LA PESCA ILLEGALE, NON DOCUMENTATA E NON REGOLAMENTATA NELL UNIONE EUROPEA: Il CASO DELLE RETI DERIVANTI ITALIANE. Greenpeace/GParsons

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1 LA PESCA ILLEGALE, NON DOCUMENTATA E NON REGOLAMENTATA NELL UNIONE EUROPEA: Il CASO DELLE RETI DERIVANTI ITALIANE Greenpeace/GParsons Novembre 2010

2 Indice 1. Introduzione 2. Le attività INN della Italiana 3. I porti tolleranti 4. Aiuti alla INN 5. Le cooperative della INN 6. Il ruolo dell Unione Europea contro la illegale 7. Conclusioni Allegato 1: Lista nera delle imbarcazioni impegnate nella illegale con le reti derivanti Allegato 2: Porti che registrano la maggiore concentrazione di pescherecci elencati nella Lista nera 2

3 1. Introduzione La mattina del 7 maggio 2008 il peschereccio italiano Diomede II entrò nel porto di Giardini di Naxos scortato da due gommoni di Greenpeace. Ad aspettarlo c'era il personale militare della Capitaneria di Porto. Il peschereccio era stato intercettato dagli attivisti a 27 miglia dal Capo Spartivento. Usando reti derivanti illegali, stava ndo specie ittiche vietate. E lo stava facendo al di fuori della zona autorizzata. L ispezione a bordo del Diomede II portò al sequestro di quasi tre chilometri di reti e di undici tonni. Nel mare dell illegalità in cui si dibatte la italiana con le reti derivanti, questo caso poteva rappresentare nient'altro che l ennesimo fatto di cronaca, ma nel gennaio 2009 fu portato davanti al Congresso statunitense dal Servizio Nazionale della Pesca Marittima del NOAA. L accusa: attività di Illegale, Non dichiarata e Non regolamentata (INN). Il rapporto del NOAA definiva le attività di del Diomede II come violazione della Raccomandazione dell ICCAT 1, norma che proibisce Greenpeace/Marco Carè l utilizzo delle reti derivanti per la ai grandi pelagici nel Mediterraneo. La denuncia, accompagnata da altri casi di attività illegale realizzata da pescherecci italiani attraverso l'uso di piccoli aeromobili utilizzati per l avvistamento dei banchi di tonno rosso, valse l inserimento dell Italia nella lista nera redatta dal NOAA degli Stati che praticano la INN, con il conseguente rischio di future sanzioni commerciali da parte degli Stati Uniti 2. La INN costituisce una delle più gravi minacce per le risorse marine viventi e rischia di compromettere il fondamento stesso della Politica Comune della Pesca e di altri sistemi di gestione della. Si considera che il volume d'affari della INN a livello mondiale possa essere superiore a 10 miliardi di euro 3. La carenza di controlli e l assenza in diversi Paesi membri di sanzioni efficaci rende le acque europee particolarmente vulnerabili alla illegale. Secondo un recente studio 4, una efficace azione di contrasto alla INN consentirebbe la creazione di 27,000 nuovi posti di lavoro in Europa e un volume di catture del valore di 20 miliardi di Euro entro il Se l Italia combattesse seriamente la INN al tonno rosso e al pescespada, il valore annuale delle catture aumenterebbe di 26 milioni di e porterebbe alla creazione di posti di lavoro nel settore della. 1 Convenzione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico. 2 Attuazione del Titolo IV del Magnuson-Stevens Fishery Conservation and Management Reauthorization Act of Rapporto Biennale al Congresso Gennaio Manuale di applicazione pratica del regolamento (CE) n. 1005/2008 del Consiglio, del 29 settembre 2008, che istituisce un regime comunitario per prevenire, scoraggiare ed eliminare la illegale, non dichiarata e non regolamentata (Regolamento INN). 4 Costs of Illegal, Unreported and Unregulated (IUU) Fishing in EU Fisheries, eftec. November

4 Per contrastare le violazioni, l Unione Europea ha approvato un nuovo Regolamento sulla Illegale, Non dichiarata e Non regolamentata 5, entrato in vigore il 1 gennaio Il Regolamento prevede un sistema armonizzato di sanzioni proporzionate e dissuasive, estende la responsabilità dei cittadini dell'ue che possono essere perseguiti nel paese di appartenenza per le violazioni commesse in qualsiasi parte del mondo e chiude l accesso al mercato europeo ai prodotti ittici provenienti da attività illegali. Inoltre, autorizza la Commissione a redigere due liste nere. La prima include i pescherecci dediti alla INN, la seconda l elenco degli Stati compiacenti nei loro confronti. 1. Le attività INN della Italiana Ogni anno, in concomitanza con l inizio della stagione del pescespada, riemerge con forza uno dei grandi mali della italiana: la diffusissima pratica dell'uso di reti derivanti illegali (spadare 6 e ferrettare 7 utilizzate illegalmente). Una piaga ben documentata negli anni dagli organi di controllo, dalla Commissione europea e dalle associazioni ambientaliste. Tutte conoscenze che permettono di avere una chiara mappatura del fenomeno. Eppure l illegalità non si attenua. E chi ha la responsabilità e gli strumenti per agire non sempre lo fa. Grazie ad un analisi condotta dal Comando Centrale delle Capitanerie di Porto 8 (CCCP), degli spadarioti e dei tanti che impiegano la ferrettara illegalmente si conosce praticamente tutto: matricole, porto di registrazione, accesso ai finanziamenti, recidività nelle infrazioni, zone di, tecniche per eludere i controlli. Si conoscono altrettanto bene le lacune del sistema sanzionatorio nazionale, che non consentono al CCCP di intensificare le misure repressive. A ciò si aggiungono gli atteggiamenti di tolleranza, talvolta al confine con la compiacenza, che si riscontrano spesso nei confronti di chi opera al di fuori delle norme. La lista allegata a questo rapporto elenca le barche sanzionate per uso illegale delle reti derivanti negli ultimi sei anni dalle Capitanerie di Porto ed alcune segnalate dalle associazioni ambientaliste. Si tratta di circa 300 unità, per la maggior parte pescherecci, ma anche alcune imbarcazioni destinate al trasporto merci. Molte di queste sono state sanzionate più volte, alcune a distanza di pochi giorni. Greenpeace/GParsons A parte il sequestro delle reti, che spesso non viene confermato dai giudici con la conseguente restituzione ai proprietari, la sanzione massima è di soli 4,000. In 5 Regolamento (CE) n. 1005/2008 del Consiglio, del 29 settembre 2008, che istituisce un regime comunitario per prevenire, scoraggiare ed eliminare la illegale, non dichiarata e non regolamentata. 6 Le spadare sono reti derivanti d altura vietate dall Unione Europea nel La ferrettara è una piccola rete da posta derivante con una lunghezza massima non superiore ai 2.5 km, il cui uso è consentito entro 10 miglia dalla costa e con cui è vietato re grandi pelagici come il tonno o pescespada, catture bersaglio delle spadare. 8 L attività di contrasto alle reti derivanti illegali. Quinquennio Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. 4

5 più, chi patteggia paga solo la metà, a volte anche meno. Significativa ancora una volta la vicenda del Diomede II. Ad una prima convalida del sequestro preventivo delle reti illegali è seguita la sentenza di dissequestro, che il 9 ottobre 2008 ne ha disposto la restituzione al proprietario, Vito Spina, a fronte del pagamento di una multa di Una sanzione che difficilmente può risultare dissuasiva, come invece potrebbe essere la sospensione dell autorizzazione di. Una misura, quest'ultima, prevista dall articolo 3 del Decreto Ministeriale del 14 ottobre 1998 dal titolo Modalita' tecniche dell'attrezzo denominato ferrettara 10 : La violazione delle disposizioni di cui ai precedenti articoli e' sanzionata con il ritiro dell'autorizzazione all'uso della ferrettara per un periodo di tre mesi alla prima infrazione, ovvero con il ritiro della stessa autorizzazione per un periodo di sei mesi in caso di successive violazioni. Ma questa norma non sarebbe mai stata applicata, né al Diomede II né a nessuno dei pescherecci sanzionati per uso illegale delle ferrettare, secondo almeno quanto documentato da un inchiesta del quotidiano Il Fatto 11 dell 8 luglio 2010 e da due comunicazioni della Commissione Europea sulle violazioni della Politica Comune della Pesca. Da questi documenti emerge infatti che l Italia tra il 2005 e 2006 non avrebbe mai sospeso un singolo permesso di I porti tolleranti I pescherecci che utilizzano le spadare e le ferrettare illegali si concentrano nel Centro-Sud d Italia, soprattutto nei porti di Bagnara Calabra, Ponza, Lipari, Porticello, Santa Maria La Scala. Questi scali ospitano oltre un terzo di tutta la flotta pirata (allegato 2). La loro presenza è ampiamente tollerata dalle autorità locali che dimostrano spesso un atteggiamento molto comprensivo nei loro confronti, soprattutto nella stagione di del pescespada, quando le reti illegali entrano in piena attività. Nel giugno 2010 il comune di Acitrezza organizzò addirittura la Sagra del Pescespada di San Giovanni to dalle storiche spadare trezzote 13. Spadare, ricordiamo, vietate dalle Nazione Unite e dall Unione Europea da diversi anni. A Bagnara, sempre nello stesso periodo, fu organizzata invece la consegna volontaria delle spadare alla presenza del sindaco Cesare Zappia, del comandante della Direzione marittima di Reggio Calabria Vincenzo de Luca, del Consigliere regionale Santi Zappalà, dei rappresentanti di Lega e di Feder. C era anche l assessore comunale alle politiche ambientali Vincenzo Bagnato 14. Un personaggio, quest ultimo, di spicco nella marineria di Bagnara, appartenente alla famiglia Bagnato proprietaria di diversi pescherecci dediti alla con le spadare. Una 9 Sentenza del Tribunale di Messina del 9 ottobre Gazzetta Ufficiale n Dicembre Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - Relazioni degli Stati membri sui comportamenti che violano gravemente le norme della politica comune della individuati nel Bruxelles, COM/2007/ 448 def. Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - Relazioni degli Stati membri sui comportamenti che costituiscono gravi violazioni delle norme della politica comune della individuati nel COM/2008/0670 def

6 notte del giugno 2008, lo stesso assessore sarebbe stato persino riconosciuto da alcuni suoi concittadini mentre sbarcava dal peschereccio Lupo di Mare II con la stiva piena di reti derivanti 15. Tralasciando il caso dell'assessore, i proprietari di diversi pescherecci di Bagnara (Angelina, l Antonella I, Carmela Madre, Giuseppe Padre, Marcantonio IV, Mistral, Nettuno, Papà Carmelo, Salvatore II, Stella del Mare) consegnarono circa 300 km di spadare alle autorità e diversi tra loro ricevettero in cambio un autorizzazione temporanea per il palangaro. Peccato che pochi giorni dopo la consegna delle spadare, l Antonella I fu fermata prima a Terracina, con oltre 4 km di reti illegali e successivamente il 12 luglio a Bagnara con un altra rete derivante di oltre 4 km. Concedere la possibilità di avere contemporaneamente l autorizzazione per la ferrettara e per il palangaro fornisce agli equipaggi la possibilità di dichiarare, in caso di controlli, che i pescespada o tonni presenti a bordo sono stati ti con gli ami del palangaro. Per dar forza alla dichiarazione basta prepararsi con un minimo anticipo: è sufficiente inserire manualmente in bocca al pesce gli ami del palangaro. In questo modo sarà impossibile, per gli inquirenti, affermare che la preda è stata catturata illegalmente con la ferrettara. Lo stratagemma risulta dunque molto efficace per impedire il sequestro di esemplari la cui cattura è vietata con le reti derivanti, come per pescespada e il tonno. La presenza di ferite o amputazioni negli esemplari ti sono infatti dimostrazioni inequivocabili dell impiego delle reti, ma non sufficienti per la legge. Quindi, assegnare permessi, anche solo temporanei, per il palangaro a chi ha usato illecitamente la ferrettara è un ulteriore esempio di indulgenza da parte del Ministero nei confronti di chi illegalmente con le reti derivanti. 4. Aiuti alla INN A seguito del bando delle spadare imposto dall Unione Europea, a partire dal 1998 furono assegnati dall UE e dallo Stato Italiano circa 97 milioni di per riconvertire le spadare verso altri sistemi di meno distruttivi. Inoltre, per incoraggiare gli ultimi spadarioti ad aderire al, il Governo nel 2002 offrì, insieme ai, un autorizzazione di con la ferrettara. Ma qualcosa è andato storto. Una ricerca pubblicata da fishsubsidy.org 16 ha rivelato che un terzo dei pescherecci sanzionati per con le reti derivanti illegali tra il 2005 e il 2010 aveva ricevuto 10.5 milioni di dal Piano di rinconversione oltre ad altri 3.3 milioni di per l ammodernamento, l uscita dalla flotta o la demolizione. Tuttavia la scarsa trasparenza nell assegnazione di europei impedisce di avere un quadro completo 15 Report. RAI novembre Fishsubsidy.org è un progetto coordinato da EU Transparency per la raccolta di dati sull assegnazione e sui beneficiari dei fondi destinati al settore dalla Politica Comune Europea della Pesca, rendendoli noti ai contribuenti europei. 6

7 degli aiuti percepiti dai singoli operatori del settore. E verosimile presumere che la cifra complessiva sia probabilmente molto più alta. Alcuni casi illustrativi: Il Nuova Michelangelo (7PA1871), sanzionato due volte per l uso illegale della ferrettara nel 2006 e nel 2008, ha ricevuto 262, 000 di dal Piano di riconversione. L Orazio II (6RC307), colto con 11 km di spadare nel 2008, ha percepito 56,000 grazie al e altri 66,000 nel 2007 per l ammodernamento del peschereccio. L Orazio I (1MZ1011), colto in flagranza di reato due volte in un mese nel 2005, prima con la spadara poi con la ferrettara fuori norma, ha percepito 173,000 dal, 17,000 per l ammodernamento e infine altri 101,000 per la demolizione nel Il Turchese (8VM169), colto nel 2007 con 11 km di spadara, ha ricevuto 345,000 dal e 57,000 per l ammodernamento. Il Verena (2LI2890), colto nel 2006 con la spadara, ha percepito nel 2003 un contributo di 87,000 per la costruzione del peschereccio. Benché il peschereccio MZ1026 risulti demolito fin dal 1999, è stato sorpreso nel 2006 mentre va con la spadara a nord dell isola di Ustica, dopo aver percepito 217,000 dal e altri 123,000 per la sua demolizione. E infine le vicende del Sibari e Sibari II entrambi registrati a Bagnara. Nel 2002, il Sibari riceve 72,000 dal Piano di riconversione, nel 2004 altri 403,000 per la sua demolizione. Il Sibari II, sanzionato tre volte per l uso di spadara tra il 2005 e 2006 riceve 545,000 in per uscire dalla flotta alla fine del Nel giugno 2008 interviene la Commissione Europea con un ricorso contro l Italia che denuncia come sin dalla sua introduzione nel 1992, il divieto di detenzione a bordo e di uso di reti da posta derivanti di lunghezza superiore a 2,5 Km e, sin dal 2001, di qualsiasi lunghezza è stato sistematicamente e massicciamente violato dalla flotta di italiana. Inoltre, segnala la Commissione, l'ampiezza e la gravità del fenomeno sono direttamente imputabili alle carenze nei controlli e all'inadeguatezza delle sanzioni e la violazione non viene regolarmente segnalata dalle autorità locali di controllo alle autorità competenti, soprattutto a causa delle pressioni sociali esistenti, e, comunque, non viene efficacemente perseguita e sanzionata. Il numero e l'entità delle sanzioni applicate resta infatti irrisorio 17. Greenpeace/GParsons Il 24 luglio 2008, dopo un accertamento sull utilizzo dei fondi del, la Commissione intima al Governo Italiano la restituzione di milioni di 18. La 17 Ricorso presentato il 10 giugno 2008 Commissione delle Comunità europee/repubblica italiana (Causa C-249/08) (2008/C 209/45). 18 Decisione della Commissione, 23 luglio 2008 relativa alla riduzione del concorso SFOP per la misura 10 "Spadare" per il programma Italia , Obiettivo 1, 7

8 procedura si basa sulle violazioni comunicate alla Commissione dall Italia ai fini del Regolamento (CE) 1681/94, che disciplina le irregolarità e il recupero delle somme indebitamente pagate nell'ambito del finanziamento delle politiche strutturali europee. A questa somma andranno aggiunti altrettanti milioni, elargiti dal Piano di riconversione come quota nazionale di cofinanziamento che il Parlamento iscrive a carico del Fondo di rotazione del Ministero del Tesoro 19. Rimangono però forti perplessità sull effettivo recupero dei percepiti dai tori nonostante quanto affermato nel giugno 2010 dal Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, in risposta ad una interrogazione parlamentare: si informa che gli organi preposti al controllo procedono a trasmettere alle competenti Procure della Repubblica le previste notizie di reato, per indebita percezione di erogazioni a carico dello Stato o della Comunità Europea, quando accertano l'attività di con reti derivanti effettuata da soggetti che hanno usufruito di fondi per la dismissione dell'attrezzo, attivando le procedure di recupero previste dalla normativa vigente. Una verifica della Corte dei Conti potrebbe contribuire a dissipare l impressione che siano stati invece i contribuenti italiani a farsi due volte carico dell onere, prima finanziando il e poi rimborsando le somme indebitamente percepite, per un totale di 31 milioni di. 5. Le cooperative della INN Torniamo al caso di Vincenzo Bagnato, assessore all'ambiente di Bagnara Calabra. Insieme ai suoi fratelli, Bagnato fa parte della Cooperativa La Marinella, gestore di almeno tre pescherecci: il Carmela Madre, il Don Rocco e l'uragano, sanzionati ben sei volte tra il 2005 e il 2008 per uso di spadare. Nel giugno 2010 il Carmela Madre partecipa alla consegna volontaria delle spadare e riceve in cambio un autorizzazione temporanea per il palangaro. Non risulta però che le reti di Uragano, che già disponeva dell autorizzazione per il palangaro, siano state mai restituite. Da registrare inoltre che nel 2010 la Regione Calabria ha assegnato alla cooperativa La Marinella 285,000 per un progetto di investimenti destinati alla trasformazione e commercializzazione, nell ambito del Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 20. Ma quella per le spadare è una passione che accomuna vari membri della famiglia Bagnato. C'è ad esempio Giovanni Bagnato, proprietario di Luna Rossa, imbarcazione fermata con le spadare nel Ci sono Francesco e Giuseppe Bagnato, proprietari rispettivamente di Lupo di Mare II e di Squalo, pescherecci colti con le spadare nel Il Mistral di Salvatore Bagnato, fermato con la spadara nel Infine il Don Rocco, di proprietà della famiglia Bagnato, sorpreso nel mese di Agosto 2008 a largo di Marettimo con le reti spadare. A Lipari risiede la Cooperativa La Primavera a cui fanno capo cinque pescherecci: Agostino, Daniela, Marino, Raffaello, S.Bartolo di Minnicuzzu. Complessivamente queste imbarcazioni sono state fermate 12 volte per uso illegale di ferrettare. Tutti e cinque i pescherecci dispongono di un autorizzazione per il palangaro. 19 Decreto-legge 3 novembre 2008, n Gazzetta Ufficiale n. 258 del 4 novembre Bando pubblico FEP Misure 2.3 Annualità 2010 "Investimenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione". Allegato 5. Graduatoria. 8

9 Qualche altro caso rappresentativo. La SS. Salvatatore Cooperativa Pescatori di Cefalù ha in dotazione cinque pescherecci sanzionati per uso di ferrettare illegali tra il 2007 e il 2009: si tratta di S. Giuseppe, Delfino, S.Antonio e Jessica. Il S.Lucia, impiegato dalla Cooperativa e fermato con la spadara nel 2008, è invece uscito dalla flotta l anno successivo. I quattro pescherecci della Cooperativa Pescatori S.Giovanni Bosco di S.Agata di Militello (Francesca Madre, Aurora, Emilia e Nicola Padre) sono stati tutti fermati con le ferrettare illegali ad eccezione della Francesca Madre, sorpresa con la spadara. Questi sono solo alcuni esempi di come non solo singoli operatori, ma addirittura intere cooperative di tori, siano pienamente coinvolte nella INN al pescespada e al tonno rosso. 6. Il ruolo dell Unione Europea contro la INN La INN contribuisce allo sfruttamento eccessivo degli stock ittici, danneggia gli ecosistemi marini, costituisce una forma di concorrenza sleale nei confronti dei tori onesti, provoca danni economici ai redditi del settore, mette a repentaglio la sopravvivenza delle comunità costiere nei paesi in via di sviluppo. Per questo l applicazione delle nuove sanzioni previste dall Unione Europea anche a cittadini e pescherecci europei coinvolti nella INN potrebbe costituire non solo un serio deterrente alla pirata, ma anche un forte segnale verso quei Paesi terzi che subiscono le incursioni dei pescherecci europei nelle loro acque in contravvenzione alle norme di gestione locali. La credibilità dell azione dell UE uscirebbe sicuramente rafforzata se alla contemporanea chiusura del mercato europeo ai prodotti ittici illegali provenienti da Paesi terzi corrispondesse una forte azione repressiva nei confronti della illegale europea. Il 1 gennaio 2010 è entrato in vigore nell UE anche il Regolamento 1224/2009 che istituisce un sistema di controlli per garantire il rispetto delle norme della Politica Comune della Pesca (PCP) e che costituisce parte integrante della strategia della Commissione per combattere la INN. I due Regolamenti condividono le stesse finalità e obiettivi e hanno una funzione complementare nella loro applicazione a cittadini e pescherecci europei. Ma mentre il Regolamento INN è pienamente operativo già dal gennaio 2010, i tempi di implementazione del Regolamento controlli sono graduali e si dovrà aspettare fino al 2014 per la sua piena attuazione. Nell ambito del Regolamento 1005/2008 si presume che un peschereccio si dedichi alla INN se: ha to senza essere in possesso di una licenza, di un autorizzazione o di un permesso in corso di validità; non ha rispettato gli obblighi di registrazione e dichiarazione dei dati sulle catture compresi quelli da trasmettere con il sistema di controllo dei pescherecci via satellite; ha to in una zona di divieto, senza disporre di una quota o dopo aver esaurito la quota di ; 9

10 ha praticato la diretta di uno stock per il quale essa è stata sospesa o vietata; ha utilizzato attrezzi da non autorizzati o non conformi; ha falsificato o occultato la sua identità; ha occultato, manomesso o eliminato elementi di prova relativi a un indagine; ha ostacolato l attività degli ispettori; ha imbarcato, trasbordato o sbarcato pesci di taglia inferiore alla taglia minima in vigore; ha effettuato trasbordi o partecipato a operazioni di congiunte con pescherecci sorpresi a esercitare INN ai sensi del presente Regolamento; ha esercitato, nella zona di competenza di un organizzazione regionale per la, attività di non conformi alle misure di conservazione e di gestione di tale organizzazione. Queste attività sono da considerarsi violazioni serie in funzione della gravità dell infrazione commessa, determinata dallo Stato membro in base a criteri quali il danno arrecato, il suo valore, la portata dell infrazione o il suo ripetersi. La gravità delle infrazioni commesse dai pescherecci che utilizzano le reti derivanti illegali non può essere negata, considerato che questo tipo di : a) è finalizzata alla cattura di specie non autorizzate; b) è praticata con attrezzi non autorizzati o non conformi; c) non trasmette o registra dati relativi alle catture; d) viene spesso effettuata in zone non autorizzate; e) spesso non trasmette dati attraverso il sistema di controllo dei pescherecci satellitare; f) provoca un serio danno a stock già gravemente sovrasfruttati, catturando esemplari al di fuori di qualsiasi misura di gestione; g) determina una grave forma di concorrenza sleale nei confronti dei tori onesti che devono attenersi con rigore ai limiti di assegnati dall Unione Europea; h) costituisce una forma di dumping, in grado di immettere sul mercato prodotti di alto valore commerciale a prezzi concorrenziali, senza sostenerne il carico fiscale; i) registra un altissimo tasso di recidività. Non si tratta di infrazioni occasionali ma di un sistema di illegale ben strutturato e radicato che si ripropone ogni anno con tecniche sempre più raffinate e che gode di un notevole potere contrattuale con le autorità locali e presso lo stesso Ministero delle Politiche Agricole. 10

11 Pertanto i pescherecci e gli operatori impegnati in queste attività devono essere soggetti alle sanzioni previste dal Regolamento INN e a quelle del Regolamento controlli già entrate in vigore. Sanzioni che possono essere particolarmente dissuasive come l inserimento del peschereccio nella lista Comunitaria INN, che comporta: il ritiro dell autorizzazione o permesso di nelle acque europee; il divieto di approdo in porti diversi da quello di origine se non in casi di emergenza; il divieto di commercializzazione dei propri prodotti nella Comunità Europea; l obbligo per lo Stato membro di non concedere aiuti nazionali o comunitari agli operatori associati allo sfruttamento, alla gestione o alla proprietà di pescherecci inseriti nell elenco comunitario delle navi INN. Questa misura non si applica qualora lo Stato membro abbia adottato sanzioni efficaci e dissuasive che, come illustrato precedentemente e come dimostrano i frequentissimi casi di recidività illustrati nella Tabella 1, il Governo Italiano non ha mai applicato. Non solo, l articolo 43 del Regolamento INN impone l obbligo per lo Stato membro di adottare misure immediate come la confisca delle reti e la sospensione dell autorizzazione di, quando i trasgressori sono colti in flagranza di reato. Resta da vedere se il Governo Italiano abbia rispettato questi obblighi nei casi di INN con le reti derivanti sanzionati nel Infine due importanti novità sono state introdotte con i due regolamenti. La prima riguarda l autorità concessa alla Commissione europea di intervenire con misure correttive qualora lo Stato membro si rivelasse inadempiente o incapace di assolvere la propria responsabilità nel punire gli operatori illegali, in modo da impedire che traggano profitto dalle loro attività. In questi casi, la Commissione può intervenire per acquisire informazioni sulle attività illegali e richiedere allo Stato membro di avviare una indagine e di adottare tutte le misure necessarie. Inoltre, può condurre ispezioni autonome e audit sull efficacia del sistema sanzionatorio nazionale. La seconda novità prevede la possibilità per la Commissione di sospendere gli aiuti finanziari, destinati al settore della, allo Stato membro che non adotta misure correttive per garantire la piena conformità e applicazione delle norme della Politica Comune della Pesca. 7. Conclusioni A differenza degli ultimi otto anni, periodo nel quale l Unione Europea non è stata in grado di combattere efficacemente il massiccio impiego delle reti derivanti illegali, esistono oggi strumenti che consentono alla Commissione europea di intervenire con tempi più rapidi e sicuramente più incisivi delle procedure di infrazione. La valutazione sull opportunità politica di intervenire o meno su uno Stato membro con misure fortemente deterrenti non dovrebbe però prevalere sull oggettivo stato di crisi in cui versano gli stock di tonno rosso del Mediterraneo, aggravata dalla illegale con le reti derivanti. 11

12 Tanto meno l Europa può continuare a tollerare una situazione di grave e perdurante illegalità che, oltre ad essere condannata dalla opinione pubblica, pone uno dei suoi Stati membri di fronte all eventualità di sanzioni commerciali da parte dell amministrazione statunitense. A rischio c è la credibilità stessa dell azione dell Unione Euopea contro la INN sia nell ambito delle organizzazioni regionali della che verso quei Paesi terzi ai quali l Europa chiede, in cambio dell accesso al mercato europeo, controlli più severi, sanzioni più efficaci e certificazione dei prodotti ittici. Inoltre è nell interesse della parte sana del settore garantire che chi viola le regole venga escluso dalle attività di. Ad esempio, le organizzazioni di produttori e le associazioni della dovrebbero espellere quegli associati che abbiano ripetutamente infranto le regole della PCP. Il Mediterraneo rappresenta dunque un importante banco di prova per la strategia dell Unione sulla INN. Alla vigilia del processo di revisione della Politica Comune della Pesca è giunto il momento di non ripetere gli errori commessi: oggi non ci sono solo gli strumenti per bloccare la INN, c è pure l esperienza del passato. Solo attraverso un azione decisa si potrà eradicare il fenomeno delle reti derivanti illegali dai porti italiani e dimostrare agli operatori e all opinione pubblica l impegno concreto dell Unione Europea contro la INN. Il ripristino della legalità nella non solo è una condizione indispensabile per il recupero degli ecosistemi marini ma anche un elemento imprescindibile per lo sviluppo di una realmente sostenibile. Si ringrazia Greenpeace Italia per la concessione all utilizzo delle foto inserite nel presente documento. 12

13 ACQUA MARINA II CA3992 ITA Palangaro Ferrettara Cagliari 19/04/ NE CATANIA S ,00 ADELANTE 1MZ1072 ITA Sciabica Palangaro Lipari 22/06/2005 LIPARI S 4 km ,00 spadare (1999) 19/08/2009 F 1.2 km ADELINA 7MZ506 ITA Sciabica Palangaro Patti Marina 23/06/ N.M. NE ISOLA DI F AFRICANO III 1CT00719 ITA Sciabica Palangaro Riposto 23/06/ N.M. NNE ISOLA DI F 1.080,00 De minimis (2009) Camillo Patti (5) PALERMO S AGOSTINO 1MZ964 ITA Sciabica Palangaro Lipari 29/06/2007 LIPARI F 1.5 km ,00 18/08/2007 LIPARI F 1.5 km 2.047,60 De minimis (2005) La Primavera Soc. Coop (6) Esce dalla flotta nel ,00 per la demolizione (2007) Bartolo, Giuseppe, Francesco Lo Surdo (7) AL CAPONE II 6VM361 ITA Strascico Sciabica Paola 16/06/2006 (1) CETRARO MARINA 5 km ALBA CHIARA CA3869 ITA Palangaro Ferrettara Cagliari 03/06/2005 SANT'ANTIOCO S 0.5 km ,00 07/06/2005 PORTO CALASETTA S 0.6 km 31/07/2006 (1) 39 20N 07 33E 12 km TIRRENO - ALBA MADRE SR02426 ITA Strascico Palangaro Siracusa 07/06/2006 S MERIDIONALE ALBATROS 1MZ1021 ITA Sciabica Palangaro Lipari 18/06/2006 LIPARI PORTICELLO - ALESSANDRO 7PA1894 ITA Strascico Palangaro Porticello 17/06/2006 (1) 7 km ,00 P.BAGNARA 14/07/2007 MESSINA S 5 km 2.280,40 De minimis (2005) Nicolò lo Coco (6) ALESSIO 3CT468 ITA Palangaro Ferrettara S.Maria la Scala 28/05/2005 CAPO SPARTIVENTO F 1.3 km ,00 Esce dalla flotta nel /04/2007 E - CATANIA F 4.5 km 1.128,01 De minimis (2005) Giuseppe Greco (6) ALFONSO I 6VM209 ITA Palangaro 19/04/ NE CATANIA S 3.5 km 05/07/2007 S. MARIA LA SCALA F 0.4 km Cetraro 20/06/2006 CALABRIA S ALGA MARINA VG03516 ITA Strascico Palangaro 25/07/2006 ALICE II 6MZ525 ITA Ferrettara ALISEO 1MZ1084 ITA Palangaro 22 N.M. NE ISOLA DI S S.Agata di Militello 06/07/2005 MARINA DI CAMEROTA S 838,99 De minimis (2005) Calogero Ciriello (6) 18/08/2007 MILAZZO S Lipari 22/04/2006 N E STROMBOLI S ALLELLUYA 1MZ1178 ITA Palangaro Ferrettara Lipari 28/06/2007 LIPARI F 2.894,16 De minimis (2005) 18/08/2007 LIPARI ANDREA DORIA II 3CT501 ITA Palangaro S.Maria La Scala 26/03/2006 SANT'ANTIOCO 1.142,62 De minimis (2005) 19/08/ N.M. W ISOLA DI MARETTIMO S 10.5 km Maria SS. di Portosalvo Soc.Coop (6) Salvatore Arcidiacono (6) Allegato 1 Pagina 1 di 22

14 ANGELA 1GT275 ITA Sciabica Palangaro Palmi 16/06/2006 (1) TAUREANA F 5 km 8.000,00 modernizzazione:sfop quota nazionale (2006) 03/06/2008 MARINELLA DI PALMI F ,46 16/06/2009 PALMI F ANGELINA 2GA940 ITA Palangaro Ferrettara Ponza 21/07/2005 (1) PONZA 5 km ,00 23/05/2006 S E PONTINE F 8 km 08/06/2006 (1) PONZA > 4 km 08/05/2007 S-l PONTINE F 31/05/2007 PONZA 8 km 09/06/2008 F 3 km 30/06/2009 ISOLE PONTINE F 1.5 km modernizzazione:fep ,73 quota nazionale ,73 (2010) Letterio Musumeci (8) 11/06/2010 F 1.5 km 25/06/2010 F 2.5 km ANGELINA 5RC1010 ITA Sciabica Bagnara 01/06/2005 MARINA DI CAMEROTA S 20 km ,00 Nel giugno 2010 consegna le spadare e riceve un' autorizzazione temporanea per il palangaro ANNA PRIMA 1MZ1237 ITA Ferrettara ANNA MARIA I 3GL091 ITA Ferrettara 25/07/2006 SUD CALABRIA S 10 km ,34 16/07/2007 SPARTIVENTO S 2 km Lipari 29/06/2007 LIPARI F 19/05/2009 0,5 N.M. EST ISOLA DI LIPARI Torre Cesarea 07/05/2008 GALLIPOLI S ANNUNZIATA 7PA1814 ITA Strascico Sciabica Porticello 29/04/2008 ANTONELLA I 5RC1000 ITA Palangaro Ferrettara Bagnara Lenze a mano e a canna Carmelo Chiarella 23/04/ N.M. NNE PORTICELLO 18 N.M. NNW CAPO ZAFFERANO F F 2 km ,00 F 4 km 17/07/2007 BOVA S ,00 30/06/2010 F 0.8 km 12/07/2010 ANTONELLO 1MZ1094 ITA Lipari 18/06/2006 LIPARI ANTONINA 7PA1900 ITA Strascico Palangaro Porticello 27/06/2006 modernizzazione FEP 6.667,67 quota nazionale 6.667,67 (2010) Pasquale de Leo (8) Entra in servizo il 30 giugno 2006 Nel giugno 2010 consegna le spadare alle autorità 07/07/2006 PORTO DI PORTICELLO S ANTONIO I CA3868 ITA Palangaro Cagliari 03/06/2005 SANT'ANTIOCO S 0.5 km ,00 07/06/2005 PORTO DI CALASETTA S 0.4 km Allegato 1 Pagina 2 di 22

15 AQUILA REALE 5RC1107 ITA Sciabica Palangaro Bagnara 16/06/2006 BAGNARA CALABRA S 14/06/2007 GOLFO DI POLICASTRO S PERLA DELLO JONIO MZ1726 ITA Sciabica Palangaro Milazzo 23/07/2009 PORTO DI PALERMO F ARIETE 1MZ1081 ITA Palangaro Ferrettara Lipari 28/06/2007 LIPARI F 1.5 km ,00 ARTURO PADRE 6VM242 ITA Strascico di fondo ASSUNTA 7PA1720 ITA Palangaro 18/08/2007 MILAZZO F Cetraro 16/06/2008 FUSCALDO F Porticello 13/06/ /06/2008 CETRARO F 3 N.M. NE CAPO ZAFFERANO F Entra in servizio nel 2007 ATHENA 5RC868 ITA Sciabica Ferrettara Bagnara 25/06/2006 (3) 43 NM CAPO PALINURO ,00 Esce dalla flotta nel novembre 2006 ATLANTIS 6VM714 27/06/2008 CETRARO F ATLANTIS 7MZ371 ITA Strascico Sciabica Paola 12/05/2005 PORTO SANT'ANTIOCO S AURELIANO 7VM383 ITA Ferrettara AURORA 6MZ521 ITA Ferrettara fisssa 05/06/2007 CETRARO 10/06/2007 CETRARO S Paola 06/07/2007 SAN LUCIDO S S.Agata di Militiello 24/07/2007 PORTO LE CASTELLA F 584,75 De minimis (2005) Coop Pescatori S.Giovanni Bosco (6) AUSONIA 04CT1055 ITA Palangaro Aci Castello 26/03/2006 SANT'ANTIOCO ,00 modernizzazione SFOP quota nazionale (1999) Rosario Arcidiacono (7) AUSTRALIA 6MZ414 ITA Sciabica Ferrettara S.Agata di Militiello 06/07/ N.M. NNE ISOLA DI F 5 km ,00 600,00 De minimis (2009) Piano riconversione spadare (2001) Rosario Arcidiacono (5) 03/07/2007 MILAZZO F 0.5 km ,00 modernizzazione SFOP quota nazionale (1999) AZZURRA 2GA1060 ITA Sciabica Palangaro Pomza 17/07/ /08/2007 MILAZZO F 0.5 km 297,23 De minimis (2005) PORTO SANTO STEFANO 09/06/2008 F 10/06/2008 F 23/06/ /06/2009 ISOLE PONTINE F 26/05/2010 F 1 km 25/06/2010 F 2 km AZZURRA 9VM267 ITA Strascico Sciabica Amantea 26/06/2008 VIBO VALENTIA F ,00 F spadare (2000) AZZURRA II 7PA1865 ITA Strascico Sciabica Porticello 19/07/2009 PORTO DI MARSALA F 1.5 km 811,32 De minimis (2005) BIAGIO ANNA 3CS822 ITA Sciabica Sorrento 23/06/2006 CAPRI F 2.5 km 9.861,00 21/05/2007 SORRENTO F 3.3 km Coop Pesc. La Nuova Madonna Del Mare (6) Salvatore Corona (6) Allegato 1 Pagina 3 di 22

16 BURRASCA 2GA1040 ITA Palangaro Ferrettara Ponza 08/06/2006 (1) PONZA 18 km ,00 modernizzazione SFOP quota nazionale (1998) 10/06/2008 F 26/05/2010 F 1 km CALECA VM599 ITA Ferrettara Vibo Valentia 10/06/2008 VIBO VALENTIA F CALIPSO 5RC1121 ITA Palangaro Ferrettara Bagnara 27/05/2010 F 0.6 km CARLA II 07PA01800 ITA Sciabica Palangaro Porticello 16/06/ N.M. NORD CAPO ZAFFERANO F 1 km ,00 spadare (1999) CARLO LUIGI 3CS799 ITA Palangaro Ferrettara Sorrento 18/07/2005 (1) SORRENTO 11,8 km ,00 11/06/2006 (1) SORRENTO 16 km CARMELA MADRE 5RC1068 ITA Strascico Bagnara Soc. Coop. la Marinella 18/06/2006 CETRARO S Nel giugno 2010 consegna le spadare e riceve una temporanea per il palangaro CARMELINA MADRE 3CS796 ITA fisse Ferrettara Sorrento 05/05/2006 SORRENTO F 6.5 km ,00 Demolito nel /06/2006 (1) SORRENTO 12,9 km CAROLA II 6MZ536 ITA Sciabica Palangaro S.Agata di Militiello 17/07/ N.M S CERNIA 4PE511 ITA Strascico Sciabica Lampedusa 30/06/2006 GIANNUTRI S CHIMERA III 4VM91 ITA Sciabica Palangaro Diamante 02/07/2009 PORTO DIAMANTE F CINZIA 5RC1084 ITA Strascico di fondo Bagnara 17/05/2005 BAGNARA CALABRA S 08/06/2006 CAPO VATICANO CIRCE I 1RO2350 ITA fisse Anzio 23/05/2006 S E PONTINE F 13/06/2006 S E PONTINE F CITTA' DI CETRARO 6VM224 ITA Strascico Cetraro 28/06/2005 CALABRIA-TIRRENO S 16/06/2006 (1) CETRARO MARINA 15 km 22/05/2007 CETRARO S 05/06/2007 CETRARO S 21/06/2007 CETRARO S COLLEONE 7MZ481 ITA Sciabica Palangaro Patti Marina 12/05/2005 PORTO SANT'ANTIOCO S 0.5 km ,00 Esce dalla flotta nel /06/2006 (2) SANT'ANTIOCO >15 km ,00 modernizzazione FEP quota nazionale (2007) COLUMBIA I 03SR00800 ITA Strascico di fondo Palangaro Portopalo 12/05/ /07/2007 PALERMO 5 km 1.093,30 De minimis (2005) 08/08/ N.M. NE S 08/08/2007 MILAZZO 5 km 22 N.M. EST ISOLA DI F 1.080,00 De minimis (2009) Salvatore Paratore (6) Marisud Soc. Coop (5) 25/07/2008 PORTO DI PORTICELLO S COSTANTINO 4PA1160 ITA Strascico Sciabica Isola delle Femmine 26/03/2010 F 5 km Allegato 1 Pagina 4 di 22

17 CUORE DI GESÙ 7PA1843 ITA Strascico Sciabica Porticello 04/04/2005 S ,00 05/09/2007 PORTO DI PORTICELLO S 0.2 DANIELA 1MZ1191 ITA Sciabica Palangaro Lipari 29/06/2007 LIPARI F 939,79 De minimis (2005) La Primavera Soc. 18/08/2007 LIPARI C (6) DAVIDE 7PA1884 ITA Strascico Palangaro Porticello 18/04/2005 PORTO SANT'ANTIOCO S 1 km ,00 DAVIDE PADRE 1NA2163 ITA : Palangaro 30/07/2008 PANTELLERIA S 4 km ,15 30/09/ N.M. SUD ISOLA DI PANTELLERIA Ischia 09/08/2009 ISCHIA F spadare (1999) modernizzazione SFOP ,88 quota nazionale ,27 (2006) S 4 km 2.542,31 De minimis (2005) Francesco Lo Coco, Assunta D'Amato (7) Francesco Lo Coco (6) DELFINO 9PA0356 ITA Sciabica Cefalù 18/06/ N.M. NNE CEFALU' F 63,17 De minimis (2005) SS. Salvatore Coop Pescatori (6) DELFINO 10VM299 ITA Sciabica Palangaro Tropea 22/04/2009 TROPEA F DIOMEDE II 14ME621 ITA Palangaro Giardini Vito Spina (9) 16/06/2006 (1) CETRARO 17 km 23/06/2006 TIRRENO S Palangaro Ferrettara 07/05/2008 (2) 27 N.M CAPO SPARTIVENTO F 08/05/2008 GIARDINI NAXOS F 2.8 km DOMENICO PADRE MZ1673 ITA Sciabica Palangaro Milazzo 10/07/2007 PORTOROSA F 18/08/2007 MILAZZO 22/07/2009 F DON ROCCO 5RC1051 ITA Strascico Palangaro Bagnara Soc.Coop la Marinella 08/08/2008 MARETTIMO S Nel giugno 2010 consegna le spadare DUCA DEGLI ABRUZZI 3CT473 ITA Palangaro Ferrettara S.Maria la Scala 12/04/2007 E - CATANIA F 4 km ,00 20/04/2007 RIPOSTO 2.8 km ,00 modernizzazione SFOP 37,492 quota nazionale (1996) 12/05/2009 PORTO RIPOSTO F 2 km 1.577,57 De minimis (2005) Orazio Mauro (6) 11/05/2010 F 1.5 km ECLISSE 6VM238 ITA Strascico Sciabica Cetraro 27/06/2008 CETRARO F ,00 costruzione SFOP quota nazionale (2005) Entra in servizio nel ,79 costruzione SFOP ,94 quota nazionale 2.352,85 (2006) ELISEO 2CA1086 ITA Strascico Sciabica S.Antioco 14/07/2005 (1) SANT'ANTIOCO >3 km ,00 Esce dalla flotta nel /07/2005 (1) SANT'ANTIOCO >3 km EMANUELE 7PA2025 ITA Strascico Palangaro Porticello 04/04/2005 S Allegato 1 Pagina 5 di 22

18 EMILIA 6MZ0534 ITA Sciabica Palangaro S.Agata di Militello 28/06/ N.M. NNW ISOLA DI ALICUDI F 600,00 De minimis (2005) 28/06/ /06/ N.M. NNW ISOLA DI ALICUDI S 17/07/ N.N NNW S EOLO 9PA290 ITA Strascico Sciabica Cefalù 11/05/ N.M. NORD CEFALU1 F 3.5 km , ,00 FARAONE SR2325 ITA Sciabica Palangaro Siracusa 07/06/2006 W SIRACUSA S 5 km ,00 spadare (1999) per la demolizione (2007) 692,59 De minimis (2005) Coop Pescatori S.Giovanni Bosco (6) Rosario Cascio (7) Jonio Pesca Soc. Coop (6) FEDERICA II 7PA1860 ITA Strascico Porticello 08/05/2005 S 2.430,48 De minimis (2005) Rosario Scianna (6) 09/06/2005 S 04/07/2008 PORTO DI PORTICELLO F 09/08/2008 PORTO DI PORTICELLO S 26/07/2009 PORTO DI PANTELLERIA S 13 km FELICE 07PA01789 ITA Strascico Sciabica Porticello Alberto Argentino (10) 16/06/2004 (2) SANT'ANTIOCO 12 km ,00 28/05/2008 PORTO DI PORTICELLO S 1.5 km ,00 modernizzazione SFOP quota nazionale (1999) 09/08/2008 PORTO DI SCIACCA S 1.4 km 1.080,00 De minimis (2009) Società cooperativa Mare Blù (5) FELICE 5RC1096 ITA Sciabica Palangaro Bagnara 27/05/2005 S FELICE 14ME620 n/a n/a n/a 20/04/2010 RIPOSTO S 1.5 km FERDINANDO D'ARAGONA 3CT467 ITA Palangaro Ferrettara S.Maria la Scala 03/06/2005 SANT'ANTIOCO S 0.5 km ,00 07/06/2005 PORTO DI CALASETTA S 600,00 De minimis (2009) Orazio Salvini (5) 20/04/2007 RIPOSTO FLUMENDOSA 01LM00347 ITA Strascico S.Teresa di Gallura 21/06/ N.M. NORD ISOLA DI FORTUNATA 2CA1042 ITA Ferrettara S.Antioco 14/07/2005 (1) SANT'ANTIOCO 6 km Esce dalla flotta nel 2006 Unità adibita al traffico FRANCESCA VM459 ITA Sciabica Palangaro Vibo Valencia 06/07/2007 SAN LUCIDO S Risulta uscito dalla flotta nel 2003 FRANCESCA MADRE 6MZ486 ITA Ferrettara S.Agata di Militiello 01/06/2005 S 379,21 De minimis (2005) 03/07/2007 MILAZZO F 18/08/2007 MILAZZO F 22/07/2009 F Coop Pescatori S.Giovanni Bosco (2008) (6) Allegato 1 Pagina 6 di 22

19 FRANCESCO PADRE 2CA1122 ITA Ferrettara CT2853 ITA Ferrettara S.Antioco 14/07/2005 (1) CALASETTA 3km 29/07/2005 CALASETTA 04/08/2005 CALASETTA 03/05/2006 CARLOFORTE S Catania 03/07/2007 RIPOSTO F FRANCESCO PADRE 2CR276 ITA Sciabica Palangaro Cirò Marina 28/06/2007 CIRO' MARINA F 0.6 km ,00 FRANCHINA 2GA930 ITA Palangaro Ferrettara Ponza 21/07/2005 (1) PONZA 4 km ,00 05/07/2006 PONZA F 3.7 km ,00 modernizzazione SFOP quota nazionale (2006) 31/05/2007 PONZA 7.4 km 08/05/2007 S-l PONTINE F 2.5 km FRANCO I 2CR258 ITA Sciabica Palangaro Cirò Marina 28/06/2007 CIRO' MARINA F 0.5 km ,00 GABBIANO VM574 ITA Sciabica Palangaro Vibo Valentia 26/05/2009 BASSO TIRRENO F 2.5 km , ,00 modernizzazione: SFOP quota nazionale (1999) GABRIELE BRUNO 3CS806 ITA Palangaro Ferrettara Sorrento 12/06/2008 PUNTA CARENA F 7.5 km ,00 GABRIELE PADRE 3CS840 ITA Palangaro Ferrettara 05/05/2005 ISOLA DI CAPRI S 18/07/2005 (1) SORRENTO 11 km 10/06/2006 (1) SORRENTO 8.6 km GARIBALDI 12SA187 ITA Palangaro Ferrettara Sorrento 13/05/2010 F 4.1 km GEMINI IV 4CA269 ITA Strascico Palangaro Portoscuso 23/06/2005 OVEST CARLOFORTE S GIANLUIGI 3CS834 ITA Strascico Palangaro Sorrento 10/05/2005 S GIANMATTEO 00RC1850 ITA Sciabica Palangaro Reggio Calabria 15/06/2007 ISOLA DI STROMBOLI S 7 km ,00 GIANNI MAZZA 8VM181 n/a n/a n/a 17/06/2009 PORTO CETRARO 03/07/2010 S 8 km GIOVANNA 2CR293 ITA Sciabica Palangaro Cirò Marina 28/06/2007 CIRO' MARINA F 0.5 km ,00 GIOVANNI PADRE 7VM366 ITA Strascico Palangaro Paola 14/06/2006 E PAOLA S ,20 06/07/2007 SAN LUCIDO S 26/06/2008 SAN LUCIDO F GIOVE 6MZ541 ITA Sciabica Palangaro S.Agata di Militiello 17/07/ N.M NNW S GIOVE IM1130 ITA GIULIA ILENIA 1RO2462 ITA Palangaro Ferrettara Imperia 19/05/ MIGLIA S.O. IMPERIA F 24/06/ MIGLIA S.O. IMPERIA S Anzio 23/05/2006 S E PONTINE F spadare (1999) modernizzazione: FEP ,60 quota nazionale ,60 (2010) Coop. La Perla (8) Unità adibita al traffico Entra in servizio il 04/04/2007 Allegato 1 Pagina 7 di 22

20 GIULIO I 5RC1061 ITA Strascico Bagnara 12/06/2008 PAOLA F GIUSEPPA MADRE 7PA1968 ITA Strascico Palangaro Porticello 17/06/2004 (2) SANT'ANTIOCO >8km ,00 21/06/ N.M. NORD ISOLA DI F modernizzazione SFOP ,00 quota nazionale ,00 (2006) Mare Blu Piccola Soc. Coop.(7) GIUSEPPE 8VM235 ITA Ferrettara Cetraro 01/06/2009 PORTO CETRARO F GIUSEPPINA MADRE 7PA1889 ITA Strascico Palangaro Porticello 17/06/ /06/2006 (1) PORTICELLO - P.BAGNARA 24 N.M. NORD ISOLA DI S ,00 per la demolizione (2007) 5 km 756,00 De minimis (2009) Francesco Corona (5) 07/07/2006 PORTO DI PORTICELLO GRANDE ELISA 2GA747 ITA Palangaro Ferrettara Ponza 21/07/2005 (1) PONZA 4 km ,00 08/06/2006 (1) PONZA 8 km 12/06/2007 ROMA 1 km ILDE IM0971 ITA Sciabica Palangaro Imperia 19/05/ MIGLIA S.O. IMPERIA F INTERCENTO 2CR331 ITA Sciabica Palangaro Cirò Marina 23/04/2009 CORIGLIANO CALABRO F IOLANDA SR2285 ITA Palangaro Ferrettara Siracusa 15/06/2006 S E SIRACUSA F 6.4 km ,00 ISABELLA DI CASTIGLIA 3CT450 ITA Sciabica Palangaro S.Maria la Scala 03/06/2005 SANT'ANTIOCO S ,00 700,82 De minimis (2005) 07/06/2005 PORTO DI CALASETTA S 1.240,07 De minimis (2005) 05/07/2007 S.MARIA LA SCALA F 16/07/2007 S. MARIA LA SCALA F 0.3 km Jonio Pesca Soc. Coop (6) Gioacchino Salvini (6) Esce dalla flotta nel 2008 Entra in servizio nel 2008 Riceve autorizzazione per la ferrettara nel 2005 JESSICA 9PA344 ITA Sciabica Ferrettara Cefalù 18/05/ N.M. W ISOLA DI ALICUDI 22/04/2010 F 1.7 km F 503,31 De minimis (2005) JOLLY 5RC1102 ITA Strascico Palangaro Bagnara 25/07/2006 CAPO SPARTIVENTO S ,00 modernizzazione FEP ,00 quota nazionale ,00 (2010) SS. Salvatore Coop. Pescatori (6) Carmelo Barresi (8) Riceve autorizzazione per la ferrettara nel 2006 LA NUOVA ROSETTA 5RC941 ITA Sciabica Palangaro Bagnara 16/06/2005 S Demolito nel 2009 LA PINTA 3CT503 ITA Ferrettara S.Maria la Scala 16/07/2007 S.MARIA LA SCALA F LEONARDO 5RC1065 ITA Sciabica Palangaro Bagnara 18/05/2006 CALABRIA 13.5 km ,00 LEONE DI MARE 5RC1067 ITA Strascico di fondo Bagnara 15/06/ /07/2009 BAGNARA CALABRA F 1 km POLICASTRO - BUSSENTINO Allegato 1 Pagina 8 di 22

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