Guido Berardi e l Angelo custode del Guercino

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1 Guido Berardi e l Angelo custode del Guercino La copertina della terza edizione (1985) del testo di Guido Berardi Prima che Guido Berardi ponesse mano ad una specifica pubblicazione interamente dedicata al dipinto del Guercino: L Angelo custode era necessario, per saperne di più, consultare le brevi note ad esso dedicate dagli studiosi locali Oreste Tarquinio Locchi nel 1934, Adolfo Mabellini nel 1934, Piercarlo Borgogelli nel 1935 e Cesare Selvelli nel 1943 o fare riferimento agli storici dell arte nazionali. Guido riassumendo in sé la sensibilità religiosa e l esperienza di tipografo poliglot- ta si accinse nel 1962 con l ausilio della locale Azienda di Soggiorno ad offrire ai suoi amati concittadini ed a tutti i visitatori di Fano una contestualizzazione del quadro tanto gradita ed utile che ancora oggi rappresenta un riferimento obbligato per tutti gli studiosi. Per ricordare tutti i rimandi all Angelo Custode presenti nella Bibbia partiva dal Vecchio Testamento: Genesi 48, Esodo 23, Tobia 12, Salmo 34, Salmo 91, Daniele 3, Daniele 6, Maccabei 15 passando al Nuovo Testamento: Matteo 18, Atti 12, Ebrei 1, Giuda 9. Prima in aramaico, poi in greco infine in italiano. Seguito doverosamente dalle pagine: Cenni sul pittore e sul quadro, Cenni sul Browning e sulla poesia dell Angelo Custode e dalla pubblicazione integrale della poesia in inglese con testo a fronte in italiano. A seguire, la storia singolare e per certi versi affascinante di un gruppo di accademici dell Università americana di Yale fanatici studiosi del poeta inglese che nel 1912 guidati dal professor William Lyon Phelps, docente di Letteratura inglese, vennero a Fano per ammirare il dipinto che tanto aveva emozionato il loro idolo e davanti al quadro, allora in Sant Agostino, decisero di dare vita al Fano Club oggi ancora esistente anche se trasferito all Università di Waco nel Texas. La pubblicazione ebbe un notevole successo e presto le copie andarono esaurite per cui il Berardi nel 1969 pubblicò a sue spese nella piccola tipografia artigianale che egli, studioso di Paolo di Tarso, aveva chiamato Typis Paulinis, una seconda edizione con insignificanti modifiche di caratteri tipografici e con un piccolo aggiornamento in merito al Fano Club anche questa presto esaurita, per cui nel 1985 un gruppo di amici decise di riprodurre anastaticamente l edizione del 1969 a cura del Centro Studi Carlo Cattaneo con una bella copertina riproducente il dipinto e due brevi note nostalgiche a firma mia e di Franco Battistelli. Edizione anche essa purtroppo in esaurimento. Don Guido nacque a Fano il 4 marzo Dedicò la sua prima giovinezza agli ideali sportivi fi no a sfiorare la qualificazione per le Olimpiadi di Anversa nel Passò poi a più alti ideali. Nel 1924 entrò come esterno nel Seminario diocesano di Fano poi al noviziato dei Frati Minori a Matelica. Dal 1931 al 1934 fece una esperienza di vita eremitica con la Congregazione di Don Orione. Nel 1935 fu ordinato presbitero. Nel 1940 per volontà del Vescovo Vincenzo Del Signore andò a studiare a Roma prima alla Pontificia Università Gregoriana poi al Pontificio Istituto Biblico ove ottenne la Licenza in Sacra Scrittura. Tornato a Fano nel 1944 gli fu affidato l insegnamento della Sacra Scrittura presso il Seminario Regionale, compito che assolse, senza mai trascurare gli studi teologici, fino al 1965 quando dovette lasciare per motivi di salute. Nel 1972 si recò a Genova-Camaldoli ospite dei Figli di Don Orione, il sacerdote proclamato santo con cui aveva collaborato per anni in gioventù. Serenamente incontrò la morte il 15 marzo (segue a pagina 121) 104

2 Qui e nelle pagine successive Riproduzione fotografica della prima edizione (1962) del testo di Guido Berardi (g.c. Alberto Berardi, Fano) 105

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18 A sinistra Il giovane Guido Berardi nel periodo della sua vita eremitica A destra Guido Berardi al lavoro nella sua tipografia La stima di cui godette come uomo, come prete e come insegnante non si è ancora spenta in particolare tra coloro che furono suoi colleghi ed allievi ed in generale nella comunità fanese ed in quella degli studiosi. Nel 1987 la Libreria Editrice Vaticana ed il Pontificio Seminario Marchigiano Pio XI hanno pubblicato, in edizione anastatica, la sua monumentale opera in due volumi: Le Lettere del Nuovo Testamento frutto di decenni di studi e ricerche, della sua conoscenza delle lingue antiche e moderne e della sua non trascurabile perizia tipografica, attività da lui sempre svolta con generosa umiltà. La sua città da lui tanto amata ed alla quale dedicò alcuni studi su Vitruvio ed il Guercino gli ha dedicato una via. (AB) 121