Il comportamento delle strutture sotto l azione del sisma
|
|
- Niccoletta Arcuri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il comportamento delle strutture sotto l azione del sisma In caso di evento sismico, il danneggiamento che una struttura può subire è strettamente correlato all intensità e durata dell evento, alla distanza dalla zona epicentrale, alle sue caratteristiche geometriche, strutturali e di vetustà, ma anche (in alcuni casi principalmente) alle condizioni geologiche e geotecniche dei terreni su cui le stesse strutture sono fondate, per la capacità di smorzare o amplificare l intensità del fenomeno. Nella valutazione di agibilità nell emergenza sismica, la conoscenza delle implicazioni dovute al comportamento dei terreni di fondazione riveste un ruolo determinante per la definizione del rischio residuale ma anche per la definizione dei successivi interventi di messa in sicurezza e/o ripristino.
2 Il comportamento delle strutture sotto l azione del sisma Le condizioni geologiche e geotecniche di un sito rimangono inalterate nel tempo, ma i parametri caratteristici di un terreno a seguito di un sisma di determinata intensità possono variare anche sensibilmente ed influenzare il comportamento delle strutture sovrastanti in caso di successivi eventi. Nella gestione dell agibilità post-sisma è importante, quindi, considerare sia quale contributo di resistenza una struttura è ancora in grado di mettere in gioco a seguito di scosse successive, sia come e se le condizioni geologiche e geotecniche al contorno siano in grado di condizionare il comportamento dei manufatti per eventi successivi. 47
3 Il comportamento delle strutture sotto l azione del sisma Generalmente gli effetti del terremoto diminuiscono allontanandosi dall area epicentrale, tuttavia, in presenza di particolari condizioni geologiche e morfologiche si possono avere fenomeni di amplificazione. La variazione di intensità macrosismica può essere definita mediante una relazione di attenuazione della PGA (Peak Ground Acceleration, accelerazione di picco al suolo) funzione della magnitudo M e della distanza del sito in esame dalla sorgente sismica; Tra le relazioni di attenuazione usate più frequentemente in Italia, c è quella di Sabetta-Pugliese: Dove amax è la PGA, M è la magnitudo, r è la distanza dalla sorgente sismica, S1 è funzione del suolo (S1 = 0 per siti su roccia o depositi alluvionale con spessore maggiore di 20 m, S1 = 1 per siti su depositi alluvionali superficiali con spessore minore di 20 m) e P è la densità di probabilità.
4 Attenuazione dell intensità macrosismica
5 AMPLIFICAZIONI LOCALI
6 Azioni del sisma sui terreni Effetti di sito Fenomeni che influiscono localmente sulla pericolosità sismica, anche entro brevi distanze, correlati alle caratteristiche geologiche e geotecniche del sito. Producono fenomeni di dissesto e/o determinano amplificazioni o riduzioni dello scuotimento sismico
7 POSSIBILI EFFETTI LOCALI
8 Azioni del sisma sui terreni La risposta sismica locale L azione sismica che si manifesta in una determinata posizione alla superficie del terreno è l effetto di un fenomeno che si può schematizzare in tre fasi: 1. Generazione del terremoto in profondità 2. Trasmissione delle onde dall epicentro al sito 3. Trasmissione da una formazione rocciosa di base (bedrock) alla superficie attraverso gli strati di terreni sciolti che ricoprono il bedrock Da Risposta Sismica Locale(Lanzo e Silvestri, 1998)
9 Azioni del sisma sui terreni La risposta sismica locale Da Risposta Sismica Locale (Lanzo e Silvestri, 1998). Leggermente modificata
10 POSSIBILI EFFETTI LOCALI Da Crespellani T., 1998 mod.
11 Azioni del sisma sui terreni La risposta sismica locale Risposta sismica locale (o, meno propriamente, amplificazione locale): insieme delle modifiche in ampiezza, durata e contenuto in frequenza che il moto sismico subisce attraversando gli strati di terreni sciolti sovrastanti la formazione rocciosa. Una valutazione della risposta sismica locale si può effettuare confrontando le grandezze rappresentative del moto sismico alla superficie dei terreni sciolti e in corrispondenza della formazione rocciosa. Il segnale sismico può essere analizzato sia come sequenza di accelerazioni, velocità, spostamenti(dominio del tempo), sia come sovrapposizione di segnali sinusoidali (dominio delle frequenze, analisi di Fourier) Dominio del tempo: fattore di amplificazione = rapporto fra accelerazione massima alla superficie del terreno ed al bedrock Dominio delle frequenze: funzione di trasferimento H(f) = rapporto tra lo spettro di Fourier del moto alla superficie del terreno ed al bedrock
12 risposta sismica locale Da un punto di vista monodimensionale, l onda sismica al passaggio dalla roccia (in marrone) alla copertura sismica (alluvioni e/o depositi lacustri in azzurro) tende a rallentare poiché diminuiscono le velocità di propagazione nei due mezzi, con conseguente aumento in ampiezza, sulla base del principio di conservazione della quantità di moto
13 Effetti locali effetti di sito amplificazione nei depositi effetti topografici effetti di instabilità rotture di faglia movimenti franosi liquefazione cedimenti N.B. Gli effetti di instabilità sono in genere una conseguenza degli effetti di sito e si verificano quando le azioni sismiche superano la resistenza al taglio del terreno
14 POSSIBILI EFFETTI LOCALI Da Crespellani T., 1998 mod.
15 Azioni del sisma sui terreni Effetti di valli alluvionali Le onde sismiche in aree prossime al bordo della valle sono focalizzate a seguito dell interferenza costruttiva fra il campo d onda riflesso e quello rifratto L incidenza delle onde sismiche in corrispondenza dell interfaccia non orizzontale al bordo della valle determina la generazione di onde di superficie che confinate all interno della valle e sono soggette a riflessioni multiple Da Risposta Sismica Locale (Lanzo e Silvestri, 1998) Stazione suroccia S01 S02 S03 S04 S05 S06 S07 S08 S09 Frequenza(Hz) Fattori di amplificazione nella Valle dell Aterno con sorgente attiva a percussione
16 Risposta sismica locale uno storico caso di studio (da Lanzo e Silvestri, 1998)
17 Azioni del sima sui terreni Gli effetti topografici - Il fenomeno d amplificazione del moto è determinato dalla focalizzazione delle onde sismiche in prossimità della cresta del rilievo. - In corrispondenza della cresta del rilievo si verifica un amplificazione a larga banda; lungo i fianchi e alla base del versante la risposta è più complessa, perché caratterizzata da un alternarsi di amplificazioni e deamplificazioni. H/L = 0.4 f = 2L/λ Da Risposta Sismica Locale(Lanzo e Silvestri, 1998). Leggermente modificata 62
18 Azioni del sisma sui terreni I fenomeni di amplificazione locale In questa cartina schematica sono riportate le più importanti condizioni in grado di provocare fenomeni di amplificazione locale.
19 Azioni del sima sui terreni Amplificazione sismica Frane sismoindotte Fagliazione Liquefazione dei terreni Addensamento dei terreni
20 Azioni del sima sui terreni Le frane sismoindotte DEFINIZIONE: Distacco e scivoalmento di terreno o roccia lungo un pendio causato da un sisma. Possono essere: 1.Di nuova attivazione (Interessano versanti stabili) 2. Riattivazioni (rimettono in moto frane quiescienti) Si possono verificare in concomitanza dell evento oppure con un certo ritardo Sono del tutto uguali nella loro morfologia e nei loro processi interni alle analoghe frane che si generano in condizioni non-sismiche
21 Azioni del sima sui terreni Le frane sismoindotte Caratteristiche del fenomeno La frana si innesca quando l accelerazione impressa al pendio supera il valore di accelerazione critica (a c) ) oltre il quale viene indotto il movimento Il sisma può alterare le condizioni di stabilità di un pendio, potendo agire sia sulle forze di taglio agenti sul pendio, sia riducendo la resistenza al taglio dei terreni Nota: Fattore di sicurezza: F s =A/R A=forze agenti; R=forze resistenti
22 Azioni del sima sui terreni Le frane sismoindotte Fattori determinanti Magnitudo del terremoto Geologia Durata dell evento Caratteristiche del sisma Profondità dell ipocentro Morfologia
23 Azioni del sima sui terreni Le frane sismoindotte Assetto strutturale Morfologia del pendio Fattori che regolano il comportamento di un pendio durante il sisma: Stato tensionale dei terreni Proprietà caratteristiche del sisma Grado di saturazione Proprietà fisiche e meccaniche dei terreni ampiezza, frequenza, durata, forma e regolarità delle vibrazioni, numero delle componenti simultanee del sisma, direzione delle onde incidenti granulometria, densità, grado di saturazione, permeabilità, gradi di sovraconsolidazione, resistenza statica e dinamica di picco e residua, coefficiente di smorzamento, proprietà elastiche del bedrock
24 Le frane sismoindotte El Salvador, 2001
25 Azioni del sima sui terreni Le frane sismoindotte (e non) Esempi 1 Terremoto de L Aquila, 2009 Abruzzo - ITALIA Frana di Longi, 2010 Sicilia- ITALIA
26 Azioni del sima sui terreni Le frane sismoindotte (e non) Esempi 2 Terremoto di Northridge 1994, California -USA Frana di Maierato, 2010 Calabria - ITALIA
27 FRANE SISMOINDOTTE
28 Azioni del sima sui terreni Liquefazione Fenomeno di perdita di resistenza da parte di terreni saturi sotto sollecitazioni di taglio impresse da un terremoto, in conseguenza delle quali, il terreno raggiunge una condizione di fluidità pari a quella di un liquido viscoso La pressione dell acqua nei pori aumenta progressivamente fino ad eguagliare la pressione totale di confinamento e gli sforzi efficaci, da cui dipende la resistenza al taglio, si riducono a zero Effetti Compattazione volumetrica ritardata Espulsione violenta dell acqua dallo scheletro solido ( vulcanelli di fango ) Tipo di terreno Terreni siltosi e sabbiosi recenti Terreni saturi d acqua Falda freatica superficiale (profondità < 10 m) Addensamento Fenomeno di addensamento di un terreno granulare asciutto per effetto delle vibrazioni indotte da un terremoto Tipo di terreno Terreni granulari asciutti Effetti Compattazione volumetrica immediata Miglioramento delle caratteristiche dinamiche del terreno (aumento del modulo di taglio e diminuzione del coefficiente di smorzamento) e abbassamento del livello della superficie del deposito (cedimenti)
29 Il terreno è un sistema multifase (cioè solido + acqua + aria), il cui comportamento conserva la memoria di ciò che è accaduto durante la vita del terreno stesso. L applicazione di un carico esterno si trasferisce parte sulla matrice solida e parte sull acqua, la quale potrà filtrare a seconda della permeabilità del suolo. Se il drenaggio è impedito, l acqua tenderà, con la propria pressione, ad allontanare fra loro le particelle solide, che perderanno il mutuo incastro, riducendo così la resistenza allo scorrimento del terreno.
30 Azioni del sima sui terreni Liquefazione Conseguenze della liquefazione Cedimenti del terreno Espansione laterale Cedimento di flusso Perdita di forza portante
31 Si distinguono tre tipi di interventi da effettuare qualora, nella riabilitazione sismica di una struttura, sia da considerare anche il fenomeno della liquefazione: irrigidimento struttura (schema a); RIDUZIONE DEL RISCHIO DI LIQUEFAZIONE Irrigidimento fondazioni mediante realizzazione di platea, di travi rovesce o di pali (schemi b-c); miglioramento caratteristiche del sito (schema d). Le tecniche di intervento sulla struttura e sulle fondazioni, possono considerarsi di tipo indiretto, in quanto non riducono l entità del fenomeno cosismico ma puntano a limitare le conseguenze degli stessi sulla struttura. L irrigidimento, in sostanza, ha lo scopo di assorbire le ulteriori sollecitazioni provocate da eventuali cedimenti differenziali. Le tecniche di miglioramento del sito sono invece da considerare interventi di tipo diretto in quanto, agendo sul terreno, riducono l entità del fenomeno fino ad annullare gli spostamenti permanenti conseguenti. In tale categoria vanno considerati interventi di grouting, drenaggio e prosciugamento permanente. Grouting (jet-): iniezione di miscele cementizie nel terreno, mediante getti ad altissima pressione ( atm) eseguiti attraverso ugelli posti in testa ad aste di perforazione.
32 Azioni del sima sui terreni Liquefazione Vulcanelli di fango Terremoto di Northridge 1994, California - USA Esempi 1
33 Azioni del sima sui terreni Liquefazione Vulcanelli di fango Terremoto di Niigata 1964, Giappone Esempi 2
34 Azioni del sima sui terreni Liquefazione Esempi 3 Terremoto di Niigata 1964, Giappone
35 Azioni del sima sui terreni Cedimenti I carichi trasmessi da una struttura determinano delle deformazioni sul terreno sottostante con conseguente cedimento del piano di posa della fondazione Il cedimento del terreno può essere: Il cedimento del terreno può essere: Immediato o a lungo termine Rigido o differenziale
36 Azioni del sima sui terreni Cedimenti Esempi 1 Terremoto di Izmit 1999, Turchia
37 Azioni del sima sui terreni Cedimenti Esempi 2 Terremoto di Izmit 1999, Turchia
38 Azioni del sima sui terreni Cedimenti Esempi 3 Terremoto di Izmit 1999, Turchia
39 Azioni del sima sui terreni Deformazioni indotte Fratture del terreno Terremoto di Kobe 1995, Giappone
40 Azioni del sima sui terreni Sollevamenti e/o abbassamenti del suolo Terremoto di Izmit 1999, Turchia Terremoto di Isla Mocha 1960, Cile
41 Azioni del sima sui terreni Effetti di superficie delle faglie Faglia: frattura del terreno per cause endogene con evidenza di movimento relativo tra I due blocchi Faglia trascorrente Faglia diretta Faglia inversa
42 Azioni del sima sui terreni Effetti di superficie delle faglie Per l elevata velocità con la quale la rottura si propaga in superficie, qualunque manufatto ubicato attraverso il piano di faglia è soggetto a taglio e/o a deformazione permanente. Strade, ferrovie, canali, tubature (acquedotti, gasdotti, fogne), edifici in muratura, sono sempre dislocati anche da piccole faglie, mentre edifici intelaiati in cemento armato sono soggetti in genere a taglio solo per rigetti ultradecimetrici. In caso di fagliazione inversa gli edifici intelaiati in cemento armato possono essere basculati e/o rovesciati dall azione di innalzamento senza subire fenomeni di taglio nelle fondazioni. Terremoto di Fukui 1948, Giappone,
43 Azioni del sima sui terreni Effetti di superficie delle faglie Per fagliazione di superficie si intende la dislocazione istantanea (cosismica) verticale e/o orizzontale dei terreni di fondazione lungo uno o più piani di taglio. Tale dislocazione deve essere riconducibile a un intervallo temporale relativo agli ultimi anni, periodo per il quale una faglia può essere considerata verosimilmente attiva in Italia. L entità della fagliazione di superficie è proporzionale alle dimensioni della faglia e all entità della sua rottura. Piccole faglie generano piccoli terremoti e la loro rottura non raggiunge la superficie. In Italia si è osservato che il limite al di sopra del quale la rottura può raggiungere la superficie corrisponde a una Mw ~ 5.6, caso relativo a un ipocentro superficiale (~5 km); in zona vulcanica il limite si abbassa sino a Mw = 3.0). Al limite inferiore di occorrenza la dislocazione in superficie è sempre discontinua, con rigetti variabili da 0 a 20 cm, lungo distanze variabili da poche centinaia di metri a 4-5 km. Al crescere delle dimensioni della faglia (e della magnitudo associata) si possono raggiungere rigetti superficiali superiori a 1 m, su lunghezze di km (es. per Mw = 7).
44 Azioni del sima sui terreni Effetti di superficie delle faglie
45 Azioni del sima sui terreni Effetti di superficie delle faglie Terremoto di Izmit 1999, Turchia
46 Azioni del sima sui terreni Effetti di superficie delle faglie
47 Tsunami: è un anomalo moto ondoso del mare, originato da un terremoto o da altri eventi che comportino uno spostamento improvviso di una grande massa d'acqua (frane, eruzioni vulcaniche sottomarine, un impatto meteorico) da WIKIMEDIA COMMONS Indonesia Tsunami 2004
48 MAREMOTI I terremoti che si generano sui fondali marini, sono la causa più frequente dei maremoti o tsunami. Essi sono dovuti all improvviso movimento di una faglia o di una conseguente grossa frana sottomarina. Tale movimento genera un onda che, avvicinandosi alla costa, in corrispondenza dei fondali meno profondi, aumenta rapidamente in altezza. In base ai filmati di recenti tsunami, sappiamo che spesso non si tratta in genere di un alta onda che si abbatte improvvisamente sulla costa, ma di una grande onda di marea che aumenta di altezza in pochi minuti di diversi metri e che travolge ogni cosa al suo passaggio espandendosi per centinaia di metri o di qualche chilometro all interno delle zone più basse della costa. In Italia, si ricordano i maremoti avvenuti in seguito all evento di Reggio e Messina del 1908 e quello di Stromboli del 2002.
49 Tsunami Hokkaido (Japan), 1993
50 Tsunami Fukushima (Japan), 2011
51 MAREMOTI Pucket, Thailandia 26/12/04 M=9.0 più di vittime. Galle, Sri Lanka 26/12/04 M=9.0 Giappone 2011, baia di Sendai M=8.9) Stromboli 30/12/02 crollo in mare di un costone della Sciara del Fuoco. L onda anomala generata dal crollo, fa tutto il giro dell isola. L onda spazza ogni cosa al suo passaggio lungo la riva per fortuna senza vittime.
LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI. Geol. Raffaele Cappiello
LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI Geol. Raffaele Cappiello Roma 5 febbraio 2017 NATURA E ORIGINE DI UN TERREMOTO Il terremoto (dal latino terrae motus movimento della
DettagliLe azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1
Le azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1 Il sisma ha la capacità di: porre in movimento corpi di frana quiescenti, esaltare l evoluzione di frane attive, rendere instabili
DettagliIl Fenomeno della Liquefazione
Il Fenomeno della Liquefazione In geotecnica con il termine liquefazione si intende la perdita di resistenza di terreni saturi d acqua sotto sollecitazioni statiche o dinamiche, in conseguenza delle quali
DettagliLezione 2. I terremoti: cause ed effetti. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)
Lezione 2 I terremoti: cause ed effetti Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Perché avvengono i terremoti? La struttura della terra L evoluzione della terra La tettonica a zolle Le principali
DettagliStudio di PERICOLOSITÀ SISMICA: definizione di scuotimento atteso
Studio di PERICOLOSITÀ SISMICA: definizione di scuotimento atteso La definizione della pericolosità di un sito viene separata in due fasi distinte: da una parte lo studio di sorgenti e propagazione profonda,
DettagliI terremoti: cause ed effetti
Laboratorio progettuale (strutture) Anno accademico 2005/06 I terremoti: cause ed effetti Perché avvengono i terremoti? Catania, 8 marzo 2006 Aurelio Ghersi Zolle crostali e terremoti Il meccanismo che
DettagliTERREMOTI. PAOLO BALOCCHI v. 2015
PAOLO BALOCCHI v. 2015 DEFINIZIONE TERREMOTO è un movimento brusco e repentino provocato da un'improvviso rilascio di energia in un punto profondo della Litosfera; da questo punto si propagano in tutte
DettagliPROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 3.2 AZIONE SISMICA Le azioni sismiche di progetto si definiscono a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione, che è descritta dalla probabilità
DettagliPROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE
PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE faglia epicentro ipocentro o fuoco Ipocentro: punto in cui ha origine la scossa sismica o rilascio di energia Epicentro: intersezione della verticale all ipocentro con
DettagliZONE A POTENZIALE RISCHIO DI LIQUEFAZIONE A SEGUITO DI SISMA. causati da un terremoto in zone caratterizzate da importanti spessori di depositi
ZONE A POTENZIALE RISCHIO DI LIQUEFAZIONE A SEGUITO DI SISMA Raffaele Solustri CNI Consiglio Nazionale Ingegneri RELAZIONE INTRODUTTIVA La liquefazione dei sedimenti è uno dei fenomeni più evidenti che
Dettagli6. I TERREMOTI. Salvi Vittorio-Elena Napolitano-Taulant Ramadani INDICE
6. I TERREMOTI Salvi Vittorio-Elena Napolitano-Taulant Ramadani INDICE 6.1 PREMESSA 6.2 CHE COS'è UN TERREMOTO? 6.3 LE CAUSE DI UN TERREMOTO 6.4 DANNI CAUSATI DA UN TERREMOTO 6.5 I SISMOGRAFI 6.6 SCALA
DettagliCapitolo 2 - Fenomeni Endogeni Principali TERREMOTI TERREMOTI
Dovuti a improvvise rotture o dislocazioni di grandi masse rocciose della litosfera sottoposte a sforzi continuati oltre il loro limite di deformazione elastica Rottura avviene in corrispondenza di un
DettagliTSUNAMI: GENESI ED EFFETTI. Prof. Tina Nunziata
TSUNAMI: GENESI ED EFFETTI Prof. Tina Nunziata Gli tsunami, o maremoti, sono onde generate in una massa d acqua da un disturbo impulsivo che sposta verticalmente la colonna d acqua e che, avvicinandosi
DettagliPropagazione delle onde sismiche
Capitolo 8B I terremoti Propagazione delle onde sismiche Lezione 20B 2 8.1 Il terremoto Il terremoto, detto anche scossa tellurica o sisma, consiste in rapidi movimenti del terreno prodotti, di solito,
DettagliFACOLTÀ DI ARCHITETTURA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Corso di Costruzioni in zona sismica A.A. 2007-2008 dott. ing. Marco Muratore Lezione 4: dall equazione del moto allo spettro di risposta elastico
DettagliChe cos è un terremoto?
TERREMOTI Che cos è un terremoto? Un terremoto, o sisma, è un'improvvisa vibrazione del terreno prodotta da una brusca liberazione di energia da masse rocciose situate in profondità (tra 10 e 700 Km);
DettagliCorso di formazione con partecipazione obbligatoria sulle specifiche tecniche di MS per i professionisti incaricati e loro collaboratori.
OCDPC 52/2013 Decreto n. 98/DPS del 22/11/2013 - Effettuazione delle indagini di microzonazione sismica (MZS) e analisi delle condizioni limite per l emergenza. Corso di formazione con partecipazione obbligatoria
DettagliTerremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32
Terremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32 Paolo Federici, Bergamo 29/04/2009 Premessa Terremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32 Localizzazione e sequenza sismica Meccanismo Spostamenti superficiali Accelerazione
DettagliSTUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE
STUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE I soci fondatori, il direttore di laboratorio in sito ed alcuni collaboratori della società Geologia e perforazioni, sono professionisti geologi, specializzati nella geologia
DettagliIndice RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA INDAGINI GEOGNOSTICHE MODELLO GEOTECNICO VALORI CARATTERISTICI... 5
Indice RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA... 2 Introduzione... 2 1. INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 2. MODELLO GEOTECNICO... 3 3. VALORI CARATTERISTICI... 5 4. ANALISI SISMICA... 7 Parametri sismici... 7 Combinazioni
DettagliCOSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA Filippo DACARRO European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering Università degli Studi di Pavia, Italy filippo.dacarro@eucentre.it COS È UN TERREMOTO? Improvviso
DettagliDipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di laurea triennale in Ingegneria per l ambiente e il
DettagliI TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO
I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO Il terremoto, sisma o scossa tellurica, è un fenomeno naturale che si manifesta con un'improvvisa, rapida vibrazione del suolo provocata dallo spostamento improvviso di
DettagliIL TERREMOTO DEL 6 APRILE IN ABRUZZO: FISICO PRIME ANALISI ED EVIDENZE (rivisto post 8/05/2009)
Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Università ità di Napoli Federico II Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica - ReLUIS IL TERREMOTO DEL 6 APRILE IN ABRUZZO: L EVENTO E GLI EFFETTI
DettagliCapitolo 4 I fenomeni sismici. Lupia Palmieri, Parotto, Il Globo terrestre e la sua evoluzione ed. blu Zanichelli editore
1 Epicentri di circa 30 000 terremoti registrati in un decennio (Servizio Geodetico Costiero degli Stati Uniti d America). 2 Il meccanismo del rimbalzo elastico (o reazione elastica). Posizione geografica
DettagliINDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE
INDICE STRUTTURA IN ELEVAZIONE Pag. 1. Considerazioni preliminari 9 1.1. Descrizione generale dell opera 9 1.2. Schema strutturale 9 1.3. Durabilità strutturale 10 1.4. Criteri di calcolo 11 1.4.1. Combinazione
DettagliPericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera?
Pericolosità sismica Svizzera Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Pericolosità La mappa della pericolosità indica dove e con quale frequenza ci si deve attendere
DettagliINDICE. Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4
INDICE Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4 Capitolo 2 I TERREMOTI 5 1 Origine dei terremoti 5 1.1 Costituzione interna della terra 6 1.2 La tettonica
DettagliAzioni della Neve e del Vento. Prof. Fabrizio Mollaioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
Azioni della Neve e del Vento Prof. Fabrizio Mollaioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Si definisce AZIONE ogni causa o insieme di cause capaci di indurre stati limite in una struttura.
DettagliPericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera?
Pericolosità sismica Svizzera Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Modello di pericolosità sismica 2015 I terremoti sono i pericoli naturali dal potenziale di
DettagliCaratteristiche del moto sismico al sito
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica Risposta Sismica Locale Prof. Ing. Claudia Madiai Caratteristiche del moto sismico al sito Le caratteristiche
DettagliVULCANESIMO E TERREMOTI
VULCANESIMO E TERREMOTI SI PARLA DI VULCANESIMO QUANDO IL MAGMA (UN INSIEME DI ROCCE ALLO STATO FUSO, GAS E MATERIALI SOLIDI ALLA TEMPERATURA DI CIRCA 1.000 C.) RISALE DALLA LITOSFERA E FUORIESCE SULLA
DettagliLa terra come materiale da costruzione - Principi. Strade ferrovie aeroporti
La terra come materiale da costruzione - Principi Strade ferrovie aeroporti La terra come materiale da costruzione è caratterizzato da: 1. Composizione trifase (solido, liquido, aeriforme) 2. Assetto granulare
DettagliI terremoti (o sismi) sono movimenti più o meno violenti, rapidi ed improvvisi, della crosta terrestre. Le rocce della crosta terrestre sono
I TERREMOTI I terremoti (o sismi) sono movimenti più o meno violenti, rapidi ed improvvisi, della crosta terrestre. Le rocce della crosta terrestre sono sottoposte a compressioni e stiramenti che tendono
DettagliLusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km
Terremoto Con questo termine si indica lo spostamento istantaneo lungo una faglia, il conseguente rilascio di energia in forma di onde sismiche e il risultante scuotimento del suolo. Causa di tale spostamento
DettagliA2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)
ALLEGATO A2 TABELLE E FORMULE PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI AMPLIFICAZIONE SISMICA PER LE ANALISI DEL SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO E PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI TOPOGRAFICI. A2.1 - Tabelle
DettagliRelazione Geotecnica e sulle Fondazioni
Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni 1. Premessa In Italia la progettazione geotecnica è regolata dal N.T.C. 2008 ed è redatta ai sensi del p.to 6.2.2. La presente Relazione è relativa all Analisi sulle
DettagliMONTE S.ELENA. CALDERA di YELLOWSTONE
MONTE S.ELENA 18 maggio 1980 (dopo circa 180 anni d inattività) Nube di cenere 100 km/h Oscura tutto nel raggio di 200 km Il giorno prima dell esplosione Si trova lungo la CINTURA DI FUOCO DEL PACIFICO
DettagliIDROGEOLOGICO - Corso A
Università Mediterranea di Reggio Calabria FACOLTA DI ARCHITETTURA A.A. 2008-2009 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO - Corso A Il Rischio sismico Dott. M.C. Mandaglio PERICOLO DERIVANTE DA
DettagliLa sequenza sismica in Emilia del 2012 e gli effetti di sito. Salomon Hailemikael - Ricercatore ENEA Guido Martini - Ricercatore ENEA
La sequenza sismica in Emilia del 2012 e gli effetti di sito Salomon Hailemikael - Ricercatore ENEA Guido Martini - Ricercatore ENEA ENEA Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena Seminario: «Dopo
DettagliLa Microzonazione Sismica a supporto della pianificazione territoriale, l esperienza della Regione Emilia Romagna. Luca Martelli
La Microzonazione Sismica a supporto della pianificazione territoriale, l esperienza della Regione Emilia Romagna Luca Martelli Effetti locali Alcuni depositi (es. sedimenti recenti poco consolidati) e
DettagliNuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo
Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo F. Pergalani, M. Compagnoni, M.P. Boni Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale,
DettagliCOSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I
Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I AGGIORNAMENTO 05/11/2012 Corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONII
DettagliGeo Tecnologie s.r.l.
INDICE 1. PREMESSA 2 2. DECRETO MINISTERIALE 14 GENNAIO 2008 7 2.1 Parametri sismici locali 9 1 1. PREMESSA L Appennino meridionale presenta una storia sismica tra le più severe dell Italia, sia in termini
DettagliLeggi di attenuazione e zonazione sismica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica Leggi di attenuazione e zonazione sismica ZS9 Prof. Ing. Claudia Madiai Correlazioni tra parametri sismici
DettagliTerremoto dell isola di Ischia del 21 agosto 2017: prime valutazioni sismiche e macrosismiche
Terremoto dell isola di Ischia del 21 agosto 2017: prime valutazioni sismiche e macrosismiche La storia sismica dell isola di Ischia, e dell abitato di Casamicciola Terme in particolare, mostra come l
DettagliSequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016
Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016 Scritto da Silvia Mattoni 3 novembre 2016 Il terremoto del 30 ottobre in Italia Centrale ha prodotto almeno
DettagliCalcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria.
Politecnico di Torino Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Pag. 1 Pag. 2 Le norme per il calcolo delle strutture sotto azione sismica definiscono due
DettagliLE OPERE DI SBARRAMENTO
LE OPERE DI SBARRAMENTO LE DIGHE Sono opere di sbarramento, di un corso d acqua, che determinano la formazione di un invaso o lago artificiale. L opera può avere diversi scopi: Regolare le portate fluviali
DettagliGli interventi di riduzione del rischio di liquefazione per la ricostruzione post sisma Emilia 2012
TEMA 2: CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO Sessione 2.3: Strumenti e azioni per la mitigazione del rischio sismico Gli interventi di riduzione del rischio di liquefazione per la ricostruzione post
DettagliVALUTAZIONE DELLA AZIONE SISMICA APPROCCIO PROBABILISTICO
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA UNIVERSITÀ DI CATANIA VALUTAZIONE DELLA AZIONE SISMICA APPROCCIO PROBABILISTICO DOCENTE: SALVATORE GRASSO Corso di Geotecnica nella difesa del Territorio
DettagliREPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016)
REPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016) Il presente report è stato redatto sulla base delle comunicazioni pubblicate da INGV e DPC
DettagliMicrozonazione sismica: lo stato dell arte
Microzonazione sismica: lo stato dell arte 46 GGli studi di microzonazione rappresentano, in sintesi, la tecnica di analisi sismica di un territorio che ha lo scopo di riconoscere, in una scala sufficientemente
DettagliEffetti del fuoco (incendio) sul calcestruzzo armato
Effetti del fuoco (incendio) sul calcestruzzo armato Effetti generali dell incendio a) Distribuzione della temperatura nelle strutture. Una distribuzione di temperatura non uniforme con differenze di dilatazione
DettagliSCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014
SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014 Referente in Provincia autonoma di Trento: Servizio Geologico La sismicità indica la frequenza e la forza con cui
DettagliRelazione sulla pericolosità sismica del sito
Relazione sulla pericolosità sismica di base del sito interessato dalle costruzioni PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA MATERNA "V.Foscolo" Relazione sulla pericolosità sismica del sito f l
DettagliLIQUEFAZIONE DEI TERRENI IN CONDIZIONI SISMICHE
Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LIQUEFAZIONE DEI TERRENI IN CONDIZIONI SISMICHE Metodi di calcolo del rischio liquefazione e comparazione con le norme O.P.C.M. del 20/03/2003 e D.M.
DettagliIndagine geofisica tramite tecnica MASW
M.A.E. Molisana Apparecchiature Elettroniche s.r.l C.FISC: 00231680943 P.IVA: 00231680943 Via: Zona Industriale Fresilina, snc 86095 Frosolone (IS) - Tel: - Fax: Email: support@mae-srl.it Web: Data: febbraio
DettagliCorso di Costruzioni in Zona Sismica
Corso di Costruzioni in Zona Sismica Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Ernesto Grande e.grande@unicas.it +39.0776.299.3478 Informazioni generali Obiettivi Il corso affronta tematiche
DettagliPericolosità sismica Luca Martelli
Attivazione squadre per Sisma Centro Italia Giornata formativa per Tecnici NVRI Bologna, 13 settembre 2016 Viale della Fiera 8, Terza Torre, Salette C-D Pericolosità sismica Luca Martelli pericolosità
DettagliGiornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012
Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012 Verifiche di stabilitàin condizioni statiche e dinamiche
DettagliCOMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN DEMETRIO CORONE RELAZIONE SULLA PERICOLOSITA SISMICA
Dott. Geol Ilaria Ciociaro Via Castriota n. 129 87069 San Demetrio Corone (CS) Tel +329-3762911 e-mail: ilaria.ciociaro@libero.it PI 05049211005 COMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN DEMETRIO CORONE
DettagliDefinizione del soil factor
Definizione del soil factor 1 EC8/P1/C3 Accelerazioni e zonazione sismica La pericolosità sismica di un sito viene riassunta nella a gr, reference peak ground acceleration on type A ground. a gr : max
DettagliLE ONDE nella Fisica classica
LE ONDE nella Fisica classica Le onde costituiscono un trasporto di energia da un punto a un altro, senza spostamento di materia. Caratteri principali: Lunghezza d onda: Distanza percorsa dall onda durante
Dettagli5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)
5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) L azione sismica di progetto si definisce a partire dalla pericolosità sismica di base del sito d interesse
DettagliPROGETTO SCUOLEINSIEME
Bando Fondazione Cariplo PROMUOVERE PERCORSI DI INTEGRAZIONE INTERCULTURALE TRA SCUOLA E TERRITORIO PROGETTO SCUOLEINSIEME UNITÀ DIDATTICA SEMPLIFICATA Elaborata da: Dott.ssa Bellante Ilaria A cura di:
DettagliFondazioni superficiali
Fondazioni superficiali Verifiche in condizioni statiche Capacità portante Dipende fondamentalmente da tre fattori. Contributo delle forze di attrito lungo la superficie di scorrimento. Contributo delle
DettagliIndice 1. Presentazione dell opera 2. Meccanica ondulatoria dei mezzi porosi
Indice 1. Presentazione dell opera... pag. 11 1.1. Introduzione all opera...» 11 1.2. Volume I: Introduzione al metodo degli elementi finiti...» 13 1.3. Volume II: Introduzione alla Meccanica del Continuo...»
DettagliCOMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza
COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO SISMICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio Geologico 2^ Edizione
Dettagli------------------------------------ 1 PREMESSA A seguito di specifica richiesta da parte del Settore Pianificazione Territoriale del Comune di Ferrara di adeguare alla DGR 2193/2015 gli elaborati geologici
DettagliLa valutazione d agibilità degli edifici ordinari: approccio metodologico e scheda Aedes Terreno e fondazioni
Corso di Formazione La gestione tecnica dell'emergenza sismica, rilievo del danno e valutazione dell agibilità Federazione Ordini Ingegneri Lazio Rieti, 11 febbraio 2016 Roma, 19 febbraio 2016 La valutazione
DettagliRelazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento
Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Nuova costruzione: Intervento su costruzione esistente: Lavori di. Proprietà Comune.. Provincia. Via.. Zona sismica amministrativa: 1 2 3 4 Coordinate
DettagliPERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6
INDICE PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6 SPETTRI E PARAMETRI DI STRUTTURA 7 1 PERICOLOSITA SISMICA L azione sismica
DettagliLezione Le azioni sulle costruzioni
Lezione Le azioni sulle costruzioni Sommario Definizione delle azioni La caratterizzazione probabilistica Le azioni elementari Azioni sulle costruzioni Si definisce azione ogni causa o insieme di cause
DettagliUniversità IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a
Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a. 2016-17 17 Progettazione GEOTECNICA Progetto e realizzazione: - delle opere di fondazione; - delle opere di sostegno; - delle opere in sotterraneo;
DettagliCapitolo 2 - Caratteristiche del terremoto
Capitolo 2 - Caratteristiche del terremoto I movimenti delle zolle determinano in profondità condizioni di sforzo e di accumulo di energia; quando lo sforzo a cui sono sottoposte le rocce supera il loro
DettagliMITIGAZIONE DEL RISCHIO LIQUEFAZIONE DEI TERRENI
MITIGAZIONE DEL RISCHIO LIQUEFAZIONE DEI TERRENI IL FENOMENO DELLA LIQUEFAZIONE DEI TERRENI La liquefazione dei terreni è un fenomeno naturale, spesso distruttivo, che si verifica frequentemente nei depositi
DettagliUn terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia.
Un terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia. La liberazione di energia si verifica in seguito alla frattura
DettagliPonti Isolati Criteri di progettazione ed analisi
Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi Università degli Studi di Pavia 1/38 Laboratorio di progettazione strutturale A 1 Sommario 1) Criteri base della progettazione 2) Componenti del sistema
DettagliMicrozonazione Sismica del versante orientale dell Etna Studi di primo livello
Microzonazione Sismica del versante orientale dell Etna Studi di primo livello Antonio Torrisi, Dipartimento della Protezione Civile Eventi sismici vulcanici Etnei del 2002-2003 I terremoti etnei La zona
DettagliLezione 6b. Spettri di risposta. L equazione del moto assume la seguente forma:
L equazione del moto assume la seguente forma: m u() t cu () t ku() t mu () t g Supponendo di risolvere tale equazione utilizzando l integrale di Duhamel, si ottiene: t 1 n ( t ) () sin[ D( )] ( ) m 0
DettagliPROVINCIA DI PISTOIA Servizio Pianificazione Territoriale S.I.T. Turismo Promozione Commercio Dr. Enrico Bartoli Geol. Marco De Martin Mazzalon Zonazione sismogenetica (I.N.G.V. 2004) Zona 915: Garfagnana
DettagliIl comportamento delle strutture: aspetti geologici e geotecnici
Il comportamento delle strutture: aspetti geologici e geotecnici Lesioni degli edifici: Meccanismi di danno Dr. Geol. Massimo Baglione Regione Toscana, Ufficio Prevenzione Sismica 1 Ottobre 2014 Scheda
DettagliValutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro
Valutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro Vulnerabilità sismica delle strutture: il caso di un capannone tipo in area industriale Dott. Ing. Giuseppe Buda www.budaingegneria.jimdo.com
DettagliPROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 3.2 AZIONE SISMICA Le azioni sismiche di progetto si definiscono a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione, che è descritta dalla probabilità
DettagliStabilità dei pendii in condizioni sismiche
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica Stabilità dei pendii in condizioni sismiche Prof. Ing. Claudia Madiai La letteratura geotecnica è ricca
DettagliASPETTI LEGATI ALLA RESISTENZA IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE. R.Berardi-Progettazione Geotecnica nella Difesa del S uolo
ASPETTI LEGATI ALLA RESISTENZA IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE 1 Parametri geotecnici da NTC 2008 Nei terreni saturisi assumono generalmente condizioni di drenaggio impedito. In tal caso, nelle analisi
DettagliI terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse
I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse Borgo San Lorenzo, 12 Ottobre 2015 Sono (o possono essere) caratterizzati
DettagliProntuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)
Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza
DettagliMURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone
MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno
DettagliLA NORMATIVA SISMICA E LA MICROZONAZIONE SISMICA
LA NORMATIVA SISMICA E LA MICROZONAZIONE SISMICA L. 02/02/1974 n 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche : Criteri Generali La L. 64/74 fissa i principi generali
DettagliPROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA
PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA PREMESSA L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 regolamenta in modo organico
DettagliGEOTECNICA E RISPOSTA SISMICA LOCALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI GEORISORSE E TERRITORIO CENTRO STUDI E RICERCHE SPRINT GEOTECNICA E RISPOSTA SISMICA LOCALE SERM-ACTION Corso universitario Teresa
DettagliIl fabbricato residenziale della Società per le Case Popolari a Correggio (RE)
Il fabbricato residenziale della Società per le Case Popolari a Correggio (RE) Ing. Corrado Prandi La costruzione è stata eretta nei primi anni del secolo scorso, prevede pareti portanti in laterizi pieni,
DettagliSeminario - Approfondimenti geologici per la valutazione degli effetti sismici locali nel territorio dell Oltrepò mantovano
Seminario - Approfondimenti geologici per la valutazione degli effetti sismici locali nel territorio dell Oltrepò mantovano Mantova, 10 ottobre 2013 Il terremoto nel mantovano: riflessioni sulla normativa
DettagliCedimenti dovuti alla mobilità ciclica (raffronti) metodi di Tokimatsu, Ishihara, Shamoto, Wu-Seed
Cedimenti dovuti alla mobilità ciclica (raffronti) metodi di Tokimatsu, Ishihara, Shamoto, Wu-Seed Note sui metodi citati possono essere richiesti al relatore via email Cedimenti dovuti alla mobilità ciclica
Dettagli