Collettore Acque Basse di Campalto

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1 COLLETTORE ACQUE BASSE DI CAMPALTO Lunghezza Collettore: Km. 4,77 Lunghezza itinerario con le deviazioni: con dev.1: km. 6.75; con dev. 2: km Esplorazione effettuata nel gennaio e maggio 2013, e nel gennaio 2014 Il collettore Acque Basse di Campalto (cioè delle acque raccolte in terreni più bassi del livello lagunare, e che devono essere quindi scaricate per mezzo di idrovore) si sviluppa su un percorso quasi parallelo all ultimo tratto dell Osellino - Marzenego, ma più all interno ad una distanza di circa 300 metri. La fermata ACTV (linee 12 e 12B) più vicina all inizio dell itinerario è in via Bissuola Il Collettore ha origine nel quartiere Bissuola, all incrocio tra via Bissagola e via Sforza (km. 0.0). In questa zona ci sono diversi impianti della Veritas per il sollevamento delle acque fognarie ed altro. A sin: L origine del Collettore Acque Basse all incrocio tra via Bissagola e via Sforza Subito all inizio il canale svolta a destra affiancato dalla strada, che diventa però privata e quindi è chiusa alle auto da un cancello. Le persone però possono passare a piedi e continuare la passeggiata lungo l argine. Ci sono tre ponti che permettono il passaggio all argine opposto che però è solo parzialmente percorribile. Passato un capannone (un deposito del Comune, in corrispondenza del quale un grande condotto - di cui non conosco la funzione - scavalca il Collettore), il sentiero continua, ma separato dal canale da una reticolato metallico che comincia dopo un ponticello, e si stende sulle due rive. Dopo 200 m. il canale si intuba (si tratta di una botte sifone) per passare sotto ad un altro canale, il Collettore Acque Alte di Campalto, che dopo pochi metri si riversa nell Osellino (vedi Itinerario dedicato). A sin.: Il Collettore sottopassa qui il suo omologo per dirigersi verso il Rione Pertini sullo sfondo Le acque basse sono quelle che si raccolgono in terreni più bassi del livello del mare, che quindi devono essere sollevate per potersi riversare il laguna. Questo compito è svolto dall idrovora di campalto cui in effetti si dirige il collettore che stiamo seguendo. Le acque alte invece sono quelle che per gravità possono riversarsi direttamente, e quindi possono confluire nell Osellino. Per questo motivo non possono confondersi e di qui la necessità della botte-sifone. Pagina 1 di 6

2 Questo incrocio è situato nel vertice Nord del Bosco Osellino (km. 0,85). Il canale Acque Basse infatti lo costeggia a cielo aperto in direzione Sud Est, mentre sull altra sponda si affaccia il rione Pertini. Per raggiungerlo è necessaria una piccola diversione a U che, approfittando di un ponticello poco più in basso, ci riconduce sulle sponde del Collettore. A sin.: Riemerso, il Collettore scorre con alla sinistra il Rione Pertini e alla destra il Bosco dell Osellino Il Bosco dell Osellino è un area di recente costruzione, attrezzata per attività naturalistiche e ricreative, inserita nel piano dei Boschi di Mestre, di cui fu pioniere Gaetano Zorzetto. A sin.: La stele in ricordo di Gaetano Zorzetto L arredamento ha però bisogno di manutenzione costante per essere usufruito adeguatamente e per non rovesciare nel suo contrario la funzione educativa che gli è propria. A sin.: Il ponte che porta al rione Pertini. La meridiana in terra ha visto giorni migliori Nel Bosco trova miserevole riparo qualche senza-casa. Questo rifugio è stato sgomberato poco dopo il mio passaggio, senza offrire alcuna alternativa alle persone che lo occupavano (tra cui una donna di 66 anni). (La Nuova Venezia 30/1/2014). A sin.: I miseri ripari di qualche senza-casa nel Bosco dell Osellino Il Bosco dell Osellino è destinato ad espandersi in tutto il rettangolo che si stende lungo l Osellino fino a comprendere l attuale capannone. Questa è una buona notizia per la vivibilità della città. Il terreno a Nord-Est e a Sud-Ovest del Collettore è invece destinato ad un nuovo quartiere di edilizia popolare. Alla fine del Bosco il canale passa sotto via Pertini e poi fa una doppia curva a sinistra e a destra, ma può essere raggiunto facilmente superando la rotonda presso cui si sbocca e prendendo la prima via a destra (Via Flaminia, un ramo di via Orlanda) (km. 1.44). Pagina 2 di 6

3 A sin.: Gli argini dopo il ponte di via Pertini. La riva destra ha urgente bisogno di un intervento che rimuova gli ostacoli al deflusso delle acque. Seguendo la via Flaminia lungo l argine, si arriva ad incrociare l asse principale della via Orlanda. Il lungo-fiume di via Flaminia non è particolarmente curato: ed è un peccato perché il degrado chiama degrado. A sin.: Come spesso succede, l accesso alla rive è impedito da una rete. I motivi di sicurezza non impediscono però una manutenzione decorosa Il Collettore passa sotto la via Orlanda, ma un guard rail spartitraffico impedisce l attraversamento in questo punto; ad un pedone non resta che girare a destra fino ad una passerella, percorrerla e tornare indietro fino ad rincontrare l alveo del Collettore.. Se prendessimo fiduciosi la strada sulla nostra destra, ben presto dovremmo pentircene perché la strada è interrotta da un cancello che delimita il Camping Venezia, il cui recinto scorre sul ciglio dell argine e non dà alcuna possibilità di passaggio. Penso che ciò non sia ammissibile. A sin.: Il recinto del Camping Venezia. Il canale scorre a destra, dietro il filare di alberi Dobbiamo riprendere la via Orlanda, superare un paio di rivenditori di automobili fino a prendere la prima via a destra, via Ponte di Pietra. Più avanti sulla sinistra c è un grande edificio con un ampio cortile si tratta della Ditta Monico che produce medicinali. Non ci sono targhe, ma in compenso ad un angolo dell edificio si vede una statua in bronzo di Alessandro Volta. Poco dopo la strada finisce proprio in corrispondenza della riva del collettore che volevamo raggiungere (km. 2,95). Pagina 3 di 6

4 Proseguiamo quindi a sinistra (Est). A sin.: La via Ponte di Pietra finisce in fondo sull argine del Collettore Una rete e una sbarra chiudono l accesso al ponte e poi ad una casa colonica in rovina, ma permettono il passaggio sull argine destro lungo il quale ci incamminiamo. Notiamo che anche in questo tratto il letto del canale è tutto cementificato. Circa 300 metri dopo, all interno di un ansa sulla sinistra, e quindi sulla riva opposta, c è un boschetto sotto il quale c è una quantità di pollai, baracche di attrezzi ecc. disposti in un pittoresco disordine. C è un ponticello in corrispondenza, ma la via è impedita da un cancello con il filo spinato, che non si vede spesso in situazioni simili, ma è solo il recinto piuttosto timoroso di una proprietà privata (più avanti c è infatti un gruppetto di case e ville, servite dalla via Barbana che porta alla via Orlanda). Andare sull altra riva - abbreviando e facilitando il nostro percorso - sarebbe stato comunque inutile per la presenza di due massicci cancelli che impediscono il transito metri più avanti il collettore si intuba e altri cancelli impediscono il proseguimento a piedi (km. 3,50). A sin.: Il Collettore si intuba e un cancello impedisce di seguirne il corso virtuale. Da destra si immette un fossato. Per raggiungere via Sabbadino dove il Collettore riemerge, possiamo scegliere tra due deviazioni. 1. Deviazione A. Se si può raggiungere la riva sinistra usando il ponticello, bisogna tornare indietro e attraversare i campi verso Nord (fare attenzione a non calpestare le semine) fino a raggiungere le siepi che delimitano la zona delle abitazioni, e quindi la via Barbana che termina proprio lì. La via Barbana serve il gruppo di tipiche ville unifamiliari con giardino frequenti nel paesaggio veneto. Sono di un certo tono, ma solo dentro i loro recinti, come dimostra lo stato di degrado del pretenzioso viale d accesso a due corsie: spartitraffico con piante disseccate, lampioni in rovina, squallore diffuso. La via finisce sulla Via Orlanda: giriamo a destra (Est) fino ad incrociare la via Sabbadino seguendo la quale ci troveremo in prossimità di un edicola, dove il Collettore riappare. Se proseguiamo troviamo sulla destra un grande prato verde, molto bello, oltre il quale si elevano il primi condomini del Villaggio Laguna di Campalto. (fine della deviazione A, lunga km. 1,45) Pagina 4 di 6

5 Se invece proseguiamo ancora, il Collettore (come abbiamo detto) dopo 250 m. si intuba e prosegue invisibile in direzione della rotonda di via Sabbatino, mentre un robusto cancello chiude il passaggio (km. 3,5). Questo è almeno il percorso segnato nel sito dei Corpi Idrici. Mi è difficile però spiegarmi il motivo di un tombinamento in piena campagna, che oltretutto intercetta altri fossati. Dalla destra (Sud) confluisce ad angolo retto un fossato. Bisogna allora ricorrere ad un altra possibile deviazione. 2. Deviazione B. Dove il Collettore si interra e il fossato vi confluisce da destra bisogna scavalcare il fossato stesso e seguirne l argine; 50 m. dopo una curva retta a sinistra si arriva a via dal Cortivo. Si prende a sinistra e, dopo un ampia curva a destra (Est), ci si immette in via Sabbadino, a metà della quale si arriva all edicola e alla resurrezione del Collettore Acque Basse. A sin.: Il Collettore riemerge in via Sabbadino presso l edicola. E questa l opzione migliore perché è la più fedele al tracciato del corso d acqua. (Fine della seconda deviazione, lunga km. 0.35) Il tratto coperto si è prolungato per 700 metri. Il collettore riemerso procede diritto fino alla sua destinazione: l idrovora di Campalto. Nel tratto fino a via Passo Campalto, sulla sinistra si stendono ampi spazi verdi destinati al tempo libero e alle casette degli orti degli anziani. Sulla destra i grandi caseggiati del Villaggio Laguna. L incrocio di via Sabbadino con via Passo Campalto è in corrispondenza col ponte sul collettore. E particolare la presenza sui due lati del ponte di due passaggi ciclopedonali, in legno e di buon design: sia lode al merito. Di qui il collettore avanza diritto, affiancato sulla sinistra da un argine percorribile (almeno in alcuni tratti) ma che non permette di arrivare fino all impianto di depurazione, che si raggiunge invece percorrendo la strada asfaltata sulla riva destra. A sin.: Dal ponte di via Passo Campalto il Collettore è affiancato a sinistra da un argine percorribile, ma non fino in fondo; a destra da via Scantamburlo Pagina 5 di 6

6 Qui si trova l idrovora (che solleva le acque del Collettore e le scarica sull Osellino, che porterà le acque ricevute in laguna, (vedi itinerario dedicato). A sin.: L Idrovora di Campalto: le acque vengono scaricate nell Osellino che scorre dietro l edificio Giunti quindi al bacino dell idrovora, vediamo sulla sinistra lo sbocco della Fossa Pagana, di cui si parla in un altro itinerario dedicato. Questo è uno dei punti importanti del sistema di gestione delle acque di Mestre. E qui ha termine il nostro itinerario (km. 5.60). Per tornare a Mestre o a Venezia si ritorna per via Scantamburlo fino a via Passo Campalto o via Sabbadino, dove si trovano le fermate ACTV più vicine (linea 5) Pagina 6 di 6