Contratto d Area che cos è

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1 CA Contratto d Area che cos è vedi schede da pag. 129 a pag. 131 È lo strumento operativo espressione del principio del partenariato sociale, concordato tra le amministrazioni, anche locali, le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro ed eventuali altri soggetti interessati. Lo scopo dello strumento è realizzare azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di nuova occupazione. Quali sono i riferimenti normativi: Le fonti normative e regolamentari sono rappresentate dalla L. n. 662/1996 art. 2, c. 203, lett. f) e dalle delibere CIPE del 21 marzo 1997, del 28 aprile 1997, del 9 luglio Si collega inoltre all Accordo per il Lavoro promosso dal Governo con i sindacati nel dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile In aree caratterizzate da gravi crisi occupazionali: aree di crisi situate nei territori di cui agli obiettivi 1, 2 e 5b; aree individuate dal D.M. del Ministro del Lavoro del 14 marzo 1995, oggetto dell attività del Comitato per il coordinamento delle iniziative per l occupazione presso la Presidenza del Consiglio. Queste ultime devono essere sancite da un apposito D.P.C.M. adottato su proposta del Ministro del Tesoro sentito il parere delle commissioni parlamentari competenti; aree di sviluppo industriale o nuclei di industrializzazione situati nei territori di cui all obiettivo 1; aree industriali realizzate in attuazione dell art. 32 della L. 219/1981. Possono promuoverlo le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavori. I soggetti sottoscrittori sono le amministrazioni statali e regionali interessate, gli enti locali territorialmente competenti, i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, i soggetti imprenditoriali titolari dei progetti di investimento proposti, i soggetti intermediari aventi i requisiti per attivare le sovvenzioni globali dell UE. Ulteriori soggetti sottoscrittori possono essere eventualmente altri enti pubblici anche economici, società a partecipazione pubblica, banche, altri operatori finanziari. Viene approvato dal. Deve essere individuato nel Contratto tra i soggetti pubblici sottoscrittori. Esso deve coincidere con il soggetto cui spettano i poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi o inadempienze e funzioni di arbitrato nei casi di divergenze tra i soggetti attuatori. I suoi compiti sono: coordinare l attività dei responsabili delle singole attività e interventi e assumere i provvedimenti necessari per impedire ritardi nell esecuzione; 32 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

2 Contratto d Area segnalare tempestivamente eventuali disfunzioni e formulare le conseguenti proposte; presentare al o, se costituito, al Comitato istituzionale di gestione, una relazione semestrale sullo stato di attuazione precisando se vi sono progetti non attivabili o non completabili. Dopo la sottoscrizione del Contratto deve trasmettere alla Cassa Depositi e Prestiti l elenco degli interventi previsti, indicando le risorse pubbliche occorrenti. Ogni Contratto d Area può beneficiare di un massimo di 300 miliardi di lire a valere sulle somme assegnate dal CIPE con la delibera del 9 luglio 1998; ne sono esclusi i contratti stipulati e comunicati al entro il 30 settembre del Può essere autorizzato il superamento in caso di riutilizzo di somme derivanti da rinunce. Possono aggiungersi ulteriori risorse regionali. È attivabile dal Ministero ogniqualvolta ne individui l opportunità e abbia la disponibilità di fondi. come viene finanziato è ancora attivabile Diagramma delle fasi fasi PREDISPOSIZIONE soggetti coinvolti Rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro Presidenza del Consiglio (Comitato di coordinamento delle iniziative per l occupazione) sottofasi Individuazione dell idea progettuale e comunicazione alla Regione Individuazione del responsabile unico Eventuale assistenza (fino alla sottoscrizione) APPROVAZIONE ISTRUTTORIA ATTUAZIONE A) Istituti finanziari convenzionati con il oppure B) Le singole amministrazioni competenti Regione interessata Soggetti sottoscrittori Responsabile Unico Cassa Depositi e Prestiti A) Per progetti finanziati con risorse CIPE: istruttoria secondo i criteri del DM del Ministero dell Industria n. 527/1995 B) Per progetti finanziati con altri fondi: istruttoria secondo le modalità e i criteri previsti dalle nome di incentivazione Verifica dei requisiti dei progetti e della disponibilità delle somme destinate dal CIPE Espressione del parere Firma del contratto Sottoscrizione del contratto Trasmissione dell elenco degli interventi e delle relative quote pubbliche alla Cassa Depositi e Prestiti Erogazione S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 33

3 In Sardegna sono attualmente presenti tre Contratti d Area concentrati nelle aree a maggiore vocazione industriale delle province di Nuoro, Cagliari, Sassari; nel 1998 fu avviata la concertazione per l attivazione di un Contratto d Area anche in provincia di Oristano ma non ebbe seguito. La situazione degli interventi ultimati per ciascun Contratto d Area, compresi i protocolli aggiuntivi, così come riportato nella relazione periodica inviata al dall Amministrazione Provinciale competente al 30 aprile 2001, è la seguente: 1. Sulcis-Iglesiente: 4 interventi realizzati al 100% su un totale di 25; 2. Sassari-Alghero-Porto Torres: 12 interventi realizzati al 100% su un totale di 47; 3. Ottana: 4 interventi realizzati al 100% su un totale di 36. Ciascuno strumento è dotato di un protocollo aggiuntivo allo scopo di raggiungere il tetto massimo di finanziamento pari a 300 miliardi di lire di fondi statali. I due protocolli delle Province di Sassari e Nuoro sono stati entrambi sottoscritti nei primi mesi del 1999 e presentano rispettivamente una percentuale di realizzo del 75% e del 34%. Il protocollo aggiuntivo della Provincia di Cagliari è stato sottoscritto a giugno del 2001 e perciò nessun investimento è stato ancora attivato alla data di rilevazione. Inoltre la Provincia di Sassari ha indetto, nel dicembre 1999, il bando relativo a un secondo protocollo aggiuntivo. Contratto d Area Tempi di attivazione approvati protocolli aggiuntivi approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato = 1 protocollo aggiuntivo Stato di attuazione approvati3 in avvio in piena attuazione3 in conclusione conclusi 34 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

4 Contratto d Area Cagliari Sulcis Iglesiente Nuoro Ottana Sassari Alghero-Sassari-Porto Torres 6% percentuale di territorio regionale interessato S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 35

5 CP che cos è vedi schede da pag. 133 a pag. 139 Contratto di Programma È il Contratto stipulato tra l Amministrazione Statale competente, le grandi imprese, i consorzi di medie e piccole imprese e le rappresentanze di distretti industriali, per la realizzazione di nuovi impianti e la creazione di occupazione aggiuntiva in grado di generare significative ricadute sull apparato produttivo locale e nazionale. Quali sono i riferimenti normativi: Il Contratto di Programma, originariamente disciplinato dal D. Lgs. n. 96/1993, è stato ridefinito dalla L. 662/1996 e dalle delibere CIPE del 25 febbraio 1994 e del 21 marzo dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile come viene finanziato è ancora attivabile Il Contratto di Programma può essere attivato esclusivamente nelle aree definite depresse, rientranti negli ex obiettivi 1, 2 e 5b della politica regionale comunitaria, e nelle aree ammissibili agli aiuti a finalità regionale sulla base della deroga concessa dall art. 92.3c del Trattato CE. Viene promosso da imprese di grandi dimensioni o gruppi nazionali o internazionali di rilevante dimensione industriale, consorzi di medie e piccole imprese, anche operanti in più settori, rappresentanze di distretti industriali. Viene sottoscritto dal e dai soggetti proponenti. Lo approva il CIPE, con propria deliberazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, su proposta del Ministro del Tesoro, acquisiti i pareri degli altri Ministeri eventualmente interessati. La legge non prevede la nomina di un soggetto responsabile, ma può essere individuato, in sede di sottoscrizione, dalle parti firmatarie. La concessione e l erogazione delle agevolazioni è disposta a seguito della presentazione da parte del proponente al Ministero del Tesoro dei progetti esecutivi delle singole iniziative, secondo le forme, i modi e i tempi previsti dal capitolato tecnico. Le singole iniziative sono sottoposte a ulteriore istruttoria tecnica, economica e finanziaria, anche sulla base di una specifica relazione sui progetti stessi predisposta da una banca scelta dal proponente. È attivabile dal Ministero ogni qualvolta ne individui l opportunità. 36 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

6 Contratto di Programma Diagramma delle fasi fasi PREDISPOSIZIONE soggetti coinvolti Grandi imprese, gruppi nazionali o internazionali, consorzi PMI e rappresentanze di distretti industriali sottofasi Presentazione domanda e piano progettuale al Verifica della sussistenza dei presupposti di validità del programma APPROVAZIONE ISTRUTTORIA ATTUAZIONE Soggetti promotori CIPE Soggetti promotori e Istituto finanziario convenzionato Valutazione di validità tecnica complessiva, ammissibilità e adeguatezza dei singoli progetti Redazione del Contratto di Programma e del capitolato tecnico Approvazione del Contratto e pubblicazione della delibera nella G.U. Sottoscrizione del Contratto Presentazione al dei progetti esecutivi relativi alle singole iniziative Istruttoria tecnica, economica e finanziaria Emissione del decreto di concessione ed erogazione delle agevolazioni Verifica periodica sullo stato di realizzazione degli interventi S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 37

7 In Sardegna sono stati approvati, dal 1993 ad oggi, 7 Contratti di Programma: 4 in provincia di Cagliari, 2 in quella di Nuoro. Esiste, fra questi, un Contratto di Programma che opera sull intero territorio regionale e realizza un vasto progetto di investimento per lo sviluppo nella filiera del latte ovino. Un solo Contratto di Programma, Saras 1, approvato nel 1994, è ultimato. Saras 2 è quasi completato. Gli altri 5 sono di approvazione recente. Contratto di Programma Tempi di attivazione approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato Stato di attuazione approvati7 in avvio5 in piena attuazione in conclusione 1 1 conclusi 38 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

8 Contratto di Programma 17% percentuale di territorio regionale interessato Cagliari Saras 1 Saras 2 Saras 3 Atlantis-Sviluppo del territorio Nuoro Sandalia-Sviluppo integrato del sistema turistico dell area nord-orientale della Sardegna Arbatax-Acquisizione di fabbricati e recupero del sito industriale della nuova cartiera di Arbatax amministrazione straordinaria Regionale Sviluppo, ammodernamento e innovazione nella filiera del latte ovino della Sardegna S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 39

9 PAL che cos è vedi schede da pag. 141 a pag. 159 LEADER II - Piano di Azione Locale È un Programma di Iniziativa Comunitaria mirante a favorire lo sviluppo delle aree rurali europee. L intervento si concretizza negli Stati membri attraverso la predisposizione di operativi a livello regionale e di Piani di Azione Locale (PAL) nell ambito dei singoli ambiti territoriali. Il PAL si compone di misure e di sottomisure così articolate: assistenza tecnica allo sviluppo rurale; promozione del turismo rurale; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti agricoli, silvicoli e della pesca; tutela e miglioramento dell ambiente e delle condizioni di vita; sostegno all artigianato, alle piccole imprese, alla creazione di servizi zonali; rivalutazione dell identità e della cultura locale; formazione professionale. Quali sono i riferimenti normativi: L iniziativa è stata introdotta con la Comunicazione agli Stati membri n. 94/C 180/12 del 15 giugno 1994 a norma dell art. 11 del Regolamento CEE n. 2082/1993. Il programma operativo della Regione Sardegna è stato adottato con la decisione della Commissione della Comunità Europea 1308/1 del 14 novembre dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile All interno di aree obiettivo 1 e 5b dell Unione Europea, nelle zone montane e svantaggiate definite dalla Direttiva CEE 268/1975 aventi una popolazione locale non superiore a abitanti. A livello locale il programma può essere promosso da Comuni, Comunità Montane, enti pubblici, soggetti privati, associazioni, singoli privati. Questi si costituiscono in Gruppo di Azione Locale (GAL) o Operatore Collettivo (OC) per la predisposizione e attuazione dei Piani di Azione Locale. I GAL e gli OC sono vere e proprie agenzie di sviluppo locale nate da un partenariato locale pubblico e/o privato. Oltre ai promotori può essere firmato da banche, Province, associazioni di categoria e altri soggetti pubblici e privati interessati. Il Piano di Azione Locale è approvato con decreto della Giunta Regionale. La Regione è responsabile del programma LEADER in Sardegna. I GAL e gli OC sono i soggetti responsabili dell attuazione operativa dei Piani di Azione Locale. Essi promuovono nel territorio l iniziativa; in relazione a ogni intervento forniscono il supporto tecnico, espletano l istruttoria tecnico-amministrativa e la selezione degli interventi e provvedono a erogarne gli aiuti; 40 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

10 Piano di Azione Locale accertano la regolare esecuzione degli interventi e svolgono il monitoraggio continuo di tutte le attività. Fondi strutturali della programmazione (FESR, FSE, FEOGA - Orientamento), fondi nazionali, regionali e contributi dei privati. LEADER II non è più attivabile, ma la promozione dello sviluppo delle aree rurali attraverso i fondi strutturali europei si realizzerà nel periodo con il programma LEADER PLUS. come viene finanziato è ancora attivabile fasi Diagramma delle fasi soggetti coinvolti sottofasi PREDISPOSIZIONE Parti proponenti e Gruppi di Azione Locale e Operatori Collettivi Partnership di Concezione e Decisione Giunta Regionale GAL/OC selezionati Elaborazione di una bozza preliminare di obiettivi e interventi articolati in un Piano di Azione Locale e presentazione di una manifestazione di interesse alla Regione Selezione dei GAL/OC Deliberazione della Giunta Regionale Predisposizione del PAL definitivo e presentazione alla Regione APPROVAZIONE ISTRUTTORIA ATTUAZIONE Partnership di Concezione e Decisione Assessorato della Programmazione Giunta Regionale Centro Regionale di Programmazione GAL/OC Commissione tecnicoamministrativa Centro Regionale di Programmazione Centro Regionale di Programmazione, Ministero del Tesoro, Comitato di Sorveglianza Commissione Europea Verifica della fattibilità, selezione e approvazione dei PAL Proposta di approvazione dei PAL alla Giunta Regionale Approvazione con delibera della Giunta Regionale Erogazione al GAL/OC di un primo anticipo, pari al 50% del contributo concesso per la prima annualità Attivazione delle procedure per l erogazione dei contributi ai beneficiari finali Verifica tecnico-amministrativa delle spese effettuate dal GAL Erogazione dei successivi ratei ai GAL/OC Monitoraggio attraverso relazioni periodiche sullo stato di avanzamento fisico e finanziario nonché sulla valutazione dell impatto socio-economico S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 41

11 Piano di Azione Locale In Sardegna sono stati attivati 19 Piani di Azione Locale LEADER II: 17 hanno carattere multisettoriale e sono gestiti da agenzie denominate Gruppi di Azione Locale e 2 hanno carattere settoriale e sono gestiti da strutture denominate Operatori Collettivi. Il programma si caratterizza per un approccio territoriale e per la capillarità degli interventi. Infatti pur non essendo dotato di ingenti risorse finanziarie ha coinvolto l 80% del territorio regionale e realizzato interventi in 304 dei 377 Comuni sardi. La chiusura di LEADER II è prevista per il 31 dicembre Tempi di attivazione approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato Stato di attuazione approvati19in avvio 16 in piena attuazione in conclusione3conclusi 42 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

12 Piano di Azione Locale Cagliari GAL Monte Genis GAL Monte Linas GAL Sa Jara e su Nuraxi (Nu) GAL Sulcis OC Consorzio Ecosviluppo (Nu) OC Sa Corona Arrubia (Or) Nuoro GAL Barbagia Baronie GAL Barbagia Mandrolisai GAL Baronie GAL Degli Altipiani e dei Laghi Sarcidano e Barbagia di Seulo GAL Dell'Ogliastra GAL Delle Barbagie GAL Sa Jara e su Nuraxi (Ca) OC Consorzio Ecosviluppo (Ca) Oristano GAL Giudicato di Arborea GAL Montiferru OC Sa Corona Arrubia (Ca) Sassari GAL Anglona Monte Acuto GAL Coros GAL Gallura GAL Goceano GAL Logudoro Mejlogu 80% percentuale di territorio regionale interessato S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 43

13 PIA che cos è vedi schede da pag. 161 a pag. 198 Programma Integrato d Area È uno strumento finalizzato alla creazione di sviluppo e occupazione. Finanzia di livello locale nei quali siano particolarmente significative le sinergie attivabili attraverso la realizzazione di infrastrutture pubbliche e l attivazione di investimenti produttivi privati. Quali sono i riferimenti normativi: Il Programma Integrato d Area è stato istituito attraverso la L.R. n. 14 del 26 febbraio Successive norme (L.R. 37/1996, L.R. 6/1997) hanno apportato modifiche e integrazioni a tale legge. dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile come viene finanziato è ancora attivabile Il programma, istituito dalla L.R. 14/1996, è applicato soltanto in Sardegna. Ha una dimensione d area caratterizzata dall interesse comunale, sovracomunale, provinciale o interprovinciale. Può anche essere di rilevanza regionale. Le Province, i Comuni, le Comunità Montane e gli altri soggetti pubblici e privati interessati. La Provincia interviene in qualità di ente intermedio cui spettano le fasi di predisposizione e coordinamento. Tutti i soggetti pubblici e privati che partecipano al programma di sviluppo. L Amministrazione Provinciale effettua l istruttoria e cura l aspetto formale e amministrativo, controllando la conformità al disposto normativo. Successivamente la Giunta Regionale approva definitivamente il PIA. Si identifica nel coordinatore del PIA. Viene nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale nell ambito dell organico della Regione, degli enti regionali, delle amministrazioni locali e di altri enti pubblici. Promuove l attuazione e assume le opportune iniziative affinché venga stipulato l Accordo di Programma. Svolge poi la successiva funzione di controllo sull attuazione del PIA. Gli investimenti pubblici sono finanziati con appositi fondi regionali e con fondi degli altri enti pubblici che aderiscono al programma (come previsto nell Accordo di Programma). Gli investimenti dei privati sono finanziati attraverso le leggi di settore e/o con autofinanziamento (come disciplinato dall Accordo di Programma). Si, sulla base delle disponibilità finanziarie e delle linee strategiche di sviluppo predisposte dall Amministrazione Regionale. Va 44 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

14 Programma Integrato d Area considerato, tuttavia, che nella misura 4.4 del Complemento di Programmazione (CDP) del POR Sardegna la quale disciplina lo Sviluppo Integrato d Area e, in particolar modo, i Progetti Integrati Territoriali fra la normativa di riferimento è indicata la L.R. 14/1996 che potrà essere aggiornata ai fini della omogeneità metodologica e procedurale con il CDP. Diagramma delle fasi fasi PREDISPOSIZIONE soggetti coinvolti Soggetti proponenti Amministrazioni Provinciali Amministrazioni Provinciali sottofasi Presentazione della proposta del PIA all Amministrazione Provinciale competente Approvazione della proposta Trasmissione del PIA all Assessorato regionale della Programmazione, entro 60 gg dall approvazione della proposta APPROVAZIONE ISTRUTTORIA ATTUAZIONE Assessorato regionale della Programmazione Giunta Regionale Presidente della Giunta Regionale Soggetti firmatari Pubbliche Amministrazioni indicate nell Accordo di Programma Coordinatore del PIA, Assessorato regionale della Programmazione Istruttoria entro 30 gg dalla trasmissione della proposta Trasmissione - sentite le Amministrazioni Provinciali e previo esame collegiale con tutti gli assessorati interessati - delle valutazioni di merito (con eventuali proposte modificative o integrative) alla Giunta Regionale Approvazione del PIA, entro 15 gg dal ricevimento della valutazione Emissione del decreto che stabilisce anche il finanziamento totale del programma Sottoscrizione dell Accordo di Programma e successiva pubblicazione sul BURAS Erogazione dei finanziamenti, secondo le modalità previste nell Accordo di Programma, ai soggetti attuatori degli interventi Monitoraggio degli interventi secondo quanto previsto nell Accordo di Programma S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 45

15 A partire dal 1997 sono stati approvati 38 Programmi Integrati d Area distribuiti su gran parte del territorio regionale: 11 in provincia di Cagliari, 12 in quella di Sassari, 10 in quella di Nuoro e 5 in quella di Oristano. Per 4 PIA (1 in provincia di Sassari e 3 in quella di Nuoro) si è verificata, nel 2000 e nel 2001, la stipula di atti aggiuntivi. I 38 approvati sono stati finanziati. Per 2 PIA (NU 05 e CA 17) non si è ancora giunti alla fase di erogazione. Al momento nessun programma è stato portato a termine, anche se alcuni sono in una fase di ultimazione e altri sono ad un discreto livello di attuazione. L unico programma con uno stato d avanzamento lavori quasi completo risulta il PIA SS 02 Predda Niedda, per il quale si prevede entro l anno la fine dei lavori dell ultima opera pubblica ancora da terminare. Poco meno della metà dei PIA (4 in provincia di Cagliari, 4 in quella di Sassari, 4 in quella di Nuoro e 2 in quella di Oristano) si trovano in una fase di difficile attuazione, con incerte possibilità di essere portati a termine. Fra le cause che più frequentemente hanno ostacolato la realizzazione degli interventi rientrano: il mancato finanziamento delle iniziative private dovuto al blocco della L.R. 28/1984; la presenza di interventi pubblici con un livello progettuale quasi mai cantierabile; problemi derivanti dalla presenza di vincoli urbanistici, archeologici e naturali nelle aree in cui si prevedeva la localizzazione. Programma Integrato d Area Tempi di attivazione approvati protocolli aggiuntivi approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato = 1 protocollo aggiuntivo Stato di attuazione approvati38in avvio25 8 in piena attuazione in conclusione 5conclusi 46 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

16 Programma Integrato d Area Cagliari CA 01 - Ovest Nord-Ovest CA 05-2B - Centro agroalimentare CA 14 - Sud - Santa Gilla Nuoro NU 01 - Turismo ambiente - Marghine Planargia NU 04 - Risorse ambientali - piano legno NU 11 - Turismo - ambiente Oristano OR 03 - Campidano OR 04 - Sinis - Montiferru è ancora attivabile Sassari SS 04 - Algherese golfo dell'asinara SS 09 - Anglona - turismo integrato costa - interno SS Monte Acuto - turismo - zone interne - lago Coghinas SS 18 - Rinaggiu SS 21 - Riviera di Gallura - riqualificazione turistico - imprenditoriale 62% percentuale di territorio regionale interessato S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 47

17 Programma Integrato d Area Cagliari CA 02-2A - Centro Medio Campidano CA 04-2C - Centro lattiero-caseario CA 08-4A - Nord - Sa Corona Arrubia CA 16-6D - Sud sviluppo imprenditoriale CA 17 - Sistema dei colli Nuoro NU 07 - Iniziative produttive NU 09 - Estrazione e lavorazione marmi e graniti NU 10 - Iniziative produttive - Budoni - Irgoli NU 12 - Valorizzazione risorse ambientali e produzioni - M.A. Ogliastra NU Infrastrutture e impianti produttivi - turismo - ambiente NU 15 - CA 10 Consorzio dei laghi e turismo fluviale Oristano OR 05 - Horse country - vacanze a cavallo Sassari SS Turismo interno e agroindustria SS 11 - Meilogu - valle dei Nuraghi SS 20 - Alta Gallura - distretto industriale sughero - granito 48 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

18 Programma Integrato d Area Cagliari CA 03-2D - Centro cerealicoltura CA 07-3B - Sud-Ovest sistema turistico culturale Ca 13-5C - Est - Serpeddì è ancora attivabile Nuoro NU 05 - Infrastrutture e interventi per l'energia BIM Taloro Oristano OR 01 - Marmilla OR 02 - Alto Oristanese - Barigadu Sassari SS 02 - Predda Niedda SS 15 - Monte Acuto - agricoltura - agroindustria SS 16 - Goceano SS Alta Gallura S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 49

19 PT Patto Territoriale che cos è vedi schede da pag. 111 a pag. 204 Il Patto Territoriale è l accordo, promosso da enti locali, parti sociali, o da altri soggetti pubblici o privati, relativo all attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale. L obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo socio economico di un territorio dal basso, attraverso forme di concertazione che mobilitino l imprenditoria locale, le forze sociali e i rappresentanti del mondo del lavoro nonché le amministrazioni locali e altri soggetti pubblici. Quali sono i riferimenti normativi: Il Patto Territoriale, originariamente istituito dalla L. 341/1995, è stato completamente modificato dalla L. 662/1996 e dalla delibera CIPE del 21 marzo La procedura per l approvazione è stata, poi, disciplinata in modo parzialmente difforme dalle modifiche introdotte dalla delibera CIPE n. 70 del 9 luglio 1998, dalla L. 144/1999 e dal Decreto del n. 320 del 31 luglio dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile come viene finanziato Il Patto Territoriale può essere attivato in tutto il territorio nazionale, ma vi sono risorse stanziate dal CIPE riservate esclusivamente alle aree depresse. Il programma integrato di interventi deve riguardare un ambito territoriale subregionale. Possono promuovere un Patto Territoriale gli enti locali, altri soggetti pubblici operanti a livello locale, le rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori interessate, i soggetti privati. Possono essere soggetti firmatari del Patto i soggetti privati, le associazioni di categoria, le rappresentanze sindacali, gli enti pubblici locali, gli altri soggetti pubblici operanti a livello locale, banche e finanziarie regionali, i consorzi di garanzia collettiva fidi, i consorzi per lo sviluppo industriale operanti nel territorio oggetto del Patto. Il Patto Territoriale è approvato con decreto dal Ministro del Tesoro. I soggetti promotori designano il soggetto responsabile, che si deve occupare del coordinamento e dell attuazione del Patto. Si può attribuire questo incarico ad uno dei soggetti pubblici sottoscrittori del Patto, ad una società mista all uopo costituita o ad una società preesistente. I Patti non possono prevedere, a valere sulle risorse loro destinate dal CIPE, l utilizzo di somme superiori a 100 miliardi di 50 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

20 Patto Territoriale lire. Al finanziamento possono concorrere altre risorse di provenienza statale, regionale o locale. La quota di mezzi propri nelle iniziative imprenditoriali non può essere inferiore al 30% dell investimento relativo. Gli investimenti in infrastrutture non devono superare il 30% dello stanziamento complessivo, a carico delle risorse specificamente destinate dal CIPE. In base alla delibera CIPE n. 31 del 17 marzo 2000, una quota del 20% delle risorse destinate dallo Stato al finanziamento delle iniziative comprese nei Patti Territoriali, che si rendessero disponibili in seguito a provvedimenti di rideterminazione del finanziamento, può essere destinata ai soggetti responsabili dei Patti Territoriali. Diagramma delle fasi fasi PREDISPOSIZIONE soggetti coinvolti Enti locali, altri soggetti pubblici, rappresentanze delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori, soggetti privati sottofasi Attività di concertazione locale Sottoscrizione tra le parti del protocollo d intesa Comunicazione alla Regione della sottoscrizione Predisposizione del progetto, individuazione del soggetto responsabile, invio al ed eventuale richiesta di assistenza tecnica a una società scelta tra quelle convenzionate con il Ministero APPROVAZIONE ISTRUTTORIA ATTUAZIONE Società di assistenza tecnica e soggetti promotori Istituto finanziario convenzionato, soggetti promotori Soggetto responsabile (soggetto pubblico sottoscrittore del Patto, società mista all uopo costituita, società preesistente) Cassa Depositi e Prestiti Assenso all attività di assistenza tecnica Redazione del progetto definitivo Fase istruttoria solo per i Patti per i quali è richiesto un contributo del CIPE Per i Patti approvati con la nuova procedura, la comunicazione al Ministro della positiva conclusione dell istruttoria costituisce requisito per partecipare ai bandi periodici Valutazione e approvazione del Patto con Decreto Ministeriale entro 45 gg e pubblicazione nella G.U. Sottoscrizione del Patto entro 60 gg I Patti approvati con nuova procedura sono inseriti in graduatoria per l assegnazione dei contributi e sono finanziati fino ad esaurimento delle risorse disponibili Trasmette alla Cassa Depositi e Prestiti l elenco degli interventi da finanziare con la relativa documentazione Erogazione dei diversi ratei di finanziamento Controllo sulla realizzazione degli interventi S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 51

21 In Sardegna sono stati approvati, dal 1995 ad oggi, 6 Patti Territoriali: 4 in provincia di Cagliari, 1 in provincia di Nuoro, 1 in provincia di Sassari. Solo il Patto Territoriale di Nuoro è stato approvato seguendo la vecchia procedura (L. 662/1996); gli altri Patti, invece, sono stati tutti approvati, tra il mese di novembre 2000 e il mese di maggio 2001, con l inserimento in graduatoria ed il finanziamento fino ad esaurimento delle risorse disponibili (delibera CIPE n. 70 del 9 luglio 1998). Soltanto il Patto Territoriale di Nuoro è in fase di realizzazione; peraltro va sottolineato che le 18 iniziative contenute all interno dello stesso (una delle quali con la stipula di un protocollo d intesa nel 2000), si sono ridotte a 13 in considerazione della rinuncia di ben 5 imprenditori. Immediatamente dopo l emanazione delle legge istitutiva dei Patti Territoriali va registrata un ampia attività di programmazione che ha coinvolto il territorio e che ha portato alla stipulazione di 8 protocolli d intesa. Soltanto uno di essi, però, ha avuto seguito con la sottoscrizione del Patto Territoriale di Nuoro. Patto Territoriale Tempi di attivazione approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato = 1 protocollo aggiuntivo approvato Stato di attuazione approvati6 in avvio5 1 in piena attuazione in conclusione conclusi 52 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

22 Patto Territoriale Cagliari Area Vasta di Cagliari Arburese-Guspinese-Villacidrese Marmilla-Trexenta-Medio Campidano Sarrabus-Gerrei Sassari Bassa Gallura Nuoro Nuoro è ancora attivabile 30% percentuale di territorio regionale interessato S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 53

23 PTO che cos è È lo strumento operativo espressione del principio del partenariato sociale, sostenuto dalla Commissione Europea. Il suo scopo è quello di migliorare le qualifiche professionali, adeguandole alle esigenze del mercato del lavoro locale, sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro, inserire gruppi sociali svantaggiati e sostenere le imprese locali. Quali sono i riferimenti normativi: POM Sviluppo locale- Patti Territoriali per l Occupazione dell agosto 1998; decisione C (1998) del 29 dicembre 1998 della Commissione Europea; delibera CIPE del 9 luglio 1998 con rinvio alla delibera CIPE del 21 marzo 1997; delibera CIPE del 21 aprile 1999; D.M. n. 320 del 31 luglio vedi scheda a pag. 205 Patto Territoriale per l Occupazione dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile 54 Nelle aree caratterizzate da alti livelli di disoccupazione. Le aree interessate in Italia sono: Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria. I rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, gli enti locali, altri soggetti pubblici operanti a livello locale e privati. I soggetti promotori, gli enti locali, gli altri soggetti pubblici locali coinvolti, almeno un rappresentante locale delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori interessate, almeno un soggetto privato. Ulteriori sottoscrittori possono essere la Regione ove ricadono gli interventi, le banche e le finanziarie regionali, i consorzi di garanzia collettiva fidi, i consorzi di sviluppo industriale. Viene approvato dalla Commissione Europea e di seguito dal. I soggetti sottoscrittori provvedono a costituire una società di capitali o un consorzio denominato Soggetto Intermediario Locale (SIL). Tra i compiti del soggetto responsabile vi sono: portare avanti iniziative di animazione per lo sviluppo del territorio; rappresentare gli interessi dei soggetti sottoscrittori in modo unitario; attivare risorse finanziarie per permettere anticipazione e/o cofinanziamento di eventuali ulteriori contributi pubblici; attivare risorse tecniche e organizzative necessarie alla realizzazione del Patto; effettuare le attività di monitoraggio; verificare i risultati e il rispetto degli impegni dei soggetti sottoscrittori con l assunzione delle opportune iniziative in caso di inadempimenti e ritardi; gestire le risorse finanziarie. Il soggetto responsabile presenta inoltre al Ministero del Bilancio, e alla Regione relazioni periodiche sullo stato di attuazione con indicazione dei progetti non attivabili o non completabili. P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

24 Patto Territoriale per l Occupazione Ogni Patto per l Occupazione può beneficiare di massimo 100 miliardi di lire a valere sulle risorse specifiche assegnate dal CIPE con delibera del 9 luglio Le agevolazioni, consistenti in un contributo in conto capitale, non possono superare quelle indicate nelle singole misure e azioni in cui si articola il Patto, nei limiti massimi stabiliti dalla normativa comunitaria. I fondi strutturali impiegati sono il FERS, il FEOAG, il FSE, lo SFOP. Il finanziamento comunitario per tutti i Patti Territoriali per l Occupazione italiani è stato di 271,600 mld di lire cui il CIPE ha aggiunto un Programma Aggiuntivo pari a 256,800 mld di lire. Sono state predisposte dalla Commissione Europea le linee guida ai Patti Territoriali per l Occupazione come viene finanziato è ancora attivabile Diagramma delle fasi fasi PREDISPOSIZIONE soggetti coinvolti Promotori previsti dalla delibera CIPE; eventuale promotore: Ufficio di Presidenza del CNEL Società convenzionata con il sottofasi Promozione dell idea di Patto Comunicazione alla Regione interessata Concertazione tra le parti sociali Elaborazione del Piano d Azione Locale (PAL) Sottoscrizione da parte dei soggetti promotori della prima proposta ufficiale e trasmissione al CNEL (Comitato Nazionale dell Economia e del Lavoro) APPROVAZIONE ISTRUTTORIA CNEL Commissione Europea Richiesta alla Commissione di inserimento nell ambito dei progetti pilota Sottoscrizione del Piano d Azione Riconoscimento dell accompagnamento tecnico al Patto e conseguente approvazione Approvazione del Patto e concessione delle risorse al Soggetto Intermediario Locale (SIL) ATTUAZIONE Sottoscrittori SIL Istituto bancario convenzionato con il SIL SIL Istituto bancario convenzionato con il SIL SIL e/o Istituto bancario Costituzione del SIL Emanazione dei bandi pubblici per la partecipazione di privati ed enti e acquisizione delle istanze Valutazione dei progetti presentati e invio dell elenco delle iniziative ammissibili al SIL Approvazione delle iniziative finanziabili ed emanazione degli atti di concessione per ogni destinatario Erogazione in base allo stato avanzamento lavori presentato dal destinatario al SIL Invio di relazioni periodiche al e alla Regione Invio di relazioni periodiche alla Commissione Europea S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 55

25 Lo strumento è il frutto di un iniziativa della Commissione Europea mirata a destinare quote mirate dei fondi strutturali per favorire la creazione di nuova occupazione. In tutta Europa sono stati approvati 89 Patti Territoriali per l Occupazione. In Italia ne sono stati realizzati 10. La particolarità dei Patti per l Occupazione italiani è quella di affiancarsi all esperienza dei Patti per lo sviluppo nati in Italia nel 1995 grazie ad un iniziativa nazionale. Dopo essere stati selezionati dal Governo Italiano sono stati inseriti all interno di un Programma Operativo Multiregionale (POM) specifico approvato nell agosto Tale programma è stato poi approvato dalla Commissione Europea e finanziato con circa 140 milioni di euro. Il Patto Territoriale per l Occupazione della Provincia di Oristano rappresenta il Sottoprogramma n. 8 del POM ed è stato finanziato inizialmente con 53 miliardi di lire circa dalla Comunità Europea cui si è aggiunto un Programma Aggiuntivo Nazionale per altri 46 miliardi di lire circa. I bandi per l ammissione alle agevolazioni sono stati emanati nella primavera del Sono state presentate 201 domande di agevolazione, ammesse alla fase istruttoria 144 di cui 101 con esito positivo e 84 finanziate. Le iniziative finanziate ricadono su tutti i 78 Comuni della Provincia di Oristano. In base al monitoraggio del SIL al 28 agosto 2001 la situazione è la seguente: degli 84 progetti iniziali 14 sono stati oggetto di rinuncia e 30 sono stati ultimati; la nuova occupazione creata è di 118 unità (i nuovi occupati previsti a regime sono 722); l avanzamento fisico complessivo è di milioni ovvero il 59,7% degli investimenti complessivi legati al Patto al netto delle rinunce ( milioni). In base a quanto stabilito dal POM tutti gli interventi dovranno essere completati e le erogazioni effettuate al 31 dicembre Patto Territoriale per l Occupazione Tempi di attivazione approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato Stato di attuazione approvati1 in avvio in piena attuazione1in conclusione conclusi 56 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

26 Patto Territoriale per l Occupazione Oristano Provincia di Oristano 11% percentuale di territorio regionale interessato S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 57

27 PTT che cos è vedi schede da pag. 207 a pag. 213 Patto Territoriale Tematico Il Patto Territoriale Tematico è un accordo, promosso da enti locali, parti sociali, o da altri soggetti pubblici o privati che si riferisce all attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale. Gli interventi devono essere riconducibili ai settori dell agricoltura e della pesca (da qui la definizione di Patto Verde). Quali sono i riferimenti normativi: La delibera CIPE n. 127 dell 11 novembre 1998 e il D. Lgs. n. 173/1998, estendono all agricoltura e alla pesca gli strumenti previsti dalla programmazione negoziata. Inoltre, il decreto del del 22 giugno 2000 ha istituito un gruppo tecnico per verificare i criteri e i requisiti per l ammissibilità dei Patti Territoriali Tematici. dove può essere attivato chi lo promuove chi lo sottoscrive chi lo approva chi è il soggetto responsabile come viene finanziato I Patti Territoriali Tematici possono essere attuati in tutto il territorio nazionale. Il programma integrato di interventi deve riguardare un ambito territoriale subregionale. Possono promuovere un Patto Territoriale Tematico gli enti locali, altri soggetti pubblici operanti a livello locale, le rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori interessate, nonché i soggetti privati. Possono essere soggetti firmatari del Patto i soggetti privati, le associazioni di categoria, le rappresentanze sindacali, gli enti pubblici locali, gli altri soggetti pubblici operanti a livello locale, banche e finanziarie regionali, consorzi di garanzia collettiva fidi, consorzi per lo sviluppo industriale operanti nel territorio oggetto del Patto. Il Patto Territoriale Tematico è approvato con decreto del Ministro del Tesoro. I soggetti promotori designano il soggetto responsabile, che si deve occupare del coordinamento e dell attuazione del Patto. Si può attribuire questo incarico ad uno dei soggetti pubblici sottoscrittori del Patto, ad una società mista all uopo costituita o ad una società preesistente. L importo complessivo stanziato è finalizzato ad un bando per il finanziamento dei Patti Territoriali Tematici inseriti in graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi. Il limite massimo di finanziamento per ogni Patto Territoriale Tematico è di 100 miliardi di lire per il Sud e 50 miliardi di lire per il Nord. Al finanziamento possono concorrere altre risorse di provenienza statale, regionale o locale. Gli investimenti in infrastrutture non devono superare il 30% 58 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

28 Patto Territoriale Tematico dello stanziamento complessivo, a carico delle risorse specificamente destinate dal CIPE. In base alla delibera CIPE n. 31 del 17 marzo 2000, una quota del 20% delle risorse destinate dallo Stato al finanziamento delle iniziative comprese nei Patti Territoriali, che si rendessero disponibili in seguito a provvedimenti di rideterminazione del finanziamento, può essere destinata ai soggetti responsabili dei Patti Territoriali. è ancora attivabile Lo strumento è ancora attivabile, tuttavia restano seri dubbi in relazione ai nuovi orientamenti dell Unione Europea che limitano al valore massimo del 50% l ammontare di contributo pubblico (Reg. CE 1257) Diagramma delle fasi fasi soggetti coinvolti sottofasi PREDISPOSIZIONE Enti locali, altri soggetti pubblici, rappresentanze delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori, soggetti privati Attività di concertazione a livello locale Sottoscrizione tra le parti del protocollo d intesa Comunicazione alla Regione della sottoscrizione del protocollo d intesa Predisposizione del progetto, individuazione del soggetto responsabile ed eventuale richiesta di assistenza tecnica a una società scelta tra quelle convenzionate col APPROVAZIONE ISTRUTTORIA ATTUAZIONE Società di assistenza tecnica e soggetti promotori Istituto finanziario convenzionato, soggetti sottoscrittori Soggetto responsabile (soggetto pubblico sottoscrittore del Patto, società mista all uopo costituita, società preesistente) Cassa Depositi e Prestiti Assenso all attività di assistenza tecnica Redazione progetto definitivo Fase istruttoria solo per i Patti per i quali è richiesto un contributo del CIPE Valutazione e approvazione del Patto con decreto ministeriale entro 45 gg e pubblicazione nella G.U. Sottoscrizione del Patto entro 60 gg I Patti approvati vengono inseriti in graduatoria per l assegnazione dei contributi e sono finanziati fino ad esaurimento delle risorse disponibili Trasmissione alla Cassa Depositi e Prestiti dell elenco degli interventi da finanziare con la relativa documentazione Erogazione dei diversi ratei di finanziamento Controllo sulla realizzazione degli interventi, sulla base delle relazioni semestrali predisposte dal soggetto responsabile S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 59

29 Patto Territoriale Tematico In Sardegna sono stati approvati 7 Patti Territoriali Tematici, 2 in provincia di Cagliari, 3 in provincia di Sassari e 2 in provincia di Nuoro. Tutti i Patti Territoriali Tematici sono stati recentemente approvati (nel corso del 2001) e sono ancora in attesa di ricevere i finanziamenti già predisposti dal decreto di approvazione del. L importo complessivo finanziato per i 7 è di 182 miliardi di lire. Inoltre, 2 (Tharros 2000 e Basso Sulcis tematico), pur avendo ricevuto l approvazione del, stanno attualmente modificando la documentazione progettuale e pertanto non sono stati compresi nelle valutazioni e nelle analisi effettuate, in quanto privi di dati certi sull entità dello stanziamento e sulle attività progettuali da attuare. Tempi di attivazione approvati anni norma istitutiva = 1 programma approvato Stato di attuazione approvati7 7 in avvio in piena attuazione in conclusione conclusi 60 P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA IN S ARDEGNA

30 Patto Territoriale Tematico Cagliari Area dell Iglesiente Agricolo Medio Campidano Nuoro Baronie tematico Sarcidano Sassari Anglona Verde Patto dell area Goceano e Monte Acuto Riviera di Gallura è ancora attivabile 30% percentuale di territorio regionale interessato S T R U M E N T I D I S V I L U P P O L O C A L E 61

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