BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 DELIBERAZIONE 11 aprile 2011, n. 240

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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 DELIBERAZIONE 11 aprile 2011, n. 240 POR CRO FSE Reg (CE) 396/2009. Approvazione documento descrittivo della metodologia di semplificazione. LA GIUNTA REGIONALE Vista l art. 17 della L.R. 32/2002; Visto il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, così come modificato dal regolamento (CE) n. 284/09 del Consiglio del 7 aprile 2009; Visto il Regolamento (CE) n. 1081/2006, relativo al Fondo sociale europeo; Visto il Regolamento (CE) 8 dicembre 2006, n. 1828/2006 della Commissione, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e s.m.e i.; Vista la Decisione 7 novembre 2007C(2007) n con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regione Toscana (POR FSE), obiettivo Competitività regionale e occupazione per il periodo ; Vista la deliberazione della Giunta regionale 20 novembre 2007 n. 832 di presa d atto dell approvazione del POR FSE; Visto il Regolamento (CE) n. 396/2009che modifica l art. 11 del regolamento (CE) n. 1081/2006 pre vedendo per le sovvenzioni le seguenti tre opzioni di semplificazione: costi indiretti dichiarati su base forfetaria fino al 20% dei costi diretti di una operazione, costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari, somme forfetarie destinate a coprire l insieme o una parte dei costi di un operazione fino ad un massimo di ,00 Euro; Considerata la nota della Commissione Europea COCOF/ 09/0025/04-EN con la quale si forniscono orientamenti tecnici sulle sopra citate modalità di semplificazione; Ritenuto opportuno, al fine di alleggerire gli oneri connessi alle rendicontazioni delle operazioni cofinanziate dal FSE e di accelerare l azione amministrativa, di avvalersi delle opzioni di semplificazione di cui all art (b) (i) e (ii) del Regolamento CE 1081/2006 così come modificato dal Regolamento (CE) 396/2009; Ritenuto opportuno quindi approvare il documento descrittivo della metodologia riguardante le due opzioni prescelte ex art. 11.3, lett. b, (i) e (ii), Regolamento (CE) n. 396/2009, di cui all allegato A, parte integrante del presente atto; Preso atto del parere positivo espresso sul documento medesimo dalla Commissione Regionale Tripartita Permanente e dal Coordinamento Interistituzionale nella sedute del 23 dicembre 2010; Ritenuto opportuno dare mandato all Autorità di Gestione del POR CRO FSE , di ridefinire le Procedure per la progettazione, gestione e rendicontazione degli interventi formativi ex art. 17 L.R. n. 32/2002, Sistema di Gestione e Controllo del P.O., nonché gli altri strumenti tecnico operativi necessari a rendere correttamente applicabili le scelte di semplificazione adottate con il presente provvedimento; A voti unanimi DELIBERA di approvare, per le motivazioni esposte in narrativa, per le sovvenzioni, il documento descrittivo della metodologia riguardante le opzioni di semplificazione introdotte dal regolamento (CE) n. 396/2009, relative alla rendicontazione dei costi indiretti su base forfetaria e all applicazione di tabelle standard dei costi unitari ex art. 11.3, lett. b, (i) e (ii), di cui all allegato A, parte integrante del presente atto; di dare mandato all Autorità di Gestione del POR CRO FSE , di ridefinire le Procedure per la progettazione, gestione e rendicontazione degli interventi formativi ex art. 17 L.R. n. 32/2002 e il Sistema di Gestione e Controllo del P.O., nonché gli altri strumenti tecnico operativi necessari a rendere correttamente applicabili le scelte di semplificazione adottate con il presente provvedimento. Il presente provvedimento è pubblicato integralmente, unitamente all allegato A) sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell articolo 5, comma 1 lettera i) della legge regionale 23 aprile 2007 n. 23 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima legge regionale. Segreteria della Giunta Regionale Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N REGIONE TOSCANA - POR FSE OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE LA SEMPLIFICAZIONE DELLA SPESA DI CUI ALL ART (b) DEL REG. (CE) N. 1081/2006 E S.M.I. Indirizzi e metodologie per l applicazione dei costi standard e della forfetizzazione dei costi indiretti alla formazione selezionata tramite avviso pubblico

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 INDICE 1 PREMESSA OGGETTO DEL DOCUMENTO 1 2 GLI AMBITI E CRITERI GENERALI DI APPLICAZIONE NELLA REGIONE TOSCANA 2 3 TABELLE STANDARD DI COSTI UNITARI Metodologia dell analisi Elaborazione e individuazione dei costi standard Esempi di applicazione dei costi standard 12 4 COSTI INDIRETTI DICHIARATI SU BASE FORFETARIA Metodologia per la definizione delle percentuali di costi indiretti forfettari Definizione dei costi diretti ed indiretti Definizione dell universo di riferimento Risultati dell analisi 20 5 ALLEGATO 1 RIPARTIZIONE VOCI DI SPESA IN 2 MACROTIPOLOGIE 22

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N PREMESSA OGGETTO DEL DOCUMENTO Il Reg. (CE) 1081/2006, art (b). come modificato dal Reg. (CE) n. 396/2009 relativo al FSE, prevede le seguenti opzioni di semplificazione per le attività oggetto di sovvenzioni (selezionate tramite avviso pubblico): i) costi indiretti dichiarati su base forfetaria; ii) costi fissi calcolati applicando tabelle standard per costi unitari; iii) somme forfetarie. L obiettivo dell applicazione di queste possibili forme di semplificazione è quello di alleggerire, per i beneficiari e gli organismi di gestione, il carico amministrativo connesso alle attività di raccolta e verifica di documenti comprovanti la spesa, che, come è noto, è particolarmente oneroso e complesso per le attività oggetto di sovvenzioni, stante l elevato numero di documenti probatori delle spese. Le nuove forme di riconoscimento dei costi ammissibili determinano l esigenza di definire approcci metodologici, finalizzati all utilizzo di una o più delle opzioni di semplificazioni introdotte, nonché di stabilire regole e condizioni atte a rendere agevole l utilizzo da parte dei beneficiari. A tale scopo la Regione Toscana ha istituito un gruppo tecnico di lavoro Regione-Province ed ha svolto un analisi delle opzioni previste dal Regolamento e delle principali condizioni ed opportunità di applicazione nell ambito del proprio POR FSE Il lavoro si è concentrato sull applicazione alle attività formative delle prime due opzioni suindicate: - il sistema dei costi fissi calcolati applicando tabelle standard per costi unitari, di seguito definito più brevemente costi standard, che è stato riconosciuto quale principale forma di semplificazione applicabile alle attività formative e - il sistema dei costi indiretti dichiarati su base forfetaria, da utilizzare in via residuale rispetto al sistema dei costi standard, nei soli casi in cui per le caratteristiche dei progetti formativi (attività innovative o prototipali) i costi standard non siano applicabili. Sono state quindi elaborate le metodologie di calcolo delle tabelle standard di costi unitari e delle percentuali per il rimborso forfetario dei costi indiretti, nel rispetto delle previsioni normative di cui all art.11.3.b del Reg. (CE) 1081/06, recepite dal DPR 196/2008 1, delle condizioni indicate dalla Commissione Europea nella nota COCOF/ 09/0025/04-EN del , ed in particolare dei criteri generali a cui deve essere conforme il metodo di calcolo dei costi ammissibili per il ricorso ad una o più opzioni di semplificazione (stabilito in anticipo, giusto, equo, verificabile). Il lavoro ha, inoltre, tenuto conto di quanto previsto dal Vademecum per l ammissibilità della spesa al FSE, definito dal Ministero del Lavoro, dalle Regioni e dalle Province Autonome, condiviso dalle Autorità di Gestione ed approvato dal Sottocomitato risorse umane. Il presente documento ha, dunque, ad oggetto: - la definizione degli ambiti di applicazione delle due opzioni ed alcune regole generali concernenti le modalità applicative; - la descrizione delle metodologie di calcolo degli standard di costo unitari e delle percentuali di rimborso forfetario dei costi indiretti; entrambe basate sull analisi dei dati storici. Esso rappresenta la prima fondamentale tappa del percorso necessario per l introduzione delle suddette due forme di semplificazione nella regione. La piena applicazione della semplificazione nel sistema toscano necessita che siano in parallelo integrate le norme di gestione, il sistema di gestione e controllo e le utilities del sistema informativo attualmente operative, per poter supportare un sistema non più basato se non in minima parte - sul principio delle spese effettivamente sostenute, ma sulle attività e le quantità realizzate. 1 Il DPR 196/2006, ai sensi dell art del Reg. (CE) 1083/2006, definisce le norme in materia di ammissibilità delle spese.

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N GLI AMBITI E CRITERI GENERALI DI APPLICAZIONE NELLA REGIONE TOSCANA La semplificazione dei costi per le attività del POR FSE della Regione Toscana si caratterizza per i seguenti elementi. a) Campo di applicazione: la possibilità di applicare le opzioni di cui al Regolamento n. 1081/2006 e smi. è riservata esclusivamente ai progetti formativi finanziati sotto forma di sovvenzione (selezionati tramite avviso pubblico), a carattere non individuale, indipendentemente dalla natura pubblica o privata del soggetto beneficiario. In particolare, le opzioni possono essere applicate alle azioni di formazione di tipo formale (corsuale) e alle azioni di formazione non formale (interventi di formazione non finalizzati direttamente al rilascio di titoli di studio o di attestati professionali, ancorché valutabili secondo quanto stabilito nel sistema generale dei crediti formativi e di istruzione della regione, di cui all art. 32.2, lett. c), L.R.n. 32/2002). L unica eccezione, nell ambito dei progetti finanziati sotto forma di sovvenzione, è rappresentata dall apprendistato a cui continua ad applicarsi il sistema di rendicontazione basato sui costi reali (diretti e indiretti) 2. Sono esclusi i progetti che sottendono un rapporto di tipo contrattuale (corrispettivo a titolo oneroso). b) Sistemi di semplificazione: l opzione dei costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari viene individuata quale sistema principale di gestione dei progetti formativi oggetto di sovvenzione. Tale opzione, infatti, applicata alle attività formative, massimizza gli effetti della semplificazione, in quanto esclude del tutto le verifiche finanziarie basate sulla giustificazione dei costi reali e, quindi, riduce significativamente l onere del controllo documentale della spesa favorendo il concentrarsi dell attenzione, nelle attività di gestione e di verifica dei progetti, sull attuazione delle politiche e degli obiettivi. Nel caso di costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari, la sovvenzione da erogare ai beneficiari viene calcolata, in misura proporzionale, sulla base delle attività quantificate e non sui costi effettivamente sostenuti. Il prodotto tra l unità di costo standard individuata (parametro fisso) e le attività quantificate (parametro variabile) determina l ammontare del contributo erogabile. La giustificazione dello svolgimento delle attività viene, quindi, effettuata attraverso la produzione di documenti comprovanti l esecuzione delle attività e la loro quantificazione; i relativi controlli devono essere incentrati, in itinere, sull avanzamento fisico e sul corretto svolgimento di quanto previsto e, al termine, sul raggiungimento dei risultati. Inoltre, la semplificazione attraverso costi standard appare in piena coerenza con l orientamento della Regione, da tempo favorevole ad eliminare gli adempimenti legati alla puntuale rendicontazione delle spese. E proprio l alleggerimento degli oneri connessi al controllo dei rendiconti, infatti, uno dei motivi che ha portato la Regione a promuovere l utilizzo delle procedure di appalto per le attività formative, come indicato nel POR ( 5.5) e negli atti di programmazione regionale (Deliberazione del Consiglio Regionale , n. 93 di approvazione del Piano di indirizzo generale integrato , di cui all art 31 della legge regionale , n. - Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro). L opzione forfait dei costi indiretti viene individuata quale sistema da applicarsi in via residuale, ad un limitato ambito di interventi aventi contenuto fortemente innovativo (o prototipale), in ragione del quale l AdG o l O.I. valuti che il sistema a costi standard non offra sufficienti garanzie di un costo equo ed adeguato. In ogni caso, il ricorso alla forfetizzazione dei costi indiretti non deve comportare un incremento dei costi indiretti né di quelli diretti. Qualunque riduzione dei costi diretti comporta necessariamente una riduzione proporzionalmente corrispondente dei costi indiretti dichiarati su base forfetaria. La percentuale di forfetizzazione stabilita non può subire variazioni, né durante l attuazione né a rendiconto. L opzione delle somme forfetarie fino ad un massimo di Euro allo stato attuale non si ritiene di interesse per la Regione. 2 L esclusione della formazione nell apprendistato dalle opzioni di semplificazione è dovuta a diversi fattori, in particolare: la numerosità molto bassa dei progetti all interno del campione oggetto dell analisi storica dei costi; la non opportunità di accorpare tale tipologia di attività ad altre, per assenza di omogeneità (si veda la tabella 1).

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N c) Modalità generali di applicazione: la scelta sul sistema da applicare alle attività formative è rimessa all AdG/Organismo Intermedio, che la definisce in sede di avviso pubblico. Per il beneficiario la semplificazione non costituisce un opzione ma un vincolo. Ciascun progetto può avere un unico sistema di rendicontazione. Per ciascuno dei due sistemi di semplificazione scelti dalla Regione Toscana, i parametri di riferimento sono stati definiti (cfr. cap.3-4) per tipologie di azioni previste dalla classificazione CUP (Codice unico di progetto) in uso per i progetti FSE , che tendenzialmente riprende la classificazione ISFOL della programmazione La categoria CUP è assegnata a livello di progetto; per l attribuzione si utilizza il criterio della prevalenza se nel progetto vi sono attività diversificate che rispondono a finalità operative e linee di intervento (azioni) del PAD (Provvedimento attuativo di dettaglio) diverse. La semplificazione è applicabile anche se nel progetto sono previste attività non formative purché abbiano carattere meramente accessorio e strettamente indispensabile per la realizzazione di quella formativa. I costi di tali attività non formative, in quanto relativi ad attività che non hanno una rilevanza autonoma, sono già stati considerati nella base dati utilizzata per definire i costi standard e le percentuali di rimborso forfetario dei costi indiretti. d) Progetti integrati: la Regione Toscana prevede nell avviso tipo che nel caso in cui un organismo formativo intenda programmare un intervento su più Assi o più obiettivi specifici deve presentare un progetto integrato denominato multiobiettivo, illustrando nella proposta progettuale (formulario) la finalità dell integrazione; ai fini della gestione finanziaria e del monitoraggio, i progetti multiobiettivo devono essere disaggregati a livello di obiettivi specifici e trattati come un insieme di progetti mono-obiettivo. Più in particolare, per consentire l applicazione di una delle forme di semplificazione, i progetti integrati devono essere articolati in progetti distinti, ciascuno dei quali composto da una o più attività, relative ad azioni del PAD omogenee per categoria CUP. Il sistema dei costi standard o il sistema di rimborso forfettario dei costi indiretti, se ne ricorrono le condizioni - potrà essere applicato al progetto integrato composto da progetti formativi distinti applicando per ciascuno di essi i parametri della categoria CUP di riferimento. e) Partenariato: i parametri definiti per i due sistemi di semplificazione sono applicabili al progetto nella sua interezza indipendentemente dalla presenza di beneficiari che lo attuano in partenariato, i quali operano in maniera unitaria in qualità di soggetto attuatore. Essendo il partenariato una forma di collaborazione/compartecipazione di più soggetti che condividono finalità ed obiettivi di un operazione (Vademecum per l ammissibilità della spesa al FSE), che caratterizza da sempre il sistema dell FSE, è implicito che nelle analisi storiche effettuate per la definizione dei costi standard e della percentuale di costi indiretti forfettari siano stati considerati anche i progetti attuati da soggetti beneficiari in partenariato, i quali indipendentemente dalla forma giuridica del partenariato (ATI, ATS, Consorzi) - sono sempre stati soggetti all obbligo della rendicontazione puntuale delle spese sostenute per la realizzazione di attività del progetto. f) Delega a terzi: i parametri definiti per i due sistemi di semplificazione tengono conto del ricorso alla delega. Gli enti di formazione fanno da sempre ricorso a tale istituto come previsto e disciplinato in maniera puntuale nella normativa regionale, che circoscrive la possibilità di delega solo ad alcuni tipi di attività e solo in casi eccezionali, in cui non sia possibile reperire la medesima professionalità e competenza richiesta con incarico a singola persona fisica, sempre previa autorizzazione dell Amministrazione e comunque entro limiti di costo predefiniti. Pertanto nel campione di dati storici considerato ai fini del calcolo dei costi standard e della forfetizzazione dei costi indiretti, sono ricompresi anche progetti con parti di attività delegate. g) Informazione ai beneficiari: le condizioni di applicazione dei sistemi di semplificazione dovranno essere definite nell ambito delle norme di gestione dei progetti FSE. Dovranno essere portate a conoscenza dei beneficiari sia attraverso la pubblicazione delle suddette norme, sia di volta in volta attraverso la specificazione nel singolo avviso del sistema da applicare ai progetti a cui è rivolto l avviso stesso. h) Retroattività: è esclusa l applicazione retroattiva, a progetti avviati e in corso, delle opzioni di semplificazione.

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 A seguito dell introduzione delle due opzioni di semplificazione, le modalità di riconoscimento dei costi applicabili nella regione Toscana saranno le seguenti: Procedura - Modalità di riconoscimento spese dei Ambito di applicazione beneficiari a) APPALTO Spesa = pagamento dell appaltante (beneficiario) a fronte di fatture dell appaltatore attività formative attività non formative b) AVVISO SOVVENZIONE (progetti) b.1 Rimborso di costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari b.2 Rimborso di costi diretti documentati + costi indiretti su base forfettaria (in % dei diretti) b.3 Rimborso di costi diretti ed indiretti documentati (costi reali) attività formative (eccetto apprendistato) attività formative di contenuto innovativo e prototipale (eccetto apprendistato) apprendistato attività non formative, ad es. - aiuti all occupazione - aiuti alle imprese per servizi di consulenza, partecipazione a fiere, progetti di ricerca e innovazione ecc. c) AVVISO SOVVENZIONE (VOUCHER e altre forme di intervento individuali) - Spesa = Pagamento dell amministrazione che concede il voucher (beneficiario) a fronte di documentazione di spesa/attività del singolo individuo destinatario Attività, formative e non formative, proposte dai singoli individui destinatari

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N TABELLE STANDARD DI COSTI UNITARI 3.1 Metodologia dell analisi La scelta della modalità di definizione dei costi standard tra quelle possibili (analisi storica, indagini di mercato, ecc.), è caduta sull analisi dei dati storici disponibili: sono state effettuate elaborazioni e analisi sui costi relativi agli interventi realizzati nell ambito della precedente programmazione , tramite estrazione dei dati dal database FSE, con la sola eccezione relativa agli IFTS per i quali, come evidenziato più avanti, è stata presa in considerazione la programmazione L analisi in oggetto è stata progettata e realizzata in sostanziale continuità con la determinazione dei costi medi per gli interventi formativi da applicare alle attività formative in appalto (D.D. 5129/2008). Tuttavia, anche in considerazione delle differenti finalità (la precedente analisi aveva come principale obiettivo la determinazione di costi unitari da porre a base d asta per l utilizzo delle procedure di appalto), si è posta la necessità di effettuare estrazioni/elaborazioni che presentano una strutturazione parzialmente diversa. Unità minima di rilevazione Le elaborazioni effettuate nella analisi precedente avevano come riferimento per l individuazione dei costi unitari il costo orario dell attività (Costi/Ore). L unità minima di rilevazione era quindi l Attività. Nell analisi in oggetto l unità minima di rilevazione è il Progetto. L individuazione del progetto come unità minima è correlata alla necessità di analizzare le singole voci di spesa previste, presenti appunto a livello di progetto e non di attività. Al contempo, però, la classificazione per tipologia Isfol è presente solo a livello di attività, ma non di progetto. La soluzione individuata consiste in una selezione di progetti con un unica attività correlata, o più attività correlate che abbiano però la medesima tipologia Isfol. I progetti selezionati secondo questa modalità risultano pari a su un totale di interventi formativi realizzati nel periodo di riferimento ( ), rappresentandone, dunque, il 63,4% (cui si aggiungono 4 progetti IFTS relativi alla programmazione ). Definizione costi Le singole voci di spesa del PED sono state classificate (v. Allegato 1 Ripartizione voci di spesa in 2 macrotipologie) in maniera da dare luogo a due macrotipologie: - Spese strutturali per la realizzazione del progetto (SRP), intendendo tutte quelle spese che sono strutturalmente e direttamente legate alla realizzazione complessiva dell intervento progettuale. In altre parole, si tratta di costi che per la loro natura vengono sostenuti in concomitanza con l effettuazione del corso e di tutte quelle eventuali attività ausiliarie e complementari ad esso. Si ritiene, infatti, che tali costi siano sostenuti, dall ente beneficiario del finanziamento, nel momento in cui realizza quanto preventivato e ciò indipendentemente dagli esiti e dal riscontro in termini di frequenza dei destinatari. In sintesi, tali spese vengono fatte dipendere dalle ore previste, e quindi dalla durata del corso. - Spese collegate alla frequenza degli allievi (SFA), macrotipologia che raggruppa spese che permettono di misurare l andamento del percorso progettuale in termini di oggettiva frequenza degli allievi. Le spese rientranti in questa macrotipologia sono concettualmente legate sia al numero di allievi, quindi costi che l ente beneficiario del finanziamento sostiene in relazione al numero complessivo dei discenti che il progetto intende formare, sia alla durata. In sintesi, tali spese vengono fatte dipendere dal monte ore totale, inteso come prodotto del numero di allievi previsti per le ore previste (durata del corso). Tale ripartizione ha comportato pertanto un attenta ponderazione delle singole voci di spesa componenti il piano finanziario e la loro collocazione in una o nell altra macrotipologia è stata effettuata sulla base di una valutazione che ha generato una classificazione duale in virtù della natura delle singole spese. Su tale base sono stati individuati i valori di riferimento dell analisi, le Unità di Costo Standard (), per ora di formazione che saranno esplicitati nel successivo 3.2: - Spese strutturali per la Realizzazione del Progetto ( - SRP)

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 Spese collegate alla frequenza degli allievi ( - SFA) Spese pubbliche/private I dati utilizzati per l analisi coincidono con le spese a preventivo validate dagli Organismi intermedi. A livello di progetto, tali spese non vedono una distinzione tra spese pubbliche e private. Si è quindi proceduto, per ovviare a tale limitazione, a individuare quelle voci di spesa del PED che rappresentano la quota privata di ciascun progetto. Più precisamente, per ottenere le spese pubbliche a preventivo dei progetti sono state decurtate, ove presenti, le spese relative alla voce del PED B Retribuzione oneri agli occupati quale maggiore e/o unica quota parte privata della spesa. Stage La normativa regionale di gestione relativa ai progetti oggetto di elaborazione prevedeva che almeno il 30% delle ore degli interventi fosse riservata ad attività di stage. Per evitare che, nella prospettiva dell applicazione dei costi standard unitari, questi ultimi si applichino anche alle ore svolte di stage (le quali, com è noto, hanno costi molto bassi o non ne hanno affatto), l analisi ha preso in considerazione l attività formativa per così dire pura, cioè al netto delle attività di stage realizzate. Sarà quindi opportuno, nell ambito della programmazione attuativa che si avvarrà della semplificazione attraverso costi standard, specificare che i costi orari individuati sono relativi alla sola attività formativa, richiedendo comunque la obbligatoria realizzazione delle attività di stage (nei casi previsti, e quindi sicuramente non nei casi di interventi di Formazione Continua e di Aggiornamento professionale e tecnico) senza che queste vengano retribuite. ***** L attività di estrazione dal DB FSE per la costituzione dell universo di riferimento è stata incentrata sui dati di costo a preventivo relativi agli interventi (Progetti) finanziati dal FSE conclusi per i quali fossero disponibili le seguenti informazioni: Tipologia Isfol Numero allievi (con almeno 5 formati) Numero ore Data di inizio e fine attività Periodo di riferimento: interventi conclusi nel Non sono stati presi in esame gli interventi che presentano dati incompleti ovvero mancanti di uno dei dati indispensabili all analisi. Inoltre, non sono stati considerati i progetti cui sono correlate più attività con diverse classificazioni Isfol. L estrazione dei dati è stata effettuata il 18 gennaio Elaborazione e individuazione dei costi standard Come anticipato nel paragrafo precedente, i progetti oggetto di analisi, per i quali esiste completezza delle informazioni necessarie, sono Il valore complessivo della spesa riconosciuta è pari a Euro , a fronte di Euro previsti a preventivo, per una riduzione di circa 13 Meuro (pari al 9,2%). Le Unità di Costo Standard (costi unitari standard per ora di formazione), calcolate secondo i criteri descritti in precedenza come media delle a livello di singolo progetto, sono: - SRP: Euro SFA: Euro 1,5

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Nella successiva Tabella 1 si evidenzia come i progetti siano stati distribuiti sulla base della codifica Isfol di riferimento. Come si vede, l analisi ha preso in considerazione 12 tipologie Isfol cui ricondurre i progetti oggetto di osservazione. In alcuni casi tali tipologie, sulla base di esigenze legate ad una limitata rappresentatività quantitativa di alcune di esse, ma anche in maniera da risultare più chiaramente applicabili nell ambito della programmazione , sono state accorpate. Si tratta delle seguenti: - Formazione all'interno dell'obbligo scolastico + Obbligo Formativo (Percorsi scolastici); - Formazione post obbligo formativo + Formazione post diploma; - Alta formazione nell'ambito dei cicli universitari + Alta formazione post ciclo universitario; - Aggiornamento culturale + Aggiornamento professionale e tecnico. Il numero definitivo di tipologie di progetto prese in considerazione diventa, come evidenziato in tabella, pari a 8. Tabella 1 - per tipologia Isfol Tipologia Isfol Descrizione Progetti estratti (%) SRP SFA Totale 15 Formazione finalizzata al reinserimento lavorativo 13,6% 125,7 2,2 127,9 16 Formazione per la creazione d'impresa 2,4% 190,6 2,3 192,9 17 Formazione per occupati (o formazione continua) 29,4% 153,2 1,1 154, Formazione all'interno dell'obbligo formativo (percorsi formativi) 6,6% 99, ,4 Formazione all'interno dell'obbligo scolastico Formazione all'interno dell'obbligo formativo (percorsi scolastici) 3,7% 152,6 2,4 155 Formazione post obbligo formativo Formazione post diploma 13,2% 130,9 2,3 133,2 Alta formazione nell'ambito dei cicli universitari Alta formazione post ciclo universitario 5,3% 122,8 1,6 124,4 Formazione permanente - Aggiornamento professionale e tecnico Formazione post diploma 25,6% 91,2 1,2 92,3 Totale 100,0% 126,3 1,5 127,9 Tra le tipologie di intervento che risultano avere una struttura di costi più elevati, tra quelle che hanno un peso maggiore, si segnala la categoria relative alla Formazione continua ( totale pari a Euro 154,3). Al contrario, tra i valori meno elevati si individua la tipologia della Formazione nell ambito dell Obbligo formativo ( totale 100,4 Euro). Un ulteriore livello di analisi è quello rappresentato nella successiva Tabella 2, nel cui ambito le unità di costo standard sono state calcolate sulla base di una distribuzione in 9 classi di ore.

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 Tabella 2 - per classi di ore Classi di ore Progetti estratti (%) SRP SFA Totale Inferiore a 50 15,2% 108,1 1,5 109, ,3% 150,9 1,8 152, ,1% 142,4 1,5 143, ,3% 129,9 1,8 131, ,9% 113,7 1,3 115, ,7% 102,7 1,3 103, ,8% 92,0 1,1 93, ,3% 86,1 0,4 86,4 Oltre ,3% 79,5 0,6 80,1 Totale 100,0% 126,3 1,5 127,9 Come si evince dall osservazione dei dati, sia riguardo alle - SRP che alle SFA, l analisi in oggetto mostra un trend del costo orario in sostanza inversamente proporzionale alla durata degli interventi. 3 ***** Un discorso a parte va fatto per ciò che concerne gli IFTS. Infatti, in questo particolare caso, l utilizzo dell analisi storica relativa alla programmazione non è risultato possibile, poiché la programmazione di questa tipologia di interventi è stata effettuata sostanzialmente in maniera integrata con i fondi nazionali, cosa che ha reso inattuabile calcolare delle significative. La soluzione individuata è stata quella di prendere in considerazione i dati relativi al POR Obiettivo CRO , i quali sono connotati, tra l altro, da una maggiore coerenza, rispetto al precedente periodo di programmazione, con l impostazione che i referenti regionali hanno delineato per la realizzazione di tali attività. I risultati sono descritti nel box seguente. Box 1 - IFTS Tipologia Isfol Descrizione Progetti estratti (%)* SRP SFA Totale 10 IFTS 28,6% 176,7 1,9 178,6 * la percentuale è pari al rapporto tra progetti utilizzati nell analisi e progetti complessivamente finanziati. ***** Prima di presentare i costi standard definitivi come emersi dall analisi svolta, è opportuno ricordare che l analisi storica ha la finalità di rappresentare un strumento di base per la programmazione A tal proposito, è evidente che la tipologia Isfol, modalità di aggregazione dei progetti omogenei valida per la programmazione , non è più disponibile per quella in corso, nel cui ambito è invece utilizzata la classificazione CUP (Codice unico di progetto). 3 Si tratta di un risultato da imputare all effetto di maggiori economie di scala che gli interventi di durata maggiore hanno rispet to ai costi fissi di struttura, di direzione e coordinamento, di progettazione, ecc., e viceversa per gli interventi di breve durata.

12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Si rende quindi opportuno operare una correlazione tra le due modalità di classificazione dei progetti, in maniera da poter tradurre gli interventi formativi (e relative ) dalla vecchia alla nuova programmazione del FSE. Tale operazione è svolta mediante la matrice di correlazione descritta nel seguente box 2. Box 2 Matrice di correlazione Cup-Isfol Classificazione dei progetti POR Ob per tipologia Isfol Progetto Classificazione dei progetti POR Ob. CRO per categoria CUP Categoria 10. Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) 004. IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) 15. Formazione finalizzata al reinserimento lavorativo 020. Formazione finalizzata al reinserimento lavorativo 16. Formazione per la creazione d impresa 009. Formazione per la creazione d'impresa 17. Formazione per occupati (o formazione continua) 010. Formazione per occupati (o formazione continua) 82. Formazione all'interno dell'obbligo formativo (percorsi formativi) 015. Altra formazione all'interno dell'obbligo formativo 7. Formazione all'interno dell'obbligo scolastico Formazione all'interno dell'obbligo formativo (percorsi scolastici) 001. Formazione all'interno dell'obbligo scolastico 014. Percorsi scolastici formativi all'interno dell'obbligo formativo 91. Formazione post-obbligo formativo + 92 Formazione post-diploma 003. Formazione post obbligo formativo e post diploma 131. Alta formazione nell ambito dei cicli universitari 071. Alta formazione - nell'ambito dei cicli universitari Alta formazione post ciclo universitario 072. Alta formazione - post ciclo universitario 141. Formazione permanente - aggiornamento culturale Formazione permanente - aggiornamento professionale e tecnico 082. Formazione permanente - aggiornamento professionale e tecnico Sulla base della matrice sopra presentata, la Tabella 3 riassume le per categoria CUP. In questa tabella, rispetto alla precedente tabella 1 che era definita in relazione alla tipologia Isfol, è stato aggiunto il valore delle proprio degli IFTS.

13 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 Tabella 3 - per categoria CUP Categoria CUP SRP SFA Totale 003. Formazione post obbligo formativo e post diploma 130,9 2,3 133, IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) 176,7 1,9 178, Formazione per la creazione d impresa 190,6 2,3 192, Formazione per occupati (o formazione continua) 153,2 1,1 154, Altra formazione all'interno dell'obbligo formativo 99,4 1,0 100, Formazione finalizzata al reinserimento lavorativo 125,7 2,2 127, Formazione permanente - aggiornamento professionale e tecnico 91,2 1,2 92, Formazione all'interno dell'obbligo scolastico 014. Percorsi scolastici formativi all'interno dell'obbligo formativo 152,6 2, Alta formazione - nell'ambito dei cicli universitari 072. Alta formazione - post ciclo universitario 122,8 1,6 124,4 Infine, la successiva Tabella 4 evidenzia gli incroci tra classi di ore e categoria CUP. Tabella 4 per classi di ore e per categoria CUP Classi di ore Categoria CUP < > 1200 Totale 003. Formazione post obbligo formativo e post diploma 004. IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) 009. Formazione per la creazione d impresa SRP 307,1 214,2 158,8 132,3 115,4 116,3 110,3 82,5 93,3 130,9 SFA 5,3 2,4 3,2 2,3 1,7 2 1,8 0,8 1,4 2,3 Totale 312,5 216, ,6 117,1 118,2 112,1 83,3 94,7 133,2 SRP 176,7 176,7 SFA 1,9 1,9 Totale 178,6 178,6 SRP 438, ,1 166,1 128, ,6 SFA 3,4 2,4 2,5 2,1 1,4 2,1 2,3 Totale 442,2 257,4 194,6 168,3 129,8 146,2 192,9

14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Classi di ore Categoria CUP < > 1200 Totale 010. Formazione per occupati (o formazione continua) 015. Altra formazione all'interno dell'obbligo formativo 020. Formazione finalizzata al reinseriment o lavorativo SRP 233,8 166,7 147,2 137,5 107,1 102,2 111,4 127,9 116,8 153,2 SFA 2 1,5 1,1 0,6 0,5 0,2 0,4 0,2 0,1 1,1 Totale 235,8 168,2 148,3 138,1 107,7 102,5 111,8 128,1 116,9 154,3 SRP 303,2 139,5 142,9 147, ,4 91, ,8 99,4 SFA 2,4 2,7 2,2 2 1,7 1 0,7 0,3 0,7 1 Totale 305,6 142,2 145,1 149,3 128,7 91,4 92,1 79,3 77,5 100,4 SRP 256,9 200,3 143,8 121,2 126,5 104,3 91,9 63,3 67,4 125,7 SFA 2,6 3,4 2,6 2,3 1,7 1,6 1,4 0,8 0,8 2,2 Totale 259,5 203,8 146,5 123,5 128,2 105,9 93,4 64,1 68,2 127, Formazione permanente - aggiornamen to professionale e tecnico 001. Formazione all'interno dell'obbligo scolastico 014. Percorsi scolastici formativi all'interno dell'obbligo formativo 071. Alta formazione - nell'ambito dei cicli universitari 072. Alta formazione - post ciclo universitario SRP 79,1 110,4 108,3 87,8 63,2 67,4 64,8 67,9 52,2 91,2 SFA 1,2 1,7 0,9 0,4 0 0, ,2 Totale 80,4 112,1 109,2 88,1 63,3 67,5 64,9 67,9 52,2 92,3 SRP 220,6 168,6 155,3 103,8 104,2 82,9 80,9 124,3 152,6 SFA 6,5 3,5 1,7 0,5 0,7 0,6 1,2 0,5 2,4 Totale , ,3 104,9 83,4 82,1 124,8 155 SRP 164,7 156,8 113,6 90, ,6 35,3 122,8 SFA 4,5 2 1,3 1 1,1 0,4 0,2 1,6 Totale 169,2 158,9 114,9 91,7 67,1 60,0 35,4 124,4 Le presenti nella tabella 4 costituiscono i parametri orari di costo da applicare in fase di preventivo all attività formativa selezionata tramite avviso pubblico.

15 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 Tali costituiscono il riferimento per gli avvisi pubblici che saranno adottati dagli Organismi Intermedi nel Per gli anni successivi le possono essere aggiornate applicando il tasso di inflazione programmato cosi come indicato nei documenti di programmazione economico-finanziaria del Governo nazionale. 3.3 Esempi di applicazione dei costi standard Sulla base delle individuate mediante la metodologia precedentemente descritta, di seguito si presentano due esempi di applicazione pratica. Esempio 1. Tipologia Formazione per occupati - Classe ore A) SRP 166,7 (B) SFA 1,5 (C) Ore previste 90 (D) Allievi previsti 20 Costo complessivo previsto (AxC)+(BxCxD) Situazione 1. Con ore realizzate = ore previste e riduzione allievi formati a) Allievi formati 18 Costo a consuntivo b) Allievi formati 15 Costo a consuntivo Situazione 2. Con ore realizzate (80)<ore previste e allievi previsti = allievi formati a) Allievi formati 20 Costo a consuntivo Situazione 3. Con ore realizzate (80)<ore previste e riduzione allievi formati a) Allievi formati 18 Costo a consuntivo b) Allievi formati 15 Costo a consuntivo

16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Esempio 2. Tipologia Formazione post obbligo formativo e post diploma - Classe ore A) SRP 116,3 (B) SFA 2,0 (C) Ore previste 750 (D) Allievi previsti 20 Costo complessivo previsto (AxC)+(BxCxD) Situazione 1. Con ore realizzate = ore previste e riduzione allievi formati a) Allievi formati 18 Costo a consuntivo b) Allievi formati 15 Costo a consuntivo Situazione 2. Con ore realizzate (600)<ore previste e allievi previsti = allievi formati a) Allievi formati 20 Costo a consuntivo Situazione 3. Con ore realizzate (600)<ore previste e riduzione allievi formati a) Allievi formati 18 Costo a consuntivo b) Allievi formati 15 Costo a consuntivo

17 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N COSTI INDIRETTI DICHIARATI SU BASE FORFETARIA 4.1 Metodologia per la definizione delle percentuali di costi indiretti forfettari Come indicato al precedente cap. 2, punto b), la possibilità di dichiarare i costi indiretti su base forfetaria, di cui all art b) del Regolamento (CE) n. 1081/2006, è una forma di semplificazione che si intende applicare in Toscana in un ambito limitato e residuale: alle sole attività formative, finanziate sotto forma di sovvenzione, che abbiano contenuto fortemente innovativo (o prototipale), in ragione del quale l AdG o l Organismo Intermedio valuti che il sistema a costi standard non offre sufficienti garanzie di un costo equo ed adeguato. Tale caso può ricorrere ad esempio per i progetti relativi all obbligo formativo, laddove l AdG o Organismo Intermedio intenda promuovere modalità di attuazione nuove o sperimentali rispetto all esperienza già realizzata. Ciò premesso, la metodologia scelta per individuare le percentuali dei costi indiretti rimborsabili a forfait si basa sull analisi del costo delle attività formative cofinanziate nell ambito del POR FSE Per la definizione dell universo di indagine si è tenuto conto delle caratteristiche fondamentali del sistema finora in essere nella Regione, che risultano rilevanti per l analisi: 1. a partire dal 2003 è disponibile una base dati omogenea, secondo quanto previsto dalla normativa di gestione adottata con DGR 870/2003 (seguita dalla DGR 569/2006 e s.m.i), con particolare riferimento alle voci di costo ed ai limiti previsti per i costi diretti (min 90% del costo totale del progetto) e per i costi indiretti (max 10% del costo totale del progetto); 2. il limite previsto per i costi indiretti (indicati nella sezione C del PED), da calcolarsi al netto della voce di spesa relativa al rimborso dei costi di personale per i partecipanti al progetto di formazione (voce B del PED Retribuzione e oneri agli occupati ), rappresenta una percentuale molto contenuta, se rapportata ad altre esperienze di regioni italiane, che si riduce ulteriormente in sede di rendicontazione delle spese e a seguito dei relativi controlli; 3. la scheda in uso per il preventivo (PED) ed il rendiconto finanziario è stata costruita con riferimento alle attività formative e prevede un elenco molto dettagliato di costi diretti (sezione B del PED) 4 ; 4. per i costi indiretti dal 2006 è stato eliminato l elenco puntuale delle voci di costo, prevedendo la possibilità di una loro quantificazione complessiva a preventivo, mentre la documentazione di spesa comprovante l effettività del costo e la sua ammissibilità è richiesta solo al termine del progetto in sede di verifica rendicontuale; 5. la delega a terzi (outsourcing), come già evidenziato al cap.2, secondo quanto previsto dalle norme di gestione, ha carattere eccezionale ed è soggetta a forti limitazioni, sia relative alle condizioni necessarie per farvi ricorso, sia al peso finanziario rispetto al costo totale del progetto; In particolare il ricorso alla delega in Toscana è possibile solo se ricorrono tutte le seguenti condizioni: sono delegabili solo le attività di progettazione e docenza. Non sono delegabili le attività di direzione, coordinamento, gestione amministrativa, tutoraggio, che pertanto il beneficiario deve gestire attraverso proprio personale dipendente o mediante ricorso a prestazioni professionali individuali; è possibile la delega solo nei casi in cui si renda necessario l apporto di specifiche competenze non reperibili con singolo incarico a persona fisica; deve essere prevista nel progetto ed autorizzata dall Amministrazione; eccezionalmente può essere prevista in corso di attuazione ed è comunque subordinata a preventiva autorizzazione dell Amministrazione stessa; il compenso previsto per attività delegate deve rispettare i medesimi massimali stabiliti per le risorse professionali esterne; 4 Si precisa che la sezione B è denominata costi diretti ed indiretti di progetto ; dove per costi indiretti di progett o si intende semplicemente i costi diretti non esclusivi di un progetto bensì comuni a più progetti; si tratta quindi a tutti gli effetti di costi diretti secondo la definizione generale di costi che hanno un inerenza specifica al progetto.

18 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N la delega della progettazione non può superare il 3% del costo totale 5, mentre la delega della docenza non deve essere superiore al 30% del costo totale del progetto, al netto del cofinanziamento privato rappresentato dalla retribuzione e oneri agli occupati. Tali limiti la rendono non rilevante né tale da incidere sulla base dati utilizzabile per l individuazione delle percentuali di forfetizzazione. In sostanza la delega si configura in caso di necessità di prestazioni professionali, relative a due specifiche voci di spesa (progettazione e docenza), rese da persone incaricate da società, quando è impossibile per il beneficiario reperire singoli collaboratori aventi le competenze necessarie. Nei casi in cui la necessità di un apporto esterno esuli dalle prestazioni specialistica anzidette, l unica possibilità è quella di presentare un progetto in partenariato. Inoltre, gli enti di formazione ricorrono da sempre all affidamento a terzi, entro i limiti consentiti. Pertanto nei dati presi in esame per l individuazione della percentuale dei costi indiretti sui diretti, vi rientrano anche sovvenzioni con parti di attività delegate. Le percentuali forfettarie dei costi indiretti di seguito definite, quindi, tengono implicitamente conto della delega; 6. come per la delega, non si evidenziano peculiarità connesse ai progetti a seconda che siano realizzati da soggetto singolo o da partenariati, come già evidenziato al cap 2; nelle analisi storiche effettuate per la definizione della percentuale dei costi indiretti forfettari sono stati presi in considerazione anche progetti attuati da beneficiari in partenariato, i quali operano nell ambito di un unico progetto, selezionato con procedura di evidenza pubblica, indipendentemente dalla forma giuridica del partenariato e, proprio in quanto partner di progetto, sono sempre stati obbligati alla rendicontazione a costi reali. Ciò premesso e tenuto conto delle indicazioni formulate dalla Commissione (nota COCOF/ 09/0025/04- EN del ) si è proceduto a: 1. definizione dei costi diretti e dei costi indiretti, attraverso la definizione degli elementi che configurano un costo come diretto o indiretto e l individuazione puntuale delle singole voci di costo diretto al fine di evitare difficoltà interpretative della definizione generale; l elenco è stato definito a partire da quello già presente nella sezione B del PED, esaminando la possibilità di riclassificazione di alcune voci di costo; 2. definizione dell universo oggetto di analisi riferito alla programmazione ; 3. calcolo della percentuale dei costi indiretti a partire dall articolazione per tipologie di attività (tipologie Isfol tipologie CUP). 4.2 Definizione dei costi diretti ed indiretti Tenuto conto di quanto indicato nel Vademecum per l ammissibilità della spesa al FSE condiviso tra le Autorità responsabili del FSE (Tavolo Permanente Regioni e Ministero del lavoro), in corso di recepimento nelle norme di gestione dei progetti formativi della Regione Toscana (aggiornamento della DGR 569/2006), si è fatto riferimento alle seguenti definizioni. I costi sono diretti quando direttamente connessi al progetto, ovvero quando possono essere imputati direttamente ed in maniera adeguatamente documentata ad una unità ben definita, di cui è composto il progetto finanziato. Tali costi possono essere direttamente connessi a più progetti realizzati dallo stesso beneficiario. Nel caso, quindi, di connessione non esclusiva e/o parziale, il beneficiario deve dare dimostrazione della diretta connessione, anche se in quota parte, attraverso determinati e predefiniti criteri di imputazione (es. parametri di consumo fisico-tecnici). I costi sono indiretti quando, benché riferibili indirettamente al progetto, non sono o non possono essere connessi direttamente ad una specifica attività del progetto. Si tratta di tutti quei costi che sono collegati alle attività generali dell attuatore e per i quali è, pertanto, difficile determinare con precisione l'ammontare attribuibile al progetto. Tra tali costi figurano tutte le spese relative alla struttura in quanto tale: le utenze (energia elettrica, gas, acqua telefono ecc.) e i servizi privi di una specifica relazione con l'esecuzione dell'intervento finanziato (prestazioni relative all'amministrazione ordinaria, servizi di portineria, sorveglianza, pulizie ecc.). 5 La norma prevede il seguente limite: la delega della progettazione non può superare il 50% della categoria ideazione e progettazione (categoria B.1.2 del preventivo (PED) che a sua volta non può superare il 6% del costo totale del progetto.

19 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 16 E stato quindi definito l elenco dei costi diretti, per ciascuna delle 4 macrocategorie di spesa (B.1 Preparazione, B.2 Realizzazione, B.3 Diffusione dei risultati, B.4 Direzione progetto e valutazione), a partire da un analisi delle voci di costo presenti nella scheda di preventivo (PED), indicati nella sezione B del PED, in uso finora nella Regione. Considerato che l individuazione e definizione dei costi diretti è già molto puntuale, l esame delle voci della sezione B del PED ha portato ad una riconferma delle stesse quali voci di costo dirette, ad eccezione delle seguenti: 1. spese amministrative voucher (voce B del PED): comprende spese riferite ad una tipologia di intervento che non rientra nell oggetto dell analisi; tale voce deve, quindi, essere esclusa dall elenco dei costi diretti e dalla base dati considerata; 2. la voce di spesa denominata varie (voce B del PED) all interno della macrocategoria materiali : per questa voce di spesa si è stabilito, in linea con lo spirito della semplificazione, di procedere ad una riclassificazione tra i costi indiretti. Va infatti considerato che: a. i costi per materiali necessari per lo svolgimento del progetto direttamente imputabili allo stesso trovano già possibilità di una corretta collocazione all interno delle altre voci di spesa previste dal PED, quali materiale didattico individuale, materiale didattico collettivo, materiale d uso per esercitazioni, materiale di consumo, ecc.; b. per la sua denominazione generica (nonostante la sua collocazione nella macrocategoria materiali ) questa voce potrebbe ricomprendere costi diretti di varia tipologia, con le relative difficoltà di raccolta e controllo della corretta imputazione e dei relativi numerosi documenti giustificativi delle spese; 3. la voce di spesa relativa a retribuzione e oneri agli occupati (B ) per le ore di partecipazione alla formazione continua; si tratta di un costo diretto ammissibile, che dipende dal numero di occupati che partecipano alla formazione, ma non finanziabile con la quota pubblica secondo la normativa regionale. In coerenza con le modalità di calcolo del limite dei costi indiretti finora in vigore nella Regione, questa voce di costo non viene considerata nella base dati di calcolo della percentuale massima di rimborso forfetario dei costi indiretti. Si precisa, altresì, come previsto dalle norme di gestione vigenti già nella precedente programmazione e tuttora in vigore per il POR , che: la spesa per il personale amministrativo interno può essere rendicontata come costo diretto solo se il beneficiario è in grado di fornire la prova documentale della riconducibilità al progetto, ovvero attraverso: l ordine di servizio che dispone l impegno della persona sul progetto, i timesheet riepilogativi dell effettivo tempo di impegno, le relazioni sulle attività svolte (oltre ai documenti probatori del pagamento della busta paga); le voci di costo relative a all utilizzo di locali e attrezzature (ammortamento, locazione, manutenzione), possono effettivamente rientrare tra i costi diretti se imputabili direttamente ed in maniera adeguatamente documentata al progetto stesso; come per il personale amministrativo, la realità del costo sarà verificata attraverso l esibizione da parte dei beneficiari dei pertinenti documenti giustificativi di spesa. Si riporta di seguito l elenco esaustivo delle voci di costo diretto, che saranno prese a riferimento nei dispositivi di attuazione e negli avvisi pubblici, per il preventivo/consuntivo dei costi relativi ai progetti finanziati dal FSE. Considerate le varietà delle tipologie di sovvenzioni finanziabili nell ambito dell intervento del FSE, l AdG /Organismo Intermedio potrà indicare di volta in volta negli avvisi, eventuali limitazioni all ammissibilità di alcune voci. Voci di costo diretto B1 B 1.1 B 1.2 B B B B PREPARAZIONE INDAGINI PRELIMINARI IDEAZIONE E PROGETTAZIONE INTERVENTO Preparazione stage aziendali Progettista interno Progettista esterno Alloggio progettista

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