REGOLAMENTO DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE

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1 REGOLAMENTO DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE

2 INDICE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I Art. 1: Corpo di Polizia Municipale Art. 2: Funzioni del Sindaco Art. 3: Compiti ed ambito territoriale del Corpo Art. 4: Distacchi e comandi Art. 5: Missioni esterne al territorio comunale Art. 6: Funzioni di polizia stradale, polizia giudiziaria e pubblica sicurezza CAPO II Art. 7: Collaborazione con le forze di polizia dello Stato Art. 8: Collaborazione alle attività di protezione civile Art. 9: Relazioni sindacali Art. 10: Accesso ai documenti ed informazioni della Polizia Municipale TITOLO II STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CORPO CAPO I Art. 11: Principi organizzativi del Corpo di Polizia Municipale Art. 12: Ordinamento del Corpo Art. 13: Ufficio Segreteria e Relazioni Esterne Art. 14: Servizio Comando Art. 15: Servizio Sanzioni Amministrative Art. 16: Servizio Traffico e Infortunistica Art. 17: Servizio Polizia Amministrativa e Sociale

3 Art. 18: Servizio Polizia Commerciale Art. 19: Servizio Polizia Ambientale Art. 20: Servizio Contenzioso TITOLO III ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE CAPO I Art. 21: Dotazione organica Art. 22: Ordinamento del personale Art. 23: Subordinazione gerarchica e rapporti funzionali Art. 24: Diritti e doveri generali Art. 25: Istanze e reclami Art. 26: Incompatibilità CAPO II Art. 27: Comandante del Corpo Art. 28: Vice Comandante del Corpo Art. 29: Coordinatori di Polizia Municipale Art. 30: Istruttori di Polizia Municipale. Art. 31: Agenti di Polizia Municipale CAPO III Art. 32: Stato giuridico e trattamento economico Art. 33: Accesso al Corpo. Art. 34: Requisiti psicofisici e attitudinali. Art. 35: Mansioni e incarichi Art. 36: Inidoneità al servizio

4 Art. 37: Procedimenti disciplinari Art. 38: Ricompense di carattere morale Art. 39: Assistenza legale e copertura assicurativa Art. 40: Formazione ed aggiornamento professionale. TITOLO IV DISCIPLINA DEL SERVIZIO CAPO I Art. 41: Generalità Art. 42: Organizzazione del servizio Art. 43: Elementi costitutivi del servizio Art. 44: Rapporto di servizio Art. 45: Orario di servizio Art. 46: Inizio e termine del servizio Art. 47: Riposi permessi congedi Art. 48: Riconoscimento in servizio Art. 49: Tessera e distintivo di riconoscimento.. Art. 50: Patenti di servizio CAPO II Art. 51: Cura della persona Art. 52: Saluto TITOLO V NORME SULLE UNIFORMI E SULL EQUIPAGGIAMENTO CAPO I Art. 53: Uniforme Art. 54: Uso di capi di vestiario con dispositivi di visibilità rifrangenti.

5 Art. 55: Cura dell uniforme. Art. 56: Cambiamenti di uniforme secondo le stagioni Art. 57: Acquisto e fornitura degli effetti di vestiario e di equipaggiamento. Art. 58: Rinnovo degli effetti di vestiario ed equipaggiamento Art. 59: Commissione vestiario Art. 60: Distintivi di specializzazione, decorazioni e insegne Art. 61: Distintivi di grado... Art. 62: Armamento Art. 63: Uso e manutenzione di armi, mezzi e attrezzature.. TITOLO VI DISPOSIZIONI FINALI CAPO I Art. 64: Spirito di Corpo Art. 65: Stendardo e stemma del Corpo Art. 66: Festa del Corpo e del Santo Patrono Art. 67: Attività collaterali Art. 68: Norme abrogate Art. 69: Entrata in vigore

6 REGOLAMENTO DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I Art. 1 Corpo di Polizia Municipale 1. Il Comune svolge le funzioni di polizia locale, a norma della legge n. 65 del 7 marzo 1986, della legge regionale n. 40 del 9 agosto 1988 e dello Statuto, avvalendosi del Corpo di Polizia Municipale. 2. L organizzazione ed il funzionamento del Corpo sono disciplinati dal presente Regolamento, emanato ai sensi dell art. 4 della legge n. 65 del 7 marzo Per quanto in esso non previsto, si fa rinvio alle norme legislative, statutarie, regolamentari e contrattuali applicabili in materia. Art. 2 Funzioni del Sindaco 1. Il Sindaco, o l Assessore da questi delegato, stabilisce gli indirizzi politici dell attività di polizia locale, vigila sull espletamento del servizio, adotta i provvedimenti previsti dalla leggi, dallo Statuto e dai regolamenti. 2. Il Sindaco, o l Assessore da questi delegato, impartisce le direttive al Comandante del Corpo, fissando gli obiettivi e le priorità operative che devono essere conseguite nell assolvimento delle funzioni di polizia locale, ferme restando le funzioni attribuite al Direttore Generale in tema di coordinamento dell attività gestionale dei dirigenti dell Ente. Art. 3 Compiti ed ambito territoriale del Corpo 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, entro i limiti delle proprie attribuzioni, svolgono, anche ai sensi dell art. 4 della legge regionale n. 40 del 9 agosto 1988, funzioni di polizia locale, provvedendo a: a. prevenire e reprimere le infrazioni alle norme di polizia locale; b. vigilare sull osservanza delle leggi statali e regionali, dei regolamenti e delle ordinanze la cui esecuzione è demandata alla Polizia Municipale; c. vigilare sulla viabilità e mobilità urbana; d. svolgere attività di informazione, accertamento, rilevazione di dati ai fini dell assolvimento dei compiti d istituto;

7 e. vigilare sull integrità e conservazione del patrimonio pubblico; f. prestare servizi d ordine, di vigilanza e scorta necessari per l espletamento delle attività e compiti istituzionali; g. vigilare sulle condizioni di sicurezza e qualità di vita dei cittadini; h. prestare opera di soccorso in occasione di pubbliche calamità, disastri e di privati infortuni. 2. Il Corpo può altresì svolgere, nell ambito delle proprie attribuzioni, a titolo oneroso, servizi a favore di privati nei casi, modalità e limiti stabiliti da apposito atto deliberativo, semprechè coesistano motivi di pubblico interesse. 3. L ambito territoriale ordinario delle attività di Polizia Municipale è quello del Comune, fatti salvi i casi previsti dalla legge. Art. 4 Distacchi e comandi 1. I distacchi ed i comandi del personale del Corpo di Polizia Municipale sono consentiti soltanto quando i compiti assegnati ineriscano alle funzioni di Polizia Municipale e purchè la disciplina rimanga quella prevista per il Corpo stesso. 2. Il personale di Polizia Municipale può essere distaccato o comandato presso altri Uffici, Servizi e Organi del Comune soltanto temporaneamente, per esigenze di servizio di carattere eccezionale e contingente, specificamente individuate. In ordine alle relative istanze è sempre richiesto il parere del Comandante del Corpo. Art. 5 Missioni esterne al territorio comunale 1. Sono consentite le missioni esterne al territorio comunale a soli fini di collegamento ovvero di rappresentanza del Corpo di Polizia Municipale o del Comune, nel rispetto delle vigenti norme in materia. 2. Le missioni a fini di collegamento sono ordinate e disposte dal Comandante. 3. Le missioni a fini di rappresentanza sono ordinate dal Sindaco e disposte dal Comandante. 4. Sono ammesse le missioni esterne per soccorso in caso di calamità e disastri o per rinforzare altri Corpi o servizi di Polizia Municipale in particolari occasioni stagionali o eccezionali, previa esistenza di appositi piani o di accordi fra le amministrazioni interessate. 5. Le missioni sono svolte nel rispetto di ogni altra norma di legge o di regolamento, nonché di quelle contrattuali. Art. 6 Funzioni di polizia stradale, polizia giudiziaria e pubblica sicurezza 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale svolgono nell ambito del territorio comunale e nei limiti delle proprie attribuzioni, oltre alle funzioni di polizia locale di cui al precedente art. 3, le seguenti funzioni, ai sensi dell art. 5 della legge n. 65 del 7 marzo 1986: a. funzioni di polizia stradale, ai sensi dell art. 11 del Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992; b. funzioni di polizia giudiziaria, assumendo a tal fine, ai sensi dell art. 57 del Codice di Procedura Penale, la qualità di agenti di polizia giudiziaria, riferita agli operatori

8 di polizia municipale, e di ufficiale di polizia giudiziaria, riferita al Comandante ed agli addetti al coordinamento e controllo; c. funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, rivestendo a tal fine la qualità di agenti di pubblica sicurezza. 2. Nell espletamento delle funzioni di pubblica sicurezza, il personale del Corpo di Polizia Municipale, previa sua messa a disposizione da parte del Sindaco, dipende operativamente dalla competente autorità di pubblica sicurezza, nel rispetto di eventuali intese fra detta autorità e il Sindaco stesso. CAPO II Art. 7 Collaborazione con le forze di polizia dello Stato 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale esercitano, nel territorio di competenza, le funzioni ed i compiti istituzionali e collaborano, nell ambito delle proprie attribuzioni, con le forze di polizia dello Stato, previa disposizione del Sindaco, quando ne venga fatta, per specifiche operazioni, motivata richiesta dalla competente autorità. 2. Nell ambito della legislazione vigente, il Sindaco può sottoscrivere protocolli d intesa con le competenti autorità statali, ai fini di un più efficace coordinamento delle attività di vigilanza e controllo del territorio, tenendo conto delle necessità locali che rafforzino il legame tra la popolazione e le Forze dell Ordine, applicando, per quanto possibile, i criteri della polizia di prossimità e favorendo, anche nell ambito dei servizi normalmente comandati, un più assiduo contatto diretto con il cittadino. Art. 8 Collaborazione alle attività di protezione civile 1. Il Corpo di Polizia Municipale, quale struttura permanentemente operante sul territorio, collabora con i servizi comunali di protezione civile, assolvendo, per la parte di competenza, ai compiti di primo soccorso ed agli altri compiti d istituto secondo quanto previsto dal piano comunale di protezione civile. Art. 9 Relazioni sindacali 1. L organizzazione del Corpo di Polizia Municipale e l espletamento dei servizi d istituto, sono improntati al rispetto dei modelli relazionali previsti dalle vigenti norme contrattuali, al fine di garantire un corretto sistema di relazioni sindacali che consenta una efficace attività di partecipazione delle rappresentanze sindacali unitarie e delle organizzazioni sindacali, nonché lo sviluppo sia della qualità e quantità dei servizi resi ai cittadini, sia della professionalità e del miglioramento delle condizioni di lavoro degli appartenenti al Corpo. Art. 10 Accesso ai documenti ed informazioni della Polizia Municipale

9 1. Ai sensi degli artt. 22 e seguenti della Legge n. 241/1990, è escluso l accesso ai documenti del Corpo di Polizia Municipale sotto elencati: a. ordini di servizio; b. atti di polizia giudiziaria; c. atti concernenti il trattamento economico dei singoli dipendenti ; d. fascicoli personali dei dipendenti; e. atti recanti dati personali e sensibili ai sensi della Legge n. 675/1996 concernenti i dipendenti. 2. L accesso formale è consentito soltanto a coloro i quali dimostrino di avere interesse personale, attuale e diretto per fini di tutela giurisdizionale. 3. L articolazione del Corpo di Polizia Municipale deputata al trattamento di tutte le richieste di accesso ai documenti e la pubblicità degli atti e delle attività della Polizia Municipale è il Servizio Contenzioso, di cui al successivo art L attività di cui al comma 3 è svolta in conformità alla vigente normativa in materia nonchè ai sensi del Regolamento per il diritto di accesso agli atti amministrativi del Comune ed il rilascio di copie. TITOLO II STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CORPO CAPO I Art. 11 Principi organizzativi del Corpo di Polizia Municipale 1. Il Corpo di Polizia Municipale costituisce struttura di massima dimensione dell Ente e, ai sensi dell art. 7 del Regolamento comunale sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi e norme di accesso, è articolato in Servizi (Operativi) ed Uffici. 2. Il Corpo di Polizia Municipale è organizzato secondo criteri di funzionalità, efficacia, efficienza ed economicità dell azione amministrativa, nel rispetto dei modelli relazionali previsti dalla vigenti norme contrattuali. Art. 12 Ordinamento del Corpo 1. Il Corpo di Polizia Municipale è articolato nei seguenti Uffici e Servizi Operativi: - Ufficio Segreteria e Relazioni Esterne; - Servizio Comando; - Servizio Sanzioni Amministrative; - Servizio Traffico e Infortunistica; - Servizio Polizia Amministrativa e Sociale; - Servizio Polizia Commerciale; - Servizio Polizia Ambientale; - Servizio Contenzioso.

10 Art. 13 Ufficio Segreteria e Relazioni Esterne 1. L Ufficio Segreteria e Relazioni Esterne è articolazione di staff direttamente dipendente dal Comandante del Corpo, attraverso il personale preposto. 2. Le competenze dell Ufficio sono riportate nell allegato 1.a. al presente Regolamento. Art. 14 Servizio Comando 1. Il Servizio Comando comprende: - Ufficio Personale e AA.GG. - Ufficio Pianificazione e Coordinamento servizi operativi; - Ufficio Tecnico, Logistico e Amministrativo; - Centrale Operativa. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione. 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.b. al presente Regolamento. Art. 15 Servizio Sanzioni Amministrative 1. Il Servizio Sanzioni Amministrative comprende: - Ufficio Sanzioni Amministrative; - Ufficio Studi, ricerche e coordinamento normativo. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione. 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.c. al presente Regolamento. Art. 16 Servizio Traffico e Infortunistica 1. Il Servizio Traffico e Infortunistica comprende: - Reparto Viabilità e Traffico, articolato in:. 1^ Squadra Radiomobile;. 2^ Squadra Radiomobile;. 3^ Squadra Radiomobile;. 4^ Squadra - Polizia di Quartiere;. Nucleo Motociclisti; - Ufficio Infortunistica. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione.

11 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.d. al presente Regolamento. Art. 17 Servizio Polizia Amministrativa e Sociale 1. Il Servizio Polizia Amministrativa e Sociale comprende: - Ufficio Polizia Amministrativa e Sociale; - Ufficio Informazioni; - Nucleo Investigativo; - Ufficio Educazione Stradale. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione. 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.e. al presente Regolamento. Art. 18 Servizio Polizia Commerciale 1. Il Servizio Polizia Commerciale comprende: - Ufficio Annona; - Ufficio Mercati; - Ufficio Vigilanza demanio turistico. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione. 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.f. al presente Regolamento. Art. 19 Servizio Polizia Ambientale 1. Il Servizio Polizia Ambientale comprende: - Ufficio Polizia Edilizia; - Ufficio Controlli ambientali. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione. 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.g. al presente Regolamento. Art. 20 Servizio Contenzioso

12 1. Il Servizio Contenzioso comprende: - Ufficio Contenzioso; - Ufficio Ordinanze e Procedimenti Sanzionatori. 2. Esso agisce secondo le direttive emanate dal Comandante del Corpo, attraverso un coordinatore di Polizia Municipale preposto alla direzione. 3. Le competenze di ciascuna articolazione del Servizio sono riportate nell allegato 1.h. al presente Regolamento. TITOLO III ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE CAPO I Art. 21 Dotazione organica 1. La dotazione organica di personale del Corpo di Polizia Municipale è determinata, ed è oggetto di revisione periodica, in relazione agli obiettivi ed alle esigenze di servizio, nonché tenuto conto dei flussi della popolazione, della morfologia del territorio, delle caratteristiche socio-economiche della comunità, della suddivisione del territorio secondo principi di decentramento amministrativo, alla luce dei criteri stabiliti dalla legge n. 65 del 7 marzo 1986 e della normativa regionale in materia di polizia locale. 2. La distribuzione del personale per ogni singola categoria e profilo professionale deve consentire una equilibrata ed articolata presenza numerica di profili professionali che assicurino uno svolgimento funzionale ed efficiente delle funzioni e compiti d istituto. 3. Al Corpo di Polizia Municipale possono essere assegnati, ai fini di un più efficace ed efficiente assolvimento delle attività d istituto, dipendenti dell Amministrazione appartenenti ad altre aree o profili professionali. In tal caso, essi non svolgono funzioni di polizia né rivestono le qualifiche giuridiche di cui all art. 6. Art. 22 Ordinamento del personale 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale sono ordinati in: - Comandante Dirigente; - Coordinatori di Polizia Municipale; - Istruttori di Polizia Municipale; - Agenti di Polizia Municipale Art. 23

13 Subordinazione gerarchica e rapporti funzionali 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale hanno doveri di subordinazione gerarchica nei confronti del Comandante e degli altri superiori gerarchici nel Corpo. Essi hanno, inoltre, doveri di subordinazione funzionale od operativa nei confronti degli organi ed uffici competenti per i singoli settori di attività istituzionali del Corpo, secondo quanto previsto dalla legge o dal presente Regolamento. 2. L ordinamento gerarchico del Corpo di Polizia Municipale è rappresentato dalle qualifiche funzionali degli appartenenti: a parità di qualifica, dall anzianità nella stessa. 3. Qualora l appartenente al Corpo riceva dal proprio superiore un ordine che ritenga palesemente illegittimo, deve farne rimostranza allo stesso superiore che lo ha impartito dichiarandone le ragioni. Se l ordine è rinnovato per iscritto, l appartenente al Corpo è tenuto a darvi esecuzione e di esso risponde, a tutti gli effetti, il superiore che lo ha impartito. 4. Non deve comunque essere eseguito l ordine del superiore quando l atto sia palesemente vietato dalla legge e costituisca illecito penale o amministrativo. In tal caso, l appartenente al Corpo ne informa immediatamente i superiori. Art. 24 Diritti e doveri generali 1. Il Corpo di Polizia Municipale esplica i compiti istituzionali con personale femminile e maschile con parità di attribuzioni, funzioni e compiti. 2. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale sono tenuti ad osservare i doveri inerenti le loro funzioni ed ogni altro dovere previsto dalle norme di legge e di regolamento, nonché dalle norme disciplinari stabilite dal contratto nazionale di lavoro e da quelle del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. 3. Il personale della Polizia Municipale deve avere in servizio un comportamento improntato alla massima correttezza, imparzialità e cortesia e deve mantenere una condotta irreprensibile, operando con senso di responsabilità, nella piena coscienza delle finalità e delle conseguenze delle proprie azioni in modo da riscuotere la stima, la fiducia ed il rispetto della collettività, la cui collaborazione deve ritenersi essenziale per un migliore esercizio dei compiti istituzionali, e deve astenersi da comportamenti o atteggiamenti che arrecano pregiudizio al decoro dell'ente. Il personale anche fuori servizio deve mantenere condotta conforme alla dignità delle proprie funzioni. 4. Gli appartenenti al Corpo sono tenuti all osservanza del segreto d ufficio a termini di quanto disposto dalle vigenti norme di legge e non possono fornire, a chi non ne abbia diritto, notizie relative ai servizi d istituto o ad operazioni di qualsiasi natura qualora ne possa derivare danno all Amministrazione comunale, a terzi ovvero all interesse pubblico tutelato dalla norma. 5. E fatto salvo, in ogni caso, il diritto all informazione ed all accesso alla documentazione amministrativa così come disciplinato dall art. 10 del presente Regolamento, dal Regolamento per il diritto di accesso agli atti amministrativi del Comune ed il rilascio di copie e dalle vigenti norme in materia. 5. Fatte salve le libertà individuali e sindacali, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale non possono esprimere pubblicamente giudizi o dichiarazioni che impegnino il Corpo. Art. 25

14 Istanze e reclami 1. Le istanze ed i reclami sono presentati seguendo la via gerarchica. Le risposte alle istanze ed ai reclami sono comunicate, per iscritto, per via gerarchica. 2. I superiori non possono ricusare di trasmettere a chi di dovere, dopo avere espresso il loro parere per iscritto, le istanze ed i reclami presentati. Art. 26 Incompatibilità 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale non possono svolgere attività di commercio in qualsiasi forma, di collaborazione privata coordinata, né altre attività di lavoro subordinato o autonomo o di impresa, qualora esse siano in conflitto con gli interessi dell Amministrazione comunale, in relazione alle funzioni svolte dagli stessi dipendenti. 2. Le predette attività, nonché ogni altra che il Comandante del Corpo di Polizia Municipale accerti essere in conflitto di interessi, sono dichiarate incompatibili con le funzioni di istituto e non possono essere autorizzate dall Amministrazione comunale. CAPO II Art. 27 Comandante del Corpo 1. Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale riveste la qualifica di Dirigente dell Ente. 2. Allo stesso, oltre alle attribuzioni e competenze di carattere generale stabilite per i Dirigenti apicali dagli artt. 12 e segg. del Regolamento comunale sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi e norme di accesso, compete la direzione, l organizzazione e l addestramento degli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale. A tal fine: a) può individuare il Vice Comandante ai sensi del successivo art. 28; b) emana le direttive generali, le disposizioni operative e l ordine di servizio del giorno e vigila affinchè l espletamento dei servizi sia conforme alle finalità e alle disposizioni impartite dall Amministrazione; c) dirige, organizza, coordina e controlla la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate al Corpo per la realizzazione dei compiti d istituto, nonché degli obiettivi individuati dagli organi comunali competenti; d) cura la qualificazione e l aggiornamento professionale del personale, il mantenimento della disciplina, delle condizioni di sicurezza del lavoro e di benessere del personale; e) mantiene costantemente informato il Sindaco, o l Assessore da questi delegato, in ordine al funzionamento dei servizi d istituto, proponendo le eventuali iniziative da adottarsi per il buon andamento dei servizi stessi e per il miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di sicurezza dei cittadini; f) intrattiene relazioni correnti con le Autorità Giudiziarie e di Polizia, nonché con le altre Autorità statali, regionali e provinciali, per il migliore espletamento dei compiti e dei servizi d istituto. In particolare, coordina i servizi del Corpo con quelli delle Forze di Polizia dello Stato, degli altri organi di Polizia Locale e della Protezione Civile, secondo le intese stabilite dal Sindaco;

15 g) rappresenta il Corpo nei rapporti interni ed esterni all Ente ed in occasione di manifestazioni pubbliche; h) mantiene frequenti relazioni con le organizzazioni sindacali improntate a trasparenza ed efficacia. Art. 28 Vice Comandante del Corpo 1. Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale, con propria determinazione annuale, può individuare, tra gli appartenenti al profilo di Coordinatore di Polizia Municipale, un Vice Comandante che, oltre alle attribuzioni e competenze di carattere generale stabilite per i Coordinatori di Polizia Municipale dal successivo art. 29, esplica le seguenti funzioni: a) sostituisce il Comandante nei casi di assenza o di impedimento; b) coadiuva il Comandante nella direzione dei Servizi del Corpo ed è responsabile dell attività di uno o più Servizi eventualmente ad esso assegnati. 2. Il Vice Comandante, inoltre, può svolgere ogni altro incarico conferito dal Comandante, in relazione a particolari esigenze di servizio. 3. Le funzioni demandate al Vice Comandante del Corpo ai sensi del presente articolo riguardano mansioni di carattere organizzativo ed operativo connesse allo svolgimento dei compiti d istituto e non costituiscono attribuzione di funzioni proprie dei dirigenti dell Ente, salvo le ipotesi di delega di cui all art. 12, 9 comma, del Regolamento comunale sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi e norme di accesso. Art. 29 Coordinatori di Polizia Municipale 1. I Coordinatori di Polizia Municipale sono responsabili verso il Comandante dell attività di uno o più Servizi e degli Uffici assegnati alla loro direzione, nonché della disciplina e dell impiego tecnico operativo del personale dipendente, del quale provvedono al coordinamento secondo le direttive impartite dal Comandante, controllando che siano regolarmente rispettate. 2. Per la struttura operativa di riferimento: a) coordinano le articolazioni dipendenti, anche emanando disposizioni di servizio e stabilendo le modalità di esecuzione; b) forniscono istruzioni normative ed operative al personale subordinato, provvedendo al costante aggiornamento professionale dello stesso; c) organizzano e dirigono, partecipandovi personalmente, i servizi di particolare rilievo; d) svolgono attività di studio, ricerca ed elaborazione attinenti l esecuzione dei compiti affidati. 3. I Coordinatori di Polizia Municipale collaborano con il Comandante all esame ed allo studio dei problemi del Corpo di Polizia Municipale, relativamente alla migliore erogazione di servizi alla cittadinanza, proponendo piani e programmi d intervento e di controllo dei risultati. 4. All inizio di ogni anno, i Coordinatori di Polizia Municipale presentano al Comandante una relazione sull attività svolta nell anno precedente dalle articolazioni affidate alla loro direzione. Art. 30

16 Istruttori di Polizia Municipale 1. Agli Istruttori di Polizia Municipale può essere attribuita, da parte del Comandante, la responsabilità di Uffici, Nuclei, Centrale Operativa, Reparto Viabilità e Traffico, Squadre Radiomobili; 2. Gli Istruttori di Polizia Municipale possono redigere atti o provvedimenti per i quali è richiesta la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. 3. Gli stessi sono responsabili verso il Coordinatore di Polizia Municipale dal quale dipendono, dell attività svolta dall articolazione ad essi assegnata e collaborano con questi, anche se non titolari di incarico di direzione, curando l organizzazione ed il coordinamento degli appartenenti alla qualifica inferiore, accertando la corretta esecuzione dei servizi interni ed esterni affinché l attività svolta corrisponda alle direttive impartite. Art. 31 Agenti di Polizia Municipale 1. Agli Agenti di Polizia Municipale compete l espletamento dell attività esecutiva propria della Polizia Municipale, che implica responsabilità ed autonomia operativa degli stessi nell ambito delle funzioni di pertinenza, sulla base delle prescrizioni provenienti dal Comandante e, nei limiti delle proprie attribuzioni, dai Coordinatori e dagli Istruttori dai quali dipendono. 2. Svolgono le proprie funzioni nel rispetto delle leggi, dei regolamenti, delle istruzioni e direttive ricevute, in conformità ai principi di carattere generale stabiliti dai precedenti articoli 23 e 24; collaborano tra loro integrandosi a vicenda, in modo che il servizio risulti efficiente e funzionale. CAPO III Art. 32 Stato giuridico e trattamento economico 1. Lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale del Corpo di Polizia Municipale sono disciplinati delle norme legislative in materia di pubblico impiego e di polizia locale nonché dagli accordi collettivi nazionali per il comparto dei dipendenti degli Enti Locali. 2. Sono delegate alla contrattazione decentrata le materie caratterizzanti il trattamento stipendiale accessorio degli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale. Art. 33 Accesso al Corpo 1. L accesso al Corpo di Polizia Municipale è disciplinato dal presente Regolamento e dalle vigenti norme sui requisiti di accesso e modalità concorsuali del Comune di Chioggia. 2. Per l ammissione ai concorsi per i posti vacanti del Corpo di Polizia Municipale, i candidati, oltre ai requisiti generali per l assunzione presso l Ente, devono possedere i seguenti requisiti particolari:

17 - patente di guida di cat. A; - patente di guida non inferiore alla cat. B; - età non superiore ad anni 32; - condizioni soggettive previste dall art. 5, 2 comma, della Legge n. 65 del 7 marzo 1986 per la nomina ad agente di pubblica sicurezza; - non avere prestato servizio civile ai sensi della Legge n. 230 del ; - disponibilità incondizionata al porto delle armi d ordinanza ed alla conduzione di tutti i veicoli in dotazione al Corpo di Polizia Municipale. Art. 34 Requisiti psicofisici e attitudinali 1. Oltre a quanto previsto al precedente art. 33, i candidati ai concorsi per l accesso al Corpo di Polizia Municipale dovranno possedere l idoneità fisica, psichica ed attitudinale al servizio di polizia locale. 2. Gli accertamenti per l idoneità psicofisica ed attitudinale dei candidati vincitori delle prove concorsuali sono effettuati a mezzo del servizio sanitario pubblico ovvero dal medico competente di cui art. 17 del D.Lgs. 626/ Gli accertamenti sanitari sono finalizzati all esame di qualsiasi imperfezione fisica, con particolare riguardo all apparato visivo, uditivo e locomotore, che possa impedire l idoneità fisica incondizionata al servizio di Polizia Municipale e specificamente al servizio operativo esterno svolto nelle 24 ore giornaliere. 4. Gli aspiranti appartenenti al Corpo di Polizia Municipale dovranno, comunque, possedere i seguenti requisiti fisici: a) sana e robusta costituzione fisica; b) statura non inferiore a m. 1,65 per gli uomini e m. 1,61 per le donne. Il rapporto altezza-peso, il tono e l'efficienza delle masse muscolari, la distribuzione del pannicolo adiposo e il trofismo devono rispecchiare un'armonia atta a configurare la robusta costituzione e la necessaria agilità indispensabile per l'espletamento dei servizi di polizia; c) senso cromatico e luminoso normale, campo visivo normale, visione notturna sufficiente, visione binoculare e stereoscopica sufficiente. E da considerare anormale il senso cromatico che non consenta la visione dei colori fondamentali. Sono ammesse correzioni chirurgiche delle ametropie purché compatibili con il raggiungimento dei requisiti visivi previsti; d) visus corretto non inferiore a 10/10 per ciascun occhio, con una correzione massima complessiva di tre diottrie per i seguenti vizi di rifrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo semplice (miotico e ipermetropico) e di tre diottrie quale somma complessiva dei singoli vizi di rifrazione per l'astigmatismo composto e l'astigmatismo misto, fermo restando che il visus ad occhio nudo per ciascun occhio non deve essere inferiore al valore di 5 decimi. 5. Sono inoltre imperfezioni od infermità psico-fisiche che comportano la non ammissione al concorso oppure il diniego all accesso al Corpo di Polizia Municipale quelle specificate dalla tabella 1 del Decreto del Ministero dell Interno n. 198 del recante il Regolamento concernente i requisiti di idoneità fisica, psichica e attitudinale di cui devono essere in possesso i candidati ai concorsi per l accesso ai ruoli del personale della Polizia di Stato e gli appartenenti ai predetti ruoli, da elencare espressamente nel bando, di cui all allegato n. 2 al presente Regolamento.

18 6. Gli aspiranti appartenenti al Corpo di Polizia Municipale dovranno, inoltre, possedere i seguenti requisiti attitudinali: a) un livello evolutivo che esprima una valida integrazione della personalità, con riferimento alla capacità di elaborare le proprie esperienze di vita, alla fiducia di sé, alla capacità sia critica che autocritica, all'assunzione di responsabilità ed alle doti di volontà, connotato, inoltre, sia da abilità comunicativa che da determinazione operativa; b) un controllo emotivo contraddistinto dalla capacità di contenere le proprie reazioni comportamentali dinanzi a stimoli emotigeni imprevisti od inusuali, da una funzionale coordinazione psico-motoria in situazione di stress, da una rapida stabilizzazione dell'umore nonché da una sicurezza di sé in linea con i compiti operativi che gli sono propri; c) una capacità intellettiva che consenta di far fronte alle situazioni problematiche pratiche, proprie del ruolo, con soluzioni appropriate basate su processi logici e su un pensiero adeguato quanto a contenuti e capacità deduttiva, sostenuto in ciò da adeguate capacità di percezione, attenzione, memorizzazione ed esecuzione; d) una socialità caratterizzata da una adeguata disinvoltura nei rapporti interpersonali, dalla capacità di integrarsi costruttivamente nel gruppo, dalla disposizione a far fronte alle peculiari difficoltà operative del ruolo con opportuna decisione e dinamicità, nonché dalla capacità di adattarsi, in contesti di lavoro formalmente organizzati, sulla base della motivazione e del senso del dovere. Mansioni e incarichi Art Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale sono impiegati in mansioni proprie della categoria di appartenenza, a termini delle vigenti norme di legge nonché delle norme contrattuali e di quelle del presente Regolamento, nelle quali rientra comunque lo svolgimento di compiti strumentali al perseguimento degli obiettivi di lavoro e dei compiti d istituto. 2. Gli appartenenti al Corpo hanno in ogni caso l obbligo della vicendevole supplenza nell ambito delle rispettive qualifiche di servizio. Art. 36 Inidoneità al servizio 1. I dipendenti riconosciuti fisicamente inidonei, in via permanente, allo svolgimento delle mansioni proprie del personale del Corpo di Polizia Municipale, a seguito di visita effettuata da una commissione medica, possono essere ricollocati all interno del Corpo in mansioni non operative. 2. Nell ipotesi di cui al precedente comma, gli interessati mantengono il trattamento economico del profilo e qualifica professionale di appartenenza, tranne che per le indennità connesse allo svolgimento di attività di vigilanza, pronta reperibilità, vestiario o altri assegni assimilati.

19 3. Gli operatori di Polizia Municipale giudicati inidonei al servizio specifico hanno comunque la facoltà di chiedere la mobilità ad altro Settore dell Amministrazione comunale. Art. 37 Procedimenti disciplinari 1. I procedimenti disciplinari sono conformi a quanto stabilito in materia dal Titolo VIII, Capi I del vigente Regolamento comunale sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi e norme di accesso. 2. Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale è tenuto ad assicurare la gestione efficace ed omogenea delle regole disciplinari, in relazione alla peculiarità delle funzioni svolte dalla Polizia Municipale. Art. 38 Ricompense di carattere morale 1. Al personale del Corpo di Polizia Municipale particolarmente distintosi per impegno, diligenza o capacità professionale nello svolgimento di particolari compiti ovvero per il compimento di atti di merito, di coraggio o di abnegazione, che abbiano arrecato un beneficio d immagine all istituzione, possono essere conferiti encomi ed elogi nel seguente ordine di importanza: - encomio solenne; - encomio semplice; - elogio. 2. L encomio solenne è tributato dal Sindaco, su proposta del Comandante del Corpo di Polizia Municipale, e consiste in una lode particolare per rilevanti atti di valore, di coraggio o di abnegazione, ovvero per eccezionali meriti di servizio. 3. L encomio semplice è tributato dal Comandante del Corpo di Polizia Municipale e consiste nella lode per un atto speciale ovvero per meriti particolari che esaltino il prestigio del Corpo, con l evidenziazione di comportamenti particolarmente significativi dai quali sono emersi capacità operativa, impegno, intuizione e spirito d iniziativa nell espletamento dei attività d istituto. 4. L elogio è tributato dal Comandante del Corpo di Polizia Municipale e consiste nella lode per costante lodevole comportamento nell'adempimento dei propri doveri e/o per elevato rendimento in servizio. 5. Gli elogi e gli encomi sono specificatamente motivati e non possono in alcun caso riferirsi in forma generica allo svolgimento dei compiti normalmente propri della qualifica e delle mansioni dei singoli dipendenti. 6. Il superiore che ritenga il comportamento di un subordinato meritevole di una delle predette ricompense ne fa proposta al Comandante del Corpo di Polizia Municipale. 7. Gli elogi e gli encomi sono comunicati agli interessati e sono inseriti nel fascicolo personale degli stessi. 8. Il Sindaco, su proposta del Comandante del Corpo di Polizia Municipale, può segnalare al Ministero dell Interno, ai fini di una eventuale ricompensa al valor civile, atti di particolare coraggio e valore. Art. 39 Assistenza legale e copertura assicurativa

20 1. L Amministrazione comunale adotta le iniziative necessarie per la copertura assicurativa della responsabilità civile di tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, ivi compreso il patrocinio legale, salvo le ipotesi di dolo e colpa grave, secondo quanto previsto dalle norme contrattuali. 2. L Amministrazione comunale stipula apposita polizza assicurativa in favore dei dipendenti autorizzati a servirsi, in occasione di trasferte o per adempimenti di servizio fuori dall ufficio, del proprio mezzo di trasporto, limitatamente al tempo strettamente necessario per l esecuzione delle prestazioni di servizio. 3. La polizza di cui al comma 2 è rivolta alla copertura dei rischi, non compresi nell assicurazione obbligatoria di terzi, di danneggiamento del mezzo di trasporto di proprietà del dipendente e dei beni dei trasportati, nonché di lesioni o decesso del dipendente medesimo e delle persone trasportate per motivi di istituto. 4. La polizza di assicurazione relativa ai mezzi di trasporto di proprietà dell Amministrazione è in ogni caso integrata con la copertura, nei limiti e con le modalità di cui ai commi 2 e 3, dei rischi di lesioni o decesso del dipendente addetto alla guida e delle persone trasportate per motivi di istituto. 5. L Amministrazione comunale stipula, altresì, apposita polizza assicurativa in favore dei dipendenti che alla guida di veicoli di servizio subiscano il ritiro, oltre che della patente di servizio, della patente di guida, da parte della competente Autorità, in conseguenza diretta ed esclusiva da incidenti da circolazione stradale che abbiano provocato la morte o lesioni personali colpose. La presente disposizione si applica anche ai casi di cui al comma L Amministrazione comunale stipula apposita polizza assicurativa, anche presso l I.N.A.I.L., a copertura di tutti i rischi derivanti dallo svolgimento dei compiti di istituto del Corpo di Polizia Municipale. Art. 40 Formazione ed aggiornamento professionale 1. L aggiornamento professionale viene assicurato periodicamente, all interno del Corpo, mediante lezioni e riunioni di addestramento, dedicate alla conoscenza ed all approfondimento di nuove disposizioni legislative, amministrative e tecniche, inerenti le materie di specifica competenza e di interesse istituzionale nonché alla conoscenza delle tecniche operative e di difesa personale, allo scopo di conseguire, sviluppare e mantenere una condizione fisica e tecnico-professionale indispensabile per lo svolgimento dei compiti di istituto. 2. L aggiornamento professionale viene perseguito anche con la frequenza a corsi, seminari o giornate di studi. A tal fine l Amministrazione comunale favorisce e promuove la partecipazione a tali attività didattiche nonché la loro organizzazione. 3. Ogni appartenente al Corpo di Polizia Municipale ha il dovere di partecipare con impegno e profitto alle iniziative di formazione, al fine di migliorare le proprie doti tecniche e professionali oltre che le proprie capacità fisiche e psichiche. TITOLO IV DISCIPLINA DEL SERVIZIO CAPO I

21 Art. 41 Generalità 1. La pianificazione, la programmazione, l organizzazione generale dei servizi d istituto ed il conseguente impiego del personale avviene secondo le disposizioni impartite dal Comandante nel rispetto delle norme in materia di organizzazione del lavoro contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro e in quello decentrato integrativo, nonché nel rispetto degli accordi stipulati con le organizzazioni sindacali e delle norme del presente Regolamento. 2. I servizi d istituto sono organizzati in modo da salvaguardare il personale da pericoli per la propria incolumità e salute, nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro. 3. I servizi interni o di minor aggravio sono, di massima, affidati al personale più anziano o che versi in particolari condizioni di salute adeguatamente certificate da strutture sanitarie pubbliche. In ogni caso, i servizi più gravosi sono equamente ripartiti fra tutto il personale. Art. 42 Organizzazione del servizio 1. Gli atti per la programmazione, l organizzazione e l esecuzione dei compiti e servizi d istituto sono: a. l ordine di servizio giornaliero; b. l ordine di servizio particolare; c. l istruzione generale o circolare. 2. L ordine di servizio giornaliero costituisce il documento che registra la situazione organica degli Uffici e Servizi nei quali si articola il Corpo di Polizia Municipale e dei quali programma quotidianamente le attività d istituto. Esso è predisposto sulla base di una opportuna programmazione ciclica dei servizi almeno su base quindicinale nonché dei piani e dei programmi operativi e delle direttive emanate dal Comandante. 3. L ordine di servizio giornaliero è predisposto e sottoscritto dal Comandante che si avvale a tal scopo del Servizio Comando - Ufficio Pianificazione e Coordinamento servizi operativi, di cui all art L ordine di servizio giornaliero viene esposto nell albo di reparto entro le ore del giorno feriale precedente l orario di svolgimento delle attività previste. Eventuali successive variazioni sono comunicate direttamente e tempestivamente al personale interessato a cura dell articolazione di cui al comma L ordine di servizio giornaliero contiene qualifica di servizio e nominativo del personale, tipo di servizio con l indicazione di inizio e termine dello stesso, eventuale tipo di uniforme ed equipaggiamento necessari. Può contenere, inoltre, indicazioni e comunicazioni a carattere individuale o generale. 6. Qualora vi sia la necessità di disporre con carattere di urgenza l esecuzione di un particolare servizio, ovvero di impartire speciali modalità per il suo svolgimento, può essere emanato un ordine di servizio particolare, che è comunicato direttamente ai dipendenti interessati. 7. L istruzione generale o circolare è il documento emanato ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, contenente precise disposizioni in merito all organizzazione e/o all esecuzione dei servizi d istituto, nonché alla uniforme applicazione delle relative disposizioni normative. Essa è portata a conoscenza, a seconda del contenuto, di tutto il personale ovvero di quello in forza a singoli Uffici o Servizi.

22 Art. 43 Elementi costitutivi del servizio 1. Sono elementi costitutivi del servizio l ordine, l esecuzione e il rapporto. La fase di controllo costituisce elemento eventuale che può intervenire da parte del superiore, contestualmente alle attività di esecuzione oppure successivamente al rapporto. 2. Gli ordini si distinguono in permanenti e temporanei. Essi possono essere impartiti per iscritto o verbalmente. Il superiore che ordina il servizio è tenuto ad impartire ai dipendenti interessati le istruzioni per l espletamento del medesimo. 3. Nei casi in cui si renda indispensabile, a giudizio del dipendente operante, dare una diversa attuazione a quanto stabilito nell ordine di servizio, lo stesso ne richiede autorizzazione al superiore, salvo i casi di assoluta urgenza ovvero in caso di impossibilità di comunicare con il medesimo; in questo caso il dipendente è tenuto ad informare al più presto il superiore. 4. Se l adempimento del servizio è affidato a più dipendenti, quello sovraordinato gerarchicamente ne ha il comando e cura che venga eseguito nel posto e nel tempo prescritti e che gli ordini o le consegne data a ciascun dipendente siano osservati esattamente. Art. 44 Rapporto di servizio 1. Al termine di ogni servizio svolto sul territorio, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale redigono rapporto di servizio, con il quale riferiscono sinteticamente sulle principali attività compiute e segnalano eventuali disservizi o necessità di intervento ai fini di tutelare le condizioni di sicurezza nelle zone in cui hanno operato. 2. Gli appartenenti al Corpo hanno l obbligo di comunicare immediatamente ai superiori ogni novità urgente ed importante inerente il servizio. Art. 45 Orario di servizio 1. L orario di lavoro, nell ambito di quanto stabilito dalle norme contrattuali, è funzionale all orario di servizio. 2. L orario di servizio copre tutti i giorni dell anno e, in particolari periodi coincidenti con la stagione turistica - o in caso di esigenze operative o eventi straordinari, può coprire l intero arco temporale della giornata. A tale riguardo, può essere prevista la corresponsione di indennità per servizi svolti in orari particolarmente disagiati, nel rispetto delle vigenti disposizioni contrattuali e degli accordi con le rappresentanze sindacali. 3. La strutturazione dell orario di servizio e l istituzione del servizio di reperibilità del personale nei casi di pronto intervento per far fronte a pubbliche calamità o a situazioni di straordinaria urgenza, sono in ogni caso effettuate nel rispetto delle relative norme contrattuali in vigore e degli accordi stipulati con le organizzazioni sindacali. Art. 46 Inizio e termine del servizio

23 1. Il personale del Corpo di Polizia Municipale ha l'obbligo di presentarsi in servizio all'ora stabilita, in perfetto ordine nella persona e con il vestiario, equipaggiamento ed armamento prescritti. A tal fine il dipendente deve accertarsi tempestivamente dell'orario e delle modalità del servizio da svolgere. 2. Il personale che, per qualsiasi motivo, sia impossibilitato a presentarsi in servizio ne dà tempestiva comunicazione al Comando e, comunque, prima dell orario in cui avrebbe dovuto assumere il servizio stesso, salvo comprovato impedimento. 3. Nei servizi a carattere continuativo, laddove sia previsto il cambio sul posto, il personale che ha terminato il proprio servizio non deve allontanarsi fino a quando la continuità del servizio non sia stata assicurata dalla presenza del personale che deve sostituirlo. 4. Fatti salvi particolari esigenze, individuate di volta in volta dal Comandante, i servizi esterni, sia appiedati che motorizzati, sono svolti da pattuglie composte da almeno due unità e munite di apparati ricetrasmittenti. Art. 47 Riposi permessi - congedi 1. In materia di riposi, permessi, congedi ed assenze, si applicano le vigenti disposizioni di legge e contrattuali. 2. In ogni caso, la fruizione dei congedi e dei permessi è funzionale alle esigenze del sevizio, nel rispetto delle norme contrattuali vigenti. Art. 48 Riconoscimento in servizio 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale operanti in uniforme, che per ragione di servizio vengano in contatto con i cittadini, sono tenuti a dichiarare, qualora ne venga fatta espressa richiesta, il proprio numero di matricola, la qualifica di servizio o grado, il cognome e il nome. 2. Gli appartenenti al Corpo autorizzati a svolgere il servizio in abito civile, nel momento in cui debbano far conoscere la loro qualità o allorché l intervento di servizio assuma rilevanza esterna, sono tenuti ad applicare sull abito, in modo visibile, il distintivo di riconoscimento e ad esibire, ove richiesto, la tessera di riconoscimento. Art. 49 Tessera e distintivo di riconoscimento 1. Il personale del Corpo di Polizia Municipale è munito della tessera personale di riconoscimento che riporta la fotografia degli assegnatari e ne attesta il numero di matricola, le generalità, la qualifica di servizio e le qualità giuridiche rivestite. 2. La tessera ha validità di cinque anni e va rinnovata in caso di cambiamento della qualifica.

24 3. Ai fini di una loro agevole individuazione da parte dei cittadini, gli appartenenti al Corpo sono muniti di un distintivo o placca di riconoscimento, di foggia conforme alla vigente normativa regionale, recante lo stemma della Regione Veneto, le dicitura Comune di Chioggia e Polizia Municipale, nonché il numero di matricola assegnato all atto dell assunzione. 4. Il distintivo di riconoscimento deve essere portato sempre sull uniforme, applicato in modo visibile in corrispondenza del taschino sinistro della giacca, della camicia estiva, della giacca a vento, ovvero sulla giacca o su analogo capo di abbigliamento nei casi in cui venga prestato servizio in abito civile. 5. E fatto obbligo a tutti gli appartenenti al Corpo di portare con sé la tessera durante il servizio e, se operanti in abito civile, il distintivo di riconoscimento. 6. E fatto obbligo a tutti gli appartenenti al Corpo di segnalare tempestivamente al Servizio Comando lo smarrimento o la sottrazione della tessera o del distintivo di riconoscimento. 7. La tessera ed il distintivo sono restituiti all atto della cessazione, per qualsiasi motivo, dal servizio e sono altresì ritirati nel caso di sospensione dal servizio. Art. 50 Patenti di servizio 1. I conducenti dei veicoli del Corpo di Polizia Municipale, immatricolati per l espletamento dei servizi di polizia stradale, sono muniti di apposita patente di servizio, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992 e successive integrazioni e modificazioni. CAPO II Art. 51 Cura della persona 1. Il personale della Polizia Municipale deve avere particolare cura della propria persona e dell'aspetto esteriore al fine di evitare giudizi negativi incidenti sul prestigio e sul decoro dell'ente che rappresenta. 2. Gli appartenenti al Corpo devono, altresì, porre particolare cura affinchè l'acconciatura dei capelli, della barba e dei baffi nonchè i cosmetici da trucco, eventualmente usati dal personale femminile, siano compatibili con il decoro dell uniforme e la dignità della funzione, evitando ogni forma di appariscenza. Sono vietati tatuaggi e piercing portati in modo visibile. 3. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale devono, in particolare, curare: se di sesso femminile, che i capelli, se lunghi, siano possibilmente raccolti e in ogni caso che l'acconciatura lasci scoperta la fronte, per consentire di portare il cappello calzato; se di sesso maschile, che la barba e i baffi siano tenuti corti e i capelli, di moderata lunghezza, siano acconciati in modo da lasciare scoperta la fronte, per consentire di portare il cappello calzato. Art. 52 Saluto

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