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1 L Africa

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3 La popolazione La densità della popolazione africana è piuttosto bassa, essendo paria circa 40ab.km2. Ciò si deve sia a cause storiche, come la deportazione di schiavi nelle Americhe, sia a cause ambientali, come la presenza di ambienti inospitali (ad esempio i deserti e le foreste pluviali). I grandi addensamenti di popolazione si hanno nelle aree più fertili come, per esempio, la costa mediterranea e la valle del Nilo. La maggioranza della popolazione africana, inoltre, vive dispersa in villaggi rurali. Le grandi metropoli sono comunque in rapida crescita a causa dell esodo dei contadini poveri, che si spostano verso le città ingrossando enormi baraccopoli.

4 «Africa bianca» e «Africa nera» Il continente si può suddividere sul piano culturale in due grandi regioni: l «Africa bianca» e l «Africa nera». La prima corrisponde all Africa settentrionale ed è abitata prevalentemente da popolazioni di pelle chiara, di cultura araba o beduina. La seconda, invece, corrisponde all Africa subsahariana (posta cioè a sud del Sahara), che è abitata da popoli di pelle nera e presenta un mosaico di centinaia di lingue, culture ed etnie: le principali sono quelle bantu, sudanesi e nilotiche.

5 Gli insiemi regionali

6 Africa settentrionale L Africa settentrionale è affacciata al Mediterraneo ed è occupataper il 90% da superfici aride e desertiche. La regione è abitata da popolazioni di cultura arabo-islamica ed è l area più sviluppata del continente. La sua economia è basata sulla presenza di giacimenti di materie prime,sul turismo e sulle cospicue rimesse dei migranti. Il primario è importante nellavalle del Nilo e nel Maghreb. Le condizioni politiche dell area sono molto diverse: dopo i movimenti popolari di protesta «Primavera Araba» che hanno coinvolto l area nel 2010 e 2011, la situazione è ancora invia di definizione e permangono regimi autoritari e addirittura drammatiche guerre civili tra le diverse fazioni come in Libia; la Tunisia è l unico paese democraticodell Africa settentrionale.

7 Il Sahara Il Sahara è il più vasto deserto caldo della Terra. La caratteristica fondamentale del Sahara è la forte siccità. Rapidissima è l'evaporazione, fortissimo il riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie escursioni termiche (fino a 25 C 30 C). Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, nella stagione estiva comprese tra i 45 C e i 50 C di media mentre le piogge, soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto. Nel deserto ci sono fiumi e laghi che hanno carattere temporaneo: gli uadi sono fiumi a carattere torrentizio, soggetti a lunghissimi periodi di magra, che si riempiono di acqua vorticosa dopo una delle rarissime piogge.

8 L avanzata del deserto Una grande muraglia verde di alberi piantati per arginare l avanzamento della desertificazione del Sahara. Il progetto riveste sia una valenza ambientale che socioeconomica. Gli alberi che vengono piantati vengono scelti in base alla capacità di adattarsi al clima e al possibile ritorno economico che possono portare. Il Sahara non è stato sempre un vasto oceano di sabbia desolata, ma un paradiso sub-tropicale, dove sono stati cacciati cervi, ippopotami, elefanti, e le giraffe e i rinoceronti popolavano la zona. Migliaia di persone accorrevano per vivere in questa lussureggiante savana circa 5000 anni fa. Tutto questo ci è stato tramandato attraverso evidenti scoperte di centinaia di tombe e numerose pitture rupestri raffiguranti la caccia e addirittura il nuoto.

9 L Atlante La catena montuosa dell'atlante si estende per circa km tra Marocco, Algeria e Tunisia. Il suo nome locale (berbero) è Adrar n Dern ("il Monte dei Monti"). Anche il nome Atlante, benché pervenuto tramite la mitologia greca, doveva essere in origine un toponimo locale (libico-berbero).

10 Il Nilo Il Nilo è tradizionalmente considerato il fiume più lungo del mondo, contende il primato della lunghezza al Rio delle Amazzoni. Possiede due grandi affluenti, il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro. Alla fine il Nilo si dirama in un grande delta e sfocia nel Mar Mediterraneo. La maggior parte della popolazione egiziana e tutte le sue città (con l'eccezione di quelle situate lungo la costa) si trovano lungo la valle del Nilo a nord di Assuan, e quasi tutti i siti storici e culturali dell'antico Egitto si trovano lungo le sponde del fiume. Il Nilo sostiene ancora gran parte della popolazione che vive lungo le sue rive, specie in regioni altrimenti inospitali come nel deserto del Sahara. Inoltre è stato ed è tuttora utilizzato per il trasporto di merci lungo il suo percorso. Il fiume viene attualmente molto sfruttato anche dal punto di vista del turismo con la proposta di innumerevoli tipi di crociere lungo il suo corso. Il fiume straripava ogni estate, depositando il fertile limo nelle pianure, ma la costruzione della Diga di Assuan (terminata nel 1970) per fornire energia idroelettrica ha interrotto le inondazioni estive e il rinnovo del terreno fertile.

11 Il Maghreb Con il termine Maghreb (in arabo el-maghrib "luogo del tramonto", perché situato nella parte occidentale dei paesi arabi) si intende l'area più a ovest del Nordafrica che si affaccia sul mar Mediterraneo e sull'oceano Atlantico (Marocco, Algeria e Tunisia) Politicamente, dal 1989 gli Stati dell'area hanno dato vita all'unione del Maghreb arabo, cui si fa spesso riferimento con l'espressione "Grande Maghreb" (oltre a Tunisia, Algeria e Marocco, ne fanno parte Libia e Mauritania).

12 La primavera araba Fra il dicembre 2010 e il marzo 2011 in alcuni paesi arabi, nel Nordafrica e nel Medio Oriente, prese forza un movimento di protesta contro i governi che si estese rapidamente e che in alcuni casi (Tunisia ed Egitto) portò alla caduta dei regimi autoritari che detenevano il potere da molti anni. Alcune caratteristiche erano comuni a tutti questi movimenti: protagonisti erano i giovani, in particolare i più istruiti, che soffrivano la disoccupazione e la mancanza di prospettive per il futuro nel loro paese, denunciavano la corruzione dei gruppi al potere, che si erano arricchiti a danno della popolazione, rivendicavano maggiore libertà politica e civile, non avevano sfondo religioso, né erano guidati dal pregiudizio antioccidentale. I manifestanti fecero uso dei moderni mezzi di comunicazione, come i social network su internet, per aggirare le proibizioni dei regimi e far circolare le informazioni. La rapida diffusione di queste rivoluzioni arabe fu paragonata da molti giornalisti a una «primavera araba», perdare l idea dell entusiasmo verso un futuro che si sperava migliore. I primi risultati furono diversi da paese a paese. Nella Tunisia si tennero nell autunno 2011 elezioni libere, che furono vinte da un partito islamico fino ad allora costretto alla clandestinità. In Egitto iniziò un periodo confuso in cui il potere fu preso dalle forze armate. Altrove, in Yemen e soprattutto in Siria, le manifestazioni furono represse nel sangue. Altri paesi, come il Marocco e la Giordania, introdussero alcune riforme per rispondere alle richieste della gente. Tutto il mondo arabo sembrava in movimento.

13 In Libia In Libia le manifestazioni assunsero ben presto il carattere di una ribellione armata di alcune tribù contro il dittatore, il colonnello Muhammar Gheddafi, che era al potere dal Sul piano internazionale, Gheddafi aveva sempre mantenuto un atteggiamento opportunista: aveva dapprima appoggiato il terrorismo anti-occidentale, ma poi aveva cominciato a collaborare con l occidente. Alla rivolta Gheddafi reagì con le armi, scatenando una guerra civile. Con l autorizzazione dell ONU, le forze della NATO (in primo luogo Francia e Inghilterra, ma anche l Italia) intervennero con bombardamenti aerei che avevano lo scopo di proteggere le popolazioni civili dagli attacchi armati del regime. In realtà l intervento aiutò i ribelli (che costituirono un Consiglio nazionale transitorio) a conquistare leprincipali cittàdella Libia. Con la cattura e l uccisione di Gheddafi si aprì per il paese una nuova fase politica, della quale l esito è ancora incerto.

14 Egitto

15 Egitto Penisola del Sinai Nilo Deserto della Nubia L Egitto si estende nel nord-est dell Africa e in parte in Asia con la penisola del Sinai. Il paese è quasi del tutto occupato da distese desertiche ed è attraversato dal Nilo che lo divide in due parti. La valle del Nilo rappresenta il cuore dell Egitto: sulle sue rive vive il 90% della popolazione. Il clima è arido tranne che nell area del delta del Nilo dove è più temperato.

16 Le città Le città non sono molte, ma hanno notevoli dimensioni. La capitale Il Cairo, situata sulle sponde del Nilo, è la metropoli più popolosa del mondo arabo (18,4 milioni di abitanti). Accanto al nucleo più antico sorge il quartiere degli affari, affollato di grattacieli e uffici, mentre in periferia si estendono a macchia d olio le zone industriali e le aree residenziali. Numerosi sono inoltre gli abitanti che vivono in abitazioni di fortuna e nelle baraccopoli. Alessandria, sul delta del Nilo, è la seconda più importante città egiziana; centro culturale e turistico, è anche il maggior porto del paese. Altre città importanti sono, lungo il Canale di Suez, Porto Said, Ismailia e Suez.

17 Economia L Egitto è un paese in via di sviluppo che ha conosciuto negli ultimi decenni un relativo sviluppo, basato sullo sfruttamento dei pozzi petroliferi del Sinai e sul turismo, alimentato dal patrimonio archeologico della civiltà egizia e dalle località balneari del Mar Rosso. L afflusso di investimenti esteri ha favorito poi lo sviluppo delle industrie meccaniche, alimentari e petrolchimiche. Altre importanti fonti di reddito sono fornite dai pedaggi per i transiti navali nel Canale di Suez (il cui traffico è aumentato dopo i lavori di allargamento realizzati nel 2015) e dalle rimesse dei lavoratori emigrati. L agricoltura, infine, è molto produttiva ed è concentrata nella valle del Nilo e nella regione del delta.

18 L attualità In campo politico oggi l Egitto sta attraversando una fase di crisi, in quanto le speranze nell avvento di una vera democrazia nate durante la primavera araba nel 2011 sono state deluse. Dopo decenni di dittatura militare (capo del governo Hosni Mubarak), il primo presidente liberamente eletto nel 2012 è stato accusato di voler imporre un regimedi stampo fondamentalista islamico. Nel 2013 un colpo di stato ha riportato i militari al potere e imposto un governo autoritario; contemporaneamente si sono moltiplicati attentati terroristici da parte di fazioni integraliste islamiche.