21. Dryopteridaceae. 1. Polystichum

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1 21. Dryopteridaceae Rizoma corto, robusto, eretto o inclinato; fronde fascicolate, generalmente grandi, con lamina 1-3 volte divisa; sori orbicolari; indusio reniforme o peltato. 1. Indusio rotondato-reniforme Dryopteris. Indusio orbicolare, peltato Pinne relativamente molto numerose; sori allungati lungo le nervature delle pinne e delle pinnule Polystichum. Pinne relativamente poco numerose; sori disposti senza un ordine particolare Cyrtomium 1. Polystichum 1. Lamina semplicemente pennata P. lonchitis. Lamina almeno due volte divisa Lamina con pagina superiore ricca di squame piliformi; pinne relativamente tozze, con estremità bruscamente attenuata nelle paia inferiori; pinnule romboidali P. braunii. Lamina con pagina superiore glabra; pinne slanciate, con estremità gradatamente attenuata; pinnule falcate Lamina relativamente tenera, opaca, con pinne basali lunghe quasi quanto le medie; pinnule in gran parte picciolettate e auricolate, l acroscopica prossimale di ogni pinna in genere poco più sviluppata delle altre P. setiferum. Lamina relativamente coriacea, lucida, con pinne inferiori gradatamente decrescenti; pinnule da subsessili a sessili, le distali in gran numero e progressivamente non auricolate, l acroscopica prossimale di ogni pinna in genere ben più sviluppata delle altre P. aculeatum 183

2 Polystichum lonchitis (L.) Roth FELCE LONCHÌTE Caratteri Fronde persistenti. Stipite solitamente molto corto, robusto, con palee larghe, chiare. Lamina coriacea, lucida, linearelanceolata, con numerose paia di pinne, che sono subsessili, falcate, quasi embricate, auricolate nella parte acroscopica prossimale, con apice acuto e bordi seghettato-spinulosi. Sori allineati lungo i nervi. Indusio orbicolare, peltato. Altezza 1-6 dm. Sporificazione VI-IX. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=82). Ecologia Fessure di rupi, pietraie, boschi e pascoli sassosi, tra 200 e 3000 m. 184

3 Distribuzione generale Emisfero boreale (Europa, Marocco, Asia, America). Distribuzione italiana Alpi, Appennino Settentrionale: da CC a C. Appennino Centrale e Meridionale: da C a R. Distribuzione regionale Alpi Liguri, dalla Gola di Gouta alla Cima di Piano Cavallo (IM). M. Antola, alta Val d Aveto dal M. Roncalla al M. degli Abeti (GE). M. Gottero (SP). Segnalato in passato nell Appennino Genovese sopra Cogoleto al Bric della Biscia e al Boschetto, non più ritrovato. 185

4 Polystichum aculeatum (L.) Roth FELCE ACULEATA Caratteri Fronde piuttosto rigide, persistenti. Stipite corto, robusto, paleaceo, al pari della rachide e delle rachille. Lamina lanceolata, coriacea, lucida, con numerose pinne lineari-lanceolate, pinnulate, le inferiori gradatamente decrescenti, le basali molto corte. Pinnule da subsessili a sessili, le distali in gran numero e progressivamente non auricolate, l acroscopica prossimale di ogni pinna in genere ben più sviluppata delle altre, tutte con margini dentato-spinulosi. Altezza 3-12 dm. Sporificazione V-X. 186

5 Riproduzione e ploidìa Sessuale. Allotetraploide (2n=164). Ecologia Luoghi rocciosi, pendii ombrosi, ruscelli, boschi, tra 30 e 2750 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa, Maghreb, Asia dall Anatolia all Iran e al Libano. Nota Una forma giovanile, fo. plukenetii (Loisel.) Fiori, si avvicina morfologicamente a P. lonchitis, ma se ne distingue agevolmente perché la lamina non è altrettanto coriacea, è più larga, e le pinne sono abbastanza profondamente incise. P. aculeatum è un allotetraploide derivato da P. x lonchitiforme (Halácsy) Bech., ibrido fra P. lonchitis e P. setiferum. Distribuzione italiana Triestino, Alpi, Appennino Settentrionale: C. Appennino Centrale e Meridionale: da RR a R. Anche Pianura Padana, Gargano, Salento, Gennargentu: RR. Distribuzione regionale Abbastanza frequente nella fascia submontana e montana delle quattro province. Raro alle quote inferiori, dove si rinviene nelle vallecole più fresche ed umide. Segnalato anticamente anche all Isola Palmaria. 187

6 Polystichum setiferum (Forssk.) Woyn. FELCE SETIFERA Caratteri Fronde parzialmente rigide, persistenti, con stipite in genere molto più corto della lamina che è ovato-lanceolata, relativamente tenera, opaca, fino a 3 volte divisa, in genere con pinnule solo più o meno incise. Pinne basali spesso riflesse, lunghe quasi quanto le medie. Pinnule in gran parte picciolettate e auricolate, l acroscopica prossimale di ogni pinna in genere poco più sviluppata delle altre. 188

7 Altezza 3-13 dm. Sporificazione V-XI. aculeatum dando origine a P. x bicknellii (Christ) Hahne, segnalato in Val Nervia, entroterra di Bordighera, a Rezzoaglio in Val d Aveto e inoltre in diverse regioni italiane. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=82). Ecologia Forre, boschi ombrosi, pendii terrosi o pietrosi, ruscelli, siepi, tra 0 e 2000 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa atlantica e Meridionale, Maghreb, Asia Occidentale. Distribuzione italiana Regioni tirreniche: da CC a C. Triestino, Alpi, Pianura Padana, Sicilia: da C a R. Regioni adriatiche, Sardegna: da R a RR. Distribuzione regionale In tutto il territorio, più frequente sul versante marittimo. Nota Polystichum setiferum si ibrida con P. 189

8 Polystichum braunii (Spenn.) Fée FELCE DI BRAUN Caratteri Fronde non svernanti, con stipite corto. Lamina molle, oblungo-lanceolata, attenuata in basso, provvista, nella pagina inferiore, di squame piliformi molto abbondanti. Pinne relativamente tozze, con estremità bruscamente attenuata nelle paia inferiori. Pinnule non o poco falcate, romboidali, con orecchietta poco sviluppata ed apice quasi ottuso, anche se spinuloso. Altezza cm. Sporificazione VII-IX. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Allotetraploide (2n=164). Ecologia Pietraie e pendii erbosi, boschi umidi, forre, ruscelli montani, tra 460 e 2000 m. Distribuzione generale Emisfero boreale (Europa, Asia, America). 190

9 Distribuzione italiana Alpi e Prealpi: R. Appennino Ligure orientale: RR. Nota Il recente rinvenimento in alta Val d Aveto, apparentemente costituito da un solo cespo, rappresenta il limite meridionale di distribuzione in Italia. L origine di P. braunii non è ancora conosciuta, anche se è accertato che nella sua genesi non sono coinvolti i diploidi europei ossia P. lonchitis e P. setiferum. Questo suo isolamento genetico ed una distribuzione generale caratterizzata da ampie disgiunzioni fanno supporre che si tratti di un taxon molto antico, risalente agli albori dell Era Cenozoica, uno splendido relitto terziario. Distribuzione regionale Alta Val d Aveto, al Monte delle Lame (GE). 191

10 2. Cyrtomium 1. Lamina coriacea, lucida; pinne a margine ondulato-dentato, le medie con larghezza pari a circa 1/3 della lunghezza C. falcatum. Lamina semicoriacea, opaca; pinne a margine denticolato-seghettato, le medie con larghezza pari a 1/4 o anche 1/5 della lunghezza C. fortunei Cyrtomium falcatum (L. f.) C. Presl FELCE FALCATA Caratteri Fronde svernanti. Stipite robusto, provvisto di palee scure addensate verso il piede, da molto a un po più corto della lamina che è lanceolata, coriacea, lucida, semplicemente pennata, con pinne non numerose, brevemente picciolate, falcate, bruscamente ristrette all apice in un appendice con margini interi ed estremità acuta. Sori di 1 mm sparsi su tutta la pagina inferiore della pinna. Indusio caduco, con parte centrale più scura. Altezza 3-15 dm. 192

11 Sporificazione IV-IX. Riproduzione e ploidìa Apomittica. Triploide (2n=123). Ecologia Ruscelli, muri ombrosi, pozzi in muratura, gore, luoghi salmastri, tra 0 e 260 m. Nota A Genova è noto da diversi anni sui muri delle banchine del porto, dove appare in lieve espansione, dimostrando buona resistenza allo smog ed alle elevate concentrazioni di sali. Sono pure stati rinvenuti, nel 1987, alcuni esemplari su un muro del fossato antistante il Museo di Storia Naturale, al principio attribuiti a C. fortunei, altra felce esotica spontaneizzata. Più recentemente C. falcatum è stato accertato con una ventina di individui nel Rio Soria a Voltri, e, con pochi esemplari, a Loano e nell entroterra di Sestri Levante. Distribuzione generale Giappone, Cina, Vietnam; naturalizzato in Macaronesia, Europa e America Settentrionale. Distribuzione italiana Liguria, Emilia, Campania, Puglia: RR. Distribuzione regionale Loano (SV), Voltri, Genova, Sestri Levante (GE). 193

12 Cyrtomium fortunei J. Sm. FELCE GIAPPONESE Caratteri Rizoma breve. Pianta densamente cespugliosa. Fronde svernanti. Stipite relativamente corto, con palee scure. Lamina semicoriacea, opaca, con poche pinne appena picciolettate, un po falcate, a margine denticolato-seghettato, gradualmente ristrette in un apice che ha margini dentati ed estremità larga, divisa in laciniette. Altezza cm. Sporificazione IV-IX. Riproduzione e ploidìa Apomittica. Triploide (2n=123). Ecologia Rupi umide e ombrose, forre, muri, tra 100 e 565 m. Distribuzione generale Giappone, Cina, Thailandia; naturalizzato in Europa e America del Nord. 194

13 Distribuzione italiana Triestino, Prealpi dall Udinese al Biellese, Sestri Ponente: R. Distribuzione regionale Valle del Rio Molinassi a Sestri Ponente (GE). Nota C. fortunei sta diffondendosi in diverse regioni dell Europa Centro-Meridionale, anche se, per il momento, su un area complessivamente non molto estesa. Nell unica stazione ligure, accertata solo recentemente, C. fortunei è presente con un centinaio di esemplari sparsi per circa 1 km lungo il corso del torrente. 195

14 Dryopteris x lunensis (v. pag. 229). 196

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