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2 Indice Introduzione Tavola 3 Composizione del Patrimonio di Vigilanza Tavola 4 Adeguatezza Patrimoniale Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 14 2

3 Introduzione Note esplicative sull informativa al pubblico Terzo Pilastro di Basilea 2 La normativa di vigilanza prudenziale (circolare Banca d Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti - Titolo IV - Informativa al pubblico) prevede a carico delle banche specifici obblighi circa la pubblicazione di informazioni riguardanti la propria adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all identificazione, alla misurazione, al controllo e alla gestione di tali rischi, nonché la fornitura di elementi informativi sulle prassi e politiche di remunerazione, al fine di rafforzare il ruolo di disciplina assicurato dal mercato. Il presente documento, denominato Informativa al pubblico, che costituisce adempimento agli obblighi normativi sopra richiamati, è redatto su base consolidata ed è oggetto di pubblicazione con la cadenza di seguito riportata: dati al 31 dicembre (disclosure annuale): aggiornamento di tutte le informazioni di carattere qualitativo e quantitativo; dati al 30 giugno (disclosure semestrale): pubblicazione delle informazioni di carattere quantitativo per le banche autorizzate all utilizzo dei sistemi interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di credito od operativi; dati al 31 marzo e al 30 settembre (disclosure trimestrale): pubblicazione delle informazioni di carattere quantitativo contenute nella tavola 3 (patrimonio di vigilanza) e nella tavola 4 (adeguatezza patrimoniale), per le banche autorizzate all utilizzo dei sistemi interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di credito od operativi. È prevista inoltre la possibilità di pubblicare l Informativa al pubblico con maggior frequenza, in relazione alla rilevanza delle attività svolte dalla banca, alla presenza in diversi Paesi e settori finanziari, alla partecipazione a mercati finanziari e a sistemi internazionali di pagamento, regolamento e compensazione, alla volatilità del valore delle esposizioni. Pertanto, in relazione all ottenimento dell autorizzazione da parte dell Autorità di Vigilanza (comunicazione del 18 maggio 2012) all utilizzo dei modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e dei rischi di mercato, il Gruppo Banco Popolare si è attivato per la produzione dell informativa con le cadenze infrannuali sopra richiamate. Nel seguito troveranno rappresentazione tutte le informazioni di carattere quantitativo relativamente alla Tavola 3 (Patrimonio di Vigilanza) e alla Tavola 4 (Adeguatezza Patrimoniale) con data di riferimento 30 settembre Per le informazioni di carattere quantitativo delle altre tavole si rimanda al documento semestrale (30 giugno 3

4 2012) pubblicato lo scorso agosto. Per le descrizioni riguardanti gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio (tavola 1) e tutte le informazioni qualitative delle altre tavole, si rimanda al documento annuale (31 dicembre 2011) pubblicato lo scorso aprile in quanto non richieste dalla normativa di riferimento. Le informazioni di natura quantitativa del presente documento non vengono poste a confronto con le corrispondenti evidenze alla data del 30 settembre 2011, in quanto, avendo ottenuto la validazione a partire dal 30 giugno 2012, tale raffronto in molti casi non sarebbe stato significativo. Il confronto verrà fornito a partire dalla prossima rilevazione annuale. Il Gruppo Banco Popolare, nel rispetto degli obblighi informativi e di frequenza sopra richiamati, pubblica il presente documento sul proprio sito internet nella sezione investor relations. Esso è disponibile in lingua italiana e in lingua inglese. Tutti gli importi riportati nelle tabelle a seguire sono espressi in migliaia di Euro, salvo differenti indicazioni. 4

5 I coefficienti di solvibilità al 30 settembre 2012 Patrimonio di Vigilanza e coefficienti di solvibilità 30/09/2012 A. Requisiti Patrimoniali di Vigilanza Patrimonio di vigilanza Patrimonio di base netto (Tier 1) Patrimonio supplementare netto (Tier 2) (-) altri elementi da dedurre Prestiti subordinati di terzo livello (Tier 3) 0 PATRIMONIO DI VIGILANZA Attività di rischio ponderate Rischi di credito e controparte Rischi di mercato Rischi operativi ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE B. Coefficienti di Solvibilità (%) B.1 Core Tier 1 Ratio 10,41% B.2 Tier 1 Ratio 11,47% B.3 Total Capital Ratio 14,23% Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti al 30 settembre 2012 sono stati determinati con l applicazione delle disposizioni di Banca d Italia secondo la normativa Basilea 2. Al 30 settembre 2012 il patrimonio di vigilanza complessivo ammonta a milioni, a fronte di un attivo ponderato di milioni, derivante in misura prevalente dai rischi di credito e di controparte e, in misura minore, dai rischi operativi e di mercato. Il coefficiente di solvibilità totale (Total Capital ratio) si colloca al 14,23%; il rapporto tra il Patrimonio di base del Gruppo e il complesso delle attività ponderate (Tier 1 ratio) si attesta all 11,47%. Il rapporto tra Patrimonio di Vigilanza core e le attività di rischio ponderate (Core Tier 1 ratio) risulta pari al 10,41%. 5

6 Tavola 3 - Composizione del Patrimonio di Vigilanza Informativa quantitativa Nel seguito viene esposta la composizione del Patrimonio di Vigilanza e il dettaglio sulla composizione del patrimonio di base e supplementare. Composizione del Patrimonio di Vigilanza ELEMENTI DEL PATRIMONIO DI VIGILANZA 30/09/2012 A. Patrimonio di Base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale Patrimonio di base (Tier 1) (C-D) F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale Patrimonio supplementare (Tier 2) (H-I) M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di Vigilanza (E+L-M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 0 P. Patrimonio di Vigilanza incluso Tier 3 (N+O) Per quanto riguarda le caratteristiche contrattuali degli elementi patrimoniali si segnala che in data 15 febbraio 2012, con data di regolamento 20 febbraio 2012, è stata perfezionata l operazione di cash tender, ovvero il riacquisto da parte dell emittente di titoli Tier 1 e Tier 2. Per ulteriori dettagli si rimanda al Resoconto intermedio di gestione di Gruppo al 31 marzo Si evidenzia, inoltre, che nel computo del Patrimonio di Vigilanza è ricompresa anche l eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore (cd "shortfall") pari a milioni di euro, che è oggetto di deduzione al 50% dal Patrimonio di base e al 50% dal Patrimonio supplementare. 6

7 Ammontare del patrimonio di base, con il dettaglio dei singoli elementi positivi e negativi ELEMENTI DEL PATRIMONIO DI BASE 30/09/2012 Elementi positivi del Patrimonio di Base Capitale Sovrapprezzi di Emissione Riserve Strumenti non Innovativi 0 Strumenti Innovativi 0 Utile del Periodo Strumenti oggetto di disposizioni transitorie (Grandfathering) Filtri Prudenziali: Incrementi del Patrimonio di Base Fair value option: variazioni del proprio merito creditizio 0 Azioni rimborsabili 0 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine computabili nel patrimonio di base 0 Altri filtri prudenziali positivi 0 Totale degli elementi positivi del Patrimonio di Base (A) Elementi negativi del Patrimonio di Base Azioni o Quote Proprie Avviamento Altre Immobilizzazioni Immateriali Perdita del Periodo Altri elementi negativi Rettifiche di valore su crediti 0 Rettifiche di valore di vigilanza relative al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza 0 Altri 0 Filtri Prudenziali: Deduzioni dal Patrimonio di Base Fair value option: variazioni del proprio merito creditizio Riserve negative su titoli disponibili per la vendita - titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 0 Riserve negative su titoli disponibili per la vendita - titoli di debito0 Plusvalenza cumulata netta su attività materiali 0 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine computabili nel patrimonio di base 0 Altri filtri negativi Totale degli elementi negativi del Patrimonio di Base (B) Patrimonio di Base Lordo (C=A-B) Totale Elementi da dedurre da Patrimonio di Base (D) Patrimonio di Base (E=C-D) A decorrere dal 30 giugno 2010, il Gruppo ha adottato l impostazione prevista dal Provvedimento della Banca d Italia datato 18 maggio 2010, che consente l esclusione dal computo del patrimonio di vigilanza della quota di riserve da valutazione connessa ai titoli delle amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all Unione Europea, inclusi nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita. In particolare, in alternativa all approccio asimmetrico (integrale deduzione delle minusvalenze nette dal Tier 1 e parziale inclusione per il 50% delle plusvalenze nette nel Tier 2) già previsto dalla normativa italiana, il citato Provvedimento ha riconosciuto la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle riserve da rivalutazione (approccio simmetrico ). Tale opzione deve essere estesa a tutti i titoli della specie detenuti nel citato portafoglio, deve essere applicata in modo omogeneo dal Gruppo e mantenuta costantemente nel tempo. Al 30 settembre 2012 la variazione delle riserve dei titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all Unione europea, intervenuta a partire dal 1 gennaio 2010, ed esclusa dal computo del patrimonio di vigilanza, è negativa per 211 milioni; in assenza di tale approccio, detta variazione avrebbe comportato un decremento del patrimonio di base di un corrispondente importo, in presenza di riserve su titoli di debito complessivamente negative. 7

8 Patrimonio supplementare Elementi positivi del Patrimonio Supplementare Riserve da Valutazione - Attivita materiali ELEMENTI DEL PATRIMONIO SUPPLEMENTARE 30/09/2012 Leggi speciali di rivalutazione Attività materiali ad uso funzionale 0 Riserve da valutazione - Titoli disponibili per la vendita Titoli di capitale e quote di O.I.C.R Titoli di debito Strumenti innovativi di capitale non computabili nel patrimonio di base 0 Strumenti non innovativi di capitale non computabili nel patrimonio di base Strumenti non innovativi di capitale computabili fino al 35% 0 Strumenti non innovativi di capitale computabili fino al 50% 0 Strumenti Ibridi di Patrimonializzazione Passività Subordinate di 2 Livello Eccedenza rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese 0 Plusvalenze nette su partecipazioni 0 Altri elementi positivi 0 Filtri prudenziali: incrementi del patrimonio supplementare Plusvalenza cumulata netta su attività materiali 0 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine computabili nel patrimonio supplementare 0 Altri filtri positivi 0 Totale elementi positivi del Patrimonio Supplementare (A) Elementi negativi del Patrimonio Supplementare Minusvalenze nette su partecipazioni 0 Crediti 0 Altri elementi negativi 955 Filtri prudenziali: deduzioni dal patrimonio supplementare Quota non computabile della riserva da valutazione su attività materiali ad uso funzionale 0 Quota non computabile delle riserve positive su titoli disponibili per la vendita - Titoli di capitale e quote di O.I.C.R Quota non computabile delle riserve positive su titoli disponibili per la vendita - Titoli di debito 902 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine non computabili nel patrimonio supplementare 0 Passività subordinate di 2 livello e strumenti ibridi di patrimonializzazione oggetto di impegni di acquisto a termine non computabili nel patrimonio supplementare 0 Altri filtri negativi Totale elementi negativi del Patrimonio Supplementare (B) Patrimonio Supplementare Lordo (C=A-B) Totale Elementi da dedurre da Patrimonio Supplementare (D) Patrimonio Supplementare (E=C-D)

9 Patrimonio di terzo livello ELEMENTI DEL PATRIMONIO DI TERZO LIVELLO 30/09/2012 Patrimonio di Terzo Livello (Tier3) 0 Elementi positivi Passività subordinate di 2 livello non computabili nel patrimonio supplementare 0 Passivita' subordinate di 3 livello 0 Elementi negativi Filtri prudenziali: deduzioni dal patrimonio di 3 livello Passivita' subordinate di 2 e 3 livello oggetto di impegni di acquisto a termine non computabili nel patrimonio di 3 livello 0 Altre deduzioni 0 Elementi da dedurre dal patrimonio di vigilanza ELEMENTI DA DEDURRE DAL PATRIMONIO DI VIGILANZA 30/09/2012 Elementi da dedurre da Patrimonio di Base di cui Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (Patrimonio di Base) Elementi da dedurre da Patrimonio Supplementare di cui Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (Patrimonio Supplementare) Altre elementi da dedurre dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare

10 Tavola 4 Adeguatezza Patrimoniale Informativa quantitativa In base alle disposizioni di vigilanza prudenziale attualmente in vigore ( Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le Banche - circolare Banca d Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti), il requisito patrimoniale minimo è fissato all 8% delle attività ponderate per il rischio. Il requisito minimo patrimoniale è pari alla somma dei requisiti patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato e operativo. A loro volta tali requisiti derivano dalla somma dei requisiti individuali delle società appartenenti all area di consolidamento del Gruppo dal punto di vista prudenziale, depurati dei rapporti infragruppo sui rischi di credito, operativi e di controparte. Il Banco Popolare ha ricevuto lo scorso 18 maggio 2012 l autorizzazione dell Organo di Vigilanza per l adozione dei propri modelli interni ai fini della misurazione regolamentare dei rischi di credito e di mercato a valere sulla rilevazione al 30 giugno L Organo di Vigilanza ha indicato, nel proprio provvedimento autorizzativo, il livello minimo consolidato del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di Primo Pilastro che non può essere inferiore all 85% (floor) del requisito patrimoniale standard, calcolato in base alle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in vigore alla fine del 2006 (cosiddetto Basilea 1 ). Per quanto riguarda il rischio di credito l autorizzazione riguarda i modelli interni di rating avanzati (PD, sia di monitoraggio sia di accettazione, e LGD) relativi ai crediti verso imprese e al dettaglio di Banco Popolare e Credito Bergamasco. Nello specifico è stata richiesta e ottenuta l'autorizzazione all'utilizzo di: cinque modelli di rating, finalizzati alla stima della probabilità di default (PD Probability of Default) rispettivamente delle controparti segmentate (di prima accettazione e di monitoraggio) Large Corporate, Mid Corporate Plus, Mid Corporate, Small Business e Privati (segmentazione modelli di rating ); due modelli LGD (Loss Given Default), volti alla stima del tasso di perdita in caso di default rispettivamente delle controparti Imprese e Privati. Per i portafogli creditizi non rientranti nel perimetro di prima validazione A-Irb - tra cui quelli riferiti a Banca Aletti e alle società dell ex Gruppo Banca Italease - permane l applicazione, a fini prudenziali, dell approccio regolamentare standard. E stato previsto e presentato all Organo di Vigilanza un piano per lo sviluppo dei modelli interni di rating, relativamente a segmenti e società non ricomprese nel perimetro di validazione. Le esposizioni rientranti nel piano di estensione progressiva ( Roll Out ) sono nello specifico: modelli PD e LGD: relativamente a Banca Aletti è previsto il rilascio entro il

11 sia del modello PD (di prima accettazione e di monitoraggio) sia di quello LGD, mentre per le Società dell ex Gruppo Italease è previsto il rilascio entro il 2017 sia del modello PD (di prima accettazione e di monitoraggio) sia di quello LGD; modello per la stima della Exposure at Default (EAD): è previsto il rilascio a partire dal 2016 e non oltre il 2017 del modello relativo a tutte le banche del Gruppo (Banco Popolare, Credito Bergamasco, Banca Aletti, Società dell ex Gruppo Italease - Banca Italease, Mercantile Leasing e Release); esposizioni creditizie verso intermediari vigilati: è previsto il rilascio entro il 2017 dei modelli PD, LGD e EAD relativamente al perimetro societario costituito da Banco Popolare, Credito Bergamasco, Banca Aletti ed ex Gruppo Italease. Con riferimento al rischio di mercato il Gruppo Banco Popolare ha ottenuto l autorizzazione, da parte dell Autorità di Vigilanza, all utilizzo del modello interno per il calcolo degli assorbimenti patrimoniali per il portafoglio di negoziazione di Banca Aletti e della Capogruppo. Il perimetro di applicazione è il rischio generico e specifico dei titoli di capitale, il rischio generico dei titoli di debito e il rischio quote di fondi OICR. La restante parte dei rischi di mercato continuerà ad essere misurata secondo l approccio standard e non è previsto un piano di estensione progressiva ( Roll Out ). Il rischio operativo è misurato con metodologia Standard per la quasi totalità del Gruppo, ad eccezione di Banca Italease e di alcune società minori per le quali si utilizza il metodo Base. Il Gruppo effettua inoltre, con periodicità trimestrale, anche una valutazione gestionale della propria adeguatezza patrimoniale in relazione ad un insieme di rischi più ampio rispetto a quelli previsti dalla normativa di Primo Pilastro in condizioni ordinarie e di stress (rilevazioni ICAAP). Tale verifica viene effettuata utilizzando, in massima parte, strumenti di misurazione dei rischi di tipo gestionale, basati prevalentemente su metodologie statisticoquantitative riconducibili in particolare alla tecnica del VaR (Value at Risk). Le risultanze di tali analisi formano oggetto di specifica rendicontazione agli Organi sociali ed alle funzioni aziendali competenti della Capogruppo. Nel seguito trovano rappresentazione i requisiti patrimoniali e i coefficienti di vigilanza del Gruppo Banco Popolare alla data del 30 settembre

12 Requisiti patrimoniali e coefficienti di vigilanza del Gruppo Banco Popolare Informazioni Importi ponderati 30/09/2012 Requisiti A. Requisiti Patrimoniali di Vigilanza A.1 Rischio di Credito e di Controparte Metodologia Standard Modelli interni - Base Modelli interni - Avanzati A.2 Rischio di Mercato Metodologia Standard Modelli interni Rischio di Concentrazione 0 0 A.3 Rischio Operativo Metodo Base Metodo Standardizzato Metodo Avanzato 0 0 A.4 Altri requisiti prudenziali 0 0 A.5 Totale Requisiti Prudenziali B. Coefficienti di Solvibilità (%) B.1 Core Tier 1 Ratio B.2 Tier 1 Ratio B.3 Total Capital Ratio 10,41% 11,47% 14,23% Requisito patrimoniale per Rischio di Credito e di Controparte (Metodo Standard) REQUISITO PATRIMONIALE PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE 30/09/2012 Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 243 Esposizioni verso o garantite da enti territoriali Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 0 Esposizioni verso o garantite da organizzazioni internazionali 0 Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati Esposizioni verso o garantite da imprese Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni scadute Esposizioni ad alto rischio Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 Esposizioni a breve termine verso imprese 473 Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) Altre esposizioni Cartolarizzazioni: Totale Esposizione TOTALE RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE

13 Requisito patrimoniale per Rischio di Credito e di Controparte (Metodo IRB) PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI Altre Imprese Esposizioni al dettaglio - esposizioni garantite da immobili residenziali: PMI esposizioni garantite da immobili residenziali: Persone Fisiche esposizioni rotative al dettaglio qualificate altre esposizioni al dettaglio: PMI altre esposizioni al dettaglio: Persone Fisiche TOTALE REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 Requisito patrimoniale per Rischio di Controparte PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 Rischio di Controparte Il valore del requisito è già ricompreso nel requisito patrimoniale relativo al rischio di credito e di controparte, così come esposto nelle tabelle precedenti. Requisito patrimoniale per Rischio di Mercato PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE A. Attività ricomprese nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza Rischio di Posizione Rischio di Concentrazione 0 B. Intero Bilancio Rischio di Cambio Rischio di Regolamento 9 Rischio di Posizioni in merci 92 TOTALE RISCHI DI MERCATO (A+B) REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 Requisito patrimoniale per Rischio di Operativo PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE Metodo di Base Metodo Standardizzato Metodi Avanzati 0 TOTALE RISCHIO OPERATIVO REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/

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