D08 ARCH COMUNE DI BERGAMO PROVINCIA DI BERGAMO STADIO "ATLETI AZZURRI D'ITALIA" PIANO ATTUATIVO. OPERE DI URBANIZZAZIONE Relazione Idraulica

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1 COMUNE DI BERGAMO PROVINCIA DI BERGAMO STADIO "ATLETI AZZURRI D'ITALIA" PIANO ATTUATIVO PROPRIETA' E COORDINAMENTO GENERALE TAVOLA STADIO ATALANTA SRL Via G. Paglia, 1/D Bergamo T F ARCH D08 COMUNE DI BERGAMO Palazzo Frizzoni, piazza Matteotti, Bergamo T F SCALA ELABORATO DATA EMISSIONE ILLUSTRATIVO NOVEMBRE 2017 REV. A PROGETTO ARCHITETTONICO E URBANISTICO DE8 ARCHITETTI Via Portico 59/61, 24050, Orio al Serio, Bg T F info@deottostudio.com OGGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE Relazione Idraulica VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA E IMPATTO AMBIENTALE Iter Ingegneria del Territorio S.r.l. Via C. Colombo 23, Trezzano S/N, Mi T F AVANZAMENTO REVISIONE PROGETTO MOBILITA' Iter Ingegneria del Territorio S.r.l. Via C. Colombo 23, Trezzano S/N, Mi T F n descrizione description 1 data date eseguito drawn controllato approvato checked approved RELAZIONE IDRAULICA Copyright - Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione anche parziale è vietata. La scala di disegno è puramente indicativa. Non effettuare misure su questo disegno, fare riferimento alla quote scritte. TUTTE LE MISURE VANNO VERIFICATE IN CANTIERE

2 La presente relazione concerne i punti sotto richiamati esposti nel decreto del 13/10/2016 della VAS della variante urbanistica di trasformazione At_12 Stadio Comunale. Nel decreto infatti, al punto 2 sottovoci 3 e 4 si recita predisposizione di una progettazione architettonica di dettaglio che valuti l impiego di sistemi e che preveda nel contempo il recupero e il conseguente utilizzo in sito delle acque piovane, ai fini di limitare il carico idraulico nel T. Morla. predisposizione di un approfondimento specifico riguardante i possibili interventi di sistemazione idraulica su viale Giulio Cesare, in linea con quanto emerso dallo studio idrogeologico, idraulico e ambientale a scala di sottobacino del T. Morla redatto a seguito di Protocollo d intesa con Regione Lombardia, che consenta di valutare gli eventuali interventi da adottare. Con riferimento alle tavole di progetto ed in particolare alle Tav 12 e 16 data ottobre 2017 rev. A si evince che l intervento in progetto si estende su aree di differente proprietà: l area di proprietà della Atalanta Stadio s.r.l. che essenzialmente comprende lo stadio e l area circostante di proprietà pubblica Comune di Bergamo. Queste arre nel recente passato erano esclusivamente di proprietà pubblica e ai fini della raccolta e smaltimento di tutte acque bianche o nere afferivano ad un unico sistema di drenaggio costituito dalla rete fognaria locale, che attualmente è in capo al gestore unico del servizio idrico integrato: Uniacque Spa. Per sommi capi la rete fognaria di tipo unitario esistente è costituita da un ramo principale ubicato pressoché in mezzaria a viale Giulio Cesare, costituito da un condotto a sezione ovoidale 80x120 posto ad una profondità di oltre tre metri dal piano stradale,.e da alcuni rami secondari di cui uno attraversa trasversalmente lo stadio circa a metà del campo di calcio con condotta del diametro di 80cm, un secondo condotto del diametro di 50 cm poco dopo la curva sud ed un altro ancora su via Lazzaretto del diametro di 60 cm. Da via Caffaro confluisce infine nel collettore principale di viale Giulio Cesare un altro condotto del diametro 40cm. Il sistema fognario esistente come descritto (vedi allegato 1) nel quale confluisce sostanzialmente tutto il bacino scolante oggetto dell intervento è integrato dal reticolo idrografico costituito dal T. Tremana che confluisce nel T Morla sempre in viale Giulio Cecare e dalla roggia Nuova (vedi allegato 2). Le reti di drenaggio citate fanno capo rispettivamente a: 1) Rete fognaria Uniacque Spa 2) T. Tremana e T. Morla (UTR) 3) Roggia Nuova: Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca A ciascuno di questi enti compete la gestione dei rispettivi canali sotto tutti gli aspetti: autorizzativi progettuali, concessori, ecc. In questo contesto si inserisce lo studi a scala di bacino idrografico effettuato da Regione Lombardia sul reticolo principale costituito dal T. Morla e dal T. Tremana. Le conclusioni di tale studio seppur su ampia scala individuano tra le altre cose una proposta tecnica che prevede il potenziamento del T. Tremana tramite un nuovo condotto by-pass che da monte di Viale Giulio Cesare confluisce nel T. Morla (vedi allegato 3).

3 Trattandosi di uno studio come detto su larga scala necessita ovviamente di tutti gli approfondimenti del caso che peraltro verranno esaminati, affrontati e sviluppati in separata sede nell ambito dell incarico di progettazione esecutiva commissionato dal Comune di Bergamo per conto della Regione Lombardia. In questo stato di fatto abbastanza complesso che coinvolge più attori si inserisce la proposta progettuale che come detto in precedenza e come ben individuato nelle tavole di progetto coinvolge due distinte proprietà che nel contesto del sistema di raccolta e smaltimento dovranno mantenersi totalmente distinte anche per le responsabilità connesse alla qualità e quantità delle acque scaricate nei ricettori finali. Ne consegue che per ciascuna proprietà si dovranno configurare sistemi di drenaggio completamente distinti ed autonomi in sintonia con le attuali norme vigenti e con i regolamenti degli enti gestori delle reti afferenti gli scarichi di cui trattasi Per quanto riguarda la rete fognaria a servizio del piano attuativo dovranno essere previste reti separate ove le acque nere certamente verranno recapitate alla fognatura principale, mentre le bianche potranno differentemente essere recapitate nel ricettore più opportuno nel rispetto come già detto dei regolamenti vigenti all atto della richiesta di scarico. In particolare ad oggi per gli scarichi di acque meteoriche nella rete fognaria vale quanto stabilito dal regolamento di fognatura emanato dall ATO della provincia di Bergamo approvato con delibera del C.d.A. n 13 del 6 Luglio 2016che all art 12 recita: Art.12 Acque Meteoriche Devono essere adottate tutte le soluzioni atte a ridurre le portate meteoriche circolanti nelle reti fognarie, prevedendo una raccolta separata delle acque (fognatura acque bianche) non suscettibili di contaminazione ed il loro smaltimento sul suolo e strati superficiali del sottosuolo e in acque superficiali. Nelle reti di fognatura separata (fognatura acque bianche) sono ammesse le acque meteoriche di dilavamento provenienti da strade parcheggi e similari, piazzali di sosta e movimentazione automezzi anche privati. Nel caso Uniacque SPA rilevi l impossibilità tecnica è proponibile lo smaltimento delle acque meteoriche non contaminate nelle reti fognarie miste. Uniacque dovrà adottare interventi atti a contenere l entità delle meteoriche scaricate entro valori compatibili con la capacità idraulica dei ricettori e comunque entro il limite di 20 l/sxha di superficie scolante impermeabile, salvo diverse indicazioni regolamentari previste dalla Regione Lombardia. Premesso che le previsioni progettuali determinano una riduzione delle aree impermeabili complessive rispetto allo stato di fatto con conseguente contenimento dei contributi idrici soprattutto in termini di portate al colmo nei confronti dei ricettori finali, le reti di acque bianche saranno oggetto di attenta valutazione tecnica al fine di adottare i più opportuni sistemi quali ad esempio disperdimento nel sottosuolo compatibilmente con i livelli di falda, le infrastrutture interrate e le capacità disperdenti del terreno e/o aree di accumulo momentaneo associate alle aree verdi già comprese nella progettazione attuale in ottemperanza anche a quanto richiesto dal decreto citato in premessa. Complessivamente il sistema di drenaggio dell area di interesse del piano attuativo sarà costituito da due reti distinte a servizio ciascuna delle aree di proprietà pubbliche e private e ciascun sistema sarà costituito da due reti distinte per le bianche e per le nere.

4 Tale sistema dovrà essere configurato considerando lo stato di fatto costituito dalle reti pubbliche esistenti a monte ed a valle dell intervento per garantire la necessaria continuità; non si esclude perciò l eventuale possibilità che l ente gestore della rete fognaria pubblica ritenga per sua esclusiva convenienza adottare per se stesso la rete mista anziché quella separata. In linea di massima osservando la configurazione della rete e gli interventi previsti si può concludere che il ricettore prevalente possa essere il collettore principale di viale Giulio Cesare che rappresenta soprattutto per la sua giacitura quasi una barriera insormontabile al raggiungimento sia del T. Tremana esistente che dell eventuale futuro by-pass. Come è evidente la presenza del parcheggio interrato e della rampa di accesso allo stesso, sottopassante viale Giulio Cesare necessita di un dettagliato approfondimento perché quest opera interferisce in modo sostanziale sia con lo stato di fatto che con la previsione dell ipotetico nuovo by-pass del T. Tremana. La sistemazione della curva sud ed Il parcheggio interrato interferiscono con la fognatura esistente a valle della curva sud, tale interferenza non risulta affatto un problema perché potrà essere tecnicamente risolto realizzando un nuovo ramo in sostituzione dell esistente, mentre l attraversamento di viale Giulio Cesare impatta in modo sostanziale con la fognatura esistente che dagli elementi sin ora acquisiti è ubicato ad una profondità di circa 3,00 mt dal piano stradale con altezza del manufatto di circa 1,40 m (compreso spessore del manufatto). Questo nodo rappresenta quindi un punto su cui le indagini e disamine tecniche dovranno concentrarsi sia in accordo con l ente gestore della rete fognaria sia contestualmente allo sviluppo del progetto di competenza regionale per la realizzazione del by-pass. In particolare se venisse individuata una soluzione alternativa al by-pass quale ad esempio il riadattamento dell alveo del T. Tremana esistente nel tratto giudicato critico si potrebbero derimere le innumerevoli problematiche connesse alla proposta in argomento ed alle sue variegate ripercussioni sulle opere di drenaggio del presente piano attuativo. Sulla base delle linee guida sopra richiamate verrà sviluppato il progetto esecutivo del sistema di drenaggio del piano attuativo; in particolare nella fase conoscitiva propedeutica alla definizione della soluzione progettuale saranno effettuate queste indagini: 1. Indagine idrogeologica dell area finalizzata alla conoscenza della falda superficiale e della permeabilità dei primi strati del sottosuolo. 2. Estesa indagine topografica sulla rete fognaria esistente e sul reticolo idrografico. 3. Sulla scorta dei punti precedenti, individuazione dei possibili accumuli/invasi momentanei. 4. Confronto con Uniacque ed eventualmente UTR di Bergamo per la definizione delle reti dei recapiti e dei limiti consentiti e per quanto di esclusiva competenza di Uniacque verifica della interferenza con la rete idrica esistente (allegato4 ) soprattutto per la presenza della adduttrice principale dn 450mm.in viale Giulio Cesare Dott. Ing. Sergio Taccolini

5 LEGENDA - (Scala 1:2000) Allegato 1

6 Allegato 2 Scala 1:2000

7 ALLEGATO 3

8 LEGENDA - (Scala 1:2000) Allegato 4

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