GIULIO LANDI. Vita di Cleopatra regina d Egitto CMDEDIZIONI

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1 GIULIO LANDI Vita di Cleopatra regina d Egitto CMDEDIZIONI

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3 GIULIO LANDI VITA DI CLEOPATRA REGINA D EGITTO CmdEdizioni

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5 2013 CmdEdizioni Via Tucidide 34 Siracusa Tel. e Fax Web site: cmd.edizioni@virgilio.it Tutti i diritti sono riservati - Riproduzione anche parziale vietata ISBN In copertina: Particolare del dipinto del 1896 di Frederick Arthur Bridgman Cleopatra on the Terraces of Philae (Dahesh Museum of Art, New York).

6 L AUTORE LE SUE OPERE Secondo un antica tradizione biografica Giulio Landi sarebbe nato a Firenze, ma in realtà nacque a Piacenza il 30 maggio 1498 da Federico, conte dell antica e nobile famiglia Bardi, e da Caterina Pallavicini. Dopo gli studi di filosofia, di retorica e di lettere greche e latine, si laureò a Roma in giurisprudenza e in questa città ebbe modo di collaborare e di diventare intimo amico del cardinale Ippolito de Medici fino al 1535, anno della morte del prelato. A lui il Landi donò lo scritto in latino Descrittione de l isola de la Madera ne la quale si contengono molto belle, e delettevoli narrationi; e massimamente l agricoltura del zucchero, e li costumi de gli huomini di quel paese, e particolarmente il giuoco di canne e il modo di lottare, e la caccia de li tori a piedi e a cavallo (cfr. l edizione bilingue dell Insulae Materiae descriptio, in S. PELOSO, Al di là delle Colonne d Ercole. Madera e gli arcipelaghi atlantici nelle cronache italiane di viaggio dell età delle scoperte, Viterbo 2004, pagg ), in cui l autore si sofferma sulle caratteristiche naturali, sugli aspetti sociali, economici e sulle tradizioni dell isola di Madera. L opera, che fu pubblicata nel 1574 (Piacenza, F. Conti), in versione originale e nella traduzione approntata dal sacerdote Alemanio Fini, nel 1599 fu plagiata da padre Manuel Costantino, che scrisse l Insulae Materiae descriptio. Giulio Landi, che nel frattempo era entrato a far parte della burlesca Accademia della Virtù con il nome di Sere Stenta-

7 to, negli anni successivi compose La formaggiata di sere Stentato al serenissimo re della virtute (oggi edita a Milano a cura di A. Capatti), un singolare elogio del formaggio piacentino. Databile intorno al 1538, fu pubblicata per la prima volta a Piacenza nel 1542, mentre nella sua seconda edizione fu censurata (si ritrova all interno del secondo libro delle Lettere facete, et piacevoli di diversi grandi huomini, et chiari ingegni pubblicate da Francesco Turchi, Venezia, F. Coattino, 1575). Varie testimonianze ci confermano che avrebbe avuto rapporti con il letterato marchigiano Annibal Caro, con Luca Contile e con Pietro Bembo, che fu insegnante a Padova del nipote del Landi, Agostino. Durante il carnevale del 1545 il letterato, che si era trasferito a Venezia, pubblicò La vita di Esopo tradotta e adornata dal Landi (G. Giolito, 1545), nel 1551, presso gli eredi di Aldo Manuzio, la Vita di Cleopatra reina d Egitto, curata da Anton Francesco Doni, nel 1569, per i tipi di G. Bariletto, le Dilettevoli favole di Esopo e di altri elevati ingegni raccolte dal conte Giulio Landi e, infine, Le attioni morali, due volumi di dialoghi morali e religiosi. Il primo dei due volumi dell opera fu edito presso Giolito nel 1564 e diviso in diversi libri, i primo quattro con una dedica a personalità illustri (a Carlo V, a Margherita d Asburgo, ecc.), il quinto con tre. Nel prologo del volume l autore riferisce di essere stato amico dell abate fiorentino Lorenzo Bartolini (morto nel 1533), conosciuto durante il suo soggiorno giovanile a Parigi, probabilmente nel 1519, che gli avrebbe permesso di entrare in contatto con Erasmo, con J. Lefèvre d Étaples e il suo allievo Josse Clichtove. Il secondo volume, dove le istanze riformatrici avanzate nel primo volume lasciano il posto ad un maggiore rispetto dell ortodossia cattolica, fu pubblicato a Piacenza nel 1575 (F. Conti - G.A. de Ferrari) con dedica al cardinale Paolo Burali, vescovo della città.

8 Durante il corso della sua vita il Landi ebbe incarichi rilevanti (fu al servizio oltre che di Ippolito de Medici, anche del duca di Urbino, Guidobaldo II e Giulio Feltrio della Rovere e di Alessandro Farnese) ed ebbe modo di viaggiare sia in Italia (Milano, Bologna, Venezia, Roma), che all estero (Parigi, Bruxelles) ed in particolare in Ungheria, dove partecipò a una campagna militare contro i Turchi. Amministrò, come funzionario di governo nello Stato pontificio, le città di Assisi, Sora, Fano, Macerata e Fermo e, proprio da quest ultima, scrisse due importanti lettere in occasione della morte di Paolo III (1549), poi confluite in Lettere volgari di diversi huomini saggi, e bei spiriti (Cremona, V. Conti, 1561). Fu inoltre luogotenente dei principi Landi, suoi nipoti, e difese i feudi di proprietà della famiglia. Morì il 27 aprile 1579 e fu sepolto nella chiesa di S. Fiorano a Lodi. Della Vita di Cleopatra regina d Egitto, pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1551, presso gli eredi di Aldo Manuzio, curata da Anton Francesco Doni, esistono varie edizioni presenti nelle biblioteche italiane di cui la più antica quella dal titolo La vita di Cleopatra reina d Egitto. Dell illustre s. conte Giulio Landi. Con una oratione nel fine, recitata nell Academia dell Ignoranti; in lode dell Ignoranza, pubblicata sempre a Venezia e curata da Anton Francesco Doni, ma edita da Gualtiero Scoto. Una seconda edizione è uguale alla nostra* in quanto edita a Parigi, presso Giovan Claudio Molini il 15 settembre 1788, dai tipi di Franc. Ambr. Didot. Infine, una terza è più recente in quanto del 1818 (Napoli presso Michele Morelli). Vita di Cleopatra regina d Egitto, iscritta dal conte Giulio Landi. Nuova edizione corretta e ricorretta, Parigi, Gio. Claudio Molini, torch Franc Ambr Didot MDCCLXXXVIII, è di proprietà della CmdEdizioni.

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