RASSEGNA STAMPA ARLEF

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1 IL PICCOLO

2 LA VITA CATTOLICA

3 IL GAZZETTINO

4 IL GAZZETTINO

5 GIOVEDÌ 27 OTTOBRE 2011 MESSAGGERO VENETO Cultura e Spettacoli 53 Pier Paolo Pasolini e Monica Vitti. L attrice compie 80 anni il 3 novembre di Mario Brandolin UDINE Tullio De Mauro, maestro della linguistica, è a Udine per partecipare al 36º Convegno della Società Italiana di Glottologia sul tema 150 anni. L identità linguistica italiana, in programma da oggi a sabato a palazzo Antonini. Considerato tra i maggiori studiosi della materia, De Mauro, oltre all intervento all interno del convegno, domani alle 9.30, presenterà, stamane alle 11.30, gli Atti della giornata di studio in ricordo di Roberto Gusmani, organizzata dall ateneo nel novembre 2010 per rendere omaggio al caposcuola della linguistica udinese, mentre sabato pomeriggio parteciperà alla presentazione del nuovo Dizionario Italiano-Friulano. Incontriamo De Mauro e per cominciare gli chiediamo un impressione sullo stato, oggi in Italia, di quella centralità del rapporto, da lui teorizzata nelsuo Inprincipio c erala parola? (2010), tra lingua, società e naturalità degli essere umani. «Questa centralità è tale in tutto il mondo: non è che l Italia possa vantare una sua eccezionalità rispetto alla specie umana. A volte scherzando magari lo pensiamo, qualche italiano è abbastanza stravagante». Da molte parti però si lamenta un impoverimento della nostra lingua, una perdita di centralità appunto nel contesto sociale. «Impoverimento, forse, non è proprio il termine giusto. Autorevoli studiosi di storia della lingua italiana sostengono che per esempio il linguaggio dei giornali, che molto spesso deprechiamo, presenta invece caratteristiche positive rispetto allo stile inamidato un po pomposo che vigeva in passato». Più che di impoverimento si dovrebbe allora parlare di evoluzione, magari legata alla maggior diffusione? «Oggi tutti per fortuna parliamo l italiano, anche se una buona parte parla un italiano ROMA La copia esatta della sua Alfa Romeo GT, quella con cui fu anche ucciso sulla spiaggia di Ostia, nel 1975, è tra gli oggetti alla mostra P.P.P. Un omaggio a Pier Paolo Pasolini, a cura della Cineteca di Bologna, con ideazione e allestimento scenografico dei premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, «La tv ha promosso la cultura italiana ma oggi la avvilisce» A colloquio con Tullio De Mauro, maestro della glottologia «L emittente pubblica trascinata in basso da quelle private» UDINE Il Grant Dizionari Bilengâl Talian-Furlan (Grande Dizionario Bilingue Italiano-Friulano) in versionecartacea, dopo 12 anni dall'inizio dei lavori, finalmente è pronto: sarà tenuto a battesimo sabato a Udine,alle 15, in sala Paolino di Aquileia La presentazione sarà preceduta da un laboratorio di approfondimento tecnico-didattico che si terrà nello stessa sede, dalle Il Grant Dizionari, impresa cominciata nel 1998 per il coordinamento di Adriano Ceschia, è composto da 6 volumi di circa CONVEGNO A UDINE Lo stato della lingua nel 150º dell Unità L Università di Udine ospita, da oggi a sabato, il 36 convegno della Società Italiana di Glottologia, sul tema 150 anni. L identità linguistica italiana : vi partecipano, tra gli altri, Tullio De Mauro, Giorgio Pressburgher e Michele Mirabella. «A 150 dall unità politica dell Italia spiega Vincenzo Orioles, docente di glottologia all ateneo friulano e componente, con Raffaella Bombi, del comitato promotore del convegno ci si chiede se la 600/700 pagine ciascuno e rappresenta la più imponente iniziativa lessicografica stampata su carta. Troneggerà sugli scaffali delle biblioteche pubbliche e private. Le prime copie saranno distribuite a scuole e biblioteche del Friuli. Criteri. Nell elaborazione del GDB TF, questo è il suo acronimo, siricalca il Grande dizionario della lingua italiana (Utet) di Tullio De Mauro, linguista di fama internazionale. All'Università di Udine sono stati predisposti corsi per lessicografi al fine d uniformare i metodi di ricerca per la raccolta dei lemmi. Festival di Roma, mostre su Pasolini e la Vitti lingua italiana abbia una sua fisionomia ben definita e come si sia arrivati nel tempo agli attuali equilibri. L orizzonte cronologico si estenderà dalla fase costitutiva (periodo prelatino, eredità classica greco-romana, italiano delle origini) fino all età contemporanea con l attenzione rivolta all equilibrio tra centro e periferie, tra dimensione linguistica nazionale e specificità regionali». inaugurata ieri all Auditorium Parco della Musica in occasione del Festival di Roma (da oggi al 4 novembre). Aprono anche le altre esposizioni all Auditorium, tra cui Monica e il cinema. L avventura di una grande attrice, dedicata a Monica Vitti per l 80º compleanno. La mostra su Pasolini si snoda in un ampio spazio in penombra dominato al centro Bilengâl Talian-Furlan, pietra miliare Pronta l edizione cartacea in sei volumi: sabato la presentazione a Udine L'opera ha visto il diretto coinvolgimento, tra gli altri, dell'ateneo, del Consorzio Universitario Friulano, della Società Filologica Friulana, dell'istituto ladino-friulano Pre Checo Placereani, del Circolo culturale Menocchio. Contenuti. Il Dizionario contiene quasi 62 mila lemmi italiani ( monorematici e polirematici) e lemmi friulani ( monorematici e polirematici). L'opera, che ora arriva in carta, è stata divulgata sul web, a partire dal 2006, anche per i friulani che vivono in tutto il mondo che possono collegarsi con il sito del CFL (Centri Friûl Lenghe) 2000 che ha avuto l'incarico di preparare il GBD TF. Costi. La stesura ha comportato tempi lunghi. Per un costo si dice di 1 milione di euro. Alle polemiche sollevate, Glesie Furlane e La Patrie dal Friûl hanno risposto che «il progetto non pare abbia navigato nell'oro come qualcuno vuole far credere» e che «non si è vista la stessa passione e lo stesso fervore nel denunciare sprechi ben più alti e inutili per strutture, club, mostruosità, opere faraoniche». Novità. Oltre alle parole nuove, dall istallazione di Ferretti (scenografo di Medea, Decameron, Iraccontidi Canterbury, Il fiore delle Mille e una notte e Salò)e Lo Schiavo, una grande macchina da scrivere, da cui nasce una gigantesca nuvola di parole, creata con fogli delle sue opere. «Lo rappresentiamo come è nato, da scrittore, capace di raccontare con anni di anticipo quello che è successo nel nostro Paese dice Ferretti. Io lo ricordocome unapersona meravigliosa, ci siamo dati sempre del lei, ma tra noi c era un grande affetto». Alle pareti 11 schermi, 4 con gli incipit di suoi film, e sette con montaggi di immagini che riassumono la sua biografia per temi, come la vita, l Italia, la poesia, fino alla morte. Monica e il cinema, curata da Antonella Felicioni e Anna De Marchi, racconta la carriera e la personalità della Vitti, attraverso 105 immagini, tra foto e fotogrammi di film e proiezioni. Tullio De Mauro, in Friuli per una tre giorni linguistica, qui con Vincenzo Orioles, glottologo dell ateneo udinese un po approssimativo. Mentre circa il 30% della popolazione lo parla con una sicurezza e una familiarità che le generazioni passate non avevano». Che ruolo ha avuto in tutto questo la televisione? «È stata fondamentale nella creazione di una lingua unitaria. Negli anni 50 e 60 in Italia, tranne una minoranza molto modesta, due terzi della popolazione parlava solo il proprio dialetto, il 60% degli italiani non aveva la licenza elementare e il 20% era analfabeta completo: in questa situazione la tv ha avuto funzione dirompente. Ha fatto sentire che l italiano si parlava oltre che scrivere, che era comprensibile, influendo enormemente anche sul costume». Ha ancora questa funzione la tv? «No, per colpa di tutti noi, perché abbiamo fatto passare nel 1992 una legislazione sull uso dell etere che ha consentito alle tv private di costituirsi in alternativa alla tv pubblica. E questo ha trascinato la tv pubblica verso la commercializzazione e innescato un circolo perverso che sta portando sempre più in basso la qualità dei programmi televisivi, e con essa quella della cultura in generale». Si parla di analfabetismo di ritorno o dealfabetizzazione che pare investa l 80% della popolazione italiana: come si spiega, allora, il successo dei tanti festival dedicati ai libri e alla cultura? «Sarei tentato di usare la storia degli aeroplani di Mussolini (sempre quei pochi spostati da aeroporto a un altro) e delle vacche di Fanfani. Ho come l impressione, non abbiamo dati statistici per affermarlo con sicurezza, che ci sia un gruppo, una compagnia di giro di persone molto attente che si muova tra i festival, dove gli oratori e mi ci metto anche io poi sono più o meno sempre gli stessi. Però questi festival servono. Parlano di cultura di libri, di spettacoli, di musica, di scienza. Un fenomeno sconosciuto in altri paesi, ma che in Italia compensa la povertà di altri luoghi più appropriati di formazione ed educazione». Sabato sarà presentato il Dizionario Italiano-Friulano, un opera attesa e indispensabile, si dice, alla diffusione e alla salvaguardia della lingua friulana. «È un iniziativa meritoria che va a rafforzare quel processo di conoscenza e salvaguardia di un diritto fondamentale dell uomo, quello di parlare la sua lingua, sancito in Italia dalla Costituzione e recepito dalla legge 482 del 1999, anche se essa non sempre viene compiutamente applicata». RIPRODUZIONERISERVATA una ricchissima fraseologia. Il GDB TF, autentica pietra miliare della lessicografia friulana, con le migliaia di lemmi, locuzioni e termini tecnico-scientifici elaborati, copre il 99% del lessico d uso. Disponibile on line (e su cd per qualunque computer), sarà periodicamente aggiornato. Silvano Bertossi RIPRODUZIONE RISERVATA MESSAGGERO VENETO

6 il Diari Realizât cul finanziament de Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane IL DIARI, CUINDISINÂL DI INFORMAZION A GRATIS AN VI, NUMAR DI OTUBAR 2011 DIRETÔR RESPONSABIL: MAURO TOSONI - EDITÔR: T&T COMUNICAZIONS, UDIN STAMPE: EDIGRAF, VIE DAI MONTECCHI 6, TRIEST - REGJISTRAZION TRIBUNÂL DI UDIN N.42/06 - PUESTIS TALIANIS S.P.A - SPEDIZION IN A.P. - 70% - CNS UD N.16/06. SUNS SCLESIS DI EUROPE Il program complet de manifestazion e lis schedis dai 12 grups finaliscj dal Liet Par une setemane, Udin e il Friûl cûr des minorancis linguistichis de Europe E sabide ai 19 di Novembar tal teatri gnûf Giovanni da Udine, serade conclusive dal Liet International il plui impuartant festival a nivel european pe musiche contemporanie in lenghe di minorance INTES PAGJINIS Totò, il napoletan naturalizât furlan Ritrat dal campion dal Udin: l unic zuiadôr talian a jentrâ tai 50 che a competin pal Balon di aur INTE PAGJINE 5 AL RIVE IL DIZIONARION Al vegnarà presentât sabide ai 29 di Otubar te Sale Paulin di Aquilee di Vie Trep, a Udin, il Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan (GDB TF) stampât su cjarte in 6 volums, su CD e pandût sul web. Dal sigûr un dai events plui impuartants de vite culculturâl dal Friûl, stant che la opare in cuestion e je stade il plui grant investiment de politiche linguistiche pe lenghe furlane de Regjon, par mieç dai siei organisims specifics, prime l OLF e po le ARLeF. IL DIARI

7 8 il Diari events AN VI, NUMAR DI OTUBAR 2011 Al vegnarà presentât sabide ai 29 di Otubar dal 2011 aes 15.00, te Sale Paulin di Aquilee di Vie Trep, a Udin, il Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan (GDB TF) stampât su cjarte in 6 volums, su CD e pandût sul web. Dal sigûr un dai events plui impuartants de vite culculturâl dal Friûl, stant che la opare in cuestion e je stade il plui grant investiment de politiche linguistiche pe lenghe furlane de Regjon, par mieç dai siei organisims specifics, prime l OLF e po le ARLeF. Al rive il dizionarion ESSI Chê che a ven presentade cumò e je dome che la edizion su cjarte, in sîs volums di une opare che e je nassude soredut tant che dizionari eletronic, che al permet une ricercje svelte dai lemis, o la selezion di liste di lemis, sinonims, contraris, par categoriis, daûr dai criteris de ricercje avanzade. Di ogni leme furlan al è pussibil clamâ cuntun clic il cuadri flessionâl. Cumò, tal 2011, e je stade curade la stampe su cjarte, in 6 volums par un totâl di 7000 pagjinis. La grafiche, in doi colôrs, neri pal talian e celest pal furlan, cu la struture des vôs ben definide te lôr acezion, e rispuint a criteriis di leture facile. Daûr di cheste grande opare e je dute une storie che e va indaûr adiriture al 1998 cuant che l ideatôr, il professôr Adrian Cescje, al presemtà il profjet al Osservatori de lenghe e culture furlanis, che lu fasè bon. Chi daûr un struc des motivazions, de int e des faturis che a son daûr di une vore lade indevant par passe dîs agns. MOTIVAZIONS: insegnants, students,g jornaliscj, scritôrs e ducj chei che a vuelin e a àn plasê di scrivi te lenghe furlane vuê a scuegnin fâ i conts cuntune complessitât de comunicazion che e domande simpri peraulis gnovis o di zontâ acezions gnovis di significât aes peraulis patrimoniâls. Dome une lenghe insegnade a scuele e che si lei su lis publicazions e pues contentâ cheste comunicazion. Se di no, e je destinade a sei parade vie di une altre, chê plui a puartade di man, che le sostituìs par ordin tes funzions de comunicazion moderne, fin che e rive a sostituîle ancje tes funzions de comunicazion familiâr e cuotidiane. Pai furlans, cheste lenghe e je la lenghe taliane. Al è cu la lenghe taliane che i furlans che a vuelin fevelâ la lôr lenghe a àn di fâ in primis i conts. Cussì al covente che là che la lenghe taliane e à une peraule o une espression par fevelâ di politiche, o di fisiche, o di matematiche, o di dirit aministratîf, o di sport e v.i., le vedi ancje la lenghe furlane. Il GDB TF al da cheste oportunitât ae comunicazion par furlan. La esecuzion de opare e je stade dade al consorzi Centri Friûl Lenghe 2000, fondât di pueste tal 1999; i socis che lu componin a son la Universitât dal Friûl, il Consorzi Universitari Furlan, la Societât Filologjiche Furlane, la cooperative Informazion Furlane, l Istitût Ladin Furlan pre Checo Placerean, la Union dai Scritôrs Furlans, il Circul Culturâl Menocchio, Serling. Al è stât finanziât de Regjon Autonome Friûl Vignesie Julie. CURADÔRS E COLABO- RADÔRS. Il prof. Adrian Cescje al à coordenât par passe dîs agns dutis lis voris dal GDB TF, cu la sorevision gjenerâl, sore che fânt une gran part. Il prof. Luca Peresson al à coordenât lis voris informatichis, invezit il dr. Sandri Carrozzo, sore che davuelzi buine part des voris di lematizazion, al à curât i aspiets complès de normalizazion linguistiche dal furlan. A àn dât il lôr contribût te lematizazion a nivei variis e cun rûi difarents uns 30 colaboradôrs in 10 agns. STAFF INFORMA- TIC. Il program informatic al è stât realizât dal staff direzût dal prof. Luca Peresson e componût di Andrea Maestrutti, Mattia Barbon e Francesco Feregotto. CONSULENCE SIENTIFICHE. Tullio De Mauro (Universitât La Sapienza di Rome), Giovanni Frau (Universitât dal Friûl), Silvana Fachin Schiavi (Universitât dal Friûl), Xavier Lamuela (Universitât di Gerona), Diego Poli (Universitât di Macerata), Jane Nystedt (Universitât di Stocolme), Camilla Bardel (Universitât di Stocolme). COLABORAZION CU LA UNIVERSITÂT DI STOCOL- ME. Cul 2006 e je scomençade une colaborazion dai curadôrs dal GDB TF cul dipartiment di italianistiche de Universitât di Stocolme pe preparazion di un dizionari talian-svedês sul model dal GDB TF doprant il so program informatic. DURADE DES VORIS. Lis voris dal GDB TF a son scomençadis tal 1999 e a son ladis indenant fin in dì di vuê. Tal 2005 al è stât publicât su CD il vocabolari di base dal GDB TF di lenis che a L APONTAMENT Ae presentazion, che e sarà introdusude dal president de Arlef Lorenzo Zanon, al cjaparà part tant che relatôr ancje il prof. Tullio De Mauro, che il so Grande Dizionario Italiano dell Uso dal 1999 al è stât sielt in chê volte dal Centri Friûl Lenghe 2000 tant che dizionari di riferiment pe part dal talian. Altris relatôrs: Adrian Cescje, Luca Peresson, Sandri Carrozzo, Tullio De Mauro, Giovanni Frau, Xavier Lamuela, Diego Poli. La buinore de stesse zornade si davuelzarà, simpri tal stes lûc, aes 9.00, un incuintri di aprofondiment cun insegnants, operadôrs linguistics e ducj chei che a son interessâts par mostrâ in forme plui detaiade lis carateristichis tecnichis e lis pussibilitâts di ûs didatic dal GDB TF. cuvierzin il 95% des frecuencis di ûs. A son scomençadis cu la schedadure eletroniche dai lemis dal Pirona e dal Faggin che po dopo a son stâts metûts tal GDB TF. CARATERISTICHIS. Il GDB TF al è un dizionari bilengâl, dal talian al furlan. Il dizionari talian di riferiment al è il Grande Dizionario Italiano dell Uso di Tullio De Mauro, jessût tes edizions UTET tal Carateristiche di chest dizionari e je che e ven rindude in maniere eficace la complessitât polisemiche dai lemis in acezions e sotacezions, che par ognidune di chestis e je indicade la marcje di frecuence dal lôr ûs. Cheste complessitât e je stade trasferide tal GDB TF. NUMAR VÔS. Il GDB TF al presente cuasi lemis te sezion taliane, tor peraulis unichis (monorematics) e locuzions (polirematics), che a chescj a fasin riferiment lemis furlans, di chescj monorematics e polirematics. Par un completament just dal GDB TF, par puartâlu a di une completece che e corispuindi cun chê dal GRADIT, si varès di lematizâ ancjemò i lemis di marcje tecniche specialistiche des difarentis dissiplinis che a son passe DIFUSION. Il GDB TF (vocabolari di base di lemis) al è stât pandût tal 2005 su CD in copiis. Tal 2006 al è stât pandût par mieç dal sît web dal CFL che lu à dentri ancje pe consultazion direte, e inzornât ogni an man man che si zontavin vôs gnovis. Tal 2008 a son stâts dâts fûr altris CD. La stampe su cjarte dal GDB TF tal 2011 in 6 volums e je di copiis. Dutis lis scuelis e lis bibliotechis dal Friûl a ricevaran une copie. DANUS UNE MAN A CRESSI FÂS un abonament FÂS une donazion Vierse 20 euros sul cont corint puestâl numar intestât a: T&T Comunicazions, vie Marcjât Vieri nr. 37, Udin E TU LU RICEVARÂS PAR UN AN A CJASE TÔ Vierse ce che tu crodis sul nestri cont corint IT49W CUI TIEI BÊÇS O FASARÌN PLUI PAGJINIS, PLUI COPIIS E UN GJORNÂL PLUI BIEL il Diari pueste vie Marcjât Vieri 37, Udin redazion@ildiari.eu telefon IL DIARI

8 IL FRIULI

9 IL GAZZETTINO

10 48 Cultura e Spettacoli MESSAGGERO VENETO SABATO 29 OTTOBRE 2011 Quirino Principe annunciato ospite UDINE La piú antica istituzione musicale italiana terrà ufficialmente a battesimo, stasera alle 20.45, la Stagione che porta la firma del direttore artistico Marco Feruglio: al Giovanni da Udine arriverà, per la prima volta, l Orchestra dell Accademia Nazionale di Santa Cecilia e sarà accolta da un perentorio tutto esaurito. La serata, del resto, è un autentico super-evento all stars: anche sul podio e al pianoforte, infatti, brilleranno due stelle d inestimabile caratura. I loro nomi? Non hanno bisogno di presentazioni: sono Antonio Pappano ed Hélène Grimaud. Reduce dal trionfo romano che ha accompagnato l apertura della stagione sinfonica di Santa Cecilia, l Orchestra inserita, ricordiamo, dal prestigioso mensile Classic FM fra le migliori 10 formazioni del mondo si confronterà con due tra le pagine piú amate e applaudite dagli appassionati: il Concerto n. 1 in re minore opera 15 per pianoforte e orchestra di Johannes Brahms e la Sinfonia 6 in si minore opera 74 Patetica di Pëtr Il ic Cajkovskij. Friuli Music Festival itinerante: da Tarcento in tre province TARCENTO Fondata nel 1908, l Orchestra dell Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico ed è stata diretta da tutte le più importanti figure musicali del XX secolo: da Mahler a Strauss, da Stravinskij a Toscanini, fino ad Abbado e Muti. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ne è stato il Presidente Onorario, dal 2005 Antonio Pappano ne è il Direttore musicale. La registrazione della Madama Butterfly (con il Coro dell Accademia Nazionale di Santa Cecilia) diretta da Pappano e pubblicata dalla Emi Classics nel marzo del 2009 ha vinto il prestigioso Gramophone Award. Hélène Grimaud, nome di punta dell attuale panorama artistico, si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre d Europa e del Nord America. Nel 2010 è stata artiste étoile al Festival di Lucerna. Nel 2002 ha firmato un contratto esclusivo con la Deutsche Grammophon ed è stata insignita del titolo Officier dans l ordre des Arts et des Lettres dal Ministro della Cultura francese. La Grimaud è anche autrice di due libri, Variations Sauvages e Leçons Particulières, pubblicati Oggisarà inaugurata la decima edizione del Laboratorio Internazionale di Musica da Camera promosso dall Associazione musicale tarcentina con il sostegno di Regione Fvg, Fondazione Crup e Comune. Con il nuovo nome di FriuliMusicFestival, il Laboratorio festeggia, quest anno, dieci anni di attività: un traguardo importante contraddistinto, sin dalle prime edizioni, dalla scelta artistica di ricercare e approfondire i sottili legami espressivi esistenti tra la musica e gli altri linguaggi dell arte, quali la poesia, il teatro, il cinema. Curato dalla direzione artistica di Barbara Rizzi, FriuliMusicFestival prevede la rappresentazione, (da oggi al 19 dicembre) di dodici spettacoli distribuiti, secondo la collaudata formula itinerante, in tre province del Friuli Vg proposti da sedici artisti impegnati in varie formazioni cameristiche; in particolare, gli ultimi due appuntamenti saranno realizzati con le prestigiose collaborazioni del Conservatorio Tomadini di Udine e del Teatro Verdi di Pordenone e un ospite di caratura, Quirino Principe. Il cartellone sarà inaugurato con un week-end tutto musicale: il primo concerto, La luna, il tangoe isogni, siterrà stasera a Tarcento, alle 18, nel salone di anche in Italia. La sua passione per i lupi ha spinto nel 1999 la pianista francese a fondare il Wolf Conservation Center. Più recentemente ha dato il proprio nome e sostegno a molte altre associazioni, tra cui Amnesty International, International Children s Camp Villa Sans Souci e il World Wide Fund for Nature. E ora la biografia del maestro. NatoaLondra nel1959dagenitori italiani, Antonio Pappano studia pianoforte, composizione e direzione d orchestra negli Stati Uniti. Fra le tappe piú prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 e al Festival di Bayreuth nel Pappano ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, London Symphony ed è dal 1997 Direttore Ospite Principale della Israel Philharmonic Orchestra. Direttore dell anno 2005 per la Royal Philharmonic Society, è stato inoltre insignito del premio Abbiati 2005 della Critica. Info La banda Anbima e l unità d Italia Villa de Rubeis Florit e avrà come protagonista l originale e affermato Trio Rospigliosi (flauto, chitarra e pianoforte) che proporrà al pubblico un accattivante e vivace repertorio con celebri trascrizioni di Ouvertures rossiniane, tanghi e tarantelle di autori del 900 e una prima esecuzione assoluta dedicata al Trio dal compositore siciliano Francesco Di Fiore. A seguire, domani, sempre alle 18, a villa Romano a Case di Manzano la giovane violinista Katia Ghigi e la pianista Agnese Gatto proporranno Armonie della sera, un invitante percorso musicale dal Barocco a Beethoven. A seguire altri tre appuntamenti in provincia di Pordenone: sabato 19 novembre a palazzo Tadea di Spilimbergo Notturno recital, un concerto interamente dedicato a Chopin; sabato26apalazzo Ragazzoni di Sacile, Film Music& Jazz, un frizzante repertorio proposto da Paolo Zampini, primo flauto dell Orchestra di Ennio Morricone e domenica 27 sempre al Tadea, Il violoncello virtuoso. Pappano al Nuovo dopo i successi di Roma Il maestro del momento apre stasera la stagione con l orchestra di Santa Cecilia. Al pianoforte la virtuosa Hélène Grimaud Il maestro Antonio Pappano stasera sul podio del Giovanni da Udine A CORMòNS Domenica, alle 18 al teatro comunale di Cormòns si terrà il Concerto della Banda provinciale Anbima di Gorizia. Un evento per celebrare i 150 anni dell'unità d'italia. La Banda Anbima conta una formazione di sessanta elementi, in rappresentanza delle 11 bande provinciali, per cui suona un totale di 425 musicisti. «Questo concerto non solo rende omaggio all'unità d'italia e a tutti i comuni della Provincia di Gorizia dice la presidente della Banda Provinciale Anbima Annamaria Denti Tarzia, ma punta anche a valorizzare il lavoro della Banda, stimolando cosi i giovani che frequentano la scuola interna alle loro formazioni a far sí che possano anche loro un giorno far parte della stessa. Lo spettacolo, inoltre, chiude la rassegna che tutte le bande della regione hanno voluto onorare per il 150 dell'unità d'italia». fazioli hall Stagione speciale con Daniil Trifonov La stagione Fazioli Concert Hall si aprirà giovedì 3 novembre (alle 20.45) con il pianista che negli ultimi mesi ha destato piú scalpore, fra quelli della sua generazione, per la strabiliante e infaticabile ascesa. Basti pensare che tra il 2010 e il 2011 è risultato vincitore dei piú prestigiosi concorsi al mondo: lo Chopin di Varsavia (medaglia di bronzo), il Rubinstein di Tel Aviv (Primo Premio) e il Tchaikovsky di Mosca (Medaglia d Oro e Grand Prix). Si tratta del russo Daniil Trifonov, classe 1991, talento che ha colpito giurati e osservatori del calibro di Martha Argerich, Krystian Zimerman, Van Cliburn, Emanuel Ax e Nelson Freire. Valery Gergiev lo ha insignito personalmente a Mosca del Grand Prix, il premio aggiuntivo assegnato al miglior vincitore fra tutte le categorie del concorso Tchaikovsky. Info concert@fazioli.com., telefono Cividale riscopre il talento del suo de Stefani eccellente: «Ecco perché ha esordito ieri il professor Carlo Manfio, protagonista della conferenza che ha inaugurato il ciclo di appuntamenti voluti CIVIDALE Misconosciuto. Quello del cividalese Alessandro de Stefani, genio del teatro italiano, è un destino (immeritato, superfluo dall amministrazione dirlo) che accomuna tanti artisti appartenuti al Ventennio. Il processo di rimozione della cultura di tale periodo ha insabbiato anche la sua produzione, pur civica per commemorare il drammaturgo nel 120 anniversario della sua nascita mi auguro che si gettino le basi di un convinto percorso di riscoperta di questo maestro del nostro Novecento. Basti dire che quando la compagnia di Pirandello mise in scena uno dei capolavori di de Stefani, Il calzolaio di Messina, una personalità del tenore di Silvio D Amico apostrofò l autore come grande poeta. Confido, quindi, che la regione Fvg promuova l edizione dell opera omnia teatrale di de Stefani». Friulano e italiano, l Arlef presenta il dizionario UDINE È arrivato il grande giorno per il Grande dizionario bilingue italiano friulano. In casa Arlef, Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, sono contenti perché è stato coronato un sogno, quello di vedere realizzata la creazionedi unostrumentoimportantissimo per la cultura friulana. Ed è stata proprio l Arlef, diciamo, capofila di tutte le istituzioni culturali che hanno partecipato alla compilazione di questo dizionario, che ricalca il Grande dizionario della lingua italiana dell'utet redatto sotto la guida del professor Tullio De Mauro, linguista di fama internazionale. Oggi, alle 9.30, è organizzato, nella sala Paolino di Aquileia di Udine, un laboratorio di approfondimento tecnico didattico. La presentazione vera e propria è in programma alle 15 nella stessa sede. Sarà Lorenzo Zanon, presidente dell Arlef, ad avviare i lavori. Parleranno Adriano Ceschia, Luca Peresson e Sandri Carrozzo. Ospite illustre l ex ministro De Mauro. MESSAGGERO VENETO

11 Il dizionario in friulano unisce le tre province UDINE - (a.v.) Il presidente dell Arlef, Lorenzo Zanon introduce con una battuta la presentazione del Grant Dizionari Bilengal Talian Furlan, Gdb Tf, come quasi affettuosamente, viene chiamato dagli addetti ai lavori. Di fronte alla sala gremita del centro Paolino d Aquileia, in paziente attesa dell inizio dei lavori, infatti esordisce così: «Abbiamo aspettato tanto per avere questo risultato, ma abbiamo fatto qualcosa di importante». Un modo come un altro per stemperare l emozione di un risultato raggiunto dopo mille difficoltà, con l aiuto di tanti, tutti ringraziati a partire dallo scomparso Agnul di Spere, Angelo Pittana, lo scrittore friulano cui è dedicata la pubblicazione. Non si leva sassolini dalla scarpa Zanon perchè il momento è di festa e come tale va vissuto con tanto di passarella dei politici, chi più chi meno abituato ad esprimersi in marilenghe non solo per un saluto d occasione. Però è proprio da loro che giungono notizie confortanti per lo stato di salute del friulano e dei friulani ad iniziare con un dato di fatto: la presenza in prima fila dei presidenti delle province di Udine e Gorizia, Fontanini e Gherghetta, e del vice di quella pordenonese, Grizzo. Il primo si appella alla trasversalità nel difendere i valori della lingua e della storia, di fronte a esempi come quello del non rispetto del contratto di servizio da parte della Rai. Da Gherghetta, da sempre il più "riottoso" all idea friulana, arriva non solo il plauso per l opera, ma la constatazione che «solo la comunità locale è in grado di affrontare i grandi cambiamenti dell economia e della società». E conclude: «Il concetto di stato-nazione è finito». Poi un filo rosso che unisce l esperienza del padre dell opera Adrian Ceschia e il maestro riconosciuto della linguistica italiana Tullio De Mauro, in passato anche ministro della cultura. Li lega la storia di quegli anni, difficili per chi ha sempre creduto nel valore delle minoranze, come ha ricordato lo stesso De Mauro, ripercorrendo le tappe della legge 482 e del ruolo della pattuglia parlamentare friulana, dapprima tiepida e poi sempre più convinta sul percorso da seguire. «Una brutta legge - ha sottolineato - ma che segna un punto di non ritorno». IL GAZZETTINO

12 Il dizionario friulano unisce le tre province Andrea Valcic NOSTRO SERVIZIO L OPERA SEI VOLUMI Scuole, biblioteche, informazione sono i primi destinatari Il presidente dell Arlef, Lorenzo Zanon introduce con una battuta la presentazione del Grant Dizionari Bilengal Talian Furlan, GDB TF, come, quasi affettuosamente, viene chiamato dagli addetti ai lavori. Di fronte alla sala gremita del centro Paolino d Aquileia, in paziente attesa dell inizio dei lavori, infatti esordisce così: «Abbiamo aspettato tanto per avere questo risultato, ma abbiamo fatto qualcosa di importante». Un modo come un altro per stemperare l emozione di un risultato raggiunto dopo mille difficoltà, con l aiuto di tanti, tutti ringraziati a partire dallo scomparso Agnul di Spere, Angelo Pittana, lo scrittore friulano cui è dedicata la pubblicazione. Non si leva sassolini dalla scarpa Zanon perchè il momento è di festa e come tale va vissuto con tanto di passarella dei politici, chi più chi meno abituato ad esprimersi in marilenghe non solo per un saluto d occasione. Però è proprio da loro che giungono notizie confortanti per lo stato di salute del friulano e dei friulani ad iniziare con un dato di fatto: la presenza in prima fila dei presidenti delle province di Udine e Gorizia, Fontanini e Gherghetta, e del vice di quella pordenonese. Il primo si appella alla trasversalità nel difendere i valori della lingua e della storia, di fronte a esempi come quello del non rispetto del contratto di servizio da parte della Rai. Da Gherghetta, da sempre il più "riottoso" all idea friulana, arriva non solo il plauso per l opera, ma la constatazione che «solo la comunità locale è in grado di affrontare i grandi cambiamenti De Mauro: «Ora bisogna digitalizzare tutti i testi» dell economia e della società». E conclude: «Il concetto di stato-nazione è finito». Poi un filo rosso che unisce l esperienza del padre dell opera Adrian Ceschia e il maestro riconosciuto della linguistica italiana Tullio De Mauro, in passato anche ministro della cultura. Li lega la storia di quegli anni, difficili per chi ha sempre creduto nel valore delle minoranze, come ha ricordato lo stesso De Mauro, ripercorrendo le tappe della legge 482 e del ruolo della pattuglia parlamentare friulana, dapprima tiepida e poi sempre più convinta sul percorso da seguire. «Una brutta legge- ha sottolineato- ma che segna un punto di non ritorno» SUCCESSO Lorenzo Zanon e Tullio De Mauro IL GAZZETTINO

13 52 Cultura e Spettacoli MESSAGGERO VENETO DOMENICA 30 OTTOBRE 2011 «Il Grande Dizionario attesta la buona salute del friulano» L intervento di Tullio De Mauro ieri alla presentazione del Bilingue Uno strumento necessario per la moderna comunicazione scritta e parlata di Silvano Bertossi UDINE Il presidente Arlef Zanon con Tullio De Mauro e le autorità con Fontanini, Honsell e De Anna alla presentazione Occorrono i dizionari? È la prima domanda che a Udine, nella sala Paolino di Aquileia, aleggia ieri per tutta la giornata. A mattinoun laboratorio di approfondimento tecnico-didattico, moderato da William Cisilino, direttore dell'arlef (Agenzia regionale per la lingua e lacultura friulane), dedicato alla marilenghe nelle scuole, alla sua didattica e alla sua lessicologia. Presenti Silvana Schiavi Fachin, Sandri Carrozzo, per la lingua sarda Diego Corraine, per quella ladina Fabio Chiocchetti, e Silvana Ferreri sull'uso didattico del GDB. La linguistica emerge dall incontro è una scienza e una disciplina e sono necessari gli strumenti, dizionari, grammatiche e studi, per salvare, tutelare e insegnare una lingua. Nel pomeriggio la presentazione del GDB TF, il Grande Dizionario Bilingue Italiano-Friulano, 6 volumi, 7028 pagine, circa 1100 pagine per volume, termini in friulano, 12 anni di lavoro. Il mantenimento della diversità linguistica in Italia e nel resto dell'europa dipende dalla trasmissione delle lingue da una generazione alla successiva. In questo contesto il dizionario diventa un prezioso strumento polirematico di consultazione e di lavoro. Un legame fra il parlato e lo scritto passando attraverso le conoscenze e anche la salvaguardia delle parole che altrimenti andrebbero perdute, snaturate, adattate e imbastardite, perché la linguafriulanaha subitotalvolta, specialmente in passato, violenze, contestazioni e angherie. È Lorenzo Zanon, presidente dell'arlef, a sottolineare la giornata è storica per la lingua friulana e che l opera è il più grande investimento e il maggiore impegno di politica linguisticadella RegioneFriuli Venezia Giulia. Talché la nostra lingua può disporre di tutti gli strumenti per la sua diffusione nella comunicazione moderna. «Le motivazioni di quest' opera dice Adriano Ceschia, ideatore del progetto sono le stesse di quando nell'olf, Osservatorio della lingua e della cultura friulane, si decideva ad avviare questo lavoro. Insegnanti, studenti, giornalisti, scrittori e tutti quelli che vogliono scrivere in friulano devono fare i conti con una complessità di comunicazione che richiede sempre parole nuove». Scrivere e parlare in friulano sono due cose diverse. Occorreva, appunto, mettere un po di ordine specialmente dopo la definizione, nel 1976, della grafia ufficiale. Atteso l'intervento del linguista Tullio De Mauro, che ha incentrato il suo intervento sulle vie del plurilinguismo. «La prima via afferma è il bisognodi parlarela propria lingua materna in un raggio più ampio che non sia quello della vita di relazione. Questa spinta è forte in Friuli. La seconda via è che le istituzioni non combattano questa spinta, ma almeno la accettino e l'aiutino a manifestarsi e a organizzarsi. E in Italia ciò è stato faticoso da ottenere per le minoranze non protette da accordi internazionali. Poi, con lalegge482 del 1999, si sono aperte le porte a iniziative regionali, provinciali e per le istituzioni che vogliano essere sensibili al mantenimento e all affermazione delle lingue locali». Il friulano ce la farà a resistere? «Mipare dicede mauro che stia dimostrando di vivere bene e questo Grande Dizionario Bilingue è una tappa importante». RIPRODUZIONERISERVATA LE CARATTERISTICHE Non solo parole: la fraseologia completa è la grande novità UDINE Quale lingua friulana? Ogni sistema linguistico presenta variazioni geografiche nello spazio e nel tempo. Si prenda la parola acqua. A Rigolato, a Forni Avoltri diventa ago, in molte parti del Friuli aga. Si dice di là da l'aga per indicare il Friuli occidentale. È stata scelta la koinè più diffusa e storicamente documentata, che è aghe. Poi la parola è trattata nella sua completa fraseologia: acqua alta, benedetta, borica, cheta, di rubinetto, distillata,fresca, corrente, minerale, salata, sporca, scoprire l'acqua calda, portare l'acqua al proprio mulino... Ed è questa fraseologia la grande novità del GDB rispetto a tutti gli altri dizionari precedenti. Poi ci sono gli aggiustamenti opportuni: da Fevelament european (Parlamento europeo) a, finalmente, Parlament european al televisore che diventa television o televisôr e non casselot cui pipins come qualcuno si è divertito, in questi anni, a tradurre. Particolare attenzione è stata riservata alle parole nuove nell'ambito della scienza, della tecnica, dell' informatica perché, come si sa, la lingua è una entità dinamica. (s.bert.) RIPRODUZIONERISERVATA A TRIESTE La grande mostra dell antiquariato Nel salone degli incanti, a Trieste, si è aperta la ventinovesima edizione di Triesteantiqua, mostra mercato dell antiquariato che si protrarrà fino al 6 novembre. Oltre alle ricche collezioni di quadri, icone, manufatti, gioielli, stampe, fotografie, sculture, arazzi, tappeti e mobilio, ci saranno tante iniziative collaterali come Caffè Privè dedicata alle caffettiere e realizzata da Lucio Del Piccolo; o come la mostra di soldatini su L Imperial Regio Esercito Austro Ungarico. Giovedì 3 è prevista inoltre la presentazione del libro Liberty, natura e materia di Donata Patrussi e Giovanni Renzi. Sabato 5, Bruno Callegher curerà il seminario su Nicola Bottacin a Trieste: il collezionismo d arte. IL CRITICO A SORPRESA a udine Sgarbi confuta De Anna: Tiepolo, mostra bellissima UDINE Il Tiepolo ha richiamato a Udine Vittorio Sgarbi. Con una visita a sorpresa il critico d arte è venuto a vedere con i suoi occhi la mostra che aveva suscitato, a tre giorni dal taglio del nastro, la disapprovazione dell assessore regionale alla cultura Elio De Anna, perplesso nei confronti di quella che aveva definito «una galleria di 24 quadri fotografati». «Avevo già mandato al diavolo De Anna in quell occasione ha detto Sgarbi e dopo avere visitatol esposizioneposso dire che è bellissima, con pezzi di raro pregio. Fra l altro l idea di avere limitato il periodo al giovane Tiepolo consente di ammirarne una fase formidabile, ma non quella di maggiore conoscenza. Espone per esempio Il sacrificio di Isacco della chiesa di Santa Maria dei derelitti che non si era mai visto cosí bene prima, è un pezzo celeberrimo che impreziosisce la mostra». Ad accogliere Sgarbi, a Udine per «un capriccio» come ha spiegato in arrivo da Padova, oltre all amico Diego Volpe Pasini, c erano anche il consigliere Vittorio Sgarbi ieri a Udine dove ha visitato la mostra del Tiepolo comunale Agostino Maio e il sindaco Furio Honsell. Il primo cittadino, dopo avere ringraziato Sgarbi per la visita, si è improvvisato cicerone del critico mostrando con un sorriso un disegno del giovane Giambattista Tiepolo che «è un plagio anticipato della celebre litografia di Escher Mani che disegnano». Il blitz di Sgarbi in città, accompagnato dall autista e da una misteriosa fanciulla, ha colto di sorpresa tutti tant è che il museo del castello ha fatto gli straordinari per consentire il tour allo storico dell arte che non si è limitato a visitare la mostra Il giovane Tiepolo. La scoperta della luce (aperta fino al 4 dicembre), ma si è intrattenuto a lungo anche nella pinacoteca distillando pillole di arte e ragion di stato. «Questodipinto ha dettoindicando il Sangue del Redentore di Vittore Carpaccio è stato restituito dall Accademia di Venezia a Udine per risolvere un recente conflitto politico». Ma Sgarbi ha anche scoperto «un capolavoro del Pordenone» in mezzo a una delle opere anonime della pinacoteca, bocciando invece l attribuzione al Caravaggio del San Francesco che riceve le stigmate, «ogni tanto si inganna il popolo» ha sussurrato. Michela Zanutto RIPRODUZIONERISERVATA Pubblico e band all auditorium il libro e il concerto Lentini: una biografia con tanti amici Il capofila del rock n roll festeggiato dagli artisti della scena friulana TAVAGNACCO Stay forever young (resta sempre giovane): cosí recita Bob Dylan ed è l augurio che è stato rivolto ieri al rock n roller e caro amico di moltissimi Beppe Lentini. L altra sera, nel concerto offerto all auditorium di Feletto, per presentare il libro La mia vita con il rock n roll edito da Promodisc, Beppe, giacca fucsia e tanta emozione dinanzi a una sala gremita. In particolare hanno colpito il finale con l omaggio a Modugno Nel blu, dipinto di blu in chiave rockabilly, la corsa dei due nipotini di Super- Beppe ad abbracciare il nonno rock sul palco e il fascinoso duetto con lady Barbara Errico in una swingata Shake, rattle and roll di Bill Haley, a dimostrazione delle stretta parentela fra rock e jazz. Commozione palese quella di Beppe nell iniziale Can t help falling in love di Elvis e nel ricordare Kim Brown dei Renegades e Cadillacs, da poco mancato. In apertura, con la conduzione di Michele Cupitò, significativi gliinterventi del sindaco-musicista Mario Pezzetta, del poeta e attore Eddi Bortolussi in alcuni passi del volume e di vari amici-giornalisti presenti guidati da Nicola Cossar, che con Andrea Ioime è stato pungolo per la realizzazione del libro. Felice la scenografia e magico il sound dei Great Balls of Fire: Federico Lentini al set di batteria anni 50, Stefano Lentini alla chitarra e voce, Lorenzo Coscia al basso e il nuovo Andrea Burelli alla chitarra. Ma per toranre a La mia vita con il rock'n'roll, il libro è un progetto sincero, filologico, altruistico. Non è il libro di Lentini, bensí un lavoro che Beppe ha dedicato alla gente friulana e ai musicisti friulani. A tutti. E tanti di loro hanno risposto Beppe Lentini all appello. Nel percorso fotografico ci sono tutti: quelli che ascoltano, quelli che ballano, quelli che suonano e quelli che sognano. Un viaggio onirico in un Friuli giovane e in una Udine antica, una descrizione con immagini di quella che si può definire una meravigliosa ossessione: il rock androll, autentica passione del Beppone, raccontata in un libro-verità che parte dalla Udine degli anni 50 e arriva fino ai giorni nostri, in un bagno di energia tra i ricordi. Era quasi un dovere morale mettere su carta la storia di tanti grandi e piccoli protagonisti di un epoca pregna di nostalgia. Eventi occorsi in settantanni di storia musicale, personaggi, musicisti, band, memorabilia, dischi in vinile... la storia di un Friuli culturale in un volume compilato da un friulano per i friulani. «Amo il popolo del Friuli» ci dice, autentico. Giuliano Almerigogna Alberto Zeppieri RIPRODUZIONERISERVATA MESSAGGERO VENETO

14 DEL BELLO Il Buonarroti salvo grazie alla tutela degli sloveni Se il liceo Buonarroti, nonostante conti meno di 500 studenti, potrà mantenere la sua autonomiae la sua dirigenza sarà grazie alle norme di tutela delle minoranze (italiana e slovena) approvate nel Lo afferma il consigliere provinciale Fabio Del Bello riferendo di un incontro tra la Provincia e l Ufficio regionale scolastico: infatti nei Comuni dove si applicano le leggi di tutela delle minoranze, il parametro per mantenere l autonomia scende a 400 iscritti. L Ufficio scolastico regionale però distingue: mentre le Scuole di lingua slovena mantengono anche la dirigenza, quelle di lingua italiana mantengono l autonomia ma per la dirigenza rientrerebbe il parametro nazionale (600 iscritti). La questione pare controversa perché la Provincia sostiene che l acefalia è in contraddizione con l autonomia. «È comunque un primo passo per salvare il nostro Liceo - afferma Del Bello - realizzato grazie alla lungimirante politica di apertura alle minoranze realizzata dal Comune nel recente passato: il Consiglio ha infatti votato nel 2002 a favore della minoranza slovena e nel 2004 a favore della cultura friulana. Da presidente del Consiglio comunale in quegli anni ho proposto alla massima assise cittadina questi due coraggiosi passi per due motivi: uno ideale, cioè per valorizzare le componenti storiche ancorché minoritarie presenti sul territorio e della stessa Slovenia ponendo anche le basi per una autentica geopolitica comunale di Area vasta. Uno però anche utilitaristico perché era, ed è, evidente che nell attuale contesto europeo attuare una politica a favore delle minoranze porta prima o doporeali beneficiper tutti». IL PICCOLO

15 Il monito di Patat: giù le mani dagli Istituti comprensivi CORMONS «Diciamo no a qualsiasi accorpamento di Istituti comprensivi della Destra Isonzo. Abbiamo delle peculiarità storico-linguistiche che vanno preservate». Il sindaco di Cormons Luciano Patat si fa portavoce della posizione dei primi cittadini isontini riunitisi in un assemblea nel Comune collinare nella serata di venerdì, per discutere delle iniziative da prendere insieme per fare quadrato rispetto alla volontà del Governo di procedere, ove possibile, all unione tra Istituti comprensivi per razionalizzare i costi della macchina scolastica. «L incontro era preparatorio in vista di un appuntamento che avremo in Provincia nei prossimi giorni, nel quale saranno spiegati gli effetti della riforma che intende applicare il Ministero sottolinea Patat. Noi ci siamo riuniti per capire quale posizione prendere congiuntamente. C erano tutti i sindaci ed i rappresentanti della Destra Isonzo: nelle intenzioni di Roma c è la volontà di ridurre gli Istituti comprensivi per diminuirne i costi, ma noi ci opporremo, non vogliamo che la Destra Isonzo sia toccata da questi piani. La nostra è una zona particolare, friulano fona e che dunque deve beneficiare di una qualche forma di salvaguardia da questi accorpamenti fatti a tavolino». Ma entriamo maggiormente nello specifico delle novità introdotte dal governo Berlusconi che tanto preoccupano gli enti locali e le amministrazioni comunali in particolare. In base alla nuova normativa ministeriale, le Province dovranno inviare entro fine novembre un piano di riqualificazione degli Istituti Comprensivi locali che prima di arrivare a Roma dovranno passare al vaglio della Regione. «La politica dei tagli, del risparmio a tutti i costi e nello specifico dell accorpamento delle scuole non ci trova assolutamente d accordo evidenzia il primo cittadino cormonese, rappresentando un po il pensiero comune degli amministratori che si sono riuniti a Cormons perché le particolarità territoriale vanno salvaguardate: la nostra è una zona friulanofona, dalla cultura importante e ricca di sfaccettature. Sono fenomeni che vanno analizzati e difesi». Patat conclude, illustrando una novità. «Ognuno dei Comuni presenti - sottolinea il sindaco della cittadina collinare - delibererà entro domani un documento in cui ribadiremo la necessità che venga garantito il mantenimento degli Istituti comprensivi della Destra Isonzo nel numero attuale». (m.f.) IL PICCOLO

16 Fondo Gorizia, un aiuto all occupazione sull Isola Grazie a importanti agevolazioni, presto potranno trovare lavoro molti giovani nella ristorazione, ricettività, commercio fino alla pesca e all acquacoltura di Antonio Boemo Grazie alle importanti agevolazioni economiche che erogherà la Camera di Commercio attraverso il Fondo Gorizia, prossimamente a Grado potrebbero trovare occupazione diversi giovani in più rispetto alla normale situazione estiva. Due sono, infatti, le novità apportate al regolamento approvato in sede di giunta integrata della Camera di commercio della quale, come rappresentante della Regione, fa parte il gradese Giorgio Clama. La prima si riferisce all inserimento della pesca e dell acquacoltura e l altra, decisamente molto importante, ai lavoratori a tempo determinato, gli stagionali. La decisione della Camera di commercio è inerente l aiuto economico a favore delle imprese concesso allo scopo di facilitare l assunzione di giovani inoccupati o disoccupati dai 19 ai 35 anni, contribuendo fino al 50% al pagamento dei costi salariali fino a un massimo di 10mila euro annui per occupato. Tra i soggetti beneficiari del contributo ci sono Pescatori di Grado al lavoro anche il settore della ristorazione, dei servizi in genere, della ricettività, ma anche le attività di riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori, i minimercati e, per citarne altre, bar gelaterie, pasticcerie. E la novità di quest anno è la pesca e l acquacoltura. Il punto di forza di questa decisione è che sono previste assunzioni anche a tempo determinato (gli stagionali). Condizione primaria per l erogazione del contributo è che l assunzione deve comportare un aumento del numero di occupati nell impresa rispetto alla media dei 12 mesi precedenti. La decisione della Ccia potrebbe favorire l occupazione in un periodo di parziale crisi che si riscontra in vari settori, come quello commerciale. Intanto il presidente della Cooperativa Pescatori, Antonio Santopolo, ancora all oscuro del provvedimento, dice: «Trovo difficile ipotizzare quanto potrà essere l incremento di pescatori giovani. Primo perché ci troviamo in un periodo critico, l attività di pesca è piuttosto limitata (addirittura qualche volta solo 3 giorni alla settimana). Gli stipendi dei pescatori, inoltre, variano proprio a seconda della quantità e qualità del pescato». Il presidente della Git, Marino De Grassi, osserva: «Ritengo che si tratti di un provvedimento assai positivo. Noi alla Git, già quest anno abbiamo incrementato di 7 unità giovanili l organico (nel corso della stagione piena c erano 186 dipendenti tra stagionali la quasi totalità e di ruolo). Se potessimo rientrare nel provvedimento, ne assumeremo sicuramente un ulteriore decina». Stesso discorso vale, ovviamente, per gli altri stabilimenti balneari dato che tutti, tra l altro, gestiscono in proprio anche bar e ristoranti. Sarà in ogni caso probabilmente molto più facile che le maggiori assunzioni avvengano nel settore della ricettività dato peraltro che quest anno l annata turistica pare sia andata bene. «È un provvedimento che non conosco dice Marco Angelini, responsabile locale dell Ascom Confcommercio ma da quanto sento mi pare decisamente che non sia affatto male, anzi. Nel settore commerciale ci sono, però, delle difficoltà dato che ci troviamo in mezzo a un periodo di parziale recessione. Non so proprio quanto personale in più si riuscirà ad assumere». RIPRODUZIONERISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL PICCOLO /1 Taglio alto

17 Različni stališči»direktor goriškega zdravstvenega podjetja Gianni Cortiula zagotavlja, da nevrološki oddelek v Gorici ne tvega zaprtja, po drugi strani pa deželni odbornik Vladimir Kosic zagovarja precej različno stališče.«tako ugotavlja deželni svetnik Roberto Antonaz in pojasnjuje, da Kosic napoveduje selitev trombolize iz Gorice v oddelek»stroke unit«v katinarski bolnišnici in ukinitev dveh postelj v nevrološkem oddelju.»kosicev načrt vodi k zaprtju nevrološkega oddelka, upam, da je Cortiula to razumel, sploh pa bi morala Tondo in Kosic pojasniti njemu in vsem nam, zakaj bo goriška pokrajina edina brez trombolize,«poudarja Antonaz. PRIMORSKI DNEVNIK

18 ZGONIK - 50 let ŠK Kras»Rdeče-bela«proslava v znamenju raznolikosti»pol stoletja Krasa: zgodba o uspehu«je naslov publikaciji (nad 100 strani), ki so jo delili na petkovi slavnosti ob 50-letnici Športnega krožka Kras iz Zgonika. Velja. O zgoniškem klubu se lahko napiše, da je to prava zgodba o uspehu. Dva ženska državna ekipna naslova, številni uspehi posameznikov, reprezentanti in še bi lahko naštevali. ŠK Kras je v svoji petdesetletni zgodovini stopil na sam vrh državnega namiznega tenisa. ŠK Kras pa ni samo namizni tenis, čeprav je širom po Italiji (in ne samo) znan predvsem po zaslugi te športne panoge.»zgoniški klub je v petih desetletjih gojil še druge športne panoge: od odbojke, namiznega tenisa, do balinanja, nogometa, rokometa, otroške telovadbe in rekreacije,«je številne goste in vse občinstvo v športno-kulturnem centru v Zgoniku v svojem uvodnem pozdravu spomnil predsednik Igor Milič in dodal:»za uspešno nadaljevanje potrebujemo le delček tistega navdušenja, ki so ga imeli naši člani v vseh teh petdesetih letih.«krasova slavnost se je začela z mimohodom rdeče-belih športnikov vseh starostih. Nato so Krasovi najmlajši prikazali vso svojo spretnost pri poligonu in s skoki na kanvasu. Sodelovali so tudi malčki iz vrtca iz Gabrovca. Slednji so v zrak iz velikega darilnega paketa spustili številne rdeče-bele balončke. Uvod v pravo slavnost, ki sta jo spretno (striktno dvojezično) vodili Krasovi športnici Katja Milič in Irena Rustrja, je bil gledališki prizorček»nonota«matije Kralja in male»nike«eve Kralj ter glasbeni utrinek goriškega harmonikarja Manuela Fighelija. Višek večera je bil osrednji slavnosti govor nekdanje predsednice zgoniškega društva, senatorke Tamare Blažina, ki je poudarila športno, socialno in narodnostno povezovalno vlogo Krasa v zgoniški občini ter opozorila na nelahke in večkrat težke izbire, ki jih je moral zgoniški klub sprejeti v vseh teh letih:»šk Kras se je večkrat znašel na razpotju, ko je bilo treba sprejemati zahtevne odločitve. Naj naštejem le najbolj pomenljive: razpustitev odbojkarskega odseka, spojitev z nogometnim klubom Olimpija iz Gabrovca in nato odcepitev nogometa s sočasno ustanovitvijo Nogometnega kluba Kras, večkratna odpoved nastopanju v najvišji namiznoteniški ligi ter v evropskem pokalu. Šlo je za nelahke izbire, vendar je Kras s tem dokazal, da se zna prilagajati, saj ne moreš biti priklenjen na status quo in se držati obstoječega kot pijanec plota,«je dejala Blažinova. Skratka pogumno vodstvo, ki je držalo korak s časom in se skušalo vsakič prilagoditi novim situacijam. Po nastopu mešanega pevskega zbora Devin Rdeča zvezda, pod taktirko dirigenta Rada Miliča, so pred občinstvo stopili gostje. V imenu Republike Slovenije je krasovcem čestital državni sekretar ministrstva za Slovence v zamejstvu in po svetu Boris Jesih, v imenu Pokrajine Trst predsednica Maria Teresa Bassa Poropat, Občine Zgonik župan Mirko Sardoč (tudi on nekdanji predsednik društva), Franco Cipolla v imenu deželnega CONI in Jure Kufersin v imenu ZSŠDI. Po namiznoteniškem oklepaju, domači namiznoteniški igralci so prikazali nekatere spretnosti v tem športu, so odborniki ŠK Kras podelili priložnostne plakete ustanoviteljem društva in nato še vsem nekdanjim predsednikom kluba. Priznanje so najprej prejeli: Stanko Budin, Alojz Furlan, Janko Kocman, Bruno Milič, Stanko Milič, Zmago Milič, Zvonko Simoneta, Boris Živec, Marjo Živec, Žarko Živec in Joško Živic. Priznanje za vse nekdanje predsednike pa so prejeli: Stanko Budin, Jan Godnič, Vojko Kocman, Zvonko Simoneta, Sonja Milič, Mirko Sardoč, Boris Grilanc, Tamara Blažina in aktualni predsednik Igor Milič. Posebno priznanje oziroma nagrado za dolgoletno vestno delo je obenem prejel Zvonko Simoneta, ki je z zgoniškim društvom aktiven od vsega začetka. Slavje se je končalo s petjem priložnostne pesmi Vse najboljše in prižigom svečk ter rezom torte. V ateljeju športnega centra so ob 50-letnici ŠK Kras postavili razstavo likovnih del otrok osnovnih šol in vrtcev ter fotografsko razstavo»kras: človek in narava«domačih fotografov Sergia Ferrarija, Janka Kovačiča, Borisa Prinčiča in Miloša Zidariča. Zgoniško društvo je obenem izdalo zelo zanimivo publikacijo»pol stoletja Krasa, zgodba o uspehu«(pod pokroviteljstvom Občine Zgonik in ZSŠDI), ki jo je s pomočjo številnih sodelavcev (Andreja Farneti, Dušan Kalc, Igor Milič, Katja Milič, Biserka Simoneta, Zvonko Simoneta) uredila Mojca Švab Guštin. Knjigo bogatijo številna pričevanja (intervjuji) in dogodki iz bližnje in manj bližnje preteklosti ter bogato fotografsko gradivo. ŠK Kras, še enkrat vse najboljše! Jan Grgič PRIMORSKI DNEVNIK

19 Izbor fotografij s petkove proslave KROMA PRIMORSKI DNEVNIK

20 VOCE ISONTINA

21 IL FRIULI

22 LA VITA CATTOLICA