SI ( )133 ASSESSORATO DELLʼISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE FSE Fondo sociale europeo Sicilia Programma operativo - Avviso n. 12/2017 per il finanziamento di borse regionali di dottorato di ricerca in Sicilia - a.a. 2017/2018. Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale n dell 11 aprile 2017, è stato approvato l Avviso pubblico n. 12/2017 per il finanziamento di borse regionali di dottorato di ricerca in Sicilia a.a. 2017/ Programma operativo Fondo sociale europeo Sicilia Il presente estratto dell avviso n. 12/2017 per il finanziamento di borse regionali di dottorato di ricerca in Sicilia - a.a. 2017/2018 è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana al fine di consentire la massima diffusione delle opportunità offerte per l ottenimento del finanziamento di cui all oggetto. L Avviso integrale, con i relativi allegati, è pubblicato nel sito istituzionale e nel sito internet FSE 1. Risorse stanziate: , Possono presentare domanda di finanziamento le università, statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca (di seguito Università ), con sede operativa in Sicilia, e accreditate di diritto ai sensi del regolamento di accreditamento 2015 della Regione siciliana in possesso dei requisiti indicati nell Avviso. 3. L Avviso si rivolge ai laureati, nati o residenti in Sicilia, utilmente classificati nella graduatoria di ammissione ai corsi di dotto-

76 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 rato di ricerca per l anno accademico 2017/2018 in possesso dei requisiti di cui all art. 5 dell Avviso. 4. Ogni ulteriore informazione in merito alle modalità di partecipazione, di presentazione dell istanza e di valutazione della stessa è consultabile direttamente nel sito istituzionale sicilia.it e nel sito internet FSE 5. A pena di inammissibilità, le domande dovranno pervenire via posta elettronica certificata (PEC) al Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale, all indirizzo di posta elettronica certificata avvisifse1420@legalmail.it entro e non oltre le ore 23:59:59 del 22 maggio Al riguardo, farà fede la data e l ora riportata nella ricevuta di consegna. 6. Eventuali domande di chiarimento in merito ai contenuti dell Avviso e dei relativi allegati devono essere inoltrate al Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale entro e non otre dieci giorni lavorativi antecedenti la chiusura dei termini di presentazione tramite all indirizzo dedicato avvisifse1420chiari menti@regione.sicilia.it. 7. Il responsabile del procedimento è il dirigente del servizio programmazione interventi in materia di istruzione scolastica, universitaria e post universitaria del Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale. 8. Costituiscono parte integrante dell Avviso i seguenti allegati: allegato A. Domanda di finanziamento; allegato B. Formulario per la presentazione della proposta progettuale; allegato C. Piano finanziario. ( )137 Attivazione di nuovi indirizzi di studio nella scuola secondaria di secondo grado statale a.s. 2017/ Modifica del decreto n del 5 aprile Con decreto n del 12 aprile 2017 dell Assessore per l istruzione e la formazione professionale, è stato parzialmente rettificato il D.A. n del 5 aprile 2017 relativo a nuovi indirizzi di studio nella scuola secondaria di secondo grado statale a.s. 2017/2018. Il decreto è disponibile nel sito ufficiale del Dipartimento dell istruzione e della formazione professionale all indirizzo ( )088 FSE - Fondo sociale europeo Sicilia Programma operativo - Avviso n. 13/2017 per il finanziamento di contratti di formazione specialistica nell area medico-sanitaria in Sicilia. Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale n del 13 aprile 2017 è stato approvato l Avviso pubblico n. 13/2017 per il finanziamento di contratti di formazione specialistica nell area medico-sanitaria - A.A. 2016/ Programma operativo della Regione siciliana - Fondo sociale europeo Il presente estratto dell Avviso n. 13/2017 per il finanziamento di contratti di formazione specialistica nell area medico-sanitaria - A.A. 2016/2017 è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana al fine di consentire la massima diffusione delle opportunità offerte per l ottenimento del finanziamento di cui all oggetto. L Avviso integrale, con i relativi allegati, è pubblicato nel sito istituzionale e nel sito internet FSE 1. Risorse finalizzate ,00; 2. possono presentare domanda di finanziamento le università, statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca (di seguito, Università ), con sede operativa in Sicilia in possesso dei requisiti indicati nell Avviso; 3. l Avviso si rivolge a laureati in medicina e chirurgia utilmente classificati nella graduatoria di ammissione alle scuole di specializzazione di area medico-sanitaria per l anno accademico (a.a.) 2016/2017, al momento dell iscrizione alle prove di ammissione, nei termini concessi dal bando di concorso nazionale relativo all area medico-sanitaria - a.a. 2016/2017 ed in possesso dei requisiti di cui all art.5 dell Avviso; 4. ogni ulteriore informazione in merito alla modalità di partecipazione, di presentazione dell istanza e di valutazione della stessa, è consultabile direttamente nel sito istituzionale sicilia.it e nel sito internet FSE 5. a pena di inammissibilità, le domande sottoscritte con firma digitale dovranno pervenire tramite posta elettronica certificata (PEC) al Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale, all indirizzo di posta elettronica certificata avvisi fse1420@legalmail.it entro e non oltre le ore 23:59:59 dell 8 maggio Al riguardo, farà fede la data e l ora riportata nella ricevuta di consegna; 6. eventuali domande di chiarimento in merito ai contenuti dell Avviso e dei relativi allegati devono essere inoltrate al Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale entro e non oltre dieci giorni lavorativi antecedenti la chiusura dei termini di presentazione tramite all indirizzo dedicato avvisifse1420 chiarimenti@regione.sicilia.it.; 7. il responsabile del procedimento è il dirigente del servizio programmazione interventi in materia di istruzione scolastica, universitaria e post universitaria del Dipartimento regionale dell istruzione e della formazione professionale; 8. costituiscono parte integrante dell Avviso i seguenti allegati: Allegato A - Domanda di finanziamento; Allegato B - Formulario per la presentazione della proposta progettuale; Allegato C - Piano finanziario; Allegato D - Fabbisogni e aree medico-sanitarie per contratti regionali individuate per l a.a. 2016/2017 dall Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica. ( )137 ASSESSORATO DELLA SALUTE Voltura del rapporto di accreditamento istituzionale dalla società Studio di radiologia Lizzio dei dottori Carmelo e Giuseppe Lizzio s.a.s. alla società Studio di radiologia Lizzio s.r.l., con sede in Acireale, e contestuale rinnovo del rapporto di accreditamento istituzionale. Con decreto n. 549 del 22 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B Gestione del sistema di accreditamento del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stata approvata la voltura del rapporto di accreditamento istituzionale dalla società denominata Studio di Radiologia Lizzio dei dottori Carmelo e Giuseppe Lizzio s.a.s. alla società Studio di Radiologia Lizzio s.r.l. ed, ai sensi del D.A. n. 463/2003, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale concesso, per la branca di radiologia, al presidio ambulatoriale di radiologia diagnostica denominato Studio di Radiologia Lizzio s.r.l. con sede in Acireale (CT), in via Felice Paradiso, n. 78/L, codice fiscale/partita IVA ( )102 Provvedimenti concernenti rinnovo del rapporto di accreditamento istituzionale di alcune strutture sanitarie della Regione. Con decreto n. 550 del 22 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B Gestione del sistema di accreditamento del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, ai sensi del D.A. n. 463/2003, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale concesso, per la branca di cardiologia, al presidio ambulatoriale di cardiologia e riabilitazione cardiologica, denominato Diagnostica cardiovascolare del dott. Salvatore Gibiino s.r.l., con sede nel comune di Catania, via Guardia della Carvana, nn. 4/A e 4/B, partita IVA ( )102 Con decreto n. 573 del 23 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B del servizio 1 - Accreditamento istituzionale - del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale alla struttura denominata CRINO.LE.VI.CLIN. s.r.l. Unisocio per la gestione dell ambulatorio di endocrinologia sito nel comune di Palermo in via Agrigento n. 41. ( )102 Con decreto n. 574 del 23 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B del servizio 1 - Accreditamento istituzionale - del Dipartimento

77 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale al dott. Cammarata Salvatore per la gestione del laboratorio di analisi sito nel comune di Polizzi Generosa (PA) in via Maddalena n. 16. ( )102 Con decreto n. 576 del 23 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B del servizio 1 - Accreditamento istituzionale - del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale al dott. Paderni Michele per la gestione dello studio odontoiatrico sito nel comune di Palermo in via Catania n ( )102 Con decreto n. 587 del 27 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B. 1.1 del servizio 1 - Accreditamento istituzionale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale alla società Centro Radiologico del dott. Sanzone Leonardo & C. s.a.s. per la gestione dell ambulatorio di radiologia diagnostica, sito nel comune di Partinico (PA) in via Vittorio Emanuele Orlando n. 18. ( )102 Con decreto n. 588 del 27 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B. 1.1 del servizio 1 - Accreditamento istituzionale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale alla società Centro Diagnostico per Immagini s.r.l. per la gestione dell ambulatorio di radiologia diagnostica, sito nel comune di Carini (PA) in corso Italia n ( )102 Con decreto n. 589 del 27 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B. 1.1 del servizio 1 - Accreditamento istituzionale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale alla ditta individuale Ambulatorio di radiologia dott.ssa Caffarelli Gabriella per la gestione dell ambulatorio di radiologia diagnostica, sito nel comune di Palermo in via Maggiore Toselli n. 87. ( )102 Con decreto n. 601 del 29 marzo 2017 del dirigente dell U.O.B. 1.1 del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato rinnovato per tre anni il rapporto di accreditamento istituzionale, concesso per la branca specialistica di odontoiatria alla struttura Studio Dentistico dott. Angelo Frenna & C. s.a.s., cod. struttura partita IVA per la gestione della struttura omonima, con sede nel comune di Ribera (AG), in via Chiarenza n. 20. ( )102 Revoca del rapporto di accreditamento istituzionale dello studio odontoiatrico Dr. Scardina Giuseppe Alessandro, con sede legale nel comune di Bagheria. Con decreto n. 551 del 22 marzo 2017 del dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, è stato revocato il rapporto di accreditamento istituzionale dello studio odontoiatrico denominato Dr. Scardina Giuseppe Alessandro, avente sede legale ed operativa in via Domenico Gagliardo n. 68 nel comune di Bagheria (PA). ( )102 Sospensione dell efficacia del decreto 16 novembre 2016, relativo alla sospensione del rapporto di accreditamento istituzionale concesso alla struttura Patologia Clinica ( )028 Bios della dott.ssa Faraci Rosa & C. s.a.s., con sede in Barrafranca. Con decreto n. 580 del 24 marzo 2017 del dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, in esecuzione dell ordinanza n. 351/17 del presidente del Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia - sezione quarta di Catania, è stata sospesa fino al 23 marzo 2017 l efficacia del D.D.G. n del 16 novembre 2016 relativo alla sospensione dell accreditamento istituzionale per lo svolgimento dell attività di laboratorio analisi cliniche generali di base della struttura Patologia Clinica Bios della dott.ssa Faraci Rosa & C. s.a.s., con sede in piazza Giudice Costa n. 3, nel comune di Barrafranca (EN), sino alla trattazione della causa in sede collegiale (udienza del 23 marzo 2017). ( )102 Sospensione del rapporto di accreditamento istituzionale concesso alla struttura Check-up Laboratorio Analisi Cliniche dott. Valentino Franzone & C. s.a.s., con sede in Agira. Con decreto n. 581 del 24 marzo 2017 del dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, preso atto delle non conformità rilevate dall UO Accreditamento dell ASP di Enna, di cui alle note prot. n. U del 6 ottobre 2015; prot. n. 238/15 del 16 novembre 2015 e prot. n. U del 26 gennaio 2017 DG, l accreditamento istituzionale per lo svolgimento dell attività di laboratorio analisi cliniche generali di base concesso alla struttura Check-up Laboratorio Analisi Cliniche dott. Valentino Franzone & C. s.a.s., con sede in via Vittorio Emanuele n. 54/A nel comune di Agira (EN), è stato sospeso per novanta giorni a partire dalla data di adozione del suddetto provvedimento. ( )102 Rettifica del decreto 16 gennaio 2008 e rinnovo del rapporto di accreditamento istituzionale dello Studio Odontoiatrico Gilotti Nocera di Gilotti Iva s.a.s., con sede in Agrigento. Con decreto n. 582 del 24 marzo 2017 del dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, la denominazione della struttura accreditata con il Servizio sanitario regionale, con D.D.G. n. 22 del 16 gennaio 2008, per la branca di odontoiatria Studio Odontoiatrico Gilotti Nocera di Gilotti Iva sita nel comune di Agrigento in via Picone n. 57, è stata rettificata in Studio Odontoiatrico Gilotti Nocera di Gilotti Iva s.a.s. Ai sensi del D.A. n. 463/2003, l accreditamento concesso per la branca di odontoiatria, alla società Studio Odontoiatrico Gilotti Nocera di Gilotti Iva s.a.s. codice fiscale per la gestione della struttura omonima, con sede nel comune di Agrigento in via Picone n. 57, ha validità triennale. ( )102 Autorizzazione al titolare della farmacia Europa del comune di Catania al commercio di farmaci SOP e OTC on line. Con decreto del dirigente del servizio 7 del Dipartimento regionale per la pianificazione strategica n. 598 del 28 marzo 2017, la dott.ssa Giacinta Recca, titolare della farmacia Europa del comune di Catania, è stata autorizzata al commercio dei farmaci SOP e OTC on line, utilizzando il seguente indirizzo web: ( )028 Autorizzazione al legale rappresentante della parafarmacia Il Faro della società M.M. Primesa s.r.l., sita in Catania, al commercio di farmaci SOP e OTC on line. Con decreto del dirigente del servizio 7 del Dipartimento regionale per la pianificazione strategica n. 600 del 28 marzo 2017, il dott. Claudio Molina, legale rappresentante della parafarmacia Il Faro della società M.M. Primesa s.r.l., sita in Catania, è stato autorizzato al commercio dei farmaci SOP e OTC on line, utilizzando il seguente indirizzo web:

78 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 16 Rendicontanzione delle somme riscosse dalle AA.SS.PP. ai sensi del D.Lgs. n. 194/2008 per l effettuazione dei controlli sanitari ufficiali volti a verificare la conformità della normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali - Anno ( )102

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