PIANO DI CONTROLLO DELLA D.O.P. OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA TUSCIA

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1 PIANO DI CONTROLLO DELLA D.O.P. OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA TUSCIA (Registrata con Regolamento CE n. 1623/05) REV. DATA 00 17/06/2004 PREPARATO Responsabile qualità Responsabile Servizio Promozione e Sviluppo VERIFICATO Direttore Segretario Generale C.C.I.A.A. APPROVATO Giunta Camerale Del. Giunta camerale n. 8/48 del 17/06/ /05/2006 Responsabile Servizio Promozione e Sviluppo Segretario Generale C.C.I.A.A. Del. Giunta camerale n. 6/36 COM del 25/05/ /09/2009 Responsabile Servizio Promozione e Sviluppo Segretario Generale C.C.I.A.A. Del. Giunta camerale n. 1/7 del 15/09/ /05/2012 Responsabile Servizio Promozione e Sviluppo Segretario Generale C.C.I.A.A. Del. Giunta camerale n. 6/37 del 18/06/2012 Pagina 1 di 29

2 INDICE GENERALE 1. PREMESSA Pag SEDE E ORGANIZZAZIONE DELLA CCIAA-ODC Pag RIFERIMENTI NORMATIVI Pag TERMINI E DEFINIZIONI Pag SOGGETTI COINVOLTI Pag REQUISITI DI CONFORMITÀ Pag CONTROLLO DI CONFORMITÀ Pag DOCUMENTAZIONE DELLA TRACCIABILITA E CERTIFICAZIONE DEL Pag. PRODOTTO GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ Pag RICORSI Pag MODULISTICA COLLEGATA AL PIANO DI CONTROLLO Pag. 27 Allegato 1 Schema dei controlli di conformità della Denominazione Olio Extravergine di Oliva Tuscia Allegato 2 Tariffario della Denominazione Olio Extravergine di Oliva Tuscia Allegato 3 Modulistica della Denominazione Olio Extravergine di Oliva Tuscia Pagina 2 di 29

3 1. PREMESSA Come richiesto dal Regolamento (CE) 510/06, i prodotti agroalimentari che vogliono beneficiare della Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) o della Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) devono sottostare ai requisiti di conformità richiamati nel Disciplinare (definito all art. 4 dello stesso Regolamento). Scopo del presente Piano di Controllo è quello di illustrare le modalità procedurali e gestionali adottate dalla Camera di Commercio di Viterbo, quale Autorità Pubblica di Controllo (d ora in poi CCIAA-ODC) per svolgere l attività di verifica di conformità e certificazione della Denominazione di Origine Protetta Tuscia riferita all Olio Extravergine di Oliva. Il presente Piano dei Controlli, redatto sulla base del disciplinare di produzione depositato presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, (d ora in poi M.i.P.A.A.F.) contiene, infatti, tutti gli elementi che caratterizzano la Denominazione Tuscia e, in particolare: - la delimitazione della zona geografica di produzione e trasformazione e confezionamento; - la descrizione del prodotto con identificazione delle caratteristiche; - la descrizione dei metodi tradizionali di ottenimento; - i sistemi di identificazione e di rintracciabilità del prodotto e dei suoi componenti; - le modalità di presentazione al momento dell immissione del prodotto al consumo/commercio; - le procedure di controllo applicabili. Oltre a quanto sopra, il presente documento descrive anche l'insieme dei controlli sistematici ai quali il prodotto deve essere sottoposto affinché possa essere identificato come Denominazione di Origine Protetta Tuscia. L insieme complessivo dei controlli è costituito sia dalle attività direttamente a carico dei soggetti interessati lungo la filiera di produzione disciplinata (attività di autocontrollo), sia dai controlli di conformità svolti dalla CCIAA-ODC al fine di accertare la completa conformità dei processi e dei prodotti. Secondo quanto previsto dal presente piano dei controlli, dalle attività di autocontrollo poste a carico dei soggetti della filiera disciplinati sono originate le relative registrazioni; queste registrazioni sono esaminate e valutate nel corso delle verifiche ispettive effettuate dalla CCIAA-ODC. Pertanto i soggetti della filiera riconosciuti devono conservare tutta la documentazione derivante dall autocontrollo e renderla disponibile per i controlli di conformità svolti dalla CCIAA-ODC. Pagina 3 di 29

4 2. SEDE E ORGANIZZAZIONE DELLA CCIAA ODC 2.1 Sede La sede operativa dei controlli è costituita presso le sedi della CCIAA-ODC dove viene raccolta ed archiviata la rispettiva documentazione e corrispondenza. 2.2 Organizzazione Per lo svolgimento dell attività di controllo, la CCIAA-ODC si avvale delle funzioni esplicate a ciascun livello dai seguenti soggetti: Giunta Camerale Approva i documenti di lavoro e di indirizzo ed in particolare il piano di controllo, lo schema dei controlli, il tariffario e la modulistica. Approva il budget gestionale. Propone eventuali azioni di miglioramento del sistema. Nomina il Comitato di certificazione e la Giunta di appello. Comitato di Certificazione di Prodotto E formato dal Presidente della Camera di Commercio o da suo delegato con funzioni di Presidente, da due esperti del settore olivicolo e da un rappresentante dei consumatori. La segreteria del Comitato è assegnata ad un funzionario dell Ufficio Controlli. Il Comitato delibera in merito all attività di controllo svolta dalla CCIAA-ODC per la DOP Tuscia. Autorizza l uso della denominazione per il prodotto conforme ai requisiti previsti dal presente piano di controllo. Sorveglia e verifica l operato dell Ufficio Controlli. Le relative decisioni sono prese a maggioranza; in caso di parità, prevale il voto del Presidente. Ufficio Controlli Gestisce i rapporti con il pubblico. Raccoglie e conserva tutta la documentazione relativa alle procedure di certificazione. Predispone e rilascia il documento che attesta la certificazione del prodotto, secondo quanto autorizzato dal Comitato di certificazione. Predispone e rilascia l autorizzazione al confezionamento relativamente alle partite di prodotto certificate. Predispone ed esegue le verifiche documentali previste dal piano di controllo, nonché le relative visite ispettive, utilizzando allo scopo tecnici qualificati inseriti nell apposito elenco tenuto ed aggiornato dalla CCIAA-ODC. Sorveglia sull operato dei tecnici. Riceve i ricorsi da presentare alla Giunta di appello, ovvero quelli avverso l esito delle analisi chimicofisiche e dell esame organolettico (panel test), secondo le procedure stabilite dal presente piano di controllo. Laboratorio di analisi Utilizzo di appositi laboratori chimico-merceologici autorizzati dal Mi.P.A.A.F. per il settore olivicolo e accreditati in base alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Giunta di appello E formata dal Segretario Generale o da suo delegato con funzioni di presidente, da un funzionario della Regione Lazio e da un esperto in materia giuridica. La segreteria della Giunta è assegnata ad un funzionario dell Ufficio Controlli. La Giunta di appello decide sui ricorsi presentati dagli operatori inseriti nel sistema di controllo contro le decisioni assunte dal Comitato di certificazione. Le relative decisioni sono prese a maggioranza. Elenco dei tecnici controllori È formato dai tecnici di cui la CCIAA-ODC si avvale al fine di effettuare le verifiche ispettive previste dal disciplinare di produzione e dal presente piano di controllo. Pagina 4 di 29

5 3. RIFERIMENTI NORMATIVI 3.1 Riferimenti disciplinare di produzione Disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Protetta per l'olio Extra Vergine di Oliva "TUSCIA" i cui contenuti sono definiti dall'art. 4 del Reg. (CE) n. 510/06; Reg. (CE) n. 1623/05 relativo alla registrazione della D.O.P. dell olio Extra Vergine di Oliva Tuscia ; Provvedimento del Mi.P.A.A.F. del , pubblicato in G.U. Serie Generale n. 278 del ALTRI RIFERIMENTI NORMATIVI D.M. del Mi.P.A.A.F. del 28 febbraio 2012, Criteri e modalità per il riconoscimento dei Panel di assaggiatori ai fini della valutazione e del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini di cui al regolamento (CEE) n. 2568/91, nonché per l iscrizione nell elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini ; Reg. di esecuzione (UE) n. 29/2012 della Commissione del , relativo alle norme di commercializzazione dell'olio d'oliva; Direttiva 2011/91/UE del , relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare; Reg. (CE) n. 628/08 del 2 luglio 2008, che modifica il Reg. (CE) n. 1898/2006, recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d origine dei prodotti agricoli e alimentari Nota del Mi.P.A.A.F prot. n del 26 novembre 2008, Precisazioni in merito alla fattispecie di non conformità grave ; Reg. (CE) n. 1234/2007 del 22 ottobre 2007, recante l organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM); Circolare del Mi.P.A.A.F. del 10 maggio 2007, prot. n. 4588, concernente la revisione del Piano Standard Olio; Circolare del Mi.P.A.A.F. del 27 febbraio 2007, prot. n , concernente il controllo dei requisiti strutturali degli oliveti; Legge 27 dicembre 2006, n. 296, Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria), in particolare l art. 1 comma 1047 recante le funzioni di vigilanza sull attività di controllo degli organismi pubblici e privati nell ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità registrate, demandate all Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari; Reg. (CE) n. 1898/06 del 14 dicembre 2006, recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d origine dei prodotti agricoli e alimentari; Circolare del Mi.P.A.F. del 25 luglio 2006, prot. n , concernente precisazioni in merito alla traduzione della dicitura Garantito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ai sensi dell art. 10 del Reg. (CE) n. 510/06 su prodotti destinati all esportazione; Reg. (CE) n. 510/06 del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle Indicazioni Geografiche e delle Denominazioni d Origine dei prodotti agricoli ed agroalimentari; Legge 11 marzo 2006, n. 81, recante la conversione in legge del D.L. 10 gennaio 2006, n. 2, recante interventi urgenti per i settori dell agricoltura, dell agroindustria, della pesca, nonché in materia di fiscalità d impresa; Circolare del Mi.P.A.F. del 16 febbraio 2005, prot. n , concernente l apposizione di etichette recanti numerazione progressiva sui recipienti utilizzati per il confezionamento e commercializzazione degli oli di oliva DOP; D.Lgs. 19 novembre 2004, n. 297, recante disposizioni sanzionatorie in applicazione del Reg. (CEE) n. 2081/92; Circolare del Mi.P.A.F del 24 settembre 2002, prot. n , concernente oli a Denominazione di Origine Protetta e a indicazione Geografica Protetta. Chiarimenti in merito all entrata in vigore dei reg. (CE) nn. 796/02 e 1019/02: loro interazione con i Disciplinari di Produzione delle D.O.P.; Pagina 5 di 29

6 Reg. (CE) n. 178/02 del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l Autorità Europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare; Circolare del Mi.P.A.F. del 6 dicembre 2000, prot. n , concernente la dicitura Garantito dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ai sensi dell art. 10 del Reg. (CEE) n. 2081/92; Legge 21 dicembre 1999, n. 526, Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità Europee - legge comunitaria 1999, con particolare riferimento all art. 14; Legge 24 aprile 1998, n. 128, Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità Europee - legge comunitaria 1995/1997, con particolare riferimento all art. 53; D.M. del Mi.P.A.F. del 29 maggio 1998, Individuazione delle procedure concernenti le autorizzazioni degli organismi di controllo in materia di Indicazioni Geografiche Protette e delle Denominazioni Geografiche Protette ; D.M. del Mi.P.A.F. del 18 dicembre 1997 relativo alle strutture di controllo delle Denominazioni di Origine e delle Indicazioni Geografiche dei prodotti agricoli ed alimentari, ai sensi del Reg. (CEE) n. 2081/92; Reg. (CEE) n 2568/91 dell 11 luglio 1991, relativo alle caratteristiche degli oli d oliva e degli oli di sansa d oliva, nonché ai metodi di analisi ad essi attinenti; UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Criteri generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura ; UNI CEI EN marzo 1999 Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di Certificazione di prodotti. Pagina 6 di 29

7 4. TERMINI E DEFINIZIONI Per la terminologia utilizzata nel presente documento valgono in generale le definizioni riportate nella norma UNI EN ISO 9000:2000 e UNI CEI EN ISO/IEC 17000:2005 Valutazione della conformità vocabolario e principi generali, con le seguenti integrazioni: Attestazione di conformità: atto mediante il quale la CCIAA-ODC dichiara che una partita di olio rispetta le prescrizioni riportate nel disciplinare di produzione della DOP Tuscia e nel presente piano di controllo, approvato dalle autorità competenti. Autocontrollo: verifica dei requisiti di conformità attuata e registrata da parte di tutti i soggetti della filiera presso i propri siti produttivi per la relativa fase di processo. Autorità di vigilanza: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mi.P.A.A.F.). Azione correttiva: insieme delle azioni intraprese al fine di eliminare le cause di non conformità esistenti. Cessazione: chiusura dell attività da parte di un soggetto iscritto. L operatore che cessa l attività è cancellato dall elenco degli iscritti della DOP. Confezionatore: soggetto identificato che conduce un impianto di confezionamento ubicato nella zona di produzione prevista dal disciplinare di produzione. Consorzio di tutela: Consorzio riconosciuto con decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ai sensi dell art. 14 della Legge 21 dicembre 1999, n Controllo di conformità: attività mediante la quale la CCIAA-ODC verifica il rispetto dei requisiti di conformità del prodotto denominato Tuscia, specificati nel disciplinare di produzione e nel presente piano di controllo, ai fini del rilascio dell attestazione di conformità. Detentore della partita: soggetto che possiede e/o può disporre della partita di olio. Disciplinare di produzione: documento che specifica i requisiti obbligatori dell olio extravergine di oliva DOP Tuscia e il procedimento necessario alla sua produzione. Elenco confezionatori: elenco istituito ed aggiornato presso la CCIAA-ODC sulla base della documentazione fornita dai confezionatori. L elenco riporta i dati identificativi del confezionatore e quelli relativi all ubicazione dei locali di stoccaggio e confezionamento. Elenco frantoiani: elenco istituito ed aggiornato presso la CCIAA-ODC sulla base della documentazione fornita dai frantoiani. L elenco riporta i dati identificativi del frantoiano e quelli relativi all ubicazione del frantoio. Elenco intermediari: elenco istituito ed aggiornato presso la CCIAA-ODC sulla base della documentazione fornita dagli intermediari. L elenco riporta i dati identificativi dell intermediario e quelli relativi all ubicazione dell impianto. Elenco olivicoltori: elenco istituito ed aggiornato presso la CCIAA-ODC sulla base della documentazione fornita dagli olivicoltori. L elenco riporta i dati identificativi dell olivicoltore, i dati catastali degli appezzamenti a oliveto, le superfici coltivate, le densità ad ettaro e le varietà presenti. Frantoiano: soggetto identificato che conduce un frantoio ubicato nella zona di produzione prevista dal disciplinare di produzione e che molisce le olive conferite dall olivicoltore. Intermediario: soggetto identificato che svolge attività di intermediazione di olive e/o olio sfuso destinati alla denominazione Tuscia e che effettua l immagazzinamento del prodotto presso impianti situati nella zona di produzione. Pagina 7 di 29

8 Lotto di confezionamento: partita di olio ritenuta omogenea, della stessa annata, contenuta in un unico o più recipienti collocati nello stesso complesso aziendale, da destinare all'imbottigliamento ed oggetto di attestazione di conformità da parte della CCIAA-ODC. Dopo il prelievo, se il lotto viene miscelato con altro olio, dovrà essere identificato diversamente e subire nuova campionatura e conseguenti analisi organolettiche e chimico-fisiche. Non conformità grave: mancato soddisfacimento di un requisito relativo al processo produttivo, al sistema di gestione o al prodotto che determina la non rispondenza del prodotto ai requisiti previsti dal disciplinare di produzione ovvero nei casi in cui non sia possibile garantire la tracciabilità dello stesso. Il prodotto non può essere identificato come DOP Tuscia. Non conformità lieve: mancato soddisfacimento di un requisito relativo al processo produttivo, al sistema di gestione o al prodotto che non pregiudica la rispondenza del prodotto ai requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Il prodotto può essere identificato come DOP Tuscia. Olivicoltore: soggetto identificato che conduce gli oliveti ubicati nella zona di produzione prevista dal disciplinare di produzione. Operatore: olivicoltore, frantoiano, intermediario, confezionatore che presenta alla CCIAA-ODC la richiesta di adesione al sistema dei controlli. Partita di olive/olio: quantità omogenea di olive/olio per cui è possibile garantire l identificazione e la rintracciabilità. Per partita si intende, ai sensi dell art. 1 della Direttiva del Consiglio n. 396/89 del 14 giugno 1989 un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare prodotte, fabbricate o condizionate in circostanze praticamente identiche. L art. 3 della predetta direttiva specifica che la partita è determinata in ciascun caso dal produttore, fabbricante o condizionatore del prodotto alimentare di cui trattasi o dal primo venditore stabilito all interno della comunità. Le indicazioni di cui all art. 1. par. 1 sono determinate ed apposte sotto la responsabilità di uno dei summenzionati produttori. Ritiro: rinuncia, da parte di un operatore, dell attività di produzione, trasformazione, confezionamento o intermediazione per la DOP Tuscia. L operatore che comunica il proprio ritiro viene cancellato dall elenco degli iscritti per la DOP. Zona di produzione: zona delimitata per la produzione dell olio extravergine di oliva Tuscia prevista dal disciplinare. Pagina 8 di 29

9 5. SOGGETTI COINVOLTI Sono assoggettati alle prescrizioni del presente piano di controllo gli olivicoltori, i frantoiani, gli intermediari ed i confezionatori (complessivamente indicati come operatori) che, ubicati all interno della zona di produzione prevista dal disciplinare, concorrono alla produzione di una partita di olio extravergine di oliva che si vuole identificare come DOP Tuscia. Gli operatori che intendono produrre per la denominazione Tuscia devono far pervenire alla CCIAA-ODC le adesioni al sistema dei controlli e adeguarsi alle prescrizioni previste nel presente piano di controllo. La CCIAA-ODC procederà all'accertamento della conformità dei suddetti operatori alle prescrizioni del disciplinare secondo le modalità e la frequenza dei controlli riportate nel presente piano di controllo. 5.1 Inserimento nel sistema dei controlli Ai fini dell inserimento nel sistema di controllo, ogni soggetto deve inviare alla CCIAA-ODC, entro il 30 giugno della campagna olearia in corso, il modulo "Assoggettamento ai controlli di conformità per il riconoscimento della denominazione olio extravergine di oliva Tuscia (mod. O1, F1, C1, I1 a seconda della tipologia di operatore), debitamente compilato e sottoscritto, allegando fotocopia del documento di identità del sottoscrittore, leggibile ed in corso di validità, nonché la documentazione prevista dai modelli O1, F1, C1, I1 per le singole tipologie di assoggettamento ed elencata al paragrafo 11.1 del presente piano di controllo. Per quanto riguarda i confezionatori, possono essere accettate domande di adesione anche oltre il 30 giugno della campagna in corso, purché la domanda pervenga alla CCIAA-ODC almeno 45 giorni prima dell inizio dell attività di confezionamento della DOP. Nel caso di Consorzio di tutela riconosciuto dal Mi.P.A.A.F., questo potrà trasmettere alla CCIAA-ODC le domande di assoggettamento ai controlli di conformità per il riconoscimento della DOP Tuscia. La fatturazione potrà essere indirizzata al Consorzio, dettagliando le voci di spesa riferite alle prestazioni erogate nei confronti di ciascun operatore. La responsabilità di eventuali inadempienze resta comunque a carico dei singoli operatori. All atto della presentazione della richiesta di accesso al sistema di controllo, il soggetto richiedente accetta integralmente i contenuti del piano dei controlli ed assume la diretta responsabilità delle attività svolte ai fini della denominazione Tuscia. Ogni soggetto si impegna, inoltre, a collaborare con la CCIAA-ODC facilitando l attività di valutazione svolta dagli ispettori. Ricevuta la domanda e la documentazione allegata, la CCIAA-ODC ne verifica l adeguatezza, la completezza e la conformità e, in caso di valutazione positiva, dispone l esecuzione della verifica ispettiva di conformità sugli oliveti, sui frantoi ovvero sugli impianti di stoccaggio/confezionamento, al fine di appurare la rispondenza alle dichiarazioni contenute nei mod. O1, F1, C1, I1 e alle condizioni previste dal disciplinare di produzione e dal piano di controllo. Nel caso di esito negativo, per carenza o incongruenza della documentazione, l Ufficio Controlli informa il richiedente di tutte le carenze e di tutte le non conformità significative rispetto ai requisiti richiesti e dei termini entro i quali deve essere presentata la documentazione integrativa. Se entro i termini stabiliti dalla CCIAA-ODC il richiedente non provvede alla presentazione della documentazione richiesta, la domanda di inserimento nel sistema di controllo decade, e la CCIAA-ODC ne dà comunicazione al richiedente. L esito della procedura di iscrizione sarà comunicato dalla CCIAA-ODC al richiedente entro 120 giorni dal ricevimento della relativa richiesta, corredata dalla necessaria documentazione e, comunque, non oltre il 10 ottobre. Pagina 9 di 29

10 5.2 Variazioni relative all iscrizione nel sistema dei controlli Qualora le situazioni documentate nella domanda iniziale di accesso al sistema di certificazione e nella documentazione allegata alla stessa subiscano variazioni, i soggetti della filiera interessati sono tenuti a comunicare formalmente alla CCIAA-ODC le modifiche intervenute entro 30 giorni dal verificarsi dell evento, presentando i mod. O1, F1, C1, I1 a seconda della tipologia di operatore, debitamente compilati e sottoscritti, ed allegando fotocopia del documento di identità del sottoscrittore, leggibile ed in corso di validità. Per gli olivicoltori, in caso di inserimento di nuovi terreni, alla comunicazione devono essere allegati i fogli di mappa corrispondenti alle nuove particelle iscritte. Per gli intermediari/frantoiani/confezionatori in caso di variazioni negli impianti di stoccaggio/molitura/confezionamento, alla comunicazione devono essere allegate le planimetrie e le nuove autorizzazioni sanitarie. L esito della procedura di variazione sarà comunicato dalla CCIAA-ODC al richiedente entro 90 giorni dal ricevimento della relativa richiesta, corredata dalla necessaria documentazione. 5.3 Mantenimento nel sistema La domanda di adesione alla DOP deve essere rinnovata, soltanto per il primo anno di applicazione del presente piano di controllo, presentando il modulo "Assoggettamento ai controlli di conformità per il riconoscimento della denominazione olio extravergine di oliva Tuscia (mod. O1, F1, C1, I1 a seconda della tipologia di operatore), debitamente compilato e sottoscritto. Al modulo dovrà essere allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore, leggibile ed in corso di validità, nonché la documentazione prevista dai modelli O1, F1, C1, I1 per le singole tipologie di operatore ed elencata al paragrafo 11.1 del presente piano di controllo. Agli operatori interessati si applicheranno le quote del servizio annuale di controllo previste dal Tariffario. Negli anni successivi di applicazione del piano, l adesione si intende tacitamente rinnovata fino all invio di una comunicazione di esplicita rinuncia da parte dell operatore alla CCIAA-ODC tramite modello A1. Successivamente alla verifica di prima adesione, la CCIAA-ODC predispone ed effettua sugli operatori idonei i controlli di conformità, secondo le modalità e le frequenze illustrate nell allegato schema dei controlli. 5.4 Cancellazione dal sistema di controllo Gli operatori che intendono cancellarsi dal sistema di controllo dovranno far pervenire alla CCIAA-ODC il mod. A1, debitamente compilato e sottoscritto, allegando fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore, leggibile ed in corso di validità. La CCIAA-ODC provvede a cancellare i soggetti che hanno presentato richiesta tramite il mod. A1 dall elenco degli iscritti nel sistema di controllo, fermo restando il pagamento delle quote maturate dagli stessi fino all atto della rinuncia. Pagina 10 di 29

11 6. REQUISITI DI CONFORMITÀ Nella tabella 1 seguente viene riportato l elenco dei requisiti di conformità individuati per ogni fase del processo produttivo della denominazione Tuscia, sulla base del disciplinare, al fine di garantire l identificabilità e la tracciabilità del prodotto. Tali requisiti sono obbligatori. TABELLA 1 PUNTO DI FASE DI PROCESSO/ CONFORMITÀ PROCEDURA 1 COLTIVAZIONE Zona di produzione delle olive 2 COLTIVAZIONE Varietà 3 COLTIVAZIONE Condizioni ambientali Densità di impianto Forme di allevamento Sistema di potatura La concimazione dei terreni La difesa fitosanitaria Ulteriori pratiche agronomiche SOGGETTO Olivicoltore Olivicoltore Olivicoltore REQUISITI DI CONFORMITA La zona di produzione e trasformazione delle olive della Denominazione Tuscia comprende il territorio della provincia di Viterbo idoneo a conseguire le produzioni con le caratteristiche qualitative previste dal presente disciplinare. Nel suo insieme la zona della Denominazione Tuscia comprende i territori dei seguenti Comuni: Acquapendente, Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Canepina, Capodimonte, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel S. Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Civita Castellana, Civitella D Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Montalto di Castro (parte), Montefiascone, Monteromano, Nepi, Oriolo Romano, Orte, Piansano, Proceno, Ronciglione, S. Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania(parte), Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano, Vetralla, Vignanello, Villa S. Giovanni in Tuscia, Viterbo, Vitorchiano. L olio a Denominazione TUSCIA deve essere prodotto dalle olive delle varietà Frantoio, Caninese e Leccino, presenti per almeno il 90%, da sole o congiuntamente, nei singoli oliveti. E ammessa la presenza negli oliveti, in percentuale massima del 10%,di altre varietà. Le condizioni pedoclimatiche e di coltura degli oliveti destinati alla produzione degli oli a Denominazione Tuscia di cui all art. 1, così come i sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura, devono essere quelle atte a conferire tradizionali caratteristiche qualitative. Nella zona, l olivo rappresenta una delle colture più diffuse, con impianti specializzati aventi piante ad ettaro, intensivi con oltre 300 piante ad ettaro e promiscui con fino a 100 piante ad ettaro. Negli oliveti specializzati ed intensivi le forme di allevamento possono essere il vaso cespugliato, la forma Y, il monocono, il cono rovescio e qualunque altra forma adattabile all olivo. Per gli oliveti promiscui, le forme di allevamento più diffuse sono il vaso policonico ed il vaso libero. Le pratiche di potatura sono eseguite generalmente con cadenza annuale, mentre ad intervalli più lunghi si esegue la potatura di rinnovo. La concimazione dei terreni è di tipo minerale ed organica; sono raccomandati apporti annui di fertilizzanti che non superino le asportazioni al netto delle perdite e garantiscano il mantenimento della fertilità del terreno e la stabilità dell ecosistema ad esso collegato. La difesa fitosanitaria è eseguita nel rispetto dell equilibrio dell ecosistema, evitando gli interventi inutili e dannosi all entomofauna utile ed attenendosi quindi alle indicazioni dei servizi di lotta guidata ed integrata operanti sul territorio. Sono vietati trattamenti al terreno con prodotti diserbanti e disseccanti. Ulteriori pratiche agronomiche dovranno essere condotte in maniera razionale e tale da salvaguardare la qualità del prodotto. Pagina 11 di 29

12 4 COLTIVAZIONE Periodo e modalità di raccolta Produzioni 5 COLTIVAZIONE Identificazione e tracciabilità. 6 INTERMEDIAZIONE Zona di ubicazione dello stoccaggio 7 INTERMEDIAZIONE Identificazione separazione e tracciabilità 8 MOLITURA Zona di ubicazione del frantoio 9 MOLITURA Metodo di lavorazione del frantoio Olivicoltore Olivicoltore Intermediario Intermediario Frantoiano Frantoiano Le olive devono essere prelevate direttamente dall albero mediante la raccolta manuale o meccanica o quant altro non danneggi il prodotto. Il grado di maturazione delle olive alla raccolta non dovrà eccedere lo stadio fenologico di invaiatura superficiale dell epicarpo e comunque dovrà protrarsi non oltre il 20 dicembre per le cultivars precoci (Leccino, Frantoio, Maurino, Pendolino. ecc..) e non oltre il 15 gennaio per le cultivars tardive (Caninese, Moraiolo, ecc.). E tassativamente vietato l uso di prodotti cascolanti o di abscissione. La produzione massima di olive per Ha non può superare i kg (novemila) negli oliveti specializzati ed intensivi mentre negli oliveti consociati e promiscui la produzione massima di olive per pianta non può superare i kg 90 (novanta). Il trasporto delle olive al frantoio dovrà essere effettuato in recipienti idonei subito dopo la raccolta e comunque entro un giorno dalla stessa. Deve essere istituito un sistema di registrazioni che consenta identificazione e tracciabilità delle olive prodotte. Lo stoccaggio deve essere ubicato all interno del territorio amministrativo dei Comuni elencati al PC 1 Deve essere istituito un sistema di registrazioni che consenta identificazione e tracciabilità dei prodotto fresco o semilavorato acquistato. Le operazioni di oleificazione dovranno essere effettuate in oleifici situati entro i limiti della zona indicata al PC1 e non dovranno protrarsi oltre il 16 gennaio. Le partite di olive pervenute al frantoio devono rispondere ai requisiti di maturazione, freschezza ed integrità, pena il rigetto delle stesse. Le olive dovranno essere lavorate entro e non oltre un giorno dal conferimento al frantoio. Le olive devono essere sottoposte a lavaggio con acqua potabile, a temperatura ambiente, cernita e defogliazione. La molitura delle olive deve essere effettuata con frangitori idonei. L estrazione fisica deve avvenire con impianti del tipo a pressione, a centrifugazione continua (con o senza aggiunta di acqua), a percolamento più pressione, a percolamento più centrifugazione: nel caso di estrazione per pressione, i fiscoli devono essere puliti ad ogni riavvio del ciclo, le pressioni esercitate non devono essere superiori a 400 Kg/cmq con unica estrazione e tempo massimo di due ore; nel caso di estrazione per centrifugazione con aggiunta di acqua, questa dovrà essere potabile ed avere una temperatura tale da non aumentare la temperatura della pasta di olive all entrata della centrifuga. La centrifugazione del mosto oleoso: l olio ed il mosto oleoso estratto dovranno essere immediatamente allontanati dai residui di acqua di vegetazione mediante separatori continui in acciaio inox. All uscita degli impianti di estrazione, la temperatura dell olio non dovrà superare i 28 C. La purificazione dell olio deve avvenire per filtrazione o altro mezzo di tipo fisico. E vietato effettuare la doppia centrifugazione della pasta di olive senza interruzione, metodo di trasformazione noto come ripasso. La Pagina 12 di 29

13 10 MOLITURA gramolatura deve avvenire a temperatura controllata non superiore a 30 C e per tempi inferiori a 60 minuti. La conservazione dell olio dovrà avvenire in recipienti di acciaio inox perfettamente puliti e senza tracce di detergenti. Frantoiano La resa massima di olive in olio non può superare il 20%. 11 Resa MOLITURA Identificazione separazione e tracciabilità Frantoiano Deve essere istituito un sistema di registrazioni che consenta identificazione e tracciabilità delle olive molite e dell olio prodotto. 12 CONFEZIONAMENTO Zona di ubicazione dell impianto di confezionamento 13 CONFEZIONAMENTO Identificazione separazione e tracciabilità 14 CARATTERISTICHE AL CONSUMO Caratteristiche dell olio 15 DESIGNAZIONE E PRESENTAZIONE Confezioni Confezionatore Confezionatore Confezionatore Confezionatore Le operazioni di oleificazione dovranno essere effettuate in oleifici situati entro i limiti della zona indicata al PC1. Deve essere istituito un sistema di registrazioni che consenta identificazione e tracciabilità delle olive lavorate e dell olio prodotto. L olio di oliva extravergine a Denominazione Tuscia all atto dell immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche: colore: verde smeraldo con riflessi dorati; odore: fruttato che ricorda il frutto sano, fresco, raccolto al punto ottimale di maturazione; sapore: di fruttato medio con equilibrato retrogusto di amaro e piccante; acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non eccedente grammi 0,5 per 100 gr di olio; numero di perossidi: <= a 12 meq 0/kg2 di olio; valutazione organolettica conforme all attuale normativa U.E. Altri parametri chimico-fisici non espressamente citati devono essere conformi all attuale normativa U.E. I recipienti in cui è confezionato l olio extravergine di oliva a Denominazione Tuscia ai fini dell immissione al consumo devono essere in vetro o in lamina metallica stagnata di capacità non superiore a litri 5. E obbligatorio indicare in etichetta l annata di produzione delle olive da cui l olio è ottenuto. 16 DESIGNAZIONE E PRESENTAZIONE Indicazioni aggiuntive sulle confezioni Confezionatore Alla Denominazione Tuscia è vietata l aggiunta di qualsiasi ulteriore menzione del presente disciplinare ivi comprese le indicazioni: tipo, gusto, selezionato, scelto e similari, nonché indicazioni che facciano riferimento ad aree geografiche diverse da quelle espressamente previste nel presente disciplinare. E tuttavia consentito l uso di indicazioni che facciano riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali o marchi privati purché non abbiano significato laudativo, non siano tali da trarre in inganno il consumatore e siano riportate in dimensioni dimezzate rispetto ai caratteri con cui viene trascritta la Denominazione Tuscia. Sono inoltre consentite una contro-etichetta e/o cartellino in Pagina 13 di 29

14 17 IMMISSIONE AL CONSUMO Altre Indicazioni 18 IMMISSIONE AL CONSUMO Contrassegno di garanzia Confezionatore Confezionatore cui sono riportate notizie circa la zona di produzione, le modalità di coltivazione, il tipo di lavorazione, la varietà ed il significato biologico e merceologico dell olio. Dovrà figurare, inoltre, il simbolo grafico relativo all immagine del logotipo specifico ed univoco da utilizzare in abbinamento inscindibile con la denominazione. Il simbolo grafico è stato opportunamente ridisegnato da reperto etrusco di Antefissa in terracotta proveniente dagli scavi dell abitato di Acquarossa (Viterbo) il cui originale è presso il Museo di Civita Castellana (Viterbo). La Antefissa è un colore ocre scuro (colore pantone n.1685 C) sostenuta dalla scritta Tuscia in colore rosso scuro (colore pantone n.187 C) in campo rettangolare verticale giallo (retino 70% colore pantone 130 C) e fascia di base in colore nero (process Black C) con scritta olio extravergine di oliva. E obbligatorio riportare in etichetta esclusivamente la dizione Garantito dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ai sensi dell art. 10 del Reg.CE 510/06. Ad ogni confezione di olio a Denominazione TUSCIA, immessa al consumo, va applicato un contrassegno identificato da un codice alfanumerico progressivo. 6.1 LOGO In relazione a quanto specificato nella tabella precedente al PC 16, si illustra il simbolo grafico relativo all immagine del logotipo specifico ed univoco da utilizzare in abbinamento inscindibile con la denominazione: Il simbolo grafico è stato opportunamente ridisegnato da reperto etrusco di Antefissa in terracotta proveniente dagli scavi dell abitato di Acquarossa (Viterbo) il cui originale è presso il Museo di Civita Castellana (Viterbo). La Antefissa è un colore ocre scuro (colore pantone n.1685 C) sostenuta dalla scritta Tuscia in colore rosso scuro (colore pantone n.187 C) in campo rettangolare verticale giallo (retino 70% colore pantone 130 C) e fascia di base in colore nero (process Black C) con scritta olio extravergine di oliva. Pagina 14 di 29

15 7. CONTROLLO DI CONFORMITÀ Il prodotto destinato alla DOP Tuscia è sottoposto al controllo di conformità al disciplinare di produzione e al presente piano di controllo. I controlli sono suddivisi in: controlli interni (autocontrollo): corrispondenti alle attività di verifica, registrazione, misura e analisi svolte dagli olivicoltori, dai frantoiani, dagli intermediari e dai confezionatori con riferimento ai requisiti di conformità richiamati nel presente piano di controllo; controlli esterni: attuati dalla CCIAA-ODC, che corrispondono a verifiche documentali e ispettive svolte sul processo produttivo/strutture degli operatori e sul prodotto. Gli operatori devono rendersi disponibili alle attività di controllo di conformità che la CCIAA-ODC intende effettuare presso gli oliveti e/o gli impianti dei frantoi e di confezionamento ovvero gli altri locali di interesse, al fine di valutare la conformità del processo/prodotto alle prescrizioni del disciplinare e del presente piano di controllo. Nell allegato schema dei controlli sono descritti, in riferimento alle diverse fasi del processo produttivo della denominazione Tuscia, i controlli e le attività che olivicoltori, intermediari, frantoiani e confezionatori devono effettuare al fine di identificare le proprie partite di olio con la denominazione Tuscia, nonché la tipologia e le frequenze dei controlli di conformità svolti dalla CCIAA-ODC. Frequenza annuale delle verifiche ispettive Nella seguente tabella 2 si riporta lo schema della frequenza annuale delle verifiche ispettive: TABELLA 2 Tipologia di Operatore Olivicoltore Intermediario Tipo di verifica iscrizione controllo iscrizione controllo % di verifica Frequenza verifica Fase critica controllata 100% dei richiedenti 10% degli iscritti per quanto riguarda il controllo dei requisiti strutturali (varietà sesti di impianto) degli oliveti;* 33% degli iscritti + 2% degli iscritti già controllati nell anno precedente per quanto riguarda le prescrizioni di coltivazione e raccolta. 100% dei richiedenti 33% degli iscritti + 2% degli iscritti già controllati nell anno precedente Alla prima iscrizione e in caso di variazioni Tutti gli anni Alla prima iscrizione e in caso di variazioni Tutti gli anni Ubicazione oliveti; conformità varietale; forme di allevamento Fasi di processo disciplinate; rintracciabilità prodotto Ubicazione e idoneità impianti; conformità ai requisiti Rintracciabilità prodotto Pagina 15 di 29

16 Frantoiano Confezionatore Prodotto iscrizione controllo iscrizione controllo controllo 100% dei richiedenti 33% degli iscritti + 2% degli iscritti già controllati nell anno precedente 100% dei richiedenti 33% degli iscritti + 2% degli iscritti già controllati nell anno precedente 100% dei lotti per cui si richiede l attestazione Alla prima iscrizione e in caso di variazioni Tutti gli anni Alla prima iscrizione e in caso di variazioni Tutti gli anni Ad ogni richiesta di certificazione di prodotto e per ogni lotto Ubicazione e idoneità impianti; conformità ai requisiti Fasi di processo disciplinate; rintracciabilità prodotto Ubicazione e idoneità impianti; conformità ai requisiti Fasi di processo disciplinate; rintracciabilità prodotto Rintracciabilità lotto Parametri organolettici e chimico-fisici * Come previsto dalla nota del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 27 febbraio 2007, p , per i requisiti strutturali degli uliveti la percentuale di controllo è ridotta dal 33% al 10% allo scadere del terzo anno dalla data di autorizzazione ai controlli. Pertanto la CCIAA-ODC trasmetterà al Ministero, entro il 15 ottobre, gli elenchi degli olivicoltori iscritti al sistema dei controlli alla data del 30 settembre. Da tale elenco il gruppo tecnico di valutazione DOP, IGP e STG procederà ad estrarre annualmente, con il metodo dei numeri casuali, un campione pari al 10% del totale degli oliveti iscritti sui quali saranno effettuate visite ispettive per la verifica dei requisiti strutturali previsti nel disciplinare di produzione quali varietà presenti, modalità di impianto e forme di allevamento. Ogni altro adempimento previsto dal piano di controllo approvato rimane in vigore, compreso in particolare l obbligo da parte dell olivicoltore di comunicare eventuali modifiche introdotte sui suddetti requisiti strutturali la cui idoneità sarà verificata dalla CCIAA-ODC mediante verifica ispettiva Qualora la verifica di sorveglianza non coincida con la produzione/lavorazione essa si svolgerà su base documentale. I soggetti iscritti al sistema di controllo, pertanto, devono conservare tutta la documentazione derivante dall autocontrollo e renderla disponibile ai controlli di conformità svolti dalla CCIAA-ODC. La CCIAA-ODC si riserva di disporre l esecuzione di verifiche ispettive supplementari in caso di indebiti ritardi nelle comunicazioni dei dati (mancata risposta alle richieste di adeguamento) ed ogni qual volta dall esame dei dati comunicati e dal loro incrocio con i dati trasmessi da tutti gli operatori, emergano dubbi circa la conformità del processo ai requisiti. Nel caso in cui durante le verifiche ispettive supplementari siano rilevate situazioni non conformi circa la congruità delle forniture e/o delle situazioni produttive, tali non conformità saranno classificate gravi. 7.1 CONTROLLI INTERNI (autocontrollo) Adempimenti ed autocontrollo dell olivicoltore Gli olivicoltori alla consegna delle olive al frantoio devono accertarsi di aver rispettato le prescrizioni di coltivazione, le rese e le date di raccolta. È cura di ogni operatore verificare la documentazione di trasporto o sostitutiva e siglarla come registrazione del controllo avvenuto. E cura di ogni operatore accertarsi di conferire le olive a frantoiani iscritti alla DOP. Gli elenchi degli iscritti possono essere richiesti alla CCIAA-ODC. Al termine delle operazioni di raccolta, gli olivicoltori devono inviare alla CCIAA-ODC entro un mese i dati inerenti alla quantità di olive complessivamente raccolte nella campagna nei terreni iscritti alla DOP. Pagina 16 di 29

17 7.1.2 Adempimenti ed autocontrollo del frantoiano All atto dell accettazione delle olive i frantoiani devono accertare il rispetto delle rese olive/ha e delle date di raccolta delle olive, della corretta identificazione del prodotto, dell adeguatezza, completezza e corrispondenza dei dati inseriti nella documentazione di trasporto, registrando l esito di tali controlli. Durante il processo di molitura devono accertarsi di aver rispettato i processi disciplinati e le rese olio/olive. È cura di ogni operatore verificare la documentazione di trasporto e siglarla come registrazione del controllo avvenuto. È cura di ogni operatore accertarsi di molire olive di olivicoltori iscritti alla DOP. Gli elenchi degli iscritti possono essere richiesti alla CCIAA-ODC. Al termine delle operazioni di molitura, i frantoiani devono inviare alla CCIAA-ODC entro un mese i dati inerenti alla quantità di olive destinate alla DOP complessivamente molite nella campagna Adempimenti ed autocontrollo dell intermediario Durante il processo di stoccaggio/vendita gli intermediari devono accertarsi di aver rispettato i processi disciplinati identificando in maniera univoca le aree destinate allo stoccaggio, registrando le fasi, i tempi ed i quantitativi di prodotto in entrata e in uscita. È cura di ogni intermediario, all atto dell accettazione del prodotto, accertarsi della corretta identificazione del prodotto, dell adeguatezza, della completezza e della corrispondenza dei dati inseriti nella documentazione di trasporto e siglarla come registrazione del controllo avvenuto. È cura di ogni operatore accertarsi di stoccare/vendere prodotto di operatori iscritti alla DOP Tuscia. Gli elenchi degli iscritti possono essere richiesti alla CCIAA-ODC. Al termine delle operazioni di compravendita, gli intermediari devono inviare alla CCIAA- ODC entro un mese i dati inerenti alla quantità di olive/olio destinati alla DOP complessivamente movimentate nella campagna Adempimenti ed autocontrollo del confezionatore In fase di accettazione, il confezionatore deve controllare che la partita di olio atta a divenire DOP Tuscia sia accompagnata dalla documentazione relativa alla rintracciabilità. Nel caso di richiesta analisi inviata dal detentore alla CCIAA-ODC, dopo il prelievo i lotti di confezionamento non devono più subire alcun procedimento che ne possa alterare le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche, né essere miscelati con altre partite di olio. È cura di ogni operatore verificare la documentazione di trasporto e siglarla come registrazione del controllo avvenuto. E cura di ogni operatore accertarsi di confezionare olio ottenuto da olive di olivicoltori iscritti alla DOP e molite presso frantoiani iscritti alla DOP. Gli elenchi degli iscritti possono essere richiesti alla CCIAA-ODC. Con riferimento a ciascuna autorizzazione al confezionamento e rilascio contrassegni consegnata dalla CCIAA-ODC, l operatore, entro 15 giorni dalla ultimazione delle relative operazioni di confezionamento, comunica le indicazioni delle capacità e le rispettive numerazioni dei contrassegni utilizzati (mod. C2) Adempimenti ed autocontrollo del detentore della partita Il detentore della partita deve richiedere il prelievo del campione per l effettuazione delle prove sui lotti di olio pronti per il confezionamento attraverso il modulo Richiesta di certificazione di prodotto (Mod. A2). La documentazione di accompagnamento della partita di olio deve essere conservata e consegnata alla CCIAA-ODC a cura del detentore della partita stessa al momento della richiesta delle prove di conformità chimico fisica ed organolettica. Il detentore della partita deve definire il lotto di confezionamento e dichiararne l omogeneità chimico fisica ed organolettica sotto la sua responsabilità. Nel caso in cui il detentore della partita utilizzi i servizi di molitura e confezionamento (che dovranno essere svolti presso impianti assoggettati a controllo), sarà sua cura provvedere che le registrazioni delle attività di molitura e confezionamento siano inviate alla CCIAA-ODC. È cura di ogni operatore accertarsi che la partita di olio sia stata ottenuta da olive di olivicoltori iscritti alla DOP, e che sia stata molita e confezionata presso operatori iscritti alla DOP. Pagina 17 di 29

18 7.2 CONTROLLI ESTERNI Controllo in fase di iscrizione L Ufficio Controlli esegue la valutazione preliminare della documentazione inviata dall operatore esaminando in particolare i seguenti aspetti: completezza e conformità del modulo Assoggettamento ai controlli di conformità per il riconoscimento della denominazione olio extravergine di oliva Tuscia (mod. O1, F1, C1, I1 a seconda della tipologia di operatore); per gli olivicoltori: collocazione degli oliveti dichiarati entro i confini definiti nel PC 1 della tabella 1; rispondenza degli oliveti agli standard previsti dai PC 2 e PC 3 (relativamente alle percentuali varietali si specifica che negli oliveti dello stesso operatore devono essere presenti le percentuali varietali così come indicato nel disciplinare); rispondenza degli oliveti agli standard previsti dai PC 2 e PC 3 (relativamente alla densità di impianto) della tabella 1. per i frantoiani: collocazione del frantoio dichiarato entro la delimitazione definita al punto PC 8 della tabella 1 per gli intermediari: collocazione dei locali di stoccaggio dichiarati entro la delimitazione definita al PC 6 della tabella 1 per i confezionatori: collocazione dell impianto dichiarato entro la delimitazione definita nel PC 12 della tabella Controllo in fase successiva Ogni anno la CCIAA-ODC dispone le verifiche per il controllo in campo e/o documentale degli operatori, avvalendosi per le verifiche ispettive dei tecnici iscritti nell apposito elenco, secondo le percentuali individuate dallo schema dei controlli. Per quanto concerne la difesa fitosanitaria, effettuata secondo le modalità definite dai programmi di lotta guidata, la CCIAA-ODC provvede ad acquisire i piani predisposti dalla Regione Lazio e provvede a verificarne l applicazione, tramite le registrazioni effettuate dagli olivicoltori sui quaderni di campagna, ove previsti dalla vigente normativa Verifiche documentali presso la sede della CCIAA-ODC Presso la sede della CCIAA-ODC l Ufficio Controlli verifica il rispetto delle prescrizioni indicate per i singoli operatori al paragrafo 7.1 relativo all autocontrollo con la situazione di inserimento nel sistema risultante dall iscrizione ed eventuali modifiche successive Verifiche ispettive effettuate dal tecnico L Ufficio Controlli procede annualmente all individuazione degli operatori, per ciascuna tipologia, da sottoporre a verifica ispettiva secondo le tipologie e le percentuali previste dallo schema di controllo. A tal fine, l Ufficio predispone il fascicolo contenente tutta la documentazione ritenuta necessaria secondo la tipologia del controllo effettuato e lo trasmette al tecnico, che provvede ad effettuare la visita ispettiva per la verifica dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare e dal presente piano di controllo, compilando l apposito Verbale di visita ispettiva (mod. ODC-1) ed eventualmente il Rapporto di non conformità (mod. ODC-2) in caso di rilievo di non conformità. Pagina 18 di 29

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