Storia contemporanea dei paesi mediterranei. LE PRIMAVERE ARABE Università di Macerata A.A. 2016/17. Valeria Deplano:

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Giuliana Maggi
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1 Storia contemporanea dei paesi mediterranei LE PRIMAVERE ARABE Università di Macerata A.A. 2016/17 Valeria Deplano:

Che cosa è successo nel 2011 Popolazioni mosse da cause diverse: 1. Sollevazioni motivate da richieste economiche e di maggiori libertà civili -> es. In Algeria e Marocco 2.

3 Che cosa è successo nel 2011 Popolazioni mosse da cause diverse: 1. Sollevazioni motivate da richieste economiche e di maggiori libertà civili -> es. In Algeria e Marocco 2. Sollevazioni che mirano al rovesciamento di un potere oppressivo -> es. nell Egitto di Mubarak, o nella Libia di Gheddafi 3. Entrambi gli elementi -> Tunisia Elementi comuni (popoli che si sollevano contro un governo oppressivo) Situazione sociale

4 Gli elementi comuni: i protagonisti delle proteste Le sollevazioni vengono presentate come sollevazioni popolari e giovani. Si enfatizza il ruolo dei social network nella diffusione di ideali che parlano di libertà e giustizia Il ruolo dell Occidente Inizialmente assente nello scenario delle Primavere, sia tra i protagonisti delle proteste sia tra gli obiettivi dei manifestanti EUROPA E USA PARTECIPANO IN ALTRI MODI? Appoggio alle sollevazioni delle minoranze oppresse dai regimi (es. Berberi) e dagli esuli (es. Libici all estero)

6 Focus: i social media e le rivolte arabe

7 Il rovesciamento del potere TUNISIA Rivolta inizia nel gennaio 2011, dopo il suicidio di Mohamed Buazizi. Il 14 gennaio Ben Alì è costretto a dimettersi e fuggire, dopo 24 anni di governo EGITTO Rivolta inizia il 25 gennaio. Hozni Mubarak è costretto a dimettersi e fuggire l 11 febbraio dopo 30 anni di governo LIBIA Prime manifestazioni nel febbraio 2011, prima in Cirenaica poi in Tripolitania. Immediatamente scontri tra lealisti e manifestanti. Gheddafi incita alla resistenza. La primavera si trasforma in guerra civile

8 L altra guerra di Libia. Inizialmente: governi europei e Stati Uniti sono cauti nell appoggiare i manifestanti (specialmente in Egitto e Libia) Marzo 2011: cambio di atteggiamento contro Gheddafi Risoluzione ONU per instaurare una no fly-zone (demilitarizzazione del cielo) Attacco diretto: prima la Francia, poi Gran Bretagna e USA; infine comando unificato della NATO a sostegno del Consiglio nazionale di transizione Discorso Gheddafi contro attacchi Nel febbraio 2012 Gheddafi è catturato e ucciso

9 Dopo la rivolta: la transizione Chi può sostituire i dittatori e i presidenti che avevano governato sino a quel momento? Quali sono le forze in campo? Quali sono i problemi specifici in ognuno dei contesti interessati dalle rivolte?

10 La balcanizzazione del conflitto in Libia Dopo la morte di Gheddafi in Libia continua la guerra. Sul campo rimangono oltre 100 milizie, che di fatto si sono divise le varie zone del paese. I diversi gruppi hanno diverse posizioni politiche: integralisti islamici, secessionisti, liberali. A queste si aggiungono divisioni sedimentate storicamente, di tipo etnico e regionale. Tutti i gruppi sono stati appoggiati da Europa e USA durante l'intervento NATO del 2011 Dopo 42 anni di dittatura, manca una reale condivisione delle regole democratiche. Per questo anche le elezioni (quelle per il governo di transizione, avvenute nel > vedi governo di Tripoli) e quelle per l assemblea costituente e le politiche del 2014) non hanno portato ad una stabilizzazione del paese, ma al contrario ne hanno amplificato le spaccature. I

In Libia si è avuta la convivenza di due governi Governo di Tobruk: eletto a giugno 2014 ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale, ma non dalla Corte suprema libica.

11 In Libia si è avuta la convivenza di due governi Governo di Tobruk: eletto a giugno 2014 ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale, ma non dalla Corte suprema libica. Governo di Tripoli: è in carica dall'8 agosto Comprende forze islamiste e di Alba Libica (Libyan Dawn), composti da un mix di islamisti e milizie provenienti da Misurata. L ONU ha portato avanti una politica di riconciliazione tra i due governi per la creare un governo di unità nazionale, affidato a Serraj. Nel 2016 questi ha niziato la riconquista della Libia, dovendo fronteggiare sia il disconoscimento dei Tobruk che l opposizione dell Isis il fallimento di tale ipotesi aprirebbe la strada ad una possibile divisione della Libia

Isis in Libia L ISIS nasce in Iraq - dove c è la guerra da 14 anni, poi si sposta nella Siria dilaniata dalla guerra civile e dopo si espande nel nordafrica del post-primavera araba.

12 Isis in Libia L ISIS nasce in Iraq - dove c è la guerra da 14 anni, poi si sposta nella Siria dilaniata dalla guerra civile e dopo si espande nel nordafrica del post-primavera araba. (vedi Focus) In Libia lo Stato islamico arriva alla fine dell È presente a Derna, nel nordest della Libia, dove controlla l intera città, e ha preso il controllo della città di Sirte. [nella foto]

14 L Egitto: i Fratelli Musulmani al governo ( ) Le elezioni parlamentari del 28 Novembre 2011 hanno portato alla vittoria del partito Libertà e Giustizia dei Fratelli Musulmani. Il nuovo Parlamento non comprendeva nessuna rappresentanza per i giovani ed i movimenti di piazza. L anno dopo le elezioni presidenziali confermano il risultato: Mohamed Morsi, candidato dei Fratelli Musulmani, vince le prime elezioni libere dell Egitto post primavera araba con il 51% dei voti Il governo approva una nuova Costituzione basata sui principi della shari a

15 Egitto: il potere in mano ai militari Morsi viene destituito con un golpe militare il 3 luglio del Il colpo di Stato è guidato dal capo delle forze armate Abdel Fatah Al- Sisi Morsi e molti membri del partito Libertà e Giustizia sono stati arrestati. Il partito è dichiarato fuorilegge. Morsi è condannato a morte, ma la condanna è stata cancellata nel novembre 2016 (-> dibattito: perché?) Il potere torna nelle mani dell esercito. Nel 2014 viene varata una nuova Costituzione che ne rafforza i poteri. Il ritorno al passato è confermato e consolidato dalle elezioni del 2015.

16 L Egitto di Al-Sisi Politica estera: l'egitto ha recuperato il suo ruolo centrale per gli equilibri africani e vicino-orientali. Il governo ha intensificato i legami tecnico-militari con la Federazione Russa. Nel 2015 ha inaugurato il raddoppio di una parte del Canale di Suez. Politica interna: Restrizioni alla libertà di stampa. Arresto arbitrario di circa persone in nome della stabilità e della lotta al terrorismo: colpiti oppositori politici, sindacalisti Taglio alla politica dei sussidi -> mancanza medicinali Il timore di nuove sollevazioni popolari ha portato il governo a modificare la propria linea nei confronti dei Fratelli Musulmani, che godono di un ampio bacino di consenso.

17 La Tunisia Prime elezioni libere (30 gennaio 2011) vinte dal partito al-nahda (Ennahda), erede di quel Movimento a tendenza islamica nato nel 1980 e perseguitato da Bourguiba e da Ben Ali Dopo le elezioni sceglie un governo di coalizione con due partiti laici (Congrès pour la République (CPR), e Ettakatol Nel gennaio 2014 è stato approvata una nuova costituzione che riconosce. la parità tra uomini e donne, il divieto dell accusa di apostasia, il riconoscimento del carattere non religioso della repubblica, la libertà d espressione incondizionata, di opinione, pensiero, d informazione e di pubblicazione. Le elezioni del 2015 hanno sancito la vittoria del partito laico Nidaa Tounes che ha superato Ennhadha, e la solidità del processo democratico tunisino.

18 Una primavera riuscita? Governo di coalizione tra forze islamiche e laiche Una Costituzione approvata a larga maggioranza Ruolo di mediazione della società civile a favore del processo democratico (Il cosiddetto Quartetto per il dialogo, formato da sindacato dei lavoratori, sindacato degli industriali, associazione avvocati, Lega per i diritti umani in Tunisia ha ricevuto il Nobel per la pace nel 2015) PROBLEMI Povertà diffusa e forte disoccupazione giovanile - (resta ampio, come prima, il divario tra zone costiere e zone interne) Problemi sanitari e di approvvigionamenti idrici Emergenza sicurezza (anche conseguenza di questo stato di cose):. Dal 2013la Tunisia è stata teatro di diversi attacchi terroristici da parte di gruppi jihadisti e cellule non ancora del tutto identificate (attacco al museo del Bardo, attacco ai resort). La Tunisia, pur restando il paese più laico e meno permeabile alle istanze integraliste, è anche il maggior esportatore di foreign fighters

19 Diversi esiti nei diversi paesi (Es. Egitto/Tunisia. Quali i motivi di queste differenze?) In generale però il bilancio generale delle Primavere è negativo

20 UN BILANCIO Vite umane: Più di 1,4 milioni di vittime (morti e feriti); 14 milioni di rifugiati. Economia: Il bilancio di Amnesty International Spesi 833 miliardi di dollari, di cui 461 in perdite di infrastrutture distrutte e siti storici devastati. La regione MENA (Middle East and Noth Africa Medio Oriente e Africa del Nord) ha perso più di 103 milioni di turisti

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