LE STRUTTURE DI FONDAZIONE
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- Giuditta Montanari
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1 SISTEMA TECNOLOGICO Università degli Studi di Napoli Federico II _Dipartimento di Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura 5UE_A.A.2016/2017 Costruzione delle Opere di Architettura A Prof. Arch. Alessandro Claudi de Saint Mihiel LE STRUTTURE DI FONDAZIONE Nodo di fondazione
2 CUT: Struttura portante UT: Struttura di fondazione "Insieme degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di trasmettere i carichi del sistema edilizio stesso al terreno" Pareti perimetrali Infissi esterni verticali CET Strutture di fondazione dirette Strutture di fondazione indirette (Fonte: Norma UNI :1981)
3 STRUTTURE DI FONDAZIONE Svolgono la funzione di trasmettere i carichi dell edificio al terreno di fondazione
4 TERRENO DI FONDAZIONE Porzione di terreno interessata dalle sollecitazioni dovute ai carichi dell edificio; può assumere caratteristiche di comportamento meccanico diverse. Permeabili, drenanti Trattengono acqua al loro interno
5 SCAVO La configurazione dello scavo (che va eseguito all asciutto) viene definita in modo da semplificare la realizzazione dello scavo stesso, delle strutture di sostegno delle pareti scavate e delle opere di fondazione: Scavo di sbancamento generale: asportazione del terreno all interno dell area individuata dal tracciamento del perimetro dell edificio Scavo a sezione obbligata: scavo effettuato a partire dallo sbancamento generale, per alloggiarvi gli elementi di fondazione. Opere di sostegno del terreno: Area dello scavo più ampia/terreni buoni: le pareti dello scavo possono essere inclinate o a gradoni (rispettando il natural declivio del terreno in rapporto all attrito, così che non si verifichino smottamenti); Area dello scavo circoscritta/terreni franosi: le pareti dello scavo sono verticali e la terra viene sorretta mediante opere di sostegno provvisorie (puntelli e pareti in legno) o permanenti (diaframmi in c.a.). Sotto TUTTE le fondazioni si realizza uno strato di calcestruzzo magro, detto magrone, di spessore variabile da 10 a 25 cm, con funzione di ripartizione dei carichi e protezione dal terreno.
6 TIPOLOGIE DI FONDAZIONI in relazione alle caratteristiche meccaniche del terreno possono essere DIRETTE (superficiali) Appoggiano su terreno resistente poco profondo INDIRETTE (profonde) Realizzate quando il terreno resistente si trova a profondità elevate
7 TIPOLOGIE DI FONDAZIONI in relazione alle caratteristiche meccaniche del terreno possono essere DIRETTE (superficiali) Appoggiano su terreno resistente poco profondo INDIRETTE (profonde) Realizzate quando il terreno resistente si trova a profondità elevate in relazione alla modalità con cui scaricano sul terreno possono essere DISCONTINUE CONTINUE AD ARCHI SU PALI PUNTIFORMI: a plinti LINEARI: a cordoli LINEARI: a travi rovesce INFISSI TRIVELLATI SOSPESI PIANE: a platea
8 FONDAZIONI DIRETTE FONDAZIONI DISCONTINUE FONDAZIONI CONTINUE
9 FONDAZIONI DIRETTE DISCONTINUE Adottate in strutture a telaio, quando il terreno resistente è poco profondo ed ha capacità portante elevata; il plinto, di forma generalmente troncopiramidale o parallelepipeda, funziona come un capitello rovesciato, con un carico uniforme alla base (spinta del terreno) ed un carico concentrato, di verso opposto, proveniente dall alto (pilastro). a plinti in c.a. struttura di elevazione in c.a.
10 FONDAZIONI DIRETTE DISCONTINUE I plinti possono essere isolati o collegati tra loro tramite reticoli di cordoli o travi per assicurare un comportamento omogeneo della struttura, in presenza di cedimenti differenziati. pilastri travi plinti a plinti in c.a. struttura di elevazione in c.a.
11 FONDAZIONI DIRETTE DISCONTINUE a plinti in c.a. struttura di elevazione in acciaio
12 FONDAZIONI DIRETTE DISCONTINUE a plinti in c.a. struttura di elevazione in acciaio
13 FONDAZIONI DIRETTE CONTINUE - LINEARI Comportamento a cordolo Comportamento a trave rovescia
14 FONDAZIONI DIRETTE CONTINUE - LINEARI Le fondazioni continue lineari funzionano come cordoli se sono caricate superiormente con un carico distribuito (muratura) struttura di fondazione: in muratura riseghe in c.a. Funzione del cordolo: distribuire i carichi verticali lineari della muratura su una superficie di terreno più ampia rispetto alla base del muro: aumentando la superficie di appoggio, le tensioni di compressione agenti sul terreno tendono a ridursi in modo tale da essere inferiori ai valori limite di portanza del terreno.
15 FONDAZIONI DIRETTE CONTINUE - LINEARI Le fondazioni continue lineari adottate in corrispondenza di strutture intelaiate quando è necessario distribuire su un terreno più ampio i carichi portati dai pilastri funzionano come travi rovesce sottoposte a flessione verso l alto in mezzeria e verso il basso nelle zone sottostanti i pilastri a travi rovesce e cordoli di collegamento a travi rovesce incrociate
16 a travi-pareti in c.a. FONDAZIONI DIRETTE CONTINUE - LINEARI
17 FONDAZIONI DIRETTE CONTINUE - PIANE Adottate quando i carichi sono elevati rispetti alla resistenza unitaria del terreno (se sono notevolmente elevati possono raggiungere i cm di spessore) o per solai al piano interrato di notevole portata: in questo caso la platea costituisce fondazione dell edificio e piano di calpestio, e funziona come solaio rovescio. a platea (con irrigidimenti in corrispondenza dei pilastri o dei setti portanti)
18 FONDAZIONI DIRETTE CONTINUE - PIANE In alternativa, per evitare solette troppo massicce, si possono realizzare solette del tipo solaio nervato rovesciato (poco convenienti per la difficile realizzazione delle casserature). Solaio nervato rovesciato a platea nervata
19 FONDAZIONI INDIRETTE AD ARCHI SU PALI
20 infissi FONDAZIONI INDIRETTE SU PALI Adottate quando il terreno resistente si trova a profondità notevoli; i pali possono raggiungere anche i 30 m e lavorano di punta (pali infissi o trivellati) o d attrito (pali sospesi). trivellati
21 FONDAZIONI INDIRETTE SU PALI Le teste dei pali, livellate alla stessa quota, vengono collegate ai plinti, alle travi o alle platee su cui scaricano le strutture dell edificio. in c.a
22 CUT: Chiusura UT: Chiusura orizzontale inferiore "Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dal terreno sottostante o dalle strutture di fondazione" Pareti perimetrali Infissi esterni verticali CET Solai a terra Infissi orizzontali (Fonte: Norma UNI :1981)
23 ATTACCO A TERRA Insieme delle opere strutturali, di tenuta all acqua, di isolamento, di protezione, di predisposizione dei piani di calpestio che permettono di fruire degli spazi in prossimità del terreno. SOLAIO CONTRO TERRA SOLAIO SU CAMERA D ARIA
24 ATTACCO A TERRA Insieme delle opere strutturali, di tenuta all acqua, di isolamento, di protezione, di predisposizione dei piani di calpestio che permettono di fruire degli spazi in prossimità del terreno. SOLAIO CONTRO TERRA SOLAIO SU CAMERA D ARIA
25 SOLAIO CONTRO TERRA VESPAIO (strato drenante) (Gelività: predisposizione di un materiale ad essere disgregato dal gelo)
26 SOLAIO SU CAMERA D ARIA CAMERA D ARIA tavelloni su muretti in laterizio
27 SOLAIO SU CAMERA D ARIA CAMERA D ARIA tavelloni su muretti in laterizio
28 su casseforme a perdere in plastica SOLAIO SU CAMERA D ARIA
29 IMPERMEABILIZZAZIONE, DRENAGGIO INTERCAPEDINE PERIMETRALE (o scannafosso) L intercapedine perimetrale deve essere aerata ed accessibile
30 IMPERMEABILIZZAZIONE, DRENAGGIO CANALETTE PREFABBRICATE IN CLS
31 IMPERMEABILIZZAZIONE, DRENAGGIO
32 IMPERMEABILIZZAZIONE, DRENAGGIO
33 DRENAGGIO PERIMETRALE IMPERMEABILIZZAZIONE, DRENAGGIO
34 1. Strato impermeabilizzante (doppia guaina) 2. Strato isolante IMPERMEABILIZZAZIONE, AERAZIONE, DRENAGGIO 3. Pietrame a secco drenante 4. Terreno ben costipato 5. Tessuto non tessuto 5 6. Tubo di drenaggio 6 3
35 ESEMPIO: realizzazione di un edificio in c.a. FASE 1: scavo e realizzazione dell intercapedine perimetrale
36 ESEMPIO: realizzazione di un edificio in c.a. FASE 2: realizzazione delle strutture di fondazione in c.a. a plinti isolati
37 ESEMPIO: realizzazione di un edificio in c.a. FASE 3: realizzazione delle strutture di elevazione intelaiate in c.a.
38 ESEMPIO: realizzazione di un edificio in c.a.
39 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
40 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
41 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
42 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
43 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
44 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
45 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
46 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
47 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
48 ESEMPIO: edificio in c.a. con struttura di fondazione a plinti e cordoli di collegamento
49 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: i nodi problematici NODO DI FONDAZIONE Nodo di copertura Nodo intermedio Nodo di fondazione
50 NODO DI FONDAZIONE: struttura in c.a.
51 NODO DI FONDAZIONE: struttura in acciaio
52 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: nodo di fondazione
53 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: nodo di fondazione
54 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: nodo di fondazione
55 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: nodo di fondazione
56 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: nodo di fondazione
57 PROGETTO DEL SISTEMA TECNOLOGICO: nodo di fondazione
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